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A.S. 2009/ °A - SMS “Eugenio Colorni” (Monteverdi-Colorni)

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Presentazione sul tema: "A.S. 2009/ °A - SMS “Eugenio Colorni” (Monteverdi-Colorni)"— Transcript della presentazione:

1 A.S. 2009/2010 - 1°A - SMS “Eugenio Colorni” (Monteverdi-Colorni)
via Paolo Uccello 1/A – Milano Prof. Elisa Bedini

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3 Descrizione del lavoro: Avendo deciso di dedicarci allo studio del futuro dell’ambiente in cui viviamo, ogni alunno ha contribuito alla ricerca di materiali sul tema, anche in internet, per permetterci di scegliere gli argomenti più interessanti. Abbiamo trovato su “la Repubblica” del 24 settembre 2009 un articolo che parlava dei cambiamenti climatici, dell’overshoot day, dell’impronta ecologica e del riscaldamento globale del pianeta. Approfondendo le ricerche, abbiamo inoltre scoperto che per la prima volta l’America ha deciso di partecipare a un progetto per migliorare il futuro del nostro pianeta e abbiamo trovato alcuni comportamenti ecologici che anche noi possiamo attuare. Rielaborando tutte le informazioni, abbiamo deciso di raccontarvele aggiungendo un pizzico di creatività e con gradevoli sottofondi musicali. BUONA VISIONE! La visione dell’ipertesto può avvenire con due modalità: 1) potete stare comodamente seduti e osservare le pagine che si sfogliano in automatico 2) passare più velocemente alla pagina successiva con un click del mouse

4 Ciao! La 1^A vi invita a navigare in questo ipertesto che vi spiegherà come il mondo stia cambiando e come diventerà in futuro. Sono molto preoccupato… il futuro è nelle mani degli uomini, ma loro non l’hanno ancora capito! Vi renderete conto di come stanno aumentando i disastri ecologici. Ma la colpa è solo del clima? Prima di cominciare vi anticiperò un po’ di informazioni sul protocollo di Kyoto, sull’ “overshoot day” e sull’impronta ecologica. Il protocollo di Kyoto contiene l'impegno di gran parte dei paesi industrializzati a ridurre le emissioni di alcuni gas serra, responsabili del riscaldamento del pianeta. L’ “overshoot day” è il giorno in cui il nostro consumo di risorse naturali sorpassa la produzione annua della Terra. L’impronta ecologica è un indice statistico utilizzato per misurare la richiesta umana nei confronti della natura. Essa mette in relazione il consumo umano di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle.

5 Il protocollo di Kyōto è un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale sottoscritto nella città giapponese di Kyōto l'11 dicembre 1997 da più di 160 paesi in occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Il trattato è entrato in vigore il 16 Febbraio 2005 dopo la ratifica anche da parte della Russia. Il trattato prevede l'obbligo in capo ai paesi industrializzati di operare una riduzione delle emissioni di elementi inquinanti. Nel novembre 2001 si tenne la Conferenza di Marrakech, settima sessione della Conferenza delle Parti. In questa sede, 40 paesi sottoscrissero il Protocollo di Kyōto. Due anni dopo, più di 120 paesi avevano aderito al trattato, fino all'adesione e ratifica della Russia nel 2004.

6 Tra i paesi non aderenti figurano gli USA, cioè i responsabili del 36,2% del totale delle emissioni. In principio, il presidente Bill Clinton aveva firmato il Protocollo durante gli ultimi mesi del suo mandato, ma George W. Bush, poco tempo dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, ritirò l'adesione. L'India e la Cina, che hanno ratificato il protocollo, non sono tenute a ridurre le emissioni di anidride carbonica nel quadro del presente accordo, nonostante la loro popolazione relativamente grande. Cina, India e altri paesi in via di sviluppo sono stati esonerati dagli obblighi del protocollo di Kyōto perché essi non sono stati tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra durante il periodo di industrializzazione che si crede stia provocando oggi il cambiamento climatico. I paesi non aderenti sono responsabili del 40% dell'emissione mondiale di gas serra.

7 Il 25 settembre 2009 è stato il giorno dell’ Earth overshoot day, il momento dell’anno in cui la specie umana esaurisce le risorse rinnovabili a disposizione del 2009 e comincia a divorare quelle che dovrebbero sostenere le prossime generazioni. L’ overshoot day si è ripetuto più volte nel corso degli anni, a ogni incontro si sono presentate situazioni sempre più critiche. L’ overshoot day si è verificato negli anni precedenti; nel 1986 il 31 dicembre, nel 1995 il 21 novembre e nel 2005 il 2 ottobre.Nel 1961 l’ umanità consumava la metà della biocapacità del pianeta. Ora siamo retrocessi fino al 25 settembre: consumiamo il 40% in più rispetto alle risorse che la terra può generare.Nel 2050,se la crisi energetica continuerà,avremo bisogno di un pianeta gemello da usare come supermarket per prelevare le materie prime,acqua,foreste,energia.

8 l'impronta ecologica Sono state consumate più risorse di quelle che il Pianeta è in grado di produrre in un anno. Non sono solo i ricchi a rubare ai poveri… sono i ricchi che hanno cominciato a rubare a loro stessi per mantenere stili di vita assurdi. L’impronta ecologica del pianeta intero aumenta vorticosamente. L'impronta ecologica pro-capite, è cresciuta fino a superare la biocapacità verso il 1986. Dal 1990 è stabile o in lieve diminuzione, il che significa che al momento sta aumentando allo stesso ritmo della popolazione. Circa metà dell'impronta serve a neutralizzare i gas serra che produciamo. L' impronta ecologica non è altro che l' area totale di ecosistemi terrestri ed acquatici necessaria ad una data popolazione umana: -per produrre le risorse necessarie a mantenere un certo tenore di vita (cibo, vestiti, prodotti, servizi); -per assimilare i rifiuti che essa produce, tra cui il CO2 prodotto dalla combustione di benzina gas, ecc.

9 Inoltre, quest’inverno le piogge sono state più frequenti e intense.
Come avete potuto vedere nelle pagine precedenti, lo stato di salute del pianeta è critico. Il clima sta cambiando e sta diventando più simile a quello tropicale: ad esempio quest’ anno a Milano, ad agosto, la temperatura ha raggiunto i 40 C°. Inoltre, quest’inverno le piogge sono state più frequenti e intense. Purtroppo ce ne stiamo rendendo conto solo adesso. Meno male che il presidente degli Stati Uniti Obama ha finalmente deciso di contribuire insieme agli altri capi di stato alla riduzione dell’inquinamento globale e del riscaldamento del pianeta.

10 Summit ONU della prima settimana mondiale del clima. 23/09/09
…Il fatto che oggi siamo così numerosi dimostra che la minaccia che costituiscono i cambiamenti climatici è grave, pressante e crescente… …I Paesi sono in pericolo ed il tempo che abbiamo per rimediare a questa situazione è limitato… ...Nessuno stato può sfuggire ai cambiamenti climatici L’ innalzamento del livello dei mari minaccia tutte le coste. Tempeste e inondazioni di sempre più grande ampiezza minacciano tutti i continenti. Siccità e cattivi raccolti producono la sottoalimentazione ed i conflitti sono già frequenti…

11 … Noi progrediamo in quello che riguarda la realizzazione dei primi progetti di costruzione di eolico al largo delle coste del nostro paese… … Noi comprendiamo la gravità della minaccia climatica. Noi siamo risoluti ad agire e ci prenderemo le nostre responsabilità verso le generazioni future… …Sono fiero di poter dire che gli Stati Uniti hanno fatto di più per incoraggiare la produzione di energia pulita e per ridurre l’inquinamento dovuto alle emissioni di CO2 in questi ultimi 8 mesi che durante tutto l’altro periodo della loro storia… ... Questa settimana, annunceremo che per la prima volta cominceremo a sorvegliare le quantità di gas serra emesse in tutto il nostro Paese…

12 … Noi continueremo a farlo…
… Noi non possiamo rilevare questa sfida se tutti i grandi emettitori di gas serra non agiscono di concerto. Non c’è altra soluzione … … Ognuno di noi deve fare quello che può quando può per far aumentare l’economia del suo Paese senza mettere in pericolo il nostro pianeta e dobbiamo farlo tutti insieme … … Noi continueremo a farlo… riducendo considerevolmente le nostre emissioni in maniera da raggiungere gli obiettivi che abbiamo fissato per il 2020 e i nostri obiettivi di lunga durata per il 2050… … La maggior parte dei Paesi riconosce finalmente l’urgenza del problema che ci si pone …

13 … Cominciamo dunque subito, perché … potremo allora realizzare il nostro obiettivo comune vale a dire un mondo che sia più sicuro, più pulito ed in migliore salute di quello che abbiamo trovato ed un futuro che sia degno dei nostri figli… … Noi sappiamo che l’avvenire del nostro pianeta dipende da un impegno mondiale a ridurre in modo permanente l’inquinamento dovuto ai gas serra… … Questa strada sarà però lunga e difficile e noi non abbiamo molto tempo per arrivare fino alla conclusione…

14 Il 7 dicembre 2009 dovrò andare al Summit G20 di Copenaghen
Il 7 dicembre 2009 dovrò andare al Summit G20 di Copenaghen. Spero che chi mi ascolterà, prenderà in considerazione le mie parole…

15 Il summit di Copenaghen è stato un po’ una sconfitta
Il summit di Copenaghen è stato un po’ una sconfitta. Sembrava che si dovesse trovare un accordo finale, ma l’unico che si è trovato sembra sia ancora inadeguato. Con molta probabilità si arriverà a ridurre l’incremento della temperatura a 3 o 3,5 gradi entro il 2020 o, nella migliore delle ipotesi, di 2 gradi. Ma ciò che i Paesi insulari chiedevano, per evitare di essere inondati dall’aumento del livello degli oceani, era che le temperature si sarebbero dovute alzare di al massimo 1,5 gradi. 15

16 Aiutateci umani! Siete solo voi che potete salvare noi e gli altri animali. Noi ci fidiamo di voi ma sbrigatevi. Il 2020 è alle porte. Io sono molto preoccupato! Già da tempo i ghiacci hanno cominciato a sciogliersi pian piano e io ho tanta paura! I vecchi pinguini mi hanno detto che non è mica una cosa normale ! Sai perché si scioglie il ghiaccio dell'Antartide? C’è una produzione eccessiva di calore terrestre, causato dall'inquinamento e dall'effetto serra. Spero proprio che nei prossimi summit del G20 a Huntsville (Ontario) nel Canada a giugno 2010 e a Seul (Corea) in novembre 2010, ascoltino Obama! Per evitare di essere inondati dall’aumento del livello degli oceani bisogna che entro il 2020 la temperatura non aumenti più di 1,5 gradi. Non è una “mission: impossible“: basta tanta buona volontà!

17 Sapete cos’è l’effetto serra? Ve lo spiego in poche parole.
L'effetto serra è un fenomeno climatico che consiste nel riscaldamento degli strati inferiori dell'atmosfera per effetto della schermatura che offrono alcuni gas in essa contenuti.

18 L' effetto serra Grazie alla presenza dell’atmosfera, la Terra ha una temperatura che permette la vita. L'effetto serra è reso possibile dalla presenza nell'atmosfera di gas le cui molecole sono in grado di trattenere più a lungo il calore, che altrimenti dalla Terra sfuggirebbe nello spazio. L’atmosfera terrestre quindi si comporta come una serra, lascia passare all'interno la luce, ma impedisce al calore di disperdersi. Con l’avvio delle industrie abbiamo iniziato a emanare grandi quantità di sostanze che contribuiscono a potenziare l’effetto serra e c’è un chiaro trend di crescita. Il progresso che si farà nella riduzione delle emissioni dei gas serra nell’immediato futuro determinerà il livello di riscaldamento globale a cui dovranno andare incontro le generazioni che verranno.In ogni caso le azioni intraprese finora a livello internazionale non sono confortanti e la situazione continua a peggiorare.

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20 Cosa sono i gas serra? I gas serra sono i gas atmosferici che assorbono le radiazioni infrarosse e che per questo causano l’effetto serra. I gas serra naturali comprendono il vapore acqueo, l’anidride carbonica, il metano, l’ossido nitrico e l’ozono. Certe attività dell’uomo, comunque, aumentano il livello di tutti questi gas e liberano nell’aria altri gas serra di origine antropogenica.

21 L’anidride carbonica (biossido di carbonio o CO2), si forma in tutti i processi di combustione.
Durante l'ultimo secolo la sua quantità nell'atmosfera è aumentata per le enormi quantità di combustibili consumate, ciò fa prevedere un innalzamento della temperatura media della Terra. Anche aumenti di soli 1 o 2 gradi, se permanenti, possono provocare cambiamenti su grande scala, come per esempio la parziale fusione dei ghiacci polari, di cui sono già avuti i primi riscontri, e l'innalzamento del livello del mare che potrebbe arrivare a sommergere molte zone costiere. L'entità del fenomeno e le sue conseguenze sono attentamente studiate dagli scienziati, ma tuttavia il grido di pericolo non ha ancora portato a mutamenti considerevoli nella produzione dei gas in questione.

22 vapore acqueo Il principale gas serra è il vapore acqueo (H2O). Esso è responsabile per circa due terzi dell’effetto serra naturale. Nell’atmosfera, le molecole di acqua catturano il calore irradiato dalla terra diramandolo in tutte le direzioni, riscaldando così la superficie della Terra prima di essere irradiato nuovamente nello spazio. Il vapore acqueo è parte del ciclo dell’acqua e influisce sull’ umidità dell’ aria: se aumenta, si incrementa anche l’ umidità dell’ aria.

23 metano Silenziosamente, senza che nessuno se ne renda conto, la Terra sta sparando nell’atmosfera circa 50 milioni di tonnellate all’anno di metano (CH4), che è un gas serra molto più efficace dell’anidride carbonica. In altri termini, il nostro pianeta sta dando una mano all’uomo nel fare aumentare il surriscaldamento globale, con un apporto niente affatto trascurabile. La scoperta del contributo geologico all’effetto serra si deve a un’équipe internazionale di ricercatori che fa capo all’italiano Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ed è stata presentata in coincidenza del convegno internazionale sui cambiamenti climatici a Montreal, in Canada (28 novembre – 11 dicembre 2005).

24 Ossido nitrico L'ossido di azoto è un inquinante primario che si genera in parte nei processi di combustione per reazione diretta tra azoto ed ossigeno dell'aria che, a temperature maggiori di 1200 °C, producono principalmente NO ed in misura ridotta NO2; in parte da emissioni naturali come eruzioni vulcaniche, incendi, fulmini ed emissioni dal suolo dovute a processi biologici. Le principali fonti di NO di origine umana sono dovute ad attività civili ed industriali che comportano processi di combustione, come i trasporti (veicoli con motore diesel, benzina, GPL, ecc.) e la produzione di calore ed elettricità.

25 ozono L'ozono è un gas pieno di contraddizioni.
E' essenziale nella stratosfera,dove ci protegge dai danni della radiazione ultravioletta proveniente dal Sole, ma è dannoso nella troposfera quando raggiunge concentrazioni elevate in quanto causa problemi alla salute. In alcune grandi città, per prevenire il verificarsi di fenomeni di inquinamento da ozono il traffico può essere bloccato per alcuni giorni. Oltre a causare problemi alla salute, l'ozono troposferico è un forte gas serra e contribuisce al riscaldamento globale. L'ozono è una forma speciale di ossigeno. Le normali molecole di ossigeno (O2) sono formate da due atomi di ossigeno, mentre l'ozono è formato da tre (O3). E' meno stabile, più reattivo ed è capace di distruggere materiale organico. Per questo danneggia le piante e causa problemi alla salute umana.

26 In quest’ultimo anno si sono verificati dei disastri ambientali o dei fenomeni eccezionali come ad esempio: - l’alluvione di Messina - la temperatura alta in Sicilia a dicembre - il livello eccezionale dell’acqua alta a Venezia - le valanghe - le frane -le esondazioni che hanno portato in alcuni casi a perdite di vite umane. Ma dobbiamo dare la colpa solo al mutamento climatico?

27 Frana di Ischia PRIMA DOPO 10 settembre 2009
Ennesimo disastro ambientale in Italia. Questa volta ha colpito Ischia, dove una grossa frana si è staccata da un costone di montagna, nei pressi del porto di Casamicciola. Ha causato la morte di una ragazza quindicenne. PRIMA DOPO

28 Alluvione di Messina L'alluvione di Messina del 2009 è stata una calamità naturale verificatasi in un'area ristretta della Sicilia nord-orientale causata da un violento nubifragio, iniziato nella serata del 1° ottobre 2009 e durato tutta la notte fino al mattino del giorno successivo. Il nubifragio ha provocato lo straripamento dei corsi d'acqua e diversi eventi franosi, a cui è seguito lo scivolamento a valle di colate di fango e detriti. Il disastro è avvenuto in una zona a elevato rischio idrogeologico, già colpita in precedenza da eventi franosi e alluvionali.

29 Frane di San Fratello e di Caronia
A San Fratello anche gli abitanti che non sono stati fatti allontanare dalle loro case hanno deciso di lasciare il paese che sorge su una collina che sta franando e sono diretti nei comuni vicini da familiari o amici. Il fronte della frana preoccupa la Protezione civile dopo le 48 ore di piogge continue. Decine di case si vanno riempiendo di crepe e una larga spaccatura è comparsa anche nella chiesa di san Nicolò. A Caronia, in provincia di Messina nuovi movimenti franosi minacciano l’abitato. In questa area, quella dei Nebrodi, nelle ultime settimane si sono registrate oltre 250 frane. A Caronia sono presenti squadre della protezione civile, vigili del fuoco e carabinieri, impegnati a mettere in atto le misure di sicurezza necessarie. Alcune abitazioni sono state danneggiate e circa 100 persone (in tutto 23 famiglie) sono state evacuate. Il movimento franoso è arrivato fino al torrente Caronia. FRANA CARONIA FRANA SAN FRATELLO SAN FRATELLO CARONIA

30 Frana della Val Venosta Treno deragliato in Val Venosta
12 aprile 2010 A Bolzano una frana di 400 metri cubi ha investito, facendolo deragliare, un treno in Val Venosta. Sono morte 9 persone. Sotto accusa è lo stato del territorio attraversato dalla ferrovia, inaugurata appena cinque anni fa. La frana aveva una larghezza di metri. Si è trattato di una frana di superficie, causata da infiltrazioni d'acqua. L'origine del movimento franoso potrebbe essere stata la rottura di un tubo per l'irrigazione di un frutteto sovrastante. L'ipotesi plausibile è quella secondo cui questi fatti accadono per «un uso dissennato del territorio». In questi casi basta una perdita, un'infiltrazione nel terreno, perchè si generi una frana. Sono situazioni di rischio che vanno evitate anche perchè le caratteristiche di tenuta di un terreno sono condizionate da una serie di variabili, come la pendenza, la permeabilità, la composizione più o meno argillosa. Questo dovrebbe consigliare maggiore prudenza nell'uso del territorio. Treno deragliato in Val Venosta

31 Straripamento del Reno
23 dicembre 2009 A seguito delle piogge abbondanti e della fusione del manto nevoso causate dall'afflusso di aria mite, i fiumi si ingrossano al Centronord. In particolare si segnala l'esondazione del Reno a Bologna, all'altezza di Borgo Panigale, mentre desta preoccupazione il Magra, nello spezzino, che è già straripato nella zona della foce, allagando alcuni locali al pian terreno. Il colmo di piena del Reno, da mille metri cubi al secondo, con sul livello idrometrico, ha attraversato nella notte Bologna, dove l’ondata ha invaso le zone golenali e causato infiltrazioni d’acqua in alcuni scantinati degli edifici adiacenti agli argini. In quelle ore erano state ispezionate le aree alla ricerca di eventuali accampamenti abusivi di nomadi, che sarebbero stati messi a repentaglio dalla piena.

32 siciliani. Temperature quasi estive si registrano in tutta
31/12/2009 Fine d’anno caldo per i siciliani. Temperature quasi estive si registrano in tutta l’isola. Alle 12 la temperatura ufficiale registrata a Palermo era di 25 gradi. Fa caldo anche a Catania si è registrata alle 12 una temperatura di 24 gradi. Sull’isola soffiano forti venti di scirocco da sud. In molti a Palermo, approfittando anche delle buone condizioni del mare, sono andati a prendere il sole sulla spiaggia mentre in città i turisti circolano in maniche corte. Uffi... Il mondo non cambia neanche se lo guardo all’ingiù. E’ proprio un disastro! Penso proprio che dovrò traslocare, la savana sta diventando troppo calda! Se va avanti così anche la Sicilia diventerà troppo calda! Mica voglio andare al Polo Nord!!

33 A causa dell’instabilità delle temperature, quest’anno ci sono state molte valanghe che hanno causato molte morti. Troppa gente non segue le piste battute e, nonostante i divieti e i bollettini del “rischio valanghe”, va fuori pista dove è vietato. Fuori pista c’è il pericolo che si stacchi una valanga, come per esempio è accaduto in Trentino.

34 Valanga in Trentino 26 dicembre 2009
Tragedia sulle montagne del Trentino: morti quattro esperti del Soccorso alpino e due feriti, tutti travolti da una valanga. Ritrovati senza vita i corpi di due turisti dispersi. E' accaduto nell'Alta Valle di Fassa, in Val Lasties, al Pordoi, vicino al gruppo del Sella. Il rischio valanghe era stato annunciato già da venerdì, grado 4 su una scala che arriva a 5, a causa delle piogge insistenti dei giorni scorsi e delle temperature miti. I due turisti deceduti, alla cui ricerca era partita la squadra di soccorso sono stranieri. Nel tentare di raggiungere il luogo dove una slavina avrebbe investito i due turisti dispersi, gli uomini la squadra del soccorso alpino si sono trovati, a metà valle, sotto una valanga caduta all'improvviso dalla cima alle loro spalle. In quattro sono stati trascinati per 400 metri, altri due per 200 metri, mentre il settimo componente della squadra è stato solo lambito dalla valanga per cui ha potuto dare l'allarme. Le altre squadre arrivate sul posto sono del Soccorso alpino dell'Alta Val di Fassa, Centro Fassa e Val di Fiemme.

35 Il 23 dicembre 2009 l’acqua alta ha raggiunto il livello record per quest’anno di 140 cm. Nel 2009 è avvenuto il maggior numero di acque alte eccezionali, di cui 6 con livello superiore ai 130 cm! Un vero disagio per noi veneziani!

36 La maggior parte di questi fatti non sono avvenuti solo a causa del recente mutamento climatico ma anche perché l’uomo: ha disboscato per costruire case abusive,come nel caso dei paesi in cui sono avvenute frane, in Sicilia; va a fare “il fuori pista” senza ascoltare gli avvertimenti delle guide; continua a costruire case inutili, perché rimangono disabitate, sprecando così terreno fertile e materiali, anche in zone a rischio di dissesto idrogeologico. Nel messinese, ad esempio ci sono state più di 800 deroghe al piano regolatore date dai comuni alle imprese edili …

37 In attesa che i potenti si mettano d’accordo per ridurre molto le emissioni di gas serra entro il 2020 (“mission… possible!”), con l’aiuto degli alunni della 1°A vi do alcuni preziosi consigli così che ognuno di voi possa contribuire alla riduzione dell’impronta ecologica: con tante piccole gocce si formano gli oceani!

38 Bisogna usare la luce solo se è necessario e solo se si è nel locale illuminato, perché si riduce l’impronta ecologica e si risparmia energia

39 Utilizzare la lavatrice a temperature basse (p. es
Utilizzare la lavatrice a temperature basse (p. es. 40°C) è importante perché si può ottenere lo stesso un bucato perfetto! Con un minore consumo di energia e acqua.

40 Utilizzate la lavastoviglie solo a pieno carico: in questo modo si risparmia sia elettricità (perché la si fa girare meno) sia acqua, cogliendo i classici “due piccioni con una fava.”

41 Devo ricordare alla mamma di non lasciare la tv in stand-by per ridurre l’ impronta ecologica della famiglia.

42 Se possibile, al momento di comprare nuovi elettrodomestici, scegliere quelli a maggior efficienza
energetica (di classe A), anche se più onerosi per il portafoglio.

43 Ciao sono Werther vorrei mostrarvi la mia caldaia ecologica e ricordare a tutti di scegliere caldaie ad alta efficienza energetica.

44 Riscaldamento e raffreddamento: in linea di massima, in casa evitate di superare i 20°C
in inverno e di scendere sotto i 24°C in estate. Ciò gioverà non solo all’ambiente, ma anche alla vostra salute.

45 È importante ricordarsi di applicare il coperchio alle pentole
È importante ricordarsi di applicare il coperchio alle pentole. In questo modo le pietanze cuociono prima, in modo più uniforme e non si spreca energia.

46 se possibile, sostituite le lampadine tradizionali con lampadine a
risparmio energetico durano di più e consumano meno

47 L’olio usato per friggere gli alimenti non deve essere gettato nello scarico del lavandino, ma raccolto e portato negli appositi bidoni della ricicleria

48 Scegliete prodotti non confezionati: ridurrete lo spreco di carta e plastica!

49 Un gesto quotidiano come lavarsi i denti può comportare enormi sprechi d’acqua. In particolare la pessima abitudine di lasciare aperto il rubinetto.

50 Se chiudo l’ acqua mentre mi lavo i denti risparmio acqua ed energia!

51 Rifiuti: fate la raccolta differenziata, anche se ciò significa avere in giro più di un bidone per l’immondizia. Sarete facilitati se comprerete prodotti con poco imballaggio.

52 DIFFERENZIANDO I RIFIUTI DI VETRO POSSIAMO FABBRICARE NUOVE BOTTIGLIE E ALTRI OGGETTI SENZA DANNEGGIARE L’AMBIENTE, SPERANDO IN UN MONDO MIGLIORE PER NOI E PER COLORO CHE CI CIRCONDANO.

53 I SACCHETTI CHE NON CONTENGONO RIFIUTI RICICLABILI (COME VETRO, CARTA ECC.) VANNO BUTTATI NEL SACCO NERO.

54 Oops! Non mi sono ricordato di schiacciare la bottiglia prima di metterla nel contenitore della plastica! Se sono schiacciate ce ne stanno di più!!

55 Facendo la raccolta differenziata della carta salveremo le foreste e ridurremo l’impronta ecologica.

56 Anche il tetrapak si può riciclare
Anche il tetrapak si può riciclare! Buttandolo nella carta si può aiutare l’ambiente !

57 …è lunedì 27 marzo 2017 e sono le ore 12:08.
Fai una pausa… e pensa che… se entro il 2050 non facciamo qualcosa… … il mondo è fragile come una perla, PIÙ SI DANNEGGIA PIÙ E’ DIFFICILE RIPARARLO.

58 Chi vorrebbe perdersi tutto questo?

59 Anche le generazioni future potranno vedere questo?

60 Guarda che prato! Viene voglia di volare di fiore in fiore…

61 Tuffiamoci in un mondo che ci rispetta!

62 Che caldo…. Ma anche che colori….

63 Ma non siamo fortunatissimi ad avere questi paesaggi?

64 Nel blu dipinto di blu…..

65 Fa venire le vertigini… per la bellezza!

66 È bellissimo,vero? Che scultura di ghiaccio inimitabile!

67 La natura non ha limiti!

68 Che fantastico gioco di luci!

69 Un tramonto da paura!

70 Che magico scherzo della natura!

71 Fa venire i brividi!!

72 La sopravvivenza degli orsi polari dipende interamente dal ghiaccio artico, che per colpa nostra sta scomparendo. Circa l’80% del ghiaccio potrebbe scomparire nel giro dei prossimi vent’anni,ed entro il 2040 potrebbe scomparire del tutto. Già si avvertono i primi sintomi: le nascite sono diminuite, i piccoli non sopravvivono e alcuni orsi annegano. Se non saranno presi drastici e immediati provvedimenti coordinati a livello mondiale lo scioglimento dei ghiacciai farà aumentare il livello dei mari di 5 mm ogni anno, con effetti a catena: fiumi in piena, aumento di inondazioni e precipitazioni, riduzione della disponibilità di acqua dolce, centri urbani assediati dall'afa, montagne senza neve, epidemie di colera e malaria. Le regioni mediterranee saranno le più vulnerabili. Nell'Europa del Sud l'estate si allungherà e l'acqua dolce disponibile diminuirà. Aumenteranno le differenze climatiche e ambientali fra le regioni del Nord e del Sud, vulnerabili alla siccità. Metà dei ghiacciai alpini scompariranno. Aumenterà il livello dei fiumi in gran parte dell'Europa e il rischio di inondazioni sulle aree costiere, con pesanti conseguenze per il turismo, l'industria e l'agricoltura. In Italia, il mare ingoierà le zone costiere formate da lagune e da foci dei fiumi. La produttività media diminuirà nell'Europa del Sud e dell'Est, mentre il Nord potrà contare su temperature più miti, che favoriranno le colture agricole.

73 Scheda tecnica del lavoro
Scuola Media Statale “Eugenio Colorni” (Monteverdi-Colorni) via Paolo Uccello 1/A – Milano Classe 1°A (26 alunni) Prof. Elisa Bedini Preside Mario Uboldi Titolo ipertesto “2020: mission….possible??” Strumenti utilizzati Powerpoint, Internet (ricerca di documenti,immagini, gif animate, suoni di sottofondo; costruzione di loghi; trasformazione di immagini in fumetti) Tempo di esecuzione del lavoro 6 mesi Obiettivi del lavoro individuazione di argomenti sul tema “il futuro del pianeta Terra”, ricerca e utilizzo delle informazioni necessarie, applicazione del metodo scientifico, stimolazione della creatività degli alunni, applicazione delle conoscenze apprese sulla costruzione di diapositive ppt e di ipertesti Modalità di esecuzione del lavoro lo stimolo alla realizzazione del lavoro è arrivato dalla lettura di una pagina del giornale “la Repubblica” del 24/9/2010, intitolata - Risorse finite, la Terra entra in riserva - Raccolte tutte le informazioni possibili da giornali e in internet, è avvenuta la progettazione del lavoro. Un simpatico pinguino ci insegna cosa siano il protocollo di Kioto, l’overshoot day, l’impronta ecologica e l’effetto serra. Poi, esprimendo il sollievo per l’interessamento (finalmente!) di Obama per il futuro del clima, ci presenta delle frasi relative all’argomento enunciate da Obama nel corso del Summit ONU della prima settimana mondiale del clima, tenutosi il 23/09/09. L’esito del summit di Copenhagen non è stato soddisfacente, si spera nei prossimi incontri del G20 a Huntsville (Ontario) nel Canada a giugno e del G20 a Seul (Corea) in novembre. In attesa che i “potenti della Terra” si mettano d’accordo, i cittadini nel nostro (meraviglioso e fragile) mondo possono attuare alcuni comportamenti “ecologici” per ridurre gli sprechi energetici. L’ipertesto è stato impostato in modo che si sfoglino automaticamente le diapositive, ma è possibile passare da una diapositiva all’altra anche con un clic del mouse. E’ consigliata visualizzazione dello schermo 1024x768 e una versione aggiornata di Powerpoint


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