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Marcella Mauro E-mail marcella_m@lycos.it AOSTA 14-15 marzo 2007 Marcella Mauro E-mail marcella_m@lycos.it.

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1 Marcella Mauro E-mail marcella_m@lycos.it
AOSTA marzo 2007 Marcella Mauro

2 La Dislessia Evolutiva
(definizione della Orton Dyslexia Society, 1997) La Dislessia Evolutiva è un disturbo specifico su base linguistica, di origine costituzionale. E’ caratterizzato da difficoltà nella decodifica di parole singole, spesso inattese in rapporto alla età, alle abilità cognitive e scolastiche, non attribuibile a un disturbo generalizzato dello sviluppo o a una menomazione sensoriale. Essa si manifesta con gradi variabili di difficoltà in differenti forme di abilità linguistica.

3 Il Dislessico non “guarisce” perché:
la Dislessia non è una malattia il Disturbo è di natura neurobiologica, costituisce una caratteristica individuale del soggetto pertanto non lo abbondonerà mai, ma migliorerà nel tempo. Le conseguenze funzionali si modificano attraverso adeguate misure educative e riabilitative Spesso i problemi si manifestano in prima elementare, ma in altri casi si evidenziano più tardivamente. Sono spesso associati a difficoltà comportamentali e a disturbo relazionale. Spesso le difficoltà si presentano “a grappolo”, altre volte isolate. Vi è spesso incostanza dell’errore e grande sensibilità al contesto in cui viene svolto il compito.

4 Familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi
In sintesi…. Familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi Prevalenza accentuata nei maschi Consistente associazione con altri DSA Eterogeneità dei quadri funzionali Eterogeneità dei profili di sviluppo Associazione con disturbi psicopatologici

5 DIAGNOSI Valutazione presenza o assenza di patologie neurologiche
Valutazione presenza o assenza di psicopatologie primarie Valutazione presenza o assenza di deficit uditivi o della visione Valutazione neuropsicologica con prove standardizzate per: Efficienza intellettiva Lettura nelle componenti di correttezza e rapidità di un brano Correttezza e rapidità nella lettura di liste di parole e non parole Scrittura nella componente di dettato ortografico Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente.Lettura di numeri e scrittura di numeri A seconda dell’età e in base alle caratteristiche del bambino, il protocollo di base va integrato con un’analisi dettagliata del suo profilo cognitivo, delle componenti linguistiche, di memoria, di attenzione, etc…

6 Dislessia evolutiva Come si manifesta?

7 Scuola dell’infanzia fattori di rischio per DSA
Inadeguata padronanza fonologica Non adeguata padronanza fonologica: *sostituzione di lettere *omissioni di lettere e parti di parola * parole usate in modo inadeguato e parole sostitutive Difficoltà di tipo metalinguistico Scarsa abilità nell’utilizzo delle parole nei giochi linguistici, nelle rime , nelle storielle inventate, nell’isolare il primo suono delle parole e l’ultimo. Difficoltà ad imparare filastrocche Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio sul foglio Goffaggine e manualità fine difficoltosa ( nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo

8 La Dislessia Evolutiva
Come si manifesta? Le prime fasi (inizio primo ciclo sc. Primaria) Difficoltà e lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico e nella applicazione delle “mappature” grafema-fonema e viceversa Controllo limitato delle operazioni di analisi e sintesi fonemica con errori che alterano in modo grossolano la struttura fonologica delle parole lette o scritte Accesso lessicale limitato o assente anche quando le parole sono lette correttamente Capacità di lettura come riconoscimento di un numero limitato di parole note

9 Le prime fasi (classe 2^-4^ sc. Primaria)
La Dislessia Evolutiva Come si manifesta? Le prime fasi (classe 2^-4^ sc. Primaria) Graduale acquisizione del codice alfabetico e delle mappature grafema-fonema che non sono pienamente stabilizzate Possono persistere difficoltà nel controllo delle “mappature” ortografiche più complesse L’analisi e la sintesi fonemica continuano ad essere operazioni laboriose e scarsamente automatizzate Migliora l’accesso lessicale anche se continua ad essere lento e limitato alle parole più frequenti In caso di discalculia nella processazione numerica in avanti e reverse. Difficoltà nei fatti aritmetici e/o calcolo scritto

10 Fase finale (classe 5^ sc.Primaria-sc. Secondaria 1° grado)
La Dislessia Evolutiva Come si manifesta? Fase finale (classe 5^ sc.Primaria-sc. Secondaria 1° grado) Padronanza quasi completa del codice alfabetico e stabilizzazione delle mappature grafema-fonema L’analisi, la sintesi fonemica e l’ accesso lessicale cominciano ad automatizzarsi, almeno con le parole ad alta frequenza d’uso Limitato accesso al Lessico Ortografico Scarsa integrazione dei processi di decodifica e comprensione: la lettura resta stentata

11 I bambini con DSA possono presentare anche difficoltà :
Nel riportare l’ordine dei mesi dell’anno, delle stagioni, ecc.. Nel definire le distanze tra località geografiche Nella lettura dell’orologio Difficoltà negli automatismi 1)un processo automatico deve essere rapido e accurato 2)deve richiedere minime risorse attentive

12 Caratteristiche dell’alunno con DSA in classe
Capacità di attenzione piuttosto breve Facile distraibilità Affaticamento Difficoltà ad automatizzare le procedure ( talora lentezza complessiva) Vocabolario non ricco Disordine nel quaderno, sul banco, nello zaino, nel diario Impulsività, irrequietezza, insofferenza Aggressività verso i compagni di classe Pigrizia, svogliatezza Grande senso di frustrazione Effetto negativo del disturbo sul livello di autostima

13 DIFFICOLTA’ INTERPRETATIVE NEL DSA
LA SVOGLIATEZZA I bambini con DSA vengono considerati intelligenti e proprio per questo le loro difficoltà scolastiche vengono attribuite a scarsità di impegno L’INTELLIGENZA Si può pensare che le difficoltà di letto-scrittura siano dovute a scarsa intelligenza GENITORI SBAGLIATI La Dislessia ha una base genetica o ereditaria. Spesso un bambino dislessico ha un genitore dislessico ma cercare le cause del disturbo nella qualità delle relazioni genitoriali è sbagliato. CAUSA PSICOLOGICA Il DSA comporta per l’alunno un peso psicologico notevole che richiede talora un sostegno specifico. Ma non sono gli aspetti psicologici la causa del disturbo.

14 A scuola non impara come gli altri……sarà dislessico?
DI FRONTE A SOSPETTO Dirigente Scolastico e/o Referente della scuola per DSA Dirigente Scolastico e/o Referente della scuola per DSA Specialista Servizio Materno Infantile Famiglia VALUTAZIONE DIAGNOSTICA EFFETTUATA DA SPECIALISTI ATTRAVERSO TEST SPECIFICI EFFETTI “SOLLIEVO” NEGLI ADULTI E NEI BAMBINI IMPOSTAZIONE DELLE LINEE DI INTERVENTO A SCUOLA INDICAZIONI PER GIUSTI STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI INTERVENTO RIABILITATIVO

15 LE SCELTE CRITICHE NELLA PRESA IN CARICO
Servizio Sanitario Assegnazione sostegno Terapia : - Ri/Abilitazione - Psicoterapia Scuola Differenziazione della didattica Utilizzazione delle risorse Permanenza Famiglia: Accettazione/negazione Coinvolgimento/delega Investimento/rinuncia

16 COMUNICAZIONE DELLA DIAGNOSI
Dati raccolti durante la valutazione psicodiagnostica -COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA E AL BAMBINO -RELAZIONE -PASSAGGIO DELLE INFORMAZIONI ALLA SCUOLA E AL PEDIATRA

17 Si assiste a sentimenti e a comportamenti che segnalano ansia, incredulità, rifiuto, preoccupazione per il futuro ma anche sollievo!! quando si temeva una diagnosi più negativa RIFIUTO: “ non è possibile che queste difficoltà possano aver radice nella nostra famiglia” INCREDULITA’: “ non avrei mai pensato che fosse possibile” CURIOSITA’: “voglio proprio capire se è capitato a qualcuno di noi” SCOPERTA: “adesso capisco perché anch’io non ho mai letto volentieri” RINFORZO DELL’APPARTENENZA: “ siamo così simili…anch’io ero come te” Nei primi anni di scuola elementare la famiglia spesso reagisce alle difficoltà inattese con la richiesta di cambiamento della classe per mancanza di adattamento del bambino al metodo adottato dall’insegnante. Ciò aumenta le problematiche perché i bambini dislessici mostrano scarse capacità di adattamento alle situazioni nuove Più avanti si assiste a fasi alterne tra miglioramenti ( che aumentano il senso di competenza) e stasi ( sentimenti di sfiducia)

18 La scuola e i genitori devono mettersi in una prospettiva rieducativa a lungo termine in quanto le difficoltà del bambino si riducono in un arco di tempo molto lungo. Il percorso di acquisizione delle abilità di lettura si configura pieno di ostacoli e di difficoltà con fasi alterne di miglioramento, di stallo e di regresso. Se il bambino è accompagnato da insegnanti e genitori con equilibrio e adeguate sollecitazioni didattiche, avrà maggiori possibilità di terminare la sua formazione.

19 LA FAMIGLIA Anche se molto dipende dall’età del minore, dalla complessità e dalla gravità del problema, dal contesto di vita, ecc..in tutti i casi la famiglia dovrà: Affrontare lo stress provocato dalla diagnosi a dagli accertamenti ad essa connessi Riorganizzare alcune abitudini famigliari a favore del minore

20 IL RAPPORTO TRA GENITORI E DISLESSICO E’ MOLTO STRETTO I genitori notano tutti i cambiamenti che avvengono nella sua crescita: nascita, ingresso nella scuola, momento della diagnosi, suo iter scolastico. I genitori sono un indispensabile supporto e una risorsa insostituibile: è infatti all’interno della famiglia che il bambino trova l’affetto, la solidarietà, la sicurezza che sono indispensabili per affrontare questo difficile cammino scolastico Dal momento della diagnosi è necessario informare sul problema Il loro impegno, sia emotivo che di tempo, e’ rivolto anche a gratificare il proprio figlio e ad incoraggiarlo sia nelle attivita’ scolastiche sia in quelle ludico-ricreative-sportive

21 Fattori che inducono uno sviluppo positivo
Diagnosi e trattamento specialistico precoci Buon livello intellettivo Assenza di altre difficoltà associate Buona autostima Autocontrollo e attenzione Stile genitoriale efficace e capace di rispondere positivamente ad eventi stressanti Amicizie strette con i pari Modelli positivi Buona didattica Fattori che inducono vulnerabilità Diagnosi tardiva Altre difficoltà associate Scarsa autostima Stile adattivo evitante Scarsa regolazione delle emozioni Controllo esterno e difficoltà attentive Stile genitoriale inefficace

22 Rieducazione DSA

23 RIABILITAZIONE distinguere tra:
INTERVENTO SPECIFICO ( programma ri/educativo) Incentrato sulla specificità del disturbo. Viene formulato in seguito alla diagnosi specialistica e deve essere aggiornato sulla base dei successivi controlli Precoce ed Intensivo ( 1° ciclo scuola primaria) ATTIVITA’ DIDATTICHE DI RECUPERO Attuabili dalla scuola per tutto il periodo di scolarità dell’alunno. Fornisce un’assistenza costante nel tempo. Deve essere aggiornato sulla base delle conoscenze acquisite.

24 LA RIEDUCAZIONE OBIETTIVO no “guarire” ma aiutare il bambino con DSA a ridurre gli effetti della sua disabilità sull’acquisizione di abilità importanti come la lettura, scrittura ed il calcolo QUANDO E COME? Proposte diverse in tempi diversi: no aggressioni terapeutiche indifferenziate ed interminabili. Scegliere i tempi in cui intensificare l’intervento alternando fasi in cui l’unico aiuto consiste nel monitoraggio attento delle prestazioni

25 Interventi INTERVENTO PREVENTIVO: nasce dall’identificazione precoce del disturbo (rafforzamento delle abilità metafonologiche) INTERVENTO RIABILITATIVO ( O RIEDUCATIVO): recupero di una funzione o di una sua componente che risultano più deficitarie ( cicli di esercitazioni mirate) INTERVENTI COMPENSATIVI: quando il disturbo è ormai poco modificabile si vicaria la funzione anziché ripristinarla

26 Quali sono i limiti attuali?
Rimane difficile realizzare una riabilitazione precoce Difficile realizzare una riabilitazione quotidiana - spostamenti - costi -disponibilità degli specialisti

27 IL COMPITO DELLO SPECIALISTA E DEL RI-ABILITATORE
Fare una diagnosi e una prognosi non statica ma evolutiva Lavorare per l’accettazione della diagnosi Sviluppare un progetto di intervento individualizzato (inizialmente sui processi di apprendimento e più tardivamente stabilire quali sono gli strumenti compensativi e/o dispensativi più idonei) Favorire relazioni positive tra scuola e famiglia Migliorare la perseveranza in situazioni di frustrazione Ricercare in famiglia un buon accordo sul “cosa c’è da fare” ed uno sguardo positivo al futuro

28 Le caratteristiche dell’intervento specialistico
All’esordio del problema ….. Fase iniziale: l’obiettivo principale è la costruzione dell’abilità : Acquisizione ( e stabilizzazione ) del codice alfabetico e del sistema di mappatura grafema-fonema Costruzione ( e stabilizzazione) delle operazioni basilari di analisi e sintesi fonemica Fase successiva: diventa importante l’automatizzazione delle abilità apprese 1) automatizzazione delle operazioni di analisi ortografica 2) automatizzazione delle operazioni di conversione grafema-fonema 3) automatizzazione delle operazioni di sintesi fonemica 4) automatizzazione delle operazioni accesso lessicale Induzione di strategie immediate di compenso ( es alfabetiere personalizzato)

29 A disturbo stabilizzato ….
Intervento tardivo Riduzione del danneggiamento Riduzione dell’interferenza della decodifica sul controllo dei contenuti Uso autonomo delle strategie di compenso Uso mirato degli strumenti dispensativi Sostegno alle funzioni affettive e sociali

30 Come si sente chi è in difficoltà?
Il bambino con DSA si trova a far parte di un contesto ( scuola) nel quale vengono proposte attività per lui troppo complesse e astratte Si confronta con i compagni e non si sente membro del gruppo Continue sollecitazioni dell’adulto: “ stai più attento!” “ impegnati di più!” Spesso non trova soddisfazione neanche in attività extrascolastiche Matura un forte senso di colpa Ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui ( insegnante e genitori) Mette in atto meccanismi di difesa ( disimpegno, bullismo, aggressività, inibizione, chiusura)

31 La scuola e i DSA

32 L’INSEGNANTE PUO’… 1) sviluppare un buon rapporto con il bambino 2) riconoscere la frustrazione provata dal bambino 3) riconoscere eventuali problemi comportamentali e di autostima 4) sviluppare un buon rapporto con la famiglia 5) ricordarsi che il bambino apprende, ma in modo diverso 6) riconoscere le potenziali differenze tra le abilità verbali ed il lavoro scritto 7) fare attenzione che i compagni capiscano che essere dislessici non significa essere poco intelligenti, per evitare al bambino umiliazioni e derisioni

33 Aiuti e suggerimenti….

34 Consigli in classe: Aiutarlo nell’organizzazione del diario ( scrivergli o controllare le materie giornaliere) Se il bambino presenta difficoltà attentive fare pause, porgli domande dirette sull’argomento In caso di difficoltà a stare seduto a lungo dargli incarichi di responsabilità per farlo alzare dal banco Leggere a voce la spiegazione degli esercizi da svolgere ( anche testi di problemi) Fornire schemi per analisi grammaticale e logica, tavola pitagorica, tabella dei numeri, tabella delle misure, linea dei numeri, calcolatrice : PERSONALIZZATE!

35 Assicurarsi che le cose scritte alla lavagna per essere copiate rimangano fino a che tutti gli alunni abbiano copiato e scrivi se possibile in stampato maiuscolo Controlla, tutte le volte che puoi, passando tra i banchi, che ogni cosa sia copiata correttamente sui quaderni e sui diari, anche se i ragazzi sono grandi Ricorda che i dislessici, nel corso della loro vita, dovranno usare degli ausili per sopperire alle loro difficoltà, quindi incoraggiateli ad imparare bene la tastiera, l’uso della calcolatrice, a scrivere al computer a casa e a scuola. Introdurre il computer come strumento compensativo per tutti gli alunni Non essere avaro nelle gratificazioni ed usa il rinforzo come strumento usuale Richiedere agli specialisti controlli periodici sull’evoluzione degli apprendimenti per confrontarsi sugli obiettivi e abilità da raggiungere Programmare incontri periodici anche con la famiglia per condividere un percorso educativo

36 E poi nel materiale: La penna cancellabile è meglio della stilografica Evitare astucci pieni di oggetti attraenti Usare quaderni con fogli spessi, con margini e copertine rigide Evidenziate, se occorre, l’inizio della riga o del quadretto, con un puntino colorato

37 Rapporti con la famiglia RISCONTRO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI IN CLASSE E CORREZIONE DELLE VERIFICHE
Chi segue il ragazzo a casa necessita inoltre conoscere: Quali attività sono state svolte nella mattinata a scuola e quali compiti sono stati assegnati ( copia degli appunti dettati) Quali argomenti sono da ripassare perché non adeguatamente assimilati ( es verifiche negative) . Sarebbe utile che l’insegnante consegnasse la fotocopia della verifica con le correzioni apportate

38 ( selezionare loro gli esercizi più utili o di fornire sintesi)
MAGGIORI PROBLEMI: LENTEZZA E AFFATICABILITA’ tempi e i modi delle verifiche La LENTEZZA E L’AFFATICABILITÀ sono causa di un impegno quotidiano di più ore sia a scuola che casa A volte questo porta alla rinuncia di attività sportive- ricreative- ludiche e ciò sarebbe assolutamente da evitare E’ necessario quindi ridurre il carico di compiti ( selezionare loro gli esercizi più utili o di fornire sintesi) E’ importante che l’impegno quotidiano del pomeriggio e i momenti di riabilitazione vengano riconosciuti dagli insegnanti come momenti di responsabilità ed impegno e che l’alunno venga adeguatamente gratificato

39 COME INSEGNARE LE ABILITA’ DI STUDIO
Predisponi periodicamente percorsi sulle abilità di studio, sulla preparazione di mappe concettuali, di schemi, di sottolineature. Programma le interrogazioni perché ciò responsabilizza e da fiducia in se stessi. Avvisa 10 minuti prima di interrogare, per dare il tempo di prepararsi psicologicamente Mostra schemi e fai preparare schemi il più spesso possibile Fai spiegare ai ragazzi tra loro i diversi modi che ognuno usa per prepararsi, per stare attento, per studiare Uso di materiale audiovisivo ed altri sussidi ( registratore, computer, dvd,etc..) Ricordati che i ragazzi dislessici hanno bisogno di più tempo e non devono essere penalizzati per questo.

40 Consigli generali Valuta separando l’errore dal contenuto
VALUTAZIONE Consigli generali Valuta separando l’errore dal contenuto Fai capire che gli errori sono sempre migliorabili Metti pochi segni rossi, fai attenzione all’impegno e valuta diversamente da come valuti la classe Lascia usare liberamente gli strumenti di compensazione Consigli specifici L’argomento della verifica va definito precedentemente (possibilmente su un unico argomento ) Le verifiche orali sono preferibili a quelle scritte ( diff di lettura) Le verifiche scritte con risposte chiuse sono indicate per gli alunni con difficoltà nell’esposizione orale, di accesso lessicale Attenzione particolare alla grafica della verifica o del testo da studiare

41 Un testo scuro su sfondo bianco è più facile da leggere
Il contrasto Come effetto visivo il contrasto può attirare l’attenzione del lettore verso le informazioni essenziali. Contrasto fra testo e sfondo Un testo scuro su sfondo scuro è difficile da leggere Anche un testo chiaro su sfondo scuro è difficile da leggere Un testo scuro su sfondo bianco è più facile da leggere

42 Contrasto con evidenziazioni
Contrasto con evidenziazioni e colore Gli elementi più grandi posti accanto agli altri più piccoli attirano l’attenzione Usare dimensioni grandi del carattere per le INFORMAZIONI ESSENZIALI Un uso attento dei colori può indirizzare l’attenzione del lettore Troppe evidenziature ottengono l’effetto contrario L’uso eccessivo del grassetto fa apparire la pagina pesante e si rischia che l’alunno trovi il testo brutto e faticoso Così il grassetto attira l’attenzione su un punto specifico

43 -Contrasto con spazio bianco
- Contrasto con linee scure L’uso dello spazio bianco attorno al testo aumenta la rapidità di lettura e la comprensione L’uso dello spazio bianco attorno al testo aumenta la rapidità di lettura e la comprensione La sottolineatura delle parole può rendere difficile la decodifica, soprattutto delle parole contenenti lettere con tratti discendenti, come oggi, pigna, quegli, hobby

44 L’orientamento La disposizione del testo e degli elementi grafici sulla pagina crea un flusso Cerchia le cose che stanno succedendo nell’epoca in cui vive Li Sisi *La gente avvia le proprie attività economiche *La gente lavora per imprese private *Le mode arrivano da Hong Kong Cerchia le cose che stanno succedendo nell’epoca in cui vive Li Sisi La gente avvia le proprie attività economiche La gente lavora per imprese private Le mode arrivano da Hong Kong

45 Scelta del tipo di carattere ( font) e dello stile, dimensioni
Il carattere Scelta del tipo di carattere ( font) e dello stile, dimensioni La scelta del font influisce in modo determinante sulla leggibilità di un testo quindi sulla possibilità, da parte degli alunni , di acquisire le informazioni. La scelta del font influisce in modo determinante sulla leggibilità di un testo quindi sulla possibilità, da parte degli alunni , di acquisire le informazioni. La scelta del font influisce in modo determinante sulla leggibilità di un testo quindi sulla possibilità, da parte degli alunni , di acquisire le informazioni. La scelta del font influisce in modo determinante sulla leggibilità di un testo quindi sulla possibilità, da parte degli alunni , di acquisire le informazioni.

46 Tra i modi verbali l’indicativo è da preferire al congiuntivo
•                   I testi, a seconda del destinatario, non devono superare le parole complessive •             Le parole devono essere il più possibile tratte dal Vocabolario di base •             Le frasi devono essere brevi e semplici, coordinate più che subordinate •             È preferibile ripetere il soggetto e l’oggetto anziché ricorrere a pronomi, specialmente se possono essere riferiti a cose o persone diverse e pertanto generare equivoci Tra i modi verbali l’indicativo è da preferire al congiuntivo •             Tra i tempi dell’indicativo sono da usare: presente, passato prossimo, futuro semplice •              La forma passiva va evitata il più possibile •              Sono da evitare le doppie congiunzioni e le doppie negazioni

47 LO STUDIO DISCIPLINARE nel buon lettore:
Viene effettuato quasi esclusivamente tramite la lettura Richiede continui processi di controllo I processi di controllo si realizzano attraverso la ri-lettura LO STUDIO DELL’ALUNNO CON DISTURBO DI APPRENDIMENTO: -tendenza a leggere solo una volta -utilizzo quasi esclusivo di una delle due vie -difficoltà ad accettare gli strumenti compensativi perché considerati marcatori di difficoltà -l’eccessivo controllo sui processi e sulla tecnica ne riduce i controllo e la revisione ( processi metacognitivi)

48 UTILIZZO DELLE MAPPE CONCETTUALI e/o MENTALI
Le mappe servono per accedere alle informazioni in autonomia minimizzando il deficit strumentale che impedisce loro di usufruire di testi tradizionali Si basano su un criterio gerarchico-associativo che ne determina una memorizzazione soprattutto visiva Le mappe concettuali o quelle mentali possono essere utilizzate per scopi diversi quali per es: Nello studio, per ridurre il carico del materiale da leggere e per memorizzare meglio ( memoria visiva) Nel ripasso, in preparazioni di interrogazioni e/o verifiche scritte Problem solving Per prendere appunti Per una esposizione più fluente nelle interrogazioni Per rappresentare una traccia di un testo

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50 Correlazione fra mappe e stile di apprendimento degli studenti dislessici
Le informazioni vengono presentate in ambiente di lavoro visivo particolarmente adatto a studenti per i quali il pensiero visivo è prevalente su quello verbale I concetti sono rappresentati con immagini, colori, forme, parole chiave o frasi minime La strutturazione di una mappa consente che i concetti siano organizzati indipendentemente da una rigorosa struttura grammaticale della frase Consente una riduzione del testo a beneficio non solo della facilitazione del processo di apprendimento ma anche della riduzione del tempo necessario per lo studio Consentono una rapida visione d’insieme dell’argomento

51 Mappe cartacee e software
VANTAGGI DELL’USO DI UN SOFTWARE Non presenta limiti di spazio Aspetto finale ordinato e accattivante Possibilità di modificare Controllo ortografico, sintesi vocale, cataloghi di immagini… LIMITI DELLE MAPPE IN CARTACEO Difficoltà di lettura in caso di disgrafia, errori ortografici, diff. spaziali Impossibilità di riorganizzazione o espansione dei concetti

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53 MISURE DISPENSATIVE E COMPENSATIVE

54 Le misure dispensative
Prove orali al posto di scritte Prove ridotte o tempo maggiore Interrogazioni programmate Minor quantità di lavoro a casa Dispensa da alcune prestazioni es. lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline. Dispensa dallo studio di lingue straniere e lingue antiche ( almeno in forma scritta) Evitare di consegnare del materiale scritto a mano e prediligere quello stampato maiuscolo

55 Le misure compensative -strumenti che compensano la debolezza funzionale del disturbo -diminuiscono il carico delle difficoltà, in questo modo permettono al soggetto di liberare l’attenzione per compiti cognitivi più complessi - sono da considerare una sorta di protesi Tavola pitagorica Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche Calcolatrice Registratore Computer ( programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale ) Limite delle misure compensative non modificano alcune caratteristiche tipiche dei DSA es. lentezza operativa

56 Gli arnesi dell’autonomia
Computer Carlo II ( con sintesi vocale, controllo ortografico e predittore ortografico) Power Point o “Softkids” Enciclopedia Multimediale

57 Indirizzi utili www. dislessia
Indirizzi utili Riferimenti tecnico scientifici/tecnologie disponibili Enciclopedie multimediali: es.“Microsoft Encarta” e “Omnia De Agostini” Traduttori: “Power Traslator Pro” ( , traduttore di Carlo Mobile ( Lettura, scrittura, calcolo: didatticamente.net aisi.it Imparacliccando.it ivana.it iannaronca.it Rhoda.it Fiodor’s

58 Perché la videoscrittura?
Controllo ortografico: consente di identificare le parole che non sono scritte in forma ortografica corretta Predittore ortografico: prevede a seconda delle prime lettere digitate la parola che il soggetto sta per scrivere sulla base del lessico di ciascun soggetto e dalla frequenza di utilizzo di quella singola parola Consente di economizzare lo sforzo per scrivere testi , rende disponibili le lettere , allena la competenza ortografica, permette testi puliti e più controllabili Richiede conoscenza della tastiera, capacità di digitazione,capacità anche limitata di analizzare le componenti fonologiche delle parole e conoscenza dei loro corrispettivi grafici

59 Ausili tecnologici Scrittura Lettura Matematica Studio
Registratore al posto degli appunti Carta copiativa Scelta delle righe e dei quadretti Segni particolari per scelta riga Video scrittura con correttore o predittore ortografico. Software con riconoscimento vocale Sintesi vocale ( es CARLO) Lettura Utilizzo del segna riga Attenzione alla grandezza del carattere e spaziatura Sintesi vocali e scanner Libri elettronici Scanner a penna Matematica Tavola pitagorica, linea dei numeri Tabelle con formule e misure Calcolatrice Fogli elettronici di calcolo Studio Fogli con schemi e grafici Aiuti nell’organizzazione del lavoro scolastico (cartelline, fogli colorati, evidenziatori) Linea del tempo Cartine geografiche Software per mappe mentali Registratori con controllo del parlato Organizer elettronici Beeper dei cellulari Ricerche su internet

60 RIEDUCAZIONE integrazione tra riabilitazione e scuola

61 Cosa può fare la scuola? ATTENZIONE E RICERCA
Occorre favorire dei rapporti ancora poco considerati: Diagnosi/ ricadute operative didattiche Progetto riabilitativo/ ruolo della scuola

62 I PREREQUISITI COSTRUTTIVI
Per imparare a leggere e a scrivere l’alunno deve acquisire 4 concetti che sono alla base del sistema di scrittura: Quanti fonemi ci sono in una parola? Quali sono i fonemi della parola? Come questi fonemi sono disposti? Come questi fonemi sono rappresentati? Abilità metafonologiche o consapevolezza fonologica (= manipolare coscientemente la struttura fonologica delle parole)

63 Obiettivi Abilità metafonologica: Segmentazione e fusione fonemica
Lettura Accesso al testo scritto (corretta corrispondenza grafema-fonema) Scrittura Passaggio dalla fase sillabico-alfabetica alla fase alfabetica convenzionale Competenza ortografica Obiettivi

64 L’attività è stata condotta a scuola dalle insegnanti con supervisione settimanale della psicopedagogista Organizzazione del lavoro Tempi L’attività di recupero si è svolta: 1° mese tutti i giorni x 10 minuti (training metafonologico) dal 2° mese in sessioni di minuti, 3 volte alla settimana a scuola e 2 volte alla settimana (casa – riabilitazione) per un periodo di 6 mesi circa.

65 Materiale cartaceo (es
Materiale cartaceo (es.lettere mobili, liste di sillabe, parole, schede) e informatizzato Strumenti e attività Verifica finale Prove standardizzate di lettura e scrittura ( dettato)

66 A scuola… LINEE GUIDA attività svolte regolarmente in classe
Lavoro quotidiano sull’analisi fonologica delle parole Utilizzo di riferimenti visivi stabili per l’acquisizione dei grafemi (alfabetiere personalizzato e sempre visibile) Uso esclusivo dello stampato maiuscolo per tutto il percorso di acquisizione della scrittura e di script per la lettura Alla lavagna scrittura in stampato maiuscolo

67 (PAROLE BISILLABE PIANE)
SEGMENTAZIONE FONEMICA OCA ________________________________ APE _________________________________ CASA _________________________________ TOPO _________________________________ RANA _________________________________ SOLE _________________________________ MARE _________________________________ LUPO _________________________________ PANE _________________________________ SALE _________________________________ NIDO _________________________________

68 A a ----------------------------------------------
IN QUESTA SCATOLA METTIAMO TUTTE LE PAROLE CHE INIZIANO CON…. Ritaglia e incolla A a

69 Identificare il suono iniziale delle parole attraverso una scelta di immagini stabili e ad alto valore d’immagine per il bambino Es: C di CASA C T

70 1°) Lettura di sillabe to te ti tu ta me ma mu mi mo fo fe fi fu fa
pa pe pi pu po va vi vo ve vu no ne ni nu na le la li lo lu su so sa si se ru ra ri re ro ba bo bu bi be da do du di de go ga gu gi ge ca co cu ci ce 1°T._____2°T.______ N° sillabe 130

71 R S A N B V D L A R E M Z

72 Come inizia e come finisce la parola?
T U B O L

73 COMPLETA LA PAROLA A O A O A I U O A I A O

74

75 GIOCO CON LE LETTERE MOBILI
P E A P Scrivi con le lettere che sono sul tavolo la parola “PORTA”

76 Esempio: IL…… CANE….. ….. BEVE Prendi tanti cartoncini quante
sono le parole della frase che io ti dirò e mettili davanti a te:“Il cane beve” Bravo! e ora, prima di scrivere la frase sul quaderno, devi ripeterla lentamente toccando un cartoncino per ogni parola IL…… CANE….. ….. BEVE

77 MIA SORELLA

78 Abilitazione …all’apprendimento

79 In seguito a quanto osservato e in riferimento delle Circolari Ministeriali prot. n° 4099/A/4 del 5/10/2004 e prot. n° 26/A 4° del 5/01/2005 si ritiene opportuno allegare le seguenti indicazioni didattiche da applicarsi nel gruppo-classe STUDIO E VERIFICHE: ·        Evitare lo studio mnemonico di parole e dati o poesie prive di rima ·        Assegnare verifiche più brevi e darle più tempo per eseguirle ·        Privilegiare e programmare le interrogazioni orali su argomenti predefiniti permettendole di consultare una mappa concettuale o uno schema che lo aiuti a ricordare ed esporre meglio. ·        Leggere le consegne degli esercizi e verificarne la comprensione ·        Se si vuole verificare una semplice produzione: a)      Favorire l’uso di schemi testuali:si può procedere tramite l’uso di immagini ( disegni, foto, vignette) da descrivere b)      Dato un elenco di parole le si chiede di produrre, per ognuna di esse, una frase. SCRITTURA: ·                    Evitare di farlo scrivere alla lavagna ·                    Evitare l’uso del corsivo ·                    Evitare di far prendere appunti, ricopiare testi ( anche dalla lavagna il compito di copiatura risulta difficile) ·                    Controllare che scriva correttamente i compiti sul diario ·                    Fornirgli gli appunti dettati su supporto digitalizzato o cartaceo stampato ( preferibilmente arial o comic sans o Times new roman ) ·                    Grammatica: permettergli di utilizzare schemi di grammatica semplificati personalizzati

80 LETTURA: ·        Evitare la lettura ad voce alta davanti ai compagni ( eventualmente si può preparare in anticipo sulle righe da leggere) ·        La comprensione del testo risulta migliore se è utilizzato lo stampato maiuscolo ( carattere da preferire agli altri anche per i testi dei problemi e per prove di verifica scritte) ·        La comprensione del testo, essendo strettamente correlata alla decodifica, per Matteo risulta migliore solo dopo una lettura ripetuta e corretta e ciò richiede tempi maggiori. LINGUE STRANIERE ·        Privilegiare e valutare la forma orale MATEMATICA ·        Consentire l’uso della tavola pitagorica e della linea dei numeri ·        Consentire l’uso di tabelle di misura, di peso, di geometria,ecc.. ·        Semplificare la terminologia o di abbinarla sempre a esempi pratici: M. presenta difficoltà nella comprensione e memorizzazione di termini specifici (es.maggiore-minore, crescente-decrescente, addizione, sottrazione,….) ·        Fornire i testi dei problemi già dattiloscritti o scritti in stampatello dall’insegnante ·        Incentivare l’utilizzo del supporto grafico durante l’esecuzione dei problemi

81 GRAZIE


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