La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Vicenza ottobre 2008 Corso Regionale Biblioteconomia di base

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Vicenza ottobre 2008 Corso Regionale Biblioteconomia di base"— Transcript della presentazione:

1 Vicenza ottobre 2008 Corso Regionale Biblioteconomia di base
Corso Regionale di Biblioteconomia di Base: La biblioteca comunale: elementi di organizzazione e gestione Vicenza ottobre 2008 Corso Regionale Biblioteconomia di base

2 La misurazione e valutazione dei servizi bibliotecari

3 Agenda di oggi Di che cosa parleremo: della valutazione quantitativa dei servizi bibliotecari e del profilo di comunità, cioè perché misurare cosa e come misurare come passare dalla misurazione alla valutazione delle prestazioni come contestualizzare il servizio bibliotecario nella sua comunità Obiettivi: acquisire metodologie, tecniche e linguaggio comuni per valutare la propria biblioteca mettere a confronto i risultati

4 Agenda di oggi Di che cosa non parleremo: dell’analisi qualitativa dei servizi della soddisfazione dell’utenza dei livelli dell’offerta dei servizi dei contenuti dell’offerta dei servizi dei tipi e livelli di utilizzo dei servizi dei bisogni informativi espressi dall’utenza reale e potenziale

5 Vocabolario Partiamo dalle parole contenute nel titolo per capire di che cosa parliamo, perché misurare e come farlo. Le parole che ci interessano sono il misurare , con le parole connesse di misura o dato e di indicatore; il valutare, chi, come, perché farlo; il contesto in cui misurare cioè la biblioteca , inserita a sua volta in un sistema a cerchi concentrici; il profilo di comunità .

6 Misurare e valutare

7 Misurazione e Valutazione
La misurazione è la fase di raccolta delle informazioni e la loro elaborazione in base a criteri che ci siamo dati La valutazione è la fase di interpretazione delle informazioni raccolte

8 Perché misurare perché valutare
La biblioteca è un sistema fatto di molti elementi correlati tra loro che interagiscono con l’ambiente circostante e che sono diretti al raggiungimento di uno scopo. La biblioteconomia si occupa di progettare attraverso la definizione di obiettivi, gestire i servizi, valutare e adeguare i servizi ai bisogni della comunità da servire.

9 La biblioteca è un sistema: i portatori d’interesse

10 Perché misurare perché valutare
Il modello di biblioteca: la biblioteca come servizio

11 Perche’ valutare? per poter prendere decisioni
per rendere oggettivi i risultati per sapersi posizionare rispetto agli obiettivi per confrontarsi con altri o con se stessi nel tempo per poter convincere altri delle proprie scelte e dei propri bisogni

12 Gli obiettivi per la biblioteca
Efficacia: livello di qualità dei servizi bibliotecari, cioè il grado di raggiungimento degli obiettivi da perseguire e il livello di soddisfazione degli utenti. E’ l’obiettivo finale di ogni servizio: per le biblioteche l’utente è al centro insieme agli altri portatori di interesse. Efficienza: il migliore utilizzo possibile delle risorse per raggiungere gli obiettivi individuati. E’ il pre-requisito per dare qualità al servizio, per l’efficacia.

13 Guidelines IFLA for Public Libraries (http://www. ifla
I servizi e le raccolte che forniscono [le biblioteche] devono essere basati sui bisogni locali, che necessitano di essere monitorati regolarmente.

14 Misurazione e valutazione
La valutazione allora è una delle fasi del management di una biblioteca

15 Le fasi della Valutazione
1. La scelta dei dati (= cosa misurare) 2. La raccolta dei dati (= come misurare) 3. La validazione ed elaborazione dei dati 4. La costruzione di rapporti significativi tra i dati (= indicatori) 5. L’interpretazione

16 Il contesto del misurare e valutare

17 Livelli di misurazione e valutazione
Il singolo servizio all’interno di una biblioteca La singola biblioteca Il sistema bibliotecario Le biblioteche della provincia Il sistema bibliotecario regionale Il sistema bibliotecario nazionale

18 Il sistema di rilevazione in Italia
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per i beni librari e gli istituti culturali Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU)    ANAGRAFE BIBLIOTECHE ITALIANE ( Regione Veneto Direzione Cultura ANAGRAFE ELETTRONICA DELLE BIBLIOTECHE DEL VENETO ( SBPV - Servizio Bibliotecario Provinciale Vicentino Il Servizio Bibliotecario Provinciale di Vicenza dall'anno 2000 raccoglie annualmente statistiche sulle singole biblioteche (

19 La rilevazione statistica in biblioteca
Legge regionale 5 settembre 1984 n. 50 Norme in materia di musei, biblioteche, archivi di enti locali o di interesse locale. Art (Funzioni dei Comuni) Compete ai Comuni di provvedere all'istituzione, alla gestione, allo sviluppo e al coordinamento delle strutture e dei servizi bibliotecari sul territorio, nonchè alla costituzione dei sistemi bibliotecari locali. In particolare i Comuni:c) curano la rilevazione dei dati attinenti alle risorse bibliotecarie, ai servizi e alle attività delle istituzioni bibliotecarie affidate agli enti locali, nonchè alla relativa utenza;

20 La rilevazione statistica in biblioteca
Il punto di misurazione è la biblioteca in cui lavoriamo. Rileviamo le risorse che ci vengono fornite dall’ente proprietario e i risultati raggiunti dal nostro servizio; misuriamo gli utenti reali ma anche coloro che potrebbero diventarlo (utenti potenziali).

21 La rilevazione statistica Provinciale
Legge regionale 5 settembre 1984 n. 50 Norme in materia di musei, biblioteche, archivi di enti locali o di interesse locale. Art (Funzioni delle Province) Le Province esercitano funzioni di coordinamento e di programmazione dell'organizzazione bibliotecaria per i rispettivi ambiti territoriali In particolare:… d) organizzano, per il territorio di competenza e in conformità ai criteri definiti su scala regionale, la rilevazione dei dati attinenti alle risorse bibliotecarie, ai servizi e alle attività delle istituzioni bibliotecarie, nonchè alla relativa utenza; .

22 La rilevazione statistica Provinciale
Ogni anno con i dati forniti dalle biblioteche appartenenti al Servizio Bibliotecario Provinciale di Vicenza, il Centro Servizi compone un quadro statistico che dà conto delle risorse investite e dei risultati ottenuti . La relazione statistica sintetica viene messa nel sito SBPV e presentata ai bibliotecari e agli amministratori.

23 La rilevazione statistica Provinciale

24 La rilevazione statistica regionale
Legge regionale 5 settembre 1984 n. 50 Norme in materia di musei, biblioteche, archivi di enti locali o di interesse locale. Art (Funzioni della Regione) La Regione esercita, nel rispetto dei principi dell'autonomia e del decentramento, le funzioni di indirizzo, coordinamento, consulenza, assistenza, studio e ricerca tecnico-scientifica, e, in concorso con gli Enti locali territoriali, programmazione dell'organizzazione bibliotecaria regionale. In particolare la Regione: ….. e) indirizza e promuove la rilevazione, la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio bibliografico e storico - documentario ……. h) coordina, attraverso iniziative e interventi specifici, la rilevazione, su scala regionale, dei dati attinenti alle risorse bibliotecarie, ai servizi e alle attività delle istituzioni bibliotecarie degli Enti locali e di interesse locale nonchè alla relativa utenza;

25 La rilevazione statistica regionale
La Regione raccoglie ogni anno i dati relativi alle risorse, al patrimonio bibliografico e documentario, ai servizi e all’utenza delle biblioteche, anche ai fini della richiesta di contributi E’ in corso la modificazione dell’anagrafe regionale: non più dati statistici fine a sé stessi, ma indicatori che aiutino le biblioteche a valutare se stesse nel confronto con altre biblioteche simili a livello regionale

26 La rilevazione statistica regionale
CONTESTO DI RIFERIMENTO: Linee di politica bibliotecaria per le autonomie (ottobre 2003) ( Gruppi di lavoro nazionali DGR 44/CR/2005 e DGR 2184/2005 Giornate delle Biblioteche del Veneto >>> ATTI ( )

27 Linee di politica bibliotecaria per le autonomie
Compito del Comitato è individuare (…) linee guida in merito a: gli indicatori condivisi di efficienza ed efficacia, che dovranno servire a misurare le dinamiche qualitative del servizio offerto, anche al fine della ripartizione delle risorse di cui al successivo punto 6; le rilevazioni statistiche; la rilevazione e restituzione elaborata dei dati relativi agli indicatori prescelti sarà una attività permanente, impostata a livello regionale e integrata a livello nazionale (statistica nazionale della biblioteche) anche utilizzando strumenti e soggetti già esistenti (Istat, Aib) … A titolo di esemplificazione si può proporre la seguente tabella di dati da richiedere regolarmente ogni anno: -          Numero abitanti serviti -          Superficie al pubblico (mq) -          Orario di apertura al pubblico (ore antimeridiane, pomeridiane, serali, feriali e festive) -          Personale (FTE) -           Spesa (complessiva compreso personale; spesa per acquisti e servizi informativi) -          Acquisti (n. volumi ecc. annui; n. abbonamenti a periodici; di entrambi valore di partenza e incremento annuo) -          Postazioni internet (numero e orario) -          Prestiti (n. volumi prestati nell’anno) -          Utenti attivi (utenti che hanno preso in prestito almeno un documento nell’anno)

28 DGR 44/CR/2005 e DGR 2184/2005 Decreto della Giunta Regionale n. 44 /CR/2005 ( Decreto della Giunta Regionale n. 2184/2005 ( ALLEGATO A Linee programmatiche generali

29

30 Giornate delle Biblioteche del Veneto 2004
Indicatori Selezione degli indicatori AIB: Accessibilità: · indice di superficie (area dei servizi al pubblico / popolazione x 10) · indice di apertura (ore di apertura mattutina escluso il sabato / 3 + ore di apertura pomeridiana, serale e del sabato) · indice della dotazione di personale (personale FTE / popolazione x 2.000) Vitalità: · indice di spesa (spesa / popolazione) · indice della dotazione documentaria (dotazione documentaria / popolazione) · indice della dotazione di periodici (periodici correnti / popolazione x 1.000) · indice di incremento della dotazione documentaria (acquisti / popolazione x 1.000) Efficacia: · indice di impatto (iscritti al prestito / popolazione x 100) · indice di prestito (prestiti / popolazione) Indicatori sulla diffusione delle nuove tecnologie: · indice di accessibilità a Internet (postazioni al pubblico con accesso a Internet / popolazione residente x 2.000) · indice di accesso a Internet (accessi annuali alle postazioni /popolazione residente x 10)

31 Giornate delle Biblioteche del Veneto 2004
Indicatori riservati alle biblioteche di conservazione e capoluogo di provincia:Investimento di risorse per il settore conservativo · indice di spesa per acquisti (spesa per acquisto annuo documenti in antiqua riato/ spesa totale annua per acquisto documenti x100) · indice di spesa per conservazione (spesa annua per rilegature e restauri di materiale documentario antico / spesa per biblioteca x 100) Accessibilità per il settore conservativo: · indice di apertura (ore di apertura mattutina escluso il sabato / 3 + ore di apertura pomeridiana, serale e del sabato) applicato all’orario di apertura del settore conservativo Indicatori riservati ai sistemi di cooperazione Acquisti coordinati · incidenza dell’incremento coordinato della raccolta documentaria (acquisti coordinati / acquisti totali) x 100 Prestito interbibliotecario · incidenza del prestito interbibliotecario (prestiti interbibliotecari / prestiti totali) x 100 Collegamento tra le biblioteche · indice di frequenza (numero medio dei contatti) (numero totale di contatti effettuati in 4 settimane consecutive / numero delle biblioteche) Personale: · indice di personale di rete (personale di rete FTE / popolazione) x 20000 Spesa: · indice della spesa per i servizi di rete (spesa di rete / popolazione)

32 La rilevazione statistica regionale

33 Cosa e come misurare

34 Gli oggetti della misurazione e valutazione
Risorse (input) La struttura (le sedi) L’accessibilità (gli orari di apertura) Le raccolte documentarie (libri, audiovisivi, banche dati, documenti di archivio) Il personale I finanziamenti

35 Gli oggetti della misurazione e valutazione
Servizi (output) Consultazione in sede Servizio di prestito Reference Prestito interbibliotecario (ILL) Document Delivery (DD) cioè fornitura di documenti riprodotti Altri servizi (Internet, Banche dati, Archivio…)

36 Le Misure Definizione di Misura : E’ il dato semplice, non elaborato, proveniente in modo diretto e immediato dalla rilevazione Esempio di dato: il numero dei prestiti; gli abitanti del comune

37 Le misure richieste : le risorse
Sede e orari: Anno inaugurazione biblioteca; superficie disponibile per il pubblico in mq; n. posti a sedere; n. Postazioni internet; n. accessi a Internet; ore di apertura settimanale; n. giorni apertura annua. Personale: N. persone a tempo indeterminato, a tempo determinato, collaboratori; n. ore settimanali di lavoro in biblioteca di ciascuno; n. di settimane lavorate nell’anno Patrimonio documentario: N. totale e incremento annuo di volumi, periodici, documenti elettronici, audiovisivi Automazione: procedure di iscrizione e prestito automatizzate Risorse finanziarie: Spese correnti di funzionamento per arredi/attrezzature, per personale, per acquisto documentario

38 Le misure richieste : utenza e servizi
Popolazione utenza potenziale Iscritti attivi utenza reale: iscritti che hanno utilizzato almeno una volta nell’anno il servizio di lettura in sede o di prestito o di prestito interbibliotecario Presenze Prestiti Prestiti interbibliotecari richiesti ad altre biblioteche (in entrata); forniti ad altre biblioteche (in uscita)

39 Le Fonti delle misure Il sistema di automazione della biblioteca
Gli atti amministrativi La modulistica utilizzata in biblioteca Gli atti degli uffici comunali o dell’ente cui fa capo la biblioteca Pubblicazioni statistiche o di altro genere Solo in pochi casi dovrebbero essere necessario rilevazioni ad hoc

40 Gli indicatori Definizione di Indicatore: Particolare rapporto statistico costruito in base a dati provenienti dal operazioni di conteggio o enumerazione (M.Fraire-A.Rizzi) E’ il risultato di un’operazione matematica tra due dati disomogenei oppure un’elaborazione su un dato di partenza, in modo tale da ottenere un dato diverso e capace di fornire un’informazione ulteriore Esempio di indicatore: numero di prestiti per abitante = N. prestiti/N. abitanti

41 Pregi degli indicatori
Sono sintetici Accrescono la confrontabilità dei dati: permettono confronti temporali e con altre realtà Ovviano al fenomeno dell’adeguatezza apparente Forniscono una misura sintetica ed evidente dell’attività e dei servizi della biblioteca Suggeriscono chiavi interpretative dei fenomeni che si svolgono in biblioteca

42 Limiti degli indicatori
Non sempre garantiscono massima accuratezza: la raccolta dei dati di partenza deve essere condivisa e affidabile Non vanno usati isolatamente ma insieme ad altri E’ difficile ottenere ottimi risultati su tutti i tipi di indicatori Danno informazioni di tipo quantitativo e non qualitativo Non sempre il livello di prestazioni misurato corrisponde a quello avvertito dagli utenti Vanno usati su soggetti omogenei: biblioteche della stessa tipologia

43 Linee guida per la valutazione delle biblioteche pubbliche italiane
Linee guida per la valutazione delle biblioteche pubbliche italiane. Misure, indicatori, valori di riferimento. Roma, AIB, 2000. Definizioni sulle modalità e sulle fonti di rilevazione delle misure Definizione delle modalità di calcolo degli indicatori, uso e interpretazione dei risultati Dati medi, requisiti minimi, valori di eccellenza in Italia: standard di riferimento per l’autovalutazione Standard obiettivo dinamici: suddivisione in quartili

44 Gli indicatori AIB delle risorse
Indice di superficie: (Mq superficie al pubblico/n. abitanti)X 10 Indice di accessibilità: orario settimanale (Ore di apertura mattino lun-ven /3)+ ore pomeriggio e sabato o domenica Indice dotazione di personale: (N. FTE / n. abitanti) X 2.000

45 Gli indicatori AIB delle risorse
Indice di spesa pro capite: Spese di funzionamento della biblioteca /n. abitanti Indice di dotazione documentaria: n. documenti collezione moderna/n. abitanti Indice di dotazione periodici: (n. periodici correnti / n. abitanti) X 1.000 Indice di incremento del patrimonio: n. documenti acquistati nell’anno/n. abitanti

46 Gli indicatori AIB delle prestazioni
Indice di impatto: (n. iscritti attivi/ n. abitanti) X 100 Indice di prestito: n. prestiti/n. abitanti Indice di frequentazione (facoltativo): n. visite /n. abitanti Indice di accessibilità a Internet: (n. postazioni / popolazione residente) X 2000 Indice di accesso a Internet: (n. sessioni di collegamento annue / popolazione residente) X 10

47 Valutare = Interpretare i dati

48 Interpretazione Una valutazione corretta non deve tener conto solo dei valori quantitativi assoluti e della loro evoluzione nel tempo, ma anche della loro adeguatezza rispetto alla realtà specifica in cui la biblioteca opera Per dar vita a qualsiasi metodo di autovalutazione o di valutazione comparativa è necessario disporre di valori di riferimento e standard quantitativi con i quali confrontarsi. In Italia mancano dati statistici complessivi a livello nazionale

49 Interpretazione Valutare = confrontare = no autoreferenzialità
Livelli minimi di servizio (punto di partenza) Standard di riferimento Standard obiettivo Serie storiche Confronto con soggetti omogenei

50

51 Metodo di autovalutazione: i Quartili

52 Metodo di autovalutazione: i Quartili
Una volta raccolti i dati di un particolare insieme di biblioteche omogenee (es. la biblioteche aderenti a SBPV nella fascia di popolazione abitanti) è possibile stabilire per ciascun indicatore il valore massimo ottenuto, il valore minimo, il valore mediano. Rispetto al valore mediano tutti gli altri risultati si pongono o al di sopra o al di sotto. Tutti i risultati vengono suddivisi in 4 fasce con un numero equivalente di risultati poste al di sopra o al di sotto del valore mediano

53 Metodo di autovalutazione: i Quartili I quantili sono le n parti uguali in cui si suddivide l’intera distribuzione dei dati, dopo aver ordinato i valori. Quando la distribuzione si suddivide in 4 parti uguali si parla di quartili

54 Metodo di autovalutazione: i quartili
E’ una funzione statistica usata per dividere in gruppi una popolazione di dati. Restituisce 4 fasce di uguale consistenza (ciascuna comprendente il 25% dei casi): Prima fascia, compresa fra il valore minimo e il primo quartile (basso) Seconda fascia, compresa fra il primo quartile e il valore mediano (medio-b) Terza fascia, compresa fra il valore mediano e il terzo quartile (medio-a) Quarta fascia, compresa fra il terzo quartile e il valore massimo (alto)

55 Metodo di autovalutazione: i quartili
La Mediana: la mediana è l’osservazione che occupa la posizione centrale in un insieme di dati: 50% delle osservazioni si pone sotto la mediana e l’altro 50% si pone sopra la mediana

56 Metodo di autovalutazione: i quartili
QUARTILE: Questo metodo consente di rappresentare in maniera più precisa e realistica la realtà delle biblioteche, che vengono posizionate rispetto alle prestazioni delle altre. Ogni quartile è una “fascia di rendimento”, diventa un obiettivo per chi si colloca nella fascia immediatamente inferiore E’ possibile calcolare lo scarto rispetto al quartile superiore e inferiore

57 Metodo di autovalutazione: i quartili
In questa prospettiva gli standard (minimo =25%), mediano (50%), superiore (75%), massimo (100 %), divengono dinamici. Ogni biblioteca in base al posizionamento di partenza nella propria fascia di riferimento, può proporsi di giungere al quartile superiore. Ogni biblioteca può quindi porsi obiettivi di miglioramento commisurati alle proprie forze.

58 Per conoscere la propria comunità: Il profilo di comunità

59 Conoscere la propria comunità: perché?
Oltre alle rilevazioni su risorse, servizi e utenza reale, è necessario conoscere il contesto in cui è posto il servizio bibliotecario: l’utenza potenziale o comunità da servire. Perché: perché la biblioteca è un servizio che ha l’utente al centro; perché intorno alla biblioteca vi sono diversi portatori d’interesse; per tarare i servizi sui bisogni della propria comunità di riferimento. E’ necessario quindi precisare qual è la comunità da servire: di solito quella che fa riferimento all’ente finanziatore della biblioteca. Nella gran parte dei casi per le nostre biblioteche la comunità da servire è rappresentata dalla popolazione del comune cui appartiene la biblioteca.

60 Il profilo di comunità la programmazione degli interventi rivolti alla comunità richiede una lettura attenta delle sue risorse e dei suoi bisogni. Il modo in cui questa lettura viene condotta può condizionare il risultato finale: gli interessi, la cultura e le capacità di approfondimento di chi guarda possono infatti mettere in risalto alcuni aspetti e trascurarne altri

61 Il profilo di comunità Cos’è una comunità:
“un sottosistema socio-territoriale a confini amministrativi definiti dove si dispongono, in un mutuo scambio di influenze: individui e gruppi, ambiente naturale e ambiente costruito dall’uomo, bisogni e attività di interpretazione e di trasformazione della vita e delle risorse di cui dispone la comunità stessa” (Martini-Sequi) Il comune è l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo (…) Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale. (DLgs 267/2000: T.U.E.L.)

62 Il profilo di comunità Elementi fondamentali quindi per definire una comunità sono il territorio (ambiente fisico sia naturale che e costruito dall’uomo) che garantisce le risorse necessarie allo sviluppo della comunità e dispone le possibilità e i vincoli che condizionano le comunicazioni e i rapporti sociali; e il legame sociale (legami di solidarietà, identificazione, competizione e conflitto che sfociano in una forma di organizzazione sociale) che caratterizza la popolazione compresa in quel territorio

63 Il profilo di comunità Per la costruzione di un profilo di comunità è necessario raccogliere dati relativi al territorio, alla popolazione di riferimento, alle forme di organizzazione sociale Vi sono informazioni che restano stabili nel tempo ed altre che vanno aggiornate con periodicità diverse (annuali/pluriennali)

64 Il profilo territoriale
Un profilo di comunità è costituito da: il profilo territoriale analizza gli elementi che definiscono morfologicamente la comunità e ne individuano l’aspetto esteriore (confini, superficie, elementi idrografici, orografici, climatici, le risorse naturali, la rete delle comunicazioni, le opere di urbanizzazione primaria, la densità abitativa, l’analisi della struttura urbana, la dislocazione delle zone storiche e a valore artistico, gli spazi versi, i luoghi di ritrovo….)

65 Il profilo di comunità Il profilo di comunità è composto da:
Il profilo territoriale Il profilo demografico e delle attività produttive Il profilo dei servizi Il profilo istituzionale

66 Il profilo territoriale
Il profilo territoriale comprende: Cenni storici Cenni artistici Posizione e dati territoriali Suddivisione aree industriali/agricole/residenziali Viabilità Suddivisioni amministrative

67 Il profilo demografico e il profilo delle attività produttive
il profilo demografico studia la composizione della popolazione e le sue linee di sviluppo (incremento, decremento, mortalità, natalità, migrazione, aggregazione in famiglie, sesso, età, livello di istruzione, condizione lavorativa, la mobilità per motivi di lavoro …); il profilo delle attività produttive cerca di conoscere la comunità dal punto di vista economico (tipologia delle attività produttive presenti, numero e dimensione di occupati delle aziende, reddito della popolazione …)

68 Il profilo demografico
Il profilo demografico comprende: Popolazione residente: per sesso e fasce di età, per titolo di studio, n. famiglie e loro composizione, tasso di natalità, mortalità, migratorietà ; età media, indici di vecchiaia e dipendenza; stranieri residenti per provenienza; stranieri per sesso e per età; Analisi socio demografica

69 Il profilo economico-produttivo
Il profilo economico-produttivo comprende: Popolazione residente attiva e non attiva; suddivisione per tipologia di attività; suddivisione residenti non appartenenti alle forze di lavoro per condizione ; n. e dimensione aziende e settori produttivi più radicati

70 Il profilo dei servizi e il profilo istituzionale
Il profilo dei servizi siano essi servizi sociali, sanitari, socio-educativi, ricreativo- culturali, di essi si analizza la tipologia, la distribuzione territoriale, le dimensioni di servizio cercando di evidenziare le problematiche connesse; Il profilo istituzionale individua la struttura politico amministrativa che influisce sull’organizzazione sociale della città (composizione del consiglio comunale, dati elettorali, informazioni su istituzioni pubbliche presenti sul territorio, sulla chiesa quale organismo di aggregazione sociale istituzionalizzata.)

71 Il profilo dei servizi Il profilo dei servizi comprende:
Servizi socio-sanitari Uffici postali, Banche , Assicurazioni/ Previdenza Mobilità: servizi a forte attrazione collocati fuori dal comune , mobilità per motivi di lavoro e studio

72 Il profilo dei servizi Servizi di Istruzione :
popolazione scolastica e gli istituti di istruzione sul territorio , n. di allievi iscritti alle scuole del Comune , Istituti di istruzione per circoscrizione amministrativa, n. alunni con cittadinanza non italiana iscritti alle scuole, Università presenti sul territorio, Residenti nella provincia iscritti agli atenei. Suddivisione per aree tematiche , residenti nella provincia laureati presso gli atenei, Centri di formazione professionale nel comune

73 Il profilo dei servizi Servizi Culturali e per il tempo libero:
Sportelli e servizi informativi , teatri, cinema, videonoleggi, Internet point, Impianti sportivi , librerie, manifestazioni culturali a carattere regolare, Associazioni culturali, biblioteche

74 Il profilo dei servizi La biblioteca:
Scheda informativa: storia , servizi offerti sede, raggiungibilità, accessibilità, orari Le raccolte documentarie: descrizione fondi libro moderno, antico, archivio, fondi fotografici, stampe, audiovisivi, fondo locale Statistiche sui servizi

75 Le fonti per il profilo di comunità
Fonti storico-artistiche di interesse locale Sito ISTAT Censimento 2001 Documenti dell’amministrazione comunale, provinciale, dell’ULSS riportanti statistiche e analisi dei diversi aspetti presi in esame Sistema Informativo Scolastico Provincia di Vicenza su dati Istituti Superiori Statali Sito Camera di Commercio Siti di associazioni, portali inerenti il territorio, siti di librerie, biblioteche ecc.

76 Il profilo di comunità Pregi: unisce dati provenienti da punti di vista diversi e li unifica in un quadro che facilita la costruzione di letture della realtà e di progettazione dei servizi Fornisce informazioni sulle diverse stratificazioni dell’utenza Colloca la biblioteca nel contesto degli altri servizi Può essere uno strumento utile per gli operatori ma anche per gli amministratori

77 Il profilo di comunità Limiti: E’ ancora un quadro prevalentemente quantitativo Va ulteriormente elaborato per far emergere i nessi tra le parti, i bisogni informativi che scaturiscono da una determinata organizzazione sociale Va integrato da indagini qualitative e sondaggi sulle esigenze informative della comunità


Scaricare ppt "Vicenza ottobre 2008 Corso Regionale Biblioteconomia di base"

Presentazioni simili


Annunci Google