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IPSSCT D. MARIGNONI – M. POLO

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Presentazione sul tema: "IPSSCT D. MARIGNONI – M. POLO"— Transcript della presentazione:

1 IPSSCT D. MARIGNONI – M. POLO
Viaggio della Memoria 29 gennaio – 31 gennaio 2013 MAUTHAUSEN GUSEN IPSSCT D. MARIGNONI – M. POLO 27/03/2017

2 LA SHOAH Con il termine Shoah viene indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. Il campo principale di Mauthausen venne aperto l'8 agosto 1938. Nei campi di Mauthausen vennero deportati non solo gli ebrei, soprattutto politici, ma anche omosessuali,handicappati e coloro che consideravano di razza inferiore. Si calcola che siano passati per il complesso dei Lager dipendenti da Mauthausen Gusen 1 e Gusen 2, circa deportati. I morti furono almeno 27/03/2017

3 Il lager nazista di Mauthausen si trova sulla sinistra del fiume Danubio, a circa 25 km dalla città di Linz e a 160 km dalla capitale Vienna. La posizione geografica  è scelta a ragion veduta. Come gli altri lager, anche Mauthausen si trova in un punto strategico, crocevia fluviale e ferroviario, facilmente utilizzabile quindi per il trasporto di persone e cose. Inoltre in questa zona abbondano giacimenti di granito, che verrà usato per abbellire le città del grande Reich. 27/03/2017

4 Era un campo di lavoro e i deportati erano dei veri e propri schiavi
Era un campo di lavoro e i deportati erano dei veri e propri schiavi.Lavoravano 50/60 ore settimanali. Le cave di granito di Mauthausen e Gusen divennero le più grandi del Reich e vi lavoravano più di 4800 prigionieri. Il lavoro era mortale per coloro che lungo” la scalinata della morte”di 186 gradini sconnessi ed irregolari, gelati per mesi,dovevano trasportare massi di granito dalla cava. 27/03/2017

5 “LE PERSONE NON POSSONO MORIRE COSI”.
Nel memoriale di Gusen sono rimasti due forni crematori e il tavolo dove avveniva l’ultima tortura prima di inserire i corpi nei forni: venivano prelevati i denti d’oro, i capelli e le protesi dai corpi destinati alla cremazione. “LE PERSONE NON POSSONO MORIRE COSI”. Non fare agli altri quello che non vuoi che venga fatto a te. La vita è stata ingiusta nei confronti di coloro che morirono “per un sì o per un no.” - Ivan - 27/03/2017

6 E’ stato un modo per tentare di cancellare ciò che è stato?
GUSEN All’esterno dei sottocampi di Mauthausen, sui luoghi dove c’erano i campi di lavoro sono state costruite delle abitazioni: proprio sul luogo dello sterminio. E’ stato un modo per tentare di cancellare ciò che è stato? “Non posso credere che la gente riesca a stare lì e a viverci dopo tutto l’inferno che i prigionieri hanno sofferto pochi anni prima e che quei luoghi hanno visto” - Zaira - 27/03/2017

7 Era come SPERSONALIZZARLI.
La fame, l'esaurimento fisico e le epidemie arrivarono ad uccidere migliaia di persone al giorno, rimpiazzate continuamente dai nuovi arrivi, nella mostruosa macchina di morte e di guadagno che fu il lager; più si deportava, più si uccideva e più si guadagnava. “Tra le prime cose che facevano ai detenuti, nuovi arrivati nel campo, era di privarli dei loro oggetti personali e del nome, affibbiando loro un numero al suo posto. Era come SPERSONALIZZARLI. Era come dire che a nessuno importava di loro, erano solo un numero tra gli altri. Per questo le associazioni e le famiglie hanno lavorato per poter ridare un nome e quindi un volto ad ogni persona”. - Giada - 27/03/2017

8 Le docce Il primo “BENVENUTO” nel campo era la doccia.
Spogliavano i deportati e li portavano nella stanza delle docce, dove li torturavano prima con l’acqua gelida per poi passare subito all’acqua bollente. I loro indumenti venivano sterilizzati con un apposito macchinario. 27/03/2017

9 .. le camere gas Le camere a gas vennero sfruttate per lo sterminio di massa. Le utilizzavano perché era un metodo rapido ed efficace per eliminare tante persone in poco tempo. ( morti in circa trenta minuti) “Pensare che molte persone sono morte qui, mi riempie di tristezza. Si moriva per non aver capito un ordine o per un errore nell’eseguirlo: mi viene rabbia a pensarci” - Irene - 27/03/2017

10 Non ci fu giustizia a Mauthausen”
Nel campo c’era una prigione e la stanza della morte per punire chi aveva sbagliato. “Nella stanza della morte qualcuno ha sostituito la scritta ‘giustiziati’ con la parola ‘ assassinati’. Non ci fu giustizia a Mauthausen” - Diane - (La forca) 27/03/2017

11 “La visita ai luoghi di morte di tante vittime dell’odio mi ha molto rattristato”
- Kyra - 27/03/2017

12 “Penso ai tanti bambini morti nel campo.
Mentre noi sogniamo e ci godiamo la vita, quei bambini non ebbero neanche la possibilità di sognare. Non credo basti una sola giornata per ricordare tutte le vittime della Shoah, ma bisogna ricordare affinché non si ripeta più quello che successe e cambiare il futuro” - Lorena - 27/03/2017

13 “Non capisco come certa gente abbia potuto fare una cosa del genere, non riesco a capire come la crudeltà umana sia riuscita a oltrepassare il limite” - Kenny - 27/03/2017

14 Il primo tratto di collegamento tra la cava e il lager era un'altissima scala in pietra di 186 gradini che, superando un dislivello di metri si raccordava in cima alla cava con la lunga strada che portava al campo: era la 'Scala della morte'. “Penso sia importante ricordare affinché certe atrocità non si ripetano più“ - Sara - 27/03/2017

15 O Germania, pallida madre
come insozzata siedi fra i popoli! Fra i segnati d'infamia tu spicchi. -Bertolt Brecht- 27/03/2017

16 Generale di ghiaccio russo
A Mauthausen, si trova un monumento eretto dai russi in memoria di un militare lì deportato. Nell’ inverno del 1945 il generale tentò la fuga dal campo ma venne catturato e, denudato, fu innaffiato con getti d'acqua gelida fino a diventare ghiaccio. Il monumento che lo ricorda è difatti chiamato “Statua di Ghiaccio”. 27/03/2017

17 Monumento per gli italiani
“Agli italiani che per la dignità degli uomini qui soffersero e perirono” Sul retro vi è una stratificazione di targhe, lapidi, immagini di singoli deportati collocate nei decenni da familiari o da compagni di detenzione. 27/03/2017

18 La cerimonia 27/03/2017

19 “Noi, a volte, ci lamentiamo delle nostre vite, ma se solo per un attimo penso alle sofferenze di milioni di uomini, allora mi ritengo veramente fortunata” - Mengwei - 27/03/2017

20 Monumento per gli ebrei
Il grande candelabro a 7 bracci di Israele sembra invocare aiuto al cielo. - Melveen - 27/03/2017

21 CASTELLO DI HARTHEIM Il castello di Hartheim situato nelle vicinanze di Mauthausen fu utilizzato durante la guerra dai nazisti per attuare l’Aktion T4, ovvero il programma nazista di eutanasia. Questo programma prevedeva lo sterminio di tedeschi affetti da malattie genetiche, inguaribili o malformazioni psicofisiche. 27/03/2017

22 E dentro il castello, che era in origine un luogo di cura per bambini malati di mente, venne costruita una camera a gas. Mendicanti, malati di mente,storpi, invalidi di guerra,criminali, vecchi sofferenti e bambini malati di mente vennero uccisi con gas velenoso e con altri metodi orrendi e crudeli. “Medici ed infermieri avrebbero dovuto aiutare chi soffriva; diedero, invece, una morte “misericordiosa” a chi fu ritenuto “essere insignificante” - Niko - 27/03/2017

23 27/03/2017

24 cosa è rimasto dentro di noi?
.. Ma dopo questo viaggio, cosa è rimasto dentro di noi? 27/03/2017

25 Dobbiamo “... dimenticare i padri”, come suggerisce Quasimodo.
Questo viaggio ci ha permesso di vivere la storia, e non solo di studiarla semplicemente sui libri. Noi giovani che abbiamo un futuro davanti dobbiamo riflettere per non rifare mai più gli stessi errori. Dobbiamo “... dimenticare i padri”, come suggerisce Quasimodo. Il Viaggio della memoria è stato una lezione di tolleranza e di rispetto per le diversità che cercheremo di fare nostre per la vita di tutti i giorni. - 3N/M: Marignoni-Polo - 27/03/2017

26 Istituto Marignoni-Polo
Classi: 3N, 3M, 4N Accompagnatori: Preside Pietro de Luca; Prof.ssa Francesca Mazara. 27/03/2017


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