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Presentazione sul tema: ""— Transcript della presentazione:

6 " IL PROGRAMMA GUADAGNARE SALUTE" Dott.ssa Daniela Galeone
Seminario “Guadagnare Salute in Emilia-Romagna: dalla Sorveglianza alle Buone Pratiche” Bologna, 3 dicembre 2009

7 PRINCIPALI CAUSE DI MORTE NEL MONDO
Malattie Cardiovascolari 30% Malattie Infettive, materne e perinatali e deficit nutrizionali Incidenti 9% Cancro 13% Respiratorie Croniche 7% Diabete 2% Altre Malattie Croniche 58 milioni di morti nel 2005 60% di tutti i decessi

8 PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO DI MALATTIE CRONICHE
WHO estimates for the year 2005 a number of 58millions deaths worldwide, 60% caused by Chronic diseases, In italy the estimates account for 540,000 deaths; 82% caused by Chronic diseases, proporzione di Daly attribuibile a 7 fattori di rischio (Italia 2002) (fonte: WHO the European Health Report, 2005) 8

9 “Health in all policies” LA SALUTE IN TUTTE LE POLITICHE
“Gaining health”: the European Strategy for the Prevention and Control of NCD (WHO/2006) “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari” DPCM 4 maggio 2007 “Health in all policies” LA SALUTE IN TUTTE LE POLITICHE 9

10 GUADAGNARE SALUTE: rendere facili le scelte salutari (DPCM 4 maggio2007)
Un programma d’azione condiviso e coordinato per contrastare i quattro principali fattori di rischio di malattie croniche (fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta) Una strategia per promuovere la salute come bene collettivo con integrazione tra le azioni che competono alla collettività e quelle che sono responsabilità dei singoli Strumenti del Programma La “Piattaforma Nazionale su alimentazione, attività fisica e tabagismo” I Protocolli d’intesa I Sistemi di sorveglianza I Gruppi di lavoro La Comunicazione

11 ELEMENTI CARATTERIZZANTI
promozione della salute come bene pubblico approccio trasversale ai fattori di rischio definizione di strategie intersettoriali, tra loro coordinate sviluppo di sinergie per i cittadini, per trasformare le buone pratiche in interventi consolidati stipula di Protocolli di intesa  tra il Ministero salute, leader e promotore del Programma, e gli attori coinvolti sia delle istituzioni centrali, sia delle rappresentanze della società civile e del mondo produttivo                                                                        

12 LA “PIATTAFORMA NAZIONALE” DM 26 aprile 2007 - DM 17 Aprile 2009
è lo strumento di coordinamento delle azioni di “Guadagnare Salute” assicura il raccordo tra le Istituzioni definisce le linee complessive di indirizzo stabilisce annualmente le priorità del programma

13 I PROTOCOLLI D’INTESA Atti istituzionali di condivisione di obiettivi tra Ministero e i suoi partner Strumento per lo sviluppo di strategie intersettoriali Definiscono azioni prioritarie da attuare nei vari settori

14 I PROTOCOLLI D’INTESA Le istituzioni La società civile
Ministero Istruzione Dipartimento della Gioventù Ministero Politiche Agricole La società civile Filiera Alimentare (produttiva/distributiva) Slow Food - UNAPROA - UNIPRO Enti di Promozione sportiva (CSI, UISP. US ACLI) Associazioni Consumatori – Altroconsumo Ferrovie dello Stato - Sindacati Al momento sono stati firmati 7 Protocolli d’intesa, compreso quello con il Ministero dell’Istruzione che ha anche previsto la costituzione di un comitato paritetico tra i 2 Ministeri con lo scopo di coordinare le attività progettuali 14 14

15 I SISTEMI DI SORVEGLIANZA
Strumenti delle strategie di sanità pubblica Raccolta, analisi, interpretazione e diffusione di informazioni relative ad eventi ben definiti che possono essere modificati da un preciso intervento INFORMAZIONE PER L’AZIONE

16 LA COMUNICAZIONE - Informare correttamente
     OBIETTIVI - Informare correttamente - Motivare il singolo cittadino al cambiamento - Responsabilizzare i cittadini nei confronti della propria salute e di quella salute degli altri Attivare di processi di consapevolezza e di empowerment per scelte di vita salutari a livello individuale e collettivo

17 IL LOGO DI “GUADAGNARE SALUTE”
ASSOCIAZIONE DIRETTA E VISIBILE PROGETTI E INIZIATIVE “LOGO” aumentare l’efficacia degli interventi aumentare l’autorevolezza dei messaggi trasmessi CRITERI PER LA CONCESSIONE E L’UTILIZZO DEL LOGO al fine di garantire una reale attinenza e condivisione degli obiettivi del programma evitare un utilizzo improprio del “logo

18 LO SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Livello nazionale: interventi di grande portata e complessità (Piattaforma nazionale, Protocolli d’intesa, accordi, azioni regolatorie) B) Livello locale: approccio innovativo alla prevenzione e promozione della salute PRIMA: interventi centrati su singoli fattori di rischio (Prevenzione obesità, Piano Nazionale Alcol, Strategia Fumo, ecc). DOPO: interventi centrati su un approccio trasversale ed intersettoriale

19 QUALE RUOLO PER LE REGIONI?
Titolari istituzionali delle competenze in tema di salute Medesima funzione di “leadership” del “sistema di promozione della salute” del livello centrale Maggiore operatività delle strategie trasversali e delle collaborazioni inter-istituzionali e con la società civile Possibilità di creazione di reti, alleanze e partecipazioni in grado di indurre modifiche stabili ed evidenti dell’ambiente di vita Maggiore opportunità di “facilitare le scelte salutari” da parte delle istituzioni “prossime” ai cittadini

20 QUALE RUOLO PER LE REGIONI?
Partecipare alla “Piattaforma nazionale” - come istituzioni competenti per la programmazione delle attività di promozione della salute del SSN – e mettere a punto reti locali Costruire rapporti stabili e innovativi con la comunità locale - dal mondo istituzionale a quello privato - attraverso accordi formali e vincolanti Sviluppare azioni integrate sui principali determinanti negativi per la salute Attivare un approccio trasversale ai diversi fattori di rischio attraverso azioni di sanità pubblica su: - singole persone (la salute è condizionata da scelte individuali) - comunità (molti determinanti di salute sono influenzati …………… dal contesto sociale) - ambiente (miglioramenti dell’ambiente di vita determinano …………… ricadute positive sulla salute dei cittadini) Sviluppare un’azione locale partecipata per “facilitare le scelte salutari”

21 PUNTI DI FORZA DEL PROGRAMMA
L’avvio del cambiamento culturale (la salute in tutte politiche) Il ruolo e il sostegno delle Regioni L’effetto domino delle azioni La risposta del privato Il miglioramento dell’informazione per l’azione

22 Ad esempio… Regioni: “recepimento” del programma
CCM: specifica area per il sostegno al programma PNP: riferimento esplicito alla strategia Privato: accordi volontari, interesse a partecipare/”logo”, miglioramento dei prodotti, ecc Scuola: sviluppo della programmazione condivisa “scuola-salute” di interventi di educazione alla salute – approccio trasversale

23 CRITICITA’ Insufficiente coordinamento a livello centrale, locale e fra centro e territorio Complessità e contraddizioni nel rapporto con il mondo della produzione Difficoltà per il “Sistema Salute” di guidare il processo Approccio della comunicazione: tra informazione e modifica degli stili di vita Necessità di azioni regolatorie Carenza di valutazione complessiva del processo

24 E IN FUTURO? IL “NUOVO” PNP 2010-2012
accentua la linea di continuo tra prevenzione universale, medicina predittiva, prevenzione nella popolazione a rischio e prevenzione delle complicanze e delle recidive di malattia fornisce priorità di indirizzo su malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie croniche, malattie osteo-articolari, patologie orali, disturbi psichiatrici

25 PNP Principi-cardine: la graduazione delle priorità (più alta attenzione ai fenomeni patologici di maggior rilievo per la popolazione) l’evidenza di efficacia e la sorveglianza dei fenomeni il riorientamento dei servizi, sia di quelli nominalmente dedicati alla prevenzione (Dipartimento di prevenzione), sia di quelli prettamente sanitari (Distretti, DSM, SERT, Ospedali) e attenzione particolare al ruolo fondamentale svolto dai MMG e dai PLS la messa in sinergia di tutte le risorse e le energie di cui può disporre il Servizio sanitario nazionale innescare un circuito virtuoso tra assistenza domiciliare, assistenza ambulatoriale, assistenza residenziale e semiresidenziale e assistenza ospedaliera che potenzi le attività di prevenzione correntemente svolte

26 E IN FUTURO? Sviluppare le alleanze già attivate ed il monitoraggio delle azioni connesse, programmate ed in parte già attivate Attivare nuove intese, sia con Amministrazioni centrali e locali, sia con enti del mondo produttivo e della società civile Sviluppare la “comunicazione” quale parte strutturale del programma ed indispensabile strumento di informazione e promozione della salute (anche in collaborazione con le Regioni) Consolidare gli strumenti ed estendere le attività in corso (es.sorveglianze)

27 E IN FUTURO? 5. Favorire il sistema di sinergie a livello centrale e locale 6. Rafforzare il ruolo e la partecipazione delle Regioni 7. Raccordare tutte le attività intersettoriali, sviluppate a livello regionale e coordinarle con le iniziative avviate a livello centrale 8. Sviluppare e garantire la valutazione del processo e dei risultati Un approccio trasversale ai diversi fattori di rischio la creazione di reti, alleanze, accordi e partecipazioni (inter-istituzionali e tra le istituzioni e la società civile) SONO FATTORI in grado di indurre modifiche stabili ed evidenti dell’ambiente di vita

28 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
– area tematica “guadagnare salute”


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