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“la memoria riguarda il mantenimento dell’informazione nel tempo:

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Presentazione sul tema: "“la memoria riguarda il mantenimento dell’informazione nel tempo:"— Transcript della presentazione:

1 “la memoria riguarda il mantenimento dell’informazione nel tempo:
Definizione: “la memoria riguarda il mantenimento dell’informazione nel tempo: è la capacità di elaborare, conservare e recuperare l’informazione”

2 Metodi di ricerca sulla memoria
Self report Diari Questionari sulla memoria. Tutti metodi introspettivi

3 Misure della memoria: Tecniche di tipo quantitativo, in quanto utilizzano il numero di risposte esatte e di errori come indici della misura del ricordo: Riapprendimento Rievocazione Riconoscimento

4 Rievocazione Si divide in:
Rievocazione libera: il soggetto, può ricordare in modo spontaneo, senza seguire, nessun ordine di presentazione Rievocazione seriale:il soggetto deve rispettare l’ordine di presentazione Rievocazione guidata: lo sperimentatore fornisce al soggetto dei suggerimenti

5 Riconoscimento Riconoscimento a scelta binaria
Riconoscimento a scelta multipla Riconoscimento continuo Per una corretta valutazione della prova di riconoscimento, è necessario tenere presente che il soggetto potrebbe fornire la risposta giusta anche tirando ad indovinare

6 Riconoscimento vs Rievocazione
È più facile riconoscere che rievocare: fenomeno della punta sulla lingua Tranne: quando il contesto determina la modalità di codifica dell’item: parliamo allora del fenomeno della specificità di codifica: secondo la quale, un item viene codificato a seconda del contesto in cui è inserito

7 può essere distinto in due fasi successive:
Rievocazione: viene dato il contesto e deve essere recuperato l’argomento Riconoscimento: l’elemento è dato ma va recuperato il contesto. Sembrerebbero addirittura, far capo a processi almeno in parte differenti. Il processo di recupero dell’informazione, può essere distinto in due fasi successive: Ricerca dell’informazione decisione di idoneità dell’informazione trovata

8 Qualità del ricordo La memoria, non è un fedele registratore della realtà, ma trasforma elabora e seleziona le informazioni Bartlett (1932): esperimento della leggenda tramandata: le storie vengono comunque modificate, mantenendo una loro coerenza

9 Ma a che livello, avrebbero luogo le modificazioni?
Nella fase di immagazzinamento, durante la ritenzione nella fase del recupero? Verosimilmente, le modificazioni avverrebbero già in fase di codifica in memoria e che il materiale, subisca delle ulteriori trasformazioni in fase di recupero.

10 Memoria: struttura: modo nel quale il sistema della memoria è organizzato
Memoria: processi: attività che si verificano all’interno del sistema stesso Distinzione fra: Codificazione (encoding):si riferisce a quei fenomeni, che avvengono durante la presentazione dell’informazione da ricordare. Immagazzinamento(storage) Recupero (retrieval)

11 Magazzini della memoria
Atkinson e Shiffrin,1968; Waugh e Norman, 1965, hanno descritto l’architettura basilare del sistema della memoria, in termini di numero di magazzini: magazzini sensoriali:che sono specifici per ciascuna modalità sensoriale e conservano l’informazione per un tempo breve magazzino di memoria a breve termine: a capacità limitata magazzino di memoria a lungo termine: a capacità praticamente illimitata che può conservare l’informazione per periodi estremamente lunghi

12 Modello dei molti magazzini della memoria
attenzione Reiterazione Magazzini sensoriali MBT MLT deterioramento Interferenza Spiazzamento

13 Memoria iconica Magazzino sensoriale a brevissimo termine che mantiene l’informazione visiva per un cero tempo. Sperling: stimolo 50msec, suono da 0.1 sec prima fino a 1 sec dopo la comparsa dello stimolo se suono immediatamente prima o dopo 9 lettere e via a diminuire l’informazione decade dopo 0.5 sec a b c l n v j k r s p w

14 In che modo viene utilizzata l’informazione iconica in una realtà visiva in continuo cambiamento?
L’icona si forma immediatamente alla comparsa dello stimolo quindi:i meccanismi responsabili della percezione visiva, operano invariabilmente sull’icona, piuttosto che direttamente sull’ambiente visivo stesso Esistono numerose evidenze sperimentali sull’esistenza di un magazzino temporaneo, nella modalità uditiva-> ecoico qui l’informazione decade dopo 2 sec

15 La memoria è un sistema unitario?
La memoria non è costituita da un solo sistema, ma da molti sistemi Questi sistemi, differiscono per quanto riguarda la traccia mnestica: che può variare da pochi secondi a tutta la vita e nella capacità di immagazzinamento che può andare da piccoli buffer a quella dei sistemi di memoria a lungo termine che sembrano superare in capacità e flessibilità, quella dei più grandi computer esistenti

16 Cosa distingue la memoria umana da quella di un computer?
Gli uomini hanno la possibilità di dimenticare ciò che hanno percepito o appreso Attraverso il processo di oblio: le informazioni importanti, vengono filtrate e preservate

17 Memoria di lavoro È il termine usato per descrivere la collaborazione (elaborazione attiva) tra sistemi temporanei di memoria che giocano un ruolo cruciale, in molti compiti cognitivi come il ragionamento, l’apprendimento, la comprensione.

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19 Memoria di lavoro 2 Baddeley (1986)
il sistema della working memory, sarebbe composto da tre componenti: un esecutore centrale modalità indipendente simile all’attenzione un circuito articolatorio o loop articolatorio che conserva l’informazione in forma fonologica (cioè basata sul linguaggio) un taccuino visuo-spaziale, coinvolto nella codificazione spaziale o visiva (usato come foglio d appunti per risolvere un problema aritmetico

20 In seguito a numerose evidenze neuropsicologiche, Baddeley tracciò una distinzione fra magazzino fonologico (basato sul linguaggio) e processo di controllo dell’articolazione. Quindi secondo Baddeley, il circuito articolatorio consiste in un magazzino fonologico passivo, coinvolto nella percezione del linguaggio. Processo articolatorio, connesso alla produzione del linguaggio.

21 L’informazione fonologica sulle parole, (basata sul linguaggio, può entrare nel magazzino fonologico in tre modi differenti: Direttamente attraverso la presentazione uditiva Indirettamente attraverso la presentazione subvocale indirettamente attraverso l’informazione fonologica immagazzinata nella memoria a lungo termine

22 Fenomeni dovuti al magazzino al loop articolatorio
Effetto di somiglianza fonologica: Interferenza operata da materiale verbale Effetto della lunghezza delle parole Soppressione articolatoria Deficit selettivi in compiti particolari di Mbt

23 Prove a favore di diversi tipi di memoria
Prove con pazienti con deficit neuropsicologici, sono a favore della non sequenzialità del passaggio dalla MBT alla MLT. Effetto primacy: le parole di una lista presentate per prime sono ricordate meglio Effetto recency: le ultime parole della lista sono ricordate anch’esse meglio. Prove di span di memoria: che si definisce come la più lunga sequenza di cifre o item che un soggetto riesce immediatamente ricordare nell’ordine corretto

24 Esempio di misurazione di span di memoria (Miller)
Leggete ogni riga e poi cercate di rievocare le lettere nell’ordine in cui erano scritte: T N M F J R L B H Q C N W Y P K V S B M G X R D L T J Z N Q K Y C

25 L’importanza di Miller è che ha però osservato, che i limiti di capacità della MBT, si possono compensare ricodificando l’informazione in CHUNKS: i chuncks, sono insiemi di item appresi e immagazzinati nella MLT come unità PROVA PLIPCIPSIPRI PLI PCI PSI PRI

26 Loop articolatorio Si avvale di un sistema che mantiene le tracce di materiale acustico e verbale per tempi brevissimi (mg fonologico), e di un processo di articolazione subvocale che consente il consolidamento della traccia (attraverso la reiterazione (ripertizione) e la trasformazione degli stimoli visivi, nei loro corrispondenti verbali.

27 La capacità di raggruppare materiale in chuncks è certamente uno dei fattori che producono differenze individuali, nelle capacità di memoria. Ad esempio, spesso nel gioco degli scacchi, la superiore abilità di gioco era dovuta molto di più a superiori abilità percettive e mnestiche che ad una migliore qualità del pensiero operazionale

28 MBT vs MLT Il fatto che nella Mbt, il materiale, venga elaborato a livello fonologico (linguistico) è dimostrato anche dal tipo di errori che si commettono: es confusione di suuoni simili Mentre infatti, la MBt sembra essere responsabile delle caratteristiche fonetiche e sequenziali del materiale, la MLt lascia cadere queste caratteristiche più superficiali per conservare quelle semantiche relative cioè al significato.

29 Cosa è contenuto nella MLT?
Il ricordo del proprio nome... e in genere tutte le conoscenze acquisiste nel corso della propria vita. I tipi di informazioni contenuti nella memoria a lungo termine, so no vari e differenti sono i processi che ne producono l’acquisizione e ne permettono il recupero

30 Tipi di memorie nella MLT
Memorie incidentali memoria semantica memoria episodica memoria autobiografica memoria per le informazioni non verbali ma analogiche, immagini mentali la distinzione tra memoria semantica ed episodica è utile per chiarire due importanti funzioni della memoria: la registrazione accurata delle esperienze la disponibilità delle conoscenze basilari e generali allo svolgimento delle funzioni cognitive

31 la distinzione tra memoria semantica ed episodica è utile per chiarire due importanti funzioni della memoria: la registrazione accurata delle esperienze la disponibilità delle conoscenze basilari e generali allo svolgimento delle funzioni cognitive

32 Alcuni paradigmi sperimentali utili nello studio della memoria
Memoria incidentale vs memoria intenzionale: in che modo la volontà di ricordare qualcosa può incidere ai fini del ricordo? Spesso si basano su compiti di copertura:nel senso che al soggetto non viene detto che gli sarà richiesta memorizzazione oppure compiti di orientamento, perché orientano il livello di codifica: dal più superficiale al più profondo spesso queste situazioni hanno rivelato che la memoria incidentale, non è inferiore a quella intenzionale.

33 Effetti dei livelli di elaborazione sul ricordo e sul recupero
Craick e Tulving (1975) proposero compiti differenti per lo stesso tipo di materiale 1 soggetti dovevano compiere un’analisi visiva e rispondere si o no alla presenza o meno di alcune lettere cercare una rima: attenzione al suono della parola completamento frase richiede di elaborare il significato della parola

34 Risultati Alla fine dello svolgimento dei diversi compiti, inaspettatamente i soggetti erano invitati a ricordare le parole. Era un compito di memoria incidentale in cui vi era sia il compito di copertura che il compito di orientamento dellivello di elaborazione. Il miglior ricordo era dato dal livello semantico


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