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I.C. di Via Dante – Voghera

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Presentazione sul tema: "I.C. di Via Dante – Voghera"— Transcript della presentazione:

1 I.C. di Via Dante – Voghera
INSEGNARE RELIGIONE CON LE INDICAZIONI NAZIONALI A.I.M.C. A.S.2014 / 2015 I.C. di Via Dante – Voghera Insegnanti: Graziella Zaccaria, Elena Benedini, Regina Feroce, Teresa Aprile, Silvana Imanuzzi, Enrica Carnevale

2 NATURA E FINALITA' DELL'IRC
NELLA SCUOLA PRIMARIA Promuovere lo sviluppo della personalità. Contribuire ad un più alto livello di conoscenze e di senso critico. Offrire contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà socio-culturale. Contribuire alla formazione della coscienza morale e religiosa.

3 IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
COMPITO DI REALTA': IL LINGUAGGIO RELIGIOSO Il percorso coinvolge gli alunni di classe prima e seconda della Scuola Primaria.

4 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE.
L'alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell'ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell'esperienza personale, familiare e sociale. ( CLASSI PRIMA E SECONDA) Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifìca le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell'analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Si confronta con l'esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si im­pegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

5 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Dio e l’uomo. La Bibbia e le atre fonti. Il linguaggio religioso Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell'ambiente, nelle cele­brazioni e nella pietà tradizione popolare. Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica: modi di pregare, di celebrare, ecc. ( CLASSI PRIME E SECONDE) I valori etici e religiosi.

6 IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
VERBALE: preghiere e celebrazioni San Francesco NON VERBALE: i gesti della preghiera, i segni delle feste (Natale, Pasqua). IL LINGUAGGIO RELIGIOSO del cristianesimo nell’arte, nella musica. le feste nelle altre religioni. Papa Francesco

7 COLORIAMO LE PREGHIERE
CHE CONOSCIAMO...

8 Le preghiere le abbiamo imparate dai genitori o dai nonni
Le preghiere le abbiamo imparate dai genitori o dai nonni. Agli Apostoli Gesù ha insegnato a pregare così… PADRE NOSTRO Il mio papà non è quello di Alessandro e neanche quello di Irene. A volte non è come vorrei ma tu, tu invece… Tu sei Padre mio, di Alessandro e di Irene e di tutti: bianchi, gialli o neri che siano. Sei buono e sei grande. È proprio una cosa bellissima. Così non siamo egoisti Ma tutti i fratelli.

9 … che sei nei cieli Com’è grande il cielo! Io ne vedo solo un pezzo,
quello con la Stella Polare: è il cielo del Nord. Ma altri bambini della Terra ne vedono un altro pezzo con Sirio, la stella più splendente. È il cielo del Sud… Ma i tuoi cieli sono la tua casa. Tu sei a Nord, a Sud, dappertutto. Per raggiungere i tuoi cieli non è necessario viaggiare. Da te si arriva volendoti bene. E volendoci bene.

10 Sia santificato il tuo nome
Io di nomi ne conosco già tanti: quelli di mamma e di papà e di molta gente. Quelli della radio e della televisione, quelli dei fumetti. Poi ne studierò a scuola chissà quanti, di re e imperatori e scienziati e campioni… Però il tuo nome è il più bello di tutti. Puoi fare tutto e ci vuoi bene. Io non lo dimenticherò mai.

11 Venga il tuo Regno Io non sono sempre obbediente
e neanche proprio sempre sincero, però mi piace essere contento. Sarebbe bello se mai nessuno litigasse e si comportasse male… Ma io so che se tutti obbediremo a te il mondo diventerà un bel luogo senza bugie, senza cattiveria.

12 Sia fatta la tua volontà
Io so che gli italiani hanno la loro legge, e i francesi, gli americani e i tedeschi, i russi; tutti i popoli hanno la loro legge per poter vivere bene. Più bella di tutte è però, la tua legge, che è la tua volontà Io di te mi fiderò sempre.

13 Come in cielo così in terra
A casa tua, Padre, si sta molto bene: nessuno è cattivo, nè prepotente o fa capricci. Io so che dobbiamo prendere esempio da loro e comportarmi come piace a te.

14 Dacci oggi il nostro pane quotidiano
A me piacciono tante cose: i dolci i giocattoli, i fiori, la mia casa… e quando non mi accontentano faccio i capricci. In alcuni momenti però ho capito che insistere e lamentarsi non serve a niente. Io so che se ci mancano delle cose importanti tu sei sempre pronto ad ascoltarci.

15 Rimetti a noi i nostri debiti
Ho udito la mamma dire che i debiti sono una brutta cosa. I debiti si fanno per i soldi, ma io, una volta che non riuscivo a giocare perché avevo offeso proprio lei, ho capito che dovevo farmi perdonare e che quello era un debito che dovevo pagare. Un debito non di soldi ma d’amore.

16 Come noi li rimettiamo ai nostri debitori
L’altro giorno non mi sono comportato bene nei confronti di un amico perché mi sono vendicato alzando le mani. Dopo mi sono pentito ed ho capito che la vendetta non è per niente una cosa bella.

17 E non ci indurre in tentazione
La tentazione è quando un bambino vorrebbe dire le bugie, disobbedire eppure capisce che a te, Padre tutto questo non piace proprio per niente. Essere sempre buono come te mi sembra difficile, ma voglio provare.

18 ma liberaci dal male. Amen
Mi piacerebbe arrivare sempre al momento giusto e dire: «Eccomi qua! Ci sono io! Sono pronto ad aiutarvi!». Padre difendici tu dal male. Sei tu che puoi dirci: «Eccomi qui! Siete in salvo!».

19 DISEGNIAMO I GESTI DELLA FEDE

20 COME RICONOSCIAMO CHE IL NATALE È VICINO? DA ALCUNI SEGNI
ST_LL_ C_M_T_ PR_S_P_ R_ M_G_ La tradizione, tutta italiana, del Presepe risale all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio, la prima rappresentazione vivente della Natività. C_ ND_ L_

21 E LA PASQUA? CO_ _ _ _ _ C_ _ P_ _ E C_ _ _ U_ _ _O A_ _ _ L_ _
C_N_ _ _ _ _

22 Feste islamiche Il Ramadan è una delle feste religiose più osservate dai musulmani perché è uno dei “cinque pilastri dell’Islam” ovvero la testimonianza di fede, le preghiere rituali, il digiuno durante il mese di Ramadan, l’elemosina canonica e il pellegrinaggio alla Mecca. Per tutto il mese di Ramadan i musulmani devono osservare trenta giorni di digiuno durante le ore diurne di ogni giornata, dall’alba al tramonto. La īd al-fiṭr ( arabo عيد الفطر ) costituisce la seconda festività religiosa più importante della cultura islamica. Viene celebrata alla fine del mese lunare di digiuno di Ramaḍān

23 Feste ebraiche Il Capodanno ebraico segna l’inizio di un tempo di penitenza e di riconciliazione con Dio che dura dieci giorni, e termina con la solennità di Kippur.  La solennità di Kippur è il giorno destinato al digiuno, alla preghiera e al sincero ritorno a Dio. La stessa importanza del Sabato, ed in esso è proibito anche il più piccolo lavoro. La Pasqua è la prima e la principale festa ebraica. Ricorda il passaggio degli ebrei dallo stato di schiavitù a quello di libertà e la formazione del popolo ebraico come nazione unita ed indipendente.

24 Agnello ( osserva il dipinto e trovalo)
L’agnello è da sempre simbolo di innocenza. Nelle catacombe rappresenta di Cristo e il suo sacrificio. Nell’iconografia profana è allegoria di Innocenza,Umiltà e Pazienza. Presente nelle scene dell’Adorazione dei Magi, del sacrificio di Caino e Abele e nella cacciata di Gioacchino dal tempio. Jan Van Eyck (Maastricht 1390 ca. - Bruges 1441), “Polittico dell’agnello mistico”, , Gand, Cattedrale di San Bavone 24

25 Arancia Simbolo positivo; la pianta è originaria dell’estremo oriente.
A questa immagine si collegano le piante incorruttibili. Allude anche al peccato originale. I fiori bianchi indicano castità e purezza. Nei dipinti fiamminghi può apparire nelle mani di Gesù al posto della mela. Rispondi: in che stagione maturano le arance? Giambattista Cima (Conegliano ), “Madonna dell'arancio”, Venezia, Gallerie dell’Accademia 25

26 Coniglio (Dove si trova? In alto, in basso…)
Dal punto di vista simbolico, l’immagine del coniglio tende ad coincidere con quella della lepre. Cuniculus in latino deriva dalla caratteristica di scavare molti cunicoli. Nei bestiari medievali vengono descritti i conigli che corrono veloci in salita, paragonabili all’uomo che fugge dalle tentazioni. Può avere significato positivo o negativo, dipende dal conteso iconografico. Tiziano Vecellio, “Madonna del coniglio”, ca , Parigi, Musée du Louvre 26

27 Fico Simbolo di fertilità e benessere perché è l’albero delle origini di Roma. Viene considerato l’albero della conoscenza del bene e del male perché, secondo quanto riportato nella Genesi, i progenitori si coprirono di foglie di fico. È anche simbolo di lussuria perché, secondo una leggenda medievale, Giuda si impicca all’albero di fico per la disperazione di aver tradito Gesù per denaro. Andrea Mantegna, “San Sebastiano”, ca 1480, 257 x 142 cm, Parigi, Museo del Louvre 27

28 Giglio ( Questo fiore di che colore è?)
Nella Bibbia simboleggia fertilità, bellezza e spiritualità. È associato alla Madonna nelle scene dell’Annunciazione e dell’Assunzione. Simbolo di purezza offerto da Gesù ai Santi. Le figure della Bellezza e della Pudicizia lo tengono in mano. Simone Martini, “Trittico dell'Annunciazione” (partic.), 1333, 265 x 305 cm, Firenze, Uffizi 28

29 Mela (Conta quante mele ci sono)
Rappresenta il frutto proibito del paradiso terrestre, il peccato originale in cui sono caduti Adamo ed Eva. Una mela in mano a Gesù bambino o alla Vergine ha un significato di salvezza e redenzione. Albrecht Dürer, “Adamo ed Eva”, 1507, olio su panello, ognuno 209 x 82cm, Madrid, Museo Nazionale del Prado 29

30 Palma (Di quale festività religiosa è simbolo?)
Associata al mito del sole, evoca gloria e immortalità. I rami sono offerti come emblema di vittoria e portata in trionfo. Appare nella leggenda sulle origini di Roma e nella cultura cristiana, simbolo dei santi martiri per la fede. Vittore Carpaccio, “Apoteosi di Sant’Orsola”, ca1495, Venezia, Gallerie dell’Accademia 30

31 Rosa (Qual è il mese delle rose?)
Nella tradizione cristiana è un attributo di Maria, degli angeli e delle anime del Paradiso. Quando Cristo tiene in mano una rosa rossa, evoca l’immagine della Passione e della morte sulla Croce. Parmigianino, “Madonna della Rosa”, 1530 ca, 109 x 88 cm, Dresda Gemäldiegalrie 31

32 Serpente (Come si sposta questo animale?)
Nei testi sacri il serpente è l’incarnazione del male e del demonio, il terribile tentatore di Adamo ed Eva. Nelle immagini dell’Immacolata concezione la Vergine viene rappresentata nell’atto di calpestare un serpente. Numerosi sono gli episodi mitologici e biblici che hanno per protagonista il serpente. Giambattista Tiepolo, “L’Immacolata Concezione”, Madrid, Museo del Prado 32

33 Ulivo (Cosa si ottiene dalla lavorazione dei suoi frutti?)
L’ ulivo è simbolo di pace tra Dio e gli uomini. Simone Martini, “Trittico dell’annunciazione” (partic.), 1333, 265x305 cm, Firenze Uffizi 33

34 Vite ( Come si chiamano i chicchi dell’uva?)
La pianta e il suo frutto vengono citati nelle Sacre Scritture e sono considerati simbolo di Cristo e del suo sacrificio, nonché della fede cristiana. In particolare l’immagine dell’uva e del vino rimandano alla Passione di Gesù e all’episodio dell’Ultima Cena. Sant’Agostino paragona Gesù a un grappolo d’uva della terra promessa posto sotto un torchio. Pierre Mignard, “Madonna dell'uva”, , 46 x 61 cm, Parigi, Museè du Louvre 34

35 SAN FRANCESCO D’ASSISI Francesco, figlio di Pietro di Bernardone, un ricco mercante di stoffe, nacque ad Assisi nel Dopo una giovinezza alquanto spensierata, all'età di 24 anni, nella Chiesetta di San Damiano, sentì l'invito di Cristo che lo chiamava a seguirlo e a riparare la sua casa. Rinunciò allora ad ogni cosa terrena e da quel momento non ebbe altra preoccupazione che "vivere secondo la norma del santo Vangelo" imitando in tutto Cristo povero e umile. Insieme ad alcuni compagni, diede inizio ad un nuovo Ordine religioso (1209) che per umiltà chiamo "Ordine dei Frati Minori", e si stabilì prima a Rivotorto e poi a S. Maria degli Angeli. Per i suoi Frati egli scrisse una regola, che fu poi approvata dal Papa Onorio III nel 1223.Francesco e i suoi frati andarono ovunque a predicare il Vangelo, nei paesi cristiani e in quelli degli infedeli, con parole semplici ed efficaci, e soprattutto con l'esempio della vita santa.Fondò anche un secondo Ordine, chiamato delle Clarisse e due anni prima della morte, sul monte della Verna ricevette da Cristo il sommo privilegio delle Stimmate.

36 Morì a S. Maria degli Angeli, adagiato sulla nuda terra, la sera del 3 ottobre 1226, Due anni dopo la sua morte, Gregorio IX lo dichiarò santo e nel 1230 il suo corpo fu tumulato sotto l'altare della nuova Basilica eretta in suo onore. Pio XII nel 1939 lo proclamò, insieme con santa Caterina da Siena, Patrono d'Italia. San Francesco ha amato molto la natura creata da Dio e chiamava le cose, gli animali e le persone “Fratello” e “Sorella”. Rispondi e completa: Dov’è nato San Francesco? Il Santo è stato proclamato _ _ _ _ _ _ _ d’Italia.

37 FRATELLO SOLE, SORELLA LUNA
(Brano tratto dall’omonimo film) Dolce è sentire come nel mio cuore ora umilmente sta nascendo amore! Dolce è capire che non son più solo ma che son parte di una immensa vita che generosa risplende intorno a me dono di Lui, del Suo immenso amore! Ci ha dato il cielo e le chiare stelle fratello Sole e sorella Luna La madre terra con frutti, prati e fiori, il fuoco, il vento, l'aria e l'acqua pura fonte di vita per le sue creature... dono di Lui, del Suo immenso amore dono di Lui, del Suo immenso amore! Sia laudato nostro Signore che ha creato l’universo intero. Sia laudato nostro Signore, noi tutti siamo sue creature: dono di Lui, del Suo immenso amore dono di Lui, del Suo immenso amore!

38 Cantico delle creature di S. Francesco d’Assisi
Altissimo, onnipotente, buon Signore tue sono le lodi, la gloria e l'onore ed ogni benedizione. A te solo, Altissimo, si confanno, e nessun uomo è degno di te.

39 Laudato sii, o mio Signore, per tutte le creature,

40 specialmente per messer Frate Sole, il quale porta il giorno che ci illumina ed esso è bello e raggiante con grande splendore: di te, Altissimo, porta significazione.

41 Laudato sii, o mio Signore, per sora Luna e le Stelle: in cielo le hai formate limpide, belle e preziose.

42 Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e per l'Aria, le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo per il quale alle tue creature dai sostentamento.

43 Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua, la quale è molto utile, umile, preziosa e casta

44 Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco, con il quale ci illumini la notte: ed esso è robusto, bello, forte e giocondo.

45 Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra, la quale ci sostenta e governa e produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba.

46 Laudato sii, o mio Signore, per quelli che perdonano per amor tuo e sopportano malattia e sofferenza. Beati quelli che le sopporteranno in pace perchè da te saranno incoronati.

47 Laudato sii, o mio Signore, per nostra sora Morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente può scampare.

48 Guai a quelli che morranno nel peccato mortale
Guai a quelli che morranno nel peccato mortale. Beati quelli che si troveranno nella tua volontà poichè loro la morte non farà alcun male.

49 Laudate e benedite il Signore e ringraziatelo e servitelo con grande umiltate.

50 Papa Francesco: il perché di questo nome.
«Voglio una Chiesa povera per i poveri, ecco perché ho scelto di chiamarmi Francesco come Francesco da Assisi» racconta Jorge Mario Bergoglio. Francesco «uomo di povertà, uomo di pace. L'uomo che ama e custodisce il Creato; e noi oggi abbiamo una relazione non tanto buona col Creato...».

51 Leggi la cartina e scrivi la risposta:
da quale nazione proviene Papa Francesco? Ripassa con il rosso i confini.

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