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Le emulsioni nucleari nella fisica delle particelle elementari

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Presentazione sul tema: "Le emulsioni nucleari nella fisica delle particelle elementari"— Transcript della presentazione:

1 Le emulsioni nucleari nella fisica delle particelle elementari
Giovanni De Lellis Università “Federico II” Napoli

2 Ulisse e Dante Alighieri
La Divina Commedia, Inferno Canto XXVI Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza. Li miei compagni fec’io sì aguti, con questa orazion picciola, al cammino, che a pena poscia li avrei ritenuti; e volta nostra poppa nel mattino, dei remi facemmo ali al folle volo, sempre acquistando dal lato mancino.

3 Ulisse fu infatti uomo d’azione animato da “curiositas” ...
Ulisse e le sirene (stamnos a figure attiche rosse) Periodo tardo arcaico, da Vulci, British Museum Ulisse fu infatti uomo d’azione animato da “curiositas” ... con intelligenza e astuzia sperimentale Il cavallo di Troia (pithos), VII secolo aC Mykonos (Museo Archeologico)

4 ... e inoltre La ricerca “fondamentale” apre la strada a future applicazioni Radio, transistor, laser, ….. basati su precedenti scoperte di fisica fondamentale Nascita e sviluppo di nuove tecnologie World Wide Web nato al CERN Ricerca  Tecnologia Formazione di competenze e professionalità Partecipazione alla ricerca nell’Università e in Laboratori : tesi di laurea e dottorato, borse di studio, …

5 Cosa sono le particelle
Costituenti fondamentali della materia Particelle Elementari Origine del loro legame (o repulsione) Interazioni Fondamentali

6 Da Democrito e Epicuro ai versi di Lucrezio (De rerum natura, Libro I versi 483 e 548 )
I corpi a loro volta si suddividono in elementi primordiali e in oggetti formati dalla coesione delle particelle elementari. Invece gli elementi primordiali non vi è forza capace di scinderli; prevalgono sempre per la solidità del loro corpo. …… Le particelle elementari sono dunque di solida semplicità, altrimenti, conservandosi attraverso le epoche, non potrebbero già da tempo infinito rinnovare le cose. Corpora sunt porro partim primordia rerum, partim concilio quae constant principiorum. Sed quae sunt rerum primordia, nulla potest vis stinguere; nam solido vincunt ea corpore demum. …... Sunt igitur solida primordia simplicitate nec ratione queunt alia servata per aevum ex infinito iam tempore res reparare.

7 Lucrezio, De Rerum Natura
Tito Lucrezio (~ aC) “Nasce il poeta Tito Lucrezio; questi, divenuto pazzo per un filtro d’amore, dopo aver scritto nei momenti di lucidità diversi libri in seguito pubblicati da Cicerone, si suicidò all’età di 44 anni.” Annotazione di S.Gerolamo (IV secolo dC) al Chronicon di Eusebio di Cesarea De Rerum Natura era poco noto nel Medioevo. Lucrezio era considerato un lunatico ed ateo. Il testo venne diffuso dopo la scoperta nel 1417 di un antico manoscritto da parte di Poggio Bracciolini, umanista e segretario del Papa. Lucrezio, De Rerum Natura Copiato da Girolamo di Matteo de Tauris per Sisto V, 1483 Roma, Biblioteca Vaticana

8 E nel 1905: e- (particella) g  e+ (antiparticella)
La massa è una forma di energia energia massa Se lo avessimo saputo prima , avremmo posto c=1 e scritto E=m Esempio : e+ (antiparticella) e- (particella) g  Le particelle non sono più solide e immutabili ma le radici filosofiche (Democrito, Epicuro e Lucrezio) restano ben presenti

9 Storia dei costituenti fondamentali della materia
Elementi chimici Terra Aria Fuoco Acqua Zolfo Sale Mercurio Numero di costituenti elementari (scala logaritmica) 10 100 1 1000 1950 1800 2000 1900 Elettrone Protone Quarks Leptoni Anni Tavola periodica degli elementi “Simmetrie” ? Particelle subatomiche Democrito : la varietà e il divenire di quanto osserviamo in natura proviene dalle tante diverse combinazioni di “costituenti elementari” ( 60 miliardi di individui viventi : tutti con un diverso DNA)

10 Le particelle “elementari” di oggi
Regolarità  ? Le particelle “elementari” di oggi Tavola periodica degli elementi chimici Fisica atomica protone, neutrone, elettrone per “costruire” tutti gli elementi chimici ?

11 Particelle Elementari
Le particelle “elementari” di oggi non lo saranno forse più domani L’atomo non è più considerato come “elementare” : è formato da elettroni e da un nucleo L’essere considerata particella “elementare” dipende dal momento dello sviluppo scientifico

12 Dimensioni Interazione Energia di legame
Dagli atomi ai quarks Atomo ~ 1 Å = 10-8 cm elettro-magnetica E ~ 1 eV Dimensioni Interazione Energia di legame Nucleo ~ 1 F = cm “forte” E ~ 1 MeV Nucleoni (p o n) ~ 1 F = cm “forte” E ~ 100 MeV Quarks u, d, ... (limite delle nostre attuali conoscenze) Sono veramente “elementari” ?

13 Lo scandalo delle cariche elettriche frazionarie: Qu = +2/3 e Qd = -1/3
gluone quark protone Q = = 1 3 1 2 neutrone Q = = 0 Quarks con “carica di colore” Forze “di colore” trasmesse dai “gluoni” (mediatori delle “Interazioni Forti” )

14 Interazione “a distanza” Dinamica Quantistica Relativistica
Ogni interazione ha un mediatore (i mediatori sono particelle “vettori di forza”) Dinamica Classica Interazione “a distanza” Dinamica Quantistica Relativistica Q q   F=q E particella scambio di mediatore

15 Le tre interazioni “fondamentali”
Forte Elettro-Magnetica Debole Gravitazionale* Mediatori Intensità relativa 1 ~10-3 ~10-5 ~10-38 Gluoni (mg = 0) Fotone (mg = 0) Bosoni W±, Zo (m ~ 100 GeV) Gravitone ? Nucleo atomico Atomo, molecole, DNA, ... Decadimenti b radioattivi Corpi celesti Agisce su : quark e- n Carica colore elettrica massa La vediamo in : Recente unificazione Per scambio di mediatore Dinamica classica : solo repulsione Dinamica Quantistica : repulsione o attrazione * Totalmente trascurabile per particelle elementari Nei corpi materiali appare molto intensa solo perché le cariche (masse) sono tutte positive

16 Interazione Elettro-Magnetica  coesione atomica e molecolare
Gli atomi sono elettricamente neutri, ma si ha il legame molecolare E’ spiegato dalla meccanica quantistica Prevalgono le forze attrattive d ~ 1 Å = 10-8 cm Elegame ~ 1 eV Interazione Forte  coesione nucleare Forze elettriche repulsive d ~ 1 F = cm Elegame ~ 1 MeV Il colore è complessivamente neutro, ma si ha la fortissima coesione nucleare Le interazioni “forti” (carica di colore) dominano nel nucleo atomico

17 Interazione “Debole” ? Becquerel (1896) Decadimento b nucleare
Lastre fotografiche riposte al buio vennero trovate impressionate ! Creazione spontanea di radiazione Decadimento b nucleare elementi chimici non immutabili Una croce al merito ha assorbito le radiazioni : la sua “ombra” Ipotesi del neutrino (Pauli 1930) n  p + e- + n p  n + e+ + n ? p n e- Teoria di Fermi (1933) ancora senza mediatore

18 L’Interazione Debole è diventata “Elettro-Debole”
Decadimento b oggi: scambio di W± neutrone protone Descritto sinteticamente e quantitativamente da un “Diagramma di Feynman” Ma le proprietà del neutrino restano un mistero, a cominciare dalla sua massa

19 Quanto-Elettro-Dinamica e Quanto-Cromo-Dinamica (le attuali teorie delle interazioni elettro-deboli e forti) “costante di accoppiamento” = probabilità di emissione del mediatore (a per QED, as per QCD) Interazioni diverse = diversa costante di accoppiamento QCD (carica di colore) gluone quark as QED (carica elettrica) g W, Zo particella a “Diagrammi di Feynman” scritti in termini di (probabilità)1/2 anzichè di probabilità [ come prescrive la Meccanica Quantististica ]

20 L’unificazione Elettro-Debole
Interazioni elettromagnetiche e deboli : • Stessa “costante di accoppiamento” a = e2 /4pc = 1/137 • Fondamentalmente non sono diverse (lo è invece l’interazione gravitazionale : costante G ) Ma viene scambiato un diverso mediatore e.m : fotone g deboli: W , Zo  Perché interazioni “deboli” ? W o Zo : massa (energia a riposo) estremamente grande piccolissima probabilità di scambio

21 Tutto in termini di particelle (anche i mediatori delle interazioni)
Costituenti della materia ( spin ½  “fermioni”) quarks: u, d, ... leptoni: e- , ... Mediatori delle interazioni ( spin 1  “bosoni”) g, W± gluoni Con i quarks si costruiscono gli “adroni” “barioni” qqq : spin ½, ... protone, neutrone, ... “mesoni” qq : spin 0, 1, ... pioni, ... Protoni e neutroni formano i “nuclei atomici” Nuclei atomici ed elettroni formano gli “atomi” ……….

22 “Grande Unificazione” elettro-debole-forte ? “Onde” gravitazionali ?
Interrogativi Esiste il “bosone di Higgs” ? Un necessario “pezzo mancante” nella attuale teoria Il neutrino ha massa ? Nuova visione della fisica delle particelle Implicazioni per astrofisica e cosmologia “Grande Unificazione” elettro-debole-forte ? Proseguire sulla strada iniziata da Newton con la Gravitazione Universale Super-simmetria ? Un legame tra particelle di materia (quarks e leptoni) e particelle vettori di forza (mediatori) “Onde” gravitazionali ? Verifica predizione dalla relatività generale na nb Intensità Energia in GeV Grande Unificazione elettromagnetica debole forte

23 Fare un esperimento è “osservare”
sorgente particelle (luce) bersaglio (da osservare e studiare) “rivelatore” (occhio)

24 Un classico intramontabile: l’esperimento di Rutherford
Foglio d’oro Particelle a Collimatore Sorgente Schermo scintillante (rivelatore) Verifica di ipotesi alternative sulla struttura interna degli atomi Atomi “amorfi” piccoli angoli di diffusione Atomi con struttura interna collisioni dure con nuclei angoli di diffusione inaspettatamente grandi !

25 L’esperimento di Rutherford come inizio di una metodologia
E ~ 1 MeV L’osservazione di diffusioni fornisce informazioni sulla struttura interna di oggetti sconosciuti (una radiografia evidenzia strutture interne attraverso una misura di assorbimento : meno sensibile, quindi forti dosi di radiazione) Metodologia “alla Rutherford” anche per scoperta dei quarks all’interno di protone e neutrone e- E ~ 10 GeV Per indagare oltre servono altissime energie Perché ? Come fare ?

26 Lunghezza d’onda (l) e potere risolutivo
? Fisica classica Immagine visibile se l << d d immagine l  1/E Fisica quantistico-ondulatoria Particelle rappresentate da un’onda Studio di particelle subnucleari l << d ~ cm Sorgenti di particelle ad altissima energia Acceleratori di particelle d l

27 Acceleratore circolare di particelle
Deflessione (campi magnetici) magneti Campi R.F. acceleratori Mr. Proton + Accelerazione (campi elettrici)

28 I grandi acceleratori di particelle nel Laboratorio Europeo CERN (Ginevra) SPS, LEP, … LHC
Monte Bianco Lago di Ginevra ~ 8 km CERN

29 Bersaglio fisso e collisionatori
Esperimenti “a bersaglio fisso” Fascio di particelle su un bersaglio Densità dei corpi solidi  alte probabilità di interazione Adatti per ricerca di eventi rari Esperimenti “con collisionatori” Collisioni frontali tra due fasci di particelle Energie (di collisione) molto elevate Ma i fasci hanno bassa densità Bersaglio fisso e collisionatori rivelatore fascio bersaglio Fascio (450 GeV) Bersaglio (a riposo) Fascio (450 GeV) Energia di collisione 29 GeV Energia di collisione 900 GeV

30 Collisionatori elettrone-positrone (materia) (antimateria)
Punti di collisione LEP al CERN GeV Un rivelatore in ciascun punto di collisione

31 Ma vi è anche la frontiera degli eventi rari (per esempio la Fisica del Neutrino)
Anomalie rispetto a quanto “crediamo di sapere” possono rivoluzionare la conoscenza L’ago nel pagliaio, con tecnologie moderne e raffinatissime Fasci di alta intensità Frontiera della pazienza e dell’astuzia sperimentale Frontiera delle alte energie Alte energie per indagare la struttura interna delle particelle o nuovi fenomeni Collisionatori a energia sempre più alta Complesse e grandi installazioni

32 800 kg CHORUS una “macchina fotografica” per micro-immagini di interazioni di neutrini prodotti da acceleratori! Calorimetro Spettrometro per adroni Piano di veto Spectrometro per muoni h Rivelatori “elettronici”  localizzare tracce nelle emulsioni  identificare le particelle  misurarne l’energia Fibre ottiche scintillanti e altre tecniche Bersaglio attivo per “vedere” interazioni di neutrini in 3D 800 kg di emulsioni fotografiche ~ 0,1 mm n

33 Rispetto alle normali emulsioni fotografiche:
EMULSIONI FOTOGRAFICHE “NUCLEARI” rivelatori di particelle con precisione micrometrica Risposta non in tempo reale: resta “scritta dentro” Viene letta mediante una nuova tecnologia: microscopi automatici Rispetto alle normali emulsioni fotografiche: Sensibilità  rivelazione di tracce di singole particelle Nelle fotografie l’immagine è data da un gran numero di “particelle di luce”, i “fotoni” Spessore  ricostruzione tridimensionale delle tracce

34 EMULSIONI: FISICA E ALTRE APPLICAZIONI
Di grande attualità in Fisica delle Particelle 50 anni dopo la scoperta del “pione” nelle prime “emulsioni nucleari” esposte a raggi cosmici Trasferimento tecnologico per analisi immagini in: Terapia tumorale, Biofisica, etc… cromosomi

35 LE EMULSIONI IN UN ESPERIMENTO DI FISICA
“foglio” di emulsioni “bersaglio attivo” (costituito da fogli di emulsioni) traccia ricostruita a partire da immagini acquisite su diversi livelli supporto plastico emulsione (spessore 0,05-0,5 mm) particella entrante ( invisibile se è un neutrino ) fascio di particelle (perpendicolare alla superficie delle emulsioni)

36 “GRANI” IN UNA “VISTA” ~ 50 ingrandimenti profondità di campo 0,003 mm
grano “GRANI” IN UNA “VISTA” ~ 50 ingrandimenti profondità di campo 0,003 mm Le tracce delle particelle che interessano sono perpendicolari al foglio: dopo lo sviluppo sono viste come “grani”di argento metallico . Risultati di Fisica Analisi delle immagini Collegare grani  tracce Collegare tracce  eventi

37 Materia ordinaria : p, n , e-
Raggi cosmici ( protoni, … ) Materia ordinaria : p, n , e- La pioggia cosmica po Particelle elementari di altissima energia sono generate in lontane galassie, con meccanismi praticamente sconosciuti Interagendo nell’atmosfera esse producono “sciami” di particelle n I neutrini attraversano la terra ! n

38 Tracce di particelle visualizzate da una “camera a scintilla”
Possiamo “vedere” la pioggia cosmica (mediante “rivelatori di particelle”) Tracce di particelle visualizzate da una “camera a scintilla”

39 Studio dei raggi cosmici
Utilizzate emulsioni nucleari per la prima volta su vasta scala in Giappone nel dopo-guerra sulle “Alpi” giapponesi Alternanza di materiale passivo (economico) e emulsioni nucleari (analisi visiva): assai faticoso ma molto economico (pochi fondi per la ricerca nell’immediato dopo-guerra) Negli anni ‘70 iniziato lo sviluppo di sistemi di scansione automatica Primo prototipo sviluppato negli anni ‘80 raggi cosmici

40 Particelle a vita breve
L’equivalenza tra massa e energia fa sì che la massa possa essere convertita in altre masse (più piccole) ed energia residua La disintegrazione (decadimento) di particelle è la “conversione” in particelle più leggere Quanto più la particella è pesante, tanti più tipi di conversioni sono possibili (più combinazioni di stati finali permessi) e quindi la particella si disintegra più velocemente Di qui le particelle a vita breve, ovvero particelle pesanti La loro scoperta è possibile solo raggiungendo alte energie (masse) Esempio: se la particella più leggera ha massa 1 allora 3  ? 3 2+1 2 decadimenti decadimento nessuno (stabile)

41 Prima particella con “charm” (X)
Due particelle con “charm” sono create e si disintegrano di lì a poco (10-12 s) Prof. Niu e coll., Nagoya University, Giappone 1971.

42 Prima particella con “beauty”
Due particelle con “beauty” sono create e si disintegrano di lì a poco (10-12 s) Creando particelle con “charm” che a loro volta decadono Esperimento WA75, CERN Ginevra, 1980

43 ANALISI AUTOMATICA DI IMMAGINI
Indispensabile per conseguire risultati in un tempo accettabile Tecnologie avanzate Meccanica di precisione Ottica Elettronica Informatica

44 RETE INFORMATICA ESTERNA
SISTEMA AUTOMATICO PER ANALISI DI IMMAGINI 3-DIMENSIONALI IN EMULSIONI (schema generale) MONITOR VISUALIZZAZIONE DELLE IMMAGINI E GRAFICA TELECAMERA A CCD 1024 x pixels, 30 Hz 512 x 512 pixels, 60 Hz 512 x 512 pixels, 120 Hz ACQUISIZIONE DATI E CALCOLO RETE INFORMATICA ESTERNA CONTROLLO ILLUMINAZIONE E MOVIMENTO MICROSCOPIO PC

45 MICROSCOPIO AUTOMATICO E TELECAMERA
Telecamera CCD Emulsione Ottica Meccanica di precisione controllata automaticamente Sistema di misura della posizione ( encoder ) precisione ~ 0,001 mm

46 RICERCA AUTOMATICA DI TRACCE ED EVENTI
VISTE A DIVERSA PROFONDITA’ NELL’EMULSIONE CCD OBIETTIVO 50 X vista ~ 0,15 x 0,15 mm2 profondità di fuoco ~ 0,003 mm RICERCA DI GRANI ALLINEATI viste EMULSIONE TRACCE ( grani allineati ) BANCO OTTICO E MICROSCOPIO

47 VERSO IL VERTICE DELL’INTERAZIONE
PIANO DEL VERTICE DELL’INTERAZIONE 0.01 mm VERSO IL VERTICE DELL’INTERAZIONE 0.15 mm

48 RICOSTRUZIONE TRIDIMENSIONALE DI TUTTE LE TRACCE
EVENTO RICOSTRUITO IN 3 DIMENSIONI 0,15 x 0,15 x 0,8 mm3 (non in scala) EMULSIONE SUPPORTO PLASTICO

49 La storia dell’universo in una pagina
noi siamo qui La storia dell’universo in una pagina 10-43 s 102 s 10-34 s 10-10 s 1013 secondi 109 anni oggi ! 5 x 109 anni Un momento importante Disaccoppiamento radiazione-materia (bassa densità, bassa probabilità di interazioni) L’universo diventa trasparente ! L’inizio rapidissimo


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