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Le dimensioni dell'Universo

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Presentazione sul tema: "Le dimensioni dell'Universo"— Transcript della presentazione:

1 Le dimensioni dell'Universo

2 Un extraterrestre appena arrivato sulla Terra, esaminando le informazioni che forniamo ai nostri bambini in televisione, alla radio, nei film, sui quotidiani, nelle riviste, nei fumetti e in molti libri, potrebbe facilmente concludere che ce la mettiamo tutta per insegnare loro la violenza, lo stupro, la crudeltà, la superstizione, la credulità e il consumismo. Grazie alla nostra costanza e alla continua ripetizione, in molti casi parecchi bambini alla fine imparano proprio questa lezione. Che tipo di società potremmo creare se profondessimo lo stesso impegno nell'insegnare la Scienza e un senso di speranza? Carl Sagan

3 Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma non sono sicuro sulla prima! Albert Einstein

4 Un extraterrestre che cercasse dei terrestri intelligenti avrebbe una possibilità su mille di trovarli, mentre se andasse a cercare gli stupidi terrestri ne troverebbe 99 su Sylvie Coyaud, Radio24 sul SETI

5 Compito della Scienza non è aprire una porta all'infinito sapere, ma porre una barriera all'infinita ignoranza. Il Galileo Galilei di Bertolt Brecht

6 Tutti vogliamo Viaggiare in Prima ...ma :
SVILUPPO SOSTENIBILE : questo sconosciuto Tutti vogliamo Viaggiare in Prima ...ma : Possiamo, tutti, viaggiare in Prima ? -Cosa intendiamo per sviluppo, quale modello oggi ? Un altro è possibile? -Cosa intendiamo per sostenibilità. Il nodo da affrontare è culturale, dobbiamo sempre, nel tempo, riconsiderare i concetti di : Ricchezza - Benessere - Bisogno - crescita economica…….

7 “Riconcigliarci con il Creato l’uomo e Dio”
Lo Sviluppo dell’uomo alla luce della Bibbia : Riconoscere la Creazione Dare il “nome” ….agli animali è dare il “valore” Lavorare e custodire, dice la Bibbia. La Creazione come dono prezioso : lo percepiamo ? “Riconcigliarci con il Creato l’uomo e Dio”

8 Il Sogno Come si misura lo sviluppo, oggi, quali indicatori ? PIL
L’indicatore cui di norma è associata la crescita economica è il Prodotto Interno Lordo (PIL) che non contiene alcun termine o fattore che renda conto dei danni recati all’ambiente e dei relativi costi per la collettività. È ormai tempo di misurare lo sviluppo economico con un articolato ventaglio di parametri fisici, monetari, sociali,… che integrino ambiente, economia, cultura,.... L’equazione Più PIL = più felicità non è più vera Il Sogno Lo sviluppo è sostenibile se si manifesta conforme al luogo e alla cultura che lo produce

9 Lo Sviluppo Sostenibile
Il concetto giuridicamente, oggi, riconosciuto Internazionalmente : Lo Sviluppo Sostenibile L'attività economica che soddisfa i bisogni della presente generazione senza compromettere le possibilità per le future generazioni di soddisfare i loro. Oggi due problemi fondamentali : la privatizzazione dei diritti collettivi (erosione del “bene comune”, come erosione del senso di appartenenza ad un luogo ) Conflitti generati per il controllo delle risorse (new economy, globalizzazione del capitale, pensiero unico,……)

10 SVILUPPO SOSTENIBILE ? Ambiente Agricoltura Biodiversità Energia
INDICATORI - AMBITI Ricerca scientifica Globalizzazione Risorse rinnovabili “Bene Comune” SVILUPPO SOSTENIBILE Rifiuti Ambiente ? Agricoltura Biodiversità Energia Libertà Clima

11 “per un uso sostenibile delle risorse sono necessarie istituzioni efficaci ed efficienti che governino l’accesso e l’uso dell’ecosistema basandosi sui concetti di libertà, giustizia, imparzialità, diritti fondamentali ed equità” Libertà sostenibile Certamente le persone hanno “bisogni”, ma hanno anche valori e, in particolare, hanno la capacità di ragionare, valutare, agire e partecipare. Forse le priorità ambientali dovrebbero essere viste anche in termini di difesa delle nostre libertà. Concentrarci sulle “libertà sostenibili” potrebbe essere importante nell’ambito di un approccio generale allo “sviluppo come libertà”. l’urgente necessità di “cambiamenti significativi nello stile di vita dei paesi più sviluppati — cosa che nessuno di noi troverà facile”.

12 Risorse L’abbiamo già sentito dire tante volte, ma è opportuno ripeterlo: il 20% della popolazione mondiale (noi ricchi) consuma l’83% delle risorse; il 20% più povero, l’1,4% delle risorse; 3 miliardi di persone nel Sud del mondo sopravvivono con meno di 2 dollari al giorno;

13 L’impronta ecologica è la quantità di terra fertile usata da ciascuno di noi per sostenere i propri consumi: l’impronta di ogni americano è di 9,5 ettari; l’impronta di ogni italiano è di 4 ettari; l’impronta di un indiano è di 0,8 ettari. L’impronta media mondiale (2,2 ettari) è già superiore alla soglia ammissibile: non siamo ancora al tracollo grazie agli indiani, agli africani, che consumano così poco….

14 Se tutti gli abitanti della Terra avessero l’impronta degli americani ci vorrebbero
5 pianeti! Con il nostro stile di vita stiamo depredando la Terra e stiamo “rubando” il futuro ai nostri figli e ai nostri nipoti.

15 L’acqua soltanto il 3% dell’acqua sulla Terra è potabile:
il 2,7% viene utilizzata per l’agricoltura e l’industria; sul restante 0,3% si sta scatenando una corsa sfrenata

16 Oggi 1 miliardo e mezzo di persone non hanno accesso all’acqua potabile
tra 20 anni saranno 3 miliardi

17 COSA FARE?  UNA PROPOSTA: SOBRIETA’ SOLIDARIETA’ DECRESCITA FELICE

18 La prima cosa da fare è ricominciare a ragionare con la propria testa:
i mass media ci fanno credere che la felicità dipende dalla quantità di merci consumate e possedute nella nostra vita ci fanno credere che, se il PIL (la ricchezza prodotta) non cresce incessantemente, crolla tutto il sistema economico e sociale ma crescita incessante significa maggior produzione, maggiori consumi, più rifiuti, maggior inquinamento, maggior impatto sull’ecosistema, maggiori conflitti per accaparrarsi risorse sempre più scarse, maggiori squilibri tra ricchi e poveri

19 che la qualità della vita dipenda dal PIL (prodotto interno lordo)
siamo sicuri che la qualità della vita dipenda dal PIL (prodotto interno lordo) e dalla sua incessante crescita?  

20 il PIL non misura l’incremento dei beni prodotti, ma l’incremento delle merci scambiate con denaro
Il concetto di BENE è diverso da quello di MERCE non sempre le merci sono beni e non necessariamente i beni sono merci

21 né ridurre la nostra felicità Possiamo
Ridurre la quantità di merci nella nostra vita non significa automaticamente né ridurre la quantità di beni, né ridurre la nostra felicità Possiamo ridurre l’uso di merci che comportano svantaggi, che generano forti impatti ambientali, che causano ingiustizie sociali: SOBRIETA’ e SOLIDARIETA’ sostituire la maggior quantità possibile di merci con beni: AUTOPRODUZIONE e SCAMBIO

22 SOBRIETA’ al Nord del mondo
adottiamo uno stile di vita, personale e collettivo, più parsimonioso  più pulito più lento più naturale

23 SOBRIETA’ al Nord del mondo
rimodelliamo il nostro modo di di consumare di organizzare la nostra società

24 ripensiamo il concetto di BENESSERE,
SOBRIETA’ al Nord del mondo ripensiamo il concetto di BENESSERE, passando dal “troppo” al “sufficiente”

25 rivediamo il nostro atteggiamento interiore verso le cose:
SOBRIETA’ al Nord del mondo rivediamo il nostro atteggiamento interiore verso le cose: sono mezzi per soddisfare bisogni, non carichiamole di altri significati

26 SOBRIETA’ al Nord del mondo
riscopriamo le 5 “R”: ridurre riutilizzare riparare riciclare rallentare

27 CONSIGLI per gli ACQUISTI
COMPRARE SANO alimenti di stagione, freschi, biologici, prodotti localmente detersivi ecologici, prodotti rispettando la salute delle persone e l’ambiente  COMPRARE “LEGGERO” preferire i prodotti con poco imballaggio e poca pubblicità COMPRARE VICINO l’ingrediente più nocivo di un prodotto sono i Km. di trasporto che contiene (trasporto = consumo di carburante, inquinamento, incidenti stradali)

28 CONSIGLI per gli ACQUISTI
COMPRARE SOLIDALE comprare dai piccoli produttori del Sud del Mondo: quelli che pagano l’ingiusta distribuzione delle risorse, quelli tagliati fuori dai grandi circuiti commerciali COMPRARE DI MENO solo quello che ci serve: consumare per vivere e non vivere per consumare COMPRARE INSIEME il gruppo aiuta a confrontarsi, a dialogare, a sostenere le motivazioni per cui si fanno scelte alternative INVESTIRE IN GIUSTIZIA comprare così può indirizzare il mercato su strade più eque, può sostenere i piccoli produttori, può far risparmiare soldi da investire in progetti di giustizia

29 SOLIDARIETA’ con il Sud del mondo
 quando facciamo la spesa … al supermercato, un pacchetto di caffè costa 2 – 3 €uro per ogni €uro pagato: 0,20 vanno al supermercato 0,45 al torrefattore 0,10 all’importatore 0,10 in tasse 0,13 al mercante locale e all’esportatore 0,02 al contadino

30 quando compriamo il thè del COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
invece … quando compriamo il thè del COMMERCIO EQUO E SOLIDALE 0,34 vanno alla “Bottega del Mondo” 0,06 sono costi di trasporto 0,12 vanno all’importatore 0,10 in tasse 0,38 vanno al contadino

31 AUTOPRODUZIONE rivalutiamo l’autoproduzione di beni di uso comune, riscoprendo un “sapere” e un “saper fare” dimenticati : yogurt marmellate passata di pomodoro pasta pane verdure sottoli e sottaceti ma anche energia (fonti rinnovabili)

32 Maggiore è la quantità di beni che si sanno autoprodurre
AUTOPRODUZIONE Maggiore è la quantità di beni che si sanno autoprodurre minore è la quantità di merci che occorre comprare minore è l’impatto ambientale che provochiamo meno è il denaro che occorre per vivere

33 La COMUNITA’ dello SCAMBIO
“CAPITALE” in italiano vuol dire “importante”, “fondamentale” nella nostra società la RICCHEZZA FONDAMENTALE è il DENARO tanto che ormai “capitale” e “denaro” sono termini equivalenti

34 cioè di “RICCHEZZA FONDAMENTALE” ?
ma… perché non ripensiamo alla nostra organizzazione sociale, fondandola su un nuovo concetto di CAPITALE cioè di “RICCHEZZA FONDAMENTALE” ?

35 Questo capitale è la COMUNITA’
   una comunità fondata sul dono, sulla reciprocità, sullo scambio di tempo  di professionalità di conoscenze di disponibilità e di servizio vicendevole

36 “cum” (con) e “munus” (dono)
COMUNITA’ deriva da: “cum” (con) e “munus” (dono)

37 E allora valorizziamo e potenziamo :
i legami tra le famiglie la solidarietà i rapporti di vicinato il volontariato

38 Risparmio / efficienza
Alcune ipotesi da percorrere il Modello : Dalla Piramide al Mosaico Crescita o sviluppo ? Dalla crescita allo sviluppo. Il concetto di crescita ci ricorda il mondo vegetale, una pianta, crescendo ripete sempre se stessa, cambia forma ma non sostanza. E’ un concetto quantitativo. In un organismo sociale la crescita è solo ciò che rafforza il “bene comune”. Il sistema economico deve passare dalla dimensione a piramide (post-fordismo) Alla dimensione del Mosaico Mosaico deriva da Mosè : colui che libera il Modello : Decrescita Felice ( culturale, twecnologico scientifico , politico) Risparmio / efficienza Autoproduzione convivialità

39 E noi cosa abbiamo fatto?
STATUTO Denominazione É costituita una Associazione denominata “GASBOSCO”. Finalità e strumenti operativi L'Associazione non ha fini di lucro e, nella sua attività, si ispira alla propria “Carta dei Principi” (allegato “B”) e al “Documento Base dei Gas” (pubblicato nel luglio 1999). Essa ha come finalità l'operare nel campo sociale e cooperativistico al fine di promuovere: il consumo e la diffusione di prodotti biologici, naturali, eco-compatibili; il sostegno ai produttori etici, biologici, a quelli facenti parte del circuito del commercio “equo e solidale”, ai piccoli produttori e coltivatori, ecc., stabilendo con essi rapporti diretti che garantiscano un'equa remunerazione; la promozione dei principi e delle pratiche dell’”economia solidale” e della tutela ambientale; la solidarieta' e la collaboraizone tra i soci. Gli strumenti utilizzati sono: acquisti collettivi di prodotti; formazione, informazione e assistenza ai soci nel settore dell’economia solidale e nei settori ad esso collegati (consumo critico, eticità nella produzione e nella distribuzione, produzione biologica, impatto e tutela ambientale, risparmio energetico, trasporti eco-compatibili, ecc.); promozione dei prodotti eco-compatibili e delle loro tecniche di produzione ed utilizzo; effettuazione di tutte le operazioni commerciali, finanziarie, immobiliari atte al raggiungimento dello scopo sociale.

40 E noi cosa possiamo fare ?
Per saperne di più : Decrescita Felice Maurizio Pallante - Crescita economica e sviluppo umano Dalla Piramide al Mosaico Andrea Gandini Edizioni Lavoro Macondo libri State of the World CONSUMI Worldwatch Institute Edizioni Ambiente Etica e stili di vita Fondazione Lanza Padova Gregoriana Libreria Editrice SITI WEB , cominciate a divertirvi navigando fra : Grazie per la pazienza


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