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POLITICA IMMIGRAZIONE

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Presentazione sul tema: "POLITICA IMMIGRAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 POLITICA IMMIGRAZIONE
EUROPEA Sabrina Tetamo V^A RIM

2 Che Cos’è? È Una politica migratoria europea lungimirante e globale, fondata sulla solidarietà, rappresenta un obiettivo fondamentale per l'Unione europea La politica migratoria è destinata a stabilire un approccio equilibrato per affrontare sia l'immigrazione regolare sia quella clandestina.

3 Base giuridica Si basa sugli articoli 79 e 80 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) Il Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) è, accanto al Trattato Unione Europea (TUE), uno dei trattati fondamentali dell‘Unione Europea (UE). Assieme costituiscono le basi fondamentali del diritto primario nel sistema politico dell'UE; secondo l'articolo 1 del TFUE, i due trattati hanno pari valore giuridico e vengono definiti nel loro insieme come "i trattati". Saltuariamente vengono pertanto anche indicati come "diritto costituzionale europeo", tuttavia formalmente sono trattati internazionali tra gli Stati membri dell'UE.

4 Competenze Migrazione legale: l'Unione europea ha la competenza di definire le condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi che entrano e soggiornano legalmente in uno degli Stati membri ai fini lavorativi, di studio o di ricongiungimento familiare. Gli Stati membri conservano ancora la facoltà di stabilire i tassi di ammissione di persone provenienti da paesi terzi in cerca di lavoro. Integrazione: l'UE può fornire incentivi e sostegno a favore di misure adottate dagli Stati membri al fine di promuovere l'integrazione di cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente nel paese; tuttavia, non è prevista un'armonizzazione degli ordinamenti e delle regolamentazioni nazionali. Lotta contro l'immigrazione clandestina: l'UE deve prevenire e ridurre l'immigrazione clandestina, in particolare attraverso una politica di rimpatrio efficace che rispetti debitamente i diritti fondamentali. Unimmigrato clandestino è una persona che raggiunge l'UE senza visto o permesso adeguati o che si trattiene dopo la scadenza del visto. Accordo di riammissione: l'UE ha la competenza di stipulare accordi con i paesi terzi per la riammissione nel paese di origine o di transito di cittadini di paesi terzi che non soddisfano o non soddisfano più le condizioni di ingresso, presenza o soggiorno in uno degli Stati membri.

5 Obbiettivi Definizione di un approccio equilibrato in materia d'immigrazione: l'UE mira a creare un approccio equilibrato per occuparsi di migrazione legale e per contrastare l'immigrazione clandestina. La corretta gestione dei flussi migratori comporta anche la garanzia di un trattamento equo dei cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente negli Stati membri, il rafforzamento delle misure di lotta all'immigrazione clandestina e la promozione di una cooperazione più stretta con i paesi terzi in tutti i settori. L'UE si prefigge di sviluppare un livello uniforme di diritti e doveri per gli immigrati legali, paragonabile a quello dei cittadini europei. Principio di solidarietà: secondo il trattato di Lisbona, le politiche d'immigrazione sono regolate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri, anche sul piano finanziario (articolo 80 del TFUE).

6 Ruolo del Parlamento europeo
Il Parlamento sostiene attivamente l'introduzione di una politica europea d'immigrazione. Esso ha chiesto, per quanto concerne l'ammissione di cittadini di paesi terzi, lo sviluppo di strumenti giuridici e, in particolare, l'elaborazione di misure volte a ridurre gli incentivi a favore dell'immigrazione clandestina. Nella sua risoluzione sul programma di Stoccolma, approvata il 25 novembre 2009, il Parlamento esorta a basare le politiche di integrazione, di immigrazione e di asilo sul pieno rispetto dei diritti fondamentali. Deplora ancora una volta l'espulsione e il respingimento collettivo verso paesi dove i diritti umani non sono rispettati. Il Parlamento ha sempre ribadito l'importanza di rispondere alle esigenze dei gruppi più vulnerabili, come i rifugiati e i minori. Dall'entrata in vigore del trattato di Lisbona, il Parlamento si è impegnato attivamente per l'adozione di una nuova normativa in materia di immigrazione. A titolo di esempio, esso ha svolto un ruolo importantissimo nell'elaborazione e nell'approvazione della direttiva sul rimpatrio e di quella sul permesso unico.

7 Vantaggi Ha costituito un vasto spazio di libera circolazione che comprende oggi la maggior parte del territorio europeo. Ha permesso un ampliamento senza precedenti delle libertà sia per i cittadini europei che per i cittadini dei paesi terzi che circolano liberamente in questo territorio comune. Rappresenta un importante fattore di crescita e prosperità.

8 Svantaggi La creazione di uno spazio comune di libera circolazione pone gli Stati membri di fronte a nuove sfide: Il comportamento di uno Stato può avere ripercussioni sugli interessi degli altri. L’accesso al territorio di uno Stato membro può essere seguito dall’accesso al territorio di altri Stati membri. È pertanto imperativo che ciascuno Stato membro tenga conto degli interessi dei partner nel definire e attuare le proprie politiche di immigrazione, integrazione e asilo.

9 Inoltre In questo contesto gli Stati membri dell’Unione europea hanno deciso da una ventina di anni di ravvicinare le loro politiche in questi settori. Il Consiglio europeo approva pienamente i progressi già realizzati in tal senso: soppressione dei controlli alle frontiere interne nella maggior parte del territorio europeo; adozione di una politica comune in materia di visti; armonizzazione dei controlli alle frontiere esterne e delle norme relative all’asilo; ravvicinamento di talune condizioni d’immigrazione legale; cooperazione nel settore della lotta contro l’immigrazione clandestina; creazione dell’agenzia FRONTEX; istituzione di fondi dedicati che riflettano la solidarietà tra gli Stati membri. Il Consiglio europeo elogia in particolare agli importanti passi avanti compiuti nel quadro dei programmi di Tampere ( ) e dell’Aia ( ) che si impegna ad attuare pienamente.

10 Frontex La Frontex, Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea, è un'istituzione dell'Unione europea il cui centro direzionale è a Varsavia, in Polonia Il suo scopo è il coordinamento del pattugliamento delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri degli Stati della UE e l'implementazione di accordi con i Paesi confinanti con l'Unione europea per la riammissione dei migranti extracomunitari respinti lungo le frontiere. Frontex è stata istituita con il regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio del 26 ottobre L'agenzia ha iniziato ad operare il 3 ottobre 2005 ed è la prima ospitata in uno dei paesi di recente adesione dell'Unione.

11 Compiti principali Frontex
I compiti riguardano le frontiere esterne degli stati dell'Unione europea e in particolare degli stati che hanno aderito agli accordi di Schengen: Coordinare la cooperazione attiva fra gli stati membri in materia di gestione e controllo delle frontiere esterne. Definire un modello di valutazione comune e integrato dei rischi. Assistere gli stati membri nella formazione professionale delle guardie in servizio presso le frontiere esterne. Assistere i controlli, i pattugliamenti e la vigilanza delle frontiere esterne. Appoggiare gli stati membri in operazioni comuni di rimpatrio dei clandestini. Aiutare gli stati membri che si trovino in situazioni che necessitano un'assistenza, operativa o tecnica, di rinforzo nel controllo delle frontiere esterne. Mettere a disposizioni gruppi di intervento rapido negli stati membri. Tuttavia, quest'ultimo compito, da attuarsi su precisa richiesta di uno o più stati membri, può essere messo in atto per un periodo limitato e in situazioni eccezionali e urgenti, ad esempio in caso di afflusso in misura massiccia di migranti da Stati extracomunitari.

12 Sitografia:

13 Aggiornamenti Questa politica deve essere aggiornata con i più recenti provvedimenti adottati dall’unione Europea, reperibili sul sito dell’unione Europea. Utile anche la consultazione del sito di rainews 24 che ha dedicato un approfondimento sulla storia delle tragedie del mare e su tutti i passaggi in Unione Europea. (nota della docente Sara Marsico)


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