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Scuole di pensiero macroeconomico e approcci metodologici

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Presentazione sul tema: "Scuole di pensiero macroeconomico e approcci metodologici"— Transcript della presentazione:

1 Scuole di pensiero macroeconomico e approcci metodologici
Corso di Macroeconomia Prof. Andrea Fumagalli, Università di Pavia

2 Due Approcci Alternativi
L’approccio dominante: la teoria dell’equilibrio economico generale o teoria neoclassica Dal 1870 a oggi. Walras, Menger, scuola marginalista, teoria paretiana del benessere, teoria moderna dell’E.E.G. (Debreu, Arrow, Hahn), teoria del disequilibrio, …. L’approccio eterodosso: l’economia politica come analisi del sistema capitalistico di produzione Teoria classica, Quesnay, Smith, Ricardo. Critica dell’economia politica di Marx e approccio marxiano, Schumpeter, Kalecki, Keynes e filone post-keynesiano (Robinson, Kaldor, Pasinetti, …..) Due approcci alternativi alla macroeconomia

3 L’approccio dominante
Atomismo e individualismo metodologico Razionalità => max beneficio individuale sotto vincoli Economia di mercato e lo scambio Validità generale “assiomatica” della teoria economica Centralità del concetto di equilibrio EEG e dinamica => la macreconomia moderna e i modelli DSGE Stabilità ed equità (Fallimenti del mercato) Neutralità della moneta (nel lungo periodo) Esogeneità della tecnologia () L. Robbins: La scienza economica studia l’allocazione ottimale di risorse scarse date a priori fra usi alternativi Due approcci alternativi alla macroeconomia

4 Due approcci alternativi alla macroeconomia
Conseguenze teoriche conta solo l’economia reale e l’attività di scambio (moneta e tecnologia neutrali e esogenamente date)  ECONOMIA DI SCAMBIO E/O PRODUZIONE approccio metastorico  individualismo metodologico  primato della logica formale gli individui (agenti economici) sono tutti diversi perché hanno preferenze diverse ma potenzialmente tutti uguali perché hanno pari opportunità e si comportano tutti allo stesso modo (razionalità completa  massimizzazione) è sufficiente studiare un agente economico rappresentativo per studiare le funzioni di produzioni, che vengono ridotte a due: produttore (offerta) e consumatore (domanda)  primato della microeconomia; centralità del concetto di equilibrio: uguaglianza tra domanda e offerta e definizione di un vettore di equilibrio per tutte le merci scambiate. Due approcci alternativi alla macroeconomia

5 L’approccio eterodosso
Società formata da gruppi distinti e contrapposti => analisi dei gruppi sociali Il comportamento individuale è determinato dall’appartenenza di classe Razionalità procedurale L’evoluzione storica definisce i confini dell’analisi e della teoria economica => non esiste teoria con validità generale, ma solo una storicamente contingente => l’economia si occupa del sistema capitalistico di produzione così come storicamente determinato Questo si basa su un processo di accumulazione e non di scambio di mercato Instabilità e precarietà Mancanza di un criterio di efficienza collettivo => l’economia è lotta distributiva fra classi Ruolo essenziale della moneta Ruolo essenziale della tecnologia Due approcci alternativi alla macroeconomia

6 Due approcci alternativi alla macroeconomia
Conseguenze teoriche La moneta conta e non è neutrale L’ATTIVITA’ ECONOMICA PER ECCELLENZA E’ L’ACCUMULAZIONE (PRODUZIONE) E NON L’ALLOCAZIONE (SCAMBIO) Approccio storicistico  insufficienza della logica formale (matematica) ma primato della logica argomentativa L’individuo conta poco e solo se è inserito in aggregati Non esistono agenti economici rappresentativi Primato della macroeconomia ECONOMIA MONETARIA DI PRODUZIONE Due approcci alternativi alla macroeconomia

7 CARATTERISTICHE DEL CAPITALISMO
lavoro libero (superamento della schiavitù/servitù della gleba)  remunerazione del lavoro (con salario o a fattura) nascita della manifattura che sostituisce l’agricoltura  separazione tra capitale fisico e lavoro  divisione del lavoro necessità di coniugare lavoro a capitale per avviare l’accumulazione Per avviare l’attività di produzione occorre comprare lavoro e remunerarlo, quindi occorre una disponibilità monetaria iniziale. Due approcci alternativi alla macroeconomia

8 Tre funzioni economiche
Creazione di Moneta (banche e oggi sempre più mkt finanziari) Funzione di investimento (impresa) Consumo  valorizzazione della produzione (lavoratori/trici e cittadini/e) Due approcci alternativi alla macroeconomia

9 Tre funzioni economiche
La creazione di moneta implica uno scambio propedeutico tra chi può creare moneta ma non la usa e chi ha bisogno di moneta ma non lo può creare. Tale scambio avviene nel mercato del credito e NON E’ UNO SCAMBIO COME TUTTI GLI ALTRI (NON SOLVIBILITA’)  rapporto di debito/credito banca – impresa. L’attività di investimento si fonda sulle aspettative di valorizzazione delle merci prodotte (profitto monetario) e abbisogna di forza lavoro  scambio impresa – lavoro. L’attività di consumo consente alle imprese di rientrare in possesso delle somme monetarie erogate per avviare la produzione e restituire il debito contratto con le banche. Il capitalismo è quindi produzione di moneta a mezzo di merci: D-M-D’. E’ quindi: ECONOMIA MONETARIA DI PRODUZIONE Due approcci alternativi alla macroeconomia

10 D  M (l, p)  M’  D’ (MARX) dove: D = denaro; M = merce;
l = quantità di forza-lavoro p = produttività tecnologica M’ – M = plusprodotto D’ – D = plusvalore Due approcci alternativi alla macroeconomia

11 Due approcci alternativi alla macroeconomia
(M, i)   (E, i)  Y (C, S) I  S (KEYNES) dove:  (M, i) = funzione di credito con M = moneta e i = tasso d’interesse;  (E, i) = attività di investimento che dipende dalle aspettative (e) e al tasso d’interesse (i); Y (C, S) = valorizzazione della produzione/reddito Y tra consumi (C) e risparmio (S). Due approcci alternativi alla macroeconomia

12 Economia finanziaria di produzione
Tendenza in atto a partire dagli anni ’80 (esito della crisi del paradigma industriale-fordista): Economia finanziaria di produzione Centralità dei mkt finanziari: Come fonte finanziamento Come strumento di distribuzione reddito Come sostituto del Welfare State Come creazione di moneta Due approcci alternativi alla macroeconomia

13 Due approcci alternativi alla macroeconomia
La crisi finanziaria Due approcci alternativi alla macroeconomia

14 Due approcci alternativi alla macroeconomia
Boom del mercato immobiliare (prima della crisi) Variazione cumulativa dei prezzi delle case Due approcci alternativi alla macroeconomia

15 Boom del debito delle Famiglie negli USA
Due approcci alternativi alla macroeconomia

16 Chi ha prestato tutto questo denaro alle famiglie americane? ∙
Soprattuto Cina e paesi produttori di petrolio Questo flusso di risorse ha determinato un deficit di bilancia dei pagamenti degli USA Due approcci alternativi alla macroeconomia

17 Due approcci alternativi alla macroeconomia

18 Due approcci alternativi alla macroeconomia

19 Gli americani risparmiano poco
Due approcci alternativi alla macroeconomia

20 Dinamica del mercato immobiliare
Due approcci alternativi alla macroeconomia

21 La crisi delle Borse mondiali
Due approcci alternativi alla macroeconomia

22 La crisi delle Borse mondiali
Due approcci alternativi alla macroeconomia

23 Due approcci alternativi alla macroeconomia
La Crisi Finanziaria: presente e passato Caduta del prezzo delle case (da picco a picco) Due approcci alternativi alla macroeconomia

24 Due approcci alternativi alla macroeconomia
La Crisi Finanziaria: presente e passato Caduta della borsa (da picco a picco) Due approcci alternativi alla macroeconomia

25 Cosa ha comportato la caduta dei prezzi delle case?
Insolvenza dei cosiddetti debitori "subprime“ Innalzamento tassi d’interesse Difficoltà a pagare rate mutuo e interessi sul debito da parte delle imprese Sofferenze bancarie….nessuno sapeva l’ammontare dei default e dei “titoli tossici” Due approcci alternativi alla macroeconomia

26 Due approcci alternativi alla macroeconomia
Prima fase: 9 Agosto Settembre 2008 Questa prima fase è caratterizzata da una sistemica carenza di liquidità 9 Agosto 2007: BNP Paribas temporaneamente ferma I rimborsi di quote di 3 fondi monetari in quanto non è in grado di calcolarle non riuscendo a prezzare subprime-mortgage-asset-backed securities Il mercato interbancario cessa di funzionare, le banche trattengono le proprie riserve, perchè non si fidano dei collaterali/garanzie tassi overnight alle stelle e grandi iniezioni di liquidità => la BCE implementa la più grande iniezione di liquidità dei suoi nove anni di storia: 94.8 miliardi di Euro, la FED 24 miliardi di $ Seconda fase: 15 Settembre 2008-?? 15 settembre 2008: Fallisce Lehman Brothers, Il 16 settembre AIG riceve un prestito dalla FEDNY, con appoggio del tesoro , di 85 miliardi di $ e Bank of America acquista Merrill Lynch, Morgan Stanley e Goldman Sachs sono riconosciute come banche commerciali, Washington Mutual fallisce (25/09) Il rischio di credito percepito è elevatissimo: il mercato monetario cessa di funzionare => gli unici fondi reperibili sono sul mercato overnight Non è più solo un problema di carenza liquidità delle banche, ma di funzionamento del mercato del credito alle imprese ed alle famiglie Le banche non riescono più a cartolarizzare i prestiti Due approcci alternativi alla macroeconomia

27 Due approcci alternativi alla macroeconomia

28 Due approcci alternativi alla macroeconomia
Flight-to-quality Due approcci alternativi alla macroeconomia

29 FED Prima reazione classica: QE
Due approcci alternativi alla macroeconomia

30 Dalla crisi bancaria all’economia reale
Difficoltà ad ottenere nuovo credito per il consumo (es: televisore, macchina) e finanziamenti per le imprese Effetti su consumo, investimento, reddito ed occupazione Due approcci alternativi alla macroeconomia

31 Due approcci alternativi alla macroeconomia


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