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Docenti: Rita Elia Angela Carecci

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Presentazione sul tema: "Docenti: Rita Elia Angela Carecci"— Transcript della presentazione:

1 Docenti: Rita Elia Angela Carecci
“HELIANTHUS 2” Classe II ITER Docenti: Rita Elia Angela Carecci ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “F.CALASSO” LECCE RIFIUTI=RISORSE

2 PERCORSO DELLE ATTIVITA’
Questionari; Quantità dei rifiuti; I rifiuti di una casa; Breve Storia del problema “Rifiuti”; Perché produciamo tanti rifiuti; I simboli dell’imballaggio; Composizione dei rifiuti solidi urbani; Problematiche connesse ai rifiuti; Tempi di degradazione degli oggetti che usiamo; 10. Aspetti normativi; 11. Il divieto di abbandono dei rifiuti; 12. La gestione dei rifiuti; 13. Lo smaltimento dei rifiuti; 14. L’abbandono dei rifiuti e le discariche illegali; 15. Le discariche controllate; 16. Caratteristiche costruttive delle discariche controllate; 17. A proposito di smaltimento: La Cloaca Massima; 18. Incenerimento; 19. L’inceneritore e il termovalorizzatore; 20. Alcune domande sul termovalorizzatore; 21. Termovalorizzatori: come funzionano; 22. Termovalorizzatori: vantaggi e svantaggi; 23. I termovalorizzatori in Italia; 24. La raccolta differenziata; 25. Raccolta differenziata: alcuni numeri aggiornati alla fine del ; 26. Raccolta differenziata: diversi modi; 27. Raccolta differenziata: sistema porta a porta; 28. Ricordiamoci che..; 29. La raccolta differenziata: carta e alluminio; 30. La raccolta differenziata: plastica e vetro; 31. Il giusto rifiuto ad ogni contenitore; 32. Come raccoglie Eco-Melpignano; 33. Il percorso del riciclo; 34. Il riciclo in Italia; 35 Un po’ di Storia … della plastica; 36. Le famiglie della plastica. 37. La nostra plastica quotidiana. 38. I consorzi. 39. I consorzi per il recupero dei materiali. 40. Il compostaggio domestico. 41. I vantaggi del compostaggio. 42. Diversi modi d compostare. 43. Cosa si può compostare. 44. Il compostaggio industriale. 45. Raccolta della frazione umida: Melpignano (1^ parte). 46. Raccolta della frazione umida: Melpignano (2^ parte). 47. Dalla Natura, la soluzione al problema. 48. Le parole dei rifiuti.

3 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE”F. CALASSO” LECCE
CLASSE II ITER “HELIANTUS 2” 2004/05 RIFIUTI = RISORSE Obiettivi Realizzare attività educative dirette alla valorizzazione delle risose del territorio; Sviluppare una sensibilità alle problematiche ambientali; Sviluppare nei giovani una coscienza civile eticamente corretta; Sviluppare nuovi comportamenti in termini di esperienze ed atteggiamenti; Creare nei ragazzi una coscienza della necessità di interventi concreti per limitare le trasformazioni del paesaggio; Sensibilizzare gli studenti di scuola superiore sul problema della produzione dei rifiuti mediante il coinvolgimento di enti pubblici e privati presenti sul territorio, per mettere in atto azioni di prevenzione; Conoscere la classificazione dei rifiuti; Conoscere le varie forme di inquinamento provocato dai rifiuti; Conoscere gli aspetti normativi per la tutela ambientale e paesaggistica; Promuovere una cultura di integrazione con il territorio;

4 QUESTIONARIO 1 - Analisi dei bisogni - Secondo te, il problema dei rifiuti è uno dei più gravi in Italia? Si n°14 No n°11 2. Ti capita di leggere articoli sui quotidiani o seguire trasmissioni che parlano d’ambiente? (solo una risposta) No mai / Si, a volte n°24 Si, spesso n°1 3. Se hai risposto si alla domanda precedente, sapresti dire dove ti capita più spesso di leggere articoli che parlano dell’ambiente? (solo una risposta) Quotidiani n°1 Riviste n°4 Televisione n°20

5 Come giudichi la quantità di informazioni che viene data sui problemi dell’ambiente? (solo una risposta) Troppo poca n°15 Giusta n°9 Perfino troppa n°1 Parliamo ora dell'ambiente. Nella zona in cui viviamo, secondo te, l'ambiente è pulito e in buono stato, oppure inquinato? (solo una risposta) Pulito / Un po' inquinato n° 10 Molto inquinato n° 15 Fra i problemi elencati qui sotto, quale secondo te riguarda la zona in cui viviamo? (solo una risposta) L'inquinamento dell'acqua n° 1 L'inquinamento dell'aria n° 5 Il caos del traffico n° 2 La mancanza di verde n° 5 Lo smaltimento dei rifiuti n° 13

6 Da chi, secondo te, dipende di più la soluzione dei problemi ambientali? (solo una risposta)
Partecipazione dei cittadini n° 19 Azione delle associaz. ambientaliste n° 1 Iniziative comunali e provinciali n° 5 8. Pensa alla gente che abita vicino a noi. Quali delle seguenti frasi ti sembra più simile al loro comportamento nei confronti dell'ambiente? (solo una risposta) Non se ne interessano affatto n° 2 Se ne interessano solo a parole n°19 Cercano di fare qualcosa con i fatti n°4

7 9. Hai mai visto un'industria di riciclaggio?
Si n° 5 No n° 20 10. La necessità di riciclare un materiale, è urgente oggi secondo te? Si n° 25 No /

8 - Abitudini degli alunni alla raccolta differenziata -
QUESTIONARIO 2 - Abitudini degli alunni alla raccolta differenziata - Ti sei mai preoccupato del problema rifiuti? Si n° 15 No n° 10 2. Sei a conoscenza dei tempi di degradazione dei vari tipi di rifiuti? Si n° 3 No n° 22 3. Conosci i sistemi di smaltimento dei rifiuti? Si n° 8 No n° 17

9 4. Sai chi si occupa della raccolta dei rifiuti?
Si n° 19 No n° 6 5. Pensi che il servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella tua città sia efficiente? Si n° 3 No n° 15 Non so n° 6 6. Sai che cos'è la raccolta differenziata? Si n° 25 No /

10 7. Che cosa è per te un rifiuto? (solo una risposta)
Ciò che non serve più n° 13 Ciò che non piace n° 1 Ciò che guasto o rotto n°9 Ciò che resta o avanza n° 2 8. Getti i rifiuti domestici negli appositi contenitori pubblici? Si n° 12 No n° 5 Qualche volta n° 7

11 9. Sai dove finisce la spazzatura di casa tua?
Discarica n° 15 Inceneritore n° 1 Cassonetto n° 9 10. Trovandoti in un parco, hai mai gettato una lattina vuota di bibita in terra al posto di gettarla negli appositi contenitori? Si n° 15 No n° 10

12 11. Hai mai gettato buste di plastica in mare?
Si n° 2 No n° 23 12. Nella tua famiglia si effettua la raccolta differenziata? Si n° 16 No n° 9 13. Nel quartiere/paese dove abiti ci sono contenitori per la raccolta differenziata? Si n° 25 No / Non so /

13 14. Hai cura di gettare il vetro, la carta, la plastica, le pile e i medicinali scaduti negli appositi contenitori della raccolta differenziata? Si n° 14 No n° 11 15. Ti capita di riflettere su quanta carta viene inutilmente sprecata? Hai mai strappato fogli dal tuo quaderno senza ragione? Si n° 23 No n° 2 16. La carta come altri materiali, può essere riciclata. Pensi che sarebbe utile installare in ogni scuola un contenitore per la sola raccolta della carta? Si n° 25 No /

14 17. Hai mai raccolto vecchi giornali per consegnarli ad organizzazioni che si interessano del loro riciclo? Si / No n° 25 18. Hai mai acquistato, o comunque acquisteresti, quaderni o libri fabbricati con la carta riciclata? Si n° 23 No n° 2 19. Per fare la spesa vengono abitualmente utilizzate le buste di plastica. Hai cura di non gettarle via se è ancora possibile utilizzarle? Si n° 21 No n° 4

15 20. Hai mai proposto a tua madre, per fare la spesa, l'uso di una borsa di stoffa perché più ecologica? Si / No n° 25 21. Pensi che il singolo cittadino possa contribuire in qualche modo al problema rifiuti? Si n°23 No n°1 Non so n°1

16 22. Se si, in quale dei seguenti modi?
Bruciandoli n°2 Buttandoli in campagna / Non utilizzando prodotti usa e getta n°23 23. Ritieni importante una campagna di sensibilizzazione all'interno della scuola relativamente all'emergenza rifiuti? Si n°25 No /

17 QUANTITA' DEI RIFIUTI EMERGENZA AMBIENTALE
Ogni giorno ogni italiano produce in media un kg di rifiuti domestici cioè 365 kg all'anno, ossia 28 tonnellate in una vita di 75 anni, un kg di rifiuti non compattati occupa un volume di 9 litri. Una famiglia media di 4 persone ne produce 36 litri al giorno circa 13 m³ all' anno. Una famiglia mediamente è destinata a produrre nell' anno del proprio ciclo di vita m³ di rifiuti. Ciò equivale ad un appartamento di 150 m² completamente riempito fino al soffitto.

18 I RIFIUTI DI UNA CASA Ciascuno di noi accumula:
1 Kg di rifiuti al giorno 365 Kg di rifiuti in un anno. Con un ingombro di 160 vasche da bagno in 1 anno. Se una famiglia si impegnasse nella raccolta della carta, potrebbe salvare 1 albero in un anno. In un anno in Italia si consumano 1 miliardo e 700 mila lattine di alluminio. Messe una sopra l’altra, arriverebbero a coprire più della metà della distanza tra la terra e la luna. Con 25 bottiglie di plastica si ottiene 1 maglione ecologico o il guscio di una valigia. Con 6 Kg di plastica si realizzano 150 bottiglie Ogni generazione lascia a quella successiva 2,5 miliardi di Tonnellate di rifiuti

19 Breve storia del problema "RIFIUTI"
Il PROBLEMA "RIFIUTI" inizia a nascere quando si formano grandi collettività umane in ambienti limitati. Già nell'ANTICA ROMA e nel MEDIOEVO ci si poneva il problema del loro smaltimento. Comunque, in ogni epoca, il problema è stato affrontato portando i residui urbani al di fuori delle mura della città lontano dalla vista dei cittadini, per eliminare i fastidi che la loro vicinanza poteva provocare. Sfruttamento delle Cultura del RISPARMIO AVVENTO della risorse delle RISORSE SOCIETÀ dei CONSUMI RIVOLUZIONE INDUSTRIALE ANNI DEL DOPOGUERRA A PARTIRE DAGLI ANNI '70 GRAVE EMERGENZA AMBIENTALE Produzione di SCARTI grande produzione e SOTTOPRODOTTI di SCARTI che INDUSTRIALI essendo poco convenienti Recuperare costituiscono una IMPATTO sull'AMBIENTE

20 PERCHE' PRODUCIAMO TANTI RIFIUTI?
BENESSERE ECONOMICO (evoluzione degli stili di vita) CRESCITA DEI CONSUMI Perché siamo viziati Perché compriamo cose inutili Per miglioramento del tenore di vita Per adeguamento alla moda (cambiano gli oggetti prima della fine del loro ciclo di vita) Per la presenza degli IPERMERCATI:si passa da una spesa QUOTIDIANA a una spesa SETTIMANALE AUMENTO DELL’USO DEGLI IMBALLAGGI Costituiti da plastica, carta, cartone, tetrapak, alluminio Per la presenza sul territorio di grandi catene di distribuzione Per le trasformazioni sul sistema di distribuzione delle merci. Per l’estetica del prodotto Per eccessiva pubblicità Per la richiesta di igienicità del prodotto Per le informazioni al produttore

21 I simboli dell'imballaggio
Nel settore dell’imballaggio una buona percentuale (40,6%) del consumo è costituita da materiale plastico. Parlando di plastica non si può prescindere dal precisare che esistono molti “tipi” di plastiche che si differenziano tra loro per composizione chimica. PE (polietilene): SI USA PER LA FABBRICAZIONE DEI SACCHETTI DI PLASTICA DEI TELONI AGRICOLI, DEI SACCHI PER LA SPAZZATURA,SACCHI INDUSTRIALI, BOTTIGLIE PER IL LATTE, FUSTI, TANICHE E CASSETTE, CONTENITORI E PAILS PER PITTURE E CASALINGHI, TAPPI, CHIUSURE E CAPPUCCI SPRAY, NASTRI ADESIVI, MATERIALI DA IMBOTTITURA. CON IL TERMINE LDPE S’INTENDE IL POLIETILENE A BASSA DENSITA’ , MENTRE L’HDPE E’ IL POLIETILENE AD ALTA DENSITA’ (I MANTI IMPERMEABILIZZANTI DELLE DISCARICHE CONTROLLATE SONO COSTITUITI DA HDPE IN MAGGIORANZA). PVC (cloruro di polivinile): IMPIEGATO SOPRATTUTTO PER LE BOTTIGLIE DI ACQUE MINERALI NON GASSATE, PELLICOLE PER FILM, BOTTIGLIE E FLACONI DI DETERSIVI, SHAMPOO E COSMETICI, SACCHETTI, ALVEOLI PER FRUTTA, UOVA, CIOCCOLATINI E FIALE, CORDE. PET (polietilentereftalato): E’ LA PLASTICA PER BOTTIGLIE PER BEVANDE GASSATE. PP (polipropilene): SI UTILIZZA NELLA FABRICAZIONE DI FILM, SACCHI INDUSTRIALI, CONFEZIONI PER GELATI E YOGURT, SIRINGHE MONOUSO, SECCHI PER VERNICI E SPAZZATURA PS (polistirolo): SI USA PER LA PRODUZIONE DI BICCHERI POSATE E PIATTI, COPPETTE DI GELATI E YOGURT, TAPPI, CHIUSURE, CAPPUCCI SPRAY E, NELLA SUA FORMA ESPANSA, PER IMBALLAGGI DI OGGETTI.

22 COMPOSIZIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI IN ITALIA.
La composizione dei rifiuti solidi urbani è cambiata nel corso del tempo: CARTA e CARTONE PLASTICA GOMMA Aumento di materiali usati tipicamente nella realizzazione degli imballaggi diminuzione contenuto in acqua e aumento del potere calorifico si privilegia l’immagine del prodotto rispetto alle qualità del prodotto stesso Diminuzione di SOSTANZE ORGANICHE La percentuale di scarti domestici è legata a: a fattori socio-economici alla capacità produttiva del Paese ai comportamenti di consumo delle famiglie

23 Costante la quantità di METALLI e VETRO
La programmazione e la realizzazione del loro SMALTIMENTO attraverso INCENERIMENTO Se è consistente la presenza di frazioni combustibili (carta, plastica, legno) con elevato potere calorifico. CONFERIMENTO IN DISCARICA Per la % di rifiuti inerti RECUPERO DI CALORE La conoscenza della composizione dei R.S.U permette:

24 PROBLEMATICHE CONNESSE AI RIFIUTI ACCUMULO NELL'AMBIENTE
I rifiuti solidi sono spesso scaricati in modo incontrollato sul terreno e le sostanze nocive penetrano in esso. INQUINAMENTO SOSTANZE SOLUBILI Le sostanze solubili presenti nei rifiuti si diffondono in superficie o all’interno del terreno ad opera delle precipitazioni atmosferiche e immessi così nelle acque superficiali e sotterranee. SOSTANZE INSOLUBILI Le sostanze insolubili rimangono sul terreno oppure si trasformano in sostanze solubili per reazioni di ossidazione SOSTANZE TOSSICHE Le sostanze tossiche provocano attraverso: aria acque acque superficiali sotterranee Danni agli organismi e all’uomo con conseguenze per la salute. ACCUMULO NELL'AMBIENTE Molti dei rifiuti prodotti non sono biodegradabili, per cui, se abbandonati nell’ambiente, possono rimanervi per tempi lunghissimi, con comprensibili problemi di impatto ambientale.

25 Tempi di degradazione degli oggetti che usiamo
Ci sono materiali che su trasformano con il tempo, altri invece restano immutati. Ci sono materiali che la terra trasforma… . Forse perché li riconosce (figli della natura…) mentre altri restano immutati e questo perché la natura non li riconosce per determinando su di essi alcuni impercettibili cambiamenti. anni Lattine di alluminio Ogni italiano consuma n media 25 lattine all’anno. Soltanto il 5% di queste è di banda stagionata, facile preda della ruggine e in un anno circa si dissolve. L’alluminio invece è quasi indistruttibile. Infatti possono passare da 10 a 100 anni prima che venga corroso da ossigeno e acqua. Fazzoletti di carta In Italia vengono venduti oltre dieci miliardi di fazzoletti di carta ogni anno. Quando questi viene buttato sul terreno di solito ha già un certo tenore di umidità. Per fortuna: questo fatto favorisce la sua totale distruzione, che si completa in circa tre mesi. 3 mesi

26 100 anni 3-6 mesi 100-100 anni Accendini di plastica
Indistruttibili, economici si possono acquistare ovunque. In Italia, vengono venduti circa 100 milioni di accendini non ricaricabili. Se al termine del loro uso vengono gettati ei bordi delle strade, in un campo, la plastica può essere ritrovata dopo 100 anni. 100 anni Torsoli di mela Acqua, zucchero e cellulosa: sono i componenti principali di un torsolo di mela. Se la frutta primaverile-estiva non viene raccolta, in autunno è già stata trasformata in sostanza organica. Dura più a lungo invece in inverno, quando le basse temperature rallentalo l’attività dei batteri. 3-6 mesi Bottiglie di plastica Tra le materie plastiche, il polietilene e il policloruro di vinile hanno battuto ogni record di utilizzo proprio perché inerti e dalla durata infinita; il 90% dei rifiuti plastici urbani è costituito da questi polimeri, che rimangono inalterati per secoli. Neppure il fuoco è una soluzione,l’unica possibilità è quella della fusione e del successivo riciclo. anni

27 Giornali Il costituente principale della carta è la lignina. A distruggerla ci pensano i batteri specializzati, che la riducono agli elementi base: carbonio, ossigeno e idrogeno. Se vengono buttati, tagliati a strisce, umidità, aria e soprattutto i batteri agiscono più velocemente. Se vengono lasciati in pile accatastate sul terreno, rimangono infatti anche per una decina di anni. 3-12 mesi

28 100-1000 anni 6 mesi 5 anni 4000 anni Sacchetti di plastica
Il polietilene a bassa intensità, un polimero impermeabile e resistente al calore è sempre più sostituito da sacchetti ottenuti mescolando il Pet con derivati naturali(l’amido è il più comune). Si ottiene così una certa biodegradabilità. 6 mesi Fiammiferi Un grammo di legno di pioppo è il materiale utilizzato come supporto per un fiammifero da cucina, ma generalmente ciò che viene buttato è meno della metà. Per trasformarsi in terriccio la lignina e la cellulosa di cui è composto possono impiegare circa sei mesi, sempre che il suolo che lo accoglie sia umido e ricco di funghi e batteri. 5 anni Chewing-gum La gomma da masticare viene spesso buttata per terra, nonostante una scritta sull’involucro inviti ad utilizzare la carta per avvolgerla. La gomma, un prodotto naturale dell’omonimo albero tropicale, degradata dall’ossigeno e dall’aria perde elasticità e viscosità. Bottiglie di vetro In qualsiasi museo si possono trovare bottiglie o perle di vetro. Ottenuto dalla fusione di sabbia silicea e soda, il vetro è infatti un composto chimicamente molto stabile. Nel mare i pezzetti di vetro vengono usati dagli organismi acquatici come substrato a cui attaccarsi. 4000 anni

29 1-2 anni 1000 anni 1000 anni Filtri di sigaretta
A differenza delle sigarette tradizionali, quelle con il filtro impiegano più tempo per scomparire. Il filtro è costituito da acetato di cellulosa. Il risultato è che, nelle condizioni migliori, sono necessari da uno a due anni perché il mozzicone venga distrutto. 1000 anni Card di plastica Le carte telefoniche sono ritagliate da una lamina di polietilene spessa 0.33 millimetri. La società che gestisce i telefoni pubblici ha dotato ogni apparecchio di cassettine per la raccolta delle carte usate, proprio per evitare che queste vengano buttate per terra. Bancomat e carte di credito sono invece in PVC, spesse 0.75 millimetri. Polistirolo Il polistirolo è una delle materie plastiche più antiche. È molto comune e viene usato per la frutta e la verdura. Può essere riutilizzato, ma la legge ne vieta un secondo impiego per alimenti. 1000 anni

30 Il divieto di abbandono dei rifiuti
Art.14 D. Lgs. 22/97 Si proibisce in senso assoluto l’abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti sul suolo e nel suolo; viene poi decretato analogo divieto generale per l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere allo stato solido o liquido nelle acque superficiali e sotterranee. Violazione del divieto da parte di titolari di imprese e responsabili di enti (Art.51 comma 2) Sanzione penale Per rifiuti non pericolosi pericolosi Pena detentiva/pecuniaria alternativa: Arresto da 3 mesi a 1 anno Sanzione da a detentiva/pecuniaria congiunta: Arresto da 6 mesi a 2 anni Violazione del divieto da parte di privati (Art.50 comma 1) Ipotesi ordinaria Sanzione amministrativa Da € A € attenuata Da € 25.00 A € Il soggetto responsabile delle predette violazioni è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio al recupero o allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi (Art.14 comma 3) Sanzione penale Per la inosservanza del sindaco che impone tali attività e stabilisce le operazioni necessarie

31 La gestione dei rifiuti
Adottare il piano territoriale di coordinamento: Pianificare interventi per la difesa del suolo e delle acque; Individuare le aree idonee alla localizzazione di: -parchi; -riserve naturali; Organizzare il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; Il Presidente della Provincia può emanare ordinanze contingibili e urgenti. Il ruolo delle Province Regolamentare tutte le attività inerenti alla gestione dei rifiuti; Individuare i siti da bonificare; Pianificare i vari interventi di recupero ambientale; Il presidente della Giunta regionale può emanare ordinanze urgenti per fronteggiare situazioni di particolare degrado ambientale. Il ruolo delle Regioni Con l’articolo 26 del Decreto di Ronchi, viene istituito, presso il Ministero dell’Osservatorio nazionale sui Rifiuti. Le finalità di questo istituto: Prevenzione della produzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti; Efficacia, efficienza, economicità della gestione dei rifiuti; degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio. Osservatorio nazionale sui Rifiuti Il decreto Ronchi attribuisce ai Comuni i seguenti compiti: Gestire e raccogliere i rifiuti; Trasportare i rifiuti urbani; Ispirarsi a 3 principi fondamentali; Efficienza Efficacia Economicità. I comuni si possono avvalere delle associazioni di volontariato e della partecipazione dei cittadini Il ruolo dei Comuni


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