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Che cos’è il disturbo mentale. La schizofrenia come paradigma Parte II

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Presentazione sul tema: "Che cos’è il disturbo mentale. La schizofrenia come paradigma Parte II"— Transcript della presentazione:

1 Che cos’è il disturbo mentale. La schizofrenia come paradigma Parte II
Università degli Studi di Trieste Facoltà di Psicologia Corso di Psichiatria Sociale a.a. 2004/2005 Che cos’è il disturbo mentale. La schizofrenia come paradigma Parte II

2 Che cos’è la schizofrenia?
“Che cos’è la schizofrenia? Come può essere riconosciuta, interpretata e trattata? Queste domande fondamentali vengono poste non soltanto dal principiante nel campo della psichiatria ma anche dal professionista che ha dedicato la maggior parte della sua vita al trattamento di pazienti psichiatrici. (...) La definizione di schizofrenia è un compito terribile, a meno di accettare una definizione insoddisfacente, formata da un elenco dei caratteri più comuni di questo disturbo. (...) Alcuni autori considerano la schizofrenia una malattia, altri una sindrome, altri ancora un meccanismo mentale o addirittura un modo di vita. In ciascuna di queste opinioni c’è una parte di verità, eppure a un’analisi più approfondita si riveleranno tutte insoddisfacenti” (Silvano Arieti, psichiatra)

3 Che cos’è la schizofrenia?
Sintomi negativi Perdita del calore affettivo Difficoltà a fare progetti Far fatica ad utilizzare i concetti  Incapacità a partecipare piacevolmente ai vari aspetti della vita Sintomi positivi Allucinazioni Deliri Disorganizzazione delle idee Tensione ed agitazione

4 Dai sintomi ai comportamenti
Alterazioni circadiane Mancanza di interessi Pensiero disordinato/confuso (discorsi illogici, idee e comportamenti bizzarri) Deliri Convinzioni inattaccabili Allucinazioni Negazione Disturbi dello schema corporeo Reazioni inappropriate agli eventi di vita Isolamento sociale Depressione Helplessness e hopelessness

5 Diffusione Dopo i disturbi d’ansia e la depressione è il secondo disturbo psichiatrico più diffuso Età di insorgenza tra i 15 e i 24 anni 0,8% popolazione mondiale (più di 45 milioni di persone) Quasi 2 milioni di casi nuovi all’anno Italia, circa casi e nuovi ogni anno Trieste ( abitanti), circa casi

6 Cause - modello biologico
Preponderanza della componente organica Fattori genetici Rischio medio 0,5% Rischio medio 20% se figlio, 5% se fratello/sorella Su gemelli omozigoti 46% di probabilità Lesioni cerebrali danni prenatali  esaurimento funzioni lobo frontale e sistema limbico Infezioni virali durante il secondo trimestre gravidanza Danni biochimici Malfunzionamento sistema dopaminergico

7 Cause – Modello psicologico
Importanza degli eventi intrapsichici Impostazione evolutiva Eventi di vita Ciclo di vita Periodo critico  dalla prima infanzia alla tarda adolescenza Ridimensiona modello biologico

8 Cause – Modello psicologico
Si riferisce a: Vissuti e percezioni del mondo e del Sé Dinamiche inconscie Relazioni Eventi comunicativi nella famiglia Traumi affettivi Conflitti Separazioni, distacchi

9 Cause – Modello sociologico
Conseguenze individuali di grandi e piccoli fenomeni sociali Elementi di studio: Famiglia, piccole comunità, collettività Considera influenza di: Culture, religioni, politiche, economie, lavoro/reddito, fenomeni migratori, disponibilità dei servizi sanitari, accesso all’istruzione, protezione sociale, garanzie democratiche, ecc.

10 Modello vulnerabilità-stress
Scelto strategicamente tra varie opzioni Presupposto: sofferenza mentale non ha cause univoche, immutabili, valide sempre e ovunque neanche per la stessa persona Unicità dell’esperienza umana Fattori di rischio protezione Non causalità diretta ma fattori di predisposizione e fattori scatenanti

11 Applicazione del modello vulnerabilità stress alla schizofrenia
Sviluppo e decorso del disturbo Livello 1: periodo prenatale e perinatale Predisposizione genetica Fattori intrauterini Traumi alla nascita Legami parentali Danni cerebrali PREDISPOSIZIONE ALLA SCHIZOFRENIA

12 Livello 2: periodo dello sviluppo
Danni cerebrali Infezioni Apprendimento e stile di vita Stili nelle comunicazioni familiari VULNERABILITA’ ALLA SCHIZOFRENIA

13 Livello 3: fattori scatenanti
Uso di droghe/farmaci Eventi di vita stressanti Ambiente stressante ESORDIO/EPISODIO SCHIZOFRENICO

14 Livello 4: periodo della “malattia”
Uso di droghe/farmaci Eventi di vita stressanti Ambiente familiare stressante Stigma e isolamento sociale Riabilitazione del ruolo sociale Modelli di assistenza istituzionale DECORSO E ED ESITO

15 Spiegare  ricerca di cause e sintomi
Interpretare  decodifica dei segnali del disturbo (attribuzione di senso) Comprendere  mettersi nei panni di …. Immedesimarsi “la sofferenza psichica, a differenza dei fenomeni oggettivabili che possono essere sia interpretati che spiegati, può essere solo compresa tramite l’immedesimazione” Carl Jaspers


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