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La psichiatria: una introduzione

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Presentazione sul tema: "La psichiatria: una introduzione"— Transcript della presentazione:

1 La psichiatria: una introduzione
Giovanna Gaeta e Angiola Maria Fasanaro SUN Facoltà di Psicologia Dipartimento di Neuroscienze - A.Cardarelli Napoli

2 Per cominciare…. Un po’ di storia Psicosi e nevrosi La schizofrenia

3 Tra il 1850 e il 1920, nasce la psichiatria moderna
Tra il 1850 e il 1920, nasce la psichiatria moderna. Essa osserva e descrive, ma non può curare. Solo nel 1950, infatti, e peraltro in maniera casuale, viene scoperto il primo farmaco attivo sui disturbi psichiatrici maggiori, la clorpromazina. S. Freud E. Bleuler E. Kraepelin

4 Il se’ (CG Jung) Il Sè rappresenta – secondo Jung – l’unità
della personalità nella sua parte conscia e in quella inconscia. La realizzazione del Sè è la meta ideale della terapia junghiana, che si propone di guidare il paziente verso la propria autorealizzazione Il TAO, ed il Graal, secondo Jung rappresentano simbolicamente questa totalità.

5 La psicoanalisi La personalità non è un unicum
La guarigione attraverso il sogno

6 Mario Tobino “LE DONNE DI MAGLIANO”
Gli psichiatri che operarono fino agli anni 60 furono medici capaci, al cui intuito e comprensione dobbiamo la descrizione clinica delle malattie della psiche. Tra questi Mario Tobino direttore del manicomio di Magliano, vicino a Lucca, per 30 anni, e che nel manicomio stesso visse quasi tutta la vita, ha raccontato una realtà che oggi sembra favola. L’essere partecipe e non solo osservatore distante del mondo misterioso in cui sembravano immersi i suoi “matti”, lo rese sgomento alla notizia della chiusura dei manicomi.

7 Franco Basaglia, ne fu il principale sostenitore.
Ciò avvenne nel 1980, quando il movimento psichiatria democratica attuò cambiamenti profondi nella cura dei pazienti che culminarono nella abolizione dei manicomi. Franco Basaglia, ne fu il principale sostenitore. Franco Basaglia

8 Le linee guida per la diagnosi
La classificazione delle malattie psichiatriche, è oggi il DSM-IV. Questo manuale contiene una classificazione che è indispensabile standard di riferimento Essa è però anche, necessariamente, riduttiva Al di là delle etichette diagnostiche il “funzionamento” del paziente nel quotidiano, è indispensabile per valutarne la condizione globale

9 la psichiatria 30 anni dopo e’…?
………..in trasformazione “Vive tra teorie sempre più complesse e in mutazione: neurobiologiche, psicodinamiche, sistemiche, che si confrontano con i mutamenti sociali e il continuo trasformarsi delle sofferenze e delle patologie.” DAL PROGRAMMA UFFICIALE DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI PSICHIATRIA , PER IL CONGRESSO DI OTTOBRE 2006.

10 La psichiatria a Napoli
La scuola psichiatrica di Napoli, diretta da Vito Maria Buscaino, compì studi straordinariamente innovativi sulle strutture biologiche del sistema nervoso e la loro funzione,nelle malattie della psiche. Sue sono “Biologia della vita emotiva” e “Neurobiologia delle percezioni”, che furono opere importanti e apprezzate. Giovanni Fasanaro fu, tra i suoi allievi, profondamente interessato ai rapporti tra neurobiologia e psiche. A molti trasmise questa passione.

11 I disturbi psichiatrici
La prima differenza, netta, va fatta tra i disturbi psichiatrici gravi cioè le psicosi, e quelli non gravi cioè le nevrosi. Psicosi: schizofrenia, disturbi affettivi Nevrosi: ansia, …

12 Schizofrenia malattia cronica caratterizzata da disturbi del pensiero,delle emozioni, della volontà. Inizia di solito nella tarda adolescenza o nella prima fase dell'età adulta ed ha decorso di solito progressivo le cause sono ancora ignote, ma la genetica è importante (concordanza del 50% nei gemelli identici) agenti ambientali (es allucinogeni) e sociali (es lutto) precedono spesso la comparsa dei sintomi

13 Celebre è Vincent Van Gogh, affetto da schizofrenia, che mostra nei suoi quadri le fasi di malattia: dalla serenità, al tormento che precedette il suicidio

14 Schizofrenia I sintomi si distinguono in sintomi positivi e sintomi negativi Sintomi positivi: deliri, allucinazioni, pensiero incoerente Sintomi negativi: ritiro sociale, appiattimento affettivo Lo stesso paziente può presentare gli uni e gli altri, nelle varie fasi di malattia

15 La schizofrenia è associata ad alterazioni chimiche cerebrali ed ad alterazioni dei circuiti di connessione E’ dimostrata negli schizofrenici eccessiva attività del neurotrasmettitore dopamina I farmaci che hanno azione anti dopamina migliorano i sintomi della malattia Talofen, Neuleptil, Largactil, Serenase, Haldol,....

16 Sintomi della schizofrenia: il pensiero
Il pensiero è sconnesso, le idee non hanno filo logico Il paziente può fermarsi mentre parla, passare da un argomento all’altro (deragliamento), dare risposte poco o nulla attinenti (tangenzialità). Può esprimersi in maniera contraddittoria, utilizzare parole ricercate o, anche inventate (neologismi)

17 Sintomi della schizofrenia: volontà ed emozioni
L'affettività (le emozioni) sono separate dalla realtà Progressivamente il paziente diventa apatico e indifferente. Può perdere gli istinti più elementari, come la cura di sè Uno schizofrenico può restare inattivo, per ore, seduto o a letto, a fissare il vuoto.

18 Sintomi della schizofrenia: allucinazioni e deliri
I pazienti schizofrenici hanno allucinazioni prevalentemente uditive: di solito voci minacciose I deliri sono a diverso contenuto: è particolarmente frequente l’idea di avere perso il controllo sul proprio pensiero. «qualcuno conosce i miei pensieri, e me li sottrae.» Spesso lo schizofrenico si sente «controllato da forze esterne».

19 Attenzione! Non tutti i pazienti che delirano sono schizofrenici
“Un paziente che soffriva di allucinazioni credeva di essere una vacca e voleva essere abbattuto” Il suo medico, la tradizione vuole che fosse il famoso medico arabo Avicenna, gli disse che non poteva abbatterlo perchè non era ancora abbastanza grasso. Grazie ad una dieta appropriata egli migliorò e guarì dalla follia Avicenna (Ibn Sinā)

20 La terapia della schizofrenia prevede interventi diversi
Farmaci (agiscono sui sintomi e prevengono le recidive) Interventi sociali (l’aiuto al paziente ed alla famiglia a rapportarsi con la malattia) Interventi riabilitativi (sostegno e incoraggiamento al paziente a reintegrarsi nella comunità)

21 I pregiudizi sulla schizofrenia. Non e’ vero che:
E’ sempre inguaribile. E’ sempre incurabile. Le persone con schizofrenia sono sempre violente e pericolose. Chiunque abbia un delirio è schizofrenico

22 Posso aiutare un paziente schizofrenico?
Se non sono una persona competente non devo illudermi di poterlo fare da solo Il paziente schizofrenico ha spesso una ambivalenza affettiva L’affetto ha sempre un valore positivo, ma le malattie psichiatriche richiedono i farmaci opportuni

23 La schizofrenia può associarsi ad un comportamento aggressivo
La schizofrenia può associarsi ad un comportamento aggressivo. Può essere necessario un TSO Il trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.) è rivolto ai cittadini in condizioni di disagio psichico tale da essere pericolosi per sè e gli altri. Su richiesta dello psichiatra del Dipartimento di salute mentale il sindaco emette l’ordinanza.

24 Come si effettua il TSO? Lo psichiatra del dipartimento di salute mentale visita la persona Sulla base di fondati motivi per ritenere che questa sia in condizioni critiche di salute mentale e se rifiuta di curarsi dispone un TSO per sette giorni, proseguibile se la condizione resta invariata Il TSO è un provvedimento eccezionale, ma è indispensabile in molti casi

25 Con terapie farmacologiche ed ambientali …
La maggior parte dei pazienti migliora Ma la malattia è tipicamente caratterizzata da ricadute Bisogna fare attenzione ai primi segni

26 Schizofrenia Dopo che il trattamento ospedaliero ha agito con successo sui sintomi dell’episodio iniziale, e se il paziente assume correttamente i farmaci, la ricaduta è rara, ma è importante riconoscere sintomi che la precedono. Insospettirsi per ogni cambiamento che riguardi pensieri, aspetto, affettività, comportamento, particolarmente durante i primi due anni dal primo episodio.

27 Sintomi precoci di ricaduta
disturbi del ritmo sonno-veglia ritiro sociale o iperattività ostilità verso parenti e amici ripresa di idee deliranti ed allucinazioni linguaggio inusuale comportamenti strani (fuggire dal posto in cui si sta) sospettosità eccessiva


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