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Cosè l’AIDS? Sindrome da immunodeficienza acquisita HIV Sieropositivi

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Presentazione sul tema: "Cosè l’AIDS? Sindrome da immunodeficienza acquisita HIV Sieropositivi"— Transcript della presentazione:

1 Cosè l’AIDS? Sindrome da immunodeficienza acquisita HIV Sieropositivi
Malattia conclamata

2 HIV Sperma Secrezioni vaginali Secrezioni cervicali
Saliva ( concentrazioni di sangue elevate nella saliva dei tossicodipendenti sieropositivi) dal 1998 CDC evitare bacio appassionato

3 Infettività Studio condotto in Uganda Coppie discordanti africane
1/ rapporti sessuali HIV-RNA < 3500 5,1/1000 HIV-RNA >

4 HIV HIV  barriera mucosa
infezione genitale (epitelio)  cellula bersaglio (30-60 minuti) Rapporto recettivo anale-vaginale rischio di trasmissione 0.1-3%; % Rapporto insertivo 0.06% e 0.1% Rapporti vaginali responsabili del 75% delle infezioni da HIV (ripetitività atto sessuale)

5 HIV Fattori che influenzano la trasmissione Infettività del virus
Suscettibilità dell’ospite Carica virale Associazione con altre malattie sessualmente trasmesse

6 Rapporti sessuali a rischio di trasmissione dell'HIV:
Rapporti di penetrazione vaginale - il contagio avviene nel caso in cui sperma, secrezioni vaginali o sangue mestruale infetti vengano a contatto con una lesione delle mucose vaginali o del pene Rapporti di penetrazione anale - la mucosa anale è delicata e soggetta a lesioni/escoriazioni (anche a causa della sua scarsa lubrificazione) e, quindi, questo tipo d i rapporti è ad alto rischio In tutti i rapporti che comportano la penetrazione, l'uso corretto del preservativo elimina ogni rischio di infezione.

7 La fellatio, ossia la stimolazione orale del pene - una persona sieropositiva che pratichi la fellatio a un altra sieronegativa non la espone al rischio di infezione. Quando invece la riceve, in questo caso può trasmettere il virus presente nel suo sperma se il/la partner ha ferite o lesioni nel cavo orale. Sulla possibilità di trasmissione dell'HIV attraverso questa pratica sessuale sussistono tuttora orientamenti diversi: c'è chi sostiene che si tratti comunque di un contatto a rischio - seppur basso - e chi ritiene che tale eventualità sia solo teorica È comunque consigliabile praticare la fellatio utilizzando il preservativo, oppure evitare l'eiaculazione in bocca Il cunnilingus, ovvero la stimolazione orale del clitoride e della vagina - le secrezioni vaginali contengono il virus HIV e, pertanto, esiste una possibilità di trasmissione più che altro teorica. Nella realtà, non esistono casi accertati di contagio attraverso questa pratica sessuale. Il rischio è sicuramente di molto inferiore rispetto agli altri contatti sopra elencati. Il cunnilingus è da evitare durante le mestruazioni.

8 L'anilingus (rimming) - questo contatto è considerato a rischio di altri tipi di infezione. Per proteggersi, anche in questo caso è consigliabile utilizzare una barriera di lattice Il "fisting" o "fist fucking" ovvero la penetrazione anale con pugno - questa pratica viene considerata a rischio per l'altra probabilità del verificarsi di lesioni delle mucose anali

9 Contatto al canale del parto
Infezione ascendente favorita anche dal pH aumentato Condizioni immuno-virologiche della madre Parto prematuro (cesareo riduce il rischio del 50%) Allattamento (> rischi nei primi 9 mesi)

10 Estimated number of people living with HIV and adult HIV prevalence
Global HIV epidemic, 1990‒2005* HIV epidemic in sub-Saharan Africa, 1985‒2005* Number of people living with HIV (millions) % HIV prevalence, adult (15‒49) Number of people living with HIV (millions) % HIV prevalence, adult (15‒49) 50 5.0 30 15.0 25 12.5 40 4.0 20 10.0 30 3.0 15 7.5 20 2.0 10 5.0 10 1.0 5 2.5 0.0 0.0 1990 1995 2000 2005 1985 1990 1995 2000 2005 Number of people living with HIV % HIV prevalence, adult (15-49) This bar indicates the range around the estimate *Even though the HIV prevalence rates have stabilized in sub-Saharan Africa, the actual number of people infected continues to grow Because of population growth. Applying the same prevalence rate to a growing population will result in increasing numbers of people living with HIV

11 A global view of HIV infection
38.6 million people [33.4‒46.0 million] living with HIV, 2005

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16 Cosa fare? Conoscere la malattia e ricordarsi che esiste
Evitare gli scambi di sangue (siringhe, rasoi, ect) Usare il preservativo per i rapporti sessuali Fare e chiedere il test

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18 Usare il preservativo Ti protegge anche dalle altre malattie sessualmente trasmesse!!!!

19 Divisione Malattie Infettive di Verbania
sifilide HIV uretriti MST Cervicite vaginiti PID infezioni virali

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23 DOVE SIAMO? Ambulatorio Malattie Infettive di Verbania
Primario Dott. Poggio MST: LU-VE ore 8-10; MA-GIO ore 14-16 TEST HIV: tutte le mattine dal LUNEDI’ al VENERDI’ ore 8-9 Dr. Poletti Federica, Dr. Bottari Gaetano AFP Loredana e Giovanni

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25 Patogeno Incubazione Clinica e storia naturale
Traponema pallidum Sifilide Primaria gg Secondaria 1-2 sett dopo la primaria Terziaria anni Ulcera non dolente guarigione spontanea in 6-8 sett Sintomi sistemici rash, febbricola, adenopatia, malessere Neurosifilide, cardiovascolare Haemophilus ducrei Cancroide 4-10 gg Ulcera singola o multipla, profonda, dolente edema circostante destruente con suppurazione HSV2 2-7 gg Multiplevescicole dolenti e superficiali, risoluzione spontanea in 1-3 sett ma recidiva Calymmatobacterium granulomatis 1-10 sett Lesioni rilevate non dolenti multiple verrucose +sintomi sistemici Chlamidia trachomatis L1-L2-L3 Linfogranuloma venereo Primaria 3-12 gg Secondaria gg Ulcera peniena, uretriti Linfoadenopatia inguinale suppurata proctite linfangite, malattia sistemica Caratteristiche cliniche delle lesioni ulcerative genitali

26 MST virali, potenza della trasmissione e epidemiologia
Virus Trasmissione sessuale Manifestazione clinica Aree endemiche HIV 1 Moderata AIDS Sub sahara, africa india, sue est asiatico est europa HIV2 Africa ovest CMV Moderata alta Malattia sistemica in immunocompromessi Sud est asia, africa HSV 1-2 Ulcere genitali ricorrenti Globale HPV Verruche carcinoma utero e ano HBV Epatite cronica cirrosi epatocarcinoma Sud asiatico est europa africa HCV Bassa Non noto

27 Trattamento per le MST non ulcerative
Infezione Terapia empirica Non ulcerative Gonorrea Cefriaxone 125 IM o ciprofloxacina 500 Chlamydia Doxiciclina 100 bid x 7 gg o azitromicina 500 Trichomonas Metronidazolo 2 g o 500 bid x 7 gg Ureaplasma Vaginosi batterica Metronidazolo o clindamicina topica Metronidazolo 500 bid x 7gg

28 Trattamento per le MST ulcerative
Infezione Terapia empirica ulcerative Sifilide primaria Benzatin penicillina G 2.4 mU IM x 1 o doxiciclina 100 bid x 14 gg o ceftriaxone 1 g x 10gg Cancroide Ceftriaxone 250 IM o azitromicina 1g o ciprofloxacina 500 bid x3 gg Herpes Aciclovir 400 tid o valacyclovir 1 g bid o famciclovir 250 bid x 10 gg Linfogranuloma verereo Doxiciclina 100 bid x 21gg Granuloma inguinale donovanosi Doxiciclina 100 bid o bactrim bid x 3 sett. O Cipro 750 bid x3 sett

29 Pre-epatico Emolisi Malaria bartonella emoscopia Epatico Virus Batteri e spirochete Protozoi Epatiti febbri emorragiche virali Batterimie e leptospirosi Ameba IgM seriche e PCR Emocolture e test agglutinazione sierologia Anamnesi viaggio e focolai epidemici Post epatico Ostruzione dotti biliari Ascaris clonorchiasi fasciola Esame delle feci


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