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Sociologia del turismo prof. Francesco Vespasiano

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Presentazione sul tema: "Sociologia del turismo prof. Francesco Vespasiano"— Transcript della presentazione:

1 Sociologia del turismo prof. Francesco Vespasiano
UniSannio DEMM-SEA A.A

2 Il sistema turistico italiano è in crisi?
Nel 1970 l’Italia era al primo posto tra le mete turistiche internazionali, per arrivi e spesa, seguita da Canada, Spagna, Stati Uniti Nel 2000 era al quarto posto per arrivi e nel 2004 era al quinto posto, preceduta da Stati Uniti, Francia, Spagna, Cina. Dal 1982 al 2010 ha perso il 3,7% delle quote di mercato turistico outbound, mentre la Spagna ha perso l’1,2 e la Francia l’1,9. Fonte: United Nation – World Tourism Organisation . Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

3 Perché il sistema turistico italiano è in crisi?
Fattori generali del declino nazionale costituiscono diseconomie esterne, per le imprese del turismo e dell’ospitalità: fisco eccessivo, burocrazia inefficiente, credito parsimonioso, corruzione pubblica, criminalità organizzata, scarsa competenza intellettualizzata Fattori specifici del declino del sistema turistico e delle capacità competitive dell’ospitalità: stato di abbandono (culturale) delle risorse paesaggistiche, culturali, monumentali, disorganizzazione del sistema di incoming, scarsa capacità degli amministratori pubblici, degli imprenditori, dei lavoratori, dei formatori Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

4 Il settore italiano del turismo è in crisi?_1
Problemi gravi indubbiamente esistono. Vi sono problemi di tipo congiunturale, come i cali nelle presenze turistiche registrati nel 2011 (-1,5%). Ma vi sono soprattutto carenze e vincoli di fondo come: 1) il grave deficit infrastrutturale; 2) la dimensione ridotta della grande maggioranza delle imprese turistiche; 3) l'inadeguato livello di formazione degli addetti; 4) l'accentuata stagionalità; 5) la mancanza di player di livello internazionale; 6) i limiti di Alitalia, collegata a un numero relativamente ridotto di destinazioni intercontinentali; 7) e la confusione dei vari assessori regionali. Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

5 Il settore italiano del turismo è in crisi?_2
Molti allarmi sul declino sono derivati anche da un uso improprio degli indicatori, tra i quali proprio il numero degli arrivi internazionali, che trascura il fatto che esso è influenzato dalla presenza - in alcuni Paesi - di grandi hub aeroportuali che smistano gli arrivi esteri, anche se questi poi si dirottano in altri Paesi. Ben più significativo come indicatore di competitività è il numero di pernottamenti di turisti stranieri, che svela alcune sorprese: tra il 2000 e il 2011 il numero di notti di non residenti in tutte le tipologie di esercizi ricettivi (alberghi, ostelli, camping, altro) è cresciuto in Italia del 21,7% contro un aumento del 2,8% in Spagna e un calo dell'8,2% in Francia. Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

6 Il settore italiano del turismo è in crisi?_3
Nel 2010 per numero di pernottamenti di turisti russi e cinesi, i "nuovi ricchi" del mondo, l'Italia è in assoluto il primo Paese in Europa e rimane la meta tuttora privilegiata di americani e giapponesi. C'è stato un tempo in cui l'Italia era il primo Paese del mondo per arrivi turistici internazionali. Era il 1970: l'Italia precedeva Canada, Francia, Spagna e Stati Uniti; eppure nel 1950 il nostro Paese era solo terzo dopo Stati Uniti e Canada. Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

7 Il settore italiano del turismo è in crisi?_4
Già nel 1980 l'Italia era scesa al quarto posto nella graduatoria degli arrivi internazionali, superata da Francia, Spagna e Stati Uniti. Dal 1980 al 2005 l'Italia mantiene il quarto posto, superata nel 2006 dalla Cina (soprattutto per il turismo d'affari). Dal 1980 al 2010, il numero di arrivi di turisti stranieri in Italia è praticamente raddoppiato, passando da 22,1 a 43,6 milioni (+97%). La Spagna ha fatto meglio di noi, salendo da 23,4 a 52,7 milioni (+125%), con investimenti importanti, un'eccellente infrastrutturazione, una politica imprenditoriale e di promozione più efficace. E, con la globalizzazione del turismo e la crescita dei viaggi intercontinentali, anche altri Paesi europei come Francia, Regno Unito e Germania, hanno visto crescere in misura superiore all'Italia il numero di arrivi internazionali. Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

8 Il settore italiano del turismo è in crisi?_5
Nel 2011 le presenze di persone non residenti in tutte le tipologie di esercizi ricettivi hanno visto la Spagna primeggiare in Europa, con 240 milioni di notti, seguita dall'Italia, con 171 milioni, e dalla Francia, con 98 milioni. Se tra i Paesi europei la Spagna ci precede per pernottamenti di stranieri è principalmente perché gli inglesi vi dormono 47 milioni di notti in più che da noi. Escludendo gli inglesi, il numero di notti trascorse da non residenti in Spagna e Italia nel 2010 è più o meno identico. La Spagna ci è davanti per numero di pernottamenti di tedeschi, olandesi e francesi. Ma l'Italia è prima in Europa quanto a pernottamenti di americani, giapponesi, cinesi, russi e brasiliani. Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

9 Il settore italiano del turismo è in crisi?_6
Abbiamo risorse importanti da valorizzare: il Sud Italia in generale, le città d'arte e l'attrattiva dell'enogastronomia. Mentre dobbiamo continuare a investire su mari e monti. Siamo il primo Paese al mondo per numero di siti patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco (47). Nel 2009 Veneto e Lazio insieme hanno registrato un numero di pernottamenti di turisti stranieri superiore a quello della Germania; la Toscana più del Belgio; il Trentino-Alto Adige più della Repubblica Ceca; la provincia di Venezia, da sola, ha avuto più pernottamenti di visitatori stranieri dell'Irlanda intera e quella di Roma più di Cipro. Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

10 Patrimonio UNESCO Secondo l'ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del Comitato per il Patrimonio dell'Umanità a Parigi il 19 giugno 2011, la lista è composta da un totale di 936 siti (di cui 725 beni culturali, 183 naturali e 28 misti) presenti in 153 Nazioni del mondo. Attualmente l'Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità (47 siti), seguita dalla Spagna (43 siti) e dalla Cina (41 siti). Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

11 Patrimonio Unesco, per nazioni. Situazione giugno 2011
Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

12 Del viaggiare per turismo
per il 2020 la previsione stima in oltre un miliardo e mezzo le persone che gireranno il mondo Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

13 Del viaggiare per turismo
Mac Cannell Cohen …propone un continuum caratterizzato da quattro punti di crescita della qualità della domanda turistica, che parte dal livello del vedere la facciata del luogo (sightseeing) per giungere al livello dell’autenticità dell’esperienza del viaggiare… Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

14 Del viaggiare per turismo
il turismo pianificato, dove lo spazio è palesemente predisposto per il turismo 1 2 il turismo diffidente, dove si ha un rifiuto della stessa autenticità, rifiuto determinato dalle precedenti deludenti esperienze del turista Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

15 Del viaggiare per turismo
il turismo dell’autenticità protetta, dove gli organiz-zatori hanno predisposto una rappresentazione dell'autenticità, senza rendere i turisti consapevoli della rappresentazione; 3 il turismo autentico, dove lo spazio visitato è esclusivamente autentico e il turista ne è consapevole, anche perché non c’è organizzazione che possa predisporre la scenografia . 4 Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

16 Del viaggiare per turismo
Cohen …vi sono turisti che viaggiano soltanto per andare in vacanza, per evadere dalla realtà, ma hanno l’obiettivo di ritornare nella situazione originaria turismo ricreativo, dove la ricerca dell’autenticità non esiste, e ci si accontenta di una gratificante e poco destabilizzante front region; Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

17 Del viaggiare per turismo
…vi sono turisti che cercano esperienze di nuove realtà, perché insoddisfatti della propria di origine si tratta di turismo di evasione, dove il turista-viaggiatore cerca di rendere sopportabile l’alienazione della sua vita quotidiana, senza la speranza di trovare in un altrove i significati giusti per costruire un nuovo centro di valori vitali; Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

18 Del viaggiare per turismo
…vi sono turisti che cercano nuove esperienze senza fermarsi in alcuna di esse, perché sono attratti più dalla quantità delle novità che dall’approfondimento di una o poche di esse secondo Cohen, qui si possono avere due modelli di turismo Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

19 Del viaggiare per turismo
1 turismo esperienziale esperienza estetica questi turisti si fermano all’osservazione della qualità della vita che vedono altrove, ma non sono ancora in grado di assumere quei significati autentici nella propria vita quotidiana si viaggia alla ricerca di significati in un altrove diverso dal proprio mondo vitale quotidiano Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

20 Del viaggiare per turismo
2 turismo sperimentale turisti che non aderiscono più ai valori della propria civiltà, e che si impegnano attivamente nelle situazioni di autenticità che trovano lungo il proprio viaggiare sono continuamente alla ricerca del confronto tra esperienze, in cerca della migliore possibile Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

21 Del viaggiare per turismo
3 turismo esistenziale …vi sono turisti che cercano il proprio centro di significati in luoghi e in culture diverse da quella di appartenenza, ma sanno cosa cercano, e provano a trovarlo in un altrove il turista si coinvolge profondamente e attivamente in un’esperienza e la elegge a nuovo centro di autenticità. Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

22 In conclusione …qualunque sia la motivazione del viaggiatore, l’esperienza del viaggiare parte da un bisogno di espansione dei confini della realtà individuale quotidiana e, nell’insieme, dei limiti inevitabili della rete di relazioni istituzionali di un sistema sociale. Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

23 In conclusione «Ma ogni momento del viaggio sembra servire e generare una serie distinta di esigenze. Le partenze generano e soddisfano un bisogno di ‘individualità’ e autonomia. Il transito, lo spostamento, soddisfa e genera un bisogno di movimento, ma può anche generare successivamente altri desideri: di stabilità in una situazione di squilibrio, di immutabilità in uno stato transitorio, di coerenza in un clima di dissociazione. Gli arrivi danno una risposta al bisogno di appartenenza, di definizione, addirittura di confinamento e possono successivamente dare luogo a un crescente bisogno di partenza, libertà e fuga. In un luogo fisso questi bisogni – di autonomia, di movimento, di appartenenza, di stabilità – possono essere percepiti come contraddittori. Ma non sono conflittuali quando sono in sequenza, nella forma del viaggio, e forse sta in ciò il richiamo eterno del viaggio» (Leed, La mente del viaggiatore,1992, p. 37). Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

24 un’esigenza vitale, generativa di nuove esperienze
In conclusione Per Leed, l’esperienza del viaggiare è considerata essenzialmente: un’esigenza vitale, generativa di nuove esperienze e nuove realtà sociali. In quest’ottica: a) l’esigenza del viaggiare non può essere repressa né ridotta a suoi simulacri; b) il viaggiare è un’esperienza ambivalente, perché da una parte soddisfa il bisogno di uscire dallo status quo, dall’altro lato, induce il timore del nuovo e dell’ignoto; c) viaggiare ricrea i tessuti culturali, identitari e valoriali, grazie ai contatti tra culture e popoli diversi. Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014

25 Viaggiare è cultura “Il vero viaggio in quanto introiezione d’un ‘fuori’ diverso dal nostro abituale, implica un cambiamento totale dell’alimentazione, un inghiottire il paese visitato, nella sua fauna e flora e nella sua cultura […], facendolo passare per le labbra e l’esofago. Questo è il solo modo di viaggiare che abbia un senso oggigiorno, quando tutto ciò che è visibile lo puoi vedere alla televisione senza muoverti dalla tua poltrona.” (I. Calvino, Sotto il sole giaguaro, 1982:33) Francesco VESPASIANO Sociologia del Turismo DEMM_SEA 2014


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