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L’ACQUA IN EMILIA-ROMAGNA

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Presentazione sul tema: "L’ACQUA IN EMILIA-ROMAGNA"— Transcript della presentazione:

1 L’ACQUA IN EMILIA-ROMAGNA
Caratteristiche dei corsi fluviali del territorio modenese e limitrofo Ricerca a cura di Dominianni Luca

2 PREMESSA... COME FACCIAMO PER STABILIRE SE UN’ACQUA E’ BUONA OPPURE NO? L’acqua che scorre nei fiumi e nei torrenti, così come per quella potabile, deve rispettare alcuni parametri stabiliti dalla Legge Europea e Nazionale. Tali valori devono assolutamente essere rispettati. Se ciò non avvenisse, gli enti pubblici responsabili potrebbero essere soggetti a sanzioni.

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4 COMPOSTI INORGANICI INDESIDERATI

5 NITRATI I nitrati sono presenti naturalmente nell'ambiente facendo parte del ciclo di decomposizione delle sostanze azotate. Inoltre, apporti di nitrati nelle acque di falda possono derivare principalmente dall'utilizzo di fertilizzanti contenenti azoto inorganico o da scarichi contenenti azoto di origine organica. Limiti di legge previsti: 50 mg/L

6 CLORURI Lo ione cloruro è ampiamente distribuito in natura sotto forma di sali di sodio (NaCl), di potassio (KCl) e di calcio (CaCl2). La soglia di percezione organolettica (sapore salato) dei cloruri di sodio e di calcio nelle acque potabili è intorno a 200 – 300 milligrammi/litro. Limiti di legge previsti: 250 mg/L

7 - - - - SOLFATI Lo ione solfato (SO42-) è ampiamente presente in natura, derivato dalla maggior parte dei sali presenti nel terreno. Esso, pertanto, non ha alcun effetto negativo sull’organismo, ma come ogni composto chimico, può risultare deleterio se assunto in grandi quantità. Un eccesso di zolfo, infatti, può causare disfunzioni in varie parti del corpo, tra cui muscolatura e cervello. Limiti di legge previsti: 250 mg/L

8 FLUORURI Il fluoro è uno degli elementi che possiamo trovare in minuscole quantità nella crosta terrestre e libero in aria. Tuttavia, esso è raramente presente nella sua molecola F2, e molto maggiormente presente sotto forma di ione derivato da un suo sale. Esso, però, se presente in grandi concentrazioni, può causare serie malattie ai denti ed all’apparato locomotore. Limiti di legge previsti: 50 μg/L

9 FERRO Il ferro è in genere presente nelle acque sotto forma di bicarbonato ferroso. La sua presenza è sempre in stretta dipendenza dalla costituzione chimico-mineralogica del suolo e, in acque telluriche profonde, si può rilevare un contenuto in ferro sino ad oltre 70 milligrammi/litro. Limiti di legge previsti: 200 μg/L

10 MANGANESE Il manganese può riscontrarsi sia nelle acque telluriche sia in quelle superficiali. Nelle acque telluriche esso deriva dalla composizione mineralogica delle rocce attraversate mentre nelle acque superficiali può riscontrarsi quando le stesse sono raccolte in bacini. Il manganese, al pari del ferro, altera le proprietà organolettiche dell’acqua. Limiti di legge previsti: 45 μg/L

11 ARSENICO PIOMBO CROMO Devono essere assenti! Tuttavia, in alcune occasioni, l’arsenico è presente nel terreno, così come il cromo, risultato degli scarti industriali. Data la loro tossicità, i valori massimi sono molto bassi: Cromo (50 µg/L) – Piombo (10 µg/L) – Arsenico (10 µg/L)

12 COMPOSTI ORGANICI INDESIDERATI

13 IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
Gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) leggeri (naftalene e fluorene) sono inquinanti ubiquitari che, per la loro solubilità in acqua, possono giungere ad inquinare le acque sotterranee. Essi sono altamente tossici per l’ambiente, tant’è vero che il limite di legge è molto basso, e possono derivare da combusioni incomplete di combustibili fossili o dai residui delle asfaltature delle strade. Limiti di legge previsti: 0,10 μg/L

14 ANTIPARASSITARI Un antiparassitario è un prodotto chimico impiegato in agricoltura per controllare, respingere, attirare ed uccidere parassiti, che sono degli organismi che entrano in competizione con l'uomo riguardo al cibo, distruggono le proprietà, causano malattie o sono considerati un fastidio. Gli antiparassitari sono normalmente, anche se non sempre, velenosi. Limiti di legge previsti: 0,10 μg/L

15 TRI / TETRACLOROETILENE
Il tetracloroetilene è un alogenuro organico. La sua struttura è assimilabile a quella di una molecola di etene i cui quattro atomi di idrogeno sono stati sostituiti da altrettanti atomi di cloro. È un composto nocivo per inalazione e pericoloso per l'ambiente (come molti alogenuri organici è scarsamente biodegradabile). Il tricloroetilene, noto anche col nome commerciale di trielina, è una sostanza organoalogenata la cui struttura chimica è quella di una molecola di etene in cui tre atomi di idrogeno sono sostituiti da tre atomi di cloro. È un sospetto cancerogeno Limiti di legge previsti: 10 μg/L

16 TRIALOMETANI Il Trialometano è un composto nel quale tre atomi di idrogeno della molecola di metano (CH4) sono sostituiti con atomi di uno o più alogeni. Se i tre idrogeni sono sostituiti con tre atomi dello stesso alogeno, allora il composto viene detto aloformio: cloroformio (CHCl3), bromoformio (CHBr3), iodoformio (CHI3), fluoroformio (CHF3). I trialometani, ed in particolare i clorofluorocarburi, sono altamente dannosi per l'ambiente e l'atmosfera; molti inoltre sono considerati cancerogeni. Limiti di legge previsti: 30 μg/L

17 LE CASSE DI ESPANSIONE Altre strutture caratteristiche della nostra regione, a livello idrico, sono le casse di espansione, ovvero opere idrauliche costruite in prossimità di un corso d’acqua che ha lo scopo di ridurne le portate in piena. Le casse di espansione sono normalmente di due tipi: in linea ed in parallelo.

18 Schema planimetrico di una cassa d’espansione
Schema planimetrico di una cassa d’espansione. Da qui si riesce a notare la complessità di tale opere.

19 LE CONOIDI DEL TERRITORIO MODENESE E LIMITROFO

20 COSA INTENDIAMO PER CONOIDE?
Si definisce conoide alluvionale (o di deiezione) un corpo sedimentario composto da un accumulo di sedimenti rocciosi, con forma generalmente a ventaglio. Questi depositi sono generalmente formati da un corso d’acqua a regime torrentizio allo sbocco di una valle montana in una pianura o in una valle più grande.

21 La conoide è costituita da varie sottoparti, le quali vengono attentamente studiate. Spesso, le composizioni chimiche delle sottoparti sono completamente diverse tra loro. Dipende dalle caratteristiche naturali e antropiche.

22 CONOIDE TIDONE-LURETTA
POSIZIONE: Ovest di Piacenza Surplus idrico occidente Ferro poco presente Nitrati in aumento Manganese assente Alta concentrazione cloruri Alta concentrazione solfati Alta concentrazione organoalogenati

23 CONOIDE TREBBIA-NURE POSIZIONE: Piacenza e sud Piacenza
Nitrati mediamente alti Cloruri scarsi in Nure Solfati elevati in Nure Solfati scarsi in Trebbia Ferro poco presente Manganese poco presente Forte calo organoalogenati

24 CONOIDE DELL’ARDA POSIZIONE: Sud-Sud-Est Piacenza
Cloruri in valori elevati Nitrati non preoccupanti Solfati non significativi Ferro nella norma Organoalogenati nella norma

25 CONOIDE DELLO STIRONE POSIZIONE: Nord-Sud-Est di Piacenza
Nitrati in forte presenza Cloruri poco presenti Ferro in forte presenza Solfati poco presenti Manganese in forte presenza Organoalogenati nella norma

26 CONOIDE DEL TARO POSIZIONE: Sud-Ovest di Parma
Nitrati in forte presenza Organoalogenati nella norma Cloruri in forte presenza Ferro in discreta presenza Manganese in forte presenza Presenza di ammoniaca

27 CONOIDE PARMA-BAGANZA
POSIZIONE: Sud-Est Parma Cloruri in forte aumento Nitrati non allarmanti Organoalogenati in aumento Ferro in scarse quantità Manganese poco presente

28 CONOIDE DELL’ENZA POSIZIONE: Est Parma Ferro abbastanza presente
Nitrati poco presenti Manganese in media quantità Scarsa presenza di cloruri Solfati in scarsa quantità Organoalogenati inoffensivi

29 CONOIDE DEL CROSTOLO POSIZIONE: Reggio nell’Emilia
Nitrati in forte crescita Organoalogenati nella norma Cloruri in crescita Solfati in crescita Ferro in media quantità Manganese in media quantità

30 CONOIDE SECCHIA-TIEPIDO
POSIZIONE: Sud Modena Nitrati in leggero aumento Solfati non preoccupanti Cloruri in concentrazioni elevate Non si rileva ammoniaca Organoalogenati tipici della zona Ferro in lieve presenza Manganese in lieve presenza

31 CONOIDE PANARO-SAMOGGIA
POSIZIONE: Est Modena Nitrati non omogenei Solfati nella norma Cloruri non omogenei Ferro in forte presenza Manganese in forte presenza Organoalogenati persistenti

32 CONOIDE RENO-SAVENA POSIZIONE: Nord-Ovest Bologna
Nitrati in forte presenza Assenza di ammoniaca Solfati in forte presenza Diminuzione di cloruri Alta presenza di manganese Ferro in grandi quantità Organoalogenati allarmanti

33 CONOIDE DELL’IDICE POSIZIONE: Nord-Ovest Bologna
Cloruri in forte presenza Nitrati in calo Elevati valori di solfati Ferro in quantità moderate Manganese preoccupante Organoalogenati allarmanti (in calo)

34 CONOIDE SILLARO-SANTERNO
POSIZIONE: Est Bologna Nitrati in forte aumento Diminuzione di cloruri Media presenza di ammoniaca Zone prive di Fe e Mn Elevato carico di solfati Organoalogenati assenti Zone cariche di Fe e Mn

35 CONOIDE SENIO-LAMONE POSIZIONE: Nord-Ovest Forlì-Cesena
Forte presenza di solfati Nitrati quasi assenti Ferro in discreta presenza Cloruri non rilevanti Manganese in discreta presenza Organoalogenati poco presenti Stato ambientale scadente

36 CONOIDE MONTONE-RONCO
POSIZIONE: Est Forlì-Cesena Nitrati in grandi concentrazioni Organoalogenati nella norma (picchi) Nitrati in aumento Cloruri in elevate concentrazioni Solfati in aumento Fe e Mn in aumento

37 CONOIDE DEL SAVIO POSIZIONE: Cesena Ferro in discreta quantità
Nitrati nella norma Manganese in discreta quantità Cloruri nella norma Solfati nella norma Organoalogenati assenti

38 CONOIDE DEL MARECCHIA POSIZIONE: Ovest Rimini
Nitrati in forte presenza Ammoniaca in diminuzione Nitrati in crescita Cloruri omogenei (picchi) Solfati in forte concentrazione Manganese e ferro omogenei Organoalogenati in basse quantità

39 CONOIDE DEL CONCA POSIZIONE: Sud-Est Rimini Cloruri in forte presenza
Nitrati nella norma Organoalogenati in diminuzione Solfati scarsamente presenti Ferro praticamente assente Manganese praticamente assente

40 Ciò significa che... Le acque qualitativamente migliori si ritrovano nelle zone...

41 Conoide in buono stato Conoide in pessimo stato Conoide in peggioramento

42 CONCLUSIONI E’ palese che le condizioni dei corsi d’acqua e della porzioni di territorio adiacenti, salvo alcune eccezioni, non siano in uno stato ottimale. La causa di ciò è sicuramente da ricondurre alla forte antropizzazione della nostra regione, le cui numerose industrie spesso immettono nelle acque materiali nocivi. Ciò comunque non toglie che si stia sviluppando un forte miglioramento, soprattutto per quello che riguarda i composti azotati e organoalogenati a partire dalla seconda metà degli Anni Novanta.

43 ABBI RISPETTO PER LA VITA.
RICORDATI CHE L’ACQUA È UN DIRITTO DI OGNI SINGOLO UOMO, DA QUALUNQUE PARTE DEL MONDO ESSO PROVENGA. E’ NOSTRO COMPITO, SALVAGUARDARE QUESTA IMPORTANTE RISORSA, SENZA LA QUALE NESSUN ESSERE VIVENTE RIUSCIREBBE A SOPRAVVIVERE. L’ACQUA NON E’ ETERNA, E GIÀ IN MOLTI PAESI MILIONI DI PERSONE NON VI HANNO ACCESSO. ABBI RISPETTO PER LA VITA. NON SPRECARE L’ACQUA!

44 Vi ringraziamo per l’attenzione...
FINE Vi ringraziamo per l’attenzione...


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