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Convegno Rete Scuole Polo Sud Ottobre 2012 Italiano

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Presentazione sul tema: "Convegno Rete Scuole Polo Sud Ottobre 2012 Italiano"— Transcript della presentazione:

1 Convegno Rete Scuole Polo Sud Ottobre 2012 Italiano
Migliorare la qualità della didattica a.s ,

2 Migliorare la qualità della didattica
Utilizzare i sensori delle prove di apprendimento per apportare un contributo di confronto. evitare il teaching the test (insegnare in funzione della risoluzione dei test)

3 Il PERCHE’ Ragazzi: individuare possibili strategie di superamento delle difficoltà incontrate dai ragazzi sulla comprensione del testo attraverso l’acquisizione di competenze logico-intuitive Equipe Polo: Confronto tra docenti di scuole di ordine diverso

4 Il Come Promuovere e progettare insieme percorsi significativi di relazioni logiche che lavorassero sui processi, in particolare, il processo per comprendere le relazioni logiche all’interno del testo.

5 Cosa cambia il ruolo degli insegnanti e degli allievi;
il modo in cui insegnanti e allievi comunicano i modi in cui le attività di apprendimento vengono progettate e attuate (gli approcci disciplinari o interdisciplinari, le modalità di apprendimento cooperativo, il lavoro per progetti o di tipo laboratoriale...); il grado di cooperazione tra gli allievi all'interno del gruppo, della scuola, di scuole diverse. Cambia la relazione con l’errore sia da parte dei ragazzi che del docente le caratteristiche degli attori coinvolti, in ordine alle loro motivazioni e alle conoscenze e abilità possedute. In particolare, le componenti motivazionali, cognitive e metacognitive sono aspetti essenziali di cui tener conto.

6 un gioco…perchè Coinvolge e motiva i ragazzi di tutte le età
Sostiene la costruzione di conoscenze in uno spazio d’azione di relazioni per sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti. Le attività strutturate, sono "intenzionalmente" predisposte dall'insegnante, organizzano l'insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalità attese. In tale "spazio d'azione" si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale

7 I PERCORSI Abbiamo creato due percorsi per le classi ponte, uno per l’ultimo anno della scuola d’Infanzia - Prima Elementare e uno per la classe Quinta - prima Media, percorsi verticali fruibili dagli Istituti Comprensivi

8 Insegnanti e scuole coinvolte
La storia di re Artù e la spada nella roccia a cura di M. Monnecchi e L. Socci I.C. Don Milani, Scuola Città Pestalozzi, Ultimo anno della Scuola d’Infanzia e primo anno della Scuola Primaria I cavalieri della tavola rotonda per la classe Quinta della scuola Primaria del Guarlone e la classe Prima della Scuola Secondaria di Primo Grado Guido Cavalcanti a cura di Chiara Saletti, Marta Monnecchi, Daniela Chianese, Rosanna Ristori Percorsi di comprensione di linguaggi diversi attraverso l’uso del gioco e della fiaba.

9 Punti di forza e criticità
Punti di forza: confronto tra colleghi di ordine di scuola diversi in particolare degli “anni ponte”, messa in atto dei principali sensori delle indicazioni nazionali progettazione insieme del percorso forte motivazione da parte dei ragazzi Punti critici: diffusione per “passa parola”, mancanza di un collegamento strutturato, riconosciuto, tra il team del Polo e i docenti delle scuole. “I Dipartimenti” dovranno essere gruppi omogenei in tutte le scuole(per fasce d’età e secondo le modalità che le scuole ritengono opportune) Problematiche emerse da approfondire: in questo contesto il rapporto tra didattica e valutazione

10 Il nostro futuro? Proposta : valutazione per l’apprendimento?
la valutazione didattica riguarda l’accertamento degli esiti di apprendimento(valutazione sommativa) regolazione delle strategie in relazione ai processi di apprendimento ( valutazione formativa)

11 Valutazione autentica
Promuove nell’allievo la propensione a riflettere e ad autovalutarsi sostiene la convinzione che ognuno può migliorare rileva capacità e competenze che l’alunno spesso può direttamente scoprire e controllare


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