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L’impostazione di un progetto europeo…

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Presentazione sul tema: "L’impostazione di un progetto europeo…"— Transcript della presentazione:

1 L’impostazione di un progetto europeo…
alcuni consigli… Stefano Mameli

2 Dall’idea alla presentazione del progetto
E’ importante prima lavorare su un’idea progettuale e solo dopo ricercare la linea di finanziamento più adatta Individuata l’idea occorre dotarsi dei seguenti strumenti: Decisione di approvazione del programma Testo del bando Guida per i candidati Formulario Eventuale ulteriore documentazione disponibile sul sito dedicato al programma

3 Presentazione della proposta progettuale
Per la redazione della proposta di progetto è necessario: effettuare un’analisi precisa delle misure ammissibili e delle relative priorità indicate nel bando (attenzione alle clausole di esclusione) sottolineare la dimensione europea, il carattere innovativo e transnazionale definire con precisione i ruoli del coordinatore e il contributo dei singoli partner, al fine di garantire una gestione professionale del progetto indicare in modo chiaro lo scopo, l’eseguibilità e il significato economico del progetto rispettare i criteri formali per la presentazione della proposta preparare una scheda riassuntiva in lingua inglese presentare i progetti entro le scadenze indicate nel bando

4 Finanziamento della proposta progettuale
I contributi vengono accordati sempre a fondo perduto e coprono percentuali che in media sono pari al 50% del costo del progetto; i massimali di finanziamento sono generalmente riportati negli inviti a presentare proposte. La parte del budget non coperta dal sostegno UE deve quindi necessariamente essere co-finanziata dai partner del progetto stesso. Il progetto va pianificato in modo che un’eventuale diminuzione del contributo comunitario non metta a repentaglio la realizzazione dell’intero progetto Poiché Se le spese preventivate risultano più alte: L’UE non prevede una maggiorazione degli stanziamenti Invece Se le spese preventivate risultano più basse: Il contributo UE viene diminuito proporzionalmente

5 I progetti di cooperazione e la scelta dei partner

6 La motivazione in un progetto di cooperazione
Valorizzazione di: analogie complementarietà massa critica CRESCITA CONGIUNTA Scambio di esperienze e competenze Realizzazione di beni e servizi comuni 6

7 Ricerca dei partner Caratteristiche di un “buon” partner: Affinità
Analogia/similitudine Esperienze nel settore/cooperazione Competenze Organizzazione Affidabilità Quali vie per la costruzione del partenariato? Conoscenza diretta Conoscenza attraverso altri partner Utilizzo di Reti Ricerca attraverso i siti web dei Programmi e altre banche dati Ricerca su internet di eccellenze e buone pratiche Partecipazione ad eventi: seminari, incontri sulla cooperazione, eventi specifici: Open Days Bruxelles

8 Quali complessità? Alcuni consigli
Gestione del partenariato Gestione amministrativa/procedure Affidabilità Alcuni consigli Risorsa dedicata alla ricerca e gestione dei partenariati (conoscenza inglese/francese). Scelta del ruolo da ricoprire nel progetto. 8

9 Quale ruolo nel progetto?
Project Leader? Gestione di rapporti con le autorità dei Programmi Responsabilità finanziarie Gestione del partenariato Gestione risorse Gestione tempi Maggiore visibilità Partner? Responsabilità minori Minore visibilità Minor “peso decisionale” nel progetto 9

10 Comunicazione per la ricerca partner
Preparazione di una scheda per la ricerca partner Redatta in inglese/francese Descrizione soggetto proponente: Localizzazione geografica Tipologia/Status giuridico Organizzazione Competenze Breve profilo dell’Ente/Esperienze Referente Descrizione Progetto: Settore di interesse Obiettivi generali e specifici Descrizione dell’idea progettuale Attività Target di riferimento Tipologia di partner richiesto/Partner già coinvolti Tempi Budget 10

11 Interregionale INTERREG IVC (Coordinator/Financial manager)
Partenariato richiesto dai Programmi Operativi Interregionale INTERREG IVC Progetti di iniziativa regionale: Partner provenienti da 3 Paesi (almeno 2 SM UE) Dipende dal livello di intensità della cooperazione Base:minimo 8 - massimo 20 partner Media:massimo 10/15 partner Alta (miniprogrammi): massimo 8 partner Progetti di Capitalizzazione Minimo 6 Paesi - massimo 10 Paesi Ruolo del Lead Partner (Coordinator/Financial manager) Mantiene i rapporti con l’Autorità di Gestione (MA) e il Segretariato Tecnico Congiunto (JTS). Compila e sottopone l’Application Form. Responsabile della gestione, comunicazione, implementazione e coordinamento delle attività tra i partner. Responsabile dei report di progetto per il JTS. Responsabile della gestione finanziaria dell’intero progetto. Richiede, riceve e trasferisce i fondi tra i Partner. 11

12 Transfrontaliero IT – FR Marittimo
Partenariato richiesto dai Programmi Operativi Transfrontaliero IT – FR Marittimo Progetti semplici: Almeno 2 soggetti appartenenti a 2 Stati Membri Minimo 2 - massimo 8 partner Numero partner consigliato è 4 Progetti strategici Ruolo del Lead Partner Referente unico e responsabile del progetto nei confronti dell’Autorità Unica di Gestione e dell’Autorità Unica di Certificazione. Coordinamento dei partner. Responsabile dell’avanzamento del progetto a livello di realizzazione fisica e finanziaria. Responsabile della gestione finanziaria dell’intero progetto. 12

13 (Project coordinator/Financial manager)
Partenariato richiesto dai Programmi Operativi Transnazionale MED Progetti standard: Almeno 3 Paesi europei Progetti strategici Ruolo del Lead Partner (Project coordinator/Financial manager) Mantiene i rapporti con l’Autorità di Gestione (MA) e il Segretariato Tecnico Congiunto (JTS). Compila e sottopone l’Application Form. Responsabile della gestione, comunicazione, implementazione e coordinamento delle attività tra i partner. Responsabile dei report di progetto per il JTS. Richiede, riceve e trasferisce i fondi tra i Partner. Responsabile della gestione finanziaria dell’intero progetto. 13

14 Programma Operativo Italia Francia Marittimo
LE “FONTI” Programma Operativo Italia Francia Marittimo Programma Operativo INTERREG IV C Programma Operativo MED Sito Formez I progetti di cooperazione, alcune indicazioni metodologiche per la loro elaborazione – Rete Leader, maggio 2007 14

15 Un esempio di progetto europeo: il programma Life+

16 Settore Ambiente: “Il Programma LIFE+”
LIFE + sostituisce i seguenti programmi: LIFE Sviluppo urbano sostenibile programmi Urban Promozione delle ONG che operano in campo ambientale Forest focus fondo sullo sviluppo e implementazione delle politiche ambientali LIFE+ mira a contribuire alla formulazione e all’attuazione della politica e della legislazione comunitarie in materia ambientale al fine di contribuire alla promozione dello sviluppo sostenibile.

17 Gli obiettivi del Programma LIFE+
Obiettivo di LIFE+ è di concorrere all’attuazione del Sesto programma di azione in materia di ambiente, e in particolare deve contribuire a: migliorare la qualità dell’ambiente, per cui i livelli di inquinamento siano nocivi per la salute umana e per l’ambiente; stabilizzare le concentrazioni dei gas serra nell'atmosfera ad un livello tale da impedire pericolose interferenze di origine antropica con il clima; tutelare, conservare, ripristinare e migliorare il funzionamento dei sistemi naturali, degli habitat naturali e della flora e fauna selvatiche, allo scopo di arrestare la desertificazione e la perdita di biodiversità; promuovere una migliore gestione delle risorse e dei rifiuti e incoraggiare il passaggio a modelli di produzione e consumo più sostenibili; elaborare approcci strategici per quanto riguarda la formulazione, l’attuazione e l’integrazione delle politiche, compreso il miglioramento della governance ambientale e le azioni di sensibilizzazione.

18 Le 3 sezioni del Programma LIFE+
Il nuovo programma è diviso in 3 sezioni: LIFE+ Natura e Biodiversità: si incentra sull’implementazione delle direttive europee sulla conservazione degli habitat, sugli uccelli selvatici e sul rafforzamento delle conoscenze necessarie per sviluppare, valutare e monitorare la legislazione in tale settore; LIFE+ Politica Ambientale e Governance: copre le altre priorità del Sesto programma d’azione per l’Ambiente compreso i settori prioritari dei cambiamenti climatici, dell’ambiente della salute e qualità della vita, nonché delle risorse naturali e dei rifiuti; LIFE+ Informazione e Comunicazione: Sensibilizzazione delle popolazioni alle tematiche ambientali compreso la prevenzione degli incendi boschivi attraverso la diffusione delle informazioni e campagne di comunicazione Sarà redatto un programma strategico pluriennale, che fungerà da base dei piani nazionali annuali che saranno eseguiti dalle Agenzie nazionali.

19 I beneficiari del Programma LIFE+
Il programma LIFE+ è aperto ad organismi, soggetti e istituzioni pubblici e/o privati, e in particolare: alle autorità nazionali, regionali e locali; agli organismi specializzati previsti dalla legislazione comunitaria; alle organizzazioni internazionali alle organizzazioni non governative. Partecipazione di paesi terzi A condizione che siano ottenuti stanziamenti supplementari, i programmi finanziati attraverso LIFE+ sono aperti alla partecipazione dei seguenti paesi: i paesi EFTA membri dello Spazio economico europeo, in conformità del disposto dell’accordo SEE; i paesi candidati all’adesione all’Unione europea, nonché i paesi dei Balcani occidentali partecipanti al processo di stabilizzazione e associazione.

20 Note SEE: Spazio Economico Europeo. Nato nel 1994 in seguito ad un accordo tra l‘UE e l’EFTA al fine di consentire ai paesi EFTA di partecipare al Mercato Europeo Comune (MEC) pur non essendo membri dell'Unione. EFTA: Associazione europea di libero scambio (dall'acronimo inglese European Free Trade Association). Attuali membri: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera


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