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Il valore dell’Autoefficacia A cura di Diana Biscaini Pedagogista

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Presentazione sul tema: "Il valore dell’Autoefficacia A cura di Diana Biscaini Pedagogista"— Transcript della presentazione:

1 Il valore dell’Autoefficacia A cura di Diana Biscaini Pedagogista
Problemi e strategie Il valore dell’Autoefficacia A cura di Diana Biscaini Pedagogista

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3 I QUATTRO GRADINI, DEL BUON LEADER
Per raggiunge il successo personale e del gruppo di appartenenza. primo gradino: conoscenze (sapere); secondo gradino: capacità (saper fare) terzo gradino: leadership (saper far fare); quarto gradino: personalità matura (saper essere).

4 TUTTA LA VITA È RISOLVERE PROBLEMI…. K.R.POPPER
Proviamo a risolvere i seguenti problemi: Sotto un ponte passano nuotando 2 anatre davanti a 2 anatre dietro a 2 anatre in mezzo. Quante anatre ci sono in tutto?

5 Prima soluzione La risposta al primo problema normalmente è 6 anatre disposte così

6 II soluzione Una seconda soluzione potrebbe essere 4 Disposte così:

7 ristrutturazione Questa soluzione non viene subito in mente perché l’espressione due anatre implica un paio In realtà le due soluzioni sono entrambe corrette poiché non è richiesto un n° minimo Possiamo risolvere i problemi ristrutturando e quindi azzerando qualsiasi vincolo non esplicito

8 A quanto ammonta la somma della serie dei numeri interi da 1 a 10
2° problema A quanto ammonta la somma della serie dei numeri interi da 1 a 10

9 Il risultato è 55 I soluzione : somma dei termini consecutivi, secondo una struttura tradizionale: …….. 3+3 6+4 10……. II soluzione inventata da Gauss. ……. …………

10 ……. ………… Gauss individuo 5 coppie di termini uguali sommando tra loro gli estremi infine moltiplicando 5 per 11 ottenendo velocemente il risultato. anche in questo caso la soluzione è nata dalla ristrutturazione del problema

11 Che cosa hanno in comune i due problemi?

12 Il primo di natura verbale Il secondo di tipo matematico Hanno in comune la possibilità di essere disposti in diverse forme. La capacità di riorganizzare i dati e le relazioni tra le informazioni, passando da una visione funzionale all’altra, è l’essenza del problem- solving.

13 La tecnica di problem-solving
Nel problem-solving non bisogna mai trascurare nessuna idea, e sviluppare capacità quali: entusiasmo, flessibilità, sicurezza, sensibilità, versatilità, attentività, ascolto. L’apprendimento di strategie per sviluppare la creatività sono basilari

14 Il senso di autoefficacia
I ricercatori hanno visto che Le persone con un senso di autoefficacia alto competono di fronte alle avversità, insistono nel loro comportamento con ottimismo anche quando non ottengono risultati immediati. Le persone con un senso di autoefficacia basso evitano i compiti difficili e quando le cose vanno male tendono ad arrendersi. l'autoefficacia può essere migliorata attraverso lo sviluppo di abilità tecniche cognitivo comportamentali di autocontrollo l'apprendimento da modello e il lavoro in gruppo.

15 Il senso della propria efficacia
riveste un ruolo chiave nel funzionamento umano in tutte le fasce di età poiché esso influenza il comportamento sia direttamente, Sia mediante l’influenza che esercita su altre importanti determinanti personali, quali: obiettivi e aspirazioni, aspettative di risultato, inclinazioni affettive, percezioni di ostacolo e opportunità nell’ambiente sociale (Bandura, 1995; 1997).

16 Bisogna sostyenere le convinzioni su di sé e sulle proprie competenze autoregolatorie necessarie ad un percorso efficace. (B.J. Zimmerman, 1995). È indispensabile comprendere che non esistono stili di coping aprioristicamente più efficaci ma che la loro funzionalità dipende dal contesto e dalla frequenza con cui essi vengono espressi. Ogni persona riconosce, come più efficace il proprio modo di affrontare i problemi ed ha difficoltà ad immaginare che una strategia differente può condurre a risultati validi

17 Personalità ed autoefficacia
riconoscere e gestire il mondo interiore Uno dei principali problemi della stabilità emotiva di un individuo è legato alla gestione dello stress : conflittualità relazionale, sovraccarico lavorativo, dubbi decisionali mancanza di obiettivi chiari e ben definiti, Come si colloca l’individuo rispetto a se stesso e al mondo ? Di quali strumenti dispone per poter gestire la complessità delle problematiche che gli si presentano? esistono molti approcci che mettono in luce le diverse sfaccettature del problema: intelligenza emotiva, talento, autoefficacia percepita, autostima, leadership, managerialità, creatività, pensiero laterale, ottimismo...

18 Quali sono i fattori che rendono un individuo più capace e competente, in grado di agire e reagire con efficacia ai problemi della vita, e soprattutto più proattivo ? Lo sviluppo di una personalità sana ed equilibrata si raggiungere Lavorando , a qualsiasi età, sui fattori di personalità che condizionano il grado di resilienza di un individuo rispetto all’ambiente. Bibliografia Pellegrino F, Personalità ed autoefficacia, Mediserve, Napoli- Firenze-Milano, 2005 Pellegrino F, Essere o non essere leader, Positive Press, Verona,

19 Una persona felice non è una persona che si trova in una serie di circostanze, ma piuttosto una persona con una serie d’atteggiamenti Hugh Downs

20 Prima cosa da fare comprendere che
Risolvere i problemi e inventare nuove soluzioni è un’attività inevitabile e quotidiana dell’esistenza, ma Possiamo trasformarla in una divertente sfida

21 problema Una qualsiasi situazione di vita che necessita di una risposta per il raggiungimento di un obbiettivo attraverso comportamenti adattivi che il soggetto non è in grado di trovare prontamente.

22 soluzione Una risposta efficace che rappresenta il prodotto o il risultato di un procedimento È utile quindi vedere il problema come un compito da svolgere e non come una tragedia da evitare

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24 (Peres 2004) Quando Milano inizia per m e termina per t
(Peres 2004) Quando Milano inizia per m e termina per t? Quando Milano inizia per m e Termina per t? Quando “milano” inizia per m e “termina” per t?

25 La comprensione Della risposta è possibile solo eliminando, temporaneamente, la nostra parte logica – razionale per lasciare più spazio a quella creativa. Restare agganciati a qualcosa di conosciuto è rassicurante, ma: “una volta che hai usato la barca per arrivare sull’altra sponda del fiume non conviene portarsela in spalla nella foresta.

26 Autoefficacia -autoregolazione
Capacità di favorire il verificarsi di eventi desiderabili, prevenire il verificarsi di quelli indesiderati. Regolazione cognitiva della motivazione delle emozioni delle azioni

27 Le fonti delle convinzioni di efficacia
Le esperienze di gestione efficace esperienza vicaria da osservazione di modelli la persuasione gli stati emotivi e fisiologici

28 Processi attivati dal senso di Autoefficacia
Le convinzioni di Autoefficacia regolano il comportamento attraverso quattro processi principali 1 cognitivi 2 motivazionali 3 affettivi 4 di scelta

29 Una squadra/gruppo di successo
Identificazione con obiettivi grazie alla partecipazione al processo decisionale sugli stessi obiettivi. Partecipare elimina la paura di un uso arbitrario del potere da parte del leader Partecipare alla soluzione dei problemi, imparano la complessità La partecipazione soddisfa i bisogni di autostima, accettazione, autorealizzazione Abbattimento di differenze di status Le decisioni di qualità più alta provengono dal mettere in gioco le risorse combinate del gruppo di lavoro.

30 Dentro e fuori “Mentre una parte di ciò che percepiamo arriva ai nostri sensi dagli oggetti che si trovano davanti a noi, un’altra parte (e potrebbe essere la maggior parte) proviene sempre dalla nostra mente” William James ( )

31 Problem solving “Dall’interno non si può provocare nessun
cambiamento, può verificarsi un cambiamento soltanto uscendo fuori dal modello” P.Watzlawick, JH Beavin, D.D.Jackson, Pragmatica della comunicazione umana

32 Problem solving e consuetudine
Sentirsi parte del problema o esterni al problema quindi varcare il confine tra consuetudine e novità, tra regola e trasgressione, può sostenere lo scopo di acquisire una maggiore efficacia nella soluzione dei problemi

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34 Leadership secondo lo studioso americano Robert Dilts
È efficace se contempla le quattro componenti: Un leader che guida se stesso E i suoi collaboratori Verso un obiettivo definito All’interno di un sistema allargato

35 I 4 PUNTI CARDINALI E GLI ARCHETIPI
Mago > sistema allargato Re > self leadership Guerriero> obiettivo Amante > collaboratori

36 Che leader sei Prevalenza di a >leader-re
Prevalenza di b >leader-mago Prevalenza di c >leader-guerriero Prevalenza di d >leader-amate

37 I quattro punti cardinali e gli archetipi
Re > self leadership Mago > sistema allargato Guerriero> obiettivo Amante > collaboratori

38 Leader-Re Ricerca e realizza ordine e stabilità
Piuttosto conservatore, tende a consolidare i trend del passato Basa la sua L. sulle sue doti di saggezza ed equilibrio e sulla conoscenza, la sua competenza tecnica e maggiore dei collaboratori

39 Leader-guerriero Capacità di tracciare e perseguire obiettivi strategici Ottimi organizzatori e pianificatori Doti naturali di astuzia, velocità, coraggio

40 Leader-Mago Capacità di comprendere situazioni complesse e intrecciate perché percepisce intuitivamente la realtà che si cela dietro le apparenze. Spesso individualista e insofferente alla routine

41 Leader-Amante Capacità di comunicazione
Istintivo e creativo con dote di partecipare emotivamente al mondo interiore degli altri Grande motivatore capace di far condividere idee e progetti anche ad un grande gruppo

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43 La Paura Movimenti sismici significativi e persistenti generano uno stato di allarme giustificato che porta a reagire con rapidità. La paura è una reazione normale legata alla perdita dei consueti punti di riferimento, e al presentarsi di condizioni in cui si sperimenta la sensazione di instabilità e di impotenza

44 La pura è più rapida del pensiero
La paura come reazione innata è nostra alleata Ci segnala un’emergenza mettendo in circolo nell’organismo ormoni e sostanze che ci rendono più vigili, più tesi e rapidi nell’affrontare quanto ci sta accadendo

45 Imparare a governare la paura
La paura è un’emozione particolarmente contagiosa Si trasmette attraverso segni chiari e intuitivi È sufficiente che un unico individuo, in un gruppo, si accorga del pericolo e si allarmi perché in pochi minuti tutti gli altri si accorgano del pericolo. In questo modo può accadere che la paura assuma intensità crescente

46 Sapere che la folla agisce come cassa di risonanza dell’emozioni è una conoscenza che ci deve aiutare a mantenere la lucidità nei momenti d’emergenza

47 La paura tende ad aumentare quando ci si sente impotenti, in balia degli eventi e si ha l’impressione di non riuscire a mettersi in salvo o aiutare gli altri. Il terremoto trasmette questo.

48 Come agire Imparare ad agire come un domatore .
Imparare ad addomesticarla Valutando il rischio Mantenendo l’autocontrollo per sfruttare al meglio le proprie risorse Preparandoci come per uno sport estremo con cura sul piano fisico e psicologico

49 letture Una delle caratteristiche delle fiabe ed è anche il motivo per cui si usano come racconti catartici, è il fatto che nelle fiabe si supera uno stato di difficoltà attraverso un percorso di iniziazione che porta il protagonista ad un cambiamento positivo. La costruzione narrativa della paura e la sua soluzione catartica si trova in fiabe della tradizione popolare: Hansel e Gretel, Cappuccetto rosso I tre porcellini I sette capretti Cosa le accomuna tutte? Cosa fanno i personaggi?

50 Esercizi per superare al paura
Anche se sembra la stessa emozione perchè viene dalla stessa causa l’evento sismico Ogni persona narrando la propria può mettere in evidenza un aspetto diverso della paura . La condivisione e la discussione di gruppo può aiutare tutti a trovare il modo per superare l’eccesso di paura.

51 L’Albero della paura ( ispirato al metodo Munari )
consente di raccogliere con scrittura collettiva le opinioni/emozioni di un gruppo. Usiamo questo esercizio per ragionare insieme Usando strisce ritagliate da carta pacco di circa 70 x10 cm 2 fogli grandi 50 x 70 attaccati alla saranno i tronchi dei nostri ragionamenti, cioè le affermazioni di partenza da sviluppare . Su un tronco scriviamo: la scuola mi rende sicura sull’altro: la scuola mi fa paura Organizzarsi in sottogruppi o in coppie e distribuire due strisce nelle quali si continuerà la frase del tronco , quindi attaccare le strisce al tronco in modo da ricordare i rami di un albero

52 L’Albero della paura II
Dopo che tutte le strisce sono state attaccate si leggono e ognuno può far crescere le affermazioni, attaccando altre strisce più sottili a quelle esistenti, con specificazioni o cambi di senso. Quando non ci sono più rami da attaccare si ragiona insieme sull’opera complessiva. Seguire intuizioni e creatività per arricchire l’opera. Lasciare gli alberi per dar tempo ad ognuno di ritornarvi individualmente.

53 Secondo la RET Le reazioni emotive ai diversi eventi sono influenzate dal modo in cui l’individuo rappresenta nella propria mente tali eventi

54 Il modello ABC Il punto A indica un qualsiasi evento
Il punto B comprende tutti i pensieri riguardanti il punto A Il punto C è la relazione emotiva e il comportamento conseguente

55 Pensieri che creano problemi
Caratteristiche dei pensieri irrazionali Descrivono in modo non realistico distorcendo Sono esagerati, assoluti Non aiutano a raggiunger i propri scopi Portano a reazioni emotive eccessivamente intense e prolungate

56 narrazione Il concetto di narrazione è molto ampio e travalica i confini del racconto orale o letterario; la narrazione è riferibile al mito, alla leggenda, alla fiaba, alla novella popolare, all’epica, alla storia, alla tragedia, al dramma, alla commedia, al mimo, alla pittura, al cinema, al teatro, ai fumetti, alla conversazione. la narrazione sembra internazionale, transtorica, transculturale: la vita stessa è narrazione in quanto storia (Bruner, 1988).

57 Scrivere qualcosa, come leggerlo, può facilmente cambiare il nostro umore ed avere forti implicazioni sul resto della nostra giornata. Non solo, la scrittura può cambiare i nostri stati interiori e l'organizzazione dei pensieri, anche quando scrittore e lettore siano separati da una consistente distanza spazio- temporale.

58 La narrazione Autobiografica
Secondo Bruner Esistono due tipi di pensiero quello narrativo e quello paradigmatico Il pensiero paradigmatico si ispira alla logica, e il pensiero dell’argomentazione, proposizionale. Il pensiero narrativo ci permette di organizzare interpretare ed utilizzare la nostra esperienza in termini di successione di eventi ordinata nel tempo e orientata ad uno scopo.

59 La scrittura è fonte di benessere anche quando non placa, Quando non può estinguere, il dolore. Poiché riconferisce una dignità,una storia,una rimembranza a coloro di cui narra. Si rivela così una inusuale cura e persino un apprendimento, per il solo fatto che ostacola la dimenticanza e ogni amnesia, ad essa opponendosi e resistendo.

60 MENTRE UNA PERSONA NARRA, NEGOZIA SIGNIFICATI E STRUTTURA IL PROPRIO SE GRAZIE AI SIGNIFICATI ELABORATI E CONDIVISI COLLETTIVAMENTE ATTRAVERSO LA CULTURA DEL PROPRIO GRUPPO DI RIFERIMENTO. OGNI PERSONA CONOSCE SE STESSA E GLI ALTRI E ATTRIBUISCE VALORE ALLE SITUAZIONI

61 autobiografia Attraverso il racconto scritto di fatti che ci sono accaduti possiamo ridare fisicità ai ricordi,per correggere o cancellare quel che non ci convince, nella ricerca di rendere migliore quel che volevamo raccontare le parole scritte si impadroniscono, trasformandole, di quelle scene che si vorrebbero dimenticare; riconferiscono ad esse un distacco emotivo necessario a superarle,nella volontà matura di non cancellarle, ma di portarle con sé

62 Bibliografia del cuore
Manuale di psicologia dell’emergenza; F.Sbattella; Franco Angeli Stress Counseling ; D. Fontana; Sovera R. ML. L. Varelli; Che Manager sei?; il sole 24ore Teoria e Pratica Della Leadership Efficace; G.Granchi; M. Gasparotto Sperling & Kupfer ed Sopravvivere; B.Bettelheim; Feltrinelli cavalcare la propria Tigre; G.Nardone; Ponte alle Grazie Ed Il pensiero Laterale La persona a quattro colori Giochi, esercizi e test di creatività; F. Ciuffoli; Franco Angeli Imparare ad Ascoltare; M. Buley-Allen; Franco Angeli L’Arte d’intendersi; V.F.Birkenbihl; Franco Angeli Lavorare con le emozioni in psicoterapia integrata; AAVV ; Sovera Ed Raccontarsi ; D.Demetrio; Raffaello Cortina Ed M.E. De Carlo Autobiografie allo specchio ; Franco Angeli La meente a più dimensioni; J.Bruner; laterza

63 Grazie per l’attenzione


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