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Professoressa Wilma Siciliano.

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Presentazione sul tema: "Professoressa Wilma Siciliano."— Transcript della presentazione:

1 Professoressa Wilma Siciliano

2 Materia: Risorse umane Argomento: L’apprendimento

3 Instaurate buone relazioni DOVETE CONOSCERE L’apprendista
Abbattete le barriere DOVETE CONOSCERE L’apprendista

4 La prima impressione è quella che conta
` Ricordate La prima impressione è quella che conta First Impressions are most important Appearance Dress Speech “No second chance to make a first Impression” 6 good impressions to overcome one bad one

5 LA FIDUCIA RECIPROCA è BASATA SULL'ONESTA'
Rapporti corretti, dare sempre l’esempio

6 Come abbattere le barriere?
Lavoro individuale su cartoncino ed esposizione individuale del proprio lavoro alla lavagna.

7 Come abbattere le barriere
Comunicando Comprendendo sensazioni e sentimenti dell’apprendista Dimostrando interesse nei confronti dell’apprendista e dei suoi progressi Evitando di “darsi delle arie” L’istruttore deve essere un comunicatore; Deve essere pronto a recepire le istanze fisiologiche e psicologiche dell’apprendista; Deve dimostrare motivazione e interesse nell’apprendista e nei suoi progressi, evitando atteggiamenti distaccati e da “mastercontroller” che rischiano solo di aprire solchi tra le parti e di far perdere fiducia in se stesso nell’allievo; Bisogna essere avvicinabili e pronti al dialogo, consapevoli che il nostro ruolo è quello di aiutare l’apprendista a sviluppare le proprie abilità per l’esecuzione dei compiti operativi. Essendo aperti al dialogo Capendo che il nostro scopo è di aiutare l’apprendista

8 DOMANDA: Ma abbiamo abbattuto le barriere?
Presentazione dell’insegnante. 15 minuti per fare la conoscenza a coppia; Presentazione al gruppo: un membro della coppia presenta l’altro e viceversa.

9 Chi sono? Nome e dati anagrafici Esperienza professionale Interessi
Nucleo familiare Aspettative dal corso

10

11 L’ APPRENDIMENTO Grazie all’apprendimento l'individuo acquista la capacità di rispondere più adeguatamente ad una data situazione, di svolgere cioè in un tempo minore, con maggiore precisione e con minore fatica talune attività. L’apprendimento ci consente di svolgere un determinato compito con tempi minori e maggiore precisione. Avendo noi il compito di istruttori operativi sarà fondamentale individuare ed applicare i metodi utili a migliorare i processi di apprendimeto Quali sono i meccanismi/metodi utili a migliorare il processo di apprendimento?

12 OBIETTIVI Prendere coscienza del ruolo e dell’importanza del Riconoscimento Positivo o Rinforzo; Comprendere i concetti che aumenteranno l’efficacia dell’apprendimento; Apprezzare il ruolo e l’efficacia degli Obiettivi nell’apprendimento pratico; Comprendere come funzionano le Interazioni di Gruppo nell’ambiente CSA

13 TAPPE: 1. L’ Apprendimento; 2. Modellare il comportamento; 3. Le fasi dell’apprendimento; 4. Gli obiettivi dell’apprendimento; 5. Superamento barriere all’apprendimento.

14 1. L’ APPRENDIMENTO Processo attivo, riferito a tutti gli aspetti della natura umana, che porta all’ acquisizione di nozioni, abitudini, automatismi ed abilità e quindi ad una modificazione dinamica del comportamento. SAPER FARE SAPERE Una possibile definizione di apprendimento è la seguente: Processo attivo, riferito a tutti gli aspetti della natura umana, che porta all’ acquisizione di nozioni, abitudini, automatismi ed abilità e quindi ad una modificazione dinamica del comportamento. L’apprendimento quindi ha sia aspetti teorici che pratici e meccanicistici. Non si finisce mai di apprendere. SAPER ESSERE

15 PROTOCOLLI / TEORIE DELL’ APPRENDIMENTO
1. IL COMPORTAMENTISMO a. Teoria del Condizionamento Classico b. Teoria del Condizionamento Operante 2. GESTALT Esistono varie teorie e protocolli sull’apprendimento. In questa sede ci limiteremo a esaminare i primi due per lasciare più spazio agli aspetti pratici rispetto a quelli psicologici. 3. IL COGNITIVISMO 4. L’APPRENDIMENTO SERIALE

16 Il paradigma del condizionamento classico (o rispondente).
il comportamentismo 1. l’ Apprendimento Il paradigma del condizionamento classico (o rispondente). Ad uno stimolo corrisponde una reazione di tipo meccanico. ( I. Pavlov ) Il paradigma del condizionamento classico Inauguratore di questo indirizzo, fu Pavlov[1], che pubblicò i risultati dei suoi studi nel L’esperimento più noto è quello in cui a un cane viene presentato del cibo, misurandone la risposta salivare: questa rappresenta una risposta innata allo stimolo. Se prima della presentazione del cibo, però, viene fatto suonare un campanello e, dopo alcune presentazioni dei due stimoli, al campanello non viene fatto seguire il cibo, il cane presenta comunque una risposta salivare per uno stimolo in precedenza incapace di determinarla. Pavlov ha definito il cibo "stimolo incondizionato" (istintivo) e il campanello "stimolo condizionato": di conseguenza, sono state chiamate "risposta incondizionata" l’emissione di saliva dopo la presentazione del cibo e "risposta condizionata" quella conseguente al suono del campanello. Comparando i due eventi si può formulare la legge di contiguità: la presentazione di uno stimolo condizionato prima di uno stimolo incondizionato fa scattare un meccanismo associativo che induce analoghe risposte. Lo studioso distinse le sollecitazioni capaci di provocare delle risposte da parte dell’organismo in "stimoli adeguati" o "incondizionati" e "stimoli condizionati". di queste due tipologie, le prime provocano le risposte in modo spontaneo (secondo alcuni addirittura, innato), mentre le seconde possono riuscire a provocare lo stesso tipi di risposte, definite "reazioni" (meglio che "riflessi") condizionate. A loro volta, Pavlov suddivise le "reazioni condizionate" in "acquisite" ovvero, che si stabiliscono dopo un certo apprendimento, e "naturali", che si attuano in modo per lo più spontaneo. Dagli studi sull’apprendimento condizionato, di enorme importanza per l’adattamento degli individui, poiché consente l’acquisizione e l’evitamento di molti comportamenti venne evidenziato che: - quando uno stimolo neutro è associato a uno stimolo incondizionato diventa uno stimolo condizionato che determina una risposta condizionata; - dopo un certo numero di presentazioni di uno stimolo condizionato (campanello) senza l'associazione di uno stimolo incondizionato (cibo), la risposta condizionata (salivazione) non si presenta più, a causa di una sorta di autoinibizione del soggetto, piuttosto che di un processo di oblio; - a seguito di ripresentazione di uno stimolo incondizionato, associato ad uno stimolo condizionato, viene sollecitata nuovamente la risposta condizionata e la velocità della riacquisizione è maggiore rispetto alla prima acquisizione. Poiché sia il processo di acquisizione di abilità motorie sia quello per le abilità mnemoniche sono essenzialmente simili, ne segue che entrambi saranno influenzati dagli stessi fattori: ‑ accuratezza con la quale è svolta la prima esecuzione; ‑ frequenza con la quale si svolge l'esecuzione esatta; ‑ regolarità della frequenza; ‑ eliminazione di inutile stanchezza. In genere il principio del "poco e spesso" raggiunge efficacemente un obiettivo di apprendimento meccanicistico. Per apprendimento meccanico si intende, quindi, una memorizzazione che non si accompagna a comprensione. Tale apprendimento non è proteso all'acquisizione del significato ma ha il solo scopo di favorire l'acquisizione di abilità motorie o mnemoniche al fine di permettere un'immediata disponibilità di quanto acquisito senza particolare fatica. Si potrebbe obiettare che tale tipo di capacità, male si adatta alle esigenze dell'apprendimento operativo del CONTROLLORE, tuttavia analizzando con più accortezza tutti gli aspetti dell'apprendimento meccanico, si può apprezzare il fatto che esso possa condurre, attraverso l'organizzazione del materiale appreso e l'attribuzione ad esso di rapporti significativi, alla risoluzione di problemi di notevole importanza. Si pensi ad esempio all'applicazione di procedure rigide e difficilmente soggette a modifica (l'accensione di un particolare semaforo in concomitanza con l'autorizzazione all'atterraggio impartita ad un aeromobile, o l'automatismo nell'esecuzione di coordinamenti obbligatori al verificarsi di particolari situazioni da parte di un controllore), per l'apprendimento delle quali è sufficiente un protocollo di tipo meccanicistico. [1] Ivan Petrovich Pavlov ( ) di origini russe, premio Nobel per la medicina nel Fu direttore del laboratorio di fisiologia di Leningrado, docente di farmacologia all’Accademia medico militare, direttore del laboratorio di fisiologia dell’Accademia russa di medicina e dell’Istituto di medicina sperimentale di Leningrado. Le sue indagini sono caratterizzate dal tentativo di spiegare i fenomeni psichici evitando ogni spiegazione soggettiva, personale, intuitiva. REAZIONE CONDIZIONATA diversa dalla R. ISTINTIVA

17 Un’azione, ripetendosi tende ad attuarsi sempre più rapidamente;
1. l’ Apprendimento il comportamentismo Condizionamento Classico: I processi di acquisizione delle abilità motorie e intellettive dipendono da 2 principi di carattere generale: Azioni in serie si ripetono con l’identica successione, ogni azione funge da stimolo alla successiva. 1 Un’azione, ripetendosi tende ad attuarsi sempre più rapidamente; 2 Prima dell’esposizione di questa slide: Domanda a un frequentatore: Cosa fai la mattina quando vai a lavorare? Diamo tutto per scontato. Abbiamo acquisito automatismi, per cui non ci rendiamo conto che prima ispezioniamo velocemente l’automobile, poi entriamo sistemiamo il posto guida, inseriamo la chiave nel blocco di avviamento,schiacciamo la frizione etc

18 Il paradigma del condizionamento operante
1. l’ Apprendimento il comportamentismo Il paradigma del condizionamento operante (o strumentale alla risoluzione del problema e alla ricerca della ricompensa). Ogni apprendimento è preceduto da una fase di tentativo/errore (Thorndike ). Il paradigma del condizionamento operante Gli studi fino ad allora effettuati non riuscivano a descrivere esaustivamente i processi di apprendimento più complessi ed evoluti; i tentativi di dare una soluzione a questo problema tracciarono la strada al lavoro di Thorndike[1]. Questi mise in luce la grande importanza della motivazione ai fini dell'apprendimento: è necessario che il soggetto venga a conoscenza di una motivazione per potersi decidere a compiere gli sforzi personali necessari all'azione o all'apprendimento (il concetto di motivazione sarà discusso più avanti). Il fatto che contro le loro presenti abitudini di pensiero, contro i loro modi di apprendere o i loro modi di comportamento s'innalzi qualcosa di nuovo, un ostacolo, fa sì che sorga un bisogno o un interesse affinché lo stesso venga soddisfatto: questo spinge gli individui a compiere tutti quegli sforzi fisici ed intellettivi che ritengono necessari per superare l'ostacolo e soddisfare il bisogno o l'interesse. Sforzi questi, messi in atto attraverso una serie di tentativi e di errori.[2]. Lo studioso rilevò che il soggetto motivato ad agire, in un primo tempo eseguiva movimenti/azioni casuali, originate semplicemente dalla brama di raggiungere l'obiettivo agognato. Infine però tra questi movimenti ce n'era anche uno risolutivo, che, consentendo il raggiungimento del traguardo, eliminava la tensione dovuta al bisogno, provocando una sensazione di successo. Da questa constatazione Thorndike concluse che ogni apprendimento è preceduto da una fase di tentativo/errore regolata da due leggi che formulò nel La prima di queste è la legge dell’effetto e afferma che una qualsiasi connessione tra stimolo e risposta risulta consolidata se la risposta è accompagnata da qualche soddisfazione per il soggetto che l’ha fornita. La seconda è la legge della ripetizione e afferma che, a parità di condizioni, una connessione tra stimolo e risposta risulta consolidata allorché è ripetuta. B. F. Skinner[3] sviluppò queste osservazioni all'interno della sua teoria del "condizionamento operante", riferendosi a una risposta emessa senza la necessità di uno stimolo che la possa attivare (come nel condizionamento classico) ma che legata alla possibilità di ricevere, come visto, una ricompensa tale da stimolare un comportamento volontario, e quindi acquisita in seguito all’azione del "rinforzo". Tralasciando la differenza dettata da risposte di tipo fisiologico tra il condizionamento operante ed il condizionamento classico, genericamente possiamo dire che mentre il primo funziona in forza della "legge dell’effetto"(la ricompensa o la punizione sono subordinate al verificarsi della risposta), il secondo funziona in forza della "legge di contiguità"(dove lo stimolo incondizionato si verifica indipendentemente dal comportamento del soggetto). Studiando questo tipo di apprendimento, Skinner sottolineò la cruciale importanza del rinforzo sia positivo (apprezzamento) che negativo (biasimo) individuando le tre variabili che condizionano l'efficacia dell'apprendimento: - quantità (quanto maggiore è il rinforzo, tanto più rapida è la velocità di apprendimento); - tempo (la ricompensa o la punizione[4] raggiungono il massimo di efficacia quando sono immediate); - tipologia (pacca sulla spalla, gratificazione economica, promozione, etc…). In sintesi: l'apprendimento è nell'uomo un atto cosciente che necessita di motivazione e percezione del successo finale. [1] Edward Lee Thorndike ( ), americano, fu studioso di comportamento animale (attraverso esperimenti), autore di test di intelligenza e attivo nel campo della psicologia dell’istruzione. Formulò principi relativi all’apprendimento che furono ripresi dai comportamentisti (come Watson, che fu suo apprendista). [2] Il principio del "trial and error" fu in seguito ridenominato "selecting and connecting" (scegliere ed associare). [3] Burrus Frederick Skinner ( ), americano, nato a Susquehanna, è, con Watson, il più importante (e rigido) rappresentante del comportamentismo. A lui si deve la scoperta a livello scientifico del condizionamento operante (o attivo). Insegnò all’università dell’Indiana e a Harvard. [4] Si distingue il rinforzo negativo dalla punizione, in quanto il primo aumenta la probabilità che un comportamento si verifichi una volta che venga allontanato dalla situazione, mentre la punizione ha un’azione diretta sulla diminuzione del comportamento in atto.

19 OGNI APPRENDIMENTO E’ PRECEDUTO DA UNA FASE DI TENTATIVO-ERRORE
1. l’ Apprendimento Condizionamento Operante TRE PROBLEMI RISOLTI CON LA SPERIMENTAZIONE: il comportamentismo 1. Perché dovrebbe apprendere? LA MOTIVAZIONE 2. A quali Leggi soggiacciono i tentativi di apprendimento? OGNI APPRENDIMENTO E’ PRECEDUTO DA UNA FASE DI TENTATIVO-ERRORE 3. In base a quale Legge si compie il consolidamento degli elementi appresi ? Relativamente all’apprendimento di fattori complessi dobbiamo sempre chiederci perché l’apprendista dovrebbe apprendere, quale è la sua motivazione, autostima economica etc. Altro problema da porsi è il fatto che i tentativi iniziali saranno caratterizzati probabilmente da errori. Bisogna evitare di far percepire gli errori come degli insuccessi, ma bisogna prendere gli elementi positivi del tentativo, consolidarli, e cercare di costruire su questi elementi positivi. - LEGGE DELLA FREQUENZA (o dell’esercizio) - LEGGE DELL’ EFFETTO: imparare/consolidare con il successo

20 MODELLARE IL COMPORTAMENTO
1. l’ Apprendimento il comportamentismo Il paradigma del condizionamento OPERANTE (Skinner) MODELLARE IL COMPORTAMENTO osservare le piccole manifestazioni di comportamento e consolidare quelle desiderate Cercare sempre qualcosa di positivo, e da quello costruire. Ad esempio se un add.do non ha un buon metodo espositivo e non riesce a descriverci delle procedure, ma è un buon disegnatore, permettetegli di disegnare e ponetegli domande su ciò che ha disegnato. Se l’apprendista ha difficoltà nel determinare le prue per il vettoramento, incoraggiatelo e aiutatelo, ad esempio, oltre dare bene oltre al senso della virata a dare delle prue il più possibile corrette

21 “SMINUZZARE” IL COMPORTAMENTO
1. l’ Apprendimento il comportamentismo Il paradigma del condizionamento OPERANTE (Skinner) “SMINUZZARE” IL COMPORTAMENTO E, poi, consolidare, rinforzare, quelle manifestazioni di comportamento che vanno nella direzione desiderata

22 QUANTITÀ – TEMPO - TIPOLOGIA
1. l’ Apprendimento il comportamentismo Condizionamento OPERANTE (Skinner) IL RINFORZO POSITIVO E LE TRE VARIABILI CHE CONDIZIONANO L’EFFICACIA DELL’APPRENDIMENTO: QUANTITÀ – TEMPO - TIPOLOGIA Quanto maggiore è il Rinforzo, tanto più rapida è la velocità di apprendimento; Il Rinforzo ha la massima efficacia quando è immediato; Pacca, Gratificazione economica, Promozione. Pe4r rinforzo si intende congratularsi, gratificare etc. $

23 TEORIA DELLA GESTALT comportamentismo
1. l’ Apprendimento comportamentismo Apprendimento = modifica della singola risposta comportamentale in reazione a un complesso di stimolazioni TEORIA DELLA GESTALT Apprendimento = acquisizione della capacità di produrre risposte appropriare di fronte ad un data classe di situazioni/stimoli

24 Al centro c’è il ruolo del soggetto
1. l’ Apprendimento teoria della gestalt INTUIZIONE Comprensione delle relazioni esistenti tra gli elementi che fanno parte di una medesima classe Al centro c’è il ruolo del soggetto

25 STIMOLI RISPOSTE SISTEMA COGNITIVO STIMOLI RISPOSTE
1. l’ Apprendimento STIMOLI RISPOSTE SISTEMA COGNITIVO STIMOLI RISPOSTE

26 Analogia tra apprendimento e sistema gestione dati di un computer
1. l’ Apprendimento COGNITIVISMO La mente umana è capace di elaborare le informazioni in entrata e di produrre risposte appropriate in uscita dopo avere compreso il processo percezioni-azioni Schemi mentali Analogia tra apprendimento e sistema gestione dati di un computer

27 Consapevolezza della situazione.
3 LE FASI DELL’APPRENDIMENTO Consapevolezza della situazione. Modelli mentali Esperienze precedenti Schema mentale contingente Futuro schema mentale Raggiungi-mento degli obiettivi -Obbiettivo e progetto professionale – -Competenze TUC -Conoscenza e calibrazione contesto esterno Picture reale? “AVERE LA CHIARA PERCEZIONE DI COSA E’ ACCADUTO, COSA STA ACCADENDO E COSA ACCADRA’”

28 + - 2. MODELLARE IL COMPORTAMENTO Cosa è stato fatto bene
Nella mente umana rimangono impressi maggiormente i fatti negativi Ricordati sempre di fare i complimenti per le cose fatte bene! Cosa è stato fatto bene + Che cosa bisogna migliorare - Iniziare sempre con gli elementi positivi, e dargli uguale spazio rispetto a quelli negativi. Non si impara dagli errori.

29 LO SVILUPPO DELLE ABILITA’
2. MODELLARE IL COMPORTAMENTO LO SVILUPPO DELLE ABILITA’ Modellare il comportamento implica due aspetti 1 La sequenza delle tappe necessarie a sviluppare le abilità dell’apprendista 2 Il principio del rinforzo

30 2. MODELLARE IL COMPORTAMENTO
LO SVILUPPO DELLE ABILITA’ Ricorda: ciò che per te è facile potrebbe essere difficile per l’apprendista Scomponi le abilità complesse in più piccole tappe Sviluppa una componente alla volta Prevedi di consolidare in seguito delle prestazioni già raggiunte Quando introduci una nuova abilità o integri abilità più semplici abbassa lievemente gli standard per compensare una probabile regressione Scomponi abilità complesse in piccoli stop in tal modo aumenterai la possibilità che tali steps saranno effettuati correttamente, e tu potrai riconoscere il successo. Se un metodo di modellamento non funziona provane un altro Torna indietro in caso di regresso

31 2. MODELLARE IL COMPORTAMENTO
Lavoro in team Il gruppo Un’insieme di persone che si incontrano con lo scopo di effettuare un lavoro, e dove le interazioni, l’ interdipendenza e la comunione degli obbiettivi sono vitali per le attività del gruppo Cosa viene detto di solito ad un nuovo assegnato proveniente dalla scuola? Dimentica tutto quello che ti hanno insegnato, la realtà è un’altra cosa. In questo modo vengono creati dei danni enormi nell’apprendista. Gli vengono demolite tutte le certezze che si era creato durante l’apprendimento “istituzionale”. Il team è un insieme che abbraccia settori ed enti adiacenti, gli equipaggi degli aerei sotto controllo, i tecnici e nel nostro caso soprattutto l’organizzazione addestrativa.

32 2. MODELLARE IL COMPORTAMENTO
La coesione nel team Il team deve portare ogni membro a sentirsi responsabile per l’intero gruppo La solidarietà del team è basata sulla condivisione dell’empatia e su un reciproco sentimento di comprensione e gioia Empatia: capacità di immedesimarsi in un’altra persona, di calarsi nei suoi pensieri e nei suoi sentimenti La nostra organizzazione è caratterizzata da regole scritte. A queste vanno affiancate quelle non scritte, tipo il cambio la sera si da 30’ prima per fare in modo che chi smonta trovi assortimento a mensa, il caffè portato a chi smonta dalla notte etc., o peggio da codici comportamentali. I nuovi arrivati non comportandosi come i vecchi vengono esclusi fino a quando non sono ritenuti meritevoli. Questa prospettiva ha spesso causato i famosi controllori Jhon Wayne, che si è visto essere fortemente negativi per ena efficace condotta dell’add.to. Prima ancora di identificarsi come controllore di twr, app etc, il memro del team si identifica con la località geografica: ad esempio quante università del controllo? I membri del team faranno del loro meglio per mantenere la reputazione Ovviamente tale concetto di team è maggiormente sentito nella D.A. Il team è una struttura “autoregolante”. La sua struttura è verbale ed è basata su comprensione e fiducia reciproca

33 2. MODELLARE IL COMPORTAMENTO Le qualità di un buon membro di team
Sa come opera il suo team Conosce i propri limiti e quelli egli altri Conosce le regole e le procedure Chiede quando ha dubbi Conosce le regole e le procedure non scritte del team E’ aperto a soluzioni creative Ha comprensione per i suoi colleghi Ha la totale consapevolezza della situazione “operativa” sua e dei suoi colleghi e sa interagire con loro Riconosce e rispetta differenti stili di leadership

34 3 Le fasi dell’apprendimento Gli stili Individuali dell’Apprendimento
Come lo assembleresti?

35 Gli OJTI, tendono ad essere OLISTICI
3 LE FASI DELL’APPRENDIMENTO Se tu normalmente prendi un pezzo del puzzle, e guardando l’illustrazione sulla scatola riesci a capire dove posizionarlo, allora sei “OLISTICO” Se hai bisogno di costruire il puzzle secondo una determinata sequenza, step/by/step, allora sei “SERIALE” Gli addestrandi, normalmente, sono seriali

36 3 LE FASI DELL’APPRENDIMENTO
Inconsciamente incompetente Consciamente incompetente Consciamente competente Inconsciamente competente

37 3 LE FASI DELL’APPRENDIMENTO
Quando impariamo nuove cose, passiamo attraverso 4 tappe di crescente Conoscenza, Capacità e sicurezza in noi stessi Alta Nessuna Inconsciamente Incompetente conoscenza capacità sicurezza Consciamente incompetente Bassa Media Media in aumento Consciamente competente Alta Inconsciamente competente

38 3 LE FASI DELL’APPRENDIMENTO
Cosa risulta importante nelle fasi iniziali dell’apprendimento ??? Concentrarsi su abilità elementari routine. Concentrarsi su attività di routine Evidenziare parallelismi con situazioni pregresse, discutendo analogie e differenze

39 4. Gli obiettivi dell’apprendimento
I tre elementi: Formulazione della prestazione (quali compiti l’apprendista dovrà essere in grado di compiere) Standard (quanto bene i compiti dovranno essere svolti a quel determinato punto fase dell’apprendimento) Insieme delle condizioni (circostanze sotto le quali l’apprendista dovrà svolgere il lavoro)

40 Scomporre le abilità complesse in parti più semplici.
4. Gli obiettivi dell’apprendimento Si possono stabilire chiari obiettivi anche se le situazioni reali sono imprevedibili ??? Gli obiettivi si riferiranno ad una abilità o ad un compito laddove una situazione particolare può essere utilizzata. Scomporre le abilità complesse in parti più semplici.

41 Diluire l’apprendimento
Le sessioni simulate pre-Ojt non durano a lungo; Essere consapevoli del livello e della durata della concentrazione dell’apprendista Stare in guardia al riguardo di eventuali segnali di saturazione L’apprendimento aumenta facendo fare pause regolari

42 5. Superamento delle barriere
COGNITIVE/PERCETTIVE CULTURALI EMOZIONALI INTELLETTUALI

43 5. Superamento delle barriere
Percettive Definisci, insieme, tutti gli elementi di una situazione Traccia dei parallelismi con precedenti situazioni Stimola delle ipotesi (Come?, Perchè?, Perchè no?) Guarda le situazioni con gli occhi dell’apprendista

44 5. Superamento delle barriere
Culturali 5. Superamento delle barriere Poni domande(perché no?, come puoi essere sicuro?, chi dice che non possiamo?) Identificare gli ostacoli che si interpongono in determinate situazione; Lavorare analizzando le possibili conseguenze di decisioni mirate a fare cose differenti dalla norma;

45 5. Superamento delle barriere
Emotive Incoraggia a provare nuovi comportamenti. Dai frequenti riconoscimenti. Rinforza occasionalmente le nuove capacità Rispetta i suggerimenti dell’apprendista (aiutalo a trovare da solo le conseguenze) Se possibile permettigli di provare le sue idee Evita il sarcasmo

46 5. Superamento delle barriere
Intellettuali Utilizzare tutte le fonti di informazione disponibili; Quando usi termini tecnici, assicurati che l’apprendista sappia cosa intendi e che tu sappia cosa intende lui.

47 5. Superamento delle barriere Tendenza alla maturazione naturale
Dipendenza Autonomia Ignoranza Consapevolezza Egoismo Altruismo Propria immagine negativa positiva

48 SINTESI Cosa si intende per “Apprendimento”?
Processo attivo, riferito a tutti gli aspetti della natura umana, che porta all’ acquisizione di nozioni, abitudini, automatismi ed abilità e quindi ad una modificazione dinamica del comportamento. Cosa afferma la teoria del condizionamento classico? Ad uno stimolo corrisponde una reazione di tipo meccanico. ( I. Pavlov )

49 Cosa afferma la teoria del condizionamento operante?
SINTESI Cosa afferma la teoria del condizionamento operante? Ogni apprendimento è preceduto da una fase di tentativo/errore (Thorndike ). Come è possibile modellare il comportamento dell’apprendista? Consolidando le piccole manifestazioni di comportamento desiderato

50 QUANTITÀ – TEMPO - TIPOLOGIA Quali sono le 4 fasi dell’apprendimento?
SINTESI Quali sono le tre variabili del rinforzo positivo che influiscono sull’apprendimento? QUANTITÀ – TEMPO - TIPOLOGIA Quali sono le 4 fasi dell’apprendimento? Inconsciamente incompetente Consciamente incompetente Consciamente competente Inconsciamente competente

51 Consciamente incompetente
SINTESI In quale fase dell’apprendimento potrebbe essere inquadrato un apprendista in prima acquisizione? Consciamente incompetente In quale fase dell’apprendimento potrebbe essere inquadrato un professionista esperto? Inconsciamente competente

52 Quali sono i tre elementi degli obiettivi dell’apprendimento?
SINTESI Quali sono i tre elementi degli obiettivi dell’apprendimento? Formulazione della prestazione Standard Condizioni Quali sono le tipologie di barriere all’apprendimento? COGNITIVE/PERCETTIVE CULTURALI EMOZIONALI INTELLETTUALI


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