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PROGETTO IN VERTICALE DI DIDATTICA LABORATORIALE La scienza del vivere quotidiano: “ ACQUA e LATTE” Anno scolastico 2009/10 LATTE Aspetto chimico.

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1 PROGETTO IN VERTICALE DI DIDATTICA LABORATORIALE La scienza del vivere quotidiano: “ ACQUA e LATTE” Anno scolastico 2009/10 LATTE Aspetto chimico

2 SCUOLE ADERENTI AL PROGETTO • Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “E. Rosa “ di Sarnano. •Istituto Comprensivo “G.Leopardi” di Sarnano.

3 STRUTTURA DEL PROGETTO Fase preliminare Si rilevano le conoscenze degli studenti sul tema proposto e la motivazione personale Fase operativa in laboratorio Si svolge in laboratorio attività pratica individuale o in piccoli gruppi per rendere gli studenti soggetti attivi attraverso un loro diretto coinvolgimento Fase interpretativa Si commentano i risultati ottenuti in termini di ampliamento delle conoscenze per possibili sviluppi successivi.

4 Scuola secondaria di primo grado (Classi 2° A e 2 ° B ) “Latte fresco e Latte acido” ______________________ Scuola secondaria di secondo grado (Classe 2° OCB) “Acidità e coagulazione del latte”

5 Scuola secondaria di primo grado
Attività di laboratorio 1° PARTE “Saggi organolettici per accertare lo stato del latte” Aspetto Colore Sapore Odore 2° PARTE “Saggi chimici esplorativi per valutare lo stato di freschezza del latte” Saggio dell’alcool Saggio all’alizarina Saggio di Nessler 1° incontro: 23 febbraio 2010 Classe 2° A della scuola secondaria di 1° grado con la collaborazione dell’insegnante tecnico-pratico Prof.ssa Carla Marinozzi dell’Istituto Professionale “E.Rosa”di Sarnano 2° incontro: 26 febbraio 2010 Classe 2° B della scuola secondaria di 1° grado con la collaborazione dell’insegnante tecnico-pratico Prof.ssa Carla Marinozzi dell’Istituto Professionale “E.Rosa”di Sarnano L’attività sperimentale è stata preceduta dalla somministrazione di un test mirato a rilevare le conoscenze sul tema proposto.

6 IL LATTE Il latte è il secreto della ghiandola mammaria delle femmine di animale in buono stato di salute e di nutrizione, ottenuto da una completa mungitura,escludendo chiaramente la secrezione entro i 10 giorni dopo il parto, e avente determinate caratteristiche chimico-fisiche.

7 Dal punto di vista commerciale, il latte che ha maggiore importanza è quello di vacca, per cui con la sola denominazione “latte” si intende esclusivamente il latte di vacca, quindi per il latte di altri animali deve essere indicata, di seguito alla parola latte, la specie a cui appartiene l’animale che lo ha prodotto, es. latte di capra, latte di pecora.

8 Caratteri organolettici
Il latte si presenta come un liquido opaco e bianco, tendente al giallognolo quando il contenuto di grasso è elevato, cremoso, di odore gradevole e di sapore leggermente dolciastro.

9 Inoltre E’ un prodotto che contiene, in rispetto delle esigenze dell’organismo umano, tutti i principi alimentari indispensabili: proteine, grassi, carboidrati, vitamine, sali minerali , enzimi. Tali componenti variano in quantità a seconda della specie animale dalla quale il latte proviene, dall’età dell’animale, dal tipo di alimentazione, dalle condizioni ambientali e stagionali ecc..

10 Essenzialmente si può considerare il latte formato da una fase acquosa, fase disperdente,nella quale gli altri componenti,che costituiscono la fase dispersa, possono trovarsi sotto varie forme.

11 Composizione chimica qualitativa del latte vaccino
Acqua contenete in emulsione lipidi gliceridi (trigliceridi) steroli (colesterolo) lecitine vitamine liposolubili A,D,E,K in dispersione protidi caseina lattoalbumina lattoglobulina enzimi in soluzione glucidi lattosio vitamine idrosolubili gruppo B,C,PP sali minerali sali di Ca, Na e K degli acidi fosforico e citrico amminoacidi e peptoni gas anidride carbonica

12 Composizione chimica quantitativa media del latte vaccino
Acqua% Proteine% Grassi % Glucidi% Sali minerali% 86-88 3,5-4,5 3-4 4,5-5 0,7-08

13 RISANAMENTO DEL LATTE La legislazione vigente non ammette l’impiego di additivi chimici conservanti pertanto il latte subito dopo la mungitura, è ammesso in uno stabilimento di trattamento e qui o trattato nelle quattro ore successive al suo arrivo, o mantenuto ad una temperatura < di 6°C, per essere sottoposto a trattamenti basati sull’impiego di alte temperature definiti pastorizzazione e sterilizzazione.

14 LA PASTORIZZAZIONE (high temperature short time)
E’un trattamento che comporta un’elevata temperatura per un breve periodo di tempo (almeno 71,7°C per 15 secondi), o mediante un trattamento che impieghi diverse combinazioni di tempo e temperatura raggiungendo un effetto equivalente. Immediatamente dopo la pastorizzazione, il latte deve essere raffreddato per raggiungere una temperatura di < 6°C e confezionato in contenitori opachi in modo da evitare l’azione alterante della luce.

15 Latte fresco pastorizzato
E’ ottenuto da latte crudo proveniente direttamente dalle stalle o da centri cooperative, con caratteristiche igieniche, di composizione in riferimento al contenuto di proteine ,grasso in precedenza evidenziate e data di scadenza massima di quattro giorni dal confezionamento Latte fresco pastorizzato di alta qualità Oltre ad avere tutte le caratteristiche del latte fresco pastorizzato, deve essere appena munto, immediatamente filtrato e refrigerato alla temperatura di < 6°C, non aver subito nessuna addizione né sottrazione nei componenti naturali

16 Il Latte UHT (ultra high temperature) o a media conservazione
Si ottiene mediante applicazione al latte crudo di un procedimento di riscaldamento continuo ad almeno + 135°C, per non meno di un secondo, in modo da inattivare i microrganismi e le spore, e confezionato in recipienti opachi o resi tali dall’imballaggio e asettici in modo da rendere minime le variazioni chimiche, fisiche e organolettiche.

17 Il Latte sterile (a lunga conservazione)
Si ottiene con un processo che assicura, non solo l’eliminazione di tutte le forme microbiche patogene, ma di tutte le spore, comprese quelle maggiormente termoresistenti; il latte viene prima di tutto omogeneizzato, quindi presterilizzato a 140°C per qualche secondo, raffreddato rapidamente a 80°C, imbottigliato e sterilizzato a 120°C per 15 minuti.

18 Adulterazioni e frodi Le frodi più comuni sono: l’annacquamento,
la scrematura non dichiarata, l’aggiunta di conservanti.

19 L’annacquamento abbassa il peso specifico del latte, la scrematura lo aumenta per cui l’esecuzione di entrambe, se realizzata nel modo appropriato, non modifica il peso specifico; la correzione del peso specifico per mascherare l’annacquamento è compiuta anche mediante aggiunta di farina o amido. Una frode tendente a mascherare l’inacidimento dovuto alla scarsa freschezza, consiste nell’addizionare sostanze con lo scopo di rallentare l’acidificazione del latte specie nel periodo estivo, e in condizioni di raccolta alla stalla disagevoli (comunemente bicarbonato di sodio, formalina, perossido di idrogeno).

20 QUINDI…………. Per stabilire la qualità del latte, sono utilizzati controlli suddivisi in varie categorie secondo le finalità che si prefiggono: Controllo sull’igiene di produzione: esame microscopico, carica microbica ecc.. Controllo dello stato di freschezza : prova all’alcool, saggio all’alizarina, saggio di Nessler. Controllo della composizione: determinazione dei grassi, delle proteine, del residuo magro ecc. La genuinità del latte può essere controllata confrontando i dati ottenuti dall’analisi con quelli corrispondenti alla composizione media del prodotto (vedi tabella precedente).

21 LATTE FRESCO e LA TTE ACIDO
Il latte fresco presenta un’acidità leggerissima che è dovuta in buona parte al contenuto di caseina e di fosfati, con un piccolo contributo da parte della globulina, dei citrati e dell’anidride carbonica. Tuttavia dopo un certo tempo dalla mungitura, più o meno lungo a seconda della temperatura cui viene tenuto, il latte assume reazione nettamente acida per l’acido lattico che si forma dal lattosio ad opera dei fermenti lattici. Questa trasformazione è agevolata da una temperatura favorevole allo sviluppo batterico di 30-40°C, mentre è di molto rallentata o addirittura fermata da temperature vicino a 0°C, inoltre tale trasformazione è tanto più rapida quanto più il latte è sporco.

22 fermenti lattici LATTOSIO ACIDO LATTICO LATTE FRESCO 0°C 30-40°C

23 In particolare, possiamo registrare almeno tre situazioni:
Latte fresco: se viene riscaldato non coagula, ma forma in superficie una pellicola giallastra costituita da lattoalbumina coagulata, con piccole quantità di fosfati e caseina. Latte non fresco con almeno lo 0,2% di acido lattico: se viene riscaldato all’ebollizione coagula. Latte non fresco con 0,5-0,6% di acido lattico: la coagulazione avviene spontaneamente a temperatura ambiente senza nemmeno riscaldare ( fenomeno tipico in estate quando il latte fresco non viene tempestivamente messo in frigorifero).

24 COME SI PRESENTA UN LATTE COAGULATO?
In un latte coagulato si separa una massa solida bianca, sotto forma di grumi e fiocchi caseosi detta cagliata, da un liquido quasi incolore chiamato siero.

25 UNA CURIOSITA' Nella produzione di alcuni formaggi tale coagulazione viene provocata mediante l’aggiunta di caglio (estratto proteico dall’abomaso dei capretti): il responsabile di tale reazione è l’enzima chimosina contenuto nel caglio che provoca appunto la formazione di una massa bianca, opaca (cagliata) e del liquido quasi incolore (siero del latte). Nella cagliata, utilizzata per la produzione di formaggi, sono intrappolati i sali di calcio e i globuli di grasso; mentre il siero viene utilizzato per fare la ricotta o per recuperare il lattosio.

26 QUALI RICERCHE POSSIAMO FARE PER STABILIRE LA FRESCEZZA DEL LATTE?
Visto che l’acido lattico ha gravi conseguenze sulla conservabilità del latte e sulle lavorazioni casearie, l’accertamento dell’acidità riveste grande importanza per stabilire lo stato di conservazione del latte e quindi verificare se è stato adeguatamente refrigerato dopo la mungitura. SAGGI ESPLORATIVI SUL LATTE (Accertano in modo rapido e sommario lo “stato del latte”) 1) Organolettici: aspetto, colore, sapore, odore (accettazione del latte nei centri di raccolta) 2) Chimici: saggio all’alcool, saggio all’alizarina, saggio di Nessler (valutazione dello stato di freschezza)

27 DA RICORDARE ……………. Poiché il latte è un ottimo substrato per la proliferazione della flora microbica, i saggi esplorativi devono essere seguiti da ulteriori controlli analitici.

28 1) SAGGI ORGANOLETTICI Aspetto del latte
Il latte si presenta come un liquido opaco a causa dell’assorbimento e diffusione della luce da parte dei globuli di grasso e micelle proteiche. Colore del latte Il latte è bianco grazie alla presenza della caseina che è una proteina di colore bianco. Il colore diventa giallo più intenso se è presente molto carotene ed elevato contenuto di grasso. Se il latte viene invece scremato e annacquato tende al bianco-azzurro. Se ad un bicchiere di latte si aggiunge un po’ di aceto, la caseina coagula e tende a cadere sul fondo; allora il latte diventa giallognolo che sarebbe il colore tipico del siero del latte per la presenza di vitaminaB2 detta Lattoflavina o Riboflavina. Gusto (sapore) del latte Il latte ha un sapore leggermente dolce; quello di capra è più forte e persistente, corposo con un retro gusto di yogurt. Un sapore anormale può essere dovuto a sostanze contenute in alimenti consumati dal bestiame o dall’azione di alcuni microrganismi sui costituenti del latte. Ad esempio le erbe dei pascoli, ricche di sostanze aromatiche come le curanine, influenzano il sapore del latte e anche quello del formaggio che ne deriva. Odore del latte Il latte di mucca puro ha un leggero odore aromatico. Spesso il latte assume odori caratteristici in conseguenza a particolari alimenti consumati dal bestiame. Infatti il latte assume principalmente gli odori dell’ambiente circostante.

29 2) SAGGI CHIMICI Saggio all’alcool
Versare in una provetta 5 ml di latte e 5 ml di alcool al 68%v/v Agitare cautamente e a lungo la provetta Inclinare la provetta e osservare la miscela in strato sottile La presenza di grumi o fiocchi caseosi indica latte acido

30 Stato di conservazione del latte
Colorazione Coagulazione Stato di conservazione del latte Rosso-lilla - Normale e fresco Rossastra Fiocchi finissimi o nessuna Acidificazione incipiente Rosso-bruna Fiocchi finissimi Acidificazione leggera Bruno-rossastra Fiocchi funi Acidificazione abbastanza avanzata Bruna Gru mi Acidificazione avanzata Bruno-giallastra Grumi grossi Acid.palese all’olfatto;al limite di resistenza all’ebollizione Giallo-brunastra Grumi molto grossi Anche sapore acido:non resiste all’ebollizione Gialla Latte già coagulato Rosso cupo Grumi più o meno grossi Anormale,non acido,prossimo alla coagulazione caseosa Violetta Alcalino (patologico,mastitico) Saggio all’alizarina Versare in una provetta 2 ml di reattivo alizarina e un ugual volume di latte Agitare cautamente e a lungo la provetta Osservare la colorazione e il comportamento del latte, confrontando i risultati ottenuti con i parametri riportati nella tabella 1

31 Saggio di Nessler Latte fresco Latte acido
Omogeneizzare il latte sia agitandolo sia versandolo più volte in becher diversi Prelevarne 5 ml e diluirli, in una provetta, con 10 ml di acqua distillata Aggiungere 1 ml di reattivo di Nessler Osservare la colorazione del latte confrontando i risultati ottenuti con i parametri riportati nella tabella 2 NOTA: Se entro 30 minuti si verifica una colorazione gialla o giallo-aranciata, allora è presente NH3, che è un indice di invecchiamento, perché si libera dalla degradazione delle proteine del latte. Latte fresco Latte acido Appena trascorsi 5 minuti Colorazione grigio-chiara perlacea Colorazione grigio-scura verdognola

32 Test preliminare per la Scuola Secondaria di 1° grado
LEGGI ATTENTAMENTE LE SEGUENTI DOMANDE E RISPONDI Sapresti descrivere il colore, il sapore e l’odore del latte? Colore: Sapore: Odore: Abitualmente bevi latte fresco acquistato nel banco frigo o latte a lunga conservazione confezionato in contenitori Tetra Pak (latte U.H.T)? Qual è la differenza tra i due tipi di latte? Sapresti spiegare a quale trattamento è sottoposto il latte U.H.T. per avere un lungo tempo di conservazione? Hai mai osservato il latte riscaldato fino all’ebollizione? Che cosa si nota? Ti è mai capitato (soprattutto in estate) di aver acquistato latte fresco che portato a casa e non subito refrigerato ha cambiato il suo aspetto? Se sì, che cosa hai notato?

33 LEGENDA Risposta omessa = O Risposta errata = E Risposta incompleta = I Risposta sufficiente = S Risposta discreta = D Risposta buona = B

34 RISULTATI DEL TEST PRELIMINARE Scuola Secondaria di 1° grado Classe 2° A
Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4 n.1 B I D n.2 O n.3 n.4 S n.5 n.6 E n.7 n.8 n.9 n.10 n.11 n.12 n.13 n.14 n.15

35 ELABORAZIONE RISULTATI DEL TEST PRELIMINARE Classe 2° A
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona Domanda 1 2 13 Domanda 2 3 1 7 Domanda 3 6 8 Domanda 4 9

36 Livelli di conoscenze posseduti prima della fase operativa Classe 2° A
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona TOTALE 18 3 9 2 14

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39 RISULTATI DEL TEST PRELIMINARE Scuola Secondaria di 1° grado Classe 2° B
Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4 n.1 D B O n.2 E n.3 S n.4 I n.5 n.6 n.7 n.8 n.9 n.10 n.11 n.12

40 ELABORAZIONE RISULTATI DEL TEST PRELIMINARE Classe 2° B
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona Domanda 1 2 4 6 Domanda 2 3 1 5 Domanda 3 Domanda 4 9

41 Livelli di conoscenze posseduti prima della fase operativa Classe 2° B
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona TOTALE 15 3 4 10 13

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44 Saggi chimici esplorativi svolti a gruppi di 2 alunni
Scheda-alunni per la scuola secondaria di 1° grado Classe Data Saggi chimici esplorativi svolti a gruppi di 2 alunni n.1 “SAGGIO ALL’ALCOOL” Esperienza pratica Occorrente Materiali: provette lunghe a fondo tondo con tappo n.2, portaprovette, pipette graduate da 5 ml n.3, propipette a 3 valvole. Reagenti: alcool etilico al 68%v/v Campioni da analizzare: campione di latte A, campione di latte B. 1° fase operativa Versare in una provetta 5 ml di latte A e 5 ml di alcoolo al 68%v/v Versare in un’altra provetta 5 ml di latte B e 5 ml di alcool al 68%v/v 2° fase operativa Agitare cautamente e a lungo le due provette, poi inclinarle e osservare le miscele in strato sottile 3° fase operativa: osservazioni Osservare l’eventuale presenza di grumi o fiocchi caseosi CAMPIONE A = CAMPIONE B = Conclusione: stabilire la qualità del latte in base ai risultati ottenuti

45 MATERIALI / REAGENTI / CAMPIONI DA ANALIZZARE

46 I ragazzi della 2° A della scuola secondaria di 1° grado “fanno” e “osservano”

47 I ragazzi della 2° A della scuola secondaria di 1° grado
“concludono”

48 I ragazzi della 2° B della scuola secondaria di 1° grado “fanno” e “osservano”

49 I ragazzi della 2° B della scuola secondaria di 1° grado
“concludono

50 Saggi chimici esplorativi svolti a gruppi di 2 alunni
Scheda-alunni per la scuola secondaria di 1° grado Classe Data Saggi chimici esplorativi svolti a gruppi di 2 alunni n.2 “SAGGIO ALL’ALIZARINA” Esperienza pratica Occorrente Materiali: provette lunghe a fondo tondo con tappo n.2, portaprovette, pipette graduate da 2 ml n.3, propipette a 3 valvole. Reagenti: alizarina Campioni da analizzare: campione di latte A, campione di latte B. 1° fase operativa Versare in una provetta 2 ml di reattivo e un ugual volume di campione di latte A Versare in un’altra provetta 2 ml di reattivo e un ugual volume di campione di latte B 2° fase operativa Agitare cautamente e a lungo le due provette. 3° fase operativa: osservazioni Osservare la colorazione e il comportamento del latte, confrontando i risultati ottenuti con i parametri riportati nella tabella 1 allegata CAMPIONE A = CAMPIONE B = Conclusione: stabilire la qualità del latte in base ai risultati ottenuti

51 Stato di conservazione del latte
Tabella 1 Colorazione Coagulazione Stato di conservazione del latte Rosso-lilla - Normale e fresco Rossastra Fiocchi finissimi o nessuna Acidificazione incipiente Rosso-bruna Fiocchi finissimi Acidificazione leggera Bruno - rossastra Fiocchi fini Acidificazione abbastanza avanzata Bruna Grumi Acidificazione avanzata Bruno -giallastra Grumi grossi Acidificazione palese all’olfatto; al limite di resistenza all’ebollizione Giallo –brunastra Grumi moloto grossi Anche sapore acido:non resiste all’ebollizione Gialla Latte già coagulato Rosso cupo Grumi più o meno grossi Anormale,non acido, prossimo alla coagulazione caseosa Violetta Alcalino (patologico,mastitico)

52 MATERIALI / REAGENTI / CAMPIONI DA ANALIZZARE

53 Classe 2°A

54 Classe 2° B

55 Saggi chimici esplorativi svolti a gruppi di 2 alunni
Scheda-alunni per la scuola secondaria di 1° grado Classe Data Saggi chimici esplorativi svolti a gruppi di 2 alunni n.3 “SAGGIO DI NESSLER” Esperienza pratica Occorrente Materiali: provette lunghe a fondo tondo con tappo n.2, portaprovette, pipette graduate da 5 ml n.2, propipette a 3 valvole,cilindro graduato da 10 ml,spruzzetta con acqua distillata,becher da 100 ml n.4 Reagenti: reattivo di Nessler Campioni da analizzare: campione di latte A, campione di latte B. 1° fase operativa Omogeneizzare il campione di latte A sia agitandolo sia versandolo più volte in becher diversi Omogeneizzare il campione di latte B sia agitandolo sia versandolo più volte in becher diversi 2° fase operativa Prelevare 5 ml di campione A e diluirli, in una provetta, con 10 ml di acqua distillata Ripetere la stessa operazione per il latte B Aggiungere in ogni provetta 1 ml di reattivo di Nessler 3° fase operativa: osservazioni Osservare la colorazione del latte confrontando i risultati ottenuti con i parametri riportati nella tabella 2 allegata CAMPIONE A = CAMPIONE B = Conclusione: stabilire la qualità del latte in base ai risultati ottenuti

56 Tabella 2 Latte fresco Latte acido Appena trascorsi 5 minuti
Colorazione grigio chiara-perlacea Colorazione grigio-scura-verdognola Se entro 30 minuti si verifica una colorazione gialla o giallo-aranciata, allora è presente NH3 che è un indice di invecchiamento, perché si libera dalla degradazione delle proteine del latte.

57 MATERIALI / REAGENTI / CAMPIONI DA ANALIZZARE

58 La 2°A al lavoro

59 La 2°B al lavoro

60 Scuola secondaria di 1° grado
RISULTATI Scuola secondaria di 1° grado Classe 2° A 23 febbraio 2010

61 SAGGIO ALL’ALCOOL Osservazioni Conclusioni
RISULTATI DEI SAGGI CHIMICI ESPLORATIVI, SVOLTI A GRUPPI DI 2 ALUNNI, PER VALUTARE LO STATO DI FRESCHEZZA DI DUE CAMPIONI DI LATTE “A” E “B” Scheda “raccolta-dati” – Classe 2° A 23 febbraio 2010 (determinazioni svolte n° 7) SAGGIO ALL’ALCOOL Osservazioni Conclusioni 1”A”- omogeneo 1”B” - fiocchi 1”A” – fresco 1”B” - acido 2”A” – scorre bene sulle pareti 2”B” – si attaccano gli acidi sulle pareti 2”A” – fresco 2”B” - acido 3”A” – latte senza grumi 3”B” – latte pieno di grumi 3”A” – latte fresco 3”B” – latte acido 4”A” - / 4”B” – lascia grumi sulle pareti della provetta 4”A” – latte fresco 4”B” – latte acido 5”A” – senza grumi 5”B” – con grumi 5”A” – latte fresco 5”B” – latte acido 6”A” – scorre bene sulle pareti 6”B” – si formano molti grumi 6”A” – latte fresco 6”B” – latte acido 7”A” - il latte scivola bene sulle pareti 7”B” – il latte forma tanti piccoli grumi sulle pareti 7”A” – fresco 7”B” – acido

62 SAGGIO ALL’ALIZARINA Osservazioni Conclusioni
1”A”- rosso bruna fiocchi finissimi acid.ne leggera 1”B” – giallo brunastra grumi grossi sapore acido 1”A” – fresco 1”B” - acido 2”A” – rossa 2”B” – gialla 2”A” – fresco 2”B” - acido 3”A” – colore rossastro con fiocchi finissimi 3”B” – colore giallo brunastra e grumi molto grossi 3”A” – latte fresco 3”B” – latte acido 4”A” – rossastra fiocchi finissimi o nessuna 4”B” – giallo brunastro grumi molto grossi 4”A” – / 4”B” – / 5”A” – rossastra 5”B” – giallo brunastra 5”A” – fiocchi finissimi o nessuna 5”B” – grumi molto grossi 6”A” – rossastra fiocchi finissimi o nessuna 6”B” – giallo brunastra grumi molto grossi 6”A” – acidificazione incipiente 6”B” – anche sapore acido non resiste all’ebol.ne 7”A” - colore rossastro 7”B” – colore bruno giallastro 7”A” – quasi acido 7”B” – molto acido all’olfatto

63 SAGGIO DI NESSLER Osservazioni Conclusioni
1”A”- colorazione grigio chiara perlaceo 1”B” – colorazione grigio scura verdognola 1”A” – fresco 1”B” - acido 2”A” – grigio chiaro 2”B” – grigio scuro 2”A” – fresco 2”B” - acido 3”A” – colorazione grigio chiara perlacea 3”B” – colorazione grigio scura verdognola 3”A” – latte fresco 3”B” – latte acido 4”A” – colorazione grigio chiara perlacea 4”B” – colorazione grigio scura verdognola 4”A” – atte fresco 4”B” – latte acido 5”A” – latte fresco 5”B” – latte acido 5”A” – colorazione grigio chiara perlacea 5”B” – colorazione grigio scura verdognola 6”A” – grigio chiara 6”B” – grigio scuro 6”A” – fresco 6”B” – acido 7”A” - colore chiaro 7”B” – colore scuro 7”A” – fresco 7”B” – acido

64 Scuola secondaria di 1° grado
RISULTATI Scuola secondaria di 1° grado Classe 2° B 26 febbraio 2010

65 SAGGIO ALL’ALCOOL Osservazioni Conclusioni
RISULTATI DEI SAGGI CHIMICI ESPLORATIVI, SVOLTI A GRUPPI DI 2 ALUNNI, PER VALUTARE LO STATO DI FRESCHEZZA DI DUE CAMPIONI DI LATTE “A” E “B” Scheda “raccolta-dati” – Classe 2° B 26 febbraio 2010 (determinazioni svolte n° 8) SAGGIO ALL’ALCOOL Osservazioni Conclusioni 1”A”- normale 1”B” – presenza di fiocchi 1”A” – latte fresco 1”B” – latte acido 2”A” – non presenta grumi 2”B” – presenta fiocchi caseosi 2”A” – latte fresco 2”B” – latte acido 3”A” – provetta con parete liscia 3”B” – provetta con parete di grumi 3”A” – fresco 3”B” – acido 4”A” – provetta a parete liscia 4”B” – provetta parete con grumi 4”A” – latte buono 4”B” – latte cattivo 5”A” – senza grumi 5”B” – con grumi 5”A” – fresco 5”B” – acido 6”A” – non c’è presenza di fiocchi 6”B” – c’è presenza di fiocchi 6”A” – latte fresco 6”B” – latte acido 7”A” - non ci sono grumi 7”B” – ci sono grumi 7”A” – fresco 7”B” – acido 8”A” – senza grumi 8”B” – con grumi 8”A” – fresco 8 “B” - acido

66 SAGGIO ALL’ALIZARINA Osservazioni Conclusioni 1”A”- rosso lilla
1”B” – bruno giallastra 1”A” – latte normale e fresco 1”B” – grumi grossi 2”A” – rosso lilla 2”B” – bruno giallastra 2”A” – latte fresco 2”B” – latte acido 3”A” – colore rosso lilla 3”B” – colore bruno gillastra 3”A” – fresco 3”B” – molto acido 4”A” – parete liscia 4”B” – parete con grumi 4”A” – rosso lilla 4”B” – giallo brunastra 5”A” – lilla rosso 5”B” – giallo brunastra 5”A” – fresco 5”B” – acido 6”A” – è rosso lilla 6”B” – giallo brunastra 6”A” – è normale e fresco 6”B” – è acido e non resiste all’ebollizione 7”A” - rosso 7”B” – giallo 7”A” – normale fresco 7”B” – grumi molto grossi 8”A” – rosso lilla 8”B” – bruno giallastra 8”A” – buono 8”B”-- acido

67 SAGGIO DI NESSLER Osservazioni Conclusioni 1”A”- / 1”B” – / 1”A” – /
2”A” – grigio chiara 2”B” – grigio scuro 2”A” – latte fresco 2”B” – latte acido 3”A” – colorazione grigio chiara 3”B” – colorazione grigio scura 3”A” – fresco 3”B” – acido 4”A” – parete liscia 4”B” – parete con grumi 4”A” – grigio chiaro 4”B” – grigio scuro 5”A” – grigio chiara 5”B” – grigio scura verdognola 5”A” – fresco 5”B” – acido 6”A” – grigio chiaro perlaceo 6”B” – grigio scura verdognola 6”A” – latte fresco 6”B” – latte acido 7”A” - colorazione grigio chiaro 7”B” – colorazione grigio scuro verdognolo 7”A” – fresco 7”B” – acido 8”A” – grigio chiaro 8”B” - grigio scuro 8”A” – fresco 8”B” - acido

68 Scheda riassuntiva scuola secondaria di 1° grado Classi: 2° A e 2° B Data: 23 e 26 febbraio SAGGI CHIMICI ESPLORATIVI, SVOLTI A GRUPPI DI 2 ALUNNI, PER VALUTARE LO STATO DI FRESCHEZZA DI DUE CAMPIONI DI LATTE “A” E “B” Campione di latte Saggio all’alcool Saggio all’alizarina Saggio di Nessler A Latte fresco B Latte acido

69 Test dopo la fase operativa per la Scuola Secondaria di 1° grado
LEGGI ATTENTAMENTE LE SEGUENTI DOMANDE E RISPONDI Un latte fresco diventa acido quando: è tenuto in frigorifero a temperatura inferiore a 4°C b) è tenuto fuori dal frigorifero a temperatura superiore a 30 °C è tenuto in frigorifero e poi debolmente riscaldato è tenuto in frigorifero e poi fatto bollire Come si chiama la sostanza che si forma in un latte acido? Sapresti spiegare come si forma tale sostanza? 4. Se un latte è acido, dopo l’ebollizione che cosa si osserva? In un latte coagulato è presente: cagliata bianca e siero giallo cagliata bianca e siero bianco cagliata gialla e siero giallo d) cagliata gialla e siero bianco

70 LEGENDA Risposta omessa = O Risposta errata = E Risposta incompleta = I Risposta sufficiente = S Risposta discreta = D Risposta buona = B

71 RISULTATI DEL TEST DOPO LA FASE OPERATIVA Scuola Secondaria di 1° grado Classe 2° A
Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4 Domanda 5 n.1 B O D n.2 n.3 S n.4 n.5 n.6 E n.7 n.8 n.9 n.10 n.11 n.12 n.13 n.14 n.15 n.16

72 ELABORAZIONE RISULTATI DEL TEST DOPO LA FASE OPERATIVA Classe 2° A
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona Domanda 1 1 15 Domanda 2 9 7 Domanda 3 3 8 2 Domanda 4 Domanda 5

73 Livelli di conoscenze raggiunti dopo la fase operativa Classe 2° A
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona TOTALE 3 18 37

74

75

76 RISULTATI DEL TEST DOPO LA FASE OPERATIVA Scuola Secondaria di 1° grado Classe 2° B
Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4 Domanda 5 n.1 B D n.2 n.3 S n.4 n.5 n.6 E n.7 n.8 n.9 n.10 n.11 n.12 n.13 n.14 n.15 n.16 n.17

77 ELABORAZIONE RISULTATI DEL TEST DOPO LA FASE OPERATIVA Classe 2° B
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona Domanda 1 17 Domanda 2 Domanda 3 4 2 10 1 Domanda 4 13 Domanda 5 15

78 Livelli di conoscenze raggiunti dopo la fase operativa Classe 2° B
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona TOTALE 6 2 23 52

79

80

81 Scuola secondaria di 1° grado – Classe 2° A PRIMA dell’attività laboratoriale DOPO l’attività laboratoriale

82 Scuola secondaria di 1° grado – Classe 2° B PRIMA dell’attività laboratoriale DOPO l’attività laboratoriale

83 Al termine dell’attività pratica, a tutti gli studenti coinvolti nel progetto è stato somministrato un test di gradimento per rilevare i successi ottenuti e rimuovere le eventuali “criticità”. Il questionario è risultato anonimo.

84 SCHEDA DI GRADIMENTO L’iniziativa a cui hai partecipato è stata:
Un arricchimento generale Una possibilità per conoscere nuovi argomenti Uno stimolo a rinnovarmi Niente di nuovo 2. Il livello di gradimento del progetto che hai svolto è stato: Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Organizzazione attività Interazione docenti alunni Metodologia utilizzata Utilizzo delle attività del progetto per la tua formazione individuale Valutazione complessiva del corso

85 3. Le mie aspettative sul tema trattato sono state:
Decisamente soddisfatte Abbastanza soddisfatte Per nulla soddisfatte 4. Come valuti il livello di efficacia dell’intervento formativo, rispetto agli elementi sotto indicati? Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Chiarezza di comunicazione del docente/ formatore Materiale utilizzato per la formazione Il docente/formatore stimola e motiva l’interesse verso gli argomenti trattati Disponibilità al dialogo e al confronto

86 Scala crescente da 1 a 5 1 2 3 4 5 5. Chi ha condotto il corso?
il docente della classe un esperto esterno altro AUTOVALUTAZIONE ALLIEVI 6. Nelle attività laboratoriali per la realizzazione del prodotto finale posso dire che: Scala crescente da 1 a 5 1 2 3 4 5 Ho lavorato senza sprecare tempo Ho imparato a lavorare con autonomia Ho lavorato attivamente Ho seguito le indicazioni dell’insegnante Mi era chiaro quello che dovevo fare Ho cercato di aiutare gli altri quando il mio lavoro era finito Ho discusso le mie idee con i compagni Ho ascoltato i consigli degli altri Mi sono divertito Ho imparato cose nuove

87 L’iniziativa a cui hai partecipato è stata:
Risultati Scheda di gradimento -Scuola secondaria di 1° grado- Classe 2° A (n° 15 alunni) L’iniziativa a cui hai partecipato è stata: Un arricchimento generale (4) Una possibilità per conoscere nuovi argomenti (7) Uno stimolo a rinnovarmi (2) Niente di nuovo (2) 2. Il livello di gradimento del progetto che hai svolto è stato: Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Organizzazione attività 6 9 Interazione docenti alunni 8 4 3 Metodologia utilizzata 11 Utilizzo delle attività del progetto per la tua formazione individuale 2 Valutazione complessiva del corso 10 5

88 3. Le mie aspettative sul tema trattato sono state:
Decisamente soddisfatte (12) Abbastanza soddisfatte ( 3) Per nulla soddisfatte 4. Come valuti il livello di efficacia dell’intervento formativo, rispetto agli elementi sotto indicati? Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Chiarezza di comunicazione del docente/ formatore 10 5 Materiale utilizzato per la formazione Il docente/formatore stimola e motiva l’interesse verso gli argomenti trattati 8 7 Disponibilità al dialogo e al confronto 6 1

89 Scala crescente da 1 a 5 1 2 3 4 5 5. Chi ha condotto il corso?
il docente della classe ( 2) un esperto esterno ( 13) altro AUTOVALUTAZIONE ALLIEVI 6. Nelle attività laboratoriali per la realizzazione del prodotto finale posso dire che: Scala crescente da 1 a 5 1 2 3 4 5 Ho lavorato senza sprecare tempo Ho imparato a lavorare con autonomia Ho lavorato attivamente Ho seguito le indicazioni dell’insegnante 10 Mi era chiaro quello che dovevo fare 7 Ho cercato di aiutare gli altri quando il mio lavoro era finito 6 Ho discusso le mie idee con i compagni Ho ascoltato i consigli degli altri Mi sono divertito 12 Ho imparato cose nuove

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93 L’iniziativa a cui hai partecipato è stata:
Risultati Scheda di gradimento -Scuola secondaria di 1° grado- Classe 2° B (n° 17 alunni) L’iniziativa a cui hai partecipato è stata: Un arricchimento generale (3) Una possibilità per conoscere nuovi argomenti (14) Uno stimolo a rinnovarmi Niente di nuovo 2. Il livello di gradimento del progetto che hai svolto è stato: Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Organizzazione attività 9 8 Interazione docenti alunni 7 2 Metodologia utilizzata 15 Utilizzo delle attività del progetto per la tua formazione individuale 11 5 1 Valutazione complessiva del corso 6

94 3. Le mie aspettative sul tema trattato sono state:
Decisamente soddisfatte (9) Abbastanza soddisfatte ( 8) Per nulla soddisfatte 4. Come valuti il livello di efficacia dell’intervento formativo, rispetto agli elementi sotto indicati? Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Chiarezza di comunicazione del docente/ formatore 10 6 1 Materiale utilizzato per la formazione 7 8 2 Il docente/formatore stimola e motiva l’interesse verso gli argomenti trattati 11 5 Disponibilità al dialogo e al confronto 12 4

95 Scala crescente da 1 a 5 1 2 3 4 5 5. Chi ha condotto il corso?
il docente della classe un esperto esterno (17) altro AUTOVALUTAZIONE ALLIEVI 6. Nelle attività laboratoriali per la realizzazione del prodotto finale posso dire che: Scala crescente da 1 a 5 1 2 3 4 5 Ho lavorato senza sprecare tempo 9 Ho imparato a lavorare con autonomia 6 10 Ho lavorato attivamente Ho seguito le indicazioni dell’insegnante 15 Mi era chiaro quello che dovevo fare Ho cercato di aiutare gli altri quando il mio lavoro era finito 7 Ho discusso le mie idee con i compagni Ho ascoltato i consigli degli altri Mi sono divertito 14 Ho imparato cose nuove 13

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99 Attività di laboratorio “Acidità e coagulazione del latte”
(Classe 2° OCB della Scuola Secondaria di 2° grado) 09 aprile 2010 la classe 2°OCB dell’Istituto Professionale effettua una determinazione quantitativa dell’acidità del latte attraverso l’analisi volumetrica (titolazione) per valutare lo stato di conservazione del latte. L’attività sperimentale è stata preceduta dalla somministrazione di un test mirato a rilevare le conoscenze sul tema proposto.

100 Test preliminare per la Scuola Secondaria di 2° grado
LEGGI ATTENTAMENTE LE SEGUENTI DOMANDE E RISPONDI 1. Secondo te cosa indica il termine “freschezza” di un latte? Come si mantiene fresco un latte? Ti è mai capitato di acquistare dal banco frigo un latte fresco, soprattutto in estate, con un aspetto diverso dal solito? Secondo te un latte può diventare “acido”? Che significa “acidità” di un latte? Che aspetto può avere un latte acido? 5. In laboratorio come si può stabilire se un latte è diventato acido?

101 LEGENDA Risposta omessa = O Risposta errata = E Risposta incompleta = I Risposta sufficiente = S Risposta discreta = D Risposta buona = B

102 RISULTATI DEL TEST PRELIMINARE Scuola Secondaria di 2° grado Classe 2° OCB
Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4 Domanda 5 n.1 S D O n.2 B n.3 I E n.4 n.5 n.6 n.7 n.8 n.9 n.10 n.11 n.12

103 ELABORAZIONE RISULTATI DEL TEST PRELIMINARE Classe 2° OCB
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona Domanda 1 3 5 4 Domanda 2 11 1 Domanda 3 10 Domanda 4 8 Domanda 5 2

104 Livelli di conoscenze posseduti prima della fase operativa Classe 2° OCB
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona TOTALE 11 7 26 3 2

105

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107 DETERMINAZIONE DELL’ACIDITA’ DEL LATTE
Il latte fresco possiede una lieve acidità dovuta ai fosfati, citrati, CO2 e miscuglio di proteine acide e basiche che funzionano da sistema tampone. Tuttavia dopo un certo tempo dalla mungitura, più o meno lungo a seconda della temperatura cui viene tenuto, il latte assume reazione nettamente acida per l’acido lattico che si forma dal lattosio ad opera dei fermenti lattici (fermentazione lattica). Questa trasformazione è agevolata da una temperatura di 30-40°C, mentre è di molto rallentata o addirittura fermata da temperature vicino a 0°C. Inoltre tale trasformazione è tanto più rapida quanto più il latte è sporco.

108 Date le gravi conseguenze che l’acido lattico ha sulla conservabilità del latte e sulle lavorazioni casearie, l’accertamento dell’acidità riveste grande importanza proprio per stabilire lo stato di conservazione del latte

109 In particolare possiamo registrare almeno tre situazioni:
Latte fresco: se viene riscaldato non coagula, ma lascia separare alla superficie una pellicola giallastra costituita da lattoalbumina coagulata, con piccole quantità di fosfati e caseina. Latte non fresco con almeno lo 0,2% di acido lattico dovuto alla fermentazione: se viene riscaldato coagula. Latte non fresco con 0,5-0,6 % di acido lattico: la coagulazione avviene spontaneamente a temperatura ambiente, senza nemmeno riscaldare.

110 Una curiosità Nel caso della produzione di alcuni formaggi tale coagulazione viene provocata mediante l’aggiunta del caglio (estratto proteico dell’abomaso dei capretti): il responsabile di tale reazione è l’enzima chimosina che provoca appunto la formazione di una massa bianca, opaca,detta cagliata e un liquido quasi incolore, chiamato siero del latte. Nella cagliata sono intrappolati i sali di calcio e i globuli di grasso. Il siero viene utilizzato per fare la ricotta o per recuperare il lattosio o i suoi prodotti di fermentazione.

111 L’acidità del latte si può esprimere in due modi:
°SH (Soxhlet-Haenkel) : sono i ml di NaOH 0,25 N necessari per titolare 100 l di latte in presenza di fenolftaleina % di acido lattico: sono i grammi di acido lattico contenuti in 100 ml di latte. I valori di acidità di un latte fresco sono rispettivamente: 4 ÷ 7 °SH o 0,15 ÷ 0,16% di acido lattico

112 PROCEDIMENTO Prelevare esattamente 50 ml di latte in una beuta.
Diluirli a circa 200 ml con acqua distillata. Aggiungere 2 ml di soluzione alcoolica di fenolftaleina. Titolare con una soluzione di NaOH standard 0,25N fino a colorazione rosa persistente per 30 secondi. Il numero di ml necessari per neutralizzare 100 ml di latte rappresenta il grado di acidità in °SH.

113 CALCOLI Se si sono titolati 50 ml di latte, bisogna moltiplicare il volume di NaOH letto sulla buretta per 2 (il risultato infatti è riferito a 100 ml di latte titolato). Nel caso in cui la normalità di NaOH non fosse esattamente uguale a 0,25 N si esegue tale calcolo: ml NaOH . N NaOH °SH= 0,25 L’acidità del latte si può anche esprimere in acido lattico: % Acido lattico= °SH . 0,0225

114 La seguente tabella mette in evidenza la correlazione tra conservabilità e “bontà” del latte con la sua acidità totale 4 - 7 °SH Latte normale e fresco 8 – 8,5 °SH Latte di difficile conservabilità (leggermente acido) 8,5 – 9 °SH (acido) 9 – 10 °SH Latte acido anche al sapore (coagula all’ebollizione) › 11 °SH Latte che coagula al calore › 26 °SH Latte che coagula spontaneamente

115 DETERMINAZIONE DELL’ACIDITA’
Scheda-alunni per la scuola secondaria di 2° grado Classe Data DETERMINAZIONE DELL’ACIDITA’ Esperienza pratica Occorrente Materiali:pipetta tarata da 50 ml n.2, beuta da 250 ml n.2, cilindro di vetro da 10 ml, spruzzetta per l’acqua distillata, pipetta pasteur,buretta da 50 ml Reagenti: NaOH 0,25N, fenolftaleina Campioni: campione di latte A e campione di latte B 1° fase Preparazione del campione Prelevare 50 ml di latte A con una pipetta tarata e introdurli in una beuta. Diluire il contenuto della beuta a circa 200 ml con acqua distillata. Aggiungere 2 ml dell’indicatore fenolftaleina. 2° fase Titolazione del campione Titolare il contenuto della beuta con la soluzione di NaOH 0,25N effettuando le aggiunte cautamente. Fermare la titolazione non appena la soluzione assume una leggera colorazione rosa persistente per 30 secondi. Ripetere tutte le fasi operative per il campione di latte B. Calcolo Visto che sono stati titolati 50 di latte, bisogna moltiplicare il volume di NaOH letto sulla buretta X 2 (il risultato infatti è riferito a 100 ml di latte titolato). Essendo la normalità di NaOH esattamente uguale a 0,25N le formule da applicare sono le seguenti: °SH= ml NaOH x CAMPIONE A = CAMPIONE B= % Acido lattico= °SH X 0, CAMPIONE A= CAMPIONE B= Conclusione In base al valore di acidità e secondo la tabella seguente i campioni di latte analizzati possono essere classificati come: CAMPIONE A= CAMPIONE B=

116 4 - 7 °SH Latte normale e fresco
8 – 8,5 °SH Latte di difficile conservabilità (leggermente acido) 8,5 – 9 °SH Latte di difficile conservabilità (acido) 9 – 10 °SH Latte acido anche al sapore (coagula all’ebollizione) › 11 °SH Latte che coagula al calore › 26 °SH Latte che coagula spontaneamente

117 La classe 2° OCB della scuola secondaria 2° grado
1° fase : preparazione del campione

118

119

120 2° fase : titolazione del campione

121

122

123

124 Calcolo e conclusione

125 Scuola secondaria di 2° grado
RISULTATI Scuola secondaria di 2° grado Classe 2° OCB 09 aprile 2010

126 Classificazione del latte
RISULTATI DETERMINAZIONE “ACIDITA’” DI DUE CAMPIONI DI LATTE “A e “B” Scheda “raccolta-dati” – Classe 2° OCB 09 aprile Campione di latte “A” – determinazione svolte n. 12 Prove n° Risultati acidità °S.H. Classificazione del latte 1 6,8 Latte normale e fresco 2 7,6 3 7,0 4 7,2 5 6,6 6 7 7,4 8 9 8,8 Latte di difficile conservabilità (leggermente acido) 10 11 12 8,2

127 Valore medio Acidita’ °S.H.
Campione “A” : 7,35

128 Campione di latte “B” – determinazione svolte n. 12
Prove n° Risultati acidità °S.H. Classificazione del latte 1 30,2 Latte che coagula spontaneamente 2 3 31,4 Latte molto acido 4 5 35,0 6 27,0 7 30,4 8 32,0 9 10 31,2 11 12

129 Valore medio Acidita’ °S.H.
Campione “B” : 31,1

130 Classificazione latte analizzato
DETERMINAZIONE ACIDITA’ ” DI DUE CAMPIONI DI LATTE “A” e “B” Scheda dati “riassuntiva” – Classe 2° OCB 09 aprile 2010 Campione di latte Acidità °S.H. Valore medio Classificazione latte analizzato “A” 7,35 Latte normale e fresco “B” 31,1 Latte che coagula spontaneamente

131 Test dopo la fase operativa per la Scuola Secondaria di 2° grado
LEGGI ATTENTAMENTE LE SEGUENTI DOMANDE E RISPONDI 1 Nella fermentazione lattica, il lattosio viene trasformato dai fermenti lattici in: a) glucosio b) acido lattico c) acido acetico c) galattosio 2.La fermentazione lattica viene favorita da una temperatura: a) di 0°C b) inferiore a 6°C c) superiore a 30°C d) non dipende dalla temperatura 3. Qual è l’importanza della determinazione dell’acidità del latte? 4. Come viene espressa l’acidità del latte? Quali sono i valori per un latte normale e fresco? 5. Descrivi il principio della determinazione dell’acidità del latte. 6. Se un latte ha un’acidità superiore a 11°S.H., cosa si nota quando viene riscaldato fino all’ebollizione? Se invece l’acidità supera i 26°S.H., come si presenta il latte?

132 LEGENDA Risposta omessa = O Risposta errata = E Risposta incompleta = I Risposta sufficiente = S Risposta discreta = D Risposta buona = B

133 RISULTATI DEL TEST DOPO LA FASE OPERATIVA Scuola Secondaria di 2° grado Classe 2°OCB
Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Domanda 4 Domanda 5 Domanda 6 n.1 B E D S n.2 n.3 n.4 n.5 n.6 n.7 n.8 n.9 I n.10 n.11 n.12

134 ELABORAZIONE RISULTATI DEL TEST DOPO LA FASE OPERATIVA Classe 2° OCB
Errata Incerta Sufficiente Discreta Buona Domanda1 12 Domanda 2 Domanda 3 4 2 6 Domanda 4 Domanda 5 1 9 Domanda 6 10

135 Livelli di conoscenze raggiunti dopo la fase operativa Classe 2° OCB
Omessa Errata Incompleta Sufficiente Discreta Buona TOTALE 4 2 21 3 42

136

137

138 Scuola secondaria di 2° grado – Classe 2° OCB PRIMA dell’attività laboratoriale DOPO l’attività laboratoriale

139 L’iniziativa a cui hai partecipato è stata:
Risultati Scheda di gradimento -Scuola secondaria di 2° grado- Classe 2° OCB (n° 12 alunni) L’iniziativa a cui hai partecipato è stata: Un arricchimento generale (3) Una possibilità per conoscere nuovi argomenti (9) Uno stimolo a rinnovarmi Niente di nuovo 2. Il livello di gradimento del progetto che hai svolto è stato: Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Organizzazione attività 3 8 1 Interazione docenti alunni 9 Metodologia utilizzata 4 Utilizzo delle attività del progetto per la tua formazione individuale 2 10 Valutazione complessiva del corso 11

140 3. Le mie aspettative sul tema trattato sono state:
Decisamente soddisfatte (3) Abbastanza soddisfatte (9) Per nulla soddisfatte 4. Come valuti il livello di efficacia dell’intervento formativo, rispetto agli elementi sotto indicati? Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Chiarezza di comunicazione del docente/ formatore 1 11 Materiale utilizzato per la formazione 8 4 Il docente/formatore stimola e motiva l’interesse verso gli argomenti trattati 3 9 Disponibilità al dialogo e al confronto 2 10

141 Scala crescente da 1 a 5 1 2 3 4 5 5. Chi ha condotto il corso?
il docente della classe (12) un esperto esterno) altro AUTOVALUTAZIONE ALLIEVI 6. Nelle attività laboratoriali per la realizzazione del prodotto finale posso dire che: Scala crescente da 1 a 5 1 2 3 4 5 Ho lavorato senza sprecare tempo 6 Ho imparato a lavorare con autonomia Ho lavorato attivamente Ho seguito le indicazioni dell’insegnante 7 Mi era chiaro quello che dovevo fare Ho cercato di aiutare gli altri quando il mio lavoro era finito 8 Ho discusso le mie idee con i compagni 9 Ho ascoltato i consigli degli altri Mi sono divertito Ho imparato cose nuove

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145 Monitoraggio complessivo Classi coinvolte nel progetto: 2°A – 2° B – 2° OCB

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