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GESTIONE STRATEGICA DEL DISTRETTO TURISTICO

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Presentazione sul tema: "GESTIONE STRATEGICA DEL DISTRETTO TURISTICO"— Transcript della presentazione:

1 GESTIONE STRATEGICA DEL DISTRETTO TURISTICO
Durata modulo: 95 ore Lezione introduttiva Prof. Linda Cotugno

2 La Specie Umana ha una Vocazione Migratoria?

3 SI, La specie umana ha una vocazione migratoria!

4 L’ansia di mobilità si manifesta con le prime conquiste territoriali per l’esigenza di potere o per diffondere la religione.

5 Successivamente abbiamo il Turismo d’elite praticato da
mercanti, nobili, esploratori,scienziati e pellegrini.

6 La curiosità verso popoli sconosciuti,
la diffusione della carta stampata e l’evoluzione dei mezzi di trasporto, con la conseguente “democratizzazione” dei viaggi ha dato il via al Turismo di massa.

7 La Scala evolutiva del Turismo

8 Chi è il Viaggiatore di Oggi?

9 Com’è il Viaggiatore di oggi?

10 e’ sempre più … Esigente!

11 Preghiera del Viaggiatore di Oggi
“Proteggimi Signore dal diventare una turista che si muove solo in gruppo, proteggimi dalle cartoline, dai cappellini con visiera e dagli ombrelli segnala posto. Lascia stare invece, te ne prego, gli occhi. Che quelli siano lasciati liberi di ricordarsi di tutto bastando a se stessi ”

12 Per offrire un prodotto che risponda alle mutevoli esigenze dei clienti …

13 Quali Strategie adottare?

14 Gestione coordinata dei diversi operatori operanti nella filiera

15 La Filiera Turistica Tradizionale

16 Domanda e offerta lungo la filiera

17 3 Tipi di Relazione 1. Punto-Punto: il cliente progetta e realizza il prodotto turistico decidendo quali fattori d’attrattiva acquistare e da quali aziende, direttamente o attraverso l’intermediazione di agenzie. La prenotazione o l’acquisto di beni, servizi attrattive avvengono prima di intraprendere il viaggio, nelle aree di transito o direttamente nel luogo di destinazione durante il periodo di soggiorno.

18 3 Tipi di Relazione 2. Package: Il ruolo di selezione e coordinamento dei diversi fattori di attrattiva e’ realizzato da un intermediario commerciale, tipicamente un tour operator o un’agenzia di viaggi che svolge attivita’ di tour organizer. Il ruolo del cliente e’ molto contenuto e si attiene principalmente alla selezione dell’intermediario e alla scelta del prodotto in catalogo.

19 3 Tipi di Relazione 3. Network: Un gruppo di aziende che producono i diversi servizi turistici di base si collegano con legami di tipo formale (consorzi, associazioni in franchizing, associazioni di marchio) o informale (club di prodotto, destinazioni turistiche) con l’obiettivo di garantire determinati standard qualitativi e condizioni di prezzo, organizzare forme di offerta che coinvolgono i beni e i serivizi di piu’ operatori appartenenti al network.

20 I limiti della Filiera Il cliente difficilmente usufruisce del servizio desiderato Elevati costi di distribuzione per la complessita’ informativa ed il num. di operatori coinvolti nella gestione delle informazioni Valorizzazione parziale delle risorse per la difficolta’ di trasferimento delle informazioni: ‘Punto-Punto’,la scarsa informazione rende difficile per il cliente l’accesso ad una gran parte dei servizi di base ‘Pacchetti turistici’, i Tour operator tendono a concentrare la propria offerta su poche localita’ nei paesi di destinazione al fine di aumentare il proprio potere negoziale.

21 Il Costo del Tour Operator dipende dal
Rischio Sopportato !

22 Cos’e’ il “vuoto per pieno” ?

23 E’ una tipologia contrattuale che consiste nell’acquistare anticipatamente un numero determinato (contingente) di servizi (es. camere, posti volo charter) per un periodo definito, a prescindere da quella che sarà l’effettiva vendita degli stessi da parte di chi acquista.

24 Il fornitore dei servizi si obbliga a tenere a disposizione dell’impresa di viaggi il contingente prestabilito e quest’ultima si impegna a versare un corrispettivo costituito da un prezzo forfetario.

25 Obiettivi del corso: evidenziare le peculiarità dei distretti turistici ; le principali differenze con i distretti industriali ; la loro importanza (come network di operatori eterogenei operanti a livello locale) nel superamento dei principali limiti della filiera; trattare il caso di un una località turistica gestibile attraverso il distretto turisitico.


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