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PROCEDURE DELLA VALUTAZIONE

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Presentazione sul tema: "PROCEDURE DELLA VALUTAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 PROCEDURE DELLA VALUTAZIONE
Regione campania Incontri di in-formazione “La scuola incontra se stessa” Leggi, funzionameno, opportunità del sistema scolastico di Salvatore Pace Novembre 2006-giugno 2007 Salvatore Pace- 2006

2 I soggetti che valutano nella scuola primaria (elementare)
In fase di programmazione gli insegnanti stabiliscono gli apprendimenti che saranno oggetto di valutazione e ne stabiliscono i criteri. L’équipe pedagogica (di cui fanno parte tutti gli insegnanti dell’alunno, compresi gli insegnanti di eventuali laboratori facoltativi) stabilisce il passaggio alla classe successiva o la ripetenza alla fine di ogni biennio. Anche all’interno del biennio, per casi eccezionali, si può stabilire la ripetenza (art.3, L. 53/03) E’ necessaria la frequenza dei 3/4 dei giorni di lezione per poter essere ammessi alla classe successiva Gli strumenti di valutazione sono: Scheda di valutazione degli apprendimenti che ogni scuola predispone liberamente Registro di classe / giornale degli insegnanti Certificato delle competenze (che il Ministero ha annunciato ma che non è ancora pronto) Attestato finale Salvatore Pace- 2006

3 La deliberazione del voto Art. 193 Dlgs 297/94
I voti di profitto e di condotta degli alunni, ai fini della promozione alle classi successive alla prima, sono deliberati dal consiglio di classe al termine delle lezioni, con la sola presenza dei docenti. La promozione è conferita agli alunni che abbiano ottenuto voto non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o in ciascun gruppo di discipline Gli studenti che al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe non possano essere valutati, per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, prove suppletive che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla classe successiva. Salvatore Pace- 2006

4 Ruolo del Collegio dei Docenti Art. 7 Dlgs 297/94
Cura la programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente; valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica; Il collegio dei docenti determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini anche in relazione all’abolizione degli esami di riparazione, al fine di assicurare omogeneità di comportamenti nelle decisioni di competenza dei singoli consigli di classe. Salvatore Pace- 2006

5 In sintesi Il docente propone il voto (sulla base di un congruo numero di verifiche e di ogni elemnto utile alla valutazione) Il Consiglio di Classe delibera il voto Il Collegio dei Docenti detta i criteri per l’attribuzione del voto Il Dirigente Scolastico garantisce il rispetto di tutte le fasi della formulazione del voto Salvatore Pace- 2006

6 Secondaria superiore: il debito formativo e i crediti esterni
In caso di un’insufficienza non grave in una o più discipline, tale da non determinare comunque una carenza nella preparazione complessiva, il consiglio di classe, sulla base di parametri di giudizio stabiliti preventivamente, tiene conto: a) della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi nel corso dell’anno scolastico successivo. (debito formativo); b) della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi di detto anno scolastico. Nel caso di promozione così deliberata, il preside comunica, per iscritto, alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal consiglio di classe; nel prospetto degli scrutini affisso all’albo vengono altresì evidenziate la disciplina o le discipline in cui l’alunno non ha raggiunto totalmente la sufficienza e viene precisato altresì che la promozione è stata conseguita ai sensi del presente comma. Le istituzioni scolastiche in sede di programmazione delle attività didattico-educative definiscono ed adottano in piena autonomia criteri e modalità per i recuperi 6. La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell’alunno in sede di scrutinio finale. Il numero delle assenze non è preclusivo della promozione. 7. L’attività svolta presso aziende dagli alunni interni, che per le sue caratteristiche possa configurarsi come attività didattica, sulla base di accordi nazionali o locali, è oggetto di valutazione. Parimenti, sono oggetto di valutazione le attività di stages in aziende e di formazione effettuate durante l’anno scolastico anche in attuazione di progetti autorizzati. Salvatore Pace- 2006

7 Diritti di famiglie e studenti
Famiglie e studenti devono essere informati preventivamente dei criteri di valutazione inseriti nel POF Devono ricevere comunicazione tempestiva degli esiti della valutazione Hanno accesso a tutti gli atti da cui scaturisce la valutazione Salvatore Pace- 2006

8 La valutazione come atto educativo
E’ prerogativa esclusiva del docente e non è impugnabile da nessuno (vedi oltre) Distinguiamo tra valutazione formativa (che serve all’allievo a comprendere i suoi punti di forza e di debolezza ed al docente a guidarlo nel suo percorso) Valutazione sommativa che giunge al termine di un percorso educativo o di una sua parte significativa e serve ad attestare l’avvenuto conseguimento degli obiettivi Salvatore Pace- 2006

9 La valutazione come atto amministrativo
La decisione del consiglio di classe in ordine alla valutazione degli allievi NON è impugnabile da nessuno nel MERITO delle decisioni (è un atto definitivo) Può però essere impugnata o annullata se nel METODO è assunta in modo difettoso Salvatore Pace- 2006

10 Si può impugnare la valutazione?
Nel merito no ma nel metodo sì: La valutazione è inoppugnabile quando: viene assunta dai soggetti competenti riconosciuti dalla legge ognuno per le proprie specificità nella sua formulazione è rispettato l’iter (certificazione della motivazione, correttezza delle procedure, tempestività, comunicazione) ha i requisiti della chiarezza (nella formulazione e negli effetti) e dell’applicabilità Quando la valutazione non risponde a tali criteri può essere impugnata per difetto di forma (TAR) Salvatore Pace- 2006

11 Come fare? QUINDI Per prevenire impugnazioni o annullamenti delle decisioni del consiglio di classe, bisogna che nel verbale di scrutinio risulti documentato (e ne faccia parte eventuali allegati): La PROPOSTA di voto da parte del docente risultante dal suo registro personale (in caso di negatività accompagnare la proposta con un giudizio analitico per materia) La DELIBERAZIONE del consiglio di classe (in caso di bocciatura con chiaro giudizio sintetico sulla non recuperabilità delle lacune) Una MOTIVAZIONE chiara che richiami le deliberazioni del collegio docenti in ordine ai criteri e le finalità del POF (elaborato dal CdD ed adottato dal CdI) La PUNTUALE COMUNICAZIONE agli interessati da parte del DS e protocollata (DSGA) La PERIODICITA’ costante delle verifiche (registro docente) La loro CONGRUENZA con gli argomenti svolti e il POF (programmazione del docente e/o obiettivi minimi) L’effettuazione di PERCORSI DI RECUPERO (appositi registri) o documentato recupero in itinere (registro di classe e registro del docente) Salvatore Pace- 2006

12 E il docente di sostegno ? Dlgs. 297/94
Art.  Fanno parte del consiglio di intersezione, di interclasse e del consiglio di classe anche i docenti di sostegno che ai sensi dell’art. 315, comma 5, sono contitolari delle classi interessate. Recita l’art.35: I docenti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di intersezione, di interclasse, di classe e dei collegi dei docenti.  L’art. 13, comma 10, OM 330/97, ha previsto che i docenti di sostegno partecipano a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli alunni della classe. Salvatore Pace- 2006


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