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La scienza in piazza Mouseion di Alessandria. antesignano dell’Università o dei moderni Musei. Concepito come luogo di riunione per intellettuali, protetto.

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1 La scienza in piazza Mouseion di Alessandria. antesignano dell’Università o dei moderni Musei. Concepito come luogo di riunione per intellettuali, protetto dalle Muse ospitava permanentemente Fino a 1000 studiosi.

2 Famosi ospiti del Museion
Archimedes - father of engineering Aristarchus of Samos - proposed the first heliocentric system of the universe Callimachus - a noted poet, critic and scholar Erasistratus - physician and co-founder of the Academy of Medicine in Alexandria along with Herophilus Eratosthenes - proved the earth is round and accurately calculated its circumference Euclid - father of geometry Herophilus - notable physician and founder of the scientific method Hipparchus - founder of trigonometry Pappus - mathematician Hero - father of mechanics

3 La disputa Cardano - Tartaglia
Brescia, febbraio Le truppe francesi di Luigi XII invadono la città, saccheggiandola e massacrandone gli abitanti. Nel furore degli scontri, un ragazzo dodicenne è colpito da una sciabolata in pieno volto. Per le gravi lesioni subite, resterà balbuziente e sarà sempre conosciuto con il soprannome di Tartaglia. È questo grande matematico, insieme al collega e rivale Gerolamo Cardano, il protagonista di un momento cruciale per la storia della scienza: la scoperta e la disputa intorno alla formula risolutiva per le equazioni di terzo grado, il primo vero progresso dell'algebra dopo un sonno che durava da secoli. .. “La formula segreta”, Fabio Toscano, ed. Sironi

4 I contendenti

5 La Poesia di Tartaglia Tartaglia dunque rivelò a Cardano il procedimento sotto forma di poesia: « Quando che'l cubo con le cose appresso Se agguaglia à qualche numero discreto Trovan dui altri differenti in esso. Dapoi terrai questo per consueto Che'llor produtto sempre sia eguale Al terzo cubo delle cose neto, El residuo poi suo generale Delli lor lati cubi ben sottratti Varra la tua cosa principale. »

6 Prodomi moderni di Popular Science
1799: nasce la Royal Institution (RI), primo laboratorio di ricerca inglese. Uno dei compiti: migliorare la produttività agricola per i landlords Queste istituzioni diventano subito importanti anche nel ruolo di divulgatori della scienza. La RI fa anche divulgazione: celebri le lezioni spettacolo di Sir Humphry Davy. Alcune erano tanto affollate che la polizia fu costretta a fare il primo piano di gestione del traffico: rendere a senso unico e dimezzare la carreggiata della via antistante. Il successore di Davy nel 1826, come professore di chimica all Royal Institution è Michael Faraday. Celebri le Conferenze del venerdi, o le Conferenze di Natale, rivolte in particolare al pubblico giovanile. La Storia di una candela di Faraday. Negli Usa proliferano le “società scientifiche”, persino nelle piccole cittadine. Quando il fisico Silvanus Thompson dà una lezione a Cardiff, i minatori organizzano treni speciali per andarlo a sentire.

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8 1864-1867: Conferenze di Pasteur alla Sorbona
Il pendolo di Foucault nel Pantheon di Parigi Le esibizioni misteriose di Nikola Tesla con mantello nero e bacchetta magica contro Edison (“guerra delle correnti”, inizio ‘900)

9 Oggi: Mark du Sautoy The Simonyi Professorship for the Public Understanding of Science è una cattedra istituita nel 1995 al University of Oxford per l’etologo Richard Dawkins. Ora ne è titolare Mark du Sautoy: Insignito fra l’altro del titolo Officer of the Order of the British Empire (OBE) per meriti scientifici e autore di libri di divulgazione: The Music of the Primes (Fourth Estate 2003) The Number Mysteries: A Mathematical Odyssey Through Everyday Life (Fourth Estate 2010)

10 Il pubblico della divulgazione
All’inizio solo un pubblico di classe media alta, che ci va per divertimento o per cercare di far progredire la propria attivita’ agricola o industriale. Poi anche gli operai diventano un pubblico: vedono nell’acquisizione di competenze tecnico-scientifiche una maniera di migliorare il proprio status e qualificarsi per il nuovo mercato del lavoro, specie in fabbrica o in miniera. Nella prima metà del XIX sec., lo scopo è portare alle masse ( colte e benestanti) la gioia e i benefici morali della conoscenza, rivelare la perfezione dell’agire divino in ogni aspetto della Natura. Poi, anche ai ceti poveri, magari per mostrare che il mondo è un sistema perfetto, organizzato, e che ogni classe sociale deve stare al suo posto (favorire la pace sociale). Chi è il pubblico oggi? Studenti, insegnanti, famiglie, professionisti, ..., curiosi in generale, ….? Cerca ancora divertimento e ha voglia di conoscere/imparare.

11 La scienza a teatro I macchinari dietro le quinte all’opera e a teatro, dal 1600 in poi (Charles Babbage) : melodrammi, teatro di strada, poesie scientifiche sui temi più svariati: il paracadute, l’evoluzione darwiniana, ... Dal 1830: fiabe e vaudeville scientifici. Chiari di luna, fantasmi, cascate di luce, arcobaleni, … Parigi, 1884: Les Invisibles: vengono proiettate su uno schermo immagini dal microscopio, con voce recitante a commento.

12 Matematica a teatro oggi
Varie compagnie propongono spettacoli a carattere matematico: Proof is a 2000 play by American playwrightavid Auburn. Premiered Off-Broadway in May 2000, it transferred to Broadway theater in October The production closed in January 2003 after a total of 917 performances.The play won the 2001Pulitzer Prize for Drama and Tony Award for Best Play Disappearing Number is a 2007 play co-written and devised by the Théâtre de Complicité company and directed and conceived by English playwright Simon McBurney. Inspired by the collaboration between two pure mathematicians of the earler twentieth century, Srinivasa Ramanujan, a poor Brahmin from South India, and the Cambridge University prof. G.H. Hardy. number

13 Italia ScienzInScena Teatro in Matematica- Milano Il Matematico Impertinente: Odifreddi

14 Matematica e Cinema Ce ne parlerà nella lezione del 20 maggio il prof. Michele Emmer (numerosissimi titoli e molto famosi)

15 FESTIVAL DELLA SCIENZA
Occasioni interessanti e sempre più diffuse: Genova, Bergamo, Perugia, …. Festival della Matematica: Roma. Matematica e Cultura: Venezia

16 Matematica e web Sul WEB oggi si trova tutto e di più. Alla pagina :
ho elencato una serie di siti a mio avviso importanti

17 Una prima classificazione dei musei scientifici:
Musei di storia delle scienze Musei naturalistici: Musei di storia naturale, Orti Botanici, Acquari, Parchi zoologici Musei specialistici di scienze naturali Musei della scienza e della tecnica Musei industriali e aziendali Science Centers Planetari Musei tematici (spazio, comunicazione, energia, trasporti..)

18 IL MUSEO Tratto da: La scienza in mostra M.Merzagora, P. Rodari

19 L’origine e lo sviluppo dei musei scientifici
Idea di museo: si sviluppa nell’età moderna, ma si possono rintracciare dei precursori nell’antichità L’esperienza del Museion ad Alessandria (IV Sec. a.C.): i palazzi reali della dinastia dei Tolomei Comunità di studiosi con risorse comuni: Biblioteca ( rotoli di papiro), Giardino Botanico e Zoologico, Osservatorio Astronomico,…

20 Gli albori dei musei le Wunderkammer ( o cabinets des curiosités)
A partire dal 1500 si diffondono le raccolte di oggetti strani o curiosi reperti provenienti dai tre regni della natura (naturalia), manufatti di ogni tipo e provenienza (artificialia)

21 Museum of Ferrante Imperato
Il farmacista napoletano Imperato Ferrante ( ) mostra la sua collezione ai visitatori

22 Una delle prime illustrazioni di una Wunderkammer naturalistica 1599
(Museo di Olaus Worm, Leiden, 1655).

23 Nel 1600, queste collezioni non sono più appannaggio solo dei nobili, ma si diffondono tra gli scienziati e studiosi, anche come supporto didattico. Esempio: la collezione di Ulisse Aldrovandi ( ), professore di filosofia naturale a Bologna, autore di una Enciclopedia in 13 volumi di storia naturale colleziona "diversità di cose naturali" e 7000 "piante essiccate in quindici volumi".

24 Collezione di Aldrovandi- Palazzo Poggi - Bologna

25 Alcune collezioni, pur contenendo delle curiosità, iniziano a includere raccolte complete di esemplari normali Altre mettono in evidenza aspetti legati alle tecniche, agli attrezzi e strumenti. Le une e le altre possono essere considerate i prototipi dei musei di storia naturale e dei musei della tecnica

26 Il gabinetto di curiosità di Bonnier de la Mosson, 1734

27 Il 1683 è una tappa importante per la storia dei musei scientifici: viene inaugurato, a cura dell’Università di Oxford, l’Ashmolean Museum, creato a partire dalla collezione naturalistica di Elias Ashmole Oxford apre l’insegnamento della storia naturale, creando intorno al museo, anche un laboratorio e una scuola Nei primi anni del 1700 il museo è aperto al pubblico, svolgendo opera di diffusione della cultura scientifica Nuovo è il termine “museum”

28 Elias Ashmole

29 Edificio dell’Ashmolean Museum

30 Nella metà del 1700 inizia la riorganizzazione dei giardini botanici, la cui tradizione risale al XIV Secolo, legata alla coltivazione delle piante medicinali Il Jardin des plantes a Parigi viene riorganizzato circa un secolo dopo da Buffon, che con la sua opera in 36 volumi, tenta di dare una descrizione completa del mondo minerale, vegetale e animale.

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32 La collezione naturalistica e la biblioteca di Hans Sloane, medico reale, viene acquisita nel 1753 dal Parlamento inglese, che decreta la fondazione del British Museum, aprendolo al pubblico pochi anni dopo.

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35 L’apertura al pubblico delle collezioni è peraltro una pratica che si diffonde sempre più anche per quanto concerne le raccolte di opere d’arte. Nel 1750 il re Luigi XV apre al pubblico una galleria nei giardini del Lussemburgo, contenente dipinti di varie scuole europee; nei decenni seguenti vengono aperti al pubblico vari musei, contenenti sia collezioni d’arte che di storia naturale. La Galleria degli Uffizi a Firenze apre i suoi battenti ai visitatori nel 1780 e quella del Belvedere a Vienna nel 1792. Il periodo che precede immediatamente la Rivoluzione francese può essere considerato quasi ovunque in Europa la nascita del museo pubblico.

36 In campo scientifico, nell’anno 1793, il Jardin des Plantes è trasformato in Museo Nazionale di Storia Naturale. Si tratta di un vero e proprio piano di sviluppo del museo, che sebbene ancora legato alla sua origine di luogo di produzione di piante medicinali e dominato quindi dalla Botanica, tende a divenire un museo completo di storia naturale. A questa ristrutturazione si accompagna un’offerta didattica rinnovata, basata su numerosi corsi di lezione tenuti da un collegio di professori.

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39 Francia 1794 :ad opera dell’abate Grégoire, viene proposto alla Convenzione di istituire un conservatorio di arti e mestieri, con lo scopo di valorizzare le arti meccaniche e di facilitare la comunicazione e la diffusione delle scoperte tecniche. Nell’anno 1798 questa idea si concretizza con l’attribuzione dei locali dell’ex-abbazia di Saint-Martin-des-Champs, luogo che ancora oggi accoglie il Conservatoire des arts et métiers.

40 Gli avvenimenti legati alla Rivoluzione francese hanno di fatto così prodotto una suddivisione delle strutture museali in quattro grandi aree tematiche, che per certi versi valgono ancora oggi: • l’area artistica • l’area storica • l’area delle scienze della natura • l’area della tecnica.

41 Lo sviluppo dei grandi musei d’arte avviene durante il secolo XIX, che può essere considerato il secolo d’oro per l’attività museale artistica. Dall’Europa, dove le strutture museali si moltiplicano, la creazione dei musei artistici si diffonde anche negli Stati Uniti nella seconda metà del 1800, dove nelle grandi città, a New York, Boston, Philadelphia e Chicago vengono realizzati grandi spazi espositivi.

42 I primi musei nord-americani di storia naturale permanenti vengono fondati nel 1773 a Charleston e nel a Philadelhia da Charles Peale

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44 In questi musei a poco a poco si assiste ad una modificazione della natura delle collezioni: non più oggetti di curiosità, ma oggetti specializzati o collezioni complete, veri e propri inventari della natura che devono includere non soltanto esemplari rari ma anche quelli più noti e comuni. Nelle sale di mineralogia, di botanica e di zoologia si cerca di raccogliere ed esporre per quanto possibile collezioni complete di esemplari per ciascuna specie e ordine, in modo da visualizzare l’intera catena del mondo inanimato e animato, per meglio studiarlo, classificarlo e comprenderlo.

45 Una delle novità importanti circa l’origine dei grandi musei americani è il fatto che la loro nascita è dovuta, nella maggior parte dei casi, all’iniziativa privata di gruppi di industriali o grandi collezionisti che danno luogo ad un comitato per la fondazione del museo.

46 Lo Science Museum di Londra parte da un primo nucleo realizzato negli anni seguenti l’Esposizione del La grande mostra del 1851 era concepita per simboleggiare la superiorità economica, industriale e militare della Gran Bretagna.

47 Palazzo di cristallo dell’Esposizione Universale di Londra, 1851

48 La diversificazione museale scientifica nel 1900
Dalla fine del 1800 ad oggi: consolidamento e diffusione dei musei di storia naturale realizzazione dei grandi musei di scienza e tecnica sorgere di musei scientifici tematici e specializzati noi tralasceremo i musei naturalistici....

49 Technisches Museum, Vienna, 1909-1918

50 Deutsches Museum, Monaco di Baviera, 1906- 1925

51 Nei decenni seguenti vengono realizzate altre grandi strutture museali dedicate alla scienza e alla tecnica, sia in Europa che negli Stati Uniti: Museum of Science and Industry, Chicago, Tekniska Museet, Stoccolma, Museo della Scienza e della Tecnica, Milano, Norsk Teknisk Museum, Oslo, Museum of Science, Boston, 1958 ...

52 MILANO BOSTON

53 I musei di scienza, tecnica e industria seguono cronologicamente quelli naturalistici
La loro nascita e il loro sviluppo avviene nell’ambito del positivismo, per mostrare il trionfo della scienza e della tecnica

54 In epoca più recente, partendo dall’esperienza del Palais de la Decouverte (1937) a Parigi, si sviluppano i primi Science Centers, nuove tipologie di musei scientifici, non più basati sulle collezioni storiche, ma sulla comunicazione dei concetti scientifici attraverso esperimenti.

55 The Exploratorium, S.Francisco, 1969
prototipo di tutti gli Science Centers contemporanei seguito da molte realizzazioni museali che in parte o totalmente usano questa filosofia: Ontario Science Center, Canada, Museu de la Ciencia, Barcellona, Cité des Sciences et de l’Industrie, Parigi, Palais de la decouverte, Parigi, Heureka, Helsinki, Nat. Science and Technology Centre, Canberra 1988

56 Alcune vedute attuali dell’Exploratorium

57 La Cité des Sciences et de l’Industrie, Parigi

58 Città della scienza, Napoli

59 COSA SI TROVA IN UN CENTRO DELLA SCIENZA
Mostre permanenti con postazioni interattive (exhibits hands-on) Strumenti storici Mostre temporanee Aule didattiche Cinema, planetari,teatri, caffè, biblioteche, mediateche,….

60 CENTRO DELLA SCIENZA: gli obiettivi
Non c’è un percorso … libertà di sceglierselo Attività interessanti e divertenti Supporto extra-scolastico Riferimento per aggiornamento insegnanti Laboratorio di ricerca didattica Mediatore fra pubblico e nuove tecnologie ……..(posti di lavoro, recupero aree..)

61 Punti di forza degli exhibits (anche rispetto ad un laboratorio scolastico)
L’exhibit “funziona sempre”- non “preoccupa” L’exhibit isola un evento, ma: vi sono molti exhibits che rappresentano la stessa legge fisica = molte occasioni di riflessione Partecipazione attiva (di un visitatore alla volta) L’exhibit mette al centro il visitatore Gli exhibits sono attuali Gli exhibits utilizzano recenti tecnologie Spesso gli exhibits sono progettati da artisti: si toglie l’”aridità” dalla fisica (aumentando lo stupore)

62 FILOSOFIA DEI CENTRI DELLA SCIENZA
FRANCK OPPENHAIMER, fondatore dell'Exploratorium: “..the exploratorium provides a kind of partecipative sightseeing.. the best kind of sightseeing involves some exploration and the freedom to decide what not to investigate and where to linger....the more one can become involved with the sights through touching, smelling, feeling, and activity, the more rewarding it can be....” “...the attributes of the exhibits -their beauty, their multiple linkages with different themes, the inclusion of extraneous possibilities for intervention and discovery - have provided to be important to the overall effectivness of the museum...”

63 CENTRI DELLA SCIENZA anche all'aperto... - Israele -Rio de Janeiro -Recife

64 Musei scientifici Museo della Scienza e della tecnica, Milano Museo Galileo, Storia della Scienza, Firenze Deutsches Museum von Meisterwerken der Naturwissenschaft und Technik, Monaco MUSE, 27 luglio 2013,Trento

65 Musei della Matematica
Il giardino di Archimede, un museo per la Matematica, Firenze Museo di Auburn

66 CHI scrive di scienza? Gli scienziati scrivono articoli e libri “per specialisti”; Sempre di più gli scienziati imparano a scrivere anche per divulgare la scienza Ora c'è anche la figura del comunicatore scientifico..vantaggi e svantaggi...

67 Come si scrive di scienza?
Uso della lingua latina (dopo il greco, l'arabo)... ...fino a Galileo Galilei Distinguere fra la scrittura per la ricerca scientifica e quella per la divulgazione Non tuti gli scienziati riescono ad adattarsi a nuovi modelli di comunicazione

68 LE ACCADEMIE: gli scienziati comunicano fra loro
Accademia dei Lincei,Italia 1600 “promuovere, coordinare, integrare e diffondere le conoscenze scientifiche nelle loro più elevate espressioni nel quadro dell’unità e universalità della cultura”.

69 Accademia del CIMENTO (1657)
“per sviluppare e la diffondere della metodologia sperimentale galileiana nel campo delle scienze naturali” Inghilterra Royal Society (1660) Francia Académie Royal des Sciences

70 La BA conia il termine “SCIENZIATO”
British Association for the Advancement of Science York, 1831 La prima associazione per promuovore la scienza fuori dall'ambito degli addetti ai lavori ..promuovere i contatti fra coloro che coltivano le scienze... ...ottenere maggior attenzione per la scienza e impedire tutto ciò che possa essere d'ostacolo al suo progresso... La BA conia il termine “SCIENZIATO”

71 Francia, 1665-1792 Journal des Savants
La stampa 1) le riviste Francia, Journal des Savants Pidocchio visto al microscopio dalla Micrografia di Hooke, ripubblicata sul Journal des savants

72 Dalla Francia al resto d'Europa
- Italia, Giornale de' letterati, 1668 - Inghilterra,1655 Philosophical Transactions. - Germania Acta eruditorum Lipsiensium, 1682. Il caffé Pietro Verri

73 La stampa 2)il quotidiano
Stati Uniti, 1833: la penny press giornali da 1 penny...nasce il “pubblico” 15000 copie in due anni

74 Negli anni ‘90 il New York Times pubblica grandi articoli sulla competizione fra Tesla, Edison e Marconi. La prima prima pagina di scienza (forse): 1896, i raggi X. Iniziano anche le “bufale” scientifiche sui giornali: nel 1835 il New York Sun pubblica una serie di articoli su come John Hershel abbia scoperto unicorni e folletti alati sulla Luna. La bufala si diffonde per il mondo.

75 “Scoperte lunari" Litografia apparsa nel New York Sun, 16 ottobre 1835

76 Michael Faraday porge il suo biglietto da visita a Father Thames;
caricatura a commento della lettera che Faraday scrisse sullo stato del fiume Tamigi nell'estate del 1855

77 Si creava già anche la divisione fra quelli che pensavano che la scienza fosse lì per risolvere tutti i nostri problemi, e quelli che invece sospettavano li causasse. 1919: The Times “Rivoluzione nella scienza - Nuova teoria dell’Universo - Le idee di Newton detronizzate” 1920: Scientific American mette in palio dollari per un articolo di divulgazione sulla teoria della relatività: il giornalismo scientifico è una realtà (Scientific American fondato nel 1845 negli USA)

78 Quotidiani in Italia (2/3 di analfabeti nel 1871...)
Osservatore Romano 1861 Il Secolo 1869 Gazzetta Piemontese 1867 (poi divenuta La Stampa) Il Corriere della Sera 1876

79 La stampa 3) i libri Luca Pacioli, 1494
Summa de Arithmetica,Geometria,proportione et Proportionalità scritto in volgare scienza matematica: aritmetica, geometria, astrologia, musica, prospettiva, architettura e cosmografia.

80 Galileo Galilei scrive in lingua volgare
Il saggiatore Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo -1632

81 Illuminismo-l'enciclopedia
Due obiettivi... esporre quanto più è possibile l'ordine e la connessione delle cognizioni umane... contenere di ogni arte, sia liberale che meccanica, i principi generali che ne sono alla base, e i particolari più essenziali che ne formano il corpo e la sostanza

82 L'industrializzazione crea un nuovo mercato per l’informazione in generale e per la divulgazione scientifica in particolare: compaiono decine di edizioni popolari di libri di botanica, entomologia, meteorologia, storia naturale, astronomia…

83 L'industrializzazione crea un nuovo mercato per l’informazione in generale e per la divulgazione scientifica in particolare: compaiono decine di edizioni popolari di libri di botanica, entomologia, meteorologia, storia naturale, astronomia…

84 I quotidiani oggi Anche i quotidiani si occupano di scienza, anche se spesso in modo occasionale. Nelle redazioni non esiste quasi mai il giornalista specializzato La Stampa vanta un inserto settimanale Il Corriere una pagina settimanale Il Sole 24 ore due pagine nell'inserto culturale della domenica

85 I libri oggi In aumento la pubblicazione di libri di divulgazione scientifica. Ma la competizione è grande: un libro può stare in distribuzione anche solo poche settimane Tiratura media di un titolo generico: 4800 copie. Di un saggio: 1000 copie Importante il ruolo delle biblioteche che conservano i libri fuori catalogo!

86 Le riviste oggi Sono nate molte riviste divulgative: boom negli anni '90. Molte riviste hanno però anche chiuso i battenti NEWTON ( ) QUARK ( ) EXPLORA ( ) rimangono: LE SCIENZE ( ) FOCUS ( ) (si veda l'intervista al direttore di Focus)

87 Stampa specializzata .l’insieme delle testate più note…sfiora il milione e mezzo di copie vendute la lettura è in generale attenta e completa ..(hanno) belle immagini, fotografie e disegni Stampa generalista la stampa generalista si occupa di scienza poco e male i giornalisti specializzati, come quelli scientifici, sono ormai soltanto figure esterne… … nei criteri di selezione (delle notizie) prevale l’emotività e l’effetto “branco” (da “Comunicare la scienza” di Giovanni Carrada)

88 Sidney Harris http://www. sciencecartoonsplus. com/gallery
Sidney Harris FISICI e MATEMATICI

89 Tecnologia

90 STORIA

91 Fisica moderna….

92 Topologia Numeri primi

93 Geometria Logica

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97 Altri siti (cercare science cartoons, con i motori di ricerca…)
george-s-acid-trips_361.html


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