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Classi ID e IC Scuola Media Coredo ISTITUTO COMPRENSIVO TAIO

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Presentazione sul tema: "Classi ID e IC Scuola Media Coredo ISTITUTO COMPRENSIVO TAIO"— Transcript della presentazione:

1 Classi ID e IC Scuola Media Coredo ISTITUTO COMPRENSIVO TAIO
Antartide Classi ID e IC Scuola Media Coredo ISTITUTO COMPRENSIVO TAIO ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 1

2 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Gruppo Power-point ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 2

3 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
IL programma andrill BASI SCIENTIFICHE Antartide e il suo ghiaccio DIATOMEE ADATTAMENTO ALLA VITA MARINA PROTEGGERSI DAL FREDDO ADAMELLO L’ ALBATROS esperimenti PINGUINI LA BALENOTTERA AZZURRA R. F. SCOTT FIOCCHI DI NEVE ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 3

4 a prendere le giuste attrezzature.
Abbiamo visto un video sull’Antartide, parlava delle spedizioni scientifiche. Prima della partenza gli insegnanti e scienziati andavano in negozi specializzati a prendere le giuste attrezzature. Avevano giacche, berretti, sciarpe, indumenti molto pesanti per resistere al freddo antartico!! C’erano molti insegnanti provenienti da tutte le parti della Terra, tra cui Matteo Cattadori proveniente da Rovereto (TN). L’aereo partiva dalla Nuova Zelanda. Era un aereo militare. Il viaggio è durato 5 ore. Sono atterrati in una pista di neve. Ogni volta che qui atterra un aereo bisogna rifare la pista. Nella base italiana della piattaforma di Ross. Nei giorni successivi gli insegnanti-scienziati hanno fatto un’ esercitazione di freddo. Dopo 4 settimane l’ addestramento è finito. Per potersi proteggersi hanno costruito un muro di ghiaccio e degli igloo, sono stati fatti ritagliando dei cubi di ghiaccio. Durante la notte molte persone non hanno dormito per il troppo freddo. Una signora non ha dormito perché la cerniera del suo sacco a pelo era rotta. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 4

5 LA PIATTAFORMA DI PERFORAZIONE.
Il sistema di perforazione del progetto Andrill si basa su una parte di perforazione costruito in Australia dall’ UDR. Questo tipo di impianto di perforazione comunemente usato nell’ industria mineraria, ed è stato adattato ai requisiti scientifici di ANDRILL ed alle condizioni climatiche estreme che si trovano in Antartide. L’ impianto comprende tanti sistemi di studio. LA PIATTAFORMA DI PERFORAZIONE. La piattaforma di perforazione è stata costruita da Neozelandesi. Alla base della piattaforma una slitta di 13m che permette il traino ed il posizionamento sulla neve e sul ghiaccio del sistema di perforazione. La piattaforma si solleva di 3m per compensare il movimento quotidiano del ghiaccio (marea) quando l’asta di perforazione è collegata al fondo del mare. LA SLITTA E LA RAMPA. La rampa può essere trasportata nella posizione di lavoro fra il pavimento dell’impianto di perforazione e la passerella alla base della rampa, usando gli argani posti sull’impianto di perforazione stesso. La slitta e la rampa possono contenere aste lunghe 3, 6 o 9m. . ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 5

6 IL SISTEMA DEI FANGHI DI PERFORAZIONE.
La Webster Drilling e Exploration di Porirua della Nuova Zelanda ha rinnovato l’apparecchiatura ed ha aggiunto nuovi componenti per migliorare il complesso sistema di circolazione dei fluidi di perforazione, questo comprende una nuova cisterna che contiene e riscalda l’ acqua di mare. Perforazione. Il team di trivellazione è composto da Neozelandesi. Dopo 80m di ghiaccio si trova l’acqua che dura per 850m e infine si trova il fondale marino. Le carote impiegano tre quarti d’ora ad arrivare in superficie. Il tutto viene portato in superficie con un argano. I paleontologi analizzano le diatomee all’ interno delle carote. Sono delle alghe unicellulari ormai morte. Molte diatomee sono 10 volte più piccole di microbi. Altri studiosi le tagliano e guardano come sono arrivate fino a qui. Le carote fanno capire il termonastro, la differenza dei climi causati dall’ Antartide. Dalla piattaforma di Ross dipendono i movimenti dalle acque degli oceani: le correnti ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 6

7 L' ANTARTIDE e il suo ghiaccio
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8 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
L'Antartide è il continente più meridionale della Terra e comprende le terre e i mari che circondano il Polo Sud. La calotta glaciale, che ricopre l'Antartide nella sua quasi totalità ( km²), supera a volte i m di spessore, e con un volume di circa 30 milioni di km^3 costituisce il 90% della riserva di acqua dolce del globo. È stato calcolato che alcuni iceberg possono raggiungere e superare le dimensioni della Corsica. Con una superficie complessiva di circa 14 milioni di km² è il quinto continente in ordine di grandezza. Il 98% del suo territorio è completamente coperto da ghiacci con uno spessore medio di 1600 metri. È, in media, il luogo più freddo della Terra e con le maggiori riserve di acqua dolce del pianeta.L'Antartide è una delle otto ecozone o regioni biogeografiche della Terra. L'elevazione maggiore si ha in corrispondenza del Massiccio Vinson (5.140 m s.l.m. anche se a volte viene indicata un'altitudine di m) situato nella Penisola Antartica mentre la depressione maggiore è la fossa subglaciale di Bentley situata nella parte orientale del continente. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 8

9 Struttura delle coste dell'Antartide (Drewry, 1983)
GHIACCI AUSTRALI Lo sviluppo costiero del continente è pari a km caratterizzati dalla presenza di diverse formazioni di ghiaccio: Struttura delle coste dell'Antartide (Drewry, 1983) Tipo Percentuale Piattaforma glaciale (ghiaccio galleggiante) 44% Pareti di ghiaccio (agganciate al terreno) 38% Fiumi di ghiaccio/fronti di ghiacciai 13% Roccia 4% Totale 100% ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 9

10 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
In Antartide si trovano le due più grandi piattaforme glaciali del mondo, quella di Ross e quella di Filchner-Ronne La piattaforma di Ross Pinguino imperatore del mare di Ross Il continente è circondato da un'ampia zona ghiacciata, la banchisa , nella quale si sviluppa uno dei più interessanti ecosistemi del pianeta.In Antartide si trovano oltre 70 laghi situati a migliaia di metri sotto la coltre gelata. Il maggiore di questi laghi sub-glaciali è il lago Vostok scoperto nel 1966 nei pressi della stazione russa Vostok, si ritiene che il lago sia stato sigillato dai al milione di anni fa, vi sono prove derivanti da carotamenti effettuati a circa 400 m sopra la superficie dell'acqua del lago che le sue acque possano contenere forme di vita (microbi). ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 10

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Il Plateau Antartico è un tavolato di ghiaccio con spessori che, nella parte orientale, possono superare i metri di quota, ed è qui che si realizzano le temperature più basse del mondo La TEMPERATURA Durante l'estate la temperatura raramente supera i -20 °C. Il mese più caldo (dicembre) ad Amundsen-Scott fa registrare una media di -28,0 °C, a Vostok di -31,9 °C. In qualsiasi periodo dell'inverno, si possano toccare i valori estremi: il record ad Amundsen-Scott si colloca a -82,8 °C (23 giugno 1982), a Vostok a -89,2 °C (21 luglio 1983); quest'ultima è la temperatura più bassa registrata sulla Terra ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 11

12 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Popolazione L'Antartide non ha una popolazione in senso stretto, nelle oltre 80 basi scientifiche vivono però circa persone nei mesi estivi che si riducono a circa durante i mesi invernali. Nel luglio del 2005 (nel mezzo dell'inverno) risiedevano nella base più grande, quella di McMurdo, 79 donne e 162 uomini. BASE SCIENTIFICA ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 12

13 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
La FLORA e la FAUNA I mari sono molto ricchi di zooplancton e di krill antartico. Il krill, a sua volta alimentato da poche specie di alghe che compongono il fitoplancton, rappresenta l'alimento base della catena alimentare per gli animali terrestri e marini. Le uniche forme di vita che vi si trovano sono batteri, microorganismi, muschi, licheni e alcuni invertebrati. Le uniche piante che crescono in Antartide sono due fanerogame, la Deschampsia antarctica e il Colobanthus quietensis. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 13

14 COLOBANTHUS QUITENSIS
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DESHAMPSIA ANTARTICA ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 15

16 LA BALENOTTERA AZZURRA
La balenottera azzurra è il mammifero più grande che esista al mondo: infatti, misura 30 m di lunghezza e può pesare anche 190 tonnellate; la femmina è un po’ più lunga e pesante del maschio. Si nutre di piccoli organismi, che galleggiano nell’acqua: il krill. Ne divora a kili per ogni boccone. La balena non li mastica perché non ha denti; la sua bocca è formata da piccole lamette chiamate fanoni che complessivamente sono circa 800. Le balene vivono nei mari freddi ove si trovano molti plancton, però anche in acque calde dove riprodursi. Appena nato il figlio (un “cosino” di appena 7 m) la balena riemerge per poter far fare il primo respiro al figlioletto;e deve riemergere ogni volta che lo allatta. Anch’essa ex-animale terrestre, ha subito varie modificazioni, tra cui la chiusura fra il collegamento tra narici e gola: questo le consente di nutrirsi sott’acqua senza che le entri acqua nelle vie respiratorie. Non può rimanere sott’acqua più di 20 min.Quando riemerge espelle un soffio d’aria umida che si trasforma in vapore acqueo. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 16

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LA BALENOTTERA ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 17

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19 la balenottera azzurra
La balenottera appartiene alla famiglia dei balenotterdi e alla famiglia dei a dalle cretacei, ed è anche il più grande, pesa dalle 100 alle 200 t. La pinna dorsale è piccola e adatta alle immersioni, quelle pettorali sono sottili, il colore è blu,nero con delle chiazze chiare . Il soffio della balenottera arriva fino a 9m. La balenottera azzurra arriva ai 10km all’ora ; migra d’estate verso i poli e d’inverno verso l’equatore. Comunicano con suoni a bassa frequenza,il parto avviene dopo 11 mesi,la balenottera vive in mare aperto. Una volta cacciavano le balenottere adesso sono protette. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 19

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21 L'ALBATROS CARATTERISTICHE
L’albatro urlatore appartiene alla famiglia dei “grandi albatri”. Ha una lunghezza che va dai 110 ai 135 cm,ha un’apertura alare che va da 275 a 300 cm,può pesare sino a ben 12 kg. E’ quasi tutto bianco ad eccezione delle ali che sono nere,il becco è giallo arancio. Non è atto al volo battuto e può tenere l’aria solo se il vento è sufficientemente forte. VITA/ABITUDINI L’albatros è un animale di specie marina e aerea.Gli albatros vivono per 30 anni,sono in grado di deporre a 3,4 anni ma depongono a 7,8. Il suo volo è pulito e grazioso. La vita di coppia si basa sulla monogamia,la femmina scieglie il compagno,poi il maschio costruisce il nido per il piccolo albatros. Nidificano su isole soscese,sono ben sei le speci che depongono le uova in Antartico,che sono le seguenti:l’albatro dalle sopracciglia nere,l’albatro dalla testa grigia,l’albatro urlatore,l’albatro dal becco giallo,l’albatro fulliginoso del nord e l’albatro fulliginoso del sud. Un grosso piumino e uno strato di grasso sottocutaneo proteggono il pulcino dai rigori del clima Antartico. Gli albatri nutrono il piccolo di seconda bocca rigurgitando nel loro gozzo,sotto forma di fluida pasta oleosa il cibo che catturano in mare. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 21

22 DOVE SI TROVA CURIOSITA’
La sua diffusione è legata alla zona dei venti dominanti e negli oceani Australi. Certi albatri però depongono il loro uovo nella Georgia Australe CURIOSITA’ I marinai ritenevano che gli albatri portassero fortuna.Nella “Ballata del vecchio marinaio”del poeta inglese David Hartley Coleridge un marinaio sfortunato è condannato a portarsi addosso un albatro che aveva ucciso. Un albatro può percorrere sino a 500 km in un solo giorno! ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 22

23 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
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24 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
PINGUINI ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 24

25 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
 Al caldo sui piedi. I pulcini rimangono appoggiati sulle zampe degli adulti per 8 settimane, trovando riparo da predatori e dal freddo ricoperti sotto una particolare piega. Addossati l’uno all’altro, i pinguini riescono a ridurre del 50% le perdite di calore corporeo. Il centro è il punto più caldo della colonia. La parizione dei pinguini nella colonia cambia continuamente: a turno ciascuno va a occupare i punti più esporti al vento, e quindi più freddi. Il pinguino tendono a rivolgere il dorso dal vento, cambiando posizione a seconda del mutare della direzione dell’aria. I maschi, stremati, possano iniziare il loro viaggio vero, il mare aperto in cerca di cibo solamente dopo il ritrovo della femina. Il pinguino “vola” fuori dall’acqua per respirare. Il pinguino cattura pesci e krill servendosi del becco. In immersione, i pinguini mantengono la direzione voluta utilizzando come timoni i piedi e la coda. I pinguini balzano sulla banchisa o sulla terraferma con salti aliti sino a circa due metri. I pinguini si sono adottati in maniera assolutamente perfetta alla vita nei mari freddi. I pinguini utilizzano la riserva di energia rappresentata dal grasso sottocutaneo per sopravvivere nel periodo in cui devono covare l’uovo o accudire il pulcino. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 25

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Il pinguino imperatore Il pinguino imperatore, la specie di maggiori dimensioni, raggiunge l’altezza di 1,15 metri il peso di 30 chilogrammi. Può rimanere immerso sino a 18 minuti e spingersi sino a 260 metri di profondità. Il becco è piccolo per ridurre al minimo la dispersione di calore. Le cavità nasali sono in grado di trattenere gran parte del calore contenuto nell’aria in espirazione. Il pinguino imperatore nidifica sul suo vero e proprio continente Antartico, e depone un solo uovo. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 26

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Aptenodytes patagonicus Pinguino reale Il pinguino reale, una specie di uccelli inetti al volo, descritti da Miller nel 1778 dopo averli osservati. Distribuzione Questa specie è diffusa in questi posti del pianeta: isole Falkland, Georgia del sud e Sandwich Australi, Oceano Indiano meridionale. Sistematica Ci sono 2 tipi di pinguini: Pinguino reale e pinguino reale delle KERGUELEN. Aspetti morfologici Il pinguino reale è alto circa 95cm, le piume della testa sono nere e del dorso sono grigio scuro. Le parti inferiori del corpo sono bianche. Il becco è nero ed arancione e lungo. Le piume della zona auricolare sono di colore gialloarancio. Le zampe sono di colore scuro. I giovani pinguini si distinguono dal colore pallido delle macchie auricolari e più scuro delle zampe. Le due sottospecie si distinguono per la lunghezza delle ali e del becco. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 27

28 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Habitat Sono uccelli marini, passano molto della loro vita nelle aree di nidificazione. Non si sono visti tentativi di nidificazione al di sotto del 60° di latitudine sud. Nidifica su spiagge senza neve, in zone con accesso facile al mare. Cibi ed alimentazione I pinguini reali si pesci. Esso può nuotare fino a 12km/h e immergendosi a circa 200m di profondità. La caccia avviene anche di notte ma con profondità minori. Lo stomaco Il pinguino ha uno stomaco antibatterico, può immagazzinare cibo per 3 settimane. Questa caratteristica è utile in assenza di cibo. Riproduzione I pinguini reali a settembre-novembre si riuniscono, novembre- aprile depongono le uova. La femina depone un solo uovo, viene covato da entrambi i genitori tenendolo tra le zampe. I pulcini nascono nudi. I pinguini piccoli all’età di 40 giorni si ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 28

29 Gli imperatori dell‘ Antartide
Al inizio di aprile maggior parte degli animali antartici si dirigono verso nord alla ricerca di climi più miti. Il pinguino imperatore inizia la marcia di 100 chilometri in direzione opposta per raggiungere il posto della nidificazione situati nel centro al mare di ghiaccio. Ai primi di maggio la femmina depone un solo uovo il maschio tiene l’uovo appoggiato sulla parte superiore delle zampe per tutto il periodo dell’incubazione. Il maschio in questo periodo può perdere fino alla metà del suo peso. La femmina fa ritorno subito dopo la schiusa. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 29

30 Nuotare fra mare e cielo
Al caldo sui piedi I pulcini rimangono sulle zampe degli adulti fino a circa otto settimane di vita. Per rimanere al caldo mentre i genitori sono alla ricerca di cibo si affidano al loro soffice e fitto mantello di piume e alla vicinanza dei corpi dei coetanei. Nuotare fra mare e cielo I pinguini “volano” nell’acqua grazie alla spinta delle loro ali, rigide e praticamente trasformate in pinne. Nel nuoto veloce questi uccelli utilizzano frequentemente la tecnica del “delfinamento”. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 30

31 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
DIATOMEE Descrizione Queste alghe sono provviste di un astuccio siliceo formato da due gusci o teche, quello superiore è più grande e ricopre quello inferiore.Quello superiore è detto epiteca e quello inferiore ipoteca. Questi astucci sono cosparsi di fori disposti in modo regolare a formare graziosi reticolati.Le diatomee si dividono in due sottogruppi: le pennate e le centriche. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 31

32 Ruolo nell’ ecosistema
Locomozione Il sistema di locomozione di queste alghe è particolare.Il guscio inferiore possiede dei fori e una fessura longitudinale, detta rafe. Una parte del citoplasma della diatomea fuoriesce dalla fessura e produce una sostanza collosa che provoca lo spostamento della diatomea. Alimentazione Esse immagazzinano le loro riserve sottoforma di goccioline d’olio, le quali permette alla diatomea di galleggiare sotto la luce del sole. Ruolo nell’ ecosistema L’ambiente marino e quello d’acqua dolce è ricco di diatomee, e le molecole organiche prodotte da queste alghe sono una delle principali fonti di nutrimento in tutti gli ambienti acquatici (in antartide è fonte di nutrimento per la balenottera azzurra, la foca…). Diatomite I grandi depositi di diatomee fossili formano sedimenti di diatomite (o farina fossile), viene utilizzata per le sue proprietà abrasive (nei dentifrici) o filtratorie (nelle piscine). Le diatomee fossili sono le più studiate. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 32

33 Proteggersi dal freddo
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34 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
I primi esploratori, non conoscendo le tecniche per mantenersi caldi, dovettero sopportare il freddo. Moltissimi membri delle spedizioni morirono per questa causa. Con il passare del tempo, grazie agli esploratori, l'abbigliamento migliorò. Iniziarono infatti ad usare indumenti molto pesanti. VIAGGIARE LEGGERI Passare attraverso i gelidi scenari polari è molto faticoso. Perciò bisogna viaggiare leggeri e quindi mangiare cibo semplice e compatto. I cibi disidratati sono i migliori perchè molto più nutrienti. OMBRA PER GLI OCCHI In Antartide bisogna indossare gli occhiali di protezione per non essere abbagliati dai raggi del sole riflessi sul ghiaccio. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 34

35 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
UOMO POLARE Il vantaggio dell'abbigliamento è rappresentato dalla possibilità di aumentare o ridurre la quantità di strati;può mantenere caldo il corpo pur essendoci temperature esterne di -40°C PER ARRAMPICARSI SUL GHIACCIO Per arrampicarsi sul ghiaccio si deve impiantare le due picozze nel ghiaccio;lo scalatore sale afferrandole saldamente. RAMPONI DA GHIACCIO Questi, sono realizzati con materiale plastico,rigido,da sopportare il peso del corpo. All'interno possiedono un rivestimento termico. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 35

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ROBERT FALCON SCOTT Io sono Daniele ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 37

38 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
All’inizio del xx secolo numerose nazioni erano interessate all’esplorazione dell’Antartide. Nel 1910 l’inglese Robert Scott,salpò per il suo secondo viaggio artico. Oltre che raggiungere il Polo Sud,la sua spedizione aveva obiettivi scientifici. Dopo aver usato slitte a motore,cani,pony,Scott e il suo gruppo giunsero finalmente al Polo Sud,ma l’esploratore norvegese Roland Amundsen vi era già giunto qualche settimana prima. Nel viaggio di ritorno,il tempo peggiorò;stremati dal freddo e dalla fame,tutti e cinque gli uomini perirono. Posarono una pietra miliare nello studio dell’ambiente artico. Per andarci usarono: pronto soccorso tascabile:un minuscolo Kit medico,era un componente fondamentale delle spedizioni polari. Gli urti e le basse temperature lo hanno rapidamente ridotto in pessime condizioni. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 38

39 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Elettrometro a ragnatela:questo elettrometro,portato da Scott in Antartide,venne utilizzato per misurare le minuscole fluttuazioni nell’elettricità atmosferica. Differenze di carica elettrica tra terra e atmosfera provocavano lo spostamento di una sottilissima lamina posta all’interno dell’ettometro. Questo spostamento veniva misurato mettendo a confronto una linea fissa realizzata con un sottile filo di seta prelevato dalla ragnatela di un vedova nera. Rammendi volanti:questa attrezzatura da cucito apparteneva a Wilson,medico e membro della sfortunata spedizione Scott( ). Mantenere in perfette condizioni gli indumenti di cotone e di canapa era essenziale in condizioni climatiche così difficili. Nuova vita: La terra nova, imbarcazione con la quale Scott salpò per l’Antartide,sua ultima spedizione, era in origine una nave baleniera scozzese. Scott approdò a Cap Evans sull’Isola di Ross e qui pose il proprio campo base. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 39

40 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Campo base Questo tavolo dentro la “tana” nel campo base a Cap Evans,Scott scrisse il suo viaggio e numerose lettere e relazioni,studiò mappe e pianificò in dettaglio il percorso per il Polo Sud. La temperatura increbilmente bassa e la ridotta umidità hanno permesso una casupola di conservarsi esattamente nelle condizioni in cui si trovava nel 1910. Sventola la bandiera: Amundsen partì per il Polo Sud il 20 ottobre 1911, attraversò l’ancora inesplorato ghiacciaio di Axel Heiberg e raggiunse la meta il 14 dicembre, battendo Scott per appena un mese. Amundsen partecipò anche a numerose spedizioni nell’Artico, sorvolando il Polo Nord con il dirigibile Norge nel Perse la vita nel nell’Artico, in una missione di soccorso alla spedizione dell’italiano Umberto Nobile. Il Cap Evans ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 40

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Primo al Polo Sud : L’esploratore norvegese Ronald Amundsen ( ) scelse una rota diversa da quella di Scott per giungere al Polo Sud. Partì anche da un punto più vicina alla meta di quanto non abbia fatto Scott, fissando il campo base a Framheim, sulla barriera di Ross. La spedizione di Amundsen era stata preparata meglio , e meglio organizzata per un rapido spostamento , di quella di Scott. Il suo gruppo era composto da navigatori e sciatori esperti, e per il trasporto dei materiali si basava soprattutto su cani da slitta, che divennero in seguito cibo per gli esploratori. Inoltre la spedizione di Amundsen aveva una maggiore scorta di viveri rispetto a quella di Scott. L’ultimo campo:un tumulo ricopre i corpi di Scott,Wilson e Bowers. Solo 18 chilometri li separavano dal deposito di viveri che li avrebbe salvati;i tre erano esausti per il trasporto delle attrezzature e di oltre 15 chilometri di campioni geologici. nave di Roland Amundsen ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 41

42 Scoperta e prime esplorazioni dell’Antartide
. squadra di Scott nave di Scott Scoperta e prime esplorazioni dell’Antartide Solo agli inizi del 19°secolo risale il sicuro avvistamento di Antartide. Secondo un’antica teoria,un continente australe doveva esistere. Dopo altri tentativi di avvicinamento,Cook riuscì a scoprire varie isole intorno all’Antartide. Anni dopo un capitano russo in un suo viaggio forse vide la costa del continente,scoprì due isole che battezzò Pietro I e Alessandro I Monte più alto di Antartide ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 42

43 ROBERT FALCON SCOTT ROBERT FALCON SCOTT,è stato un marinaio esploratore BRITANICO. Amundsen raggiunge poche settimane prima di Scott il POLO SUD. Il capo base perse la vita insieme ai membri della sua spedizione. Famiglia e formazione Scott era il terzo dei sei figli. Il padre si chiamava JOHN, era proprietario birreria. Nel 1881 dopo aver finito gli studi Scott, diventò militare a ROYAL NAVY. Cominciò la sua carriera a quattro anni. Nel 1889 venne promosso. Col passare del tempo si accorse che la sua famiglia era povera e non poteva comprare i mezzi di trasporto per la sua carriera. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 43

44 L’incontro con Clements Markham
Per la sua carriera deve ringrazziare Cements Markham. L’incontro con Markham quando aveva 18 anni. Negli anni seguenti si incontrarono molte volte. Markham riuscì ad imporre la sua decisione. A Scott venne affidato il comando della “National Antartic Expedition”. L’inizio delle spedizione A Scott rimase un anno di tempo per preparare la spedizione. Alla preparazione c’era anche Fridtujof Nansen. Nansen consigliò a Scott l’utilizzo dei cani da slitta. Una mongolfiera all’Antartide Nel persone salparono da Londra. Il 3 gennaio 1902 la nave attraverso il CIRCOLO POLARE ANTARTICO. Il 22 gennaio 1902 Scott e Edward Wilson sbarcarono a Capo Crozier. Il desiderio di Scott per raggiungere il polo sud era immenso. Il tentativo per raggiungere il polo sud Il 1 novembre 1902 Scott si diresse verso il POLO SUD. La spedizione non fu affatto facile. Nonostante ciò Scott decise di proseguire e solo intorno all’82° parallelo si arrese all’evidenza dell’impossibilità di proseguire. L’inizio Secondo Scott il raggiungimento del Polo non era importante per questioni di prestigio nazionale. Scott lo considerava un opportunità di arricchimento e di miglioramento. Dopo il matrimonio, KATHLEEN BRUCE, il 2 settembre 1908 ebbe il suo unico figlio,1909 partì in Antartide. Il 1 giugno 1910 da Londra salpò in Antartide. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 44

45 Il fallimento della spedizione
Scott capisce che per raggiungere il polo sud deve battere il norvegese Roald Amundsen. Entrambe le spedizioni partirono nell’ottobre Scott usò pony e motoslitte mentre gli altri erano organizzati molto meglio. Mentre per Amundsen riuscì a rientrare al campo base senza difficoltà, mentre per Scott divenne una lotta molto dura. Dall’introduzione delle moderne stazioni meteo, negli anni 60 furono nuovamente registrate. Il primo che perse la vita fu Evans. Le cose peggiorarono, Lawrence Oates ostacolò la marcia. Ci fu un rischio per i rimanenti dei membri. Oates non fu mai ritrovato, tranne la sua borsa. Il gesto di Oates fu inutile. I cadaveri furono trovati dentro la tenda, vicino a loro i diari con scritto le sofferenze patite. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 45

46 Continuano le esplorazioni
Il primo ad addentarsi davvero tra i ghiaccai antartici fu il britannico J.C.Ross,il primo che fece certamente uno sbarco sul continente fu il norvegese C.E.Borchgrevink,il 23 gennaio Decenni prima Dumont d’Urville aveva dichiarato di essere sbarcato,nella terra Adelia,l’inglese J.Biscoe diede, le notizie su questi sbarchi,sono molto incerte. Tra Ottocento e Novecento le spedizioni si moltiplicarono. Il norvegese Roald E. Amundsen e il britannico Robert F. e Scott partirono per il Polo,con due spedizioni. Quella di Amundsen raggiunse il Polo,quella di Scott fu partita due settimane dopo. La via del ritorno era lunga km,e Scott e i compagni,morirono di fatica,di freddo e di fame. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 46

47 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Dopo la Seconda guerra mondiale,gli Stati Uniti inviarono in Antartide oltre a uomini. L’esplorazione scientifica sistematica ebbe inizio poco dopo. Come altri Stati,l’Italia a aderito in seguito. Un’aggiunta di Trattato,proibisce per 50 anni la ricerca di petrolio e di altri minerali. Dal 1985 l’Italia invia spedizioni scientifiche in Antartide. La base Mario Zucchelli fu costruita nella campagna,nella Baia Terranova. Una seconda base in cooperazione con la Francia,è stata attivata nel2002. La base italiana Mario Zucchelli. base italiana di Baia Terra Nova ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 47

48 LE RICERCHE E LE RISORSE
Le ricerche condotte in Antartide abbracciano numerosi campi: Fisica dell’atmosfera, fisica spaziale, meteorologia, glaciologia, oceanografia. Importanti sono anche le ricerche di carattere geologico e geofisico che consentono di valutare le possibili risorse energetiche e minerarie ed il loro potenziale sfruttamento. Ina Antartide sono presenti riserve di carbone,  bacini di gas naturale e anche petrolio. Lo sfruttamento di queste risorse porterebbe a gravi rischi ambientali per il continente e per la terra poiché esso funge da “ pozzo freddo” della terra e contribuisce a determinare il cima della terra anche nell’emisfero boreale. L'Antartide è fornito di notevoli risorse minerarie. Le risorse petrolifere valutate ammontano a circa 40 miliardi di barili. In Antartide ci sono i più grandi giacimenti di carbone e ferro con grandi quantità di nichel, manganese e uranio. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 48

49 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
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50 Adattamento alla vita di mare
Fra tutti i mammiferi che vivono nelle regioni artiche le foche sono le più resistenti. Tutte le foche devono abbandonare le acque per: Accoppiarsi Partorire Riposare. Queste si muovono in modo goffo e scivolano sul ghiaccio con molta difficoltà. Le otarie e i leoni marini hanno molta difficoltà ha difendersi dal caldo La folta pelliccia e lo strato di grasso scaldano il corpo. Le foche sono state cacciate per molto tempo proprio per la loro pelliccia e il loro grasso. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 50

51 Un ghiacciaio in Trentino
ADAMELLO L’Adamello è un gruppo montuoso delle Alpi situato tra le province di Brescia e Trento, la cui altitudine massima, raggiunta dalla vetta omonima, è di 3539 m. L’Adamello è uno tra i massicci del versante italiano delle Alpi con i maggiori ghiacciai. Il Pian di Neve (18 kmq di superficie) è un ghiacciaio pianeggiante, che occupa l’acrocoro tra le cime principali del versante lombardo, dalla Lobbia Alta al Corno Bianco, ad una quota compresa tra i 3100 e i 3400 metri; assieme alla contigua vedretta dei Mandron è considerato il più esteso ghiacciaio di tipo scandinavo delle Alpi italiane. Nonostante esso sia situato al di sopra del limite delle nevi perenni (che si colloca attorno ai 3000 m), attraversa, in modo più evidente da dieci anni a questa parte, una fase di assottigliamento della massa glaciale. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 51

52 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Dove la linea di cresta che unisce le vette si abbassa formando valichi, il ghiacciaio trasborda sui versanti esterni, formando le lingue glaciali che un tempo scendevano lungo le valli e che oggi ne coronano soltanto la testata. Sul versante settentrionale vanno citati il ghiacciaio del Pisgana che scende in direzione della Valle Narcanello verso Ponte di Legno, e il ghiacciaio dell’Adamello, prosecuzione della Vedretta dei Mandron e del Pian di Neve verso l’alta Val Genova. Sul versante meridionale, invece, stessa origine hanno le vedrette di Salarno e dell’Adamé. Altri importanti ghiacciai sul versante trentino dell’Adamello sono la vedretta della Lobbia, che origina dal Monte Fumo e scende in Val di Genova, e la vedretta di Lares. Esistono infine altri ghiacciai di minore estensione, sia nel settore lombardo, sia in quello trentino. Il ghiacciaio del Venerocolo si trova alla base della parete nord della cima principale dell’Adamello come pure la vicina vedretta d’Avio. La minuscola vedretta dell’Aviolo si trova in testa all’omonima valle, ai piedi del Corno Baitone, e rappresenta l’ultimo apparato glaciale residuo nel sottogruppo del Baitone. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 52

53 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
A sud della Val Saviore, ove l’altezza delle vette scende definitivamente sotto i 3000 metri, non vi sono più ghiacciai. L’unica eccezione è rappresentata dalla vedretta di Saviore, un piccolissimo ghiacciaio raccolto sui pendii settentrionali del Monte Re di Castello (2889 m): è il ghiacciaio più meridionale della Lombardia. Da qualche decennio a questa parte pressoché tutti i ghiacciai dell’Adamello stanno attraversando una fase di ritiro, pagando pegno sia a temperature estive più alte rispetto al passato, sia, e soprattutto, al minore accumulo di neve nei mesi autunnali e invernali (dovuto alla progressiva diminuzione delle precipitazioni, fenomeno che ha colpito in generale tutte le Alpi). Per quanto riguarda i ghiacciai sommitali, la diminuzione di massa ha assottigliato lo spessore del ghiaccio, incrementando la formazione di fessure e crepacci che ne rendono insidiosa la percorrenza; per i ghiacciai vallivi, invece, si sta assistendo a un veloce arretramento dei fronti, nell’ordine di decine di metri ogni anno. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 53

54 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Tra vari altri esempi nel mondo di ghiacciai in arretramento, due immagini del ghiacciaio del Mandrone, riprese in tempi diversi, vengono presentate da Al Gore nel film “Una scomoda verità” come esempio di scioglimento delle coltri glaciali prodotto dal riscaldamento globale. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 54

55 I GHIACCIAI ghiacciai si trovano quasi ovunque sulla superfici terrestre. I tipi di ghiacciai si distinguono in 2 categorie : Ghiacciai di montagna o ( alpini ) Ghiacciai continentali o ( polari ) TIPI DI GHIACCIAI ALPINI Ghiacciai alpino \ vallivi non presentano una netta di sono costituiti da un bacino collettore , generalmente di proporzioni non grandissime , e da una lingua glaciale che scende nel fondovalle. I ghiacciai pirenaici o ( di circo ) mancano della lingua glaciale , e il bacino collettore è contenuto generalmente all’ interno di una cavità a scodella. I ghiacciai himalayani sono ghiacciai di tipo alpino dovuti all’unione di numerosi ghiacciai più piccoli. I ghiacciai norvegesi sono formativa da un bacino collettore che occupa interi altopiani da cui scendono numerose lingue glaciali separate. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 55

56 TIPI DI GHIACCIAI CONTINENTALI
I ghiacciai alaschani (o marginali ) collettore e lingua , perché occupano interamente la cavità delle valli lasciando emergerenon presentano una netta distinzione tra bacino soltanto la cresta delle montagne più alte. TIPI DI GHIACCIAI CONTINENTALI I ghiacciai groenlandesi sono costituiti da una gigantesca calotta glaciale unica che ricopre l’ intera Groenlandia e da una serie di lingue che scendono fino al mare. I ghiacciai antartici ( o di barriera ) sono formati da una gigantesca calotta glaciale che copre tutto il continente e scende al mare senza lingue ben distinte. Il risultato è che i margini sul mare di questa calotta sono costituiti da pareti verticali di ghiaccio che si innalzano per 100 /50 m. Sulla catena montuosa che dà sulla barriera di Ross si trovano i più vasti ghiacciai del mondo. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 56

57 COME SI FORMA UN GHIACCIAIO ?
Il ghiacciaio si forma nel bacino collettore ; si chiama in questo modo la zona alta di una montagna dove si raccoglie ogni anno un enorme massa di neve , più di quanta se ne scioglie durante l’estate. Perciò un bacino collettore si trova sempre sopra il limite delle nevi perenni . Generalmente esso ha proprio la forma di un bacino, cioè è circondato da alte e ripide pareti rocciose ; la neve che si deposita su queste e che poi, sotto forma di valanghe e slavine, precipita nel bacino, contribuisce anch’ essa ad aumentare la ricchezza del “deposito” che alimenta il ghiacciaio. Qualche volta il bacino ha invece la forma di una grande cupola ; questo è il caso del Monte Bianco. È nel bacino che la neve, man mano che viene sottoposta alla pressione degli strati più recenti, si trasforma prima in ghiaccio granuloso, poi in ghiaccio compatto di colore quasi azzurro. Il bacino collettore, dunque, non è che il grande “magazzino di raccolta” che continuamente rifornisce il ghiacciaio di nuovo materiale. Un bacino infatti, presenta uno o più sbocchi, aperti verso il basso ; da questi defluirà la bianca massa ghiacciata. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 57

58 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
GHIACCIAI SI MUOVONO Il ghiacciaio è dunque un gran fiume solido, di ghiaccio, che scende verso il basso. Man mano che scende incontra una temperatura più mite e si scioglie formando torrentelli e cascatelle. Ad un certo punto, bruscamente, il ghiacciaio termina, dando origine ad un impetuoso torrente. Esso, d’altra parte, non è l’unico del genere: costantemente i ghiacciai depositandolo alla loro estremità, oltre ai corpi di vittime di sciagure alpinistiche, oggetti come piccozze, zaini, corde, smarriti da alpinisti, e un’enorme quantità di massi e detriti rocciosi. Tutto questo materiale era rimasto sul ghiacciaio o caduto in un suo crepaccio, in un punto qualsiasi del suo corso, anche molto vicino all’origine; ma, lentamente, la massa gelata è scesa verso il basso trasportando a valle il materiale incluso. Giunto al punto del disgelo, il ghiacci restituisce alla luce quanto teneva racchiuso. Possiamo cosi constatare che il ghiaccio (cammina) costantemente verso il basso e che la maggiore velocità di discesa si ha nella zona centrale. Ai margini il movimento è più lento a causa dell’attrito delle pareti rocciose. La velocità di discesa non è la stessa per tutti i ghiacciai. Quelli alpini hanno, in media, la velocità di 35 metri l’anno, cioè circa 10 centimetri il giorno; ma il ghiacciaio svizzero dell’Alètsch, che coi suoi 26 chilometri è il più lungo ghiacciaio delle Alpi, scende alla velocità di circa mezzo metro il giorno. Il ghiacciaio Baltoro, nel Karakorum, in Asia, si muove alla velocità di metri annui e alcuni della Groenlandia scendono di 4-5, km l’anno , cioè più di dieci metri il giorno. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 58

59 Gloria,Tiziana e Michela
Fiocco = Simmetria Gloria,Tiziana e Michela ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 59

60 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
La neve ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 60

61 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
La neve è una forma di precipitazione nella forma di acqua ghiacciata cristallina, che consiste in una moltitudine di fiocchi. Dal momento che è composta da piccole parti grezze è un materiale granulare. Ha una struttura aperta ed è quindi soffice, a meno che non sia schiacciata dalla pressione esterna. La neve si forma nell'alta atmosfera, quando il vapore acqueo, a temperatura inferiore a 0°C brina e passa dallo stato gassoso a quello solido e riesce a raggiungere il terreno senza sciogliersi. Questo accade quando la temperatura al suolo è minore di 2°C e negli strati intermedi non esistono temperature superiori a 0°C, altrimenti la neve si fonde e diventa acqua-neve o pioggia. Se la temperatura lo consente, è possibile produrre neve artificiale con cannoni appositi, che tuttavia creano piccoli granelli più simili a neve tonda che non a neve propriamente detta. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 61

62 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Occorrenza della neve Le nevicate a bassa quota sono rare nelle regioni al di sotto dei 35° di latitudine. Alcune cime montuose hanno una copertura perenne di neve, invece molte zone polari hanno precipitazioni molto scarse e quindi relativamente poca neve, nonostante il clima gelido. La più abbondante precipitazione stagionale cumulata di neve mai registrata è avvenuta sul monte Baker, nell’inverno , con un totale di circa 29 metri. Mentre la precipitazione giornaliera più intensa venne registrata a Silver Lake Colorado, nel 1921 con 1,93 metri di neve caduta. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 62

63 Tipi di neve Acquaneve = acqua mista a neve
Blizzard = vento con neve (tipico dell’Antartide) Brina = rugiada che si congela e cristallizza quando di notte la temperatura scende al di sotto di 0° Bufera = tempesta di neve intensa Cristallo = pezzi di ghiaccio congelati Gragnola = neve circondata da ghiaccio Nevischio = precipitazione formata da neve minutissima mista d’acqua ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 63

64 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Geometria Perché i bracci dei fiocchi di neve sono perfettamente uguali? Perché la distanza tra i cristalli di neve è molto maggiore di quella dentro i cristalli di neve. I bracci dei cristalli di neve crescono dove ci sono varie temperature ed è ritenuto omogeneo nello spazio di un fiocco e questo porta le braccia a crescere in modo simmetrico. Il concetto che due cristalli di neve non possono assolutamente essere uguali è scorretto. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 64

65 BASI SCIENTIFICHE QUAL E’ LA BASE SCIENTIFICA PIU’ IMPORTANTE?
La stazione di McMurdo,sull’isola Ross, è la maggiore delle basi scientifiche studiate in Antartide. Nei mesi più caldi dell’anno, questa base si popola di centinaia di scienziati. Questi hanno realizzato ricerche scientifiche di grande valore, fra cui studi in diversi settori: GLACIOLOGIA, cioè lo studio dei ghiacci presenti in Antartide; METEOROLOGIA, cioè lo studio del clima in Antartide; SISMOLOGIA, cioè lo studio dei terremoti e delle catastrofi naturali in genere. Le ricerche condotte hanno mostrato particolare interesse per gli elementi nutritivi di cui è ricco l’oceano che circonda il continente. I biologi hanno scoperto che nel sangue dei pesci delle acque antartiche è presente un elemento antigelo che consente loro di vivere a temperature inferiori allo zero. Studi condotti sulla vita di pinguini, foche e krill ( una fonte potenziale di cibo per il pianeta ) hanno fornito molte informazioni sull’ecologia di queste specie. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 65

66 LA TORRE DI TRIVELLAZIONE.
GLI STRUMENTI… Gli scienziati per stare al caldo in Antartide e per fare le loro ricerche hanno bisogno di apparecchi e strumenti particolari. LA TORRE DI TRIVELLAZIONE. La torre di trivellazione è alta circa 17 metri e si trova a circa 3 metri sopra la piattaforma di ghiaccio. E’ appoggiata su slitte. La funzione della torre è appunto “trivellare” nel ghiaccio per arrivare agli strati più interni e antichi. La torre è coperta da un telo che protegge gli scienziati che ci lavorano e il loro strumenti dal freddo polare. Tutta la struttura si può trasportare sia sul ghiaccio che in mare, perché è smontabile. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 66

67 LE ASTE DI PERFORAZIONE.
Le aste di perforazione sono delle sbarre collegate alla Torre di trivellazione ;sono alte 6 metri, con un diametro di 13 cm. Nell’ estremità di queste si montano degli strumenti che cambiano a seconda del tipo di roccia da perforare. Per cambiare lo strumento da montare ci vogliono almeno 6 ore, ma se le aste si trovano negli strati più interni ce ne vogliono anche di più. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 67

68 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
ESPERIMENTO 1 -MATERIALI: bottiglia di plastica; ampollina; cilindro; beker; acqua fredda e calda; cartuccia; cellofan; elastico; forbici; -PROCEDIMENTO: Abbiamo messo l’inchiostro nell’ampollina, abbiamo messo dell’acqua fredda nella bottiglia e quella calda nell’ampollina, abbiamo sigillato l’ampollina con il cellofan, e l’abbiamo messa nella bottiglia contenente l’acqua fredda, e l’abbiamo bucato con la forbice. -CONCLUSIONE: L’acqua calda sale in superficie perché è più leggera e invece quella fredda scende in basso perché è più pesante. ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 68

69 ESPERIMENTO 2 -MATERIALI: cilindro; bottiglia di plastica; terra; sabbia; humus; cucchiaino; 400 ml di acqua; 400 ml di ghiaccio; sassi; -PROCEDIMENTO: Abbiamo messo due cucchiai di sabbia, di terra,di argilla, uno di humus e un pugnetto di sassi piccoli, abbiamo messo 400 ml di acqua, abbiamo fatto lo stesso procedimento con il ghiaccio, abbiamo mescolato e l’abbiamo messo a riposare per una notte. -CONCLUSIONE: Si sono depositati partendo dal fondo: nella bottiglia: nel beker: -sassi -sabbia + sassi -sabbia -sassi -terra -acqua -acqua -humus -humus La sedimentazione nel ghiaccio avviene in maniera confusa e disordinata, mentre nell’acqua si ha una stratificazione ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 69

70 ESPERIMENTO 3 ESPERIMENTO 3 -MATERILI:
2 tubi di cartone; sassi; sabbia; tempere; foglie e rametti; pasta sale; forbici; -PROCEDIMENTO: Abbiamo tagliato i tubi a metà e gli abbiamo sistemato dentro la pasta sale preparata in precedenza, a partire dal fondo abbiamo messo: sassi, terra, tempera azzurra e foglie. -CONCLUSIONE: Abbiamo costruito una carota di sedimentazione ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 70

71 Trieste:il museo nazionale dell’Antartide
ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 71

72 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
A.S. 2007/2008 72

73 ISTITUO COMPRENSIVO TAIO
Alunni classe 1D AGOSTINI MICHELA CORRA’ ISABEL LEKIQI BENJAMIN MRUK ALICE RAMPONI CRISTIANO RIZZARDI ERIKA RIZZARDI ERWIN RIZZARDI GLORIA RIZZARDI LORENZO RIZZARDI TIZIANA SICHER GABRIEL TABARELLI DE FATIS RUDY TAVONATTI DANIELE USEINI MEVLAN WIDMANN VALENTINA ZANDRON MIRIANA Docente: Pomarolli Cinzia ISTITUO COMPRENSIVO TAIO A.S. 2007/2008 73


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