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laboratorio epistemologia Marcello Sala

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Presentazione sul tema: "laboratorio epistemologia Marcello Sala"— Transcript della presentazione:

1 laboratorio epistemologia Marcello Sala
LE FORZE DELL’ORDINE

2 dati

3 relazioni

4 pattern

5 Qual è la “regola” di successione?
Prevedere il numero successivo sapendo che la sequenza è ordinata ... Qual è la “regola” di successione? Qual è la “regola”?

6 Qual è la “regola”?

7 Quando si potrà enunciare la regola in maniera definitiva?
Qual è la “regola”? Quando si potrà enunciare la regola in maniera definitiva? ...

8 è una sequenza casuale o ha un ordine?
è una sequenza casuale o ha un ordine? In altri termini: è possibile prevedere come continua avendone individuato una legge di progressione? Si ripete 0: è periodica con periodo 1 La sequenza può essere descritta in modo più sintetico della sua pura enunciazione = ha ridondanza  porta informazione

9 è una sequenza casuale o ha un ordine?
è una sequenza casuale o ha un ordine? Si ripete 001: è periodica con periodo 3 Non è periodica, ma ha un nucleo iniziale a due elementi (0; 1) che si ripete aggiungendo però ogni volta uno 0 ai precedenti 0 e un 1 ai precedenti 1

10 è una sequenza casuale o ha un ordine?
è una sequenza casuale o ha un ordine? Si è sicuri che un ordine c’è ma è difficile descrivere la legge di progressione È la sequenza di Champernowne, che è così generata: - si scrivono tutte le combinazioni possibili di 0 e 1 prima quelle a una cifra, poi quelle a due cifre, poi quelle a tre e così via - fra le combinazioni della stessa lunghezza l’ordine è: prima la combinazione con tutti 0 poi quelle con un 1, poi con due 1 ecc. - nelle combinazioni con lo stesso numero di 1 gli 1 compaiono a partire dal fondo

11 Come si ottiene una sequenza casuale?
Estraendo a sorte indipendentemente ciascun bit È possibile verificare a posteriori la casualità di una sequenza data? Le frequenze attese per tutte le combinazioni possibili di 0 e 1 della stessa lunghezza devono essere le stesse  lo 0 e l’1 devono comparire con una frequenza di 1/2 una certa coppia di 0 e 1 (es. 01) deve comparire con una frequenza di 1/4 su tutte le possibili coppie (che sono 4) ecc. Se le frequenze misurate nella sequenza corrispondono a quelle attese per una estrazione a sorte casuale l’osservatore concluderà che la sequenza è casuale, cioè che i singoli bit della sequenza sono indipendenti

12 Una sequenza casuale può essere ordinata? La sequenza di Champernowne
imita il caso molto bene, perché risponde al criterio appena definito se non fosse per la sua regola di formazione così evidente e semplice  il criterio di verifica della casualità definisce una condizione necessaria ma non sufficiente

13 Dare una descrizione sintetica della sequenza 6883888: ...
È un numero di telefono: la sua origine è del tutto casuale Se una sequenza non è generata da alcun meccanismo deterministico è casuale e imprevedibile? Non se ne può prevedere l’effettivo sviluppo ogni termine successivo può solo essere costatato e non inferito dai valori dei termini precedenti Una sequenza del genere è contingente: esiste come frutto di una storia, ma potrebbe essere descritta da un osservatore umano in modo più economico che trascrivendola per intero  porta informazione (= ordine)  è descritta come non casuale

14 Come fa un computer a generare sequenze casuali
che non possano essere descritte come tali? Un algoritmo deterministico produce una sequenza Un'attenta analisi matematica assicura che la sequenza abbia le stesse proprietà statistiche di una sequenza generata da un processo casuale: "La generazione dei numeri casuali è troppo importante per essere lasciata al caso” (Robert R. Coveyou ) Un generatore hardware di numeri casuali è un amplificatore di fenomeni microscopici come il rumore termico o altri fenomeni quantistici tali processi sono, in teoria, completamente imprevedibili e questa affermazione è suffragata da test sperimentali

15 Quale delle due distribuzioni di punti è casuale?
distribuzione di punti prodotta dal computer per generazione casuale di numeri ottenuta con l’aggiunta di “campi di inibizione” attorno a ciascun punto

16 Questa è una distribuzione casuale? Ne riconoscete la forma?

17 Cielo (visione polare)
Le costellazioni non hanno niente a che fare con la disposizione delle stelle nello spazio, sono soltanto una proiezione contingente La distribuzione è casuale eppure da sempre in culture diverse gli uomini “vedono” forme nel cielo “All’inizio era il caos, poi venne lo spirito umano che mise ordine al caos” (Anassagora)

18 L’osservatore da un lato vede l’ordine anche dove
non c’è alcuna base fisica (es. costellazioni) dall’altro attribuisce al caso le situazioni in cui soggettivamente non riesce a riconoscere un ordine (culturalmente appreso) Tra questi due poli oscilla la nostra comprensione del mondo quanto più si allontana dall’uno tanto più si avvicina all’altro

19 L’ordine è intrinseco alla sequenza o è “inventato” dall’osservatore?
Se si complica sempre più la regola di progressione prima o poi l’osservatore non sarà in grado di cogliere il determinismo della sequenza in questo caso è probabile che la attribuisca al caso ma ciò accade perché lui non vi trova un senso

20 “L'intelletto umano, per sua peculiare natura, suppone
facilmente nelle cose un ordine e una regolarità maggiori di quelli che vi riscontra, e, benché molti siano in natura i fatti singolari e dissimili l'uno dall'altro, costruisce non di meno parallelismi, corrispondenze e relazioni che non esistono… a causa della sua stessa natura, è portato alle astrazioni e immagina stabili le cose mutevoli.” (Francesco Bacone) “... radici biologiche ci spingono a cercare ordine nel brulichio di stimoli che irritano i nostri organi di senso e che i nostri cervelli non possono che riorganizzare con categorie innate... è una manifestazione di ciò che chiamiamo adattamento” (Enrico Bellone)

21 Un mondo di eventi casuali, indipendenti uno dall’altro
non soggetto a regole deterministiche è del tutto imprevedibile? È soggetto alle leggi della statistica Queste permettono di aggregare eventi, che alla scala microscopica sono affetti da incertezza per ottenere alla scala macroscopica una certezza quasi assoluta prodotto del calcolo delle probabilità La certezza (prevedibilità) aumenta con il numero di eventi presi in esame

22 I dati relativi a una variabile misurata in una popolazione tendono a distribuirsi attorno alla media con frequenze tanto più basse quanto più ci si allontana da essa Il grafico di frequenza (in ascisse i valori della variabile in ordinate la loro frequenza nella popolazione) tende ad assumere la forma “a campana” tanto più quanto più i dati sono numerosi

23 tanto più il grafico della crescita
Quanto più numerosa è la popolazione tanto più il grafico della crescita si avvicina a questa forma


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