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“Ho avuto un’illuminazione…”

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Presentazione sul tema: "“Ho avuto un’illuminazione…”"— Transcript della presentazione:

1 “Ho avuto un’illuminazione…”
Decrescita “Ho avuto un’illuminazione…” Da “The New Yorker”

2 Premessa L’economia classica insegue lo sviluppo e la crescita illimitata: l’accrescimento esponenziale di PIL, produzione, consumi, capitale … Dimentichiamo un particolare: viviamo in un sistema chiuso con risorse limitate in cui ovviamente non può sussistere una crescita illimitata!

3 Limiti o no.. continuiamo a inseguire la crescita esponenziale
Questo produce numerose controindicazioni: iniquità, accumulo nelle mani di pochi, esaurimento delle risorse, crisi petrolifera, inquinamento, riscaldamento globale, ecc.

4 Le chiamano esternalità negative…

5 Mai sentita questa frase?
Compra, e fai girare l’economia!!!

6 Ma il libero mercato non è su un altro pianeta!
La "nostra" crescita non è naturale, non è sostenibile, non è perseguibile su questo pianeta, visto che il sistema terrestre è un sistema sostanzialmente chiuso (lenti tempi di rigenerazione).

7 Economia della natura In natura i processi di crescita si presentano ciclici e privi di produzione di rifiuti (fotosintesi clorofilliana, catena alimentare, ecc.).

8 Economia della crescita
La crescita economica invece prevede lo sfruttamento continuo di materia ed energia che, nel sistema terrestre, sono limitate e destinate ad esaurirsi. In più, produciamo una gran quantità di scarti non riciclabili! (rifiuti, CO2, ecc.)

9 “Chi crede che una crescita
esponenziale possa continuare all’infinito in un mondo finito è un pazzo. Oppure un economista.” Kenneth Boulding

10 E così … Mentre noi abbracciamo ciecamente un sistema economico autoaccrescitivo, inseguiamo l'impennata del PIL e auspichiamo che la produzione dei beni di consumo si impenni … il sistema si prepara al collasso. La decrescita non è una disquisizione erudita fine a sé stessa: è impegno per il benessere, per salvaguardare gli ecosistemi, per l’equità.

11 La Decrescita riguarda…
Bioeconomia: Decrescita dello sfruttamento delle risorse naturali, Georgescu-Roegen etc. Ecologia: Difesa degli ecosistemi. Odum, etc... Diversità delle culture: sfida alla logica del profitto, sviluppo e uniformizzazione. Latouche, Rist, Caillé etc. Senso della vita: portare significato nelle nostra relazione con il mondo. Thoreau, Gandhi, Rabhi etc. Democrazia: Decrescita per la democratizzazione. Illich, Fotopoulos, Cheynet etc Equitá: Decrescita dell’inequitá e sfruttamento degli altri esseri umani. Kempf, Sachs, Ariès etc.

12 della crescita infinita
Effetti del modello della crescita infinita Nord vs Sud del mondo: il 20% della popolazione (nord “ricco”) consuma l’80% delle risorse e dei beni. Al restante 80% della popolazione resta solo il 20% residuale nord sud

13 In Italia

14 Living Planet Report: cosa abbiamo perso negli ultimi 50 anni
1/3 copertura forestale ¼ suolo fertile 70% barriere coralline 25% specie marine 11% uccelli 20% rettili ecc. “La 6ª grande estinzione di massa” (“L’uomo potenza geofisica”, Paul J. Cruzen)

15 Earth Over Shoot Day (capodanno biologico)
Calcolo delle superfici biologicamente attive necessarie per rigenerare le risorse primarie utilizzate. Global Footprint Network Dicembre Dicembre Novembre Novembre Ottobre Settembre Settembre Agosto Settembre

16 Surriscaldamento cambiamenti climatici
CO2 ppm 389,96 (dic. 2010) CO2 ppm 390 (20 mln di anni fa) livello dei mari + 20 m temperatura + 10° Bill Mc Kiblen, Terra. Movimento “350.org”

17 Decrescita: quale proposta?
Diminuire i flussi di materia e di energia “A rigore, sul piano teorico si d ovrebbe parlare di a-crescita, come si parla di a-teismo, più che di de-crescita. In effetti si tratta proprio di abbandonare una fede o una religione, quella dell’economia, del progresso e dello sviluppo, di rigettare il culto irrazionale e quasi idolatra della crescita fine a se stessa”. Serge Latouche

18 Il limiti dello sviluppo
“Ci troviamo al bivio tra due scelte alternative: tentare di perfezionare e prolungare la via della sviluppo,cercando di fronteggiare con più raffinate tecniche di dominio della natura e degli uomini le contraddizioni sempre più gravi che emergono (basti pensare all’attuale scontro sul petrolio) o invece tentare di congedarci dalla corsa verso il ‘più grande, più alto, più forte, più veloce’ chiamata sviluppo per rielaborare gli elementi di una civiltà più ‘moderata’ (più frugale, forse, più semplice, meno avida) e più tollerante nel suo impatto verso la natura, verso i settori poveri dell’umanità, verso le future generazioni e verso la stessa ‘biodiversità’ (anche culturale) degli esseri viventi.” Alexander Langer, 1991

19 A chi serve la crescita? Serge Latouche
  “La parola d’ordine della decrescita ha soprattutto lo scopo di sottolineare con forza la necessita dell’abbandono dell’obiettivo della crescita illimitata, obiettivo il cui motore è essenzialmente la ricerca del profitto da parte dei detentori del capitale, con conseguenze disastrose per l’ambiente e dunque per l’umanità. ” Serge Latouche

20 La strategia della decrescita
Le otto “R”: Rivalutare  Ripensare l’attuale sistema di valori Riconcettualizzare  ripensare alcuni concetti fondamentali come quelli di ricchezza e povertà Ristrutturare   adeguare l’apparato produttivo e i rapporti sociali al cambiamento dei valori Rilocalizzare  La cultura, la politica e il senso della vita devono ritrovare un “ancoraggio territoriale” Ridurre  i consumi (non i desideri!) e dunque gli sprechi Riutilizzare/riciclare e produrre in vista del riuso!

21 Rivoluzione copernicana e non violenta della decrescita

22 Mutamento della mentalità: “BenAvere” vs “Buen Vivir”
azione solidale e cooperativa, aiuto reciproco, vivere assieme “Essere”, nel segno della responsabilità: “sono responsabile delle conseguenze delle mie azioni” fruizione condivisa delle ricchezze, inclusione competizione, rivalità e ostilità, individualismo cannibale “Avere”, nel segno di: “è mio e ne faccio ciò che voglio” egoismo predatorio e consumismo compulsivo

23 Cambio del modello economico
Commons (beni comuni) Oikos-nomia, Eudamonia (Aristotele 500 a.C.): buon vivir, joua de vivre, felicità, benessere durevolezza, economicizzazione sufficienza, sazietà, resilienza utilità, necessità lavoro creativo che dona utilità agli altri Commodities (merci) Economia di mercato (global market system). intensificazione della produttività e del rendimento eccesso, crescita illimitata, dismisura, “cornucopia” dominio dell’accumulazione di denaro e del valore di scambio lavoro coatto

24 Trasformazione dei sistemi di organizzazione dei poteri
Dominio della ragione economica e della proprietà. Totalitarismo del mercato che cattura ogni cosa. Pervasività, eteronomia. Lex mercatoria neocorporativa (Soft Law) Potere verticale, concentrato, gerarchico Post-democrazia (mercato della politica) Formazione della cittadinanza attiva, autodeterminazione, auto-organizzazione autogoverno, auto-nomia, capacitazione, empowerment, corresponsabilità Potere condiviso, disperso, partecipato e inclusivo, orizzontale e rispettoso Democrazia sostanziale e progressiva

25 Decrescita: non vogliamo “sacrificarci”, ma riscoprire il piacere del buen vivir
«C'è una buona notizia: la rinuncia al nostro modello di vita non è affatto il sacrificio di qualcosa di intrinsecamente buono, per timore di incorrere nei suoi effetti collaterali nocivi - un po' come quando ci si astiene da una pietanza squisita per evitare i rischi che potrebbe comportare. Di fatto, quella pietanza è pessima di per sé, e avremmo tutto da guadagnare facendone a meno: vivere diversamente per vivere meglio». Ivan Illich

26 La decrescita in (buona) pratica
Partecipa a uno dei laboratori!

27 La decrescita in (buona) pratica
Avviamento laboratorio Decrescita Portici, Villa Savonarola 22 ottobre 2011

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29 Per “decrescere”… Scuola permanente della decrescita: Villaggio Solidale di Burolo Scuole Estive (Sant’Erasmo, Orvino, Torraca, Pesaris, ecc.) Conferenze internazionali (Venezia 2012) Verso Venezia 2012 La Città dei Beni Comuni, Portici (NA) ….buone pratiche

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31 Grazie per l’attenzione!
Marina Ferrara Roberto Todisco Le Storie di Altro


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