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MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi

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Presentazione sul tema: "MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi"— Transcript della presentazione:

1 MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi
Uso integrato dei moduli per la gestione delle malattie croniche e del rischio clinico

2 L’audit clinico … L’audit clinico è un processo di miglioramento continuo della qualità assistenziale che per un problema: Analizza le cause Definisce l’obiettivo di miglioramento Stabilisce gli interventi correttivi Misura gli esiti degli interventi Permette di ridurre la variabilità (inappropriata) dei comportamenti gestionali e prescrittivi La videata iniziale: partenza

3 Come iniziare? Partiamo dal selfaudit
I moduli di millegpg. Cuore audit clinico, tutti gli altri integrati e derivati. Come iniziare ad usare il programma? Ovviamente volendo fare una autovalutazione partiamo dal self audit e quindi dopo aver lanciato l’analisi dei dati andiamo a vedere il modulo audit clinico Partiamo dal selfaudit

4 Osservare la pratica clinica Il cruscotto, gli indicatori, il confronto
Veloce descrizione della videata iniziale del modulo audit clinico. La prima fase dell’audit parte dall’osservazione della pratica clinica Osservare la pratica clinica. Le aree cliniche e gli indicatori personali di performance a confronto con gli standard. Virtuosità e criticità. Il cruscotto della attività professionale: come mi sto comportando? Quali le aree critiche della assistenza? Gli indicatori per le aree cliniche, il confronto rispetto agli standard HS di default e LAP. Confronto con il benchmark: dati della medicina generale Health Search

5 Le performance di qualità e le criticità Il confronto con lo standard (LAP)
L’analisi del confronto con lo standard di riferimento, in questo caso il livello accettabile di performance, evidenzia numerose aree critiche in molte patologie croniche con un forte impatto su rischio clinico e qualità della vita. Scarsa attenzione ai problemi? Bassa qualità di registrazione? Ad esempio Area diabete, area fibr.atriale, ipertensione ictus. BPCO tutte fortemente dipendenti dal MMG. Criticità riguardano processo ed esito Confronto con lo standard: il Livello Accettabile di Performance

6 Quante e quali sono le criticità?
Analizzare gli indicatori per definire il piano e l’obiettivo del miglioramento Identificare una specifica area clinica Analizzare indicatori di processo ed esito Identificare le criticità gestionali Valutare le possibili cause Valutare percorsi di miglioramento (gestionali/formativi)

7 Approfondire il significato degli indicatori
Quale è il significato degli indicatori. Quali sono gli indicatori che evidenziano criticità? La pagina analisi per problema permette di valutare tutte le aree cliniche e quini approfondire l’analisi degli indicatori per singola area problematica

8 Analizziamo un problema critico… la fibrillazione atriale
Un esempio di autovalutazione. L’area clinica fibrillazione atriale contiene 4 indicatori e rispetto al LAP 2 indicatori su 4 evidenziano criticità. Approfondiamo il significato di queste criticità analizzando tutti gli indicatori dell’area clinica fibrillazione atriale

9 La scheda del problema, gli indicatori, le bandierine colorate
Le bandierine verdi: performance di buona qualità (valore dell’indicatore personale > Ideale) LIVELLO OTTIMALE Le bandierine gialle: performance di qualità accettabile (valore dell’indicatore personale > LAP< Ideale) ACCETTABILE MA MIGLIORABILE Le bandierine rosse: performance di bassa qualità (valore dell’indicatore personale < LAP) CRITICITÀ gestionale La pagina degli indicatori e le bandierine, il loro significato I due indicatori critici indicati con bandierina rossa evidenziano situazioni di rischio rilevante: si tratta di pazienti ad alto rischio TE verosimilmente non appropriatamente trattati

10 Le performance di buona qualità
Link «Visualizza» Per approfondire il significato dell’indicatore: tipo, numeratore, denominatore, razionale, metodologia, confronto con gli standard e con se stessi (analisi precedenti) Non tutto è negativo, ci sono anche performance di buona qualità, le bandierine verdi. Approfondiamo il significato dell’indicatore. Il link visualizza apre la pagina di dettaglio dell’indicatore e ci da informazioni sul tipo di indicatore processo o esito intermedio, sul razionale e sulla metodologia oltre agli elementi di calcolo numeratore e denominatore. Evidente la qualità della registrazione del problema clinico FA

11 Metodologia, razionale e criticità dell’indicatore (prevalenza)
La prevalenza è un indicatore di processo (quello che si fa): esprime il grado di attenzione al problema e il livello di riconoscimento dle problema. Una prevalenza bassa rispetto allo standard indica bassa capacità diagnostica e scarsa attenzione ai problemi, ma anche possibile sottoregistrazione. Nell’esempio la prevalenza è corretta rispetto allo standard ideale e superiore al LAP. E inferiore al dato di HS. Lo storico è allineato e il dato consolidato mostra un trend in aumento negli anni. Un dato molto elevato può indicare una sovrastima del problema ma va tenuto conto delle particolari caratteristiche della popolazione assistita

12 Le criticità rilevate nella gestione dei pazienti con Fibrillazione Atriale
Vediamo gli indicatori critici. È evidente la discrepanza tra indicatori di processo. Attenzione al problema, ma inappropriatezza nella gestione del paziente. Le criticità evidenziano un elevato rischio clinico

13 I pazienti fibrillanti con elevato rischio trombo-embolico
Grave inappropriatezza gestionale: 19 pazienti ad alto rischio TE non sono in TAO, né assumono antiaggreganti!! Possibili cause? Possibili lacune delle conoscenze o competenze? Inappropriatezza gestionale grave- Rischio elevato per 19 pazienti!! Valutati con lo score CHADS. Pazienti che devono assumere TAO o antiaggreganti non sono trattatti da tempo. Anche in precedenti analisi si rileva lo stesso problema. Il confronto con se stessi nel tempo indica una grave inappropriatezza nella gestione di questi pazienti. Quali le possibili cause? Sono del medico o il paziente non fa le terapie prescritte? Vi sono altri problemi (comorbidità, controindicazioni specifiche, inopportunità) che ostacolono la terapia corretta? Incompetenza o semplice grave dimenticanza? Criticità che necessita di interventi correttivi urgenti e/o attività formative!!

14 Definire obiettivi di miglioramento
Ridurre il rischio trombo-embolico (ictus) nei pazienti con FA ad alto rischio (priorità) Strategie: Interventi formativi per colmare eventuali lacune Identificare la macropopolazione con FA ad alto rischio Identificare i singoli soggetti a rischio Valutare eventuali comorbilità (rischio clinico globale) Azioni: Formazione mirata a colmare difetti di conoscenza e competenza Richiamo dei pazienti critici Verifica della registrazione dei dati clinici in cartella Eventuale counselling su terapia Impostazione TAO Valutare l’aderenza al trattamento Eventuale riorganizzazione della struttura assistenziale La criticità rilevata è tale da richiedere un intervento urgente finalizzato alla riduzione del rischio TE e quindi alla prevenzione delle complicanze (Ictus). Ma come mai non ho trattato questi pazienti quando le linee guida lo raccomandano? Forse non ne sono a conoscenza!! Ed ho bisogno di leggere qualcosa sull’argomento oppure ho la necessità di seguire un corso di formazione. Oppure non ho registrato correttamente i dati clinici in cartella Oppure ho solo trascurato il problema ed ho solo necessità di rivedere i miei comportamenti nei confronti di questi pazienti. Devo in ogni caso programmare un intervento dalla identificazione della macropopolazione alla conoscenza del singolo e alla sua valutazione clinica. Probabilmente qualcuno per la presenza di comorbilità è più a rischio di altri. Devo quindi allertare lo studio, i collaboratori per richiamare o telefonare, l’infermiere se c’è per dare loro le opportune informazioni. Organizzare lo studio per attivare la TAO e impostare il trattamento nel singolo soggetto critico. GPG supporta il medico nella gestione delle criticità senza suggerimenti né consigli sui percorsi da seguire o terapie da prescrivere.

15 Aggiornamento e formazione: il Modulo Risorse e FaD
L’aggiornamento è possibile grazie al colelgamento al portale del progetto asco dove è possibile ritrovare numerosi documenti e linee guida sui vari argomenti selezionati e commentati da medici simg. In futuro sono previsti link diretti a corsi di formazione su argomenti specifici

16 Aggiornamento e formazione su argomenti di area cardiovascolare

17 Aggiornamento e formazione su argomenti di area cardiovascolare

18 Mettere in atto interventi correttivi Chi sono i pazienti con FA ad alto rischio?
Ora ho capito la necessità di intervenire sui pazienti. Non sono molti quindi ho un compito abbastanza facile. Ho una popolazione di pazienti che non fanno terapia. Ora devo necessariamente sapere chi sono. Il modulo analisi criticità e intervento è speculare al modulo audit clinico e permette di identificare la popolazione critica ed i singoli soggetti.

19 Tutti i pazienti critici, stratificati per complessità clinica: il Rischio Clinico
La pagina iniziale mostra tutti i pazienti con criticità stratificati sulla base del loro numero. È una stratificazione di complessità e rischio. Questa è una pagina che ognuno di noi può tenere aperta durante la normale attività ambulatoriale consultabile facilmente per poter agire tempestivamente quando il paziente è di fronte a noi, per un qualunque motivo. Come posso individuare tutti i pazienti fibrillanti? Clic su problema (titolo colonna) mette in evidenza i pazienti con fibrillazione atriale.

20 I pazienti fibrillanti con comorbilità Priorità? Interventi urgenti?
I pazienti fibrillanti indipendentemete dal rischio tromboembolico ma stratificati in modo da valutare il livello del rischio per le comorbidità presenti. La pagina analisi per problema invece mi da la possibilità di analizzare l’intera macropopolazione di pazienti problematici

21 E tutti gli altri …? Le criticità per area problematica
Immediatamente la mole di lavoro da affrontare: il numero di pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale Il numero totale dei pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale codificata

22 Le criticità assistenziali: le macro-popolazioni di pazienti a rischio
E nei pazienti fibrillanti quanti sono quelli a rischio elevato e intermedio e quanti tra questi devo rivedere.

23 La macro-popolazione dei pazienti fibrillanti ad alto rischio TE
Per poter attuare interventi correttivi mirati sul singolo paziente, nell’ambito della macro-popolazione dei soggetti a rischio, è necessario identificarli: Chi sono i pazienti? Dalla macropopolazione dei pazienti fibrillanti ad alto rischio alla identificazione del singolo paziente per l’intervento mirato (valutare priorità, urgenze, opportunità degli interventi sul singolo paziente)

24 L’elenco dei pazienti critici: Opportunità e strategie
Strumenti Stampa elenco Esporta elenco Cerca paziente Avvisi per MW Registri di MW Revisione della cartella Organizzazione Studio Collaboratore Infermiere Assegnazione di compiti Richiamo dei pazienti Visite brevi (infermiere) Consultazione medica Impostazione TAO Invio a centro TAO La lista dei pazienti permette di programmare gli interventi correttivi. L’elenco è stampabile o può essere salvato come file excel. Passatto al personale di studio per i contatti telefonici o epistolari e per appuntamenti. All’infermiere o care manager per la consultazione informativa iniziale. Al collega dello studio che si occuperà di gestire i pazienti in TAO. Ma soprattutto al medico che dovrà valutare caso per caso cosa è meglio fare nel singolo paziente dopo aver eseguito una revisione della cartella clinica

25 Organizzazione e Gestione dei pazienti Azioni e Assegnazione di compiti
Medico Stampa lista pazienti Esporta lista pazienti Revisione delle cartelle Stabilisce priorità (i più critici?) Genera avvisi in MW (opportunità) Crea registro di patologia in MW Collaboratore (call center) Telefona ai pazienti Scrive lettera di convocazione a visita Gestisce gli appuntamenti ….. Medico Visita il paziente Controlla esito INR Gestisce TAO Valuta comorbilità Valuta eventuali resistenze al trattamento Valuta aderenza al trattamento Ripete analisi e confronto Valuta risultati degli interventi Infermiere (case/care manager) Riceve il paziente Controllo BMI,PA,FC Valuta comorbilità Valuta opportunità accertamenti Prepara richieste Fissa nuovo appuntamento Azioni e compiti sono necessariamente incompleti; ogni medico può organizzare il lavoro secondo le opportunità offerte dalla struttura in cui opera; interventi più facili da realizzare se struttura complessa con medici, infermieri e collaboratori di studio. Stampa lista pazienti > al call center o case manager per il richiamo e l’informazione del paziente Esporta elenco per archiviazione > per il controllo degli esiti degli interventi (confronto con analisi precedenti) Cerca > ricerca pazienti in elenco (priorità, urgenze; chi sono i più critici?) e revisione delle cartelle Avvisi MW > interventi di opportunità (avviso all’accesso) Registri MW > creazione del registro di patologia

26 Supporto al counselling
Nella gestione del paziente gpg fornisce utili supporti per il counselling e l’educazione del paziente. La sezione handouts consente di stampare documenti eventualmente da consegnare al paziente per motivarlo ed educarlo alla gestione delle sue problematiche (empowerment)

27 I pazienti complessi: comorbilità e rischio clinico
Alcuni pazienti presentano criticità in altre aree cliniche come il diabete, ipertensione, BPCO, ictus. Si tratta di pazienti particolarmente complessi per i quali è necessario un approccio globale, esteso anche alle altre problematiche, per ridurre l’elevato rischio clinico globale. Molte criticità in più aree problematiche!! Possibili cause?

28 Low attender o deceduto/revocato? Il modulo supporti professionali
La scheda Ripulitura Archivi permette di stratificare i pazienti in ordine di probabilità decrescente di essere revocati o deceduti, e quindi non più assistiti in carico, e permette di identificare i pazienti in carico che frequentano poco lo studio: i low attenders; pazienti sani o malati o con fattori di rischio senza contatti, che non fanno terapia o non eseguono un corretto followup e non fanno alcuna prevenzione. Lavoro del case manager. L’analisi del singolo paziente ha fatto rilevare criticità in numerose aree problematiche ed età avanzata. Assenza di prescrizioni e controlli da molti mesi e forse anni. Forse si tratta di un paziente deceduto o revocato? Rivalutare la cartella, contattare il paziente o familiari. Verifica presso l’anagrafe degli assistiti ASL

29 La scheda Ripulitura archivi: discreta probabilità di revoca/decesso
Il paziente potrebbe trovarsi nel RA02 o RA05,6,08. Il paziente ha una discreta probabilità di non essere più assistito. Non ha contatti da oltre 6 mesi pur avendo numerose patologie croniche. Ha cambiato medico? È deceduto? È ricoverato in RSA? Verifica della cartella clinica e controllo presso la ASL o la famiglia. Evitiamo brutte figure al telefono o l’invio di una lettera ad un deceduto.

30 Il paziente è in carico, complesso, con pluripatologia, non trattato: rischio molto alto
Il paziente è in carico. Si configura criticità in appropriatezza e aderenza? Controllo a domicilio. Oltre alla mancanza di TAO non ha Misurazione della PA. Non assume farmaci antiipertensivi, ha LDL oltre 100, non ha creatinina. Non ha dato fumo registrato, non assume statina Ha pluripatologia Non ha contatti da almeno un anno Diabetico senza statina e con LDL >100 mg/dl

31 Il paziente è fibrillante ed ha già avuto ictus/tia – altre criticità!
Il paziente oltre che diabetico e fibrillante ha avuto anche un evento ischemico cerebrale; è quindi un paziente ad altissimo rischio e nonostante questo non fa terapia e non esegue controlli clinici di followup. Ma come tratto i pazienti con eventi ischemici cerebrovascolari? E cosa sto facendo per prevenire tali eventi? Il paziente ha numerose criticità, come molti altri della lista. Potrebbe essere un mio problema? Come tratto i pazienti con eventi ischemici cerebrovascolari?

32 Il Problema ictus e la sua prevenzione
L’ictus è una complicanza possibile ed evitabile della fibrillazione atriale. Nella slide sono evidenziati gli indicatori personali relativi al problema. Analizziamoli per verificare come ci stiamo comportando nei pazienti con questa patologia e valutare eventuali programmi di prevenzione secondaria.

33 Performance di qualità e criticità: le bandierine!!
Gli indicatori personali di area. Prevalenza molto bassa indica sottodiagnosi o sottoregistrazione. Numerose criticità. Le bandierine gialle indicano livelli accettabili. Ma le bandierine rosse sono numerose. Inosservanza delle raccomandazioni delle linee guida o che altro? Stiamo parlando di pazienti ad alto rischio in prevenzione secondaria, che hanno già avuto un evento CV e probabilmente non sono correttamente trattati; basso numero di LDL registrato e basso livello di raggiungimento del target

34 Rischio CV elevato e Colesterolo LDL
Due indicatori critici, probabile scarsa attenzione al problema. Necessità di rivedere i comportamenti prescrittivi e la registrazione degli accertamenti, e intervenire nei pazienti non a target Basso numero di pazienti con Ictus/TIA a RCV elevato con LDL registrato: 6 su 34. 1 solo paziente con LDL registrato a target su 6 dei 34 con ictus/tia. Qualità assistenziale scadente (processo ed esito intermedio)

35 Quanti e chi sono i pazienti con ictus/tia senza richiesta di LDL e con LDL non a target?
La scheda analisi criticità e intervento e la pagina analisi per problema per identificare la macropopolazione ed i singoli pazienti critici

36 Gli indicatori del problema ed i pazienti critici
I pazienti senza registrazione di colesterolo LDL. Ci sono priorità? Il criterio «età» e l’opportunità di intervenire

37 LDL non a target – motivi?
Perché i pazienti estratti non raggiungono il target LDL? Scarsa compliance Scarsa aderenza Deficit comunicazione Inosservanza delle raccomandazioni EB Lacune nelle conoscenze e competenze Necessità di interventi correttivi? Il paziente evidenziato ha 66 anni ha avuto un evento ed il colesterolo LDL non è a target. Il rischio CV è alto. Perché non è a target? Ci sono motivazioni particolari. Ho prescritto la statina a quel paziente? Come posso valutare l’aderenza alla terapia?

38 Valutare l’aderenza alla terapia ipolipemizzante Il modulo Appropriatezza Prescrittiva

39 I pazienti a rischio con eventi sono in terapia ed assumono correttamente la statina?
La pagina iniziale della sezione statine con gli indicatori. As01 Pazienti con evento CV. Il paziente è in questo gruppo. Ecco i criteri di selezione. Chi sono i pazienti? Chi sono i pazienti in trattamento? Sono aderenti al trattamento? Chi sono quelli non trattati (inappropriatezza da mancata prescrizione)?

40 Rivalutare il paziente - assume il farmaco prescritto?
Il paziente è in trattamento, LDL non era a target, ho prescritto la statina ma negli ultimi dodici mesi solo due confezioni. L’indice di intensità di trattamento è bassa e bassa risulta anche l’aderenza che dovrebbe essere almeno del 75% per garantire una protezioen efficace. In pratica il paziente fa una terapia inappropriata. Come mai? Non sono stato sufficientemente chiaro quando ho prescritto la terapia? Non ho motivato il paziente? Posso attivare procedure per ridurre il rischio?

41 LDL non a target – motivi?
Perché i pazienti estratti non raggiungono il target LDL? Scarsa compliance Scarsa aderenza Deficit comunicazione Inosservanza di raccomandazioni EB Lacune nelle conoscenze e competenze Necessità di interventi correttivi? Vediamo un altro paziente 70 anni e con un evento pregresso

42 Aderenza media, LDL non a target
L’aderenza di questo paziente è più alta ma ancora insufficiente. Ultimo LDL 139 quindi non a target. stesse procedure del precedente; devo cambiare statina? Quale statina ho prescritto?

43 Quali le statine prescritte? Il modulo economia sanitaria
Posso aprire il modulo economia sanitaria e valutare l’utilizzo dei farmaci

44 La scheda farmaci equivalenti
Tutti i farmaci, genericati e on patent, della stessa classe. Le statine hanno sia genericati che on patent

45 Le statine prescritte, i pazienti, la spesa, le politerapie
La pagina relativa alle statine. Il nostro paziente è ad alto rischio e probabilmente assume una statina potente… Vediamo chi sono i pazienti cui ho prescritto rosuvastatina. La paziente non è aderente, ho prescritto due confezioni di statina in un anno. Come mai? Posso verificare le politerapie sul paziente, forse la bassa aderenza è dovuta al fatto che assume molte compresse come nel caso di questo paziente. Quale rischio da politerapia? Quale rischio da interazioni farmacologiche? Controllare la cartella.

46 I grafici riassuntivi Il modulo permette di valutare la spesa per statine ed i costi generati dai farmaci genericati e da quelli ancora protetti da brevetto

47 E se prescrivessi solo generici?
E ancora farmi un’idea del risparmi che otterrei sostituendo gli on patent con i generici, tenendo conto del target da raggiungere nel singolo paziente.

48 E la prevenzione dell’ictus?
Le condizioni di rischio Diabete Ipertensione Dislipidemie Fibrillazione atriale Fumo ….. Gestire i sani precorrendo gli eventi (prev. primaria) Perseguire i target di cura nei soggetti con patologia (prev. secondaria) Individuare i soggetti a rischio per Prevenire le patologie e curare comorbilità Diagnosi precoce e prevenzione delle complicanze Individuare i pazienti con patologie note non aderenti e/o non trattati (inappropriatezza)

49 La prevenzione con MilleGPG Il modulo rischio clinico
Il modulo rischio clinico e la prevenzione cardiovascolare. La prevenzione primaria.

50 Prevenzione primaria: il fumo!!
Quanti e chi sono i pazienti fumatori? A quanti ripeto la richiesta di informazioni sulla abitudine tabagica (linee guida GOLD)? Quanti vorrebbero smettere? Quanti sono pronti a smettere? Posso aiutarli a smettere? Posso attivare procedure per migliorare la qualità assistenziale? Il problema fumo. Il primo indicatore. Totale dei fumatori. Quanti fumatori non hanno ricevuto un minimal advice sul fumo negli ultimi due anni? Chi sono questi pazienti fumatori?

51 Gestione dei pazienti fumatori Il modulo Gestione Persone Sane
Il modulo gestione persone sane è un supporto fondamentale per la gestione di pazienti sani ma con rischio potenziale di malattia e ci pone nelle condizioni di attivarci per anticipare gli eventi. Tra le funzioni presenti la sezione counselling fumatore Supporto all’attività di counselling motivazionale per la cessazione della abitudine tabagica nel setting delle cure primarie

52 Counselling paziente fumatore
La pagina iniziale della sezione e l’avvio del test che rimane memorizzato in GPG insieme all’esito. Il paziente potrà risultare pronto a smettere o ci sta pensando o non pronto. In ogni caso sono forniti supporti per aiutare il paziente a trovare la motivazione a smettere o sostenerlo nella decisione di smettere. Eseguire in aula dal vivo la dimostrazione del counselling magari valutando un collega.

53 Prevenzione secondaria del DMT2
Quanti sono i pazienti che presentano fattori di rischio per DMT2 (Standard Italiani)? Quanti sono stati valutati sotto il profilo glicometabolico? Chi sono quelli non valutati?

54 I diabetici misconosciuti!!
Ci sono pazienti diabetici con diagnosi non codificata? Sono in terapia? Eseguono i controlli metabolici raccomandati (Standard Italiani)?

55 Gestione del rischio farmacologico: dislipidemie e statine (nuova nota 13)
Quanti pazienti con colesterolo elevato che non assumono statine? Potrebbe trattarsi di ipercolesterolemie familiari (nota 13 e trattamento delle ipercolesterolemie) Quanti pazienti con colesterolo totale e/o Colesterolo LDL elevati ? Quanti sono a rischio di eventi CV? Tra questi potrebbero esserci pazienti con ipercolesterolemia familiare!! Chi sono?

56 Gestione del rischio farmacologico: la fibrillazione atriale ed il rischio TE
I pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale stratificati sulla base del livello di rischio TE calcolato con lo score CHADS. Quanti quelli ad alto e medio rischio non trattati? Quanti quelli a basso rischio inappropriatamente trattati? Chi sono? I pazienti con fibrillazione atriale stratificati secondo il loro livello di rischio TE (score CHADS), quanti sono? Quanti ad alto e medio rischio non sono trattati? Quanti a basso rischio ricevono un trattamento non appropriato? Chi sono?

57 I pazienti con elevato rischio CV Quanti non raggiungono i target di cura?
Stessa metodologia: quanti sono? Quanti non fanno correttamente la terapia necessaria per la loro situazione? Chi sono?

58 Ho dimenticato qualcosa? Bonifica Clinica Archivi

59 Da dove comincio? Individuazione della macropopolazione e pianificazione degli interventi Estrazione delle liste e creazione del registro Generazione di avvisi in cartella Scelta delle priorità Pazienti critici Low attenders Valutazione delle cartelle cliniche Di cosa ho bisogno?

60 Quali risorse? Callcenter Medici del gruppo Infermiere (care manager)
Telefonata di invito Lettere di convocazione Gestione appuntamenti Medici del gruppo Definizione dei percorsi assistenziali Ambulatori dedicati alla gestione dei problemi clinici Diagnostica di secondo livello Infermiere (care manager) Gestione del coordinamento delle cure Stili di vita Screening Problemi attuali o potenziali del paziente Coordinamento dell’assistenza Facilitazioni Valutazione della qualità assistenziale Gestione finanziaria Cure adeguate Valutazione dell’esistente (adeguatezza e opportunità)

61 L’organizzazione dello studio e attribuzione dei compiti
PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI a rischio Chi fa, che cosa? Quale carico di lavoro? Quale personale? Infermieri Care manager Call center

62 Il modulo supporti professionali e la gestione dei carichi di lavoro

63 Carichi di lavoro nella gestione del DMT2

64 Stratificazione dei diabetici tipo 2 in classi di isocomplessità clinica

65 Gestione del numero e durata della visite

66 Distribuzione del carico di lavoro

67 Quali risultati indurrebbe l’intervento? Il modulo simulazione scenari

68 Eventi evitati per il target HbA1c

69 Eventi evitati per il target Colesterolo LDL

70 MilleGPG: la qualità a 360°
I vari moduli di GPG sono integrati l’uno con l’altro; il cuore dello strumento è l’audit clinico che è il processo di miglioramento della qualità che ha l’obiettivo di migliorare le cure offerte ai pazienti e gli esiti dell’assitenza per mezzo della revisione sistematica delle cure, del confronto con criteri espliciti e della implementazione del cambiamento. L’audit evidenzia i risultati dei processi, evidenzia le aree critiche che necessitano di misure correttive anche mediante processi formativi mirati e analizza gli esiti dell’attività formativa in termini di miglioramento dei risultati clinici e delle performance. Gli interventi migliorano l’appropriatezza (efficacia ed efficienza) dell’attività clinica e riducono i rischi potenziali legati ad omissioni o inesattezze della gestione dei pazienti, Evidenzia i pazienti che necessitano di interventi preventivi tali da aumentare la loro sicurezza ed anticipare gli eventi. Produce report di dati e consente di simulare i risultati derivanti da azioni mirate a migliorare gli esiti e quindi ridurre i costi di patologia.

71 Take home message MilleGPG supporta il medico nella gestione dei pazienti cronici e/o con rischio potenziale Non indica soluzioni, proposte di procedure o di percorso gestionali Non propone terapie per la gestione dei problemi Il medico osserva i dati e, se possiede conoscenze e competenze adeguate, sceglie il percorso di cura e/o i correttivi più opportuni La costruzione dell’eventuale percorso formativo è libera ed autogestita dal medico MilleGPG permette a tutti i MMG di analizzare la propria pratica clinica e migliorare la qualità professionale, sia singolarmente sia a livello di gruppo, funzionalità ora disponibile.

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