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Progetti di promozione di corretti stili di vita

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Presentazione sul tema: "Progetti di promozione di corretti stili di vita"— Transcript della presentazione:

1 Progetti di promozione di corretti stili di vita
Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ULSS 1 Belluno Belluno 18 febbraio 2008

2 LA SALUTE “ La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia o infermità” La vita quotidiana diviene lo spazio privilegiato della promozione alla salute. E’ importante far sviluppare le capacità personali, rendere ciascuna persona in grado di affrontare le fasi, le scelte e le difficoltà della vita con la consapevolezza delle risorse, personali e comunitarie, a disposizione e del proprio ruolo di protagonista. OMS

3 Carta di Ottawa 1986 La santé est donc perçue comme une ressource de la vie quotidienne, et non comme le but de la vie ; il s'agit d'un concept positif mettant en valeur les ressources sociales et individuelles, ainsi que les capacités physique.

4 Carta di Ottawa 1986 La promozione della salute sostiene lo sviluppo individuale e sociale della salute offrendo le informazioni, assicurando l’educazione per la salute e perfezionando le attitudini indispensabili per la vita. In questo modo essa permette alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di fare scelte favorevoli a questa.

5

6 Come promuovere corretti stili di vita nei bambini – ragazzi?

7 Alimentazione Stile di vita
Abbiamo visto come l’alimentazione e lo stile di vita possono incidere sullo stato di salute delle persone. In particolar modo il problema OBESITA’ è un problema molto serio che coinvolge massivamente la popolazione mondiale. SALUTE

8 Cambia il concetto di Educazione alla Salute !
E’ necessario rendere le persone consapevoli della propria AUTOEFFICACIA in tema di assunzione dei fattori di rischio Modifiche del comportamento CONOSCENZA fattori di rischio Modifiche del comportamento

9 Promozione della Salute
Promozione della Salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo e migliorare la propria salute … Una comunità deve essere capace di … cambiare l’ambiente circostante … I cambiamenti dei modelli di vita, di lavoro e del tempo libero hanno un importante impatto sulla salute …

10 Di quale promozione della salute parliamo
Fattori intrapersonali Caratteristiche individuali che influenzano il comportamento (conoscenze, atteggiamenti, credenze e personalità)  Fattori interpersonali Processi interpersonali e gruppi primari, comprendenti famiglia, amici, pari, che forniscono identità sociale, supporto e definizione di ruolo Fattori istituziona li Norme, regolamenti, politiche e strutture informali, che possono impedire o promuovere i comportamenti raccomandati Fattori comunitari Reti sociali, norme o standard esistenti in modo formale o informali negli individui, nei gruppi e nelle organizzazioni Politiche pubbliche Politiche locali regionali e nazionali e leggi che regolano o sostengono le azioni per la salute e le pratiche per la prevenzione, la diagnosi precoce, il controllo e la gestione dei problemi di salute Di quale promozione della salute parliamo

11 Educazione nutrizionale (ADA):
ogni insieme di esperienze educative disegnate per facilitare l’adozione volontaria di comportamenti alimentari e correlati alla nutrizione che conducono alla salute ed al benessere.

12 Fattori che influenzano il cambiamento nei comportamenti alimentari
Attitudini, credenze, percezioni e valori Ostacoli percepiti, rischi e benefici del cambiamento Self-efficacy conoscenze Motivazione e prontezza al cambiamento livello individuale Sicurezza di sè Preferenze alimentari Capacità di applicare le conoscenze su cibo e nutrizione Acquisizione ed elaborazione delle informazioni, presa di decisioni

13 livello ambientale Organizzazione comunitaria
Fattori che influenzano il cambiamento nei comportamenti alimentari Norme sociali, modelli di ruolo, politiche istituzionali Organizzazione comunitaria Spunti e rinforzi ambientali Supporto familiare e sociale al cambiamento Canali di comunicazione ed educazione livello ambientale Commercializzazione dei cibi Qualità e formato dell’informazione Accesso, disponibilità e costo degli alimenti

14 Fattori di rischio Fattori di protezione

15 Come aumentare i fattori di protezione e ridurre i fattori di rischio?

16 pre-intenzione intenzione preparazione azione mantenimento
Modello degli stadi del cambiamento (DiClemente e Prochaska 1982) sono contento di giocare alla play station sul letto e non ho alcuna intenzione di smettere pre-intenzione Non si ha intenzione di fare alcun cambiamento forse sto mettendo su troppa ciccia: dovrei smettere di stare fermo intenzione Si sta considerando la possibilità di cambiare giocherò non più di 30’ al giorno alla play station e farò un po’ di movimento preparazione Si attuano piccoli cambiamenti oggi vado al parco a giocare con gli amici azione Si è attivamente impegnati in un nuovo comportamento sono tre mesi che gioco al parco e ho nuovi amici mantenimento Si mantiene il cambiamento nel tempo

17 pre-intenzione intenzione preparazione azione mantenimento
Modello degli stadi del cambiamento pre-intenzione Non si ha intenzione di fare alcun cambiamento non ho nessuna intenzione di cambiare il mio modo di mangiare intenzione Si sta considerando la possibilità di cambiare forse mangio poca verdura preparazione Si attuano piccoli cambiamenti mangerò una porzione di verdura ad ogni pasto azione Si è attivamente impegnati in un nuovo comportamento mangio tutti i giorni tre-quattro porzioni di verdura mantenimento Si mantiene il cambiamento nel tempo lo faccio da un anno

18 Preparazione ci si prepara a cambiare
Contemplazione si pensa di cambiare Processi di cambiamento Azione si cambia Precontemplazione non si pensa di cambiare Bilancia decisionale Mantenimento Si mantiene il cambiamento autoefficacia Ricaduta Modello degli stadi del cambiamento (Di Clemente Prochaska)

19 Quale efficacia? apprendimento Dati? comportamento Dati epidemiologici
salute

20 Processi di cambiamento
Aumento della consapevolezza Attivazione emozionale e drammatizzazione Rivalutazione di sé Rivalutazione dell'ambiente Liberazione sociale Liberazione personale Contro-condizionamento Controllo dello stimolo Gestione delle ricompense Relazioni di aiuto

21 La diffusione di una innovazione
temporeggiatori riluttanti disponibili conservatori anticipatori 2.5% 13.5% 34% 34% 16%

22 Efficacia teorica Efficacia pratica
(efficacy) capacità potenziale, individuata in condizioni ottimali, di produrre gli effetti di salute desiderati Efficacia pratica (effectiveness) capacità, nella realtà concreta, di produrre gli effetti di salute desiderati

23 Fattori di successo Raccomandazioni e linee guida
Impegno della comunità Fattori di successo Esempi di buona pratica Promozione Salute Piemonte Impegno delle istituzioni

24 approccio evidence-based
limitazioni nella pratica della promozione della salute reperibilità degli studi applicabilità dei criteri pochi studi con valutazione e pubblicati “arte” della promozione della salute (misurabilità e trasferibilità di abilità agite e dinamica delle relazioni) pochi investimenti su appropriate forme di valutazione per interventi complessi pochi studi con valutazione pubblicati (e nei pubblicati bias per interventi classici di educazione sanitaria, con più rigoroso disegno di ricerca)

25 generalizzabilità plausibilità completezza riproducibilità
Si può “esportare”? plausibilità Ha senso? completezza Si è tenuto conto di tutto? riproducibilità Si può ripetere? efficacia pratica Funziona qui? efficacia Funziona?

26 interventi efficaci nella scuola Approccio centrato sul comportamento
strategie educative con adeguato supporto teorico e fondate sulla ricerca tempo ed intensità adeguato di intervento (10-15 ore per 3-5 settimane) 15 ore per impatto sulle conoscenze almeno 50 ore per impatto sui comportamenti coinvolgimento della famiglia (fratelli maggiori) inserimento di autovalutazione e di feed-back allargamento ad ambiente scolastico e intera comunità coinvolgimento dei pari

27 scuola Funziona se….. Dieta + attività fisica
Approccio curricolare duraturo Coinvolgimento dei genitori Interventi strutturali Interventi sulla comunità

28 Raccomandazioni Uso di strategie di intervento con basi teoriche solide enfasi sulla ricerca formativa e sull’analisi sistematica dei bisogni uso di modelli validati di pianificazione, es. PRECEDE/PROCEED costruzione di opportunità per supporto sociale costruzione di collaborazioni e alleanze interdisciplinari ed intersettoriali

29 Promozione della salute a scuola:
i processi, le azioni e le iniziative che rendono capaci le comunità scolastiche* nel loro complesso a sostenere ed alimentare la salute ed il benessere. *l’insieme di coloro per i quali la scuola è luogo di lavoro e di studio, ma anche che hanno con essa regolari contatti

30 Healthy school (scuole in salute)
In relazione alla quantità di tempo trascorso tra le mura scolastiche, la scuola è vitale per migliorare la salute dei ragazzi Un approccio completo, quale quello della “pedagogia critica”, è in grado di rendere maggiormente consapevoli bambini, insegnanti, genitori e la comunità delle opportunità che la scuola offre per migliorare la salute, aiuta a migliorare la scuola stessa (K.Simpson 2004) Il coinvolgimento dei ragazzi nella loro esperienza pedagogica è essenziale per garantire una formazione di qualità (Dadds 1999)

31 I programmi devono coinvolgere il personale scolastico nella pianificazione
I programmi devono coinvolgere i ragazzi nella pianificazione I programmi devono coinvolgere le agenzie, istituzionali e non, ed i gruppi della comunità nella pianificazione, realizzazione e valutazione delle attività

32 tutti gli aspetti della vita scolastica hanno un impatto sullo sviluppo del bambino nel divenire un cittadino responsabile iniziative rivolte ad un’educazione alimentare, per un’alimentazione sana investimenti per promuovere attività fisica … nel rispetto della sicurezza

33 Criteri per l’efficacia dell’educazione alla salute (Canadian Association for School Health)
1- aiutano il successo di un’iniziativa: Approccio globale che associ di apprendimento e sviluppo di abilità, atteggiamenti e conoscenze sulla nutrizione Numero minimo di ore da dedicare, insegnanti preparati, coinvolgimento attivo dei genitori e attività a casa, educazione informale tra pari, coordinamento tra attività in classe e programmi del territorio Rinforzo dell’insegnamento attraverso le “politiche” per la salute della scuola

34 Obiettivi/contenuti Amplificare le abilità di base
Focus sulla percezione degli allievi circa i problemi di salute Scegliere i metodi didattici appropriati per gli obiettivi (es. il processo di decisione con il role playing) Adattare programmi e materiali ai bisogni specifici Bilanciare i messaggi di salute generali agli specifici messaggi per i gruppi ad alto rischio (es. obesi) Assicurare continuità e consequenzialità, non presentando semplicemente una collezione di unità didattiche sulla prevenzione

35 Metodi/tecniche Individuare i differenti stili di apprendimento
Usare una varietà di tecniche didattiche Dare spazio all’apprendimento cooperativo Dare spazio all’apprendimento attivo Fare un buon uso delle tecnologie informatiche Fare un buon uso dei sussidi multimediali

36 Dossier di documentazione

37 Dossier di Documentazione
ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO E ATTIVITA’ FISICA IN INFANZIA ED ADOLESCENZA

38 Caratteristiche di scuola promotrice di salute Health Promoting School
Sceglie di essere una comunità che nel suo complesso promuove la salute degli studenti, degli insegnanti…attraverso il curriculum, l’ambiente fisico ed organizzativo, contatti con la realtà extrascolastica.. Favorisce attività tra pari focalizzate su confronto e scambio di idee ed esperienze Considera il soggetto in formazione partecipante attivo nella costruzione di un suo progetto personale di benessere

39 altre malattie correlate
WHO, Global strategy on diet, physical activity and health corretta alimentazione moderata attività fisica strategia efficace per la prevenzione obesità sovrappeso altre malattie correlate a life-course perspective infanzia – adolescenza – età adulta

40 ambiente scuola famiglia INFANZIA E ADOLESCENZA QUALE SETTING?
(WHO, 2004) QUALE SETTING? ambiente scuola famiglia

41 PREVENZIONE DELL’OBESITA’: EVIDENZE DI EFFICACIA
(studi randomizzati controllati) Interventi realizzati nel contesto scuola raccomandati articolati su più componenti (educazione alimentare, promozione attività fisica, riduzione di comportamenti sedentari, momenti di formazione degli insegnanti, cambiamenti rispetto ai pasti distribuiti a scuola, approccio comportamentale.. ): i risultati migliori si registrano nella popolazione scolare femminile. producono effetto lieve, ma significativo nell’aumento del solo consumo di frutta integrano momenti di educazione alimentare (aumento consumo frutta e verdura) con percorsi di educazione al gusto, coinvolgono i genitori (i risultati sono migliori se i genitori sono ad alto rischio di malattia cardiovascolare) , gli insegnanti ed operatori sanitari, prevedono cambiamenti all’interno della scuola (mensa), si propongono un solo obiettivo nello stesso progetto (es. aumentare il consumo di frutta e verdura)

42 PREVENZIONE DELL’OBESITA’: EVIDENZE DI EFFICACIA
Interventi realizzati nel contesto scuola Evidenze di efficacia non sufficienti Volti a ridurre le sole forme di svago “passivo” (guardare la televisione, giocare con videogiochi..). Coinvolgono attivamente i genitori quali promotori di uno stile di vita attivo da parte dei figli, la strategia comportamentale è l’auto-monitoraggio. Evidenze di efficacia carenti Programmi di attività fisica condotti da esperti o da insegnanti di educazione fisica siano efficaci nel prevenire l’obesità e il sovrappeso nei bambini della Scuola dell’Infanzia e di Scuola Elementare Interventi realizzati nel contesto famigliare L’attenzione è rivolta all’alimentazione, alla promozione di uno stile di vita attivo e corretto. E’ previsto un lungo coinvolgimento dei bambini e dei genitori, che registra un’influenza positiva sulle abitudini alimentari, ma non un impatto chiaro sul peso.

43 PROMOZIONE ATTIVITA’ FISICA: EVIDENZE DI EFFICACIA
Interventi realizzati in ambito scolastico Fortemente raccomandato (maggiori risultati con gli alunni di Scuola Elementare) Modifica dei programmi curricolari e delle politiche scolastiche per incrementare la quantità di AF moderata/intensa, la quantità di tempo dedicato all’AF in classe, la quantità di tempo in cui gli studenti sono attivi ed il movimento durante le ore di Educazione Fisica Evidenze di efficacia insufficienti Gli interventi centrati sul “dare informazioni” rispetto ai rischi e ai comportamenti correlati alla AF e all’alimentazione Prevedono momenti educativi in classe, miglioramenti a livello di istituto scolastico e il coinvolgimento della famiglia

44 I bambini non si percepiscono attori rispetto ai temi della salute
FATTORI CHE FACILITANO/OSTACOLANO IL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA (età- 4 –10 anni) (ricerca qualitativa) I bambini non si percepiscono attori rispetto ai temi della salute I bambini non danno importanza/credibilità a ciò che riguarda la loro salute futura I bambini attribuiscono un significato molto differente alla frutta, alla verdura e ai prodotti dolciari I bambini apprezzano le occasioni offerte loro per esercitare la capacità di scelta del cibo I bambini attribuiscono al pranzo, alla cena…un valore sociale I bambini percepiscono la contraddizione tra ciò che viene loro detto e ciò che gli adulti mettono in pratica

45 FATTORI CHE OSTACOLANO.. FATTORI CHE FACILITANO… L’ATTIVITÀ FISICA
Significato attributo AF (soprattutto nella pre-adolescenza: non sentirsi in grado..) Preferenze e priorità Abitudini familiari e sostegno dei genitori Ristrette possibilità di accesso alle strutture o scarse opportunità di fare sport FATTORI CHE FACILITANO… L’ATTIVITÀ FISICA Gli aspetti dell’attività fisica che i bambini prendono in considerazione (divertirsi, stare in compagnia, senso di sfida, competizione..) Abitudini familiari e sostegno dei genitori Disponibilità maggiore di accedere alle strutture e di praticare sport

46 RACCOMANDAZIONI associare il consumo di frutta a qualcosa di “gustoso” e non di salutare offrire una maggiore possibilità ai bambini di modificare il contesto sociale in cui si cibano formulare messaggi educativi credibili offrire una vasta gamma di possibilità ai bambini di svolgere AF associare l’attività fisica alla possibilità di trascorrere del tempo con i propri amici ridurre i costi associati allo svolgere attività fisica o sportiva non sottovalutare gli approcci “non curriculari” per fare movimento: intervallo scolastico, creare percorsi pedonali sicuri casa-scuola

47 Le Fasi di programmazione di un intervento di Educazione Sanitaria
Individuare i bisogni Definizione degli obiettivi (educativi e didattici) Preparazione ed attuazione del programma Stabilire le risorse a disposizione Stabilire i vincoli Stabilire la metodologia La valutazione

48 Individuazione dei bisogni
Una programmazione ben articolata deve partire da un’analisi dei BISOGNI della persona. bisogno identificato in base a valori soglia bisogno percepito bisogno espresso bisogno identificato in base a valori soglia: bisogni identificati da un esperto, ma l’opinione dell’esperto può variare rispetto al livello di accettabilità dello standard oppure i valori dell’esperto possono essere differenti da quelli dell’utente bisogno percepito: è un bisogno che le persone sentono e che influenza conseguentemente la domanda che le stesse rivolgono ai servizi. Non sempre però il bisogno percepito corrisponde ad un bisogno reale. bisogno espresso: è un bisogno percepito che si è trasformato in domanda o richiesta. Una volta effettuata la conoscenza della situazione di partenza è importante compiere un’analisi dei bisogni più rilevanti e valutare a quali di questi sia necessario dare priorità. L’operatore deve quindi porsi delle domande chiave per riconoscere tali priorità. Queste domande riguarderanno il gruppo di utenti destinati all’intervento, l’età delle persone che dovrebbero essere coinvolte, la probabilità di efficacia del progetto sull’area prescelta, la possibilità di realizzazione dello stesso e la presenza di persone-gruppi che possano collaborare.

49 Le Fasi di programmazione di un intervento di Educazione Sanitaria
Individuare i bisogni Definizione degli obiettivi (educativi e didattici) Preparazione ed attuazione del programma Stabilire le risorse a disposizione Stabilire i vincoli Stabilire la metodologia La valutazione

50 Definizione degli obiettivi
Obiettivi educativi Obiettivi didattici OB. EDUCATIVI sono orientamenti di fondo, linee guida, principi ispiratori. In campo sanitario il più importante obiettivo educat. E “dare valore alla persona, aiutarla a sviluppare le sue potenzialità” OB. DIDATTICI sono quell’insieme di abilità, atteggiamenti, conoscenze che attraverso l’apprendimento inducono mutamenti specifici. La formulazione di un obiettivo didattico è utile perché aiuta a pensare in modo più ordinato e a pianificare in modo più attento e, inoltre, perché permette di valutare i risultati ottenuti e di imparare dagli errori. Questi obiettivi sono rivolti alla persona, diviene un obiettivo realistico. Al momento della formulazione degli obiettivi è necessario essere CHIARI e SEMPLICI. Gli obiettivi possono essere di: Fornire conoscenze all’utente (saPERE) Aiutarlo a compiere azioni corrette per la sua salute (saper fare) Sviluppare in lui delle competenze, degli atteggiamenti giusti, una volontà di cambiare (saper essere) Un’altra sottoclassificazione degli obiettivi può essere fatta tenendo conto della temporalità (obiettivi a breve, medio e lungo termine).

51 Obiettivi educativi Aumentare la coscienza individuale relativamente all’area della salute Migliorare le conoscenze dell’utente Migliorare la consapevolezza dell’utente Favorire il cambiamento di abitudini Aiutare l’utente a prendere decisioni Aiutare l’utente a cambiare comportamento Promuovere un cambiamento sociale in senso positivo

52 Le Fasi di programmazione di un intervento di Educazione Sanitaria
Individuare i bisogni Definizione degli obiettivi (educativi e didattici) Preparazione ed attuazione del programma Stabilire le risorse a disposizione Stabilire i vincoli Stabilire la metodologia La valutazione

53 Preparazione ed attuazione del programma
Risorse umane Stabilire le risorse a disposizione Stabilire i vincoli Stabilire la metodologia Risorse materiali Modificabili Immodificabili ma accerchiabili RISORSE: UMANE: noi con le nostre esperienze e conoscenze; le persone che possono aiutarci (i colleghi, il personale di segreteria, i tecnici, ..); il gruppo di utenti ( questi possiedono già alcune conoscenze, tecniche, entusiasmo, …); le persone che influenzano gli utenti (genitori, amici, i pari,..); i piani programmatori (nazionali, regionali, locali, dell’ULSS); i centri e i servizi esistenti (centri sportivi, consultori, SIAN, …). MATERIALI: amb enti, attrezzature, idonee, stampati, audiovisivi, … e le risorse finanziarie VINCOLI: qualsiasi elemento in grado di opporsi o agire da elemento di disturbo rispetto al conseguimento degli obiettivi attesi. I vincoli possono essere modificabili (e quindi trasformabili in risorse), immodificabili ma accerchiabile (non viene compromessa la possibilità di realizzare l’intervento), immodificabile e quindi in grado di compromettere quasi certamente la possibilità di raggiungere gli obiettivi attesi (obbliga gli operatori a modificare gli obiettivi proposti). LA METODOLOGIA è la modalità generale con la quale portare avanti l’attività educativa. Non esiste un unico metodo per l’educazione alla salute, talvolta lo stesso obiettivo può essere raggiunto con più metodi. Per poter scegliere metodi idonei è necessario prendere in considerazione due fattori fondamentali : Quali sono i metodi più idonei per raggiungere gli obiettivi stabiliti quali metodi sono più accettabili per gli utenti. L’obiettivo può essere raggiunto solo se il metodo è quello idoneo. Se la figura centrale del processo educativo è “l’allievo” è necessario che i contenuti del nostro insegnamento siano legati al suo mondo, al bagaglio di conoscenze che egli già possiede e sulle quali si può lavorare per stimolarlo a riorganizzarle e a prendere coscienza della lacune da colmare. Immodificabili

54 Le Fasi di programmazione di un intervento di Educazione Sanitaria
Individuare i bisogni Definizione degli obiettivi (educativi e didattici) Preparazione ed attuazione del programma Stabilire le risorse a disposizione Stabilire i vincoli Stabilire la metodologia La valutazione

55 La valutazione Deve essere continua durante tutto il processo e non solo finale. VALUTAZIONE DI PROCESSO : riguarda i metodi utilizzati nel programma di intervento Ogni intervento sanitario esige una valutazione che deve essere continua durante tutto l’intervento, inizia al momento stesso della progettazione dell’intervento e si applica a tutte le fasi del processo. La valutazione finale deve essere deve essere la somma di tante piccole valutazioni verificate durante il percorso. Una buona valutazione deve prevedere 3 fasi: l’operatore deve stabilire i risultati che egli si attende (deve sapere cosa vuole valutare) stabilire i parametri sui quali condurrà l’osservazione ( in che modo valutare) chiarire in che modo interpreterà i dati raccolti In campo sanitario si distinguono due tipo di valutazioni: DI PROCESSO ci si chiede se i metodi utilizzati nel programma di intervento siano idonei e se siano stati utilizzati nel modo più efficace possibile DI RISULTATO: ci si chiede se gli obiettivi finali programma siano stati raggiunti VALUTAZIONE DI RISULTATO : riguarda gli obiettivi finali del programma

56 Obiettivi- alimentazione
Informativi- cognitivi Gli studenti devono sapere che: Una dieta salutare ed una costante attività fisica hanno effetti sulla salute sia a breve che a lungo termine; Attraverso l’educazione nutrizionale è possibile acquisire un modello alimentare corretto, senza rinunciare al gusto; In adolescenza il corpo ha necessità nutrizionali specifiche, legate ai processi fisiologici di crescita;

57 Obiettivi Normativi- attitudinali
Gli studenti devono imparare a ”problematizzare” il fatto che: I mass media propongono modelli di diete miracolistiche , che possono essere inefficaci e pericolose, non consentono il raggiungimento di una condizione di benessere e non costituiscono un buon modello di alimentazione; Esistono condizionamenti sociali, relativi ai modelli di corporeità ed alimentazione che favoriscono l’adozione di comportamenti alimentari non salutari; La pubblicità e le notizie sull’alimentazione fornita dai mass media sono finalizzate alla vendita dei prodotti e vanno quindi valutate attentamente. Il contenuto degli alimenti confezionati può essere conosciuto imparando a leggere le etichette;

58 Obiettivi Auto-efficacia Gli studenti devono imparare a:
valutare la propria alimentazione , in termini qualitativi e quantitativi, in funzione dei propri bisogni alimentari e del proprio benessere; modificare, se necessario, il proprio introito alimentare secondo modelli dietetici validati ( piramide alimentare), che garantiscano un apporto alimentare bilanciato e permettano una sufficiente assunzione di micronutrienti , calcio e ferro;

59 Obiettivi Comportamentali:
Gli studenti devono aderire ad uno stile di vita basato su una sana alimentazione e su una regolare pratica motoria;

60 Obiettivi – attività sportiva
Informativi- cognitivi Gli studenti devono sapere che: La pratica dell’attività fisica e sportiva costituisce uno dei maggiori fattori di potenziamento del livello generale di benessere psico-fisico; Permette di divertirsi in modo sano e gratificante e facilita le relazioni con gli altri; La partecipazione ad attività sportive accresce l’autostima e riduce l’ansia e lo stress; L’attività fisica può contribuire a facilitare anche la capacità di apprendimento;

61 Obiettivi – attività sportiva
Normativi- attitudinali Gli studenti devono imparare a “problematizzare” il fatto che: i mass media propongono modelli relativi al corpo e alle sue prestazioni che non sono naturali e fisiologici, non raggiungibili con il solo allenamento;L’uso di sostanze, che permette di corrispondere a tali modelli, compromette seriamente il benessere psicofisico; A volte nello sport il valore della competizione è spinto fino alla ricerca della vittoria a tutti i costi, andando contro i bvalori dello sport stesso;

62 Obiettivi – attività sportiva
Auto-efficacia Gli studenti devono imparare a : valutare la propria forma fisica e praticare un’attività motoria regolare, che tenga conto del proprio stato di allenamento; alimentarsi in modo equilibrato , anche in funzione delle calorie consumate bello svolgimento dell’attività motoria; Comportamentali: gli studenti devono aderire ad uno stile di vita basato su una sana alimentazione e su una regolare pratica sportiva;

63 ALIMENTAZIONE, STILI DI VITA, SALUTE
Filone tematico Alimentazione e attività fisica Tema Indagine sulle abitudini alimentari e motorie, attività educativo-motivazionale in merito a: corretti stili alimentari e abitudini motorie attuata nell’ambito scolastico con l’intervento degli insegnanti e il coinvolgimento dei genitori Destinatari Bambini del secondo ciclo delle scuole elementari, ragazzi delle scuole medie inferiori Setting Circoscrizioni 6 e 7 della Città di Torino

64 Articolazione dell’intervento
1) indagine conoscitiva (questionario sulle abitudini alimentari e motorie sperimentato e testato) e valutazione antropometrica da parte di personale esperto; 2) Coinvolgimento dei familiari nel progetto di educazione alimentare; 3) Intervento educativo motivazionale presso i ragazzi in collaborazione con gli insegnanti coinvolti (opportunamente formati) con particolare attenzione alle abitudini alimentari, qualità degli alimenti ed attività motorie. La verifica dell’intervento educativo verrà attuata a breve-medio termine con una valutazione di efficacia di processo e di risultato. Verranno inoltre rilevate a posteriori le misure antropometriche.

65 CONTESTO DI PARTENZA Nell’anno scolastico da alcune scuole delle circoscrizioni 6 e 7, sono state inoltrate all’Ambulatorio per l’Obesità e Dismetabolismi infantili della Pediatria ospedaliera dell’ASL To 4, richieste di collaborazione su argomenti specifici riguardanti l’educazione alimentare e l’attività fisica. E’ anche partito un progetto di educazione alimentare, attualmente in fase avanzata di realizzazione, che coinvolge gruppi di bambini seguiti dall’ambulatorio ospedaliero e i loro genitori, con la collaborazione dei Medici e Pediatri di Libera Scelta e del Team di Educazione alla Salute dell’ASL To 4. L’iniziativa è partita dalla richiesta di alcuni professori particolarmente sensibili alle problematiche della prevenzione ed è stata sostenuta da alcuni genitori che hanno suggerito di affrontare tematiche relative alle abitudini alimentari e motorie. Il programma ha coinvolto 662 ragazzi dei tre anni scolastici della scuola media inferiore (52,3 % di sesso maschile ed il 47,7% di sesso femminile). Si è configurato uno studio di popolazione dalla cui elaborazione è stato possibile ricavare molti dati su peso, comportamenti alimentari e abitudini motorie di questi ragazzi torinesi

66 DIAGNOSI EDUCATIVA I determinanti predisponenti si possono ricercare:
- in una oggettiva carenza di conoscenze scientifiche inerenti la nutrizione umana, le tabelle caloriche, i principi nutritivi degli alimenti; - nella diffusa abitudine familiare (soprattutto delle mamme) a ipernutrire i figli come malintesa forma di “accudimento”; - nella pressione mediatica al consumo di merendine ed altri presidi alimentari nutrizionalmente scorretti; - la scorretta percezione delle necessità alimentari dei ragazzi (devono crescere quindi hanno bisogno di mangiare molto); - l’oggettiva presenza nella popolazione giovanile di una elevata percentuale di soggetti in soprappeso(25%) ed obesi(10%).

67 I determinanti abilitanti ipotizzabili sono:
- il mancato utilizzo dell’ambiente scolastico come risorsa per correggere alcune errate abitudini alimentari con esempi e giochi educativi praticabili dagli insegnanti; - la mancata educazione ed informazione di base dei genitori che finiscono per rinforzare le cattive abitudini alimentari;

68 I determinanti rinforzanti si possono individuare:
- nella carenza diffusa di attività fisica e meglio ancora sportiva, che soprattutto in età giovanile giova notevolmente al riequilibrio calorico globale; - nella carenza diffusa sia a livello delle famiglie che degli insegnanti di informazioni mediche corrette riguardanti l’alimentazione e la composizione degli alimenti; - la mancanza di corretta lettura delle etichette degli alimenti ed a monte la non sufficiente chiarezza delle medesime

69 PROVE DI EFFICACIA ED ESEMPI DI BUONA PRATICA
Nella prevenzione dell’obesità infantile risultano particolarmente efficaci interventi realizzati in ambito scolastico ed articolati su più componenti quali educazione alimentare, promozione dell’attività fisica, riduzione di comportamenti sedentari, formazione degli insegnanti, uso di materiale curriculare, Sono altresì efficaci interventi in ambito scolastico per aumentare il consumo di frutta e di verdura; un lieve ma significativo effetto è legato a interventi educativi che integrano momenti di apprendimento dei benefici che il consumo di frutta e verdura producono a livello di salute con percorsi di educazione al gusto.

70 PROVE DI EFFICACIA ED ESEMPI DI BUONA PRATICA
Altri due aspetti di primaria importanza sono : la terapia di gruppo ,in cui i bambini possono imparare a discutere e a condividere problematiche che solitamente sono la causa del loro isolamento dai compagni ; - il coinvolgimento nel processo di cambiamento del gruppo famigliare, genitori in primis, che deve diventare un supporto importante per il bambino (Eppi-Centre, Children and healthy eating : a systematic rewiev of barriers and facilitators,ottobre 2003). La scuola rappresenta la sede di elezione per la promozione di programmi di educazione alimentare e fisica che accompagnano lo sviluppo e la crescita del bambino.

71 MODELLI TEORICI DI CAMBIAMENTO
Il modello dietetico tradizionale , che ha come obiettivo primario il calo ponderale, non favorisce la capacità dei bambini di regolare in modo autonomo l’introduzione di calorie attraverso la scelta degli alimenti graditi, anzi talora può ampliare il disagio personale del bambino e consolidare le errate abitudini alimentari. L’obiettivo più importante nel trattamento del bambino obeso o in sovrappeso non deve essere la perdita di peso ma un cambiamento graduale, motivato e quindi duraturo delle abitudini alimentari e dello stile di vita del bambino. L’approccio preventivo deve essere capillare e riguardare non solo gruppi di bambini a rischio ma anche i normopeso, ma soprattutto deve essere precoce, perché il bambino nelle prime età della vita è in corso di formazione fisica e psichica e dunque più ricettivo. Il principio si basa sulla correzione di modelli di alimentazione e di vita quotidiana sfavorevoli promuovendo nel bambino l’autonomia nelle scelte alimentari.

72 GERARCHIA DI OBIETTIVI CONGRUENTI CON LA DIAGNOSI EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA
Nell’ambito scolastico occorrerà stabilire valide alleanze basate su concordanze in merito a: definizione del problema di salute, individuazione di obiettivi realistici, applicazione di strategie efficaci, predisposizione di sinergie operative. Questo processo, spesso trascurato, è propedeutico all’intervento ed è assolutamente necessario per un ottimale funzionamento del progetto. I ruoli cruciali per una soddisfacente predisposizione di un piano di collaborazione sono il dirigente scolastico ed il referente per l’educazione alla salute che dovranno essere coinvolti ed ingaggiati in particolare per l’accreditamento di cui il progetto deve godere presso il corpo insegnante. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alle strategie di coinvolgimento e mantenimento di una tensione motivazionale ottimale nei confronti di insegnanti e piccoli alunni. Consapevolezza e attitudine al cambiamento in merito ai propri stili di vita, obiettivi operativi cruciali, potranno essere raggiunti solo in presenza di una tensione ottimale.

73 PROGRAMMA DELLE ATTIVITA
Il progetto si propone di diffondere concetti di educazione alimentare e motoria e di fornire strumenti per modificare alcune abitudini alimentari e stili di vita incongrui. Obiettivo generale del programma di intervento è quello di trasferire ai ragazzi il concetto di relazione tra stile di vita attivo, alimentazione e stato di salute. Obiettivi intermedi possono essere : Conoscere la composizione del corpo umano, la funzione dei vari organi e l’importanza dei nutrienti; Saper comporre la razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della piramide alimentare;

74 Obiettivi intermedi (segue)
Imparare a discriminare la qualità degli alimenti; Saper leggere le etichette alimentari; Saper effettuare un’interpretazione critica della pubblicità di prodotti alimentari; Incrementare le attività fisiche a medio-elevato dispendio energetico.

75 Metodologie : Analisi della situazione attraverso somministrazione, ai ragazzi ed ai genitori, di un questionario su abitudini alimentari, stili di vita, conoscenze acquisite nel campo dell’alimentazione e fonti di tali conoscenze. Valutazione antropometrica dei ragazzi reclutati da parte di personale esperto. Formazione degli insegnanti con lezioni specifiche sull’ importanza della educazione alimentare e motoria per la salute e altri contenuti medici : BMI, sindrome metabolica, concetto di rischio cardio-vascolare nell’obeso. Tale formazione sarà articolata in alcuni incontri, i cui contenuti saranno in parte determinati dalle richieste specifiche degli insegnanti stessi. Formazione nutrizionale degli studenti attraverso laboratori alimentari e di educazione al gusto, lettura delle etichette, storia dell’alimento, concetti di movimento e attività fisica. La metodologia prevista è quella dell’affiancamento agli insegnanti in lezioni dedicate. Preparazione e diffusione di materiale informativo diretto a insegnanti , studenti e famiglie.

76 Metodologie Presentazione dei questionari e dei risultati elaborati con discussione con ragazzi, genitori ed insegnanti. Gli insegnanti utilizzeranno anche delle ore di educazione fisica per promuovere la conoscenza di diverse discipline sportive. Si attuerà una mappa di parchi,spazi con giardini e giochi per ragazzi, nonchè delle offerte formative motorie che offre l’ambiente circostante alla scuola. Gli operatori sanitari interveranno animando dei giochi che spieghino l’importanza del movimento inteso come attività motoria che consiste nell’usare i propri muscoli nelle attività quotidiane.

77 ALLEANZA PER LA SALUTE TRA GLI ATTORI INTERESSATI AL PROGETTO
Gli attori del progetto sono rappresentati da : Dirigenti, insegnanti, alunni e genitori di alunni di alcune scuole Elementari e Medie del territorio afferente alle Circoscrizioni 6 e 7 di Torino, che hanno richiesto direttamente ad alcuni operatori sanitari dell’ASL 4 con esperienza nel campo della prevenzione e della cura delle patologie legate al sovrappeso ed all’obesità, di allestire un progetto in tal senso da sviluppare nelle scuole; Operatori sanitari dell’ASL 4 di Torino; Team di Educazione alla Salute ASL TO 4 Torino; Referenti per l’educazione sanitaria per le Circoscrizioni 6 e 7 di Torino.

78 ALLEANZA PER LA SALUTE TRA GLI ATTORI INTERESSATI AL PROGETTO
Gli obiettivi da condividere sono : Fornire una adeguata informazione ai ragazzi, ai loro genitori ed agli insegnanti sul ruolo che una alimentazione corretta, una idonea attività fisica ed uno stile di vita appropriato possono avere sulla qualità della vita. Stimolare un cambiamento graduale e motivato dello stile di vita dei ragazzi e delle loro famiglie in funzione dei concetti introiettati. Le scuole saranno contattate dal Team di Educazione alla Salute ASL TO 4 in collaborazione con i refernti di circoscrizione, che registreranno le adesioni al progetto. Seguirà contatto diretto tra i Responsabili del progetto ed i presidi ed i rappresentanti degli insegnanti e degli studenti delle scuole aderenti, al fine di presentare il progetto nelle sue modalità attuative

79 VALUTAZIONE DI PROCESSO
analisi della congruenza tra la tempistica prevista e quella attuata in fase di realizzazione; controllo in merito alla sequenzialità delle azioni in rapporto alle strategie di raggiungimento degli obiettivi; verifica dell’allineamento tra competenze degli operatori e performance richieste misurazione del grado di partecipazione dei diversi attori nelle diverse fasi del progetto.

80 VALUTAZIONE DI RISULTATO
I cambiamenti attesi dopo un programma di educazione alimentare e motoria sono : Introiezione del concetto di “sana alimentazione”, inteso in senso qualitativo (sana alimentazione non significa mangiare meno ma mangiare meglio), attraverso variazioni della propria condotta alimentare. Confronto tra i risultati dei questionari somministrati all’inizio, alla fine del percorso formativo, con follow-up di 1 anno. Importanza dell’attività fisica per il conseguimento ed il mantenimento di un peso corporeo adeguato. Capacità di valutare le varie classi di alimenti e di determinare la loro corretta presenza nella razione alimentare giornaliera. Capacità di comprendere le indicazioni presenti sulle etichette degli alimenti.

81 VALUTAZIONE DI RISULTATO
Gli indicatori valutati saranno contenuti nei questionari somministrati all’inizio ed al termine del programma educativo e sono rappresentati da : Misurazione della frequenza del consumo delle varie classi di alimenti nella razione alimentare giornaliera. Misurazione della frequenza dell’attività fisica giornaliera a medio-elevato dispendio energetico. Capacità di lettura di una etichetta alimentare

82 PIANO DI COMUNICAZIONE E DOCUMENTAZIONE
Il progetto, prevedendo il coinvolgimento di insegnanti ed alunni su specifici temi legati all’alimentazione, utilizzerà materiale formativo ed informativo idoneo. Supporti comunicativi quali diapositive, lucidi e poster saranno predisposti in relazione alle diverse fasi attuative del progetto. I risultati dei questionari di ingresso saranno documentati e presentati agli utenti stessi dell’intervento. I risultati finali saranno documentati da report nella duplice versione su carta e su slide

83 www.dors.it Centro di documentazione per la promozione della salute
Pro.sa. On line Consultazione Ricerca semplice : “es. Alimentazione” - MATERIALE DOCUMENTALE - PROGETTI-INTERVENTI Materiale Documentale: è un catalogo con abstract del materiale documentale edito e inedito sulla Promozione della Salute. Si tratta principalmente di dispense, atti, relazioni, opuscoli o materiale non puramente testuale come poster e kit didattici. Progetti-Interventi:consente la consultazione di progetti e interventi effettuati e fornisce uno strumento di rendicontazione delle attività di promozione della salute e prevenzione avviate sul territorio delle ASL Piemontesi.


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