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Energia Nucleare: i Perché del “No, grazie”

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Presentazione sul tema: "Energia Nucleare: i Perché del “No, grazie”"— Transcript della presentazione:

1 Energia Nucleare: i Perché del “No, grazie”
Beniamino Ginatempo Dipartimento di Fisica Facoltà di Ingegneria Università di Messina Salita Sperone Messina

2 Argomenti della discussione
Premessa: l’ Energia e le macchine termiche Le fonti energetiche rinnovabili L’accordo ENEL-EDF Le centrali termonucleari EPR 3 Costi ed emissioni delle centrali termonucleari 10 Domande La situazione energetica in Sicilia Incoerenza della politica energetica in Sicilia Fonti: quotidiani, internet Wikipedia. org, Mario Agostinelli, oltreilnucleare.it

3 Premessa: L’energia e le macchine
La Natura è scritta nel linguaggio della Matematica (G. Galilei) Le leggi della Fisica sono spesso formule matematiche che stabiliscono che alcune grandezze fisiche si conservano e altre non si conservano durante un fenomeno fisico Esempi di leggi di conservazione (sistemi isolati): Principio di conservazione della Massa Principio di conservazione dell’ Energia Principio di conservazione della Carica Elettrica Ecc. La validità delle leggi di conservazione implica che tutti i fenomeni fisici avvengano mediante la trasformazione di alcune grandezze fisiche in altre In generale l’energia rappresenta le risorse possedute da un sistema fisico, e la si può fare trasformare da un tipo (p.es. meccanica) in un altro tipo (p.es. elettrica), non la si può creare dal nulla

4 Qualunque applicazione tecnologica dell’uomo (in verità qualunque sistema
fisico) è una macchina termica: un apparato che consente di trasformare energia da un tipo ad un altro P.es. un motore d’auto trasforma energia chimica in meccanica; un alternatore trasforma l’energia meccanica in elettrica; una lampadina trasforma l’energia elettrica in luce; una stufa trasforma l’energia elettrica in calore; etc. In queste trasformazioni, purtroppo, vi sarà sempre una parte della energia inizialmente disponibile che sarà inutilizzabile. Tutte queste macchine, che servono a migliorare la vita dell’uomo, cioè che sono il progresso, hanno un rendimento inferiore ad 1 Lo “sfrido” di energia in una trasformazione è l’inquinamento in sostanza, che è pure dovuto al tipo della trasformazione e della macchina che si adopera.

5 L’energia elettrica Anche le centrali elettriche trasformano l’energia, spesso da termica in elettrica Le centrali idroelettriche usano l’energia cinetica dell’acqua alla base di una cascata per far ruotare le turbine. Discreto rendimento e grande impatto ambientale (dighe, deviazioni di corsi d’acqua, creazioni di invasi artificiali, ecc.) Le centrali termoelettriche convenzionali trasformano l’energia termica che si sviluppa nella combustione di idrocarburi (o altro) in energia meccanica. Questa è usata per far ruotare un alternatore (turbina) che produce energia elettrica (Legge di Faraday-Neumann). Bassissimo rendimento ed grandi emissioni di gas serra e polveri sottili Le centrali termonucleari trasformano l’energia termica che si sviluppa nella fissione nucleare dell’Uranio o altro materiale per azionare le turbine. Rendimento più alto, limitate emissioni di gas e polveri (40% delle centrali convenzionali), scorie radioattive per milioni di anni, uso di enormi quantità di acqua.

6 Effetto di una piccola centrale termoelettrica sulla formazione di nuvole dense (PM10)
Distanza = 130Km

7 Australia Costa Est degli USA

8 Le fonti energetiche rinnovabili
Energia eolica: trasforma l’energia meccanica del vento tramite una turbina in elettrica Vantaggi: no scorie Svantaggi: ci vuole il vento, costi elevati Biogas: combustibile ottenuto dalla fermentazione anaerobica (senza ossigeno) di vegetali e liquami di origine animale, oppure anche dalla fermentazione dei rifiuti urbani. Vantaggi: costi bassi Svantaggi: emissioni velenose (ossidi, diossine, clorurati) basso rendimento Energia solare: sfrutta l’effetto fotovoltaico per creare coppie elettrone-buca in giunzioni di semiconduttori Vantaggi: no scorie o emissioni Svantaggi: costi e durata dei pannelli, basso rendimento funziona solo di giorno Solare termico: usa l’energia solare ed un sistema di specchi (Archimede) per riscaldare l’acqua o sali fusi per azionare le turbine Vantaggi: no scorie o emissioni Svantaggi: costi, basso rendimento Idrogeno: uso di celle a combustibile Vantaggi: no scorie o emissioni Svantaggi: costi e durata delle celle, preparazione e stoccaggio dell’idrogeno

9 L’accordo ENEL-EDF Il governo Berlusconi ha deliberato la costruzione di 4 centrali nucleari in Italia Berlusconi fa strame della volontà popolare espressa dal referendum del 1987 (70% di no) Prima di spingere sull’accordo avrebbe potuto chiedere che il Parlamento sovrano si esprimesse. Anche Lombardo avrebbe potuto interpellare l’ARS, prima di aderire alla scelta di Berlusconi, seppur con qualche distinguo Berlusconi ha dichiarato che oramai il furore ideologico degli ambientalisti è stato sconfitto, quindi l’Italia si può incamminare sulla strada dell’innovazione Io cercherò di argomentare che quella del governo è la solita propaganda, cui si purtroppo fa da spalla l’insipienza del governo siciliano Va pure registrata l’inconcludenza dell’opposizione del Partito Democratico che non riesce a prendere una posizione chiara e netta neppure su questo tema, sia a livello nazionale che regionale.

10 Che si fa all’estero? USA: Barack Obama nomina ministro dell’Energia il premio Nobel 1997 per la Fisica Steven Chu (Professore Emerito alla Stanford University ,direttore del Lawrence Berkeley laboratory, cattedra presso l’University of California, ecc.) USA: Gli USA hanno deciso di non investire più in energia nucleare perché troppo costosa, inquinante ed inopportuna in un periodo di crisi economica, visto che a parità di costi, i posti di lavoro che le energie rinnovabili forniscono è 10 volte di più Europa: Germania, Spagna (consulente il premio Nobel italiano Carlo Rubbia) e Portogallo sono leaders nelle energie alternative. Fonte Financial Times 28 Febbraio 2009: Il Portogallo sta diventando un leader mondiale nelle energie alternative e prevede di produrre entro il 2020 il 60% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili

11 Fuga dei cervelli? (fonte Wikipedia): Carlo Rubbia nel 1984 riceve, insieme all'olandese SimonVan der Meer il premio Nobel per la fisica. Dirige il CERN dal 1989 al Dal 1971 al 1988 insegna anche fisica presso l’Harvard University. Dal 1999 è Presidente dell‘ENEA. Nel 2005 critica il governo Berlusconi sull'umiliazione che la ricerca in Italia sta subendo. Nel luglio dello stesso anno viene rimosso dall'incarico presso l'ENEA. (ANSA) - VENEZIA, 28 FEB Il premio Nobel Carlo Rubbia e' 'scettico' sul nucleare. … . Grande 'circospezione' per il nucleare che ha problemi come scorie, investimenti enormi, l'attesa di 15 anni prima del primo ritorno'. 'Il nucleare - ha detto - e' il passato, appartiene al futuro solo in Italia', e non c'e' 'sforzo per le energie rinnovabili'. …''. (ANSA) 23 settembre 2005. Il premio Nobel Carlo Rubbia andrà in Spagna a realizzare la centrale solare termodinamica che l'Italia gli ha negato. "Abbiamo chiesto un anno e mezzo fa di avere una risposta semplice. Ci voleva qualcuno nel ministero delle Attività produttive e dell'Ambiente che dicesse 'il solare termodinamico che voi avete progettato è verde, pulito, come l'energia eolica o il solare fotovoltaico '. Ma essendo una cosa nuova nessuno ha voluto esprimersi.“ ha dichiarato Carlo Rubbia

12 Finlandia: Olkiluoto 3 Una delle due centrale di tipo “3” oggi in costruzione al mondo (l’altra è in Francia) Dati presi da Firma del Contratto Dicembre 2003 Permesso di costruzione January 2005 Inizio di operatività pianificato 2010 (posticipato già due volte) Potenza termica circa 4300MW Potenza elettrica circa 1600 MW Rendimento 36% Plant Type EPR (Evolutionary Power Reactor) Nuclear Construction of the Finnish Olkiluoto MWe nuclear power plant has has been delayed again; this time the plant is scheduled for completion by 2010 at the earliest. This, the fifth Finnish nuclear reactor, is an EPR (Evolutionary Power Reactor) Pressurised Water Reactor and is being constructed by a consortium formed by Areva and Siemens. The EPR is the only third-generation reactor currently under construction in the world, and Olkiluoto 3 will be the first third-generation type to come on line. The overall project cost was €3.2bn.

13 Centrali nucleari: convengono?
Potenza relativamente limitata (1600 Mwatt) che la rete siciliana non sopporterebbe (in Francia 60 centrali nucleari, in Italia Berlusconi ne vuole 4 costo €20 ML?) Costi elevatissimi: Acquisto dell’Uranio (che scarseggia) Arricchimento dell’Uranio Costruzione della centrale (dur. 15 anni con materiali speciali e costosi) Enormi quantità d’acqua (necessità di invasi nelle vicinanze) Durata media di esercizio della centrale solo 20 anni Smaltimento delle scorie (liquidi radioattivi per migliaia di anni) Rischi: Trasporto dell’Uranio arricchito e scorie radioattive Siti di stoccaggio: rischi sismici e di dissesto idrogeologico Incidente o attacco terroristico (non è possibile evacuare la Sicilia!) Benefici: Posti di lavoro (altamente qualificato) durante la costruzione della centrale Produzione di inerti pregiati Lavoro nel movimento terra ed inerti

14 Insostenibilità dei costi dell’energia nucleare
Esplosione del prezzo dell’Uranio: da 20$ a libbra nel 2000 a 120$ libbra nel 2007 Costi di smaltimento scorie e smantellamento delle centrali dopo 20 anni a carico dello Stato Fonte Department of Energy (DOE), governo USA: 80$ per Mwh Fonte Massachussetts Institute of Technology (M.I.T.): “The Future of Nuclear Power” 58,8+18* $/MWh 63,3+18* $/MWh Nucleare 67,9 $/MWh 68,0 $/MWh Eolico 57,2 $/MWh 55,2 $/MWh GAS 53,7 $/MWh 56,1 $/MWh Carbone 2030 2015 Fonte * Contributo statale per smaltimento scorie, ecc.

15 Emissioni di Gas serra e polveri
È falso che una centrale non produca inquinamento atmosferico da Gas serra e polveri sottili Emissioni contenute durante l’esercizio La costruzione richiede enormi quantità di energia (da combustibili) Preparazione dei materiali di costruzione (acciai e cementi speciali) Trasporto delle barre d’Uranio dentro e fuori il reattore (pesantissime) Produzione dell’Uranio arricchito In ragione di questi passaggi e per tutte queste ragioni il consumo totale di energia fossile di una centrale PWR da 1000 MW in 30 anni è equivalente all’incirca alla produzione di energia elettrica per 15 anni di una centrale termoelettrica da 800 MW. Si calcola quindi che la CO2 emessa nel ciclo completo di un impianto nucleare corrisponda all’incirca al 40% di quella prodotta dal funzionamento per un periodo equivalente di una centrale di pari potenza a gas naturale.

16 Gli enormi consumi di acqua
L’acqua in un reattore nucleare non può mancare mai, per evitare i rischi di un incidente catastrofico, a meno di inefficienti e costose procedure di spegnimento Data l’elevatissima temperatura del nocciolo, l’acqua necessaria è molto di più di quella di una centrale a combustibili fossili L’acqua esce calda (ed un po’ radioattiva) dalle centrali con le conseguenze inquinanti immaginabili La vicinanza di grandi riserve d’acqua (non salata!) è una condizione irrinunciabile per costruire una centrale In Francia (60 centrali nucleari) il 40% di tutta l’acqua fresca viene usata per raffreddare i reattori nucleari (fonte: Mario Agostinelli dossier “No al nucleare, Si alle alternative”,

17 Confronto con il fotovoltaico
La potenza massima di 1 centrale EPR 3 è dunque pari a 1600 Megawatt La si può dunque ottenere con 25 impianti fotovoltaici da 64 Megawatt, che però richiedono spazi molto estesi anche se si possono realizzare in 18 mesi 10 metri quadrati di pannelli fotovoltaici forniscono approssimativamente 1,3 Kilowatt di potenza e da 1,2 a 1,5 Megawattora di energia elettrica all’anno a seconda della latitudine 25 x 6400/1,3= mq  123 ettari di pannelli solari per tutto il piano nucleare Non è tantissimo ma non devono per forza stare tutti nello stesso posto!! Così si risparmia anche nella costruzione degli elettrodotti (e si fanno in pochi anni)

18 Uranio arricchito Uranio Naturale LEU 3-5% di 235U Reattori nucleari
L’isotopo dell’Uranio utile per le reazioni di fissione nucleare è 235U ma allo stato naturale è molto più frequente l’isotopo 238U Uranio Naturale LEU 3-5% di 235U Reattori nucleari HEU 90% di 235U Bombe nucleari

19 Scorie radioattive Una reazione di fissione nucleare consiste nel bombardare degli isotopi opportuni provocando l’emissione di protoni, neutroni ed energia. Utilizzando i neutroni emessi da un nucleo si può produrre la fissione di altri nuclei vicini dando luogo ad una reazione a catena Non si ha mai una fissione totale di tutto il "combustibile", anzi la quantità di atomi effettivamente coinvolta nella reazione a catena è molto bassa. In questo processo si generano quindi due principali categorie di scorie Nuclei “trasmutati” (di numero atomico più elevato perché hanno catturato protoni e neutroni) Prodotti di fissione (nuclei effettivamente “spezzati”, più leggeri dei nuclei originari, come il cesio o lo stronzio, in parte allo stato gassoso) Queste scorie accumulandosi impediscono il corretto funzionamento del reattore, e vanno riprocessate e riutilizzate fin quando è possibile e poi eliminate

20 Trattamento dell’Uranio

21 Radioattività Il decadimento radioattivo, è un insieme di processi tramite i quali, alcuni nuclei atomici instabili (nuclidi) emettono particelle subatomiche per raggiungere uno stato di stabilità Ogni nucleo atomico è formato da protoni (particelle cariche positivamente) in numero pari al numero atomico Z (p.es Idrogeno Z=1, Uranio Z=92), e neutroni in numero variabile (isotopi= stesso numero atomico, cioè specie chimica, ma diverso numero di neutroni) I protoni sono tutti carichi e si respingono, quindi il nucleo non esisterebbe se non ci fossero le cosiddette forze nucleari forti, dovute alla presenza dei neutroni che equilibrano le repulsioni elettriche. Variando il numero dei neutroni questo equilibrio potrebbe essere alterato ed il nucleo diventare instabile I nuclei instabili tendono a raggiungere uno stato più stabile rilasciando particelle ed energia elettromagnetica ad altissima frequenza Decadimento Particella Percorso in aria Trasmutazione Fissione Particelle a Nuclei di He 6-7 cm Particelle b Elettroni 5-7 metri No Raggi g Onde el. Mag. Qualche Km Neutroni liberi neutroni 30-300m

22 Il tempo di isolamento delle scorie varia molto in dipendenza del tipo di reattore che del tipo
di combustibile e varia da 300 a 1 milione di anni

23 Dieci domande (1) 1. Gli impianti atomici di terza generazione (EPR 3) sono più sicuri dei precedenti? No. Perché: La fisica del reattore è immutata No. Perché: Vantaggi: I sistemi di sicurezza sono ridondanti e passivi (bene). Ridondanza: il nocciolo del reattore ha due involucri, il sistema di pompaggio dell’acqua è quadruplicato. Sistemi passivi: consentono spegnimento e raffreddamento del reattore in caso di guasto. È come avere l’ABS o l’air bag in una macchina di nuova generazione, è meglio, ma non impedisce gli incidenti No. Perché: Più materiali radioattivi= più pericolo Fonte EDF: Bromo, Rubidio, Iodio e Cesio sono il quadruplo di reattore normale Fonte Posiva Oy (smalt. Scorie Finlandia): Iodio 129 = 7 volte Fonte Nagra (smalt. Scorie Svizzera): Cesio 135 e 137 = 11 volte Fonte “The Independent”: doppio dei morti in casi di incidente

24 Dieci domande (2) 2. Possono verificarsi incidenti catastrofici o anche “piccoli”? Si. Perché: Benché sia più improbabile di allora, un incidente tipo Chernobyl (rottura dell’involucro) non si può escludere Si. Perché: Tuttavia aumenta la probabilità dei piccoli incidenti: 4 casi segnalati in Spagna nel 2008, e tre incidenti segnalati in Francia (Tricastin e Romans sur Isère) Si. Perché: La frequenza dei piccoli incidenti dipende dalla quantità di materiale trasportato e dalla complessità dell’impianto

25 Dieci domande (3) 3. Le centrali EPR garantiranno un risparmio sulle bollette? No. Perché: Il 30 Luglio 2008 Scajola ha inaugurato la centrale elettrica di Torre Valdariga Nord, riconvertita da petrolio a “carbone pulito”. Il Carbone è meno costoso del petrolio o del metano, ma le bollette non sono diminuite. No. Perché: L’ENEL è ora una società privata che opera sul mercato e deve produrre profitto. Il profitto aumenta diminuendo i costi, non diminuendo le bollette No. Perché: Da quando il mercato è stato liberalizzato e vi sono differenti soggetti concorrenti (ENI, Edison, ecc.) Ha forse l’ENEL diminuito le sue bollette?

26 Dieci domande (4) 4. Le nuove centrali EPR ci affrancheranno dall’importazione di idrocarburi? No. Perché: In Italia nel 2007 solo l’8,2% di energia elettrica è stato prodotto dal petrolio No. Perché: Il 66% della produzione termoelettrica è coperta dal metano, ma le nuove centrali nucleari produrranno solo 6400 Megawatt a fronte di Megawattora/anno di Fabbisogno nazionale, circa.

27 Dieci domande (5) 5. Esistono rischi per gli abitanti nelle zone vicine? Si. Perché: Una centrale nucleare consuma ben 162 tonnellate di uranio arricchito l’anno (circa 200 barre) e decine di migliaia di metri cubi di scorie radioattive (acqua) da smaltire l’anno. Se l’uranio non viene arricchito in loco e le scorie vanno smaltite altrove il solo trasporto di queste scorie è un rischio per la popolazione Si. Perché: I tassi di radioattività e di incidenze tumorali nelle vicinanze delle centrali sono molto più alte delle medie nazionali

28 Dieci domande (6) 6. Le scorie prodotte possono essere smaltite definitivamente? No. Perché: I tempi di dimezzamento delle scorie radioattive sono ere geologiche (oltre 1 milione di anni per il Cesio 137). No. Perché: Le scorie radioattive dovrebbero essere depositate in siti in cui non vi siano infiltrazioni d’acqua - come, p.es., le miniere di salgemma - ed a profondità tali che le radiazioni possano essere assorbite (ad Olkiluoto, Finlandia, si seppelliscono sotto 10Km di roccia). Tuttavia prima del dimezzamento della radiazione potrebbe cambiare la geomorfologia del sito No. Perché: In Italia dobbiamo in atto smaltire 60 mila metri cubi di scorie e 235 tonnellate di combustibile radioattivo

29 Dieci domande (7) 7. Si possono rendere innocui il plutonio e i prodotti della fissione? No. Perché: Le nuove centrali possono provare ad attivare il cosiddetto ciclo dell’uranio e del plutonio riciclando le barre esauste e producendo un combustible nucleare detto MOX (miscela di ossidi di uranio e plutonio) . Ma il plutonio così rigenerato SPARISCE in modo inspiegabile dagli impianti di riprocessamento. No. Perché: Il Dept. Of Energy (USA) scoprì nel 1996 (5O Years Report) che da Los Alamos erano spariti in 50 anni ben 765 Kg di plutonio (= 150 bombe nucleari) No. Perché: Al 31 Dicembre 2006 sono stati riscontrati ben 1080 casi di sottrazione illecita di materiale nucleare, di cui il 54% di probabile origine criminale

30 Dieci domande (8) 8. Le centrali di quarta generazione saranno sicure?
No. Perché: Le centrali di quarta generazione non esistono. Gli studi attuali sono concentrati soltanto sull’uso di altri sistemi di scambio di calore fra nocciolo e turbine, che non coinvolgano l’acqua (e.g. gas, sali fusi, piombo, ecc.)

31 Dieci domande (9) 9. La Francia può rappresentare un modello da copiare per l’Italia? No. Perché: Ogni paese, anche in relazione al suo suolo, al suo clima ed alle sue necessità deve elaborare il proprio modello No. Perché: La tecnologia dell’arricchimento dell’Uranio, del riciclaggio delle scorie e del combustibile esausto, ecc., è direttamente connessa agli armamenti nucleari. Non è un caso che i paesi in cui le centrali nucleari sono più diffuse sono i paesi che hanno grossi arsenali nucleari (notevoli eccezioni Svezia e Finlandia) No. Perché: Perché non guardare a Spagna o Portogallo o Germania?

32 Dieci domande (10) 10. Le centrali nucleari produrranno una maggiore quantità di energia elettrica? No. Perché: L’energia generata da una qualunque centrale va in rete e viene usata dall’utenza, a seconda dei propri bisogni. Quindi ENEL od altri operatori immettono nella rete l’energia che viene richiesta e prodotta tramite quegli impianti più convenienti, ovviamente, oppure l’acquistano (e.g. dalla Francia) se il prezzo è conveniente. No. Perché: Un reattore nucleare, però, è rigido nella distribuzione di energia, perché una volta che funziona deve operare fino all’esaurimento del combustibile. Pertanto, se non è richiesta dall’utenza, una notevole quantità d’energia elettrica sarebbe inutilizzata. La Francia, pertanto, trova conveniente vendere a bassisimo prezzo questo surplus di energia, che altrimenti sarebbe sprecato. Enel ha quindi convenienza ad acquistare energia elettrica dalla Francia a basso prezzo, ed a non fare operare le attuali centrali fino al massimo della loro potenzialità

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38 Notizie di stampa Gazzetta del Sud del 24/2/2009 Palermo Non si attenua il clamore provocato dal blitz antimafia Tempesta sull'eolico. L'imprenditore Salvatore Moncada non ci sta L'amministratore delegato del gruppo denuncia anomalie nella gestione delle autorizzazioni “…l'operazione antimafia "Eolo" che ha rivelato rapporti fra mafiosi, politici e imprenditori nel settore dell'energia eolica nel Trapanese…“ Gazzetta del Sud del 24/2/2009 La replica del dirigente regionale del Dipartimento Territorio arch. Tolomeo  Con la rete attuale l'eolico non si può fare “…Quando sono arrivato al Dipartimento Territorio e Ambiente ho trovato 2.400 megawatt autorizzati con la Valutazione di impatto ambientale e dopo mie numerose richieste Terna, con una lettera a firma del direttore, mi ha risposto che la rete elettrica siciliana è in grado di sopportare, nel 2012, megawatt…”

39 Notizie di stampa Gazzetta del Sud del 26/2/2009 Energia Via libera dal Ministero dello sviluppo al progetto del collegamento sottomarino Elettrodotto nello Stretto entro giugno l'inizio lavori Affrancherà la Sicilia dall'isolamento e renderà più efficiente la rete E' STATO approvato dal ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il ministero dell'Ambiente e a seguito dell'intesa favorevole della Regione Sicilia e della Regione Calabria, l'elettrodotto sottomarino Villafranca - Scilla, primo tassello per la realizzazione dell'interconnessione tra Sicilia e Calabria…. I lavori di realizzazione, da parte di Terna, inizieranno il prossimo giugno. Costo del nuovo elettrodotto sottomarino Sicilia-Calabria € 390 Ml

40 Breve riassunto La Sicilia in atto produce più energia elettrica di quanto ne utilizzi e di conseguenza inquina più del necessario, poiché ogni watt in più prodotto significa una maggiore produzione di gas serra, polveri sottili, ecc.. La rete elettrica siciliana è un colabrodo e non è in grado di sopportare ulteriori produzioni d’energia, tanto è vero che si devono fermare i progetti per i parchi eolici, in quanto la rete non può sopportarne il carico Si raddoppia l’elettrodotto Sicilia-Calabria prima di potenziare la rete siciliana con la malcelata intenzione di esportare energia verso il continente

41 Fatti e deduzioni Fatti:
1) Si raddoppia l’elettrodotto a 380 KVolt Sicilia-Calabria quando la rete interna ha bisogno di essere ampliata e migliorata 2) Si pensa a una centrale nucleare che da sola saturerebbe tutta la rete siciliana 3) Costi economici enormi (1 centrale= il ponte sullo stretto!) per la collettività 4) Relativamente pochi posti di lavoro estremamente qualificati a regime Prima deduzione: Si vuol produrre energia non per la Sicilia ma per il resto d’Italia. Benefici economici per i gestori ed i costruttori (privati) della centrale, e scorie nucleari per i siciliani Seconda deduzione: visto che la costruzione della centrale sottrarrà risorse alle energie rinnovabili e che la rete siciliana sarà satura solo con la centrale, in pratica non si investirà in energie rinnovabili e presumibilmente chiuderanno pure le centrali convenzionali (in atto fuori legge) Terza deduzione: Si perderanno molti posti di lavoro!!!

42 Piano energetico regionale (?)
Il Piano per le Energie Alternative della Regione Sicilia (PEARS), è stato presentato in pompa magna il 13 Marzo alla presenza nientemeno che di Jeremy Rifkin. In questo piano, non ancora operativo si prevedono finanziamenti a cittadini ed imprese per l’energia “Fai da te” (non in rete, produzioni locali basate su solare fotovoltaico, eolico, biomasse, ecc.) Sembra altamente lodevole e sorprendente, perché si muove nella direzione indicata dalla UE, verso un modello di produzione dell’energia quanta ne serve dove serve (Rifkin), e non del modello Centrale-Elettrodotto, che piace tanto a Confindustria e che spreca molta energia (riscaldamento dei cavi e irraggiamento elettromagnetico) Ma c’è qualcosa che fa pensar male

43 Un piano energetico serio dovrebbe essere organizzato così:
Se il modello Rifkin è quello scelto dalla Regione: 1) Perché costruire la centrale nucleare? (come dichiarato da Lombardo) 2) Perché raddoppiare l’elettrodotto Sicilia-Calabria? (Lodi da Confindustria) Un piano energetico serio dovrebbe essere organizzato così: 1) Fornire una stima attendibile del fabbisogno energetico della Sicilia da qui al 2020 e della sua evoluzione temporale; 2) Analoga stima attendibile per l’energia che potrà essere trasportata dagli elettrodotti siciliani, ben sapendo che la rete è oggi insufficiente; 3) Piano di approvvigionamento della energia necessaria stabilendo quote realistiche di eolico, fotovoltaico, biogas, idroelettrico, combustibili fossili, ecc.; 4) Piano per il risparmio energetico 4) Solo dopo il PEARS, opportuno per le aziende agricole e zootecniche

44 Domande per la giunta regionale e l’ARS
Visto che il fabbisogno energetico è legato alla programmazione industriale, turistica, agricola, sanitaria, ecc., della Sicilia, bisogna chiedere con forza al governatore Lombardo e alla sua giunta: L’energia che si pensa di produrre con la centrale nucleare resterà in Sicilia o sarà esportata al nord, lasciando le scorie nucleari in Sicilia? E dove andranno? La centrale nucleare interferirà e ridurrà gli investimenti in energie rinnovabili, visto che lo smaltimento delle scorie sarà certamente costosissimo? Quanto sarà il fabbisogno energetico della Sicilia da qui al 2020? Come mai hanno acconsentito al raddoppio dell’elettrodotto Sicilia-Calabria prima di potenziare l’anello a 380 KVolt interno? Sta, la Regione, elaborando una strategia politico-amministrativa per contrastare l’infiltrazione mafiosa, sia nel settore della produzione di energie alternative, sia nella costruzione della centrale nucleare, sia nello smaltimento dei rifiuti nucleari? Quanti posti di lavoro si perderanno una volta che la centrale sarà realizzata e quanti se ne potrebbero creare medianti le fonti rinnovabili?

45 Una sola risposta Il governo regionale è
asservito al governo nazionale ed agli interessi del Nord 2) obbedisce a quei “poteri forti”che vedono l’infrastrutturazione della Sicilia come l’ennesima occasione per realizzare enormi profitti a spese della colletttività 3) opera nel più completo disinteresse per il bene comune dei siciliani

46 Conclusioni Un po’ come per il ponte sullo stretto, non c’è un solo argomento razionale che possa suggerire di puntare sull’energia nucleare per risolvere i problemi energetici del Paese Gli unici vantaggi sono per quelle imprese che lavoreranno nella costruzione degli impianti, per le imprese che gestiranno il ciclo dell’uranio e per le imprese che smaltiranno le scorie Con minore spesa ed in un ottavo del tempo si può ottenere la stessa potenza mediante pannelli fotovoltaici Ma il VERO PROBLEMA è un altro Madre Natura funziona trasformando continuamente 4 elementi fondamentali: Aria, Acqua, Terra e Fuoco (energia) Come per l’Acqua, noi dobbiamo imparare a non sprecarli Dobbiamo costruire un futuro diverso, più sobrio, di decrescita e diminuzione drastica dei consumi individuali


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