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Normativa vigente e nuova norma UNI

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Presentazione sul tema: "Normativa vigente e nuova norma UNI"— Transcript della presentazione:

1 Normativa vigente e nuova norma UNI
ISOLGOMMA “L’isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione” Bologna 15 Marzo 2011 Normativa vigente e nuova norma UNI 11367 Classificazione acustica degli edifici Norme locali Aspetti legali - giuridici Gildo Tomassetti Juri Albertazzi

2 SOMMARIO Normativa locale (RUE)
Normativa nazionale vigente (DPCM 5/12/1997 – DM 18/12/1975)?? Normativa locale (RUE) Sviluppi normativi futuri (Nuovo DPCM–UNI 11637)?? Uno sguardo all’Europa

3 DI COSA PARLEREMO D2m,nT,w L’n,w R’w

4 DI COSA NON PARLEREMO?

5 NORMATIVA NAZIONALE Legge Quadro 26-10-1995, n.447
Regolamenta l’inquinamento acustico D.P.C.M. 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Manca invece il Decreto di cui art. 3 f) indicazione,…………, dei criteri per la progettazione, l'esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie ……., ai fini della tutela dall'inquinamento acustico;

6 A QUALI EDIFICI SI APPLICA?
DPCM 5/12/1997 Art Valori limite. 1. Al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore, sono riportati in tabella B (Allegato A) i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne. Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione A QUALI EDIFICI SI APPLICA? Devono rispettarlo tutti gli edifici per i quali la data di rilascio della Concessione edilizia (o altra autorizzazione prevista) è successiva al (60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ) 6

7 DPCM 5/12/1997 Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 7

8 DPCM 5/12/1997 Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 8

9 tra differenti unità immobiliari
ISOLAMENTO DAI RUMORI AEREI tra differenti unità immobiliari R’w

10 tra differenti unità immobiliari
ISOLAMENTO DAI RUMORI AEREI tra differenti unità immobiliari R’w Classificazione degli ambienti abitativi Requisiti acustici passivi Rumore di impianti tecnologici Potere fonoisolante apparente Isolamento acustico standardizzato di facciata Livello di rumore di calpestio normalizzato Funzionamento discontinuo Funzionamento continuo categoria descrizione R’w D2m,nT,w L’n,w LASmax LAeq A Edifici adibiti a residenza ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 B Edifici adibiti ad uffici ≥ 42 ≤ 55 C Edifici adibiti ad alberghi, D Edifici adibiti ad ospedali ≥ 55 ≥ 45 ≤ 58 ≤ 25 E Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ≥ 48 F Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto G Edifici adibiti ad attività commerciali

11 ISOLAMENTO DAI RUMORI ESTERNI
D2m,nTw

12 ≥ ISOLAMENTO DAI RUMORI ESTERNI D2m,nTw
Classificazione degli ambienti abitativi Requisiti acustici passivi Rumore di impianti tecnologici Potere fonoisolante apparente Isolamento acustico standardizzato di facciata Livello di rumore di calpestio normalizzato Funzionamento discontinuo Funzionamento continuo categoria descrizione R’w D2m,nT,w L’n,w LASmax LAeq A Edifici adibiti a residenza ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 B Edifici adibiti ad uffici ≥ 42 ≤ 55 C Edifici adibiti ad alberghi, D Edifici adibiti ad ospedali ≥ 55 ≥ 45 ≤ 58 ≤ 25 E Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ≥ 48 F Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto G Edifici adibiti ad attività commerciali

13 ISOLAMENTO DAI RUMORI DI CALPESTIO
L’nw

14 ≤ ISOLAMENTO DAI RUMORI DI CALPESTIO L’nw
Classificazione degli ambienti abitativi Requisiti acustici passivi Rumore di impianti tecnologici Potere fonoisolante apparente Isolamento acustico standardizzato di facciata Livello di rumore di calpestio normalizzato Funzionamento discontinuo Funzionamento continuo categoria descrizione R’w D2m,nT,w L’n,w LASmax LAeq A Edifici adibiti a residenza ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 B Edifici adibiti ad uffici ≥ 42 ≤ 55 C Edifici adibiti ad alberghi, D Edifici adibiti ad ospedali ≥ 55 ≥ 45 ≤ 58 ≤ 25 E Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ≥ 48 F Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto G Edifici adibiti ad attività commerciali

15 ISOLAMENTO DAI RUMORI DA IMPIANTI
LASmax - LAeq

16 ≤ ISOLAMENTO DAI RUMORI DA IMPIANTI LASmax - LAeq
Classificazione degli ambienti abitativi Requisiti acustici passivi Rumore di impianti tecnologici Potere fonoisolante apparente Isolamento acustico standardizzato di facciata Livello di rumore di calpestio normalizzato Funzionamento discontinuo Funzionamento continuo categoria descrizione R’w D2m,nT,w L’n,w LASmax LAeq A Edifici adibiti a residenza ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 B Edifici adibiti ad uffici ≥ 42 ≤ 55 C Edifici adibiti ad alberghi, D Edifici adibiti ad ospedali ≥ 55 ≥ 45 ≤ 58 ≤ 25 E Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ≥ 48 F Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto G Edifici adibiti ad attività commerciali Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 16

17 DPCM 5/12/1997 – Tempo di riverbero TR60
Edifici scolastici Il DPCM la Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n°3150 del 22 maggio 1967 “Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici”. “La media dei tempi di riverberazione misurati alle frequenze Hz, non deve superare 1,2 sec. ad aula arredata, con la presenza di due persone al massimo. Nelle palestre la media dei tempi di riverberazione (qualora non debbano essere utilizzate come auditorio) non deve superare 2,2 sec.” Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 17

18 DPCM 5-12-97: corrispondenza normativa
1. Tempo di riverberazione (T) (norma ISO 3382 del 1975) (ISO 3382 del 1997 oppure UNI EN del 1993) 2. Potere fonoisolante apparente (R') di elementi di separazione tra ambienti (norma EN ISO del 1996) (UNI EN ISO del 2000) 3. Isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,nT) (UNI EN ISO del 2000) 4. Livello di rumore di calpestio normalizzato (L'n ) definito dalla norma EN ISO (UNI EN ISO del 2000) 5. Livello massimo di pressione sonora, ponderata A con costante di tempo slow (LASmax ) 6. Livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata A (LAeq ) Indice di valutazione R'w di R’ e indice di valutazione D2m,nT,w di D2m,nT (norma UNI / 5.1 del 1987) (UNI EN ISO del 1997) Indice di valutazione L’n,w di L’n (norma UNI / 5.2 del 1987) (UNI EN ISO del 1997)

19 DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura??
Agli ambienti abitativi di cui all'art. 2, comma 1, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, “ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane”. Quindi in tutti gli ambienti nei quali non è prevista la permanenza di persone il DPCM non si applica. Ad esempio bagni, disimpegni, ripostigli e anche per le cucine non abitabili (applicare con moderazione ed eventualmente al solo isolamento di facciata!!!!! ). Anche perché si potrebbe ritenere che il DPCM non sia applicabile per tutti quegli ambienti (piccoli) per i quali non sussistono le condizioni di applicabilità delle norme tecniche per l’esecuzione delle misure in opera. Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 19

20 DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura R’w??
I requisiti relativi al potere fonoisolante apparente R’w si applicano ad elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari. Un chiarimento in merito alle “distinte unità immobiliari” viene dall’art.2 del DM 2/1/1998 n.28 “Regolamento recante norme in tema di costituzione del catasto dei fabbricati”, in cui si definisce che “L’unità immobiliare è costituita una porzione di fabbricato (...) che presenti potenzialità di autonomia funzionale e reddituale”.

21 DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura R’w??
Quesito Non è chiaro a quali partizioni interne ci si riferisca nel caso di edilizia non residenziale (ad es, ospedali, scuole, uffici) o nel caso di separazione con parti comuni o di servizio dell’edificio (ad es. vani scale). Risposta. BUON SENSO per edifici non residenziali si possono individuare zone funzionali diverse cui applicare i requisiti di legge (ad esempio per ospedali reparti diversi, zone degenza con zone di servizio o uffici amministrativi); idem per le scuole per le quali comunque è vigente il DM 18/12/1975. Per gli uffici invece non ci sono riferimenti. In tutti i casi comunque si consiglia di applicare il DPCM alle strutture orizzontali di separazione tra i diversi livelli. SI VEDA RC 5.1 RE tipo regionale. Per i vani scala si consiglia di applicare il DPCM per quegli ambienti che non collegati ad esso mediante la porta di accesso (ma allora i monolocali??). In generale si consiglia di applicare il DPCM a tutti gli elementi di separazione tra ambienti abitativi e luoghi ove potenzialmente sono presenti sorgenti di rumore (garage, sale condominiali feste bambini etc.)

22 DPCM : Dubbi su D2m,nTw?? Quesito. L’isolamento di facciata dovrebbe essere correlato con il rumore esterno indotto dalle sorgenti sonore presenti nell’areale. Risposta. Il DPCM non considera tale aspetto ovvero non vi è alcuna correlazione evidente tra rumore esterno ed isolamento di facciata, anzi i valori maggiori di isolamento in facciata sono richiesti agli edifici che per la loro destinazione d’uso dovrebbero essere collocati in ambiti urbani particolarmente protetti (Ospedali e scuole ubicati nelle zone di I classe nei piani di classificazione acustica comunale).

23 DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura L’nw??
Quesito. Per il rumore impattivo (L’nw) il DPCM non specifica se la valutazione/misura sia da eseguirsi tra unità immobiliari diverse. Non specifica poi se la misura debba essere eseguita tra unità sovrapposte o anche adiacenti. Quindi?? Soluzione. BUON SENSO La misura si esegue tra unità immobiliari distinte sovrapposte e in casi di oggettiva criticità tra unità adiacenti e sui vani scala. Tale ipotesi è confermata anche da Risposte Ministero dell’Ambiente a quesiti dell’Ing. Giorgio Campolongo del 13/08/2010. Quesito. In caso di edifici a destinazione d’uso mista (ad esempio uffici a piano terra e residenze a piano primo) non è chiaro quali limiti si debbano applicare. Soluzione. BUON SENSO è ragionevole pensare che i limiti del DPCM possono avere senso solo se si considera il solaio “a pavimento” dell’ambiente in esame. Si veda RC 5.2 del RE tipo regionale (ma non tutti la pensano così !!)

24 DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura LASmax LAeq??
Quesito. Per il rumore degli impianti LASmax e Laeq si specifica che la misura deve essere eseguita negli ambienti in cui il livello del rumore è più elevato e in luogo diverso da quello nel quale è ubicata la sorgente di rumore ma nulla si dice se deve essere eseguita tra unità immobiliari diverse. Quindi?? Soluzione. BUON SENSO La misura si esegue tra unità immobiliari distinte sovrapposte o adiacenti (ma non tutti la pensano così) ad eccezione di scuole, ospedali, alberghi ma anche uffici (ma anche qui attenzione!!!). Tale ipotesi è confermata anche da Risposte Ministero dell’Ambiente a quesiti dell’Ing. Giorgio Campolongo del 13/08/2010. Si evidenzia comunque che la misura su impianti a funzionamento continuo deve essere eseguita in ambienti diversi da quello in cui il rumore si origina. Pertanto, ad esempio, il rumore di un fan-coil a servizio di una camera d’albergo deve essere misurato nella camera adiacente (ma anche su questo non tutti sono d’accordo!!).

25 DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura LASmax LAeq??
Quesito. I limiti di rumore degli impianti a funzionamento continuo non sono chiari. Poco sopra alla tabella B dell’Allegato A il DPCM indica che il livello LA e q degli impianti a funzionamento continuo non deve superare 25 dB(A) indipendentemente dalla destinazione d’uso degli ambienti considerati. Tabella B Allegato A del DPCM 5/12/1997 Cat. LAeq D 25 A, C 35 E B, F, G

26 DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura LASmax LAeq??
Il Ministero dell’Ambiente in una circolare del 9/03/1999 (risposta a quesiti settore Ambiente Comune di Genova) sembra far riferimento ai valori riportati nel paragrafo suddetto. Il Consiglio Superiore del Lavori Pubblici in una circolare del 27/05/2003 (risposta quesiti ordine ingegneri di Como) fa riferimento invece ai valori riportati in tabella

27 DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura LASmax LAeq??
Giorgio Campolongo chiede al Ministero dell’Ambiente chiarimenti in merito al D.P.C.M. 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. Il Ministero risponde (U.prot.DVA del 13/08/2010) e le risposte sono qui di seguito. Quesito. Nelle abitazioni il requisito di rumorosità (LAeq) degli impianti a funzionamento continuo, stabilito dal D.P.C.M. 5/12/97, è 25 dB o 35 dB? Risposta Ai sensi dell’art. 2 del D.P.C.M. 5/12/97, le grandezze cui far riferimento nella determinazione del limite di rumorosità prodotta dagli impianti a funzionamento continuo o discontinuo sono definite nell’ALLEGATO A, che costituisce parte integrante del Decreto. Come stabilito nel suindicato Allegato, per gli impianti a funzionamento continuo il limite previsto è pari a 25 dB (A) LAeq.

28 DPCM 5-12-97: chi valuta/chi misura??
Quesito. Il DPCM non specifica se e chi debba eseguire i calcoli previsionali. Risposta. Il DPCM NON OBBLIGA ad eseguire i calcoli previsionali, però richiede che a lavoro ultimato i requisiti acustici siano rispettati. Comunque i calcoli possono essere eseguiti dai progettisti (Circ. Min. Maggio 1998 risposta quesito Ordine Ingegneri di Livorno) a meno di indicazioni specifiche dei Comuni. Quesito. Il DPCM non specifica se debbano essere eseguiti i collaudi Risposta. Il DPCM NON OBBLIGA ad eseguire i le misure di collaudo, però richiede che a lavoro ultimato i requisiti acustici siano rispettati. Le misure devono essere eseguite dal Tecnico Competente in Acustica.

29 DPCM 5-12-97: Ristrutturazioni??
Il DPCM va applicato solo in caso di ristrutturazione totale (circolare 9/03/1999) NON E’ CHIARO !! Si applica ai nuovi impianti tecnologici installati negli edifici (circolare 9/03/1999) NB: analizzare legislazione locale: Leggi regionali Regolamenti edilizi – (Soluzioni conformi…)

30 DM 18/12/1975 Edilizia scolastica
Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n del 22 maggio 1967; D.M. del 18/12/1975 riportante le "Norme tecniche aggiornate relative alla edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica", con particolare riferimento a quanto riportato a punto 5.1; D.M. del 13/09/1977 riportante "Modificazioni alle norme tecniche relative alla costruzione degli edifici scolastici";

31 DM 18/12/1975 Edilizia scolastica Isolamento (indice di valutazione)
Requisiti Isolamento (indice di valutazione) Rif. Normativo Potere fonoisolante di strutture divisorie interne (progetto) Rw >= 40 dB DM 18/12/1975 Isolamento acustico tra due ambienti adiacenti (opera) DnTw >= 40 dB Isolamento acustico tra due ambienti sovrapposti R’w = 50 dB ? DPCM 5/12/1997 Isolamento acustico di facciata D2m,nTW >= 48 dB Livello di rumore di calpestio normalizzato L’nw <= 63 dB? Livello di rumore di impianti LmaxA <= 50 dB(A) o <= 40 dB(A) ?

32 DM 18/12/1975 Edilizia scolastica
Tempo di riverbero

33 Legislazione locale – Emilia Romagna
Delibera della Giunta Regionale del 22/02/2000 n° 268 “Schema di Regolamento edilizio tipo – Aggiornamento dei requisiti cogenti (Allegato A) e della parte quinta, ai sensi comma 2, art.2, L.R. 33/90” I requisiti acustici passivi sono richiamati nei requisiti: RC 5.1 Isolamento acustico ai rumori aerei RC5.1.1 Requisiti acustici passivi delle partizioni (R’w) e delle chiusure (D2m,nTw) RC5.1.2 Rumore prodotto dagli impianti tecnologici (LASmax LAeq) RC 5.2 Isolamento acustico ai rumori impattivi (L’nTw)

34 Legislazione locale – Emilia Romagna
Potere fonoisolante apparente R’w Nel caso di strutture di confine tra unità immobiliari a destinazione diversa si applica il valore della tabella più rigoroso Metodi di progetto Uso della soluzione tecnica certificata Rw  R’w+3 dB Metodo di calcolo A (formula empirica semplificata) Metodo di calcolo B (basato su EN 12354) Soluzioni conformi Isolamento acustico di facciata D2m,nT,w Metodi di progetto Metodo di calcolo C (per chiusure semplici) a partire da Rw Metodo di calcolo D (per chiusure composte) (basato su EN 12354) A lavori ultimati, sia per R’w che per D2m,nT,w Dichiarazione di conformità del tecnico competente oppure Prova in opera

35 Legislazione locale – Emilia Romagna
Rumore prodotto dagli impianti tecnologici Nel caso di servizi a funzionamento continuo LAeq  25 dB(A) Metodi di progetto: (nessun metodo di calcolo adottato) Descrizione dettagliata delle soluzioni tecniche adottate per il rumore A lavori ultimati: prova in opera (SI!!!) secondo normativa (ad es. 8199) Livello normalizzato di rumore di calpestio L’n,w Adottato L’nT,w al posto di L’n,w Specifica per elementi di separazione tra unità immobiliari distinte Il livello da rispettare è quello dell’ambiente disturbante Per edifici scolastici anche per solai interni, ma limite DM Metodi di progetto Soluzione tecnica certificata Ln,w  L’n,w +3 Metodo di calcolo per solai a struttura omogenea (basato su EN 12354) Soluzione tecnica conforme A lavori ultimati: Dichiarazione di conformità del tecnico competente oppure prova in opera

36 Legislazione locale – Emilia Romagna
Lo schema di regolamento innovativo al momento della sua emanazione è ormai obsoleto Le soluzioni conformi sono discutibili Teoricamente qualsiasi scostamento dalle procedure/metodologie indicate richiede l’esecuzione di prove di collaudo in opera Sono state emanate o fatte proprie dall’UNI specifiche norme tecniche per la valutazione previsonale dei requisiti Nonostante questo i requisiti RC 5.1 e RC 5.2 sono richiamati in toto in molti dei RUE dei Comuni della Provincia di Bologna: Associazioni Comuni Valle dell’Idice Associazioni Comuni Terre di Pianura Associazione Comuni terre d’Acqua Associazioni Comuni 5 Valli

37 Legislazione locale – Emilia Romagna
Se il RE tipo è obsoleto c’è chi è ancora all’età della pietra………… Art RE Comune di Imola Delibera C.C. n. 35 del 09/03/2009 Isolamento fonico Negli edifici di nuova costruzione, nella sopra-elevazione, negli ampliamenti o nelle riforme sostanziali di fabbricati esistenti, deve essere prevista e realizzata una protezione contro i rumori che viene di seguito indicata: a) Solai (rumore di calpestio) per edifici di abitazioni, alberghi e pensioni, a più vani. I solai devono essere costruiti con materiale antiformico e spessori tali da assicurare per l’ambiente sottostante un livello massimo di rumore al calpestio (misurato con metodi normalizzati) non superiore a 80 db per frequenze fra 100 e 3000 Hz; b) Pareti interne (tramezzi). Le pareti divisorie fra appartamenti e camere d’albergo, e quelle tra appartamenti e locali di uso comune (androni, scale, ecc.) devono assicurare un isolamento acustico medio di almeno 45 db per frequenze fra 100 e 3000 Hz; Per pareti divisorie tra ambienti di uno stesso appartamento, si può ammettere un isolamento minimo di 30 db per le stesse frequenze; c) Pareti esterne. Per gli edifici fronteggianti strade e piazze, i muri perimetrali devono avere un potere fonoisolante tale da garantire un isolamento acustico di 45 db per le frequenze fra 100 e 3000 Hz.

38 Legislazione locale – Emilia Romagna
….e c’è chi invece è troppo avanti….Comune di Bologna Scheda dE6.1 LIVELLI PRESTAZIONALI E PRESCRIZIONI SPECIFICHE [1] ……………….[1.1]………………. [2] In riferimento alle prestazioni 1.2 e 1.3 (elementi di tamponamento e rumore ed impianti tecnologici) della scheda E6.1 del Rue , perché il requisito sia soddisfatto: [2.1] È necessario garantire il rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici alla normativa vigente, a tal fine si tenga presente che: - Il rispetto del limite associato all’indice del livello di rumore di calpestio dei solai è richiesto solamente per interventi di nuova costruzione, ristrutturazione o cambi d’uso globali (???); - I valori di R’w vanno riferiti a partizioni fra distinte unità immobiliari; - Nel caso di strutture di confine tra unità immobiliari a destinazione diversa si applica il valore limite di R’w più rigoroso - Per gli edifici scolastici deve essere assicurato anche il potere fonoisolante apparente delle strutture divisorie interne fra aule diverse (???); - La rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i limiti imposti dalla normativa vigente e precisamente: Lasmax 35 dB(A) per i servizi a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi idraulici, servizi igienici e rubinetterie) e Laeq 25 dB(A) per i servizi a funzionamento continuo (impianti di riscaldamento, condizionamento, aerazione) [2.2]……………………

39 Legislazione locale – Emilia Romagna
VERIFICHE [5] In sede di progetto: [5.1] ……… [5.2] Per quanto concerne il livello di prestazione di cui al punto 2 deve essere redatta da tecnico abilitato una relazione tecnica che evidenzia e descrive le soluzioni da realizzare, conformi (per materiali e modalità di esecuzione) ad un campione che, a seguito di prove di laboratorio, abbia conseguito un valore di potere fonoisolante RW superiore di almeno 3 dB rispetto al valore dell’indice di valutazione del potere fonoisolante apparente R’W prescritto dalla normativa negli ambienti di lavoro le caratteristiche fonoisolanti e fonoassorbenti delle strutture nonché la geometria dei locali, dovranno limitare le problematiche annesse alla riverberazione ambientale ??????. [5.3]……[5.4]………[5.5]………[5.6]………[5.7]…………………… [6] A lavori ultimati: [6.1] Per quanto concerne i livelli di prestazione di cui al punto 2 deve essere prodotta dichiarazione di conformità alle soluzioni tecniche indicate nel progetto redatta dal direttore dei lavori. Per interventi di nuova costruzione occorre produrre una relazione relativa alla prestazioni acustiche passive concernenti: le misure in opera dell’isolamento acustico per via aerea tra ambienti, le misurazioni in opera dell’isolamento acustico degli elementi di facciata e le misure in opera dell’isolamento dai rumori di calpestio di solai. Tali verifiche, eseguite conformemente alle norme UNI (serie 140/2000 e seguenti), potranno essere eseguite su una porzione di immobile che presenti elementi divisori di tipologia ricorrente.

40 Legislazione locale – Emilia Romagna
Bologna RUE - Autodichiarazione Requ. Igienici

41 Legislazione locale – Emilia Romagna
Bologna RUE- Autodichiarazione Requ. Igienici etc.

42 Legislazione locale – Emilia Romagna
Bologna RE previgente- Autodichiarazione Requ. Igienici

43 Legislazione locale – Emilia Romagna
Bologna RE previgente- Autodichiarazione Requ. Igienici

44 Legislazione locale – Emilia Romagna
Bologna RE previgente- Autodichiarazione Requ. Igienici

45 Legislazione locale – Emilia Romagna
RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

46 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

47 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

48 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

49 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

50 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto – Verifica

51 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto – Verifica

52 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto – Verifica

53 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

54 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

55 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

56 Legislazione locale – Emilia Romagna
RC 5.2 RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

57 LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009

58 LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009

59 LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009

60 art. 20 della L.R. 31/02 Disciplina generale dell’edilizia
LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009 art. 20 della L.R. 31/02 Disciplina generale dell’edilizia la scheda tecnica descrittiva del fabbricato (che deve essere redatta ai fini della domanda di agibilità/conformità) deve inoltre essere completa con le dichiarazioni concernenti la rispondenza dell'edificio ai requisiti obbligatori…… contiene la dichiarazione che sono stati regolarmente effettuati i controlli in corso d'opera e finali e che l'opera realizzata e' conforme al progetto approvato o presentato ed alle eventuali varianti allo stesso. …….. ed e' predisposta ed aggiornata, anche per gli effetti dell'art. 481 del Codice penale, da un professionista abilitato.

61 LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009

62 UNI 11637 – Classificazione Acustica
Nuovo DM UNI – Classificazione Acustica

63 UNI – 10 Appendici

64 UNI – i Descrittori Lid : livello massimo di pressione sonora ponderato A, rilevato con caratteristica dinamica Slow, corretto per il tempo di riverberazione dell’ambiente ricevente Lic : livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A corretto per il rumore residuo e il tempo di riverberazione dell’ambiente ricevente

65 UNI 11637 – Esclusioni Esclusi dalla classificazione:
Unità immobiliari destinate ad attività ricreative e di culto Unità immobiliari di edifici ad esclusivo uso commerciale (ristoranti, bar, negozi…)

66 della classe IV, esso si considera NC.
UNI – Le classi Classe Indici di valutazione D2m,nT,w R’w L’nw Lic Lid I ≥ 43 ≥ 56 ≤ 53 ≤ 25 ≤ 30 II ≥ 40 ≥ 53 ≤ 58 ≤ 28 ≤ 33 III ≥ 37 ≥ 50 ≤ 63 ≤ 32 ≤ 37 IV ≥ 32 ≥ 45 ≤ 68 ≤ 42 Qualora per un requisito si riscontrino prestazioni peggiori rispetto a quelle della classe IV, esso si considera NC. Categoria D.P.C.M. 05/12/1997 D2m,nT,w R’w L’nw LAeq LASmax A ≥ 40 ≥ 50 ≤ 63 ≤ 35

67 UNI 11637 – Chiarimenti Facciate
Falde dei tetti nei sottotetti abitabili Sistemi oscuranti aperti

68 UNI – Chiarimenti Pareti e solai divisori tra 2 unità immobiliari Pareti e solai che separano ambienti abitativi da autorimesse, garage ecc… Pareti e solai (senza accessi) che separano ambienti abitativi da parti comuni

69 UNI – Hotel e pensioni

70 SCUOLE (a tutti i livelli) OSPEDALI, CLINICHE E CASE DI CURA
UNI – Scuole e ospedali SCUOLE (a tutti i livelli) OSPEDALI, CLINICHE E CASE DI CURA

71 UNI – Scuole e ospedali

72 UNI 11367 – Spazi di collegamento

73 UNI 11367 – CLASSIFICAZIONE L’incertezza di misura
L’incertezza di campionamento (informativa) Oltre all’incertezza di misura è possibile anche valutare l’incertezza legata al numero di prove e al livello di fiducia prescelto (70-80%)

74 UNI 11367 –Individuazione delle classi

75 UNI – Appendice L Il rumore esterno

76 UNI – Appendice L I rumori interni

77 UNI – quante misure?? TOTALE 8 misure Norma prevede minimo 3 misure per elementi uguali o 10% del campione (sono ammessi scostamenti del 20%) Totale 24 misure

78 Appendice XX– In discussione
Linee guida per la selezione delle unità immobiliari oggetto di classificazione La casistica ed il numero delle unità immobiliari da sottoporre a misurazione sono determinati dal tecnico esecutore delle misure in accordo con l’impresa, sulla base delle indicazioni contenute nelle presenti linee guida. In generale, si deve selezionare un numero di unità immobiliari non inferiore a due e comunque non inferiore al 10% del totale di unità immobiliari contenute nel complesso edilizio. I criteri di selezione definiti nelle presenti linee guida costituiscono un metodo cautelativo, essendo orientate all’individuazione delle unità più critiche e/o più rappresentative dal punto di vista delle prestazioni acustiche. Al termine delle misurazioni, il tecnico rilevatore certifica la classificazione acustica delle sole unità immobiliari individuate sulla base della metodologia descritta dalla norma UNI   L’eventuale estensione della classificazione acustica determinata dal tecnico che esegue le misure alle altre unità immobiliari del complesso edilizio è responsabilità dell’impresa e/o della direzione lavori. Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 78

79 Appendice XX– In discussione
Linee guida per la selezione delle unità immobiliari oggetto di classificazione Criticità per l’isolamento acustico di facciata maggior numero di ante (solitamente 3, 2, 1); tipologia di serramento, solitamente più critica la porta di ingresso e/o la portafinestra rispetto alla finestra; presenza di sistemi oscuranti a cassonetto (più critici rispetto ai sistemi a persiane o a scuretti interni); presenza di superfici riflettenti sopra o lateralmente al serramento, con il seguente ordine di criticità: facciate con balconi e parapetto aperto, facciate con logge, facciate piane, facciate con balconi e parapetto pieno; superficie finestrata più grande; presenza di serramenti con ridotto numero di guarnizioni; presenza di serramenti con stratigrafia più debole. Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 79

80 Appendice XX– In discussione
Linee guida per la selezione delle unità immobiliari oggetto di classificazione Criticità per l’isolamento acustico di partizioni interne verticali Per l’isolamento acustico ai rumori aerei interni di partizioni verticali (potere fonoisolante apparente) viene stabilito il seguente ordine di criticità: pareti attraversate da solaio in continuo senza la presenza della trave rompi tratta, privilegiando inoltre le situazioni in cui l’orditura delle pignatte del solaio è perpendicolare alla parete; pareti divisorie tra due ambienti abitabili di due U.I., confinanti lateralmente con ambienti accessori di uso collettivo, quali vani scala e/o vani ascensore; presenza di ambienti messi in comunicazione da impianti tecnologici quali cappe di aspirazione adiacenti, scatole di impianti elettrici contrapposte e collegate, canalizzazioni, condotti, ecc.; pareti poste in ambienti sottotetto abitabili (il giunto parete-copertura è un punto debole); pareti parzialmente o completamente attraversate da elementi di impianto; presenza di pareti laterali leggere o giunti critici; pareti divisorie con angoli o variazioni di spessore. Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 80

81 Appendice XX– In discussione
Linee guida per la selezione delle unità immobiliari oggetto di classificazione Criticità per il livello di rumore da calpestio Per l’isolamento acustico ai rumori impattivi (livello di rumore da calpestio) viene stabilito il seguente ordine di criticità: presenza di rivestimenti di pavimentazione in materiale rigido (materiale ceramico, pietra ecc.); presenza di battiscopa in materiale rigido (più critico rispetto al legno); presenza di portafinestra nell’ambiente sorgente; presenza di porta di ingresso nell’ambiente sorgente; ambiente sorgente irregolare (presenza di nicchie, angoli ecc.); presenza di cavedi passanti; adiacenza con vani scale e vani ascensore; ambienti sorgente e ricevente perfettamente sovrapposti; adiacenza tra camere da letto e ambienti più rumorosi (negozi, soggiorni, cucine ecc).  Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 81

82 Nuovo Decreto Il DPR in discussione che sostituirà il DPCM 5/12/1997 riprende i principali contenuti della Norma Tecnica prescrivendo l’obbligatorietà della classificazione acustica per gli edifici di nuova costruzione, per la modifica degli elementi tecnici in caso di interventi di ristrutturazione, e per gli edifici esistenti nel caso di contenzioso o compravendita (Art. 2 Finalità ed obblighi). Viene richiesta la valutazione preventiva da presentare ai Comuni alla richiesta dell’atto autorizzativo con l’obbligo evidentemente di eseguire i collaudi al termine dei lavori. La classe di riferimento per gli edifici di nuova costruzione è la II e, ai fini dell’agibilità, i singoli requisiti relativi alla rumorosità interna, devono rispettare i valori indicati in tabella 2 (art. 6 Valori di riferimento dei requisiti acustici) corrispondenti alla classe indicata. E’ ammessa una tolleranza di 3 dB e di 3 dB(A) per gli impianti, mantenendo comunque il rispetto della classe di riferimento. Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 82

83 Nuovo Decreto Per l’isolamento di facciata la prestazione richiesta è funzionale alla classificazione acustica dell’ambito in cui l’edificio è inserito e delle eventuali fasce infrastrutturali dei trasporti aventi valori limite corrispondenti ai limiti di zonizzazione. I valori richiesti sono riportati nella tabella seguente. Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 83

84 Nuovo Decreto All’art. 9 relativo alle Norme Transitorie, tenuto conto che il suddetto decreto avrebbe dovuto essere approvato entro il luglio di quest’anno, si prescriveva: un tempo di 180 giorni per consentire l’adeguamento delle norme regionali e comunali; l’introduzione in via volontaria della classificazione acustica sino al 31/12/2011; una tolleranza di 3 dB per l’isolamento di facciata sino al 31/12/2012; il raggiungimento della III Classe acustica, anziché della seconda, sino al 31/12/2013. Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 84

85 della classe IV, esso si considera NC.
UNI – Le classi Classe Indici di valutazione D2m,nT,w R’w L’nw Lic Lid I ≥ 43 ≥ 56 ≤ 53 ≤ 25 ≤ 30 II ≥ 40 ≥ 53 ≤ 58 ≤ 28 ≤ 33 III ≥ 37 ≥ 50 ≤ 63 ≤ 32 ≤ 37 IV ≥ 32 ≥ 45 ≤ 68 ≤ 42 Qualora per un requisito si riscontrino prestazioni peggiori rispetto a quelle della classe IV, esso si considera NC. Categoria D.P.C.M. 05/12/1997 D2m,nT,w R’w L’nw LAeq LASmax A ≥ 40 ≥ 50 ≤ 63 ≤ 35

86 Requisiti acustici – Confronto Europa
Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 86

87 Requisiti acustici – Confronto Europa
Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 87

88 Requisiti acustici – Confronto Europa
Paese Grandezza Sorgente Valore limite Note Case in linea Danimarca LA,eq,24h strade  30 dB Livello all'interno ferrovie Svezia Livello all'interno (solo raccomandato) Francia DnAT strade - ferr.  dB(A) Dipende dalla categoria di strada o ferrovia. aerei  35 dB(A) Germania R'res  55 dB 30 Il limite è riferito al livello sonoro sul fronte della facciata. (*) Dipende da condizioni locali 35 40 45 50 > 80 (*) Austria giorno notte  55  45 33 38 43 48 53 58 > 85 > 75 63 Italia D2m,nT

89 Requisiti acustici – Confronto Europa

90 Link Utili http://www.anit.it/acustica.asp
Le prove sono state eseguite in una camera da letto ubicata al primo piano di un edificio in costruzione 90

91 FINE ma ci rivedremo presto!!


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