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INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012

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Presentazione sul tema: "INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012"— Transcript della presentazione:

1 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012
SCUOLA INFANZIA E PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO IV CORPORENO ANNO SCOLASTICO 2012/13

2 LA CORNICE CURRICOLARE NAZIONALE ENTRO CUI SVILUPPARE
IL DOCUMENTO DELINEA LA CORNICE CURRICOLARE NAZIONALE ENTRO CUI SVILUPPARE L’IDENTITÀ PROGETTUALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

3 IL DPR 89/2009 PREVEDEVA CHE LE INDICAZIONI DEL 2007
POTESSERO ESSERE RIVISTE DOPO IL TRIENNIO , , LA CIRCOLARE MINISTERIALE N°101 DEL 4 NOVEMBRE 2011 HA AVVIATO IL MONITORAGGIO LA CIRCOLARE MINISTERIALE N°31 DEL 18 APRILE 2012 HA ESPLICITATO I CRITERI DI REVISIONE GIUGNO 2012 È STATA PUBBLICATA UNA “BOZZA PUBBLICA” 5 SETTEMBRE È STATA PUBBLICATA LA BOZZA RIVISTA IN BASE ALLE OSSERVAZIONI DEI DOCENTI, ESPERTI …

4 IL 26 NOVEMBRE 2012 IL MIUR HA UFFICIALMENTE
PUBBLICATO LE “NUOVE INDICAZIONI” UNITAMENTE AL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE STESSE. LE INDICAZIONI 2012 SOSTITUISCONO I PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI DEL 2004 (MORATTI) E LE INDICAZIONI 2007 (FIORONI)

5 IL NUOVO DOCUMENTO NON È STATO RIELABORATO EX NOVO, MA È IL FRUTTO DELLA REVISIONE DELLE INDICAZIONI 2007. DERIVA DAGLI ESITI DEL MONITORAGGIO TRIENNALE, DELLA CONSULTAZIONE DIRETTA DELLE SCUOLE E DEL CONTRIBUTO DI ESPERTI

6 INNOVAZIONI FINALITA’ GENERALI : SCUOLA,COSTITUZIONE ED EUROPA
INTERCULTURA NUOVE TECNOLOGIE DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PROFILO DELLO STUDENTE(NUOVO) L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO (AMPLIATO) LA SCUOLA DELL’INFANZIA : - I DOCENTI (NUOVO) - I CAMPI DI ESPERIENZA (RIELABORATI) DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA

7 LA SCUOLA ITALIANA: SVOLGE L’INSOSTITUIBILE FUNZIONE PUBBLICA ASSEGNATALE DALLA COSTITUZIONE , PER LA FORMAZIONE DI OGNI PERSONA E LA CRESCITA CIVILE E SOCIALE DEL PAESE CONSOLIDA LA RESPONSABILITÀ COMUNE DEI DOCENTI CHE OPERANO NELLA SCUOLA DAI 3 AI 14 ANNI ACCOGLIE LE “COMPETENZE-CHIAVE” INDICATE DAL PARLAMENTO EUROPEO DIFENDE LE PECULIARITÀ DELLA NOSTRA CULTURA PEDAGOGICA

8 L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DI ISTITUTO
È ESPRESSIONE DELLA LIBERTÀ D’INSEGNAMENTO E DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA ESPRIME LE SCELTE DELLA COMUNITÀ PROFESSIONALE E L’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO È IL PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE SI SVILUPPANO E ORGANIZZANO LA RICERCA E L’INNOVAZIONE EDUCATIVA A PARTIRE DAL CURRICOLO DI ISTITUTO I DOCENTI INDIVIDUERANNO LE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTI PIÙ EFFICACI, LE SCELTE DIDATTICHE PIÙ SIGNIFICATIVE, LE STRATEGIE PIÙ IDONEE

9 L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DI ISTITUTO
È ESPRESSIONE DELLA LIBERTÀ D’INSEGNAMENTO E DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA ESPRIME LE SCELTE DELLA COMUNITÀ PROFESSIONALE E L’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO È IL PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE SI SVILUPPANO E ORGANIZZANO LA RICERCA E L’INNOVAZIONE EDUCATIVA A PARTIRE DAL CURRICOLO DI ISTITUTO I DOCENTI INDIVIDUERANNO LE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTI PIÙ EFFICACI, LE SCELTE DIDATTICHE PIÙ SIGNIFICATIVE, LE STRATEGIE PIÙ IDONEE

10 ARTEFICE DI OPPORTUNITA’
OGNI SCUOLA VIVE E OPERA COME COMUNITÀ NELLA QUALE COOPERANO STUDENTI, DOCENTI E GENITORI. L’ELABORAZIONE E LA REALIZZAZIONE DEL CURRICOLO: COSTITUISCONO UN PROCESSO DINAMICO E APERTO RAPPRESENTANO PER LA COMUNITÀ SCOLASTICA UN’ OCCASIONE DI PARTECIPAZIONE E DI APPRENDIMENTO CONTINUO LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA TROVA IL SUO PIENO SIGNIFICATO NELLA SCUOLA INTESA COME: COMUNITÀ EDUCATIVA ARTEFICE DI OPPORTUNITA’ AREA APERTA ANCHE ALLA PIÙ LARGA COLLETTIVITA’ CIVILE ELEMENTO CAPACE DI INCLUDERE SFONDI LOCALI, NAZIONALI, EUROPEI E MONDIALI

11 UNA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO
SEGNALATI ALCUNI DOCUMENTI: LA VIA ITALIANA PER LA SCUOLA INTERCULTURALE E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI (2007) LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ (2009) LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (2011) CHE DEVONO ESSERE PRESENTI A SCUOLA E FAR PARTE DELLA CULTURA DI DIRIGENTI, COORDINATRICI E DOCENTI

12 L’ISTITUTO COMPRENSIVO 4 HA INIZIATO QUEST’ANNO IL SUO PERCORSO
L’ISTITUTO COMPRENSIVO 4 HA INIZIATO QUEST’ANNO IL SUO PERCORSO. LA PRIMA NECESSITA’ E’ STATA QUELLA DI COSTRUIRE UNA COMUNITA’ PROFESSIONALE IN GRADO DI LAVORARE IN SINERGIA PER PERCORSI ED OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CONDIVISI PER RENDERE PIU’ INCISIVA LA PROGETTUALITA’ E PER UNA CONOSCENZA E CRESCITA RECIPROCA SI E’ RESO NECESSARIO EFFETTUARE UN MOMENTO DI FORMAZIONE COMUNE PER TUTTI I DOCENTI DELL’ISTITUTO

13 ISTITUTO COMPRENSIVO 4 anno scolastico 2012-2013
Il nostro Istituto comprende le seguenti scuole: SCUOLE D’INFANZIA Alberone, Casumaro, Buonacompra, Reno Centese, XII Morelli SCUOLE PRIMARIE Alberone, Casumaro, Corporeno, Reno Centese, SCUOLA SECONDARIA DI I° Casumaro

14 AGGIORNAMENTO STRUTTURA AGGIORNAMENTO:
Lunedì 21 gennaio : incontro con l’ Ispettore Cerini sulle “ Nuove Indicazioni” Suggerimenti di lavoro che ci ha lasciato: Confrontarsi con gli stimoli di un nuovo testo Proporre micro sperimentazioni didattiche Regolarizzare, portare a sistema, i progetti che “ci hanno convinto”

15 AGGIORNAMENTO All’incontro con l’ Ispettore Cerini sono seguiti 3 incontri così strutturati: Gruppo insegnanti della scuola d’infanzia Gruppo insegnanti scuola primo ciclo, docenti di italiano, matematica, inglese, religione, sostegno

16 SCUOLA DELL'INFANZIA Le rilflessioni sul Documento

17 SCUOLA DELL’INFANZIA I BAMBINI : GIUNGONO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA CON UNA STORIA: IN FAMIGLIA, AL NIDO DI INFANZIA O ALLA SEZIONE PRIMAVERA E HANNO IMPARATO … LE FAMIGLIE : MAMME E PAPÀ (MA ANCHE I NONNI, GLI ZII, I FRATELLI E LE SORELLE) SONO STIMOLATI A PARTECIPARE ALLA VITA DELLA SCUOLA, CONDIVIDENDONE FINALITÀ E CONTENUTI, STRATEGIE EDUCATIVE E MODALITÀ CONCRETE PER AIUTARE I PICCOLI A CRESCERE… I DOCENTI : “OMESSI” NELLE INDICAZIONI 2007, QUI APPAIONO

18 LA SCUOLA DELL’INFANZIA DEVE PENSARE AD UN CURRICOLO LUNGO TRE ANNI
E’ UN CURRICOLO DI PORZIONE FORMATIVA CHE: INCORAGGIA LA SISTEMAZIONE INTENZIONALE E ORGANIZZATA DI ESPERIENZE ED ATTIVITÀ ALIMENTA I PRIMI INTERESSI CULTURALI DEI BAMBINI MEDIANTE LE OFFERTE FORMATIVE DEI CAMPI DI ESPERIENZA

19 DAGLI ORIENTAMENTI DEL 1991, ALLE INDICAZIONI 2007

20

21 MODIFICHE APPORTATE NEL 2012:
I CAMPI DI ESPERIENZA SONO STATI: RIELABORATI RIESAMINATI E RIDEFINITI I CONTENUTI GENERALI DIMINUITI / ACCORPATI / INTEGRATI I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

22 CAMPI DI ESPERIENZA , NUOVE IND.NAZ.
IL SÉ E L'ALTRO : LE GRANDI DOMANDE, IL SENSO MORALE, IL VIVERE INSIEME IL CORPO ED IL MOVIMENTO : IDENTITÀ, AUTONOMIA, SALUTE LINGUAGGI, CREATIVITÀ ED ESPRESSIONE : GESTUALITÀ, ARTE, MUSICA, MULTIMEDIALITÀ I DISCORSI E LE PAROLE : COMUNICAZIONE, LINGUA, CULTURA LA CONOSCENZA DEL MONDO : ORDINE,MISURA, SPAZIO, TEMPO, NATURA

23 LAVORO SVOLTO DAI GRUPPI MISTI DI SCUOLA DELL’INFANZIA DELLE 5 SCUOLE DELL’ IC4
XII MORELLI ALBERONE RENO CENTESE BUONACOMPRA CASUMARO

24 I DISCORSI E LE PAROLE PAROLE CHIAVE:
familiarizzare con una seconda lingua incoraggiare alla lingua scritta aiutare a sviluppare il pensiero logico offrire stimoli osservare valorizzare

25 Osservare attentamente il b. quando entra alla S.I.
Valorizzare il suo patrimonio linguistico Promuovere e rispettare la sua lingua di origine Utilizzare la lingua sotto ogni suo aspetto; la sezione stimola il b. Attivare appropriati percorsi per aiutare il b. allo sviluppo di un pensiero logico-creativo L’ambiente deve favorire ed incoraggiare il b. ad avvicinarsi alla lingua scritta Dare la possibilità di familiarizzare con una seconda lingua nella quotidianità(ambiente plurilingue)

26 Il ruolo dell’adulto Offrire laboratori per esprimersi e comunicare utilizzando la lingua in tutte le sue forme Valorizzare il libro con supporto di libri plurilingue Attività di routines di vita quotidiana

27 IL CORPO E IL MOVIMENTO Obiettivi
Obiettivi Sviluppare il potenziale comunicativo ed espressivo, finalizzato all’autonomia personale(igiene, alimentazione, cura di sé legata alla lettura dei segnali del proprio corpo) Incentivare la sperimentazione di nuovi schemi posturali e motori da applicare nei giochi individuali e di gruppo(strutturati e non) Rinforzare l’identità personale, la conoscenza dello schema corporeo e del proprio potenziale, incrementando la comunicazione espressiva nell’interazione con gli altri

28 interazione con gli altri comunicazione espressiva conoscenza di sé
Parole chiave: interazione con gli altri comunicazione espressiva conoscenza di sé autonomia personale potenziale/limite motorio

29 IMMAGINI, SUONI E COLORI
PAROLE CHIAVE Sviluppo del “senso del bello”, della conoscenza di sé e del mondo che li circonda Interagire con il paesaggio sonoro Accrescere la fiducia nelle proprie potenzialità Spettatore ed attore nelle esperienze multimediali Criticità: partendo dal presupposto che il “senso del bello”, non è un concetto universale ma risente di forti influenze culturali ed ambientali,ci sembra che l'unico canale percorribile per favorire il coinvolgimento emotivo del bambino, sia quello di farlo entrare in contatto con l'opera d'arte; ed anche se l'arte è intorno a noi, è fondamentale “cercarla” ed il ruolo dell'adulto diventa primario Difficile inoltre trovare un “contatto attivo” con i media: alto rischio!

30 RUOLO DELL'ADULTO Vivere insieme l'esperienza Dare significato all'operosità Coinvolgente e partecipativo Stimolante e gratificante TRAGUARDI PRESCRITTIVI Il bambino utilizza tecniche espressive e creative per comunicare, esprimere emozioni... Sviluppa interesse all'ascolto della musica e la fruizione di opere d'arte Criticità: anche l'esplorazione del paesaggio sonoro presuppone un ascolto guidato e delle competenze mirate che, purtroppo, non sempre si hanno

31 LA CONOSCENZA DEL MONDO
PAROLE CHIAVE E CONCETTI INDIVIDUATI Incentivare la naturale curiosità che i bambini manifestano per il mondo che li circonda Imparare a riflettere sulle proprie esperienze, descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con criteri diversi Porre le basi per l’elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria Valorizzare l’attività creativa e il pensiero divergente

32 ARGOMENTI IMPRESCINDIBILI DA AFFRONTARE
LAVORO SULLE QUANTITA’: raggruppare e ordinare oggetti secondo diversi criteri, intuirne le proprietà; eseguire misurazioni (con unità di misura), confrontando, aggiungendo e sottraendo usare simboli (nell’insiemistica)per rappresentare significati ORGANIZZAZIONE FISICA DEL MONDO: osservare e riflettere, cercare spiegazioni sugli effetti che i fenomeni svolgono sulla nostra vita quotidiana, in particolare luce, ombra, calore, scansione del tempo CAMBIAMENTI: del nostro corpo, degli altri esseri viventi, della natura ; trasformazione dei materiali e parti che li compongono, con particolare riferimento alle strutture “invisibili” ORIENTAMENTO SPAZIALE: in particolare i concetti di direzione e di angolo. Riconoscere le forme geometriche in base alle proprietà 

33 Nota bibliografica: Nel campo di esperienza si rimanda all’utilizzo “di storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici”; il nostro gruppo ha suggerito filastrocche, conte, gioco del “mondo o campana”, fiabe come “il lupo e i sette capretti”, “I tre porcellini”, “Pollicino”… Si consiglia l’allestimento di un piccolo laboratorio scientifico, ovviamente in base alle possibilità che la struttura offre, quindi può bastare una scatola o un baule, in cui sia contenuto materiale utile a confronti di peso, di lunghezza, per il galleggiamento, esperimenti con la luce, solidi … Per l’orientamento spaziale si consiglia la sperimentazione di percorsi, di attività psicomotorie, il gioco all’aria aperta…

34 IL SE’ E L’ALTRO PAROLE CHIAVE:
CONSAPEVOLEZZA DELL’IDENTITA’ PROPRIA (corpo/personalità) E ALTRUI ACQUISIZIONE DELLE PRIME REGOLE DI CONVIVENZA DEMOCRATICA (cit. Indicazioni 2012: Scuola dell’infanzia come “Prima Palestra”) RICERCA DEI “PERCHÉ” DELLA VITA QUOTIDIANA RUOLO DELL’ADULTO: SOSTEGNO ALLE GENITORIALITÀ ED ALLEANZA EDUCATIVA CONTENIMENTO E PROTEZIONE (richiamo alle“Indicazioni del 2007”) ASCOLTO COSTRUTTIVO E PARTECIPATO FIGURA RASSERENANTE

35 CRITICITÀ E’ difficile pensare che il bambino della scuola dell’ Infanzia possa: superare la fase egocentrica (essa si presenta con forte intensità anche nei primi anni della scuola primaria) “prendere coscienza” della diversità, poiché nei bambini 3-6 anni è già da considerarsi una grande conquista la conoscenza/ accettazione della diversità porsi domande sul “senso del mondo” perché legate ad aspetti morali e religiosi della condizione umana (Dio, vita, morte, dolore..) sarebbe opportuno un confronto con gli insegnanti di Religione Cattolica in merito a queste tematiche

36 TRAGUARDI PRESCRITTIVI:
ACQUISIZIONE DELL’IDENTITÀ PERSONALE GIOCO COSTRUTTIVO E CREATIVO (individuale e di gruppo) ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE (spazi di vita quotidiana ed eventi significativi/routine) CONDIVISIONE DI REGOLE E PRIME FORME DI CITTADINANZA CRITICITÀ Il bambino, in questa fase evolutiva non è ancora in grado di: comprendere il significato di “senso di giustizia”; comprendere spiegazioni relativamente a temi esistenziali; essere consapevole della propria storia personale / familiare e del valore della reciprocità (es. nella turnazione parola/ascolto)

37 DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA
PARAGRAFO NUOVO HA L’OBIETTIVO DI EVITARE FRAMMENTAZIONE SOTTOLINEA UN “PROFILO SOCIO-EMOTIVO” DELL’ ALUNNO IN EVOLUZIONE UTILE PER ELABORARE UN “CONTORNO DEL BAMBINO” NEL PASSAGGIO INFANZIA-PRIMARIA

38 Come ha lavorato la scuola del Primo Ciclo

39 PRIMO INCONTRO: 5 APRILE
Tutti i docenti insieme Lettura delle Nuove Indicazioni come spunto per cominciare a conoscerci come comunità professionale attraverso lo scambio, la condivisione del proprio lavoro Confronto sull’operatività didattica e su problematiche comuni emerse Proposte didattiche per affrontarle SECONDO INCONTRO: 22 APRILE Il lavoro si è svolto a gruppi per segmento di scuola ( primaria e Secondaria di I°) e per disciplina.

40 SCUOLA PRIMARIA gruppo di Lettere
Confronto sui traguardi per lo sviluppo delle competenze Articolazione degli obiettivi Ciò che il Curricolo di italiano, storia e geografia d’Istituto deve contenere nel passaggio alla scuola secondaria di I°

41 SCUOLA SECONDARIA DI I°
Avendo rivisto già all’inizio dell’anno scolastico la programmazione d’istituto e le singole unità di apprendimento, nell’ottica della Bozza di settembre 2012, essa è già stata impostata tenendo conto di: Traguardi per lo sviluppo delle competenze Competenze in chiave di cittadinanza (con suggerimenti sui comportamenti osservabili) come filo conduttore unitario del percorso formativo e didattico Competenze specifiche (che fanno capo alle singole discipline) Unità di apprendimento con percorsi articolati (conoscenze abilità) per lo sviluppo delle competenze, uniti alla valutazione del processo (impegno, collaborazione… E’ necessario rivederla nell’ottica del profilo del quattordicenne (al termine del primo ciclo di istruzione)

42 AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Riteniamo interessante ,come spazio di autonomia scolastica e quindi di identità d’istituto, valorizzare alcuni “momenti metodologici” per promuovere l’azione formativa

43 Progetti già in atto: Percorsi di Continuità in collaborazione con gli “Incontri con l’autore” Giornalino d’istituto Aspetti positivi: Ambiente motivante in cui agli alunni vengono affidati compiti da portare a termine in”autonomia e responsabilità” Integrazione tra competenze specifiche (discipline) e competenze in chiave di cittadinanza Esperienza attiva dell’alunno Collaborazione, accoglienza, Approccio interdisciplinare Saperi di base uniti all’utilizzo della tecnologia

44 TERZO INCONTRO: 7 MAGGIO
Momento comune: Abbiamo concordato su un “telaio” di lavoro condiviso: competenze, abilità e conoscenze in italiano nel passaggio tra la Primaria e la Secondaria

45 Problematiche comuni emerse:
Tempi limitati di attenzione e concentrazione Difficoltà nell’esposizione orale Difficoltà nel lavoro di gruppo (classe come gestione dei conflitti)

46 Riflessioni sui motivi della problematicità:
Lavorare su tempi di attenzione, abituarli all’esposizione orale, abituarli al lavoro di gruppo richiede molto tempo e le situazioni contingenti delle classi nella quotidianità scolastica sono sempre più complesse: Alto numero degli alunni Alunni con bisogni educativi specifici : diagnosi funzionali, dsa,stranieri, problematiche individuali (sempre più frequenti) Scarse risorse umane (non ci sono più compresenze, ore a disposizione, ore di docenti di sostegno ed educatori sempre meno…) e materiali ( risorse per ore aggiuntive…)

47 COME FARE? Ambiente di apprendimento Condiviso in alcuni momenti ( Continuità) Specifico nei vari segmenti di scuola ( discontinuità)

48 GRUPPO DI MATEMATICA: Gli obiettivi della scuola primaria sono molti, ma nessuno delegabile alla scuola secondaria di I° in quanto fondamentali e concatenati Nella scuola secondaria le difficoltà maggiori sono legate al calcolo nelle divisioni e nell’effettuare equivalenze Proposta di unità di apprendimento – ponte su attività di insiemistica

49 GRUPPO DI INGLESE: Sono stati fissati gli obiettivi di chiusura dei segmenti scolastici È stata formulata una proposta comune al termine dei due cicli per riconoscimento/valutazione competenze Sono stati definiti gli obiettivi – ponte Confronto e condivisione su metodologie didattiche E’ auspicabile istituire al termine dei segmenti di scuola un esame interno che possa fungere da stimolo e possa essere valutabile per riconoscere il processo di apprendimento della lingua inglese?

50 GRUPPO DI RELIGIONE: Confronto e condivisione su: modalità di costruzione del curricolo verticale d’Istituto Attenzione specifica agli anni _ ponte metodologia didattica

51 ILLUSTRAZIONE DELLE INIZIATIVE, DELLE PROPOSTE, DEI PROGETTI-PONTE EMERSI NEI GRUPPI DI LAVORO:
Contenuti-chiave: Dialogo tra discipline (interdisciplinarietà) Essenzialità Priorità ( competenze base) Attenzione e valorizzazione dei momenti di passaggio per la crescita e l’apprendimento, con particolare riferimento alle diversità individuali ( PROGETTO CONTINUTA’)

52 PROGETTO CONTINUITA’ “La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione tra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative…”(Indicazioni per il Curricolo)

53 PROGETTO CONTINUITA’ UNITARIO, ORGANICO, COMPLETO, COERENTE.
La Continuità sottolinea il diritto della persona ad un percorso scolastico : UNITARIO, ORGANICO, COMPLETO, COERENTE.

54 PROGETTO CONTINUITA’ Il nostro Istituto Comprensivo si adopera, con diverse forme di raccordo, coordinamento e piani d’intervento, per assicurare all’alunno un PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO CONTINUO pur mantenendo gli obiettivi differenziati propri di ogni ordine di scuola.

55 PROGETTO DI CONTINUITA’ D’ISTITUTO
FINALITA’: Favorire il pieno sviluppo della persona Promuovere il raccordo pedagogico-curricolare ed organizzativo tra le diverse scuole

56 PROGETTO DI CONTINUITA’ D’ISTITUTO
Il percorso di continuità è rivolto a: ALUNNI GENITORI DOCENTI

57 PIANI D’INTERVENTO PER PROMUOVERE LA CONTINUITA’
Iniziative di passaggio tra classi-ponte (sez.5 anni- cl.1° primaria; cl.5° primaria-scuola secondaria di I°) attraverso progetti didattici Iniziative di informazione per le famiglie Momenti di collaborazione incrociata tra gli insegnanti di ogni ordine di scuola Iniziative di aggiornamento comune tra docenti Conoscenza del percorso attuato dall’alunno attraverso informazioni tra docenti

58 CONTINUITA' INFANZIA-PRIMARIA Attività svolte - 10 ore annuali di attività dell'insegnante di primaria con i bambini di 5 anni - 6 ore di osservazione dell'insegnante di infanzia in prima - utilizzo di un testo di narrativa unico per tutti i plessi - eventuali visite e scambi tra i due ordini di scuola ove possibile -iniziative di confronto tra insegnanti

59 CONTINUTA’ SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I°
ATTIVITA’ SVOLTE: Progetto educazione ambientale (Riciclaggio) Progetto Convivenza Civile (Diritti) Un autore in classe Partecipazione al Giornalino della scuola secondaria di I° Altre attività: lingue comunitarie, letture animate… Gli insegnanti hanno concordato, sulla base di quanto è risultato positivo quest’anno, di riproporre,ampliando alcuni percorsi, le attività svolte anche nel prossimo anno scolastico. I progetti per l’anno - ponte , in collaborazione con i progetti d’Istituto devono poi conferire IDENTITA’ ALL’ISTITUTO STESSO

60 RIFLESSIONI – QUESITI – DUBBI……
Nelle Indicazioni viene valorizzato il lavoro d’equipe e sarebbe opportuno lavorarci nella quotidianità …l’introduzione dell’insegnante prevalente, la mancanza di compresenze e di ore a disposizione ( nella secondaria) ha reso spesso “soli” gli insegnanti nella pratica quotidiana

61 L’ambiente di apprendimento, l’insegnante “tuttologo” deve gestire troppe cose….si condivide la teoria ma a volte i buoni propositi sono impraticabili Profilo dello studente..le competenze attese sono molto alte…è vero che sono punti del lavoro del docente anche se non vengono pienamente acquisiti..ma come tenere conto di tutto ciò nella valutazione?

62 ITALIANO: maggiore attenzione alle competenze di base…come conciliare i tempi necessariamente lunghi per promuovere la scrittura, ad esempio, nella scuola di oggi? MATEMATICA:è fondamentale insistere sui meccanismi o sarebbe più opportuno dedicarsi alla comprensione dei testi e affidarsi maggiormente alla tecnologia per i calcoli? Le ore settimanali sono poche in riferimento a tutto ciò che si deve affrontare

63 VALUTAZIONE: valutazione formativa, valutazione numerica, prove Invalsi…come conciliarle?

64 PROPOSTE - creazione di una banca dati, anche sul sito dell'Istituto, dove inserire idee, aggiornamenti svolti, attività, percorsi effettuati dai docenti su argomenti disciplinari o campi d'esperienza. Vista la scarsità di risorse l'obiettivo che ci si pone è condividere per creare una rete di conoscenze e competenze.


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