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L’infermiera pensa che questa decisione, pur nella convinzione di proteggere Gemma, non sia corretta. Cosa ne pensa? L’infermiera ha ragione, il ricorso.

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Presentazione sul tema: "L’infermiera pensa che questa decisione, pur nella convinzione di proteggere Gemma, non sia corretta. Cosa ne pensa? L’infermiera ha ragione, il ricorso."— Transcript della presentazione:

1 L’infermiera pensa che questa decisione, pur nella convinzione di proteggere Gemma, non sia corretta. Cosa ne pensa? L’infermiera ha ragione, il ricorso alla contenzione aumenta il rischio di caduta Era l’unica scelta possibile per evitare a Gemma altri possibili traumi conseguenti a caduta Utilizzare la cintura di contenzione per il giorno era la scelta appropriata, di notte sarebbe stato preferibile adottare un letto basso Per il giorno era preferibile adottare una carrozzina con tavolino: è una forma di contenzione meno evidente per il paziente E’ difficile, e scorretto, giudicare dall’esterno le decisioni dei familiari

2 L’infermiera pensa che questa decisione, pur nella convinzione di proteggere Gemma, non sia corretta. Cosa ne pensa? L’infermiera ha ragione, il ricorso alla contenzione aumenta il rischio di caduta Era l’unica scelta possibile per evitare a Gemma altri possibili traumi conseguenti a caduta Utilizzare la cintura di contenzione per il giorno era la scelta appropriata, di notte sarebbe stato preferibile adottare un letto basso Per il giorno era preferibile adottare una carrozzina con tavolino: è una forma di contenzione meno evidente per il paziente E’ difficile, e scorretto, giudicare dall’esterno le decisioni dei familiari

3 RAZIONALE Valutazione Sono considerati fattori di rischio estrinseci:
… ricorso ad ausili per la contenzione; Organizzazione …Il ricorso alla contenzione aumenta il rischio di caduta. Limitare la libertà di movimento comporta un indebolimento muscolare e riduce la funzionalità fisica, entrambi fattori di rischio… Evans D, et al., 2002, Physical Restraint in Acute and Residential Care, A Systematic Review No. 22 The Joanna Briggs Institute, Adelaide, South Australia

4 Quali sono i fattori che portano l’infermiera a considerare Gemma un soggetto ad alto rischio di caduta? L’età >70anni La storia di precedenti cadute, la condizione clinica di malattia (demenza a corpi di Lewy), la terapia con benzodiazepine L’agitazione e la terapia con benzodiazepine La presenza di incontinenza urinaria L’infermiera dovrebbe utilizzare uno strumento di valutazione del rischio per poter affermare che Gemma è ad alto rischio di caduta

5 Quali sono i fattori che portano l’infermiera a considerare Gemma un soggetto ad alto rischio di caduta? L’età >70anni La storia di precedenti cadute, la condizione clinica di malattia (demenza a corpi di Lewy), la terapia con benzodiazepine L’agitazione e la terapia con benzodiazepine La presenza di incontinenza urinaria L’infermiera dovrebbe utilizzare uno strumento di valutazione del rischio per poter affermare che Gemma è ad alto rischio di caduta

6 RAZIONALE Valutazione
Fra gli anziani ricoverati in strutture sanitarie sono fattori di rischio intrinseci: - Storia di cadute precedenti; - condizioni cliniche che influiscono su forza, equilibrio e propriocezione - stato confusionale, disorientamento, deficit della memoria, delirio …Fra gli anziani ricoverati in strutture sanitarie sono fattori di rischio estrinseci: - Uso di tranquillanti Registered Nurses’ Association of Ontario.Prevention of falls and fall injuries in the older adult. Registered Nurses’ Association of Ontario 2005.

7 Ritiene opportuna la decisione dell’infermiera?
Si, perché la valutazione del rischio di caduta può essere solo multidisciplinare No, è sufficiente segnalare all’equipe che il paziente è a rischio Si, perché il lavoro in equipe migliora la risposta assistenziale a bisogni complessi Si, perché è giusto condividere con altri la responsabilità dell’assistenza Si, perché con la pianificazione dell’assistenza si possono ridurre le cadute in casa di riposo

8 Ritiene opportuna la decisione dell’infermiera?
Si, perché la valutazione del rischio di caduta può essere solo multidisciplinare No, è sufficiente segnalare all’equipe che il paziente è a rischio Si, perché il lavoro in equipe migliora la risposta assistenziale a bisogni complessi Si, perché è giusto condividere con altri la responsabilità dell’assistenza Si, perché con la pianificazione dell’assistenza si possono ridurre le cadute in casa di riposo

9 RAZIONALE Valutazione
… Lo screening all’ingresso non riduce l’incidenza delle cadute, ma può aiutare a individuare gli interventi più appropriati per la loro riduzione. Interventi Con la pianificazione dell’assistenza si possono ridurre le cadute in ospedale e nelle case di riposo Registered Nurses’ Association of Ontario.Prevention of falls and fall injuries in the older adult. Registered Nurses’ Association of Ontario 2005.

10 Ritiene opportuna la decisione dell’infermiera?
Assolutamente no, l’utilizzo delle spondine è sconsigliato e si associa a un maggior numero di cadute No, l’uso delle spondine si associa a cadute con esiti più gravi nei pazienti disorientati Si, le spondine al letto sono l’unico mezzo per evitare che i pazienti cadano No, era preferibile abbassare il piano del letto: non evita l’eventuale caduta, ma può ridurre i danni. Si, le caratteristiche cliniche della paziente giustificano l’utilizzo delle spondine

11 Ritiene opportuna la decisione dell’infermiera?
Assolutamente no, l’utilizzo delle spondine è sconsigliato e si associa a un maggior numero di cadute No, l’uso delle spondine si associa a cadute con esiti più gravi nei pazienti disorientati Si, le spondine al letto sono l’unico mezzo per evitare che i pazienti cadano No, era preferibile abbassare il piano del letto: non evita l’eventuale caduta, ma può ridurre i danni. Si, le caratteristiche cliniche della paziente giustificano l’utilizzo delle spondine

12 RAZIONALE Organizzazione
L’utilizzo di spondine non è consigliato nella prevenzione delle cadute. Uno studio retrospettivo di coorte ha esaminato la relazione fra l’utilizzo di spondine a entrambi i lati del letto e le cadute dal letto negli ospiti di residenze sanitarie assistenziali senza osservare differenze nel rischio di cadute ripetute nei pazienti orientati o disorientati. Gli autori ammettono tuttavia che le caratteristiche cliniche del soggetto possono condizionare la scelta dell’uso delle spondine Evans D, et al., 2002, Physical Restraint in Acute and Residential Care, A Systematic Review No. 22 The Joanna Briggs Institute, Adelaide, South Australia

13 Ritiene che le scelte adottate possano essere efficaci rispetto alla prevenzione delle cadute?
No, la situazione di Gemma è molto complessa e l’utilizzo della contenzione è una scelta obbligata Si, gli interventi multifattoriali e l’adozione di piani di assistenza individualizzati sono raccomandati per la prevenzione delle cadute nei pazienti complessi Solo in parte: la situazione clinica non rende possibile proporre come intervento l’esercizio fisico Solo in parte: non ci sono sufficienti evidenze sull’efficacia dei protettori d’anca nel prevenire le fratture da caduta . No, la complessità della situazione impedisce che si possa raggiungere l’obiettivo “prevenzione delle cadute”

14 Ritiene che le scelte adottate possano essere efficaci rispetto alla prevenzione delle cadute?
No, la situazione di Gemma è molto complessa e l’utilizzo della contenzione è una scelta obbligata Si, gli interventi multifattoriali e l’adozione di piani di assistenza individualizzati sono raccomandati per la prevenzione delle cadute nei pazienti complessi Solo in parte: la situazione clinica non rende possibile proporre come intervento l’esercizio fisico Solo in parte: non ci sono sufficienti evidenze sull’efficacia dei protettori d’anca nel prevenire le fratture da caduta . No, la complessità della situazione impedisce che si possa raggiungere l’obiettivo “prevenzione delle cadute”

15 RAZIONALE Interventi Multifattoriali
Alcuni studi randomizzati dimostrano che interventi multifattoriali e mirati possono ridurre e ritardare le cadute nelle strutture di lungodegenza,…  Gli ospiti di residenze assistenziali sottoposti a interventi multifattoriali, inclusa l’applicazione di protettori d’anca, cadono meno e hanno meno fratture di anca, ma non tutti gli studi sono concordi nei risultati. Gli interventi multifattoriali comprendono: _ esercizio fisico; _ revisione delle terapie farmacologiche; _ applicazione di protettori d’anca; Registered Nurses’ Association of Ontario.Prevention of falls and fall injuries in the older adult. Registered Nurses’ Association of Ontario 2005.

16 RAZIONALE Supporti Organizzativi
Alcune linee guida basate sul consenso di esperti raccomandano l’adozione di piani di assistenza individualizzati per la prevenzione delle cadute nei pazienti complessi e l’adozione di piani standard per la riduzione del rischio. Registered Nurses’ Association of Ontario.Prevention of falls and fall injuries in the older adult. Registered Nurses’ Association of Ontario 2005.

17 La scelta dell’equipe di utilizzare per Gemma i protettori d’anca è supportata da evidenza?
No, le evidenze disponibili dicono che i protettori d’anca sono efficaci nei pazienti a domicilio, non in quelli istituzionalizzati No, non ci sono prove che ne sostengano l’utilizzo di routine fra gli anziani istituzionalizzati Si, una revisione sistematica di studi randomizzati ha indicato che i protettori d’anca sono utili negli anziani ad alto rischio di caduta. No, sono costosi e poco efficaci Si, l’applicazione dei protettori d’anca può prevenire la maggior parte delle fratture conseguenti a caduta, ma solo nei pazienti non sedati ”

18 La scelta dell’equipe di utilizzare per Gemma i protettori d’anca è supportata da evidenza?
No, le evidenze disponibili dicono che i protettori d’anca sono efficaci nei pazienti a domicilio, non in quelli istituzionalizzati No, non ci sono prove che ne sostengano l’utilizzo di routine fra gli anziani istituzionalizzati Si, una revisione sistematica di studi randomizzati ha indicato che i protettori d’anca sono utili negli anziani ad alto rischio di caduta. No, sono costosi e poco efficaci Si, l’applicazione dei protettori d’anca può prevenire la maggior parte delle fratture conseguenti a caduta, ma solo nei pazienti non sedati ”

19 RAZIONALE Protettori d’anca
L’applicazione di protettori d’anca può prevenire la maggior parte delle fratture da caduta, tuttavia non ci sono prove che ne sostengano l’utilizzo di routine fra gli anziani istituzionalizzati. Una revisione sistematica di studi randomizzati ha rivelato che i protettori d’anca sono inefficaci se applicati indistintamente a tutti gli anziani istituzionalizzati, mentre sono utili negli anziani ad alto rischio di caduta. . Registered Nurses’ Association of Ontario.Prevention of falls and fall injuries in the older adult. Registered Nurses’ Association of Ontario 2005.

20 Ritiene che la scelta di Silvia potrà essere utile per ridurre le cadute?
Si, la formazione del personale è efficace nella riduzione delle cadute, ma solo per i neo assunti No, una sola ora non può certo essere efficace ai fini dell’obiettivo! Si, gli interventi seminariali da 1 a 4 ore nei quali sono affrontati incidenza, rischio, misure di prevenzione delle cadute sono efficaci nella riduzione delle cadute No, la sola formazione serve a ben poco Si, la distribuzione di materiale informativo durante interventi di formazione si è dimostrata efficace nella riduzione delle cadute, ma solo in assenza di protocolli ufficiali

21 Ritiene che la scelta di Silvia potrà essere utile per ridurre le cadute?
Si, la formazione del personale è efficace nella riduzione delle cadute, ma solo per i neo assunti No, una sola ora non può certo essere efficace ai fini dell’obiettivo! Si, gli interventi seminariali da 1 a 4 ore nei quali sono affrontati incidenza, rischio, misure di prevenzione delle cadute sono efficaci nella riduzione delle cadute No, la sola formazione serve a ben poco Si, la distribuzione di materiale informativo durante interventi di formazione si è dimostrata efficace nella riduzione delle cadute, ma solo in assenza di protocolli ufficiali

22 RAZIONALE Formazione del personale infermieristico
La formazione del personale è efficace nella riduzione delle cadute, specie gli interventi formativi di tipo seminariale di durata da una a 4 ore nel corso dei quali veniva distribuito materiale informativo su incidenza, rischio, misure di prevenzione e venivano fornite informazioni sulle strategie di prevenzione e indicazioni rivolte agli operatori sanitari. Registered Nurses’ Association of Ontario.Prevention of falls and fall injuries in the older adult. Registered Nurses’ Association of Ontario 2005.

23 Quanto afferma Silvia rispetto alla legislazione e alle norme deontologiche è corretto?
No, la contenzione fisica deve essere applicata solo se prescritta dal medico che deve chiedere il consenso i familiari Si, in Italia le norme giuridiche ammettono il ricorso alla contenzione solo quando esista una finalità terapeutico-assistenziale e in casi straordinari e motivati configurabili nello stato di necessità. La situazione di Silvia però non rientra in questo caso Si, il codice penale infatti tutela i beni della personalità, l’incolumità e la libertà del singolo, ammettendo la limitazione di tali diritti solo se finalizzata a tutelare il bene supremo della salute. No, nel Codice Deontologico dell’infermiere non è fatto alcun accenno all’utilizzo ella contenzione Si, nel Codice Deontologico dell’infermiere si afferma che la contenzione è ammessa solo come evento straordinario e motivato, in situazioni in cui si configuri l’interesse dell’assistito. Si riconosce però che in molte situazioni va usata per necessità organizzative

24 Quanto afferma Silvia rispetto alla legislazione e alle norme deontologiche è corretto?
No, la contenzione fisica deve essere applicata solo se prescritta dal medico che deve chiedere il consenso i familiari Si, in Italia le norme giuridiche ammettono il ricorso alla contenzione solo quando esista una finalità terapeutico-assistenziale e in casi straordinari e motivati configurabili nello stato di necessità. La situazione di Silvia però non rientra in questo caso Si, il codice penale infatti tutela i beni della personalità, l’incolumità e la libertà del singolo, ammettendo la limitazione di tali diritti solo se finalizzata a tutelare il bene supremo della salute. No, nel Codice Deontologico dell’infermiere non è fatto alcun accenno all’utilizzo ella contenzione Si, nel Codice Deontologico dell’infermiere si afferma che la contenzione è ammessa solo come evento straordinario e motivato, in situazioni in cui si configuri l’interesse dell’assistito. Si riconosce però che in molte situazioni va usata per necessità organizzative

25 RAZIONALE Riduzione della contenzione
Le norme deontologiche della professione infermieristica si pongono in linea con le norme giuridiche e con la dottrina giurisprudenziale. Viene infatti affermato che la contenzione è ammessa solo come evento straordinario e motivato, in situazioni in cui si configuri l’interesse dell’assistito. Viene al contrario rifiutato come metodo di accudimento e quale risposta implicita a necessità istituzionali . Codice deontologico dell’infermiere, 1999

26 Ci sono evidenze in letteratura che la valutazione del rischio dopo una caduta possa contribuire a ridurre il rischio di successive cadute? No, uno studio randomizzato condotto in una struttura di lungodegenza negli Stati Uniti ha mostrato che la rivalutazione del rischio negli ospiti entro 7 giorni da una caduta previene le successive ospedalizzazioni e riduce le giornate di degenza, ma non il tasso di cadute. Si, la rivalutazione del rischio e la ridefinizione degli interventi riducono il rischio di successive cadute No, è più efficace applicare agli abiti degli ospiti un segnale che indichi il rischio di caduta No, è più efficace rivalutare il rischio ambientale . No, è doveroso aumentare la sorveglianza e/o la contenzione fisica

27 Ci sono evidenze in letteratura che la valutazione del rischio dopo una caduta possa contribuire a ridurre il rischio di successive cadute? No, uno studio randomizzato condotto in una struttura di lungodegenza negli Stati Uniti ha mostrato che la rivalutazione del rischio negli ospiti entro 7 giorni da una caduta previene le successive ospedalizzazioni e riduce le giornate di degenza, ma non il tasso di cadute. Si, la rivalutazione del rischio e la ridefinizione degli interventi riducono il rischio di successive cadute No, è più efficace applicare agli abiti degli ospiti un segnale che indichi il rischio di caduta No, è più efficace rivalutare il rischio ambientale . No, è doveroso aumentare la sorveglianza e/o la contenzione fisica

28 Le modifiche ambientali attuate nella casa di riposo dove è ospite Gemma sono efficaci nella prevenzione delle cadute? No, servono a poco. Sono utili solo per gli ospiti cognitivamente integri No, perché sono di difficile attuazione Si, le modifiche apportate all’ambiente costituiscono un elemento utile alla prevenzione delle cadute . Sono utili se applicate al domicilio, ma non in casa di riposo.

29 Le modifiche ambientali attuate nella casa di riposo dove è ospite Gemma sono efficaci nella prevenzione delle cadute? No, servono a poco. Sono utili solo per gli ospiti cognitivamente integri No, perché sono di difficile attuazione Si, le modifiche apportate all’ambiente costituiscono un elemento utile alla prevenzione delle cadute . Sono utili se applicate al domicilio, ma non in casa di riposo.

30 RAZIONALE Ambiente In uno studio randomizzato in 6 residenze sanitarie assistenziali in Germania, le modifiche ambientali apportate ad altezza delle sedie e del letto, la riduzione del disordine nella stanza (che aumenta il rischio di inciampo), il ricorso ad ausili per la deambulazione, l’installazione di corrimano alle pareti e il miglioramento dell’illuminazione (in particolare nelle zone vicine al letto e ai servizi igienici) sono state efficaci nella riduzione del numero di pazienti caduti e con cadute ripetute Registered Nurses’ Association of Ontario.Prevention of falls and fall injuries in the older adult. Registered Nurses’ Association of Ontario 2005.


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