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Istituto Comprensivo Statale di Bisaccia

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Presentazione sul tema: "Istituto Comprensivo Statale di Bisaccia"— Transcript della presentazione:

1 Istituto Comprensivo Statale di Bisaccia
Lavoro multimediale con immagini, suoni e testi. Istituto Comprensivo Statale di Bisaccia Scuola primaria

2 Educazione alimentare
Storia Lingua italiana Geografia Arte e Immagine Educazione alimentare Scienze Musica Religione Attività motorie Tecnologia e informatica Matematica Inglese

3 Educazione alla salute “Una corretta alimentazione”

4 Premessa Nelle Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati della scuola primaria l’educazione alla salute, insieme ad altre educazioni, viene collocata nell’ambito dell’Educazione alla Convivenza civile. Nel testo normativo della Legge 53/2003 gli obiettivi specifici di apprendimento sono ordinati sia per “discipline” che per “educazioni” (educazione alla cittadinanza, stradale, ambientale, alla salute, alimentare, all’affettività). Queste ultime sono elementi fondamentali dell’ Educazione alla Convivenza civile che riguarda il modo di comportarsi con se stesso e in rapporto agli altri.

5 Premessa Già nella scuola elementare, con i programmi del 1985, nell’ambito dei temi dell’area scientifica (Ambienti e cicli naturali; Organismi: piante-animali-uomo; Uomo-natura) era scritto: “La raccolta dei dati sulle abitudini alimentari, il confronto dei dati sulle diete con i fabbisogni in fattori nutrienti per le varie età, la caratterizzazione dei cibi in base ai principi nutritivi che contengono, saranno alla base di indicazioni di educazione alla salute che comprenderanno anche norme igieniche, identificazione di fattori nocivi, ecc.”

6 Una corretta educazione alimentare
L’esigenza di una corretta educazione alimentare, nell’ambito dei principi generali dell’educazione alla salute e di conseguenza alla Convivenza civile, viene oggi molto avvertita, anche grazie alle indicazioni dei dietologi, secondo i quali, la popolazione infantile italiana è in sovrappeso ( senza trascurare molti casi di anoressia) con seri rischi per l’integrità fisica.

7 Rapporto tra scuola e territorio
La scuola deve, in collaborazione stretta con le famiglie, con le altre agenzie educative operanti sul territorio e con gli esperti socio-sanitari, educare gli alunni, cittadini del futuro, ad assumere corretti comportamenti alimentari e cercare di vincere una battaglia non facile da vincere, perché spesso la scelta degli alimenti è condizionata da un numero grandissimo di fattori di natura sia psicologica che socio-culturale.

8 Unita’ di apprendimento Diapositiva 1
“U.A.” “Educazione alimentare”. Obiettivi specifici di apprendimento: Conoscere gli organi e apparati del corpo umano e le loro principali funzioni. Comprendere il concetto di fatica e riposo anche in riferimento alle attività motorie e sportive. Conoscere l’igiene della persona (cura dei denti,…), Comprendere la distinzione tra nutrizione e alimentazione. Conoscere vari tipi di dieta e la loro relazione con gli stili di vita. (Le regole del mangiar sano) Conoscere gli errori alimentari e i problemi connessi con gli squilibri alimentari. Conoscere i processi di trasformazione e di conservazione degli alimenti. Conoscere la tradizione culinaria locale.

9 Abilita’ Abilità Saper descrivere la propria alimentazione e distinguere se ci si nutre o ci si alimenta. Saper riconoscere le esigenze del proprio corpo e individuare l’alimentazione più adeguata alla sua crescita. Saper comporre la razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della piramide alimentare. Saper individuare la dieta più adeguata al proprio corpo e alle proprie esigenze fisiche, sulla base del calcolo del dispendio energetico. Saper mantenere comportamenti corretti a tavola. Saper realizzare proposte di menù equilibrati con cibi cucinati in modo semplice.

10 Obiettivi formativi Obiettivi formativi:
Favorire la crescita di un corretto comportamento alimentare. Sviluppare l’autocontrollo emotivo e le capacità di valutazione. Aumentare e migliorare il senso di responsabilità. Nella realizzazione del progetto si prevede il coinvolgimento, oltre che degli insegnanti di tutte le classi e dei genitori, anche di operatori esterni che saranno invitati ad illustrare le loro competenze e a dare consigli pratici.

11 Metodologia Metodologia
La metodologia si baserà sulla ricerca-azione, per cui ogni riflessione e valutazione di dati, fenomeni e comportamenti, sarà seguita da esperienze dirette e preparerà alla fase successiva attraverso la proposizione di nuove situazioni problematiche. Nell’azione didattica si terranno presenti le seguenti fasi: 1. Fase di escursione ambientale in agriturismi e aziende di trasformazione di prodotti alimentari. Fase grafico-pittorica ( disegni, cartelloni). Fase pratico-manipolativa attraverso la realizzazione di ricette alimentari. Fase di assunzione di comportamenti alimentari corretti che dovrebbero diventare stabili nella vita di tutti i giorni.

12 Le regole del mangiar sano
Distribuire i pasti in maniera razionale: prima colazione sostanziosa, pranzo non troppo ricco, cena leggera, eventualmente prevedendo due spuntini a base di frutta a metà mattina e a metà pomeriggio. Limitare l’uso dei grassi da condimento dando comunque la preferenza a quelli di origine vegetale ed in particolare all’olio di oliva. Moderare il consumo di carni e salumi ( tre volte alla settimana), avendo cura di eliminare il grasso visibile e facendo attenzione ai cibi ad alto contenuto di colesterolo. Mangiare più frequentemente pesce (almeno due - tre volte a settimana), cucinato in modo semplice. Garantirsi un’adeguata assunzione di fibre vegetali (consumando ogni giorno una porzione di verdura cruda ed una di verdura cotta). Ridurre il consumo di sale. Ridurre il consumo di prodotti ad alto contenuto di zuccheri semplici ( zucchero di canna, dolci, gelati, creme, succhi di frutta, bevande zuccherine). Bere alcolici con moderazione, preferendo quelli a bassa gradazione (vino, birra) e limitandone l’assunzione al momento dei pasti ( un bicchiere a pasto per le persone adulte).

13 Le regole del mangiar sano
Se è vero che è importante alimentarsi in maniera corretta dal punto di vista qualitativo e quantitativo, è anche vero che bisogna prestare molta attenzione alla ripartizione calorica e dei nutrienti nell’arco della giornata….

14 Prima colazione Fare la prima colazione è una buona abitudine: essa infatti, dopo una notte di digiuno, fornisce all’organismo la quota necessaria di energia per affrontare gli impegni della giornata. Con la colazione bisogna introdurre circa il 20% delle calorie totali giornaliere: esse devono essere fornite principalmente dai CARBOIDRATI ( o ZUCCHERI COMPLESSI), in quanto essi forniscono energia di pronto utilizzo al nostro organismo ed in piccola parte da PROTEINE e GRASSI.

15 Cosa scegliere? LATTE e DERIVATI ( yogurt) : sono alimenti completi in quanto forniscono proteine, zuccheri e grassi, vitamina A e D, calcio. CEREALI: Fette biscottate, pane, cornflakes forniscono carboidrati complessi utili per ridurre il senso di fame fino ad ora di pranzo, ed un discreto quantitativo di fibre. FRUTTA O SPREMUTE DI FRUTTA, ricche di vitamine.

16 Cosa evitare? Eccessivo uso di ZUCCHERO, MERENDINE, BISCOTTI FARCITI, BURRO, PANNA, CIOCCOLATA, DOLCI, CORNETTI, BRIOCHE, e tutti gli alimenti che contengono troppi zuccheri semplici e grassi, che provocano aumento di peso e, a lungo andare, risultano dannosi al nostro organismo.

17 Pranzo Il pranzo deve fornire il 50% delle calorie totali giornaliere.
La voce è di un bambino ( Francesco P.) che, grazie all’aiuto della logopedista e dell’ins. di sostegno, ha superato le difficoltà di fonazione.

18 Cosa scegliere? Primo piatto
Un piatto di pasta con verdure e legumi, oppure al sugo o al pomodoro oppure Una zuppa di legumi, oppure Un minestrone di verdure. Bisogna evitare, o almeno limitare ad eventi occasionali, i piatti troppo elaborati e ricchi di condimenti, soprattutto di origine animale (ragù, bolognese, pasta al forno etc...)

19 Secondo piatto Per quanto riguarda il secondo piatto, bisogna tenere presente che : La carne, il cui consumo risulta spesso troppo frequente, è un alimento ricco di proteine nobili, ma anche di grassi e colesterolo, per cui il suo consumo va limitato a non più di due - tre volte la settimana. Bisognerebbe incrementare il consumo di pesce, almeno a 2-3 volte la settimana e specialmente di pesce azzurro, ricco di una particolare categoria di acidi grassi ( omega-3) che proteggono dallo sviluppo di malattie cardiovascolari. Le uova sono un alimento ad alto valore nutritivo ed andrebbero consumate una - due volte la settimana. I formaggi hanno un elevato contenuto in proteine nobili e in calcio ma, purtroppo, sono alimenti ricchi di grassi saturi, una categoria di acidi grassi particolarmente dannosi per la salute. Limitare anche il consumo di insaccati (mortadella, salsicce etc..) per le stesse ragioni.

20 Cereali (pane e simili)
Preferire il consumo di pane del tipo misto o integrale, che apportano la stessa energia del pane bianco, ma in compenso risultano essere più ricchi in fibre, sostanze contenute nei cereali, nella frutta, nella verdura e nei legumi, capaci di rallentare il transito intestinale e di ridurre l’assorbimento dei nutrienti.

21 Frutta e verdura Non bisogna dimenticare mai la verdura e la frutta, ricche di vitamine e sali minerali, indispensabili al nostro organismo. In generale, è consigliato un consumo quotidiano di una porzione di verdura cotta e di una porzione di verdura cruda, e di due - tre porzioni di frutta fresca di stagione al giorno.

22 Cena Deve fornire il 30% circa delle calorie totali giornaliere: essa deve comprendere un secondo piatto, un contorno, del pane e della frutta. Anche la pizza margherita può costituire una cena, a patto che non si esageri (massimo due volte alla settimana).

23 Condimento, dolci e gelati, sale.
Il condimento ideale per tutte le pietanze è l’olio extravergine di oliva, mentre è da limitare il consumo degli altri condimenti, ed in particolare quelli di origine animale (burro, strutto, panna, salse tipo maionese, mascarpone, sugna, lardo etc..). DOLCI E GELATI I dolci sono da evitare ovvero da limitare a particolari occasioni. Inoltre, sono da preferirsi i gelati alla frutta (sorbetti), i dolci secchi o con marmellata, evitando quelli farciti con panna o creme elaborate, e, quindi, ricchi in grassi e calorie. SALE Il consumo del sale da cucina va moderato.

24 Cosa bere? Acqua, naturale o gasata, evitando bevande zuccherine (coca-cola, aranciata, sprite, succhi di frutta zuccherati, etc...), eliminando l’uso quotidiano eccessivo di bevande alcoliche e superalcoliche (vino, vodka, amari, whisky, cognac, etc...).   Ricerca su internet Dietologia e dietetica applicata

25 Attività in cucina: La frittata di spinaci

26 La piramide alimentare Fase grafico-pittorica

27 Fase grafico-pittorica

28 Attivita’ motorie Fare attività fisica serve come svago per la mente ed esercizio per il corpo. L’ attività fisica contribuisce a vincere la timidezza e a migliorare la socializzazione. Facendo attività fisica,si rafforzano i muscoli,si migliora la coordinazione degli arti e la circolazione sanguigna.

29 Visita all’azienda agrituristica Montecorvino Pugliano (SA) 15 novembre 2006
Gli alunni lavorano con il mortaio.

30 Visita all’azienda agrituristica Geografia
Gli alunni sgranano il granturco.

31 Visita all’azienda Malerba di Montella
Il 3 novembre 2006, nell’ambito del progetto di educazione alimentare, gli alunni delle classi terza, quarta e quinta elementare di Bisaccia centro, hanno visitato l’azienda dove si lavora la castagna della campagna montellese per comprendere il valore della genuinità dei prodotti locali. La visita è stata coordinata dall’azienda suddetta, dalla Regione Campania e dalla scuola primaria di Bisaccia.

32 La visita si è così articolata: - conoscenza dei boschi di castagne e delle modalità di essiccazione delle castagne; - conoscenza delle varie fasi di lavorazione della castagna nel laboratorio dell’azienda; - degustazione dei prodotti della castagna.

33 Visita ai boschi Boschi di castagne

34 Notizie sul castagno L’albero del castagno è originario della Turchia, importato in Italia dai Greci. E’ una pianta che può vivere più di un secolo. Cresce in un terreno molto povero, non fertile; il suo legno è resistente, ma difficile da lavorare. L’albero del castagno giovane ha una corteccia liscia e verde, a differenza di quello vecchio che ha la corteccia rugosa e verdastra. Per praticare l’innesto si mette insieme un rametto di albero selvatico con uno produttivo. La castagna è il seme, mentre il riccio è il frutto.

35 Visita al laboratorio

36 Il laboratorio Nel laboratorio ci sono: a) un macchinario, chiamato tramoggia, che porta le castagne in un grosso cilindro bucato per selezionarle. Poi le castagne subiscono un’altra selezione praticata da alcune donne con l’aiuto di macchine; b) il forno dove vengono cotte le castagne del “prete”; c) il mulino sotto terra per macinare le castagne e trasformarle in farina; d) una macchina per impacchettare le castagne.

37 Degustazione

38 Link utili

39 Peso e altezza IMC= indice di massa corporeo.
IMC= peso(Kg)/ (altezza*altezza). Esempio: 80Kg/ (1,70m*1,70m) 80Kg/2,89= 27,68 (IMC) In quale stato si trova il signore a destra? La risposta è nella diapositiva successiva.

40 Gli indici di massa corporea
  IMC Stato < Magrezza estrema Magrezza moderata 17-18, Sottopeso 18, Normopeso Sovrappeso Obesità moderata > Obesità grave

41 Non solo IMC… La misurazione dell'IMC può fornire un’utile prima indicazione di sovrappeso e obesità. Tuttavia tale indice non misura direttamente l’eventuale eccesso di grasso corporeo e può fornire dei punteggi erroneamente elevati per le persone con una muscolatura particolarmente sviluppata e per quelle relativamente basse di statura.

42 …altri parametri per misurare.
Un ulteriore parametro per la misurazione del grado di obesità addominale può essere la circonferenza della vita. Il grasso può accumularsi sopra la vita, nella cavità addominale, andando a costituire la cosiddetta 'forma a mela', o accumularsi sotto cute su fianchi e cosce andando a costituire la cosiddetta 'forma a pera'. La forma a mela è tipica degli uomini, mentre le donne tendono a presentare con maggiore frequenza la forma a pera. In particolare, le persone con forma a mela presentano un rischio più elevato di malattie cardiovascolari, ipertensione e diabete. Una circonferenza della vita di oltre 88 cm per le donne e di oltre 102 cm per gli uomini indica possibili rischi per la salute.

43 Ricerca www. alimentazione
Ricerca Puoi fare molto per la salute del tuo cuore. Sono molti i fattori che influenzano il benessere del nostro cuore: l’età e l’ipercolesterolemia familiare che non possono essere modificati; fumo, obesità, alimentazione, ecc., che possono essere modificati.

44 Cosa puoi cambiare il livello di colesterolo nel sangue; - la pressione sanguigna; - il fumo; - l’attività fisica; - lo stress; - la tua alimentazione.

45 Cosa non puoi cambiare - la tua età; - la tua storia familiare; - fattori etnici; - il genere.

46 Colesterolo e trigliceridi
Il colesterolo è un importante fattore modificabile. Il livello di colesterolo nel sangue è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. La quantità di colesterolo può essere modificata con uno stile di vita sano e un’alimentazione sana ed equilibrata. Anche i trigliceridi costituiscono un fattore di rischio per la salute del nostro cuore. Essi, comunque, costituiscono una riserva di energia e vengono in parte introdotti nel nostro organismo mediante la dieta, in parte sono prodotti dal nostro corpo. Bisogna evitare un’assunzione eccessiva di bevande alcoliche e fare un’alimentazione corretta per non incrementare i trigliceridi.

47 Incontro con l’esperto socio-sanitario
Refettorio della scuola primaria di Bisaccia centro. Venerdì, 16 marzo 2007, ore 15,00. La nutrizionista Cinzia Mancini spiega agli alunni, ai genitori e agli insegnanti la differenza tra alimentazione e nutrizione e dà alcuni consigli pratici sui tipi di dieta alimentare da seguire nella fascia di età dell’obbligo scolastico. I genitori, partecipando con interesse all’incontro, dimostrano sensibilità alle problematiche connesse a una non corretta alimentazione. La nutrizionista ha tenuto la sua lezione nel refettorio della scuola primaria di Bisaccia centro alla presenza del dirigente scolastico, di molti genitori, alunni e insegnanti.

48 Gli errori alimentari Anoressia
Disturbo dell’alimentazione consistente nella riduzione o perdita totale dell’appetito. Si manifesta con il rifiuto del cibo, spesso accompagnato da una attività fisica incessante. La sensazione della fame viene negata e il progressivo dimagrimento è vissuto con estrema soddisfazione. Insorge prevalentemente nel periodo adolescenziale, quasi esclusivamente in soggetti di sesso femminile. In alcuni (circa il 5%) lo stato di carenza alimentare raggiunge livelli di tale gravità da condurre alla morte. Non esiste terapia specifica: l’intervento più idoneo è basato sulla psicoterapia familiare.

49 Gli errori alimentari Bulimia
Disturbo dell’alimentazione caratterizzato da un appetito incontrollabile e dall’ ingerimento di grandi quantità di cibo. Può essere il sintomo di diverse malattie organiche ma, il più delle volte, la bulimia è di natura nervosa e nasconde un profondo disagio psicologico. Molti bulimici, dopo l’ingerimento, vengono presi da un grande senso di colpa che li induce a provocare il vomito o a tentare di neutralizzare l’abbuffata con altri metodi estremamente dannosi per la salute (farmaci dimagranti, lassativi, digiuni). Le persone più colpite dal disturbo sono giovani donne (circa il 2% della popolazione femminile tra i 15 e i 45 anni). I casi di bulimia nervosa vengono spesso trattati con psicofarmaci antidepressivi.

50 Disegni: anoressia e bulimia

51 “Fare la dieta" non significa evitare degli alimenti, ma saper dosare in qualità e quantità appropriate tutti gli alimenti, nessuno escluso. La voce è di una alunna rumena (Mihaela Sandor) che si è trasferita a Torino.

52 L’igiene della persona
Lavarsi le mani prima di mangiare. Non parlare con la bocca piena di cibo. Non bere acqua fredda. Mangiare lentamente e masticando bene. Non bere poggiando le labbra sulla bottiglia, ma con il bicchiere. Lavarsi i denti dopo aver mangiato per evitare la formazione della carie. Lavarsi le mani dopo aver mangiato.

53 La cottura degli alimenti.
I processi di trasformazione e di conservazione degli alimenti, in particolare le diverse forme di cottura. La cottura degli alimenti.  La cottura è un trattamento importante di trasformazione dell'alimento, di cui modifica sia la qualità sensoriale che quella nutrizionale; alcuni alimenti non necessitano di cottura, mentre per altri è indispensabile altrimenti non potrebbero essere consumati.

54 Gli scopi della cottura
conferire agli alimenti un aspetto e un colore invitante; aumentare l'appetibilità in quanto si formano odori, sapori, aromi che ne esaltano il gusto; ammorbidire la consistenza per favorirne la masticabilità e la digeribilità; distruggere gli eventuali batteri presenti rendendo gli alimenti più igienici e sicuri; rendere l'alimento conservabile.

55 La tradizione culinaria locale
Re vrechhie (Le orecchiette). Re lagane (Le tagliatelle). Li triiddr’ (I cavatelli) Li maccarnali. Li cauzuncieddr’ (ravioli) Ingredienti: farina di grano duro o tenero, acqua, uova, ricotta, sale.

56 La tradizione culinaria locale Diapositiva 2
19 marzo San Giuseppe. Lagane cu frecule e alici. Tagliatelle con briciole e alici. Ingredienti: tagliatelle fatte in casa, mollica di pane sbriciolata, olio, alici sott’olio, a piacere alcuni pomodorini. Esecuzione: si fanno friggere le briciole di pane in un po’ di olio. In un’altra pentola si prepara un sugo leggero con pomodori, alici, olio e sale. Cotte le tagliatelle, si condiscono con le briciole leggermente abbrustolite e si ricoprono con abbondante sugo. A destra è riportata la ricetta della cocozza secca

57 La tradizione culinaria locale
Tradizioni pasquali. A Pasqua, come in ogni festività, cerchiamo di mantenere le tradizioni del nostro paese. Tanto tempo fa le nostre nonne per colazione mangiavano uova, asparagi e salsiccia e si preparavano tanti dolci, tra cui taralli dolci e piccanti e “squarcelle”. Per la squarcella ci vuole: farina, uova, zucchero, sugna e bicarbonato. Si impasta il tutto e si mette in una teglia formando un cerchio. Quando è cotto si mette il naspro e tante palline colorate.

58 Educazione alimentare: questionario per verifica dei risultati.
Sei riuscito/a a eliminare qualche merendina durante la giornata? 55 Hai sostituito le merendine con qualche altro cibo? Pane Frutta Altro Ti piace il menu della mensa scolastica? A casa mangi tutto ciò che viene cucinato? Ti piacciono le bevande gassate? Ti piace la frutta? Perché è rinfrescante Perché è dolce Perchè contiene molte vitamine Fai attività sportiva extrascolastica? Calcio Danza Nuoto Altro Ti piace lo sport per divertimento Per crescere bene Altro

59 Questionario: verifica dei risultati
Rispetti a scuola le norme igieniche (lavarsi i denti e le mani), prima e dopo aver mangiato? Rispetti le norme igieniche anche a casa? Rispetti le indicazioni dei genitori quando sei a tavola?43 Fai i capricci a tavola? Sai cosa significa dieta? Hai mai sentito parlare della dieta mediterranea? Sai cos’è il colesterolo? Sai cosa significa anoressia e bulimia? Ritieni, in conclusione, di aver assunto un corretto comportamento alimentare?

60 Grafico: le classi di Bisaccia centro

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65 Questionario per le famiglie
Vostro/a figlio/a è riuscito/a a eliminare qualche merendina durante la giornata? Vi siete impegnati, come genitori, a sostituire le merendine con qualche altro cibo? Pane Frutta Altro. Ritenete soddisfacente il menu della mensa scolastica per vostro/a figlio/a? A casa vostro figlio/a mangia tutto ciò che viene cucinato? Vostro/a figlio/a pratica attività sportiva extrascolastica? Calcio. Danza. Nuoto. Rispetta a casa le norme igieniche (lavarsi i denti e le mani), prima e dopo aver mangiato? Rispetta le vostre indicazioni quando si è a tavola? Avete spiegato a vostro/a figlio/a cosa significa dieta? Avete mai sentito parlare della dieta mediterranea? Sapete cos’è il colesterolo e la differenza tra quello “buono” e quello “cattivo”? Ritenete opportuno spiegare ai figli il significato di bulimia e di anoressia? Avete partecipato all’incontro con la nutrizionista il 16 marzo 2007 nel refettorio della scuola di Bisaccia centro? Sì, No. Se è Sì, avete ritenuto valide le indicazioni della nutrizionista? Pensate che questi incontri siano validi per educare le persone ad una corretta alimentazione? Ritenete, in conclusione, che vostro/a figlio/a abbia assunto un corretto comportamento alimentare?

66 Grafico: indagine presso le famiglie

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70 Progetto “Educazione alimentare”
Il percorso didattico si è così articolato: Visita all’azienda agricola di Montecorvino Pugliano (SA). Visita all’azienda “Malerba” di Montella. Preparazione di ricette alimentari nella cucina del refettorio di Bisaccia centro. Lavori in classe (testi scritti, disegni, ecc.). Conferenza dell’esperto socio-sanitario per stimolare i genitori e gli alunni ad assumere comportamenti alimentari corretti. Verifica dei risultati con questionario per gli alunni. Verifica dei risultati con questionario per i genitori. Grafico dei risultati.

71 Grafico del team di lavoro

72 Musica


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