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scolastico formativo oggi

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Presentazione sul tema: "scolastico formativo oggi"— Transcript della presentazione:

1 scolastico formativo oggi
Il sistema scolastico formativo oggi Barbara Olper

2 L’evoluzione delle professioni
Stanno diminuendo le professioni specifiche legate solo al “fare” Emergono professioni nuove con compiti di controllo, capacità di relazione e di risoluzione dei problemi

3 L’evoluzione delle professioni
Aumentano le professioni che non mettono più mano sulle macchine (o sui pezzi) ma si occupano di mantenimento e sviluppo dei sistemi di automazione Aumentano le professioni con nuove funzioni di logistica, innovazione, di marketing

4 Le competenze Si richiede ai lavoratori flessibilità mobilità ma anche: CULTURA PROFESSIONALE POLIVALENTE

5 Istruzione e formazione permanente: definizione Memorandum di Lisbona
Formazione da un capo all’altro dell’esistenza “Formazione in tutti gli aspetti della vita” - apprendimento non formale e informale Promozione della cittadinanza attiva, dell’integrazione sociale e della capacità di inserimento professionale

6 Gli obiettivi dell’istruzione e della formazione permanente nella U.E.
Cittadinanza attiva Inserimento sociale Capacità di inserimento professionale Realizzazione personale

7 Legge 28 marzo 2003, n. 53 è assicurato a tutti il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età;

8 Legge 29 dicembre 2006, n. 296 L’art 1, comma 622, della legge finanziaria per il 2007, sancisce che l'istruzione, a partire dall’a.s. 2007/2008, è impartita obbligatoriamente per almeno 10 anni e finalizzata al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età.

9 Decreto n. 139 del 22/8/2007 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione L’Asse dei linguaggi L’Asse matematico L’Asse scientifico-tecnologico L’Asse storico-sociale

10 Legge 28 marzo 2003, n. 53 il sistema educativo di istruzione e di formazione si articola nella scuola dell'infanzia, in un primo ciclo che comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, e in un secondo ciclo…………..

11 il secondo ciclo è costituito …
il secondo ciclo è costituito ….... dal sistema dell'istruzione e dal sistema della formazione professionale; dal compimento del sedicesimo anno di età i diplomi e le qualifiche si possono conseguire in alternanza scuola-lavoro o attraverso l'apprendistato;

12 Obbligo alla formazione
Obbligo di frequenza ad attività formative fino al compimento del diciottesimo anno di età

13 L’Obbligo di frequenza ad attività Formative
Può essere assolto: Nel sistema di istruzione scolastica Nel sistema di formazione professionale di competenza regionale Nell’esercizio dell’apprendistato (in obbligo formativo) I giovani fino a 18 anni devono essere inseriti in questi percorsi

14 Apprendistato L’apprendistato in obbligo formativo è un contratto in cui il datore di lavoro assume l’obbligo di garantire una formazione professionale all’apprendista e di versargli un corrispettivo per l’attività lavorativa svolta.

15 Apprendistato La durata minima della “formazione esterna” nei contratti di Apprendistato per i giovani in obbligo formativo (16-18 anni) è di 240 ore. La formazione è finalizzata all’acquisizione di conoscenze tecnico-professionali nonché alle competenze organizzative, relazionali, gestionali e sulla sicurezza nel luogo di lavoro. Essa si articola in tre aree di formazione: area di base, area trasversale area professionalizzante.

16 Alternanza …svolgere l'intera formazione dai 16 ai 18 anni, attraverso l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di convenzioni con imprese o con le rispettive associazioni di rappresentanza o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con enti pubblici e privati ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro

17 + D. Lgs. 15 aprile 2005, n. 76 Contrazione di una Ferma Volontaria
nelle Carriere Iniziali delle Forze Armate, compresa l‘Arma dei Carabinieri nel rispetto dei limiti d’età previsti dalla legge schema riassuntivo obbligo

18 Chi è responsabile? Sono responsabili dell’adempimento del dovere di istruzione e formazione i genitori dei minori o coloro che a qualsiasi titolo ne facciano le veci, che sono tenuti ad iscriverli alle istituzioni scolastiche o formative

19 Chi vigila? In caso di: mancata frequenza
dall’inizio o nel corso dell’anno assenze, prolungate o reiterate, tali da eludere il dovere di istruzione e formazione

20 Chi vigila? I Dirigenti scolastici o i responsabili delle istituzioni presso le quali le/gli studentesse/i sono iscritti provvedono alla segnalazione al Sindaco del Comune, ove hanno la residenza le/i giovani soggetti al dovere; ai Servizi per l'impiego, in relazione alle funzioni di loro competenza a livello territoriale; alla Questura in relazione alle funzioni di competenza per gli stranieri

21 Chi vigila? I soggetti che assumono con il contratto di apprendistato i giovani tenuti all’assolvimento del diritto dovere all’istruzione ed alla formazione ed il tutore aziendale provvedono alla segnalazione al Sindaco del Comune, ove hanno la residenza le/i giovani soggetti al dovere; ai Servizi per l'impiego, in relazione alle funzioni di loro competenza; alla Questura in relazione alle funzioni di competenza per gli stranieri

22 Caratteri generali Scuola più lunga
Possibilità di passaggio fra i sistemi Il successo formativo della persona

23 La scuola italiana prevede la frequenza ai percorsi scolastici e/o formativi di tutte le ragazze e i ragazzi che si trovano sul territorio italiano. prevede l’iscrizione e la frequenza gratuita fino al secondo anno dell’istruzione e formazione

24 Passaggio fra i sistemi
Il riferimento legislativo è il DPR 257/2000 (Regolamento di attuazione dell’art.68 della legge n.144/99) le cui linee sono confermate Protocollo d’Intesa Interistituzionale 2001 Accordo 2003 tra la Regione Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Direzione Generale OM 87 OM 87 del 3/12/04 Norme concernenti il passaggio dal sistema della formazione professionale e dall’apprendistato al sistema della Istruzione DM 86 del 3/12/04 Adozione dei modelli di certificazione

25 Passaggio fra i sistemi
costituiscono crediti per l’accesso ai diversi anni dei corsi di istruzione secondaria superiore le conoscenze, competenze e capacità acquisite: nella formazione professionale nell’apprendistato nell’attività lavorativa per autoformazione

26 La scelta del percorso formativo
Basata sulla conoscenza Della realtà Dei piani di studi di indirizzo Dell’offerta formativa Delle propensioni personali

27 La scelta del percorso formativo
Non può essere casuale, affidata esclusivamente a fattori quali La vicinanza a casa La conoscenza di… La scelta degli amici

28 La scelta del percorso formativo
Non può prescindere da alcune valutazioni Per questa professione quali sono le conoscenze/ /discipline che servono? Se voglio frequentare quel corso post diploma o di laurea cosa mi è utile sapere? Quali sono le discipline che mi potranno servire? Questo percorso “mi abilita all’esercizio della professione………………….”?

29 La scelta del percorso formativo
Non esistono percorsi di studio o formazione Di serie A o B Dove non si insegni la matematica o una lingua straniera

30 Cultura professionale polivalente
Una cultura che punti a garantire: L’accesso alle nuove tecnologie; Lo sviluppo di nuove capacità relazionali e di autonomia per la società della conoscenza; La conoscenza e la comprensione di base della matematica, delle materie scientifiche e delle lingue; Gli stimoli e gli interessi ad aggiornarsi continuamente, per organizzare fasi di lavoro e studio o formazione in modo ricorrente.

31 Il Sistema di formazione professionale
Corsi triennali con vari indirizzi che consentono di acquisire una qualifica professionale Prevalenza di attività laboratoriali Presenza delle discipline necessarie allo sviluppo delle competenze di base Valenza del titolo su tutto il territorio nazionale Standard formativi minimi

32 Figure professionali percorsi sperimentali triennali - Accordo Stato Regioni febbraio 2009
1) OPERATORE ALLA PROMOZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA* 2) OPERATORE DELLA RISTORAZIONE-CUOCO-CAMERIERE* 3) OPERATORE DEL BENESSERE* 4) OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE* 5) OPERATORE DEL PUNTO VENDITA* 6) OPERATORE DI MAGAZZINO MERCI* 7) OPERATORE GRFICO* 8) OPERATORE EDILE* 9) OPERATORE DEL LEGNO E DELL'ARREDAMENTO* 10) OPERATORE ALL'AUTORIPARAZIONE* 11)INSTALLATORE E MANUTENTORE IMPIANTI TERMO-IDRAULICI* 12) INSTALLATORE -MANUTENTORE IMPIANTI ELETTRICI* 13)OPERATORE MECCANICO DI SISTEMI* 14)MONTATORE MECCANICO DI SISTEMI* 15)OPERATORE DELL'ABBIGLIAMENTO ** 16)OPERATORE AGROALIMENTARE ** 17)OPERATORE AGRICOLO** 18)OPERATORE DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE** 19)OPERATORE DELLE PRODUZIONI CHIMICHE** (*) figure previste dall'Accordo in sede di Conferenza Stato Regioni 5 ottobre 2006, ridefinite dal presente Accordo (**) nuove figure

33 Il Sistema di istruzione scolastica secondaria superiore
Il sistema della scuola superiore attualmente è strutturato in Licei Istituti Tecnici Istituti Professionali

34 Licei Classico Scientifico Linguistico Artistico Scienze Sociali
Psico - pedagogico

35 I corsi dei licei durano cinque anni: il diploma permette l’accesso a tutte le facoltà universitarie. Il diploma liceale, diversamente da quelli rilasciati dai tecnici e dai professionali, è un titolo non sempre utile per inserirsi immediatamente nel mondo del lavoro e sovente rappresenta un punto di partenza verso gli studi universitari.

36 Artistico Offre una solida formazione nelle discipline artistiche
Artistico Offre una solida formazione nelle discipline artistiche. Nel biennio si studiano italiano, storia, lingua straniera, matematica e informatica, fisica, scienze della terra, biologia. Nel triennio, in tutti i percorsi, si studia chimica, in aula e con esercitazioni di laboratorio.

37 Classico Offre una formazione teorica e culturale basata sulle discipline umanistiche e, in particolare, sulle lingue e la letteratura dell’antichità latina e greca. Sono previsti 2 anni di ginnasio e 3 anni finali di liceo. Nel liceo si studiano anche filosofia, storia dell’arte, scienze naturali e chimica, e negli ultimi due anni anche fisica.

38 Linguistico L’ordinamento statale non prevede i licei linguistici, tuttavia l’indirizzo linguistico viene inserito nei percorsi di studio dei licei classici e scientifici e dell’istruzione tecnica. Al termine dei cinque anni viene rilasciato un diploma attinente all’ordine di scuola frequentata con una licenza linguistica.

39 Musicale-coreutico Si accede tramite selezione attitudinale
Musicale-coreutico Si accede tramite selezione attitudinale . Nell'indirizzo coreutico le materie caratterizzanti sono: teorie e tecniche delle comunicazioni visive, percezione e tecnica musicale, tecnica della danza moderna, storia della danza, storia e teoria della musica, tecnica della danza classica, repertorio. Nell'indirizzo teatrale le materie caratterizzanti sono: scenografia; modellato; tecnica della danza moderna, tecnica vocale e canto, dizione, fonetica e ortoepia, improvvisazione e recitazione

40 Scientifico Fornisce allo studente le conoscenze, le competenze, le capacità necessarie per conoscere e seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. Lo studente inoltre impara a individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurandosi la padronanza dei diversi linguaggi del sapere. Sono previste le seguenti materie: italiano, latino, una lingua e letteratura straniera, storia, matematica, disegno, geografia. A partire dal secondo anno si aggiunge lo studio delle scienze naturali e della chimica: dal terzo anno, anche fisica e filosofia.

41 Scienze sociali Privilegia l'organizzazione degli interventi dei servizi sociali o socio-educativi. Le materie insegnate sono italiano, storia, diritto ed economia, due lingue straniere, matematica, scienze, sociologia, pedagogia, psicologia, educazione fisico-motoria.

42 La Riforma dei Licei

43 Liceo artistico, articolato in tre indirizzi:
- Arti figurative Gli studenti dovranno essere in grado di cogliere i valori estetici nelle opere artistiche ed individuare le problematiche estetiche, storiche, economiche, sociali e giuridiche connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali. - Architettura, design, ambiente Gli studenti dovranno essere in grado di conoscere e utilizzare i codici della comunicazione visiva e audiovisiva nella ricerca e nella produzione artistica, in relazione al contesto storico-sociale. - Audiovisivo, multimedia, scenografia Gli studenti dovranno essere in grado di impiegare tecnologie tradizionali e innovative nella ricerca, nella progettazione e nello sviluppo delle proprie potenzialità artistiche. Liceo classico. Con la riforma sarà finalmente introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio.

44 Liceo scientifico Oltre al normale indirizzo scientifico le scuole potranno attivare l’opzione scientifico tecnologica che consentirà l’approfondimento della conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative.

45 Liceo linguistico 3 le lingue straniere insegnate
Liceo linguistico 3 le lingue straniere insegnate. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera.

46 Liceo musicale e coreutico Novità della riforma, sarà articolato nelle due sezioni musicale e coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, devono essere in grado di:

47 - cogliere i valori estetici delle opere musicali; - conoscere repertori significativi del patrimonio musicale e coreutico nazionale e internazionale, analizzandoli mediante l’ascolto, la visione e la decodifica dei testi; - individuare le ragioni e i contesti storici relativi ad opere, autori, personaggi, artisti, movimenti, correnti musicali e allestimenti coreutici; - conoscere ed analizzare gli elementi strutturali del linguaggio musicale e coreutico sotto gli aspetti della composizione, dell’interpretazione, dell’esecuzione e dell’improvvisazione; - conoscere le relazioni tra musica, motricità, emotività e scienze cognitive.

48 Liceo delle scienze umane Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico
Liceo delle scienze umane Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica. Le scuole potranno attivare l’opzione sezione economico-sociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche.

49 valorizzazione della lingua latina
valorizzazione della lingua latina. Il latino è presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane; come opzione negli altri licei; incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti (gli insegnamenti di fisica e scienze possono essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel biennio del liceo classico); potenziamento delle lingue straniere con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. presenza nel liceo scientifico di una opzione in cui confluisce l’esperienza del liceo tecnologico, che ha rappresentato negli anni trascorsi un significativo filone di innovazione; presenza delle discipline giuridiche ed economiche sia nel liceo scientifico (opzione tecnologica), sia nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale), sia negli altri licei attraverso la quota di autonomia. insegnamento, nel quinto anno, di una disciplina non linguistica in lingua straniera, che ci allinea alle migliori esperienze del resto d’Europa.

50 Sarà valorizzata la qualità degli apprendimenti piuttosto che la quantità delle materie.
I quadri orari saranno adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiunto i migliori risultati nelle classifiche Ocse Pisa come la Finlandia (856 ore all’anno). Il quadro orario sarà annuale e non più settimanale, in modo da assegnare alle istituzioni scolastiche una ulteriore possibilità di flessibilità. Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno, ad eccezione del classico (31 ore negli ultimi tre anni), per preservare le caratteristiche rafforzando la lingua straniera, dell’artistico (massimo 35), musicale e coreutico (32), perché questi ultimi prevedono materie pratiche ed esercitazioni.

51 Istituti Tecnici Agrario Attività Sociali Commerciale* Geometri
Industriale* Aeronautico Nautico

52 Istituto Tecnico Industriale
Triennio di specializzazione Biennio di base

53 Istituto Tecnico Commerciale
Triennio Progr. Mercurio Quinqennio Turistico ITER Quinquennio Aziendale ERICA Triennio IGEA Biennio IGEA di base

54 I corsi degli istituti tecnici durano cinque anni, danno una buona cultura di base e fanno acquisire competenze qualificate che agevolano l’ingresso nel mondo del lavoro. Gli istituti tecnici hanno un biennio comune e un triennio specialistico. Nel biennio si studia italiano, storia, matematica, lingua straniera, scienze, e altre materie preparatorie per gli anni successivi. Nel triennio, invece, sono maggiormente approfondite le materie professionalizzanti, legate all'indirizzo di studio scelto. L’autonomia scolastica permette inoltre agli istituti di offrire corsi che, pur non modificando il titolo di studio, integrano, inseriscono, o approfondiscono alcune materie. È possibile quindi che le discipline subiscano alcune variazioni.

55 Gli istituti tecnici rilasciano un diploma che permette di iscriversi a tutte le facoltà universitarie, ai corsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e alla formazione professionale post diploma.

56 La Riforma dei Tecnici I nuovi istituti tecnici avranno invece 11 indirizzi suddivisi in due settori • Economico • Tecnologico

57 Tecnologico - Meccanica, meccatronica ed energia - Trasporti e logistica - Elettronica ed elettrotecnica - Informatica e telecomunicazioni - Grafica e comunicazione - Chimica, materiali e biotecnologie - Sistema moda - Agraria e agroindustria - Costruzioni, ambiente e territorio.

58 Economico - Amministrativo, finanza - Marketing e turismo.

59 Struttura del percorso didattico
Il percorso didattico degli istituti tecnici è strutturato in: un primo biennio, dedicato all'acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e di apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi in funzione orientativa; un secondo biennio e un quinto anno, che costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio e dal mondo del lavoro e delle professioni; il quinto anno si conclude con l'esame di Stato. Le commissioni giudicatrici possono avvalersi anche di esperti.

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61 Più inglese Inoltre sono state incrementate le ore dello studio della lingua inglese ed è stata prevista la possibilità di introdurre lo studio di altre lingue straniere. Insegnamento di scienze integrate E' previsto l'insegnamento di scienze integrate, al quale concorrono, nella loro autonomia, le discipline di "Scienze della terra e biologia", di "Fisica" e di "Chimica", con l'obiettivo di potenziare la cultura scientifica secondo una visione sistemica.

62 Rafforzato rapporto con il mondo del lavoro e delle professioni Le norme introdotte hanno come obiettivo la creazione di un raccordo più stretto con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato e il privato sociale, attraverso la più ampia diffusione di stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro. I risultati di apprendimento previsti a conclusione degli istituti tecnici saranno definiti entro il 2009 con uno specifico decreto ministeriale, attraverso il più ampio confronto e il pieno coinvolgimento dei docenti, dei dirigenti e del personale degli istituti tecnici. Per preparare l'applicazione del Regolamento sono previste misure di accompagnamento con attività di Informazione/formazione del personale scolastico sui contenuti della riforma e con una Campagna di informazione in relazione alle scelte per gli studenti e le famiglie per l'anno scolastico 2010/2011.

63 Istituti Professionali Operatore - Tecnico
Agrario Commerciale Edile Industriale Servizi Sociali Servizi Turistici Post qualifica (due anni) Qualifica (tre anni)

64 L'istruzione professionale si distingue per la sua capacità di dare risposte formative mirate a specifiche esigenze. Essa consente agli studenti ad entrare in specifici settori di attività come, ad esempio, il commercio, il turismo, l'industria, i trasporti, le costruzioni, l'agraria, attività a carattere sociale …... I corsi negli istituti professionali durano 3 anni per conseguire la qualifica di Stato (operatore), Certificazione che permette l'inserimento nel mondo del lavoro o di proseguire gli studi nella formazione professionale post qualifica o negli istituti tecnici ad indirizzo corrispondente

65 Con altri 2 anni si ottiene il diploma (tecnico) di istruzione secondaria superiore, dopo l’esame di Stato del 5° anno. Il diploma permette l'iscrizione a tutte le facoltà universitarie, ai corsi di istruzione tecnica superiore (IFTS) e alla formazione professionale post diploma. L'istruzione professionale è molto articolata. L'autonomia scolastica permette agli istituti di offrire corsi che, pur non modificando il titolo di studio, integrano, inseriscono, o approfondiscono alcune materie.

66 I nuovi istituti professionali
Gli istituti professionali si articolano in 2 macrosettori: istituti professionali per il settore dei servizi istituti professionali per il settore industria e artigianato.

67 Servizi Comprende 5 indirizzi: - Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale - Servizi per la manutenzione e l'assistenza tecnica - Servizi socio-sanitari - Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera - Servizi commerciali.

68 Industria e artigianato
Comprende 1 indirizzo: - Produzioni artigianali e industriali. Per tutti gli indirizzi l'orario settimanale passa a 32 ore.

69 Le ore annuali (pari a 32 a settimana) saranno suddivise in insegnamenti generali per tutti gli indirizzi e insegnamenti obbligatori, che variano da indirizzo a indirizzo. Su quest'ultima quota, che si incrementa andando verso l'ultimo anno del corso, "possono essere utilizzati spazi di flessibilità" crescenti per adattare il curriculum "alla peculiarità del territorio". Lo studio delle lingue straniere verrà potenziato e all'ultimo anno è previsto l'insegnamento di una materia in Inglese.

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71 I risultati di apprendimento previsti a conclusione dei percorsi quinquennali degli istituti professionali saranno definiti entro il 2009 con uno specifico decreto ministeriale, attraverso il dialogo con i docenti, i dirigenti e il personale degli istituti professionali, e il confronto con le Regioni e le parti sociali. Per preparare l'applicazione del Regolamento sono previste misure di accompagnamento con attività di Informazione/formazione del personale scolastico sui contenuti della riforma e con una Campagna di informazione in relazione alle scelte per gli studenti e le famiglie per l'anno scolastico 2010/2011.

72 14/2/2008 il Consiglio d’Europa adotta formalemente l’European Qualifications Framework (EQF)
Si tratta di una meta-struttura rispetto alla quale, su base volontaria, gli Stati membri sono chiamati a rileggere i propri sistemi di istruzione e formazione, in modo tale che ci sia un collegamento tra i singoli sistemi nazionali di riferimento per i titoli e le qualifiche e il Quadro europeo EQF. Ciascuno degli 8 livelli è definito da una serie di descrittori che indicano i risultati dell’apprendimento relativi alle qualifiche di tale livello in qualsiasi sistema.

73 Conoscenze Abilità Competenze
Nel QEQ, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche Nel QEQ, le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano la destrezza manuale e l'uso di metodi, materiali, attrezzature e strumenti) Nel QEQ, la competenza è descritta in termini di responsabilità e autonomia. Livello 1 Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 1 sono •  conoscenze generali di base •  abilità di base necessarie per svolgere compiti semplici •  lavorare o studiare sotto supervisione diretta in un contesto strutturato Livello 2 Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 2 sono •  conoscenze pratiche di base in un ambito di lavoro o di studio Ciascuno degli 8 livelli è definito da una serie di descrittori che indicano gli esiti di apprendimento rilevanti per le qualifiche di quel livello in qualsiasi sistema di qualifiche •  lavorare o studiare sotto supervisione diretta con una certa autonomia Livello 3 Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 3 sono •  conoscenze di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio •  una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per svolgere compiti e risolvere problemi selezionando e applicando metodi, strumenti, materiali e informazioni di base •  assumersi la responsabilità dello svolgimento di compiti sul lavoro e nello studio •  adattare il proprio comportamento alle circostanze per risolvere problemi Livello 4 Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 4 sono •  conoscenze pratiche e teoriche in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio •  una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per creare soluzioni a problemi specifici in un ambito di lavoro o di studio •  autogestirsi all'interno di linee guida in contesti di lavoro o di studio solitamente prevedibili, ma soggetti al cambiamento •  supervisionare il lavoro di routine di altre persone, assumendosi una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento delle attività di lavoro o di studio

74 Livello 5 * Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 5 sono •  conoscenze pratiche e teoriche ampie e specializzate in un ambito di lavoro o di studio e consapevolezza dei limiti di quelle conoscenze •  un'ampia gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per sviluppare soluzioni creative a problemi astratti •  gestire e supervisionare in contesti di attività di lavoro o di studio soggetti a cambiamenti imprevedibili •  valutare e migliorare le prestazioni di se stessi e degli altri Livello 6 ** Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 6 sono •  conoscenze avanzate in un ambito di lavoro o di studio, che richiedono una comprensione critica di teorie e principi •  abilità avanzate, che dimostrano padronanza e innovazione, necessarie per risolvere problemi complessi e imprevedibili in un ambito specializzato di lavoro o di studio •  gestire attività o progetti tecnici o professionali complessi, assumendosi la responsabilità della presa di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili •  assumersi la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di singoli individui e di gruppi Livello 7 *** Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 7 sono •  conoscenze altamente specializzate, alcune delle quali costituiscono l'avanguardia delle conoscenze in un ambito di lavoro o di studio, quale base del pensiero originale •  consapevolezza critica dei problemi legati alle conoscenze in un ambito e all'interfaccia tra ambiti diversi •  abilità di problem solving specializzate, necessarie per la ricerca e/o l'innovazione al fine di sviluppare nuove conoscenze e procedure e per integrare conoscenze provenienti da ambiti diversi •  gestire e trasformare contesti di lavoro e di studio complessi e imprevedibili, che richiedono approcci strategici nuovi •  assumersi la responsabilità di contribuire alle conoscenze e alle pratiche professionali e/o di valutare le prestazioni strategiche di gruppi Livello 8 **** Gli esiti di apprendimento rilevanti per il Livello 8 sono •  conoscenze al livello più avanzato di un ambito di lavoro o di studio e all'interfaccia tra ambiti diversi •  le abilità e le tecniche più avanzate e specializzate, comprese la sintesi e la valutazione, necessarie per risolvere problemi critici nella ricerca e/o nell'innovazione e per ampliare e ridefinire le conoscenze e le pratiche professionali esistenti •  dimostrare un grado elevato di autorità, innovazione, autonomia, integrità scientifica o professionale e un impegno sostenuto verso lo sviluppo di nuove idee o processi all'avanguardia in contesti di lavoro o di studio, tra cui la ricerca

75 COMPETENZE CHIAVE 1. comunicazione nella madrelingua;
2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. espressione culturale.

76 Per saperne di più www. pubblica.istruzione. it www.welfare.gov.it


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