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SALVIAMO IL NOSTRO PIANETA

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Presentazione sul tema: "SALVIAMO IL NOSTRO PIANETA"— Transcript della presentazione:

1 SALVIAMO IL NOSTRO PIANETA
Realizzato dalla classe 1^B della scuola secondaria di primo grado di Santa Maria Maddalena in collaborazione con l’insegnante Nerella Mantovani Anno scolastico 2014/15

2 Noi come classe 1^B abbiamo scelto di sviluppare questo argomento perché riteniamo che il nostro pianeta sia ricco di tante risorse naturali che costantemente servono all’intera umanità. Tutti abbiamo avuto grandissimi vantaggi dall’utilizzo di queste risorse. Studiando a scuola, abbiamo visto che il nostro Pianeta ha raggiunto un elevato grado di inquinamento. Questo è derivato dallo sfruttamento non sempre corretto delle risorse naturali. Noi riteniamo che la CONOSCENZA di esse ci aiuti ad utilizzarle con maggiore attenzione e quindi a conservarne tante anche per le generazioni future.

3 Indice degli argomenti
Il legno I metalli I carboni fossili Il petrolio La plastica L’aria L’acqua Indice degli argomenti

4 IL DISBOSCAMENTO, LE SUE CAUSE E GLI USI
IL LEGNO IL DISBOSCAMENTO, LE SUE CAUSE E GLI USI

5 Gli usi del legno: Nell’ antichità il legno si utilizzava per costruire palafitte sull’acqua, abitazioni, ponti per il commercio e per attraversare il fiume , cioè, passare da una sponda all’ altra, per accendere il fuoco … Oggi si usa per costruire abitazioni di montagna, mobili, parquet, tetti, accendere il fuoco per le braci …Il legno si usa anche per produrre la carta INFORMAZIONE: Il legno giovane è sempre più ricco d'acqua di quello vecchio.

6 Il legno è una risorsa importante ma …
Il disboscamento indica l’ eliminazione della vegetazione arborea in un’ area boschiva o forestale. Le ragioni per cui si procede a tale operazioni possono essere molteplici e possono essere sia positive sia negative dal punto di vista ambientale: si può eseguire un disboscamento inteso come taglio di piante vecchie, malate, bruciate per la cura dei boschi o, in determinate zone, per la produzione di legname o per la costruzione di strade,edifici, uso agricolo del suolo,piste da sci,ecc …

7 I danni della deforestazione
Le piante verdi o comunque le piante in generale aiutano a mantenere stabile la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera attraverso la fotosintesi clorofilliana . L’utilizzo di combustibili fossili ed il disboscamento stanno causando un aumento di CO2 nell’atmosfera , che ha diretta influenza in fenomeni come l’effetto serra ed il riscaldamento globale, comprendono: desertificazione ed inquinamento degli ecosistemi.

8 LA FORESTA AMAZZONICA Non più di un quinto delle foreste originarie del pianeta è rimasto intatto. L’Amazzonia Brasiliana è la più grande estensione al mondo di foresta primaria, un terzo del totale di tutto il pianeta. Dopo aver esaurito le foreste del sudest Asiatico e dell’Africa centrale,gli uomini si stanno ora spostando sull’Amazzonia Brasiliana, attratti dall’incredibile volume di legname presente in Amazzonia, circa 60 miliardi di m3.

9 DISBOSCAMENTO DELLA FORESTA PLUVIALE
In Ecuador, la foresta Pluviale si trova nel Parque Nacional Yasuni, la quale ospita uno svariato numero di piante e animali destinati a scomparire per sempre,a meno che non verrà fermato questo assurdo disboscamento . Inoltre i sistemi climatici del nostro pianeta sono influenzati da questi tipi di habitat . La loro distruzione è una delle principali cause dell’effetto serra.

10 RIMEDI PER IL DISBOSCAMENTO
Rimedi principali secondo noi: Riciclare la carta Meno sprechi Non inquinare le foreste Non sprecare pezzi di legno anche se sono secchi ma utilizzarli

11 Produzione di carta La produzione di legno e carta comporta alcuni tra i più importanti impatti ambientali che colpiscono il pianeta: quotidianamente aree prioritarie quali Amazzonia, Pantanal, Borneo, foreste Valdiviane, Altai Sayan, Sumatra, area del Mekong. Materie prime Esistono numerose specie di piante utilizzate per la produzione dei prodotti cartacei, in questa guida ci concentreremo principalmente sui processi che impiegano fibre provenienti da conifere o fibre riciclate. Fibra vergine Il legno proveniente dalle conifere ha il vantaggio di avere fibre lunghe e resistenti che portano ad un’ottima formazione della carta. In Europa e nei paesi del nord vengono usati soprattutto abeti e pini, poiché le loro fibre forniscono le proprietà migliori nei processi di produzione della carta.

12 Produzione della carta
Fibra riciclata In aree densamente popolate, come il Regno Unito e l’Europa centrale, risulta economicamente conveniente e ecologicamente sostenibile usare fibre riciclate. Il materiale raccolto è una buona fonte di fibre e di alcuni minerali utili al processo produttivo. Questi materiali possono essere utilizzati per produrre nuova carta 100% riciclata, o come supplemento alla fibra vergine nella produzione di carte di qualità più elevata.

13 Foto riguardanti alla carta

14

15 I METALLI Dentro la miniera

16 Le caratteristiche Il metallo è un materiale conduttore di calore e di elettricità capace di riflettere la luce, che può essere attaccato dagli acidi e dalle basi, spesso con buone caratteristiche di resistenza meccanica. Esistono vari tipi di metalli; furono Scoperti in epoche distanti nel tempo.

17 METALLI E LEGHE METALLICHE
Alcuni metalli: Alcune leghe metalliche: L’argento Stagno L’alluminio Bronzo Il ferro Ottone Il rame Gli acciai L’oro lo zinco Il platino Il piombo

18 ESTRAZIONE E LAVORAZIONE DEI METALLI
Il minerale che contiene il metallo viene prelevato dalle miniere . In seguito avviene l’estrazione della materia prima(i minerali).L’estrazione consiste nel separare il metallo dalle altre sostanze . Dopo l’estrazione, il metallo viene raffinato, cioè vengono eliminate le impurità fino ad ottenere la percentuale di purezza desiderata. A questo punto il metallo viene estratto dal forno come metallo fuso . I metalli fusi possono quindi essere modellati , messi in appositi stampi e quindi assumere la forma desiderata.

19 Come si estrae il metallo dal minerale?
Il modo in cui il metallo viene estratto dal suo minerale dipende dal genere di metallo. Ferro e rame,possono essere estratti attraverso procedimenti di fusione. Per ottenere il ferro dal suo minerale, questo viene mischiato al coke e al calcare in un altoforno, dentro al quale viene pompata aria calda. La reazione tra questi elementi chimici produce molto calore e l’altoforno diventa estremamente caldo. La temperatura all’ interno può raggiungere i 2000° Centigradi.

20 IL RICICLO DEI METALLI La terra non ha riserve infinite di metallo. È quindi importante riciclare i metalli, cioè riutilizzarli, il più possibile. L’ acciaio e l’ alluminio si possono riciclare nello stesso modo: portarli alla lavorazione e fonderli nuovamente nell’apposito contenitore e dopo posizionarlo nel nuovo stampo dell’oggetto desiderato.

21 IL CARBONE

22 che in miniere a cielo aperto.
Cos’è il Carbone? Il carbone è un combustibile fossile estratto dal terreno sia in miniere sotterranee, che in miniere a cielo aperto.

23 È composto principalmente da carbonio.
Cos’è il Carbone? È un combustibile pronto all'uso, formato da roccia sedimentaria nera o bruna. È composto principalmente da carbonio.

24 da piante sommerse dall’acqua.
COME SI E' FORMATO? Il carbone si è formato in zone paludose, con clima umido e caldo, circa 300 milioni di anni fa, da piante sommerse dall’acqua. Quando le piante morivano, infatti, si depositavano sul fondo e ogni anno si aggiungevano altri resti di piante.

25 COME SI E' FORMATO? Movimenti della crosta terrestre, frane o altri fenomeni simili hanno poi provocato il seppellimento di questo materiale. In assenza di ossigeno e sotto la pressione del materiale depositato, si è determinato un fenomeno di fossilizzazione del legno, che ha dato origine al carbone.

26 IMPIEGHI DEL CARBONE IL CARBONE IERI
L'uso del carbone è iniziato in Inghilterra verso il 1750, all'epoca della rivoluzione industriale. Poi,nel XIX secolo, è stato il grande protagonista dello sviluppo industriale.Serviva come combustibile per la produzione di calore e quindi di vapore per ottenere forza motrice: i motori a vapore.

27 ADOLESCENTI DI 14-15 ANNI AL LAVORO NELLE MINIERE DI CARBONE
IL CARBONE IERI ADOLESCENTI DI ANNI AL LAVORO NELLE MINIERE DI CARBONE

28 IMPIEGHI DEL CARBONE DI UN TEMPO
I motori a vapore furono utilizzati per le per le navi, per le locomotive...

29 IMPIEGHI DEL CARBONE DI UN TEMPO
…. per autoveicoli a vapore, per muovere i telai nelle fabbriche tessili. Il carbone era usato anche per il riscaldamento delle case.

30 simbolo della nuova epoca industriale.
Il fumo nero che usciva dalle ciminiere diventò il simbolo della nuova epoca industriale. Nella città più grandi, durante l'inverno, il cielo si copriva di una caligine nera che oscurava anche il sole.

31 IL CARBONE OGGI Oggi il carbone è stato sostituito in larga parte
dal petrolio e dal gas naturale. Le leggi di protezione ambientale, sempre più severe, lo hanno praticamente escluso da quasi tutti gli impieghi diffusi. Ad esempio, l'uso per il riscaldamento domestico è quasi scomparso.

32 IL CARBONE OGGI 1. nelle centrali termoelettriche,
Tuttavia nel mondo si consumano grosse quantità di carbone, per due impieghi principali: 1. nelle centrali termoelettriche, dove viene bruciato per produrre il vapore che alimenta le turbine;

33 2. nei centri siderurgici,
dove viene prima trasformato in coke e poi caricato nell'altoforno per la fusione dei minerali di ferro. Questi grandi impianti hanno appositi sistemi di depurazione dei fumi,che riducono al minimo gli effetti dell'inquinamento.

34 IL CARBONE fine

35 IL PETROLIO

36 IL PETROLIO=ORO NERO È un liquido infiammabile,viscoso,di colore che può andare dal nero al marrone scuro, passando dal verdognolo fino all’arancione, che si trova in alcuni giacimenti dentro agli strati superiori della crosta terrestre,quasi sempre ha una massa volumica inferiore a quella dell’acqua,quindi può galleggiare. E composto da una miscela di vari idrocarburi, sostanze formate da idrogeno e carbonio. Il petrolio è detto greggio o grezzo quando viene estratto dai giacimenti cioè prima di subire qualsiasi trattamento. Varie sono le lavorazioni successive.

37 LA NASCITA DELLA RICERCA DEL PETROLIO
Era il27 agosto 1859 quando il primo pozzo di petrolio fu scavato a Titusville, in Pennsylvania. 2 anni dopo i pozzi petroliferi in America erano già 340 e nel 1870, per iniziativa di J.D.Rockerfeller, nasceva la prima compagnia petrolifera al mondo, la Standard OIL, l’odierna ESSO. Alcuni storici dicono che la vittoria dell’ America nella 1° guerra mondiale fu quella del petrolio contro il carbone! Gli americani combattevano infatti con i carri armati alimentati a benzina. I tedeschi, invece, utilizzavano ancora il carbone che arrivava, molto lentamente e con le navi, della Germania.

38 FALDE PETROLIFERE Le falde petrolifere più importanti si trovano:
- Venezuela Arabia saudita - Canada Iran - Iraq Kuwait - E.A.U Russia - Libia Nigeria - Stati Uniti Kazakistan - Qatar Cina - Brasile

39 EFFETTI PROVOCATI DAL PETROLIO
Le petroliere, alcune volte, perdono del petrolio, che viene rilasciato nell’ambiente e ciò provoca un alto tasso di inquinamento. Gli uccelli, che cercano i pesci, per sfamarsi si tuffano in acqua per prenderli o cercarli, quando le piume sulle ali entrano in contatto con questo liquido viscoso e «appiccicoso» si bloccano e non riescono più a volare . Il primo istinto che viene ad un uccello è quello di liberarsi dal petrolio usando il becco, in questo modo ingurgiterà le sostanze tossiche del petrolio che lo faranno morire. Oppure l’uccello o l’animale che entra in contatto con questa sostanza, rimanendo intrappolato per giorni e giorni, senza mai mangiare ne bere, può morire affamato o assetato.

40 PRODOTTI DERIVATI DAL PETRLIO
Plastica: Le materie plastiche sono materiali organici o semiorganici a elevato peso molecolare, cioè costituite da molecole con una catena molto lunga (macromolecole), che determinano in modo essenziale il quadro specifico delle caratteristiche dei materiali stessi. Le materie plastiche possono essere costituite da polimeri puri o miscelati con additivi o cariche varie. I polimeri di base sono essenzialmente di origine sintetica, cioè derivati dal petrolio, ma vi sono anche materie plastiche sviluppate partendo da una matrice naturale.

41 Asfalto: L'asfalto è un conglomerato composto da una componente calcarea porosa e naturalmente impregnata di bitume. La presenza di quest'ultimo componente nel conglomerato è dovuto al residuo lasciato dall'evaporazione del petrolio che precedentemente la impregnava. Gasolio: Il gasolio è una miscela di idrocarburi utilizzata come combustibile per motori Diesel, per riscaldamento o per la produzione di energia elettrica, ottenuto dalla distillazione del petrolio greggio.

42 Oli combustibili: L'olio combustibile appartiene alla categoria dei distillati pesanti ottenibili dal petrolio, e possiede una densità a 15 °C intorno a 980 kg/m3. Può essere prodotto da cracking o straight-run, a seconda che sia prodotto da un impianto di cracking o dal topping.

43 Benzina: La benzina è un prodotto che viene ottenuto dalla distillazione del petrolio greggio ad una temperatura che si aggira fra i 35 e i 215 °C. È un liquido altamente infiammabile, trasparente incolore, oleoso e dall'odore acuto. Di un litro di petrolio, solo il 10% diventa benzina dopo la prima semplice distillazione. Utilizzando le frazioni più pesanti (gasolio pesante e residui di distillazione) si possono ottenere molecole più piccole adatte a essere usate come benzina, grazie a un trattamento detto cracking catalitico attraverso il quale gli idrocarburi di maggior peso molecolare vengono frammentati in presenza di un catalizzatore.

44 Cherosene: Il cherosene (o kerosene) è una miscela liquida di idrocarburi, incolore, infiammabile, utilizzato principalmente come combustibile o solvente. GPL: acronimo di gas di petrolio liquefatti, erroneamente indicato anche come gas propano liquido (essendo il propano il suo principale, ma non unico, componente), in sigla GPL, è una miscela di idrocarburi alcani a basso peso molecolare. Il GPL è trasportato con autocisterna su strada, ferro cisterna su ferrovia, e gasiera via mare.

45 Lubrificanti: Un lubrificante è una sostanza, in genere liquida, che interposta tra due superfici ne riduce l'attrito e l'usura. Esso crea un sottilissimo strato che consente la separazione fra le due superfici a contatto. Paraffina: La paraffina è il nome corrente dato ad una miscela di idrocarburi solidi, in prevalenza alcani, le cui molecole presentano catene con più di 20 atomi di carbonio. È ricavata dal petrolio e si presenta come una massa cerosa, biancastra, insolubile in acqua e negli acidi. Fu prodotta per la prima volta dall'industriale tedesco Karl von Reichenbach nel 1830. I suoi principali impieghi sono nella fabbricazione di candele, lubrificanti, isolanti elettrici, per la patinatura della carta e per produrre cosmetici, oli, creme per bambini e gomme da masticare.

46 COME SI PUO COMBATTERE L’ INQUINAMENTO DA PETROLIO
Secondo noi l’ inquinamento da petrolio si potrebbe combattere , svolgendo queste azioni: Utilizzare più automobili elettriche Riciclare la plastica in tutte le raccolte di differenziata

47 Secondo noi il mondo senza petrolio sarebbe meno inquinato, con meno malattie.

48 La plastica

49 Cos’ è la plastica ? La plastica è un materiale largamente diffuso nella nostra vita quotidiana. Viene prodotta in laboratorio impiegando in massima parte petrolio e altri elementi come il carbone, la cellulosa e gas naturali. Le materie plastiche sono materiali organici o semiorganici. Plastica è il termine comunemente usato per indicare un' ampia serie di materiali sintetici o semi-sintetici usati in una vasta e crescente gamma di applicazioni che vanno dal settore degli imballaggi a quello dell'edilizia, delle auto e dei dispositivi medicali, a quello dei giocattoli, dell'abbigliamento, ecc. La plastica, materiale considerato recente e “moderno”, ha per molti versi invece una storia che può essere fatta partire dai tempi più remoti. Sin dall’antichità infatti l’uomo ha utilizzato dei veri e propri “polimeri naturali”, come l’ambra, il guscio di tartaruga o il corno. 

50 LA? La plastica, come la maggior parte dei polimeri sintetici, è una lunga molecola lineare composta da monomeri, unità base che possono essere costituite da molecole identiche, o da combinazioni di due o più molecole diverse. Per produrla è necessaria una reazione chimica, durante la quale i monomeri si saldano l’uno all’altro e formano una catena. La polimerizzazione avviene per una combinazione di calore, pressione e reazioni enzimatiche di catalizzazione. Il risultato può essere un’addizione (i monomeri rimangono quindi intatti), o una condensazione (parti di molecole si saldano tra loro). Il comune polietilene, utilizzato per i sacchetti, è per esempio costituito da monomeri di etilene, un composto che, in natura, si trova nella frutta matura. La polimerizzazione viene innescata da un catalizzatore, il perossido di benzoile, che con il calore si spezza in due frammenti, due radicali liberi, ciascuno dei quali ha alcuni elettroni disponibili per formare altri legami. Gli elettroni si legano a un atomo di carbonio di una molecola di etilene, che a sua volta si rende disponibile a legarsi con un’altra, provocando una reazione a catena.

51 come si ricicla ? Come avviene il riciclo della plastica? Il processo di riciclo della plastica permette di trasformare un rifiuto di imballaggio in una nuova materia prima, o meglio, in una materia prima-seconda che potrà essere riutilizzata per dare vita a nuovi oggetti. Lo spiega il  Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi, che si occupa, tra le altre cose, del recupero e del riciclo della plastica. I rifiuti possono essere gestiti in maniera ecologica, sostenibile e produttiva, al fine di creare un indotto economico nazionale e di garantire possibilità occupazionali. Il processo di riciclo della plastica deve risultare il più possibile virtuoso. Quando i rifiuti di plastica post-consumo vengono valorizzati al 100%, siamo di fronte ad un processo che porta ad una elevata percentuale di riutilizzo del materiale riciclato e alla trasformazione degli scarti non riciclabili restanti.

52 LA NOSTRA EUROPA

53 QUALI SONO LE SUE PROPRIETA’
Le Proprietà possedute dalla plastica sono diverse una seconda del polimero che la costituisce: • Buona Resistenza meccanica • Resistenza alle basse temperature • Ottimo isolamento termico ed elettrico Ottima resistenza alla corrosione chimica SIA che atmosferica con lento fenomeno di invecchiamento Leggerezza Compatibilità con gli alimenti ( in alcuni casi ) PUO’ ESSERE UTILIZZATA : Nell’ industria Nei trasporti Negli imballaggi

54 LE INDUSTRIE L’industria europea della plastica fornisce un significativo contributo al benessere in Europa stimolando l’innovazione, creando una discreta qualità di vita per i cittadini e favorendo il rendimento energetico, il reimpiego delle risorse e la protezione del clima. Più di 1,45 milioni di persone trovano lavoro in aziende (principalmente piccole e medie imprese dell’industria di trasformazione) per un fatturato globale di €320 miliardi annui. Il settore della plastica comprende i produttori di polimeri (rappresentati da PlasticsEurope), i trasformatori (rappresentati EuPC) e i produttori di macchine (rappresentati da EUROMAP).

55 I TRASPORTI Quella dei trasporti è una delle prime politiche comuni dell'Unione europea (UE). Essa è disciplinata dal titolo VI (articoli da 90 a 100) del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Dall'entrata in vigore del trattato di Roma nel 1958, tale politica si è concentrata sull'eliminazione degli ostacoli alle frontiere tra gli Stati membri per contribuire alla libera circolazione delle persone e dei beni. Le sue linee principali sono volte a realizzare il mercato interno, assicurare uno sviluppo sostenibile, sviluppare le grandi reti europee, gestire lo spazio, rafforzare la sicurezza e sviluppare la cooperazione internazionale. Il mercato unico ha segnato una vera svolta nella politica comune dei trasporti. Dalla pubblicazione del libro bianco del 2001 (revisionato nel 2006), tale politica è orientata allo sviluppo armonioso e coerente delle diverse modalità di trasporto, in particolare attraverso la co-modalità, ossia l'utilizzo di ciascuna modalità di trasporto (terrestre, marittima o aerea) nella maniera più efficace.

56 GLI IMBALLAGGI COSA SONO ?
Sono i contenitori e gli imballi con cui vengono confezionati i prodotti finiti che si acquistano in negozi anche di tipo alimentare. 

57 IL PRIMO CONSIGLIO UTILE!
Non usare sacchetti in plastica per lo shopping – Le borse di plastica danno un contributo davvero importante all’inquinamento, soprattutto dei mari, basti pensare che sono un trilione i sacchetti che vengono utilizzati ogni anno in tutto il mondo. Riutilizzare lo stesso sacchetto più volte per fare la spesa può sicuramente aiutare, ma si può fare di più: esistono bags in tessuto o materiali naturali che possono essere riutilizzate praticamente all’infinito e che risultano anche più resistenti. La tecnologia ha inoltre scoperto delle formulazioni che vengono elaborate a partire da sostanze naturali e che le rendono, dopo il loro uso, completamente biodegradabili e compostabili, un esempio per tutti, le shopper in Mater-Bi, realizzate a partire dal mais dell’Italiana Novamont .

58 SECONDO CONSIGLIO! Non comprare acqua in bottiglia .
Ormai si è diffuso l’uso di acqua in bottiglia, ritenuta più pura perché di “sorgente”. Molti studi hanno evidenziato però come la qualità dell’acqua di casa, la maggior parte delle volte, non sia inferiore a quella dell’acqua di bottiglia. A volte può risultare troppo ricca di calcare o di cloro, ma a questo si può sopperire con l’uso di caraffe con il filtro oppure con un depuratore con filtri ai carboni attivi, non particolarmente costoso.

59 TERZO CONSIGLIO! Ridurre il packaging alimentare e sceglierlo in carta, cartone. Nell’era del consumismo ogni prodotto che troviamo al supermercato ha anche la sua versione “monodose”, adatta per piccoli usi o per le persone single, ma spesso organizzandoci meglio possiamo anche prendere confezioni più grandi (che ci fanno pure risparmiare) e ciò che non viene consumato subito si può ad esempio congelare. È possibile poi optare per confezioni in carta, cartone o tetrapack, che oggi in Italia viene riciclato con la carta. Il loro riciclo ha un impatto molto più ridotto rispetto a quello della plastica.

60 QUARTO CONSIGLIO A lavoro portare il caffè con un thermos – Il caffè della macchinetta viene servito in bicchieri di plastica usa e getta e tra l’altro spesso non è di qualità così eccelsa. La soluzione ad entrambi i problemi potrebbe essere portare al lavoro del buon caffè fatto in casa tenuto in caldo in un thermos.

61 QUINTO CONSIGLIO SESTO CONSIGLIO
Comprare giocattoli in legno – Un po’ la moda, un po’ una maggiore sensibilità ambientale, ha già riportato in auge il fascino dei vecchi giochi in legno. Dagli strumenti musicali alle costruzioni fino alla casa delle bambole, esistono sempre più negozi specializzati o linee di una certa marca che rilanciano il legno come materiale per i giochi dei più piccoli. Un modo per giocare in maniera sostenibile, recuperando anche un po’ il piacere dei giochi della tradizione. SESTO CONSIGLIO Acquistare prodotti sfusi – Sia per il settore alimentare che per quello della cosmesi, come per l’igiene della casa, esistono ormai sempre più punti vendita che propongono il commercio di prodotti sfusi. La qualità è la stessa, i controlli garantiscono che si tratti di prodotto fresco e possiamo acquistarli riutilizzando sempre gli stessi contenitori. Per i prodotti alimentari spesso sono disponibili anche sacchetti di carta.

62 SALVIAMO IL MONDO !

63 L’inquinamento dell’aria
Salviamo il mondo L’inquinamento dell’aria

64 Definizione Il primo passo nel definire l'inquinamento atmosferico consiste nel chiarire il confine tra sostanze inquinanti e non inquinanti. Nel 1973 Williamson[1] ha proposto una distinzione tra inquinante e contaminante: un contaminante è "ogni cosa che viene aggiunta all'ambiente che causa una deviazione dalla composizione geochimica media"; l'inquinante, invece, per essere considerato tale deve essere un contaminante responsabile di causare effetti nocivi all'ambiente, inteso in senso lato come unione sia della parte naturale che di quella antropica. I fenomeni di inquinamento sono il risultato di una complessa competizione tra fattori che portano ad un accumulo degli inquinanti ed altri che invece determinano la loro rimozione e la loro diluizione nell'atmosfera. L'entità e le modalità di emissione (sorgenti puntiformi, diffuse, altezza di emissione ecc.), i tempi di persistenza degli inquinanti e il grado di mescolamento dell'aria sono alcuni dei principali fattori che producono variazioni spazio-temporali della composizione dell'aria. Questo è uno dei problemi maggiormente sentiti dalle popolazioni dei grandi agglomerati urbani, di cui ci si è iniziati a preoccupare solamente dagli anni settanta. Da quell'epoca, infatti, in alcuni paesi sono state via via attuate delle politiche per la riduzione degli agenti chimici e di numerose altre sostanze contaminanti presenti nell'aria. Queste azioni per una maggior salvaguardia dell'ambiente hanno dato dei risultati per l'abbassamento delle concentrazioni di alcuni inquinanti come il biossido di zolfo, il piombo e il monossido di carbonio; per altri, ad esempio il biossido di azoto, l'ozono e il particolato atmosferico, agenti per i quali si è scoperto più recentemente la loro criticità per quanto riguarda la salute, non hanno portato i risultati sperati.

65 Come si inquina l’aria L’aria si inquina attraverso: -il fumo
-le industrie -smog delle macchine -Bombolette spray -rifiuti

66 L’effetto serra

67 L’effetto serra Effetto Serra
L’effetto serra è un fenomeno senza il quale la vita come la conosciamo adesso non sarebbe possibile. Questo processo consiste in un riscaldamento del pianeta per effetto dell’azione dei cosiddetti gas serra, composti presenti nell’aria a concentrazioni relativamente basse (anidride carbonica, vapor acqueo, metano, ecc.). I gas serra permettono alle radiazioni solari di passare attraverso l’atmosfera mentre ostacolano il passaggio verso lo spazio di parte delle radiazioni infrarosse provenienti dalla superficie della Terra e dalla bassa atmosfera (il calore riemesso); in pratica si comportano come i vetri di una serra e favoriscono la regolazione ed il mantenimento della temperatura terrestre ai valori odierni. Questo processo è sempre avvenuto naturalmente e fa sì che la temperatura della Terra sia circa 33°C più calda di quanto lo sarebbe senza la presenza di questi gas. Ora, comunque, si ritiene che il clima della Terra sia destinato a cambiare perché le attività umane stanno alterando la composizione chimica dell’atmosfera. Le enormi emissioni antropogeniche di gas serra stanno causando un aumento della temperatura terrestre determinando, di conseguenza, dei profondi mutamenti a carico del clima sia a livello planetario che locale. Prima della Rivoluzione Industriale, l’uomo rilasciava ben pochi gas in atmosfera, ma ora la crescita della popolazione, l’utilizzo dei combustibili fossili e la deforestazione contribuiscono non poco al cambiamento nella composizione atmosferica.

68 L’ambiente l’uomo L'inquinamento agricolo è causato da un uso scorretto ed eccessivo di fertilizzanti e pesticidi. Questi essendo idrosolubili raggiungono le falde acquifere, provocando l'inquinamento del rifornimento idrico di molte città; inoltre non essendo completamente biodegradabili si depositano nei corsi d'acqua favorendo il processo di eutrofizzazione, che porta alla distruzione delle forme di vita presenti l’effetto cancerogeno e l’effetto lesivo sull’apparato respiratorio sono già noti da diverso tempo, ulteriori studi hanno inoltre dimostrato un correlazione fra gas di scarico ed altre patologie di altri apparati:  apparato cardiovascolare: ricercatori scozzesi e svedesi, in uno studio pubblicato nel 2007 sul New England Journal of Medicine, hanno dimostrato un effetto lesivo su pazienti con storia di precedente infarto cardiaco, dopo esposizione a gas di scarico con un aumento dell’ischemia miocardiaca valutabile anche all’elettrocardiogramma;[16] sistema nervoso: la sua manifestazione più nota è nel cosiddetto “mal di testa da traffico”. L’emicrania insorta dopo viaggi in autostrada non si correla solo alle lunghe code, ma all’effetto del particolato e delle polveri sottili. Da quanto emerge da un lavoro di  una squadra di scienziati olandesi pubblicato su Particle and Fibre Toxicology.

69 ACQUA DOLCE

70 L’ORIGINE DELL’ACQUA DOLCE
Milioni di anni fa , in circa 120 anni si formò l’atmosfera e incominciarono a formarsi le nuvole che crearono la pioggia. Piovendo si crearono dei bacini(che ora sono gli oceani: Atlantico, Pacifico e Indiano) e si riempirono d’acqua piovana.

71 Quantità nel mondo Il termine acqua dolce indica genericamente ogni tipo di corso d'acqua interno, derivato più o meno direttamente dallo scioglimento dei ghiacciai e/o dall'acqua piovana. La definizione esclude quindi tutte le acque marine e lagunari, definite salate e salmastre, e comprende quindi laghi, stagni, fiumi, torrenti e ruscelli, tutti corsi d'acqua caratterizzati, come vuole il nome, da una salinità relativamente bassa. Solo il 3% di tutta l'acqua presente sulla superficie della Terra è dolce, e più dei due terzi di questa percentuale si trova in forma solida nei ghiacciai. Dell'acqua liquida presente sulla superficie terrestre, gran parte costituisce i grandi bacini lacustri, come i Grandi Laghi nordamericani o il Lago Baikal in Russia, che trattengono lo 0,26% delle acque dolci totali, e le paludi che ne costituiscono il 0,03%. A causa della loro estensione ridotta rispetto ai precedenti, i sistemi fluviali e le falde acquifere sotterranee costituiscono una percentuale relativamente limitata delle acque dolci totali, lo 0,006%. L'atmosfera, infine, contiene lo 0,4% delle acque dolci totali .Le acque dolci non sono distribuite uniformemente sulla superficie terrestre, essendo abbondanti in alcune regioni geografiche e pressoché assenti in altre. Queste variazioni dipendono dalla morfologia del terreno, dal clima (che a sua volta dipende in gran parte dalla latitudine), dalla temperatura, dai livelli di precipitazioni e via dicendo. Tutte queste variabili portano alla presenza di aree in cui le acque dolci sono estremamente scarse, come nelle regioni desertiche, e aree in cui invece la scarsità di acqua non si verifica quasi mai, come in molte regioni temperate e nelle foreste pluviali.

72 Composizione chimica Per definizione, le acque dolci contengono meno di 500 parti per milione di sali disciolti. Il seguente schema ricapitola le salinità percentuali che definiscono i vari tipi di acque .All'interno di questo ambito, comunque, i livelli di salinità e la composizione chimica relativi ad acque in zone diverse del globo può variare molto, così come tale composizione può variare nel tempo in una stessa zona. Le precipitazioni, da cui le acque dolci originano, portano al suolo diversi materiali presenti nell'atmosfera, così come elementi provenienti dalle masse di acqua marina da cui le nubi si sono formate, o dalle regioni che queste hanno attraversato. Un fenomeno limite è quello delle piogge acide, dovuto alla presenza nelle nubi che originano le precipitazioni di solfuri e composti azotati, derivati dalle attività industriali .Nelle zone costiere, le precipitazioni possono contenere elevati livelli di salinità, qualora le condizioni atmosferiche, ad esempio il vento, abbiano portato nell'atmosfera delle gocce di acqua marina nebulizzata, che poi ricadono a terra come pioggia. Precipitazioni di questo tipo possono contenere livelli elevati di sodio, magnesio, solfati e cloruri oltre che tracce di numerosi altri elementi .Nei terreni desertici, o comunque con suoli secchi e polverosi, il vento può portare in quota sabbia e polvere che, concorrendo a formare le nubi, vengono trasportate lontano insieme ad esse per poi ricadere sotto forma di precipitazioni, originando il fenomeno noto come "piogge di sabbia". A causa dei potenti venti in quota, queste possono avvenire in regioni molto lontane dalle zona d'origine, esempi tipici sono le "piogge di sabbia" che avvengono in Europa o Sud America a causa di nuvole provenienti dal Sahara, e possono portare le acque dolci di tali regioni ad avere livelli elevati di elementi quali ferro ed altri minerali.

73 L’ inquinamento Il tipo di alterazione dei sistemi idrici può essere di natura chimica, fisica o microbiologica e le conseguenze possono compromettere la salute della flora e della fauna coinvolta, fino agli uomini, nuocendo al sistema ecologico e alle riserve idriche per uso alimentare. Ci sono due vie principali tramite le quali gli inquinanti raggiungono l'acqua, per via diretta e per via indiretta. L'inquinamento per via diretta avviene quando vengono riversate direttamente, nei corsi d'acqua, sostanze inquinanti senza alcun trattamento di depurazione. La via indiretta, invece, avviene quando le sostanze inquinanti arrivano nei corsi d'acqua tramite aria e suolo (esempio per dilavamento del terreno in cui sono contenute sostanze nocive). Inquinamento industriale: quotidianamente vengono scaricate sostanze inquinanti in quantità elevate da parte delle industrie, provocando danni all'intero ecosistema acquatico. Si evidenziano tra le maggiori responsabili dell'inquinamento idrico le industrie chimiche, che producono: acido nitrico, soda, acido fosforico, ammoniaca, acido solforico, acido cloridrico ecc. Inoltre, industrie quali cartiere, segherie e caseifici, liberano residui in grado di favorire l’accrescimento di muffe e batteri. Queste sono industrie che, insieme, causano la morte dei molti organismi viventi che ricevono questi scarichi e le acque calde utilizzate per i cicli produttivi. Inquinamento urbano: fa riferimento alle acque che derivano dagli scarichi di abitazioni, uffici e altre strutture che se non vengono sottoposte a trattamenti di depurazione andranno ad incidere nell'inquinamento idrico. È stato principalmente l’aumento della popolazione a rendere il problema dei rifiuti e degli scarichi di fogna un problema alquanto enorme, in quanto sovente vengono inseriti nelle acque per via diretta, senza alcun trattamento di depurazione. Fu la storica Rivoluzione Industriale a determinare l’inizio di un processo di dimensioni mirabili e che non trova un termine: l’urbanizzazione, forse, è la causa principale dell’aumento eccessivo di ogni tipo di inquinamento. A tutt’oggi, infatti, nelle grandi Megalopoli formatesi in seguito a questo processo, non esiste ancora un adeguato sistema di smaltimento dei rifiuti e si genera, così, un ammasso di rifiuti vari (metalli, plastiche, carte e sostanze organiche) non smaltibili e contaminatori delle falde acquifere.

74 Inquinamento agricolo: deriva dall'utilizzo di fertilizzanti e pesticidi in quantità notevoli, e inoltre dallo spandimento di liquami provenienti dagli allevamenti. Queste sostanze possono arrivare alle falde acquifere sotterranee e ai fiumi per dilavamento dei terreni. Inquinamento naturale: è una fonte di inquinamento variabile. Provocata da eventi atmosferici e stagionali, alluvioni e frane. Inquinamento da idrocarburi:è causato soprattutto dal petrolio che fuoriesce dalle petroliere, danneggiate o naufragate, o che è presente negli scarichi delle acque usate per lavare le cisterne petrolifere. Inquinamento termico:è un tipo di inquinamento che va diffondendosi sempre più. Ne è causa l’eccessivo impiego dell’acqua per raffreddare gli impianti delle industrie, in particolar modo nelle centrali termoelettriche. Quindi, vengono rilasciate nell’ambiente enormi quantità di acqua a temperatura differente da quella in cui viene immessa e ciò provoca alterazioni delle condizioni fisiche dell’acqua con moria degli organismi viventi presenti, giungendo così al fenomeno dell’eutrofizzazione. Altri inquinanti idrici sono le acque di scarico contenenti materiali organici che per decomporsi assorbono grandi quantità di ossigeno; parassiti e batteri; i fertilizzanti e tutte le sostanze che favoriscono una crescita eccessiva di alghe e piante acquatiche; i pesticidi e svariate sostanze chimiche organiche; il petrolio e i suoi derivati; metalli, sali minerali e composti chimici inorganici; sabbie e detriti; sostanze o scorie radioattive provenienti dalle miniere di uranio e torio e dagli impianti di trasformazione di questi metalli; dalle centrali nucleari, dalle industrie e dai laboratori medici e di ricerca che fanno uso di materiali radioattivi.

75 …Un grande pericolo per la salute dell’uomo è costituito dalle fogne, che rilasciano acque inquinate da virus e batteri, causando malattie come epatite virale, salmonellosi e tifo. Inoltre, è molto preoccupante il fatto che scarichino in acqua detersivi non biodegradabili o contenenti fosfati. Questi detergenti, che assai sovente si vedono ricoprire di uno spesso strato schiumoso intere superfici d’acqua, per la loro complessa struttura chimica a catene ramificate difficilmente vengono aggrediti e degradati dai batteri in composti più semplici o meno nocivi; tali sostanze pertanto alterano fortemente le caratteristiche fisiche dell’acqua, modificandone la tensione superficiale e provocando la scomparsa, tra l’altro, della flora acquatica, del plancton e, con essi, dei componenti di tutta la piramide trofica. Conseguenza gravissima, oltre all’estendersi di larghi strati superficiali di materie in decomposizione, con relativi miasmi e colorazioni varie, è la diffusione in acque sia dolci sia marine di batteri e virus (del tifo, della dissenteria, del colera, dell’epatite virale, ecc...) e l’assorbimento di questi microrganismi patogeni da parte di molluschi destinati all’alimentazione (quali mitili, ostriche e altri lamellibranchi eduli) e allevati in prossimità di sbocchi di scarichi con conseguente pericolo di gravi epidemie .Le industrie scaricano acque altamente e pericolosamente ricche di agenti chimici, metalli pesanti e veleni. Spesso contengono :Mercurio, il quale rientra nella catena alimentare dell’uomo attraverso il pesce e può arrecare danni notevoli al sistema nervoso, fino a condurre anche alla morte ;Cromo, causa di anemia anche in bassissime concentrazioni, spesso rilasciato nelle acque sotterranee inquinandole ;Piombo, provocatore del saturnismo, grave patologia che causa problemi ai reni e al fegato e può produrre crisi nervose . Un pericolo non poco rilevante è costituito dal petrolio che finisce nelle acque a seguito di incidenti, quali avarie o naufragi, o a seguito dei lavaggi illegali delle petroliere che non avvengono nei bacini predisposti dalla legge, ma nel mare aperto. Si va a costituire una vera e propria barriera impermeabile di strati di petrolio e altri idrocarburi sulla superficie dell’acqua, che non permette lo scioglimento dell’ossigeno atmosferico nell’acqua, causando una moria degli organismi viventi sommersi, per asfissia. Dei danni di tali sostanze ne risentono anche le spiagge, la vegetazione costiera ma soprattutto la fauna acquatica di superficie: basti pensare a molti uccelli marini, i quali ricolmi di queste patine oleose vanno incontro alla morte per avvelenamento o per mancante termoregolazione corporea.

76 Una rappresentazione sintetica del ciclo idrogeologico.

77 Tali forme sono appunto le sette catastrofi elementari; lo stesso Thom le ha battezzate come segue:
piega; cuspide; coda di rondine; farfalla; ombelico ellittico o piramide; ombelico iperbolico o portafoglio; ombelico parabolico o fungo. La teoria costituisce un importante antesignano della moderna teoria del caos e della teoria dei sistemi dissipativi sviluppata da Ilya Prigogine.

78 Usi e consumi dell’acqua
La maggior parte dell’acqua viene prelevata per un utilizzo in agricoltura , specialmente nelle zone più aride del mondo , in Europa e in Nord America il consumo principale è quello industriale e per le centrali idroelettriche . L’acqua utilizzata per uso domestico è relativamente poca . Le falde acquifere sotterranee rappresentano l’unica fonte di acqua potabile ¼ della popolazione mondiale , ma questa risorsa in molti luoghi viene prelevata più velocemente di quanto venga sostituita . La maggior parte dell’agricoltura nel mondo utilizza sistemi di irrigazione che traggono l’acqua dalle falde acquifere . Acqua per uso domestico: 10% per cucinare e bere; 5% pulizia; 20% lavaggio dei vestiti; 35% bagni e docce; 30% scarico del WC. Acqua per industrie; 1l di gasolio usa 10l; 1kg di acciaio usa 95l; 1kg di carta usa 324l.

79 Acqua in agricoltura: 1. 1kg di patate usa 500l; 2
Acqua in agricoltura: 1. 1kg di patate usa 500l; 2. 1kg di grano usa 900l; 3. 1kg di sorgo usa1100l; 4. 1kg di soia usa 1650l; 5. 1kg di riso usa 1900l; 6. 1kg di pollame usa3500l; 7. 1kg di manzo usa 15000l. Irrigazione: 1. 17% terreni agricoli; 2. 35% cibo del pianeta. Paesi più sviluppati: % terreni agricoli irrigati; 2. 40% irrigazione dei campi.

80 Malattie dall’acqua Malattie infettive causate da batteri patogeni, virus e protozoi parassiti sono tra i piu' comuni e più diffusi rischi per la salute causati dall'acqua potabile. La gente entra in contatto con questi microorganismi attraverso l'acqua potabile contaminata, le gocce dell'acqua, l'aerosol e lavandosi o bagnandosi . Alcuno microorganismi patogeni trasportati dall'acqua possono causare malattie gravi o mortali. Alcuni esempi sono la febbre da tifo, il colera e l'epatite A o E. Altri microorganismi inducono malattie meno pericolose. La diarrea è spesso il sintomo principale (figura 1). Le persone con bassa resistenza, soprattutto anziani e bambini piccoli, sono soprattutto soggetti a queste malattie. In tutto il mondo, 1,2 miliardi di persone non hanno accesso a fonti di acqua potabile pulita e 2,4 miliardi sono privi di un adeguato sistema di sanificazione. Ogni anno 5 milioni di persone muoiono a causa di malattie portate dall'acqua. È impossibile stabilire il numero di infezioni microbiologiche portate dall'acqua (figura 2) perché possono essere provocate da diversi fattori. Le malattie sono mal diagnosticate o non sono segnalate. A volte è difficile stabilire la fonte di una malattia legata all'acqua. Sia nuotare in acqua contaminata che la qualità microbiologica o chimica dell'acqua potabile possono causare le malattie.

81 Noi classe 1°B Albu Bogdan Nicusor Alvisi Thomas Lutsyk Lyena
Bellinati Cecilia Martino Luigi Covezzi Nicole Marvulli Elena Dalla Villa Sofia Occhiali Marco Fantoni Giulia Ottoboni Aurora Felloni Sara Poltronieri Giulia Fenzi Margherita Raimondi Giulia Fogli Francesca Raisa Christian Forti Alice Talmelli Chiara Fortini Matteo Vezzani Alessandro Franchi Mattia Zampirolo Nicole Lovo Federico Zincati Melanie Noi classe 1°B


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