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L’INDAGINE QUANTITATIVE: ARTICOLAZIONE

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Presentazione sul tema: "L’INDAGINE QUANTITATIVE: ARTICOLAZIONE"— Transcript della presentazione:

0 INDICE DELL’INCONTRO LE INDAGINI QUANTITATIVE Articolazione
Applicazioni Metodologie Implementazione: Campione Questionario Metodi di indagine Esercitazione Le tecniche di analisi descrittiva, univariata, bivariata e multivariata I grafici: quadrant analys - serie storiche - grafici narrativi

1 L’INDAGINE QUANTITATIVE: ARTICOLAZIONE
Definizione del problema Sviluppo delle ipotesi Piano sperimentale Definizione del tipo di contatto Definizione del piano di campionamento Indagine sul campo Istruzioni a intervistatori Effettuazione interviste Controllo interviste Analisi, interpretazione e presentazione dei risultati Preparazione del questionario Definizione metodi di elaborazione

2 L’INDAGINE QUANTITATIVE: ARTICOLAZIONE
Il processo di sviluppo del piano di ricerca Universo di riferimento Construzione liste Campione Metodi di contatto Trattamento e controllo dati input ANALISI E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI Caratteri oggetto di rilevazione Modalità di rilevazione Modelli di ricerca Sviluppo questionario Pre test SCELTA PRECISIONE REPORT OBIETTIVI

3 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IMPLEMENTAZIONE
Dalla SCELTA del metodo alla STESURA del questionario Contemporaneamente alla definizione dei temi della ricerca, durante la fase di programmazione si definiscono IL TARGET - IL CAMPIONE IL QUESTIONARIO IL METODO D’INDAGINE il briefing agli intervistatori è l’attività che conclude la fase dell’implementazione dell’indagine e dà inizio alla fase successiva di raccolta dei dati

4 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IL CAMPIONE
1] Definizione delle Unita’ Campione “Chi devo intervistare” In funzione dell’argomento oggetto dell’indagine devo individuare chi sono i soggetti da intervistare. Le unità di analisi sono nella maggior parte dei casi: singoli individui – decisore/influenzatore – ma possono anche essere: famiglie Imprese - Indispensabile individuare l’unità di rilevazione - Una volta individuati è opportuno caratterizzarli, cioè raccogliere il maggior numero di informazioni su tali soggetti in modo da conoscerne eventuali tipizzazioni al fine di individuare gruppi di individui/aziende con caratteristiche simili.

5 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IL CAMPIONE segue
2] Determinazione dell’ampiezza campionaria “Quante persone/aziende devo intervistare” Obiettivo: RAPPRESENTATIVITÀ’ del CAMPIONE: il campione deve rappresentare una immagine abbastanza fedele della popolazione stessa per quegli aspetti dell’intera popolazione ritenuti importanti relativamente all’indagine condotta (vedi punto 1), SIGNIFICATIVITA’ del CAMPIONE (grado di fiducia): devo fissare quanto voglio essere sicuro della mia stima e il valore della frequenza che voglio stimare (solitamente si “tara” il campione sul 50%) Variabilità del fenomeno: tanto più l’oggetto della mia indagine presenta un’elevata variabilità (cioè è poco uniforme) tanto più grande dovrà essere il mio campione per garantire una buona precisione della stima Vincoli operativi: TEMPO e SOLDI

6 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IL CAMPIONE segue
L’errore statistico: ampcamp.xls NUMEROSITA’ CAMPIONARIA ERRORE STATISTICO 2.400 INTERVISTE 1.000 INTERVISTE 600 INTERVISTE 400 INTERVISTE 2% 3% 4% 5% ESEMPIO 50% 0,0% 0,5% 1,0% 1,5% 2,0% 2,5% 3,0% 3,5% 25% 80%

7 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IL CAMPIONE segue
3] Procedura di Campionamento “Come devo scegliere le unità campionarie” Campione NON probabilistico: il ricercatore sceglie le unità che appartengono al campione in modo “discrezionale/soggettivo”: Campione di Convenienza: scelta delle unità di più facile ed immediato accesso Campione Ragionato: il ricercatore usa un proprio giudizio per selezionare le unità Campione per Quota: la popolazione viene suddivisa in gruppi mutuamente esclusivi ed il ricercatore sceglie un numero assegnato di unità per ciascun gruppo

8 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IL CAMPIONE segue
Campione probabilistico: ogni unità appartenente all’universo statistico di riferimento ha una probabilità NOTA di essere selezionato: solo utilizzando tali tecniche posso valutare l’errore di campionamento Campione Casuale Semplice: ad ogni unità appartenente alla popolazione di riferimento viene assegnata probabilità UGUALE e NOTA (1/N) Campione Casuale Stratificato: la popolazione di riferimento viene suddivisa in gruppi mutuamente esclusivi e da ogni gruppo viene estratto un campione casuale Campione Casuale a Grappolo: la popolazione di riferimento è divisa in gruppi mutuamente esclusivi e si estraggono casualmente alcuni gruppi, intervistando TUTTI gli individui appartenenti a tali gruppi

9 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IL CAMPIONE segue
Obiettivo un campione di casi rappresentativo della popolazione italia >18 anni per sesso, età, ampiezza comune

10 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IL CAMPIONE segue
Campione proporzionale alla popolazione >18 anni per sesso/età/regione/ampiezza comune – esempio

11 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IL QUESTIONARIO
Un questionario è VALIDO quando le differenze di punteggio riflettono reali differenze tra gli individui relativamente alle caratteristiche che cerchiamo di misurare, non errori costanti o casuali nel momento della sua definizione il ricercatore deve tenere SEMPRE in considerazione: Qual è l’informazione richiesta? Da chi è costituito il target? Qual è il metodo di indagine ?

12 L’INDAGINE QUANTITATIVE: QUESTIONARIO segue
Il ricercatore deve SEMPRE porre attenzione: Al contenuto delle domande: La domanda è strettamente necessaria? La domanda è sufficiente per ottenere l’informazione? L’intervistato è in grado di rispondere? L’intervistato vorrà rispondere? Alla verbalizzazione delle domande: Le parole hanno lo stesso significato per tutti? La formulazione delle domande influenza le risposte? Il quadro di riferimento è chiaro all’intervistato? Al formato delle risposte Alla sequenza delle domande Al lay out del questionario - indagini auto-compilate o personali

13 L’INDAGINE QUANTITATIVE: QUESTIONARIO segue
In termini di CONTENUTO E VERBALIZZAZIONE: Evitare formulazioni generiche, richieste di opinioni su alternative non bene specificate, terminologie oscure Secondo lei negli ultimi dieci anni la propensione a spostarsi per vacanze è aumentata, diminuita oppure rimasta uguale Accertare che situazioni, conoscenze, comportamenti e problemi considerati rientrino pienamente nella cultura degli intervistati La mattina consuma una colazione?" presenta il problema di non chiarire da cosa sia costituita una colazione; non è chiaro fino a che ora del mattino un pasto possa essere considerato una colazione; non è chiaro se la domanda si riferisce ad un consumo abituale o a un giorno preciso Le domande devono richiedere un limitato sforzo di memoria Quanto ha speso di energia elettrica nell’ultimo bimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso?

14 L’INDAGINE QUANTITATIVE: QUESTIONARIO segue
Evitare domande “orientate”, che provocano risposte distorte Pensa che negli Stati Uniti debbano essere proibiti discorsi pubblici favorevoli al comunismo? Vs Pensa che negli Stati Uniti debbano essere permessi discorsi pubblici sfavorevoli al comunismo? La percentuale di "si" per la prima domanda è stata del 39.3% mentre la percentuale di "no" alla seconda è stata del 56.3% con un’elevata e statisticamente significativa differenza. Tale differenza, non attesa nel caso si considerino domande con significato esattamente opposto, può essere attribuita all’importanza del significato attribuito dai rispondenti ai termini "proibire" e "permettere"

15 L’INDAGINE QUANTITATIVE: QUESTIONARIO segue
Evitare ogni effetto di imitazione, o risposte che coinvolgano il prestigio o l’autovalutazione dell’intervistato “la scorsa Domenica è stato a Messa, come prescrive la Chiesa?” Le domande devono riguardare un solo aspetto “Si ritiene soddisfatto delle mansioni svolte e della posizione occupata nel suo attuale lavoro?” Porre particolare attenzione all’ordine delle domande porre all’inizio le domande che ‘controllano’ il campione (sesso/età) e domande “dummy” mettere le domande in ordine logico segnalando ogni cambiamento di discorso porre in fondo le domande a cui è più ‘imbarazzante’ rispondere o meno importanti ai fini dell’analisi separare le coppie di domande che fungono da controllo di attendibilità (le domande di controllo verificano la coerenza delle risposte date)

16 L’INDAGINE QUANTITATIVE: IMPLEMENTAZIONE
Metodi di Contatto Interviste telefoniche (CATI) Interviste Personali (CAPI) Interviste Postali Osservazioni sul punto vendita Interviste via Internet

17 ESERCITAZIONE 1) Strutturare un questionario finalizzato alla rilevazione del consumo di crema anticellulite considerando che l’obiettivo è quello di : Utilizzo: si/no, per cosa..... Comportamento d’acquisto: dove, frequenza,…. Fattori di scelta: in base a cosa scelgo, che ruolo hanno i diversi attributi Awarness marca/prodotto Etc…. 2) Quantificare un campione rappresentativo della popolazione Italiana e significativo considerando la necessità di analizzare i risultati almeno a livello di macro area geografica (Area Nielsen) 3) Giustificare la modalità di contatto scelta (originalità nelle risposte non usate slide anni passati nè Wikipedia)

18 ANALISI DEI DATI: ANALISI DESCRITTIVA
E’ il punto di partenza per sintetizzare le informazioni raccolte e la premessa per i successivi approfondimenti E’ l’insieme dei metodi che concernono la raccolta, l’elaborazione e la definizione di un insieme di dati per descriverne in modo adeguato le varie caratteristiche Distribuzione di frequenza Medie – Moda - Mediana Dispersione

19 ANALISI DEI DATI: ANALISI BIVARIATA
Le analisi BIVARIATE consistono nell’analisi delle relazioni esistenti tra coppie di variabili Analisi di Connessione Analisi di Correlazione Dipendenza in Media (Anova)

20 ANALISI DEI DATI: ANALISI MULTIVARIATA
Le analisi MULTIVARIATE consistono nell’analisi delle relazioni esistenti tra PIU’ variabili Analisi di regressione multipla ha come obiettivo quello di descrivere la relazione di causalità (dipendenza) fra una variabili - ipotizzata essere dipendente – e una o più variabili indipendenti – tutte variabili quantitative

21 SODDISFAZIONE – PERFORMANCE (?)
QUADRANT ANALYSIS La quadrant analysis, non è una tecnica di misurazione, ma una modalità di rappresentazione grafica delle componenti del valore. È particolarmente utile per cogliere il posizionamento dell'impresa sugli attributi che determinano il valore per il cliente e capire su quali attributi l'impresa è relativamente più forte e su quali è relativamente più debole rispetto ai concorrenti. ATTENZIONE PRESIDIO DISINVESTIMENTO ? RIVALUTAZIONE ? IMPORTANZA (?) SODDISFAZIONE – PERFORMANCE (?)

22 SODDISFAZIONE – PERFORMANCE (?)
QUADRANT ANALYSIS PROVIAMO A COSTRUIRE UNA QUADRANT: quadrant.xls IMPORTANZA (?) SODDISFAZIONE – PERFORMANCE (?)

23 I GRAFICI: Serie Storiche
Il problema delle serie storiche è che il passaggio del tempo non sempre è un’esaustiva spiegazione dell’evolversi del tempo. Ci possono essere delle eccezioni quando per esempio vi sono evidenti fenomeni che “spiegano” l’andamento della Y

24 I GRAFICI: Grafici Narrativi
Per migliorare l’efficacia esplicativa di un grafico di serie storiche è possibile aggiungere la dimensione “spaziale” .

25 I GRAFICI: Grafici Narrativi
Il beige (in alto) la linea rappresenta la dimensione dell'esercito francese quando invase la Russia nel 1812. Il nero (in basso) linea rappresenta la dimensione dello stesso esercito sul loro ritirata da Mosca. Solo guardando per qualche secondo, non si può fare a meno di immaginare l'intera campagna, dall'inizio alla fine: I francesi – soldati - invasero la Russia nel 1812 e iniziando la loro marcia verso Mosca. Con il tempo di Napoleone raggiunto Vitebsk (a circa metà strada a Mosca), il suo esercito si era ridotto a uomini. Infine, in autunno, l'esercito di Napoleone arrivò a Mosca. Solo raggiungono Mosca. Il 9 novembre, la temperatura ha iniziato a cadere. Nel momento in cui Napoleone attraversò fiume Beresina (circa due terzi della via del ritorno), ha perso oltre dei suoi soldati. La temperatura è scesa ancora (-30 gradi). Quando Napoleone finalmente raggiunge la Polonia, c'erano solo uomini rimasti nel suo esercito.

26 I GRAFICI: Grafici Relazionali
Cerchi rappresentano i paesi. La linea rossa a sinistra di ogni cerchio rappresenta la popolazione e la linea arancione sulla destra di ogni cerchio - le entrate fiscali. Le "linee tratteggiate disegnate tra la popolazione e le entrate sono destinate soltanto per collegare insieme le linee appartenenti allo stesso paese. L'ascesa di ciascuna di queste linee essendo da destra a sinistra o da sinistra a destra, indica se in proporzione alla sua popolazione del Paese è gravato da pesanti tasse. " L’obiettivo di Playfair era quello di esprimere in modo efficace "ciò che egli considerava la tassazione eccessiva della Gran Bretagna". Il caso della Gran Bretagna è evidenziato con una freccia nera. Il risultato parla da sé.

27 I GRAFICI: per aiutare a capire…..
Una rappresentazione grafica della relazione tra Tasso di disoccupazione e tasso d’inflazione sfata l’assunto che esista una relazione inversa tra le due variabili

28 I GRAFICI: o a NON dire ….. Evidente declino nel 1978????

29 I GRAFICI: o a NON dire ….. Pittogramma della produzione mensile di auto di 3 case automobilistiche: la prima ha prodotto 100 mila auto, la seconda 180 mila e la terza 320 mila. La parte superiore della figura fornisce una rappresentazione corretta. La parte inferiore, fondata sulla proporzione della lunghezza, fornisce una rappresentazione errata: è la superficie coperta dalla figura che deve essere proporzionale, non la lunghezza. Esempio tratto da un quotidiano sulle manovre finanziarie in Italia, dal 1992 al 2000 Notare come i numeri diano un’informazione differente dai volumi rappresentati.

30 quantità rappresentata –
I GRAFICI: o a NON dire ….. Il primo a presentare una trattazione amplia sul problema della rappresentazione grafica dei dati è Edward R. Tufte nel 1983 con il volume The Visual Display of Quantitative Information (Graphics Press, Cheshire, CT). Egli enuncia chiaramente il concetto, dato per implicito nella tradizione statistica e quindi mai chiaramente discusso, che - una rappresentazione grafica di numeri deve essere direttamente proporzionale alla quantità rappresentata – Fornisce anche un metodo per misurare la violazione di tale principio il Lie Factor (Fattore Imbroglio o Fattore Menzogna), definito come: il rapporto tra la dimensione di un effetto mostrato nel grafico e la dimensione dell’effetto nei dati ((primo valore-secondo valore)/misura minore) Ovviamente tale rapporto dovrebbe essere uguale a 1. Se si allontana da 1, è l’indicazione numerica di una rappresentazione non corretta. Fornisce i limiti di una variazione casuale o accettabile, come se si trattasse di un test, affermando che il valore del Lie Factor dovrebbe sempre essere compreso tra 1,05 e 0,95.

31 I GRAFICI: o a NON dire ….. Con riferimento al grafico precedente relativo alle manovre finanziarie Si provi a calcolarlo per il grafico delle macchine

32 I GRAFICI: esercitazione
Quali informazioni in più ricavo da un’analisi grafica?


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