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SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

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Presentazione sul tema: "SERVIZIO CIVILE NAZIONALE"— Transcript della presentazione:

1 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
La formazione degli OPERATORI LOCALI di PROGETTO MODULO 1 : Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Nazionale – il mandato della Chiesa italiana MODULO 2 : Il Servizio Civile oggi – principi e finalità secondo la legge MODULO 3 : Servizio Civile nazionale - Il progetto MODULO 4 : L’Operatore Locale di Progetto – identità e mansioni MODULO 5 : Servizio Civile in Caritas – una scelta personale, un valore sociale Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

2 Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Nazionale
Modulo 1 Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Nazionale Il mandato della Chiesa Italiana Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

3 La Caritas: identità (ART. 1 STATUTO)
LA CARITAS ITALIANA È L'ORGANISMO PASTORALE COSTITUITO DALLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA AL FINE DI PROMUOVERE, ANCHE IN COLLABORAZIONE CON ALTRI ORGANISMI, LA TESTIMONIANZA DELLA CARITÀ DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE, IN FORME CONSONE AI TEMPI E AI BISOGNI, IN VISTA DELLO SVILUPPO INTEGRALE DELL'UOMO, DELLA GIUSTIZIA SOCIALE E DELLA PACE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AGLI ULTIMI E CON PREVALENTE FUNZIONE PEDAGOGICA. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

4 La Caritas: compiti (ART. 3 STATUTO)
collaborare con i Vescovi nel promuovere nelle Chiese particolari l'animazione del senso della carità verso le persone e le comunità in situazioni di difficoltà, e del dovere di tradurlo in interventi concreti con carattere promozionale e, ove possibile, preventivo; curare il coordinamento delle iniziative e delle opere caritative e assistenziali di ispirazione cristiana; indire, organizzare e coordinare interventi di emergenza in caso di pubbliche calamità, che si verifichino sia in Italia che all'estero; in collaborazione con altri organismi di ispirazione cristiana: realizzare studi e ricerche sui bisogni per aiutare a scoprirne le cause, per preparare piani di intervento sia curativo che preventivo, nel quadro della programmazione pastorale unitaria, e per stimolare l'azione delle istituzioni civili ed una adeguata legislazione; promuovere il volontariato e favorire la formazione degli operatori pastorali della carità e del personale di ispirazione cristiana sia professionale che volontario impegnato nei servizi sociali, sia pubblici che privati, e nelle attività di promozione umana; contribuire allo sviluppo umano e sociale dei paesi del Terzo Mondo con la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, con prestazione di servizi, con aiuti economici, anche coordinando le iniziative dei vari gruppi e movimenti di ispirazione cristiana. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

5 La Chiesa Italiana affidò alla Caritas
Il servizio civile: funzione pedagogica? La Chiesa Italiana affidò alla Caritas il compito di promuovere il servizio civile, l’obiezione di coscienza e l’anno di volontariato per le ragazze, a partire dal convegno ecclesiale del 1976. L’anno dopo Caritas Italiana firma la convenzione col Ministero della Difesa come previsto dalla legislazione di allora, la L.772/72. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

6 Il servizio civile: storia…
Tra la seconda metà degli anni 80 e i primi anni 90, l’esperienza del servizio civile Caritas si venne ulteriormente a sviluppare e a definire individuando alcune linee guida: la formazione, precedente e durante tutto il servizio; - la vita comunitaria; - l’animazione e sensibilizzazione; - il servizio ai poveri e agli ultimi. Questa impostazione venne definita ufficialmente nel 1992 dopo un percorso con i collegamenti territoriali degli obiettori che prestavano servizio civile in Caritas e gli organismi di Caritas Italiana (Consiglio Nazionale e Presidenza).Le Caritas diocesane furono quindi coinvolte in un ambito del tutto innovativo, in cui la vocazione pedagogica poteva essere direttamente espressa e nel contempo veniva offerta una testimonianza di concreta vicinanza e di condivisione con i poveri. In relativamente pochi anni, attraverso anche le Caritas, l’obiezione di coscienza e il servizio civile videro una diffusione inimmaginabile su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo decine di migliaia di giovani. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

7 L’anno di volontariato sociale
Il cammino dell’AVS inizia nel 1976, quando i partecipanti al convegno ecclesiale “Evangelizzazione e promozione umana” facevano propria la proposta della VI commissione, rivolta alle chiese locali, di “farsi carico della promozione del servizio civile sostitutivo di quello militare nella comunità italiana come scelta esemplare e preferenziale dei cristiani e di allargare la proposta di servizio civile anche alle donne”. La proposta ruota attorno a: servizio; riflessione sul significato di una vita aperta alla solidarietà; vita vissuta in comunità. La Caritas Italiana, accogliendo la proposta, costituisce un gruppo di studio sull’argomento, cui partecipano i principali gruppi e le associazioni giovanili. Nel periodo , mentre alcuni giovani effettuano l’esperienza di un anno di servizio all’interno di gruppi di volontariato nei settori dell’emarginazione, si giunge a definire la proposta, che ruota attorno a: servizio, vita aperta alla solidarietà, vita comunitaria. Non ci sono statistiche, ma sono numerose le testimonianze dell’acquisizione di uno stile di vita solidale, di un impegno per la giustizia e per la pace, di una professione vissuta come servizio. Tutto ciò è valido non solo per chi vive direttamente l’esperienza ma anche per le famiglie, gli amici, le comunità parrocchiali di appartenenza, i centri di servizio, nonostante ci sia ancora molto da fare per un maggiore coinvolgimento di tutte queste realtà. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

8 L’attenzione della Chiesa ai giovani
IL PAPA " alle fresche energie di tanti ragazzi e ragazze che, grazie al servizio civile possono dedicare una parte del loro tempo ad interventi socio-caritativi in Italia e in altri Paesi. In tal modo potrete contribuire a dar vita a un mondo in cui tacciano finalmente le armi e trovino attuazione progetti di sviluppo sostenibile." (Giovanni Paolo II nel trentesimo anniversario di fondazione della Caritas Italiana, 23-24 novembre 2001) “Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete a essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete a un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti.” (Giovanni Paolo II GMG 2000 ) Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

9 LA CONFERENZA EPISCOPALE
I Vescovi intendono valorizzare la preziosa eredità dell’obiezione di coscienza e hanno invitato la Caritas Italiana a ridefinire il quadro entro cui costruire il nuovo servizio civile ribadendone alcune coordinate: la formazione della persona; la scelta preferenziale per le situazioni di povertà e di emarginazione; la diversificazione delle proposte secondo gli interessi e le prospettive dei giovani; il rilancio dello stesso servizio civile come contributo al bene comune; l’attenzione alle situazioni locali e quelle dei Paesi più poveri o in guerra. (Conferenza Episcopale Italiana Consiglio Episcopale Permanente COMUNICATO FINALE Roma, settembre 2002) Il Consiglio Episcopale Permanente si è occupato della riformulazione del servizio civile, non più come alternativa agli obblighi di leva ma come proposta a cui possono aderire liberamente i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 18 e 28 anni, connessa alla riforma del modello di difesa del nostro Paese, che condurrà nel 2004 alla sospensione degli obblighi di leva. Conseguentemente la Caritas Italiana è stata sollecitata a continuare l’opera di sensibilizzazione in tale campo e ha visto confermato il mandato a coordinare il servizio civile svolto presso le Caritas diocesane. In questi anni, attraverso la scelta dell’obiezione di coscienza e il servizio civile, è stata intessuta una trama di relazioni tra Chiesa, giovani e territorio che ha consentito di realizzare, sin dal 1974, cammini di crescita umana e cristiana e di produrre significative esperienze di solidarietà. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

10 L’attenzione ai giovani, tutti!
Caritas Italiana e le Caritas diocesane sono chiamate a concentrare le proprie energie nella animazione e sensibilizzazione nelle parrocchie, movimenti ed associazioni, delle scuole in particolare, alimentando motivazioni per una nuova stagione di cittadinanza attiva sull'orizzonte della mondialità. Questo presuppone investimenti a medio-lungo termine su operatori competenti e capaci di realizzare progetti di qualità, in grado di accompagnare personalmente i giovani che aderiranno alla proposta. Oggi, più che mai, è allargare la riflessione a tutto il contesto giovanile, ricercando sinergie e collaborazioni con i diversi ambiti pastorali ed inserendo il servizio civile nel più ampio ventaglio di proposte e percorsi alla cittadinanza attiva: dalle diverse forme di volontariato, all’impegno civico, ai nuovi stili di vita. I cambiamenti in corso, culturali prima che legislativi, non ci possono trovare in passiva attesa, ma già ora siamo chiamati ad incontrare i giovani nelle loro inquietudini e speranze. Senza disperderne il patrimonio, dovremo sicuramente confrontarci con il ridimensionamento del servizio civile e con modalità di adesione dei giovani fondate su motivazioni nuove ed inedite. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

11 Il Servizio Civile Nazionale oggi
Modulo 2 Il Servizio Civile Nazionale oggi Principi e finalità secondo la legge Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

12 Legge n.64 del 2001 Art.1: Principi e finalità
L’articolo 52 della Costituzione La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica. Il Servizio Civile Nazionale volontario rappresenta l’ultimo passaggio in Italia in più di trenta anni di normativa sul tema dell’obiezione di coscienza e quindi del servizio civile. Art.1: Principi e finalità a) concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari; b) favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli; Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

13 d) partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile; Art. 11 Costituzione L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. l’art. 9 della Costituzione La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. «Tale finalità sembra rispondere ai richiami espressi dal presidente della Repubblica nel saluto rivolto il 22 dicembre 2000 alle alte magistrature dello stato, nei quali Ciampi ha sottolineato, con riferimento alle organizzazioni di volontariato, come queste “costituiscono scuole di formazione civile per i giovani, che debbono essere incoraggiati a dedicare al servizio della collettività una parte del tempo del loro percorso di crescita per divenire cittadini adulti e responsabili”. e) contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

14 Costituzione Art.2 Art. 4: Art. 3: l’uguaglianza sostanziale
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Insieme a questo, la finalità della legge richiama anche i due articoli successivi della Costituzione. Art. 3: l’uguaglianza sostanziale È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 4: Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Art 31, 32,38 della Costituzione Il servizio civile assume quindi la funzione di strumento per l’adempimento di “doveri inderogabili” che non sono ristretti solo nel campo di norme positive ma, in un’interpretazione più ampia, sono oggetto di tutte quelle libere azioni collettive, altruistiche e disinteressate per il bene comune. Indirizzi e richiami a queste azioni sono rintracciabili negli articoli della I parte della Costituzione, dei Diritti e Doveri dei cittadini: in particolare quelli del Titolo II, dei rapporti etico-sociali (Art. 31 e 32); del Titolo III, dei rapporti economici (Art.38). Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

15 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Modulo 3 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE “Il progetto” Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

16 IL PROGETTO Nel Servizio Civile il progetto riveste una grande importanza, considerando che il giovane presenta la domanda per uno specifico progetto. Il Progetto rappresenta una scelta per il giovane Coerenza tra obiettivi di progetto e attività proposte al giovane Chiarezza e trasparenza della proposta progettuale al giovane Attinenza e specificità al servizio civile In tutti i casi sono progetti nuovi, che l’ente attiva non solo per dare linfa e trovare risorse alle sue attività, ma per costruire con il giovane un percorso formativo e a partecipazione. La sua scelta e la sua attività sono dunque strettamente legate al settore di intervento e agli obiettivi del progetto e l’ente deve perciò impegnarsi a fare una proposta chiaramente definita e comunicata in modo trasparente, che permetta al giovane di seguire la sua vocazione e le sue attitudini, e deve garantire le condizioni perché il progetto sia portato avanti in coerenza con gli obiettivi che lo sottendono. I progetti di servizio civile, presentati dagli enti all’UNSC e da questo approvati e inclusi nei bandi devono essere costruiti specificamente per l’inserimento di giovani di servizio civile, tanto che l’ente, ma anche il progetto stesso deve prevedere risorse ad esso dedicate. Possono proporre ai volontari la partecipazione a servizi rivolti alla comunità tramite le attività ordinarie dell’ente. Possono invece coinvolgere i volontari, ma anche operatori dell’ente in settori ed ambiti di attività diversi da quelli in cui opera abitualmente o attivare strumenti e procedure diverse dalle ordinarie. La proposta del Servizio Civile Nazionale è quindi strutturata in progetto e la conoscenza della cultura progettuale, o meglio delle diverse culture progettuali , sviluppate in ogni campo di azione dei gruppi e delle organizzazioni, deve essere approfondita dall’OLP al fine di acquisire le competenze necessarie a lavorare per progetto, di cui è responsabile in senso generale e nei confronti dei volontari. Rimane naturalmente un compito delle altre figure del progetto di servizio civile (il responsabile, il progettista, il formatore in primis) di sostenere l’OLP così come i volontari stessi nell’acquisizione di una cultura progettuale indispensabile per esercitare in modo funzionale il proprio ruolo Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

17 Cosa è un progetto? Un progetto è un’insieme di compiti che vengono eseguiti da un team per conseguire l’obiettivo stabilito dallo sponsor. Ha una data di inizio, una data di fine, un budget e un rischio. Non vi sono mai due progetti uguali. Il progetto è un sogno con delle scadenze. La prima definizione, acquisita dalla formazione manageriale del mondo profit dell’impresa, ci richiama subito ai termini della questione: progetto è un lavoro (insieme di compiti) portati avanti da un gruppo (il team) per raggiungere risultati predefiniti dal committente (lo sponsor, cioè il Consiglio di Amministrazione, il Consiglio Direttivo, il…Ministro). Ma soprattutto chiarisce che il progetto vive dentro regole in cui non si può lasciare l’azione al caso, all’improvvisazione: Il tempo, le risorse impiegate e la capacità di valutare i risultati (il rischio) sono componente essenziale del lavoro per progetti. L’ultima espressione ci riporta alla necessità di non confondere un progetto per un altro, ovvero di organizzare le risorse impiegate, riconoscendo le competenze e l’impegno che ciascuno può mettere a disposizione del progetto, pur mantenendo - come accade normalmente nelle organizzazioni del privato sociale – altre mansioni, generiche o in altri progetti. il sogno si traduce in azioni nel tempo e nello spazio che devono essere verificate (alla scadenza) per garantire a tutte le parti del progetto di essere fedeli al sogno, cioè al piano. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

18 Lavorare per progetti Lavorare per progetti nel sociale (intendendo tutti gli ambiti possibili di servizio civile) può ricondursi alle seguenti motivazioni: • Garantisce innovazione, sperimentazione, verifica, flessibilità • Evita inadeguatezze e sprechi nella divisione del lavoro per funzioni • Consente di sviluppare collaborazioni e partnership con altre organizzazioni (lavoro di rete) • E’ modalità prevalente di accesso ai finanziamenti pubblici, locali, nazionali ed europei Tra le conseguenze della scelta di questa modalità di lavoro c’è la riorganizzazione dell’ente in funzione degli obiettivi progettuali: il modello organizzativo dell’ente può perciò essere messo in crisi o alterato proprio perché deve adattarsi alla nuova logica del progetto. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

19 Cosa cambia nell’ente? “Il servizio civile cambia la vita. Anche gli enti !” Sul piano generale un progetto modifica l’organizzazione almeno in questi termini: Si reinterpretano e ridefiniscono funzioni e forme di coordinamento rendendole fondamentali Si rende necessaria una diffusa capacità imprenditiva La funzione di coordinatore di progetto (project leader) assume specificità e importanza Si sviluppa una maggiore autonomia e responsabilità dei singoli Viene richiesta agli operatori formazione continua, informazione, attenzione alle interconnessioni fra livelli Accompagnamento, motivazione, formazione sono tre elementi essenziali che il responsabile del progetto – o l’organizzazione in senso più ampio – deve garantire a tutti gli operatori. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

20 L’OPERATORE LOCALE DI PROGETTO
Modulo 4 L’OPERATORE LOCALE DI PROGETTO Identità e mansioni (Circ. UNSC 10/11/03) Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

21 L’OPERATORE LOCALE DI PROGETTO
L’operatore locale di progetto è una figura prevista dalla circolare per l’accreditamento Garantisce ACCOMPAGNAMENTO continuativo e stabile E’ punto di riferimento e GUIDA nel quotidiano per il volontario “Poiché il servizio civile nazionale si connota per la duplice esigenza, di avere utilità sociale, da un lato, e dall’altro di rispondere ad un criterio di utilità per chi lo svolge, tali condizioni minime sono essenzialmente due: la prima, che sia chiaro cosa l’ente propone di fare, la seconda, che sia chiaro con chi il volontario dovrà operare.” L’operatore locale di progetto è una figura introdotta dalla Circolare sull’accreditamento, nella quale l’UNSC definisce le capacità organizzative e le possibilità di impiego che gli enti devono avere per poter presentare progetti di servizio civile, ossia la necessaria proporzionalità da un lato tra dimensioni e struttura organizzativa dell’ente e il numero di volontari impiegati e l’indispensabile presenza dall’altro di alcune funzioni che possano rispondere ai bisogni del servizio civile. Nella valutazione delle capacità organizzative di un ente l’OLP è quindi figura fondamentale proprio perché è quella che garantisce un accompagnamento continuativo e stabile del giovane nella sua attività prevalente. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

22 Chi sei? sei un dipendente o volontario
hai capacità e professionalità specifiche inerenti le azioni e gli obiettivi del progetto sei presente in sede di attuazione di progetto per almeno 10 ore a settimana. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

23 Che ruolo hai tu? qualcuno più esperto del volontario, con il quale stabilisce un rapporto da “apprendista” a “maestro”, dal quale imparerà, sarà seguito, verrà pilotato, acquisirà ciò che gli serve a migliorare nel corso dell’anno di servizio. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

24 COMPITI DELL’OLP L’elemento di novità per lui sarà quello di dover trasmettere queste sue competenze ed esperienze essendo maestro per il volontario. Una delle finalità del servizio civile (Legge 64/01, Art. 1) è infatti quella di contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale del giovane, quindi anche all’acquisizione di professionalità specifiche. La Carta di impegno etico afferma che il servizio civile nazionale presuppone come metodo di lavoro “l’imparare facendo”, a fianco di persone più esperte in grado di trasmettere il loro saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno. In questo impegno tra UNSC ed enti l’OLP gioca un ruolo fondamentale. E’ proprio lui infatti quel qualcuno più esperto, con il quale il volontario stabilisce un rapporto da “apprendista” a “maestro”, dal quale imparerà, sarà seguito, verrà pilotato, acquisirà ciò che gli serve a migliorare nel corso dell’anno di servizio. Circolare 02/02/06. A questa relazione pedagogica si accompagna il non trascurabile impegno della gestione pratica del servizio. Nella Circolare viene definito il numero massimo di giovani per ogni operatore locale di progetto: perché l’affiancamento sia efficace, ogni operatore locale di progetto non può seguire più di un piccolo numero di “apprendisti”. Il rapporto tra OLP e volontari è diverso a seconda del livello di complessità dell'attività proposta, ed è fissato secondo gli ambiti omogenei definiti dalla Circolare 02/02/06. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

25 Cosa fai? coordinatore e responsabile referente “maestro”
del progetto in senso ampio e delle attività dei volontari nello specifico referente per le/i partecipanti alla realizzazione del progetto per tutto ciò che riguarda la sua attuazione. E’ indispensabile la presenza in sede di attuazione di progetto per almeno 10 ore settimanali “maestro” al volontario Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

26 Cosa ti serve? COMPETENZE Capacità Conoscenze
Aspetti tecnici specifici Idealità dell’ente Spirito del Servizio Civile Caratteristiche progetto Territorio organizzative progettuali comunicative relazionali gestione: leadership, lavoro di gruppo, conflitto Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

27 Chi c’è intorno a te 1 Responsabile di SCN: un responsabile a livello nazionale che a sede a Roma 1 Responsabile locale di ente accreditato: se ci sono almeno 30 volontari annui nella provincia 1 Tutor ogni 30 volontari annui nella provincia 1 Progettista di SC 1 o + Formatori e/o 1 Responsabile formazione 1 o + Selettori 1 Responsabile monitoraggio e valutazione 1 Responsabile amministrativo: un responsabile a livello nazionale che a sede a Roma 1 Responsabile informatico: un responsabile a livello nazionale che a sede a Roma Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

28 Come OLP svolgi l’incarico:
Non puoi essere anche Responsabile locale di ente accreditato Tutor Come OLP svolgi l’incarico: Per una sola sede di attuazione, anche per più progetti nella stessa sede per massimo 4 o 6 volontari Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

29 IN SINTESI Caratteristiche: dipendente, volontario, o altro personale a contratto dotato di capacità e professionalità specifiche inerenti le azioni e gli obiettivi del progetto. Requisiti: - presenza in sede di attuazione di progetto di almeno 10 ore settimanali - titolo di studio attinente alle attività specifiche o titoli professionali evidenziati da un curriculum - almeno due anni di esperienza nelle attività specifiche - esperienza di servizio civile, anche ai sensi della L. 230/98 o preparazione specifica tramite seminario dell’UNSC di almeno 1 giorno Conoscenze: Aspetti tecnici specifici Idealità dell’ente Spirito del Servizio Civile Caratteristiche del progetto Territorio Capacità: organizzative progettuali comunicative relazionali gestione della leadership gestione del lavoro di gruppo gestione del conflitto Compiti: - coordinatore e responsabile del progetto - coordinatore e responsabile dell’attività dei volontari - maestro al volontario - referente per i partecipanti al progetto, presenza in sede per almeno 10 ore settimanali Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

30 L’OLP nel Servizio Civile
L’OLP deve gestire il proprio ruolo in un equilibrio tra le tre dimensioni/soggetti con cui interloquisce: verso il giovane, nel rapporto formativo “da maestro ad apprendista”, verso lo Stato per le responsabilità dirette di gestione del progetto di SCN, con le caratteristiche ed i vincoli normativi, verso il proprio ente di appartenenza perché, aldilà dell’incarico nel progetto di SC, è vincolato a garantire la mission sociale nel proprio ruolo di operatore volontario o professionale.                                                                                      Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

31 SERVIZIO CIVILE CARITAS
Modulo 5 SERVIZIO CIVILE CARITAS Una scelta personale, un valore sociale Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

32 Perché scegliere il servizio civile?
Attraverso il progetto: è l’interesse per un certo ambito/settore di impiego (la cultura, l’ambiente, il sociale..) o per una certa categoria di destinatari (i bambini, i disabili) a portarli a conoscere il progetto e ad avvicinarli alla scelta del servizio. Sono fortemente motivati, spesso da una vocazione propriamente professionale, verso gli obiettivi del progetto. In questo senso il passaparola è una delle molle più importanti di spinta attraverso – e verso – il SC; vale a dire che se il progetto propone buone esperienze si assicura il successo per il futuro. Attraverso il Servizio Civile: I giovani conoscono, attraverso la campagna di promozione televisiva e la stampa, la possibilità del Servizio Civile. Si interessano attraverso il sito internet dell’UNSC e si tengono informati sull’uscita dei bandi. Cercano un progetto che risponda ai loro interessi senza necessariamente conoscere bene l’ente che lo propone. La dimensione che li attrae è soprattutto quella dell’esperienza. Quello che li spinge è probabilmente il desiderio di fare un’esperienza formativa, che li faccia crescere dal punto di vista personale e professionale, dandogli nel contempo una minima indipendenza economica. Attraverso l’ente: conoscono o sono già volontari presso l’ente in cui chiedono di prestare servizio. Anche in questo caso è forte la dimensione vocazionale e spesso c’è una forte adesione alla mission dell’ente nella sua globalità. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

33 In cammino con i giovani…
Le motivazioni che portano le/i giovani a compiere la scelta di un anno di servizio sono molteplici e variegate, molto più di quante si sia provato a ipotizzare sopra: il desiderio di compiere un’esperienza formativa, la voglia di “provarsi”, la scelta di solidarietà, l’aspirazione ad attivarsi in campo sociale, la necessità di trovare fonti di sostentamento, la volontà di darsi un tempo per capire la propria strada... La tendenza attuale nel volontariato giovanile nel senso ampio del termine, applicabile anche al servizio civile è quella della ricerca di esperienze soggettivamente gratificanti, possibilmente anche vantaggiose per il corso successivo della propria esistenza. Il volontariato appare come luogo possibile di esperienze sensate e appaganti, confrontato a volte con un mondo del lavoro arido e competitivo, o con studi che non consentono di esprimere appieno la propria carica umana. L’anno di servizio è comunque, come recita la Carta di impegno etico firmata da UNSC e Enti, l’investimento di un anno della loro vita, in un momento critico di passaggio all’età e alle responsabilità dell’adulto, in cui centrale diventa la dimensione della scelta e la dimensione formativa. Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto

34 …per crescere insieme! Il volontario in servizio civile è quindi un giovane che ha scelto di entrare in relazione con altri due soggetti, lo Stato e l’ente nel quale opera, che gli chiedono di: accettare il dovere di apprendere, farsi carico delle finalità del progetto, partecipare responsabilmente alle attività dell’ente indicate nel progetto di servizio civile nazionale, aprendosi con fiducia al confronto con le persone impegnate nell’ente, esprimendo nel rapporto con gli altri e nel progetto il meglio delle proprie energie, delle proprie capacità, della propria intelligenza, disponibilità e sensibilità, valorizzando le proprie doti personali ed il patrimonio di competenze e conoscenze acquisito, impegnandosi a farlo crescere e migliorarlo. (Carta di impegno etico) Caritas Italiana - Servizio Civile Nazionale - formazione Operatori Locali di Progetto


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