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La città: una prima definizione

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Presentazione sul tema: "La città: una prima definizione"— Transcript della presentazione:

1 La città: una prima definizione
La città non è un insieme di case: La città è la casa di una comunità organizzata La città è la casa di una società â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

2 La città: perché La città è il luogo che gli uomini hanno creato quando hanno dovuto vivere insieme, per svolgere una serie di funzioni che non potevano svolgere da soli: custodire e difendere i frutti del proprio lavoro, scambiare il sovrappiù tra loro e con gli abitanti di altri luoghi. â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

3 La città: dove La città è originariamente legata alla difesa e allo scambio: le mura e il mercato sono i primi elementi fondativi della città, le prime funzioni urbane. Il sito della città è scelto in funzione delle esigenze della difesa e del commercio: le alture, l’incrocio di itinerari di terra e d’acqua sono gli elementi fisici che riconosciamo nella prima storia di quasi tutte le città del mondo. â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

4 La città: nuove esigenze
Ma le funzioni urbane si sono via via arricchite. Altre necessità comuni si sono via via affermate: la celebrazione dei valori comuni: la religione la tutela dei diritti e la decisione sulle liti: la giustizia lo scambio di conoscenze e l’apprendimento: la scuola l’azione nell’interesse della comunità: il governo. â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

5 I luoghi della città Alle funzioni della città hanno corrisposto specifici luoghi: Prima la rocca, il castello, le mura, luogo della difesa, e il mercato, il luogo dell’incontro e dello scambio dei prodotti Poi i templi e le cattedrali, la piazza e il foro, il tribunale, il bargello, il palazzo del governo, Sono i luoghi della comunità in quanto tale: i luoghi che si sono differenziati e distinti dalla casa in quanto finalizzati ad esprimere, rappresentare e servire non gli interessi del singolo individuo, ma la comunità in quanto tale à Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

6 Città e Territorio Storicamente la città è nata in opposizione al territorio. La città era il chiuso, il difeso, l’artificiale, il costruito, il denso, il dinamico Il territorio era il luogo aperto, dove si poteva essere attaccati, dove dominava esclusiva la natura, dove la presenza antropica era rada e discontinua, dove le trasformazioni erano lente come i ritmi della natura. à Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

7 Sviluppo e crisi della città
Dalle origini a oggi, la città ha avuto un enorme sviluppo, ma è entrata in una crisi profonda Non è più la “casa della società”: è diventata il luogo delle lacerazioni della società â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

8 Alcuni elementi della crisi
le difficoltà d’accesso ai beni comuni il problema della casa l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo la perdita d’identità il paradosso del traffico. La città è stata storicamente il luogo degli incontri e delle relazioni: sta degenerando nel luogo delle segregazioni e dell’isolamento â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

9 Per capire le ragioni della crisi
Il processo conflittuale di affermazione del sistema capitalistico-borghese provoca un enorme sviluppo della produzione di beni materiali un parallelo sviluppo dei diritti soggettivi e della democrazia Ciò provoca a sua volta un aumento della popolazione (non più falcidiata dalle carestie e dalle pestilenze) e un parallelo aumento della quota accentrata nelle città (che sono diventate il luogo della produzione) â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

10 Più quantità e più esigenze…
Le città sono aumentate enormemente di dimensione: da poche decine di migliaia di abitanti, a centinaia di migliaia, e a volte milioni, di abitanti. I cittadini sono tutti ugualmente portatori di diritti, quindi di esigenze che pretendono di essere soddisfatte. Nasce una fortissima domanda di fruizione di funzioni urbane: di mobilità, di incontri, di scuola, di salute, di ricreazione, di sport, di spettacolo, di comunicazione, di cultura, di bellezza. â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

11 …ma meno capacità di governo
Parallelamente a queste trasformazioni quantitative e a questa esplosione della domanda urbana, una grave trasformazione nel sistema dei valori e delle regole. Si sono affievoliti i valori, le ragioni e le regole della comunità in quanto tale, e hanno assunto il predominio le ragioni e le regole dell’individualismo. Si è di conseguenza fortemente ridotta la capacità di governo in nome di interessi comuni y Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

12 Città e territorio, oggi
Il territorio non è più in opposizione alla città: non è l’altro, non è il fuori. Oggi, la città comprende il territorio. Città e territorio non appaiono più due realtà antitetiche. Oggi è più esatto parlare di territorio urbanizzato come una realtà che comprende insieme le città e il territorio. â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

13 Il territorio urbanizzato è formato da realtà e parti molto diverse.
Realtà molto diverse Il territorio urbanizzato è formato da realtà e parti molto diverse. In alcune l’urbanizzazione è più densa, la presenza umana è più forte, i flussi di relazione tra persone e attività più intensi, la presenza della natura più debole. In altre la presenza della natura è più marcata, e più debole è invece la presenza dell’uomo, minore la densità dell’urbanizzazione, l’intensità dei flussi. â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

14 La nuova “casa della società”
La città come “casa della società” si è estesa al territorio, comprendendolo all’interno della rete delle sue esigenze e della sua organizzazione. Questo fenomeno è avvenuto nello stesso periodo di tempo, e per effetto delle stesse sollecitazioni, che hanno provocato la crisi della città. La crisi della città, non poteva allora non riverberarsi sul territorio. E infatti nell’organizzazione del territorio vediamo rispecchiarsi allargati quegli stessi fenomeni di degrado che abbiamo visto nella città. â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

15 Il degrado del territorio
Una volta, anche il “selvatico” era sociale (l’incolto nel ciclo economico, gli “usi civici”, il territorio “custodito”) Oggi, il territorio è abbandonato dalle attività (l’agricoltura e la pastorizia, l’abbondanza dei beni, il “franamento a valle” del sistemi insediativi), è diventato res nullius, è il luogo delle discariche e d degli oggetti ingombranti (dalle carceri, ospedali, fabbriche, discoteche, centri commerciali, ai rifiuti) à Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

16 La pianificazione Come si può, oggi, progettare una città e un territorio capaci di superare la crisi in atto? La pianificazione territoriale e urbanistica, componente e metodo guida di un’azione pubblica democratica di governo del territorio, appare oggi lo strumento capace di superare la crisi della città e del territorio. La pianificazione nasce come tentativo di dare una risposta positiva alla crisi della città dell’Ottocento. â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

17 Il piano per la città dell’Ottocento
Il prevalere dell’individualismo nell’organizzazione della città aveva dato luogo ad anarchia, disagio, inefficienza. Occorreva regolare lo sviluppo urbano con uno strumento che riuscisse a dare coerenza a cose che erano diventate incoerenti e contraddittorie. La pianificazione nasce come un insieme di regole, dettate dall’autorità pubblica, miranti a dare ordine alle trasformazioni della città e a fornire una cornice all’interno della quale potessero esplicarsi le attività degli operatori privati â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

18 Il piano per il territorio
Se è successo quello che è successo, se la città si è “impadronita” dell’intero territorio, allora oggi non basta più imprimere, attraverso la pianificazione, regole alle trasformazioni della città. Bisogna estendere la pianificazione all’intero territorio. Nasce così storicamente, come proiezione della pianificazione urbanistica, la pianificazione territoriale y Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

19 L’urbanista, l’architetto: una domanda…
Che cosa è l’urbanista, l’addetto alla pianificazione della città e del territorio? La figura dell’urbanista nasce in Italia prevalentemente dalle facoltà di architettura. È allora utile domandarsi in che cosa l’urbanista si differenzia dall’architetto, che storicamente ha svolto questa funzione. Una efficace metafora in un brano di Italo Calvino. â Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

20 L’arco e le pietre Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. - Ma qual'è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan. - Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, - risponde Marco, - ma dalla linea dell'arco che esse formano. Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: - Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che m'importa. Polo risponde: - Senza pietre non c'è arco. Italo Calvino Da: Le città invisibili, Einaudi Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni

21 ..e una prima risposta Una prima risposta è proprio questa: l’urbanista si occupa dell’arco, l’architetto delle pietre. L’architetto progetta singoli oggetti, e definisce le regole secondo le quali essi devono essere costruiti. L’urbanista si occupa di definire le regole secondo le quali essi devono essere composti perché raggiungano, nel loro insieme, un’armonia e una funzionalità complessive. L’architetto disegna la casa dell’uomo, l’urbanista la casa della società. Ne disegna la forma e la gestione y Edoardo Salzano, IuaV-CdlPtua, corso di Fondamenti di urbanistica, schemi delle lezioni


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