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Accessibilità dello spazio virtuale

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Presentazione sul tema: "Accessibilità dello spazio virtuale"— Transcript della presentazione:

1 Accessibilità dello spazio virtuale
Definizione di Accessibilità Errori di accessibilità Quadro normativo italiano Componenti Essenziali dell’accessibilità delle tecnologie web e delle tecnologie portatili: Web Content Accessibility Guidelines 2.0 Authoring Tool Accessibility Guidelines (ATAG) Valutatori automatici dell’accessibilità Analisi manuale dell’accessibilità

2 La rete Fonte di informazioni, servizi e prodotti Luogo per
Definizione di Accessibilità La rete Fonte di informazioni, servizi e prodotti Luogo per la formazione il lavoro la comunicazione L’accesso ad Internet è notevolmente diffuso sebbene esistano ancora luoghi ad alto “digital divide”.

3 Digital divide Termine che indica molteplici significati:
Definizione di Accessibilità Digital divide Termine che indica molteplici significati: Impossibilità economica all’accesso: Quando l’utente non ha uno status sociale che gli permette l’acquisto degli strumenti necessari per accedere a internet (hardware e conessione) e/o delle competenze per l’accesso alla rete. La presenza di barriere fisiche: assenza di connessione alla rete in un territorio geografico. Culturali indotte/esogene: Siti inaccessibili, o siti irraggiungibili dagli utenti di un territorio geografico per motivi socio-politici. Culturali personali/endogene: Incapacità nell’utilizzo del pc o di internet dovuto a fattori come età, e cultura.

4 Perché l’accessibilità del Web?
Definizione di Accessibilità Perché l’accessibilità del Web? La rete è un ambiente virtuale e come tale può potenziare o ostacolare le capacità della persona L’accessibilità è la condizione necessaria per sviluppare le potenzialità, limitando gli ostacoli che gli utenti potrebbero incontrare, Favorendo: Il diritto all’informazione alla possibilità di operare delle scelte all’autonomia Un equa distribuzione delle risorse La diffusione di direttive, linee guida, leggi Un buon business

5 Criteri base per progettare un sito accessibile
Definizione di Accessibilità Criteri base per progettare un sito accessibile Scopo Identificare le caratteristiche e le esigenze dell’utenza Stato dell’arte tecnologia a disposizione per la navigazione soluzioni tecniche già esistenti quadro legislativo Sviluppo prototipo Validazione del codice Verifica manuale Prodotto finale

6 Le caratteristiche dell’utenza
Definizione di Accessibilità Le caratteristiche dell’utenza Durante la fase di progettazione di un sito Web, lo sviluppatore deve tenere presenti le diverse situazioni in cui si trovano gli utenti. Le difficoltà di accesso al Web possono essere legate alla disabilità sensoriale, motoria o cognitiva Temporanea Permanente Variabilità degli strumenti a disposizione dell’utente Browser (tipo, versione) Ausili tecnologici a disposizione Tipo di computer, monitor, connessione ad Internet Sistema operativo

7 Barriere all’accesso al Web (1)
Definizione di Accessibilità Barriere all’accesso al Web (1) Nel caso di disabilità a livello visivo (cecità, ipovisione, daltonismo) I simboli matematici Immagini, image map Multimedia (video descrittivi) Form, Tabelle e Frame Documenti in pdf Nel caso di disabilita’ a livello uditivo Multimedia (suoni, video clip senza sottotitoli) Interfacce vocali

8 Barriere all’accesso al Web (2)
Definizione di Accessibilità Barriere all’accesso al Web (2) Nel caso di disabilita’ a livello motorio Affollamento di link Bottoni scarsamente identificabili Assenza di alternative da tastiera Nel caso di disabilita’ a livello cognitivo complessità del contenuto e della presentazione del documento Eccessiva velocità delle scritte scorrevoli o dei banner multi-immagine

9 Strumenti HW e SW per l’accesso al Web
Definizione di Accessibilità Strumenti HW e SW per l’accesso al Web Esistono numerosi strumenti utili per l’accesso al Web. Software : Lettori e ingranditori di schermo Browser progettati con speciali caratteristiche di accessibilità Caratteristiche aggiuntive di accessibilità dei browser più diffusi Hardware: Dispositivi di puntamento Sintesi vocale Dispositivi Braille

10 Screen reader Lettori di schermo
Definizione di Accessibilità Screen reader Lettori di schermo Lo screen reader (lettore di schermo) è un software che legge per l’utente gli elementi presentati sullo schermo dal sistema operativo in modo sequenziale. Supportano come output la sintesi vocale o le barre Braille. Si può utilizzare con la maggior parte dei programmi software più diffusi (Word, Excel, programmi di grafica...). Nell’ambito dell’accessibilità Web gli screen reader possono operare congiuntamente con i browser presenti sul mercato.

11 Ingranditori di schermo
Definizione di Accessibilità Ingranditori di schermo Si tratta di un software che ingrandisce il contenuto dello schermo di un fattore incrementale predefinito (doppio, triplo,…). Operano simultaneamente ai programmi attivi nel computer. Possono ingrandire tutto lo schermo o porzioni di esso. Consentono anche di invertire le combinazioni di colore testo/sfondo.

12 Definizione di Accessibilità
I dispositivi Braille Le barre Braille sono dei dispositivi elettronici utilizzati per leggere il testo che il computer invia al monitor. E’ costituito da una tastiera che fornisce un output in Braille.

13 Definizione di Accessibilità
Browser dedicati Alcuni browsers sono stati sviluppati con speciali caratteristiche. Touch-screen Interfaccia semplificata Output vocale Ingrandimento di schermo Navigazione semplificata da tastiera Icone audio Supporto Braille Font speciali

14 Definizioni di accessibilità (I): contesto nazionale
Definizione di Accessibilità Definizioni di accessibilità (I): contesto nazionale Legge Stanca (Legge 4 del 9 gennaio 2004): «accessibilità» è la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari

15 Definizioni di accessibilità (II): contesto internazionale
Definizione di Accessibilità Definizioni di accessibilità (II): contesto internazionale Web Accessibility Iniziative (WAI): Web accessibility means that people with disabilities can use the Web. More specifically, Web accessibility means that people with disabilities can perceive, understand, navigate, and interact with the Web, and that they can contribute to the Web. Web accessibility also benefits others, including older people with changing abilities due to aging. (

16 Accessibilità come proprietà dell’oggetto
Definizione di Accessibilità Accessibilità come proprietà dell’oggetto L’accessibilità è una proprietà dell’oggetto che può essere implementata seguendo regole specifiche e ben delineate di progettazione e di valutazione dell’interfaccia. Tuttavia essendo la relazione fra l’utente e la tecnologia il prodotto di un’interazione, la progettazione e valutazione dell’accessibilità di una tecnologia non può essere totalmente esaurita dalla valutazione del codice secondo linee guida internazionali. Il test con utenti in cui viene valutata l’accessibilità e l’usabilità di un prototipo è sempre necessaria per avere la certezza che il proprio prodotto sia “Universalmente progettato”

17 Relazione fra accessibilità ed usabilità
Definizione di Accessibilità Relazione fra accessibilità ed usabilità Per ora definiamo brevemente: L’usabilità come l’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione di un utente rispetto ad una tecnologia in un determinato contesto d’uso. Sia l’accessibilità che l’usabilità sono caratteristiche che l’interfaccia deve possedere per essere universale, cioè per essere comprensibile, utilizzabile, apprendibile etc… da tutti i possibili utenti. SE un’interfaccia è accessibile può essere o non essere usabile Se un’interfaccia NON è accessibile sicuramente non sarà possibile dire che è usabile, perché l’accesso universale è una condizione necessaria (ma non sufficiente) per garantire la possibilità di un uso universale.

18 Sezione 2 – Errori di accessibilità

19 Linee guida dell’accessibilità
Errori di Accessibilità Linee guida dell’accessibilità Un premessa prima di parlare di linee guida dell’accessibilità! Si parla di WEB accessibility guidelines perchè non ci sono linee guida per software, la cui accessibilità può essere valutata in conformità ad alcune delle linee guida del web.

20 Un precisazione fondamentale
Errori di Accessibilità Un precisazione fondamentale L’accessibilità non significa che il codice (Html, php, asp, Java etc..) sia senza errori. L’accessibilità = accessibilità ai contenuti, alle informazioni e alle funzioni di un sito/applicazione Un codice Valido è un punto di partenza non un punto di arrivo

21 Perchè la non accessibilità è un problema? (I)
Errori di Accessibilità Perchè la non accessibilità è un problema? (I) “The power of the Web is in its universality. Access by everyone regardless of disability is an essential aspect.” Tim Berners-Lee, W3C Director and inventor of the World Wide Web. Se consideriamo la situazione dei non vedenti: Solo il 5% dei libri online è stato trascritto in Braille e una percentuale poco superiore è stata riprodotta in audio libri, Non sono disponibili molti “talking newspapers” Poster scientifici, articoli, manuali etc… non sono accessibili on-line Possiamo definire questa situazione un deserto informativo

22 Perchè la non accessibilità è un problema? (II)
Errori di Accessibilità Perchè la non accessibilità è un problema? (II) In ogni nazione Europea esistono normative (più – UK, USA, GR etc.. o meno – IT – rispettate) A livello internazionale esistono linee guide (WCAG 2.0) riconosciute come uno standard de facto.

23 Chi ha problemi con il WEB?
Errori di Accessibilità Chi ha problemi con il WEB? Non vedenti, o ipovedenti Non udenti e ipoudenti Persone con problemi di mobilità Persone con problemi nei movimenti di precisione (finomotorie) Persone con disabilità cognitive Problemi di attenzione e problemi specifici di apprendimento (dislessia) *Vedremo più avanti specifiche tecnologie assistive (psicotecnologie) per diversi tipi di disabilità)

24 Esempi di non accessibilità (I)
Errori di Accessibilità Esempi di non accessibilità (I) Per poter osservare alcuni esempi di dobbiamo stabilire che esistono diversi livelli di accessibilità, secondo le linee guida della WAI (WCAG 2.0): Livello A Livello AA Livello AAA

25 Esempi di non accessibilità (II)
Errori di Accessibilità Esempi di non accessibilità (II) Non accessibile ( I validatori automatici indicano più di 250 errori di accessibilità Un esempio di errore grave tutte le immagini hanno una descrizione, che però non descrive l’immagine ma riporta semplicemente parte del titolo dell’articolo a cui è associata. La navigazione tramite tastiera è difficile Tuttavia lo stesso vale per l’ International Herald Tribune, o l’Independent inglese Accessibile livello AA: un errore minore può essere rilevato manualmente ( Alla validazione del codice html la home passa il test di accessibilità È uno dei pochi siti con il logo “accessibile” della legge Stanca. È presente un evidente errore: “le icone principali dentro la pagina fanno parte del layout e non sono “visibili” tramite screen reader per non vedenti.

26 Non sono immagini e non hanno una descrizione “alt” per cui per un non vedente queste icone non esistono

27 Miti sull’accessibilità
Errori di Accessibilità Miti sull’accessibilità Non sono siti con solo testo Non sono siti statici Non sono siti solo per persone disabili Sicuramente creare siti accessibili è più costoso di creare siti non accessibili, ma creare un sito accessibile: Riduce i costi dell’usabilità: un sito accessibile è sempre più usabile. Aumenta l’utenza perchè più persone possono utilizzare il sito. Un sito progettatto accessibile avrà anche un livello di usabilità maggiore per gli utenti rispetto ad uno non accessibile. I costi per sviluppare l’usabilità di un sito accessibile saranno ridotti rispetto ad uno non accessibile.

28 Alcune short rules per l’accessibilità del web
Errori di Accessibilità Alcune short rules per l’accessibilità del web Inserimento dei META TAG e delle informazioni adeguatamente studiate. Inserimento di un titolo appropriato per ogni pagina all’interno del interno TITLE Sapere che i motori utilizzano il primo testo incontrato nel sit sito come o parole determinanti per l’indicizzazione (problemi con Flash, Pdf, Video,ecc) Una buona strategia è sfruttare i CSS per inserire del testo ad hoc non visualizzabile, ma ugualmente catturato dai Web Crawler Evitare l’utilizzo di parole chiave ad alta occorrenza,ma dal contenuto differente da quanto realmente esposto nel sito Evitare la ripetizione e l’uso smodato delle parole chiave Nominare le immagini con delle stringhe che siano facilmente associabili al sito ed i suoi contenuti (es: tortellini_rana.jpg jpg) Inserire una descrizione efficace delle immagini all’interno del TAG ALT Creare una rete di LINKS che indirizzino al proprio sito Registrare la URL del proprio sito presso i principali motori di ricerca

29 Azioni dal prototipo al rilascio
Interazione Valutazione (accessibilità ed usabilità) Ridisegno Sistema finale

30 Sezione 3 - Quadro normativo italiano

31 Legge Stanca sull’accessibilità
Quadro normativo italiano Legge Stanca sull’accessibilità Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 – Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Gazzetta Ufficiale n. 13 del 17 gennaio 2004 Commento alla Legge di Enrico De Giovanni Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministro per l’innovazione e le tecnologie CNIPA (2004). Quaderno 2, pp. 3-13 CNIPA (2006). Quaderno 20, pp ; (

32 Art. 1: Obiettivi e finalità
Quadro normativo italiano Art. 1: Obiettivi e finalità La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici. È tutelato e garantito, in particolare, il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone disabili, in ottemperanza al principio di uguaglianza ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione. L’articolo 1 garantisce, specificamente, il diritto delle persone disabili all’accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione ed ai servizi di pubblica utilità. Si tratta di un’affermazione che era contenuta, seppur con diverse formulazioni, nei vari testi poi unificati e costituisce, nella sua specificità, un’importante applicazione dei principi costituzionali […]; essa integra, inoltre, i principi in materia di diritti ed integrazioni sociali dettati dalla legge 5 febbraio 1992.

33 Art. 2: Definizioni – Accessibilità
Quadro normativo italiano Art. 2: Definizioni – Accessibilità Ai fini della presente legge, si intende per: accessibilità: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari; L’articolo 2 definisce le nozioni di accessibilità e di tecnologie assistive evidenziando la strumentalità della messa a disposizione dei disabili di tali tecnologie rispetto all’obiettivo espresso dalla nozione di “accessibilità”della fruizione da parte degli stessi di servizi e di informazioni;

34 Art. 2: Definizioni – Tecnologie assistive
Quadro normativo italiano Art. 2: Definizioni – Tecnologie assistive tecnologie assistive: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici. la norma sancisce la rilevanza giuridica, sociale e politica dell’esistenza di strumenti e soluzioni tecniche hardware e software tali da far superare o ridurre le condizioni di svantaggio derivanti dalla disabilità.

35 Art. 12: Normative internazionali
Quadro normativo italiano Art. 12: Normative internazionali Il regolamento di cui all’articolo 10 e il decreto di cui all’articolo 11 sono emanati osservando le linee guida indicate nelle comunicazioni, nelle raccomandazioni e nelle direttive sull’accessibilità dell’Unione europea, nonché nelle normative internazionalmente riconosciute e tenendo conto degli indirizzi forniti dagli organismi pubblici e privati, anche internazionali, operanti nel settore. Il decreto di cui all’articolo 11 è periodicamente aggiornato, con la medesima procedura, per il tempestivo recepimento delle modifiche delle normative di cui al comma 1 e delle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute. È infine importante sottolineare che l’art. 12 impone l’adeguamento alle norme internazionali ed europee in materia di accessibilità.

36 Regolamento di attuazione della legge Stanca
Quadro normativo italiano Regolamento di attuazione della legge Stanca Decreto del Presidente della Repubblica, 1 marzo 2005, n. 75 – Regolamento di attuazione della legge 9 gennaio 2004, n. 4 per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 maggio 2005 CNIPA (2005/2006). Quaderno 4; Quaderno 20, pp ; (

37 Art. 1: Definizioni Ai fini del presente regolamento s’intende per:
Quadro normativo italiano Art. 1: Definizioni Ai fini del presente regolamento s’intende per: accessibilità: [rimanda alla Legge 4/04]; tecnologie assistive: [rimanda alla Legge 4/04]; valutazione: processo con il quale si riscontra la rispondenza dei servizi ai requisiti di accessibilità; verifica tecnica: valutazione condotta da esperti, anche con strumenti informatici, sulla base di parametri tecnici; verifica soggettiva: valutazione del livello di qualità dei servizi, già giudicati accessibili tramite la verifica tecnica, effettuata con l’intervento del destinatario, anche disabile, sulla base di considerazioni empiriche; fruibilità: la caratteristica dei servizi di rispondere a criteri di facilità e semplicità d’uso, di efficienza, di rispondenza alle esigenze dell’utente, di gradevolezza e di soddisfazione nell’uso del prodotto; soggetti privati: [non soggetti pubblici (cfr. Legge 4/04)]; valutatori: soggetti iscritti nell’apposito elenco e qualificati a certificare le caratteristiche di accessibilità dei servizi. Ai fini della presente legge, si intende per: accessibilità: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari; tecnologie assistive: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.

38 Art. 2: Criteri e principi generali per l’accessibilità (comma 1 e 2)
Quadro normativo italiano Art. 2: Criteri e principi generali per l’accessibilità (comma 1 e 2) Sono accessibili i servizi realizzati tramite sistemi informatici che presentano i seguenti requisiti: accessibilità al contenuto del servizio da parte dell’utente; fruibilità delle informazioni […]; compatibilità con le linee guida indicate nelle comunicazioni, nelle raccomandazioni e nelle direttive sull’accessibilità dell’Unione europea, nonché nelle normative internazionalmente riconosciute e tenendo conto degli indirizzi forniti dagli organismi pubblici e privati, anche internazionali, operanti nel settore, quali l’International Organization for Standardization (ISO) e il World Wide Web Consortium (W3C). Con apposito decreto del Ministro per l’innovazione e le tecnologie […] sono dettate specifiche regole tecniche che disciplinano l’accessibilità, da parte degli utenti, agli strumenti didattici e formativi.

39 Art. 2: Criteri e principi generali per l’accessibilità (comma 1b)
Quadro normativo italiano Art. 2: Criteri e principi generali per l’accessibilità (comma 1b) Comma 1b  fruibilità delle informazioni offerte, caratterizzata anche da: facilità e semplicità d’uso  assicurando, fra l’altro, che le azioni da compiere per ottenere servizi e informazioni siano sempre uniformi tra loro; efficienza nell’uso  assicurando, fra l’altro, la separazione tra contenuto, presentazione e modalità di funzionamento delle interfacce, nonché la possibilità di rendere disponibile l’informazione attraverso differenti canali sensoriali; efficacia nell’uso e rispondenza alle esigenze dell’utente  assicurando, fra l’altro, che le azioni da compiere per ottenere in modo corretto servizi e informazioni siano indipendenti dal dispositivo utilizzato per l’accesso; soddisfazione nell’uso  assicurando, fra l’altro, l’accesso al servizio e all’informazione senza ingiustificati disagi o vincoli per l’utente;

40 Art. 3: Valutazione dell’accessibilità (comma 1-2)
Quadro normativo italiano Art. 3: Valutazione dell’accessibilità (comma 1-2) Il CNIPA, con proprio provvedimento, istituisce presso di sé l’elenco dei valutatori, stabilendone le modalità tecniche per la tenuta, nonché garantisce la pubblicità dell’elenco medesimo e delle citate modalità sul proprio sito internet. Nell’elenco […] sono iscritte le persone giuridiche interessate che ne fanno richiesta dimostrando di possedere i seguenti requisiti: garanzia di imparzialità ed indipendenza nell’esercizio delle proprie attività; disponibilità di una adeguata strumentazione per l’applicazione delle metodologie di verifica tecnica e di verifica soggettiva di cui all’articolo 1, comma 1, rispettivamente lettere d) ed e); disponibilità di figure professionali esperte nelle suddette metodologie di verifica e di figure idonee ad interagire con i soggetti con specifiche disabilità. Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione

41 Art. 3: Valutazione dell’accessibilità (comma 5-6)
Quadro normativo italiano Art. 3: Valutazione dell’accessibilità (comma 5-6) Con il decreto del Ministro per l’innovazione e le tecnologie […] sono stabiliti: le specifiche tecniche per la sussistenza dei requisiti di cui al comma 2, lettere b) e c); gli importi massimi dovuti dai soggetti privati come corrispettivo per l’attività svolta dai valutatori di cui al comma 1, tenuto conto dei costi di organizzazione aziendale nella misura minima, maggiorati del dieci per cento; le somme dovute dai soggetti privati quale rimborso delle spese amministrative […]. Il venire meno dei requisiti in base ai quali è avvenuta l’iscrizione determina la cancellazione dall’elenco […].

42 Quadro normativo italiano
Art. 5: Logo attestante il possesso del requisito di accessibilità (comma1) Il logo che attesta il superamento della sola verifica tecnica raffigura un personal computer di colore terra di Siena, unito a tre figure umane stilizzate rispettivamente, da sinistra, di colore celeste, azzurro e amaranto, le quali fuoriescono dallo schermo a braccia levate; all’esito della verifica soggettiva, il diverso livello di qualità raggiunto dal servizio è indicato mediante asterischi, da uno a tre, riportati nella parte del logo raffigurante la tastiera del personal computer. ***

43 Art. 8: Modalità di utilizzo del logo da parte dei soggetti pubblici
Quadro normativo italiano Art. 8: Modalità di utilizzo del logo da parte dei soggetti pubblici Le amministrazioni pubbliche […] che intendono utilizzare il logo sui siti e sui servizi forniti, provvedono autonomamente a valutare l’accessibilità sulla base delle regole tecniche definite con il decreto del Ministro per l’innovazione e le tecnologie […]; la valutazione positiva, previa segnalazione al CNIPA, consente l’utilizzo del logo. Prof. Stefano Federici Psicotecnologie dell'apprendimento

44 Quadro normativo italiano
Decreto ministeriale dell’8 luglio 2005 – Requisiti tecnici e i diversi livelli per l'accessibilità agli strumenti informatici Decreto del MINISTRO PER L’INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE – Definizioni, requisiti tecnici e procedure per la verifica dell’accessibilità degli strumenti informatici della pubblica amministrazione Definizioni e ambito d’applicazione Requisiti tecnici e livelli di accessibilità Accessibilità per i personal computer, l’ambiente operativo, le applicazioni e i prodotti a scaffale Specifiche tecniche per la sussistenza dei requisiti dei soggetti valutatori Svolgimento delle verifiche e determinazione degli importi massimi dovuti dai soggetti privati Logo attestante il possesso del requisito di accessibilità Utilizzo del logo Rimborso delle spese amministrative sostenute dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le attività inerenti l’utilizzo del logo e le funzioni ispettive Allegato A: Verifica tecnica e requisiti tecnici di accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet Allegato B: Metodologia e criteri di valutazione per la verifica soggettiva dell’accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet Allegato C: Requisiti tecnici di accessibilità per i personal computer di tipo desktop e portatili Allegato D: Requisiti tecnici di accessibilità per l’ambiente operativo, le applicazioni e i prodotti a scaffale Allegato E: Logo di accessibilità dei siti Web e delle applicazioni realizzate con tecnologie Internet Allegato F: Importi massimi dovuti dai soggetti privati come corrispettivo per l’attività svolta dai valutatori CNIPA (2006). Quaderno 20, pp ; ( Prof. Stefano Federici Psicotecnologie dell'apprendimento

45 Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (a-h)
Quadro normativo italiano Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (a-h) accessibilità: [rimanda alla Legge 4/04]; ambiente operativo: insieme di programmi e di interfacce utente che consentono l’utilizzo delle risorse hardware e software disponibili sul computer; applet: programma autonomo, in genere scritto in linguaggio Java, che può essere inserito in una pagina Web per fornire informazioni o funzionalità; applicazione: programma informatico che consente all’utente di svolgere specifici compiti; applicazione Internet: programma sviluppato adottando tecnologie Internet, in particolare utilizzando il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol) per il trasferimento dei dati e il linguaggio a marcatori (X)HTML (eXtensible HyperText Markup Language) per la presentazione e la struttura dell’informazione; browser: programma informatico che consente di accedere alle risorse presenti su un sito Web; CD-ROM (Compact Disc – Read Only Memory) e DVD (Digital Versatile Disc): particolari tipi di supporto ottico di memorizzazione; em: unità di misura tipografica che prende a riferimento la larghezza del carattere M;

46 Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (i-q)
Quadro normativo italiano Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (i-q) esperto di fattori umani: soggetto in possesso di diploma di laurea, anche triennale, comprendente un anno di formazione in discipline ergonomiche, quali ergonomia dell’ambiente, ergonomia dell’hardware, ergonomia cognitiva, macroergonomia, che abbia svolto un tirocinio documentato di almeno un anno; esperto di interazione con persone disabili: soggetto in possesso di diploma di laurea, anche triennale, esperto di problematiche di comunicazione e di utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che abbia maturato un’esperienza professionale biennale nel settore; esperto tecnico: soggetto esperto in tecnologie Web e problematiche dell’accessibilità; focus: elemento attivo in un’interfaccia utente; fogli di stile: strumento per mezzo del quale è possibile separare i contenuti di una pagina Web dalle modalità tipografiche con le quali essi vengono presentati; frame: struttura di una pagina Web costituita da due o più parti indipendenti; fruibilità: [rimanda al DPR];

47 Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (r-z)
Quadro normativo italiano Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (r-z) gestore di evento: parte di programma informatico che si attiva al verificarsi di un evento logico o dipendente dal dispositivo di input; gruppo di valutazione: gruppo di utenti, anche disabili, che svolgono compiti assegnati dall’esperto di fattori umani per l’effettuazione della verifica soggettiva; homepage: prima pagina che viene resa disponibile all’utente quando si accede a un indirizzo corrispondente a un sito Web; interattività: caratteristica del programma informatico che richiede l’intervento dell’utente per espletare le sue funzionalità; interfaccia utente: programma informatico che gestisce l’output e l’input dell’utente da e verso un computer in modo interattivo, realizzato attraverso una rappresentazione basata su metafore grafiche (interfaccia grafica) oppure attraverso comandi impartiti in modo testuale (interfaccia testuale); interfaccia di programmazione (API, Application Program Interface): insieme di programmi che consentono ad applicazioni diverse di comunicare tra loro;

48 Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (aa-hh)
Quadro normativo italiano Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (aa-hh) Internet: rete mondiale di computer basata sulla famiglia di protocolli di comunicazione TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol); Intranet: rete di computer basata sugli stessi protocolli di Internet, riservata all’uso esclusivo di una organizzazione, o gruppo di utenti; legge: legge 9 gennaio 2004, n. 4 […]; linguaggio a marcatori: modalità di rappresentazione delle informazioni che utilizza indicatori (marcatori) per qualificare l’informazione stessa; moduli di interazione o form: strumenti mediante i quali l’utente interagisce con il sito Web fornendo e ricevendo specifiche informazioni; pagina Web: elemento informativo di base di un sito Web, realizzato mediante un linguaggio a marcatori che può contenere oggetti testuali e multimediali ed immagini; prodotti a scaffale: applicazioni preconfezionate da utilizzarsi anche senza sviluppare appositi programmi di adattamento; regolamento: decreto del Presidente della Repubblica 1° marzo 2005 […];

49 Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (ii-qq)
Quadro normativo italiano Art. 1: Definizioni e ambito d’applicazione (ii-qq) script: sequenza di istruzioni in linguaggio di programmazione che può essere inserita in una pagina Web per fornire funzionalità aggiuntive; sito Web: insieme strutturato di pagine Web utilizzato per veicolare informazioni o erogare servizi, comunemente definito anche sito Internet; task: compito specifico che l’esperto di fattori umani assegna ad un componente del gruppo di valutazione per simulare situazioni concrete di interazione con il sistema informatico; tecnologie assistive: strumenti e soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici; tecnologie Web: insieme degli standard definiti dall’ISO e delle “Recommendation” del Consorzio W3C finalizzato a veicolare informazioni o erogare servizi su reti che utilizzano il protocollo http, comunemente definite anche tecnologie Internet; verifica tecnica: valutazione condotta da esperti, anche con strumenti informatici, sulla base di parametri tecnici; verifica soggettiva: valutazione del livello di qualità dei servizi, già giudicati accessibili tramite la verifica tecnica, effettuata con l’intervento del destinatario, anche disabile, sulla base di considerazioni empiriche.

50 Art. 2: Requisiti tecnici e livelli di accessibilità
Quadro normativo italiano Art. 2: Requisiti tecnici e livelli di accessibilità Il presente decreto definisce negli allegati A, B, C e D, che ne costituiscono parte integrante, le linee guida recanti i requisiti tecnici e i diversi livelli per l’accessibilità […]. Il primo livello di accessibilità dei siti Web è accertato previo esito positivo della verifica tecnica che riscontra la conformità delle pagine dei medesimi siti ai requisiti tecnici elencati nell’allegato A, applicando la metodologia ivi indicata. I requisiti tecnici si applicano anche nei casi in cui i soggetti […] forniscono informazioni o erogano servizi mediante applicazioni Internet rese disponibili su reti Intranet o su supporti, come CD-ROM, DVD, utilizzabili anche in caso di personal computer non collegato alla rete. Il secondo livello di accessibilità riguarda la qualità delle informazioni fornite e dei servizi erogati dal sito Web e si articola in primo, secondo e terzo livello di qualità; tali livelli di qualità sono accertati con la verifica soggettiva attraverso i criteri di valutazione di cui all’allegato B, applicando la metodologia ivi indicata.

51 Quadro normativo italiano
Art. 4: Specifiche tecniche per la sussistenza dei requisiti dei soggetti valutatori Le persone giuridiche interessate alla iscrizione nell’elenco dei valutatori […] presentano documentazione idonea a comprovare la disponibilità di risorse strumentali tali da consentire l’effettuazione delle verifiche tecnica e soggettiva. Le persone giuridiche di cui al comma 1 forniscono altresì elementi idonei a comprovare la disponibilità delle seguenti risorse professionali, anche se non legate alle medesime da rapporto di lavoro dipendente: esperto di fattori umani, esperto tecnico, esperto di interazione con i soggetti disabili, gruppo di valutazione.

52 Quadro normativo italiano
Allegato B: Metodologia e criteri di valutazione per la verifica soggettiva dell’accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet Metodologia per la verifica soggettiva La metodologia di verifica soggettiva delle applicazioni basate su tecnologie internet si articola in 4 principali fasi: Analisi da parte di uno o più esperti di fattori umani Costituzione del gruppo di valutazione Esecuzione dei task da parte del gruppo di valutazione Valutazione dei risultati ed elaborazione del rapporto conclusivo

53 Quadro normativo italiano
Allegato B: 1. Metodologia – Fase 1: Analisi da parte di uno o più esperti di fattori umani /1 La valutazione da parte di uno o più esperti di fattori umani consiste essenzialmente nel metodo della simulazione cognitiva attraverso il quale l’esperto DEFINISCE contesti, scopi e modi di interazione dell’utente, presente nel gruppo di valutazione, con il sito e costruisce scenari d’uso che simulano a livello cognitivo il comportamento dell’utente. L’esperto di fattori umani CONOSCE i servizi che il sito intende erogare; le informazioni che può fornire; le azioni richieste all’utente per raggiungere tali obiettivi per mezzo dell’interfaccia; le informazioni sugli utenti potenziali; sulla esperienza e conoscenza a loro richieste per interagire con il sito.

54 Quadro normativo italiano
Allegato B: 1. Metodologia – Fase 1: Analisi da parte di uno o più esperti di fattori umani /2 Assegnare a ciascuno dei criteri indicati, ove applicabili, un giudizio su una scala crescente di valori da 1 a 5 in cui: corrisponde a nessuna rispondenza dell’ambiente al criterio in esame; corrisponde a poca rispondenza dell’ambiente al criterio in esame; corrisponde a sufficiente rispondenza dell’ambiente al criterio in esame; corrisponde a molta rispondenza dell’ambiente al criterio in esame; corrisponde a moltissima rispondenza dell’ambiente al criterio in esame.

55 Quadro normativo italiano
Allegato B: 1. Metodologia – Fase 2: Costituzione del gruppo di valutazione Costituzione del gruppo di valutazione i cui componenti disabili utilizzano le proprie tecnologie assistive; fanno parte del gruppo di valutazione utenti rappresentativi dei diversi tipi di disabilità: sordità, ipovisione, daltonismo, cecità, disabilità motoria agli arti superiori, distrofia spastica, disabilità cognitiva, nonché soggetti appartenenti a diverse categorie di utenti interessate ad accedere al sito.

56 Quadro normativo italiano
Allegato B: 1. Metodologia – Fase 3: Esecuzione dei task da parte del gruppo di valutazione L’esecuzione dei task da parte dei componenti del gruppo di valutazione avviene sia in contesti usuali (casa, ambiente di lavoro), sia in contesti appositamente costituiti (ambiente di laboratorio). Il gruppo di valutazione esegue una serie di prove basate sulla interazione con l’ambiente. Le prove vengono svolte in forma libera, cioè senza compiti specifici, ovvero per obiettivi, se eseguite secondo compiti specifici. Nella esecuzione delle prove, il gruppo di valutazione è guidato dall’esperto di fattori umani. Nel corso della navigazione libera, l’esperto raccoglie i commenti dell’utente, anche verbali, e le osservazioni sul suo comportamento. Nella prova su compiti specifici, l’esperto registra il tipo di compito, la quantità di tempo impiegata per svolgerlo e gli eventuali errori commessi ed annota i commenti dell’utente e

57 valore medio complessivo
Quadro normativo italiano Allegato B: 1. Metodologia – Fase 4: Valutazione dei risultati ed elaborazione del rapporto conclusivo La verifica soggettiva si conclude con la predisposizione di un rapporto nel quale l’esperto di fattori umani indica la valutazione su scale soggettive ricavata dalla simulazione cognitiva dallo stesso effettuata, le proprie considerazioni sulle caratteristiche qualitative del sito, i dati relativi alle prestazioni degli utenti in relazione ai compiti affidati: performance, commenti, osservazioni comportamentali, le risposte a questionari di valutazione compilati dagli utenti la valutazione complessiva del livello di qualità raggiunto secondo il seguente schema: valore medio complessivo Livello di qualità < 2 Nessuno ≥ 2 e < 3 ≥ 3 e < 4 ≥ 4

58 Allegato B: 2. Criteri di valutazione /1
Quadro normativo italiano Allegato B: 2. Criteri di valutazione /1 Criteri di valutazione I criteri essenziali su cui basare la verifica soggettiva dei siti Web e delle applicazioni realizzate con tecnologie Internet sono: percezione: informazioni e comandi necessari per l’esecuzione dell’attività devono essere sempre disponibili e percettibili; comprensibilità: informazioni e comandi necessari per l’esecuzione delle attività devono essere facili da capire e da usare; operabilità: informazioni e comandi devono consentire una scelta immediata della azione adeguata per raggiungere l’obiettivo voluto; coerenza: simboli, messaggi e azioni devono avere lo stesso significato in tutto l’ambiente; salvaguardia della salute (safety): l’ambiente deve possedere caratteristiche idonee a salvaguardare il benessere psicofisico dell’utente;

59 Allegato B: 2. Criteri di valutazione /2
Quadro normativo italiano Allegato B: 2. Criteri di valutazione /2 sicurezza: l’ambiente deve possedere caratteristiche idonee a fornire transazioni e dati affidabili, gestiti con adeguati livelli di sicurezza; trasparenza: l’ambiente deve comunicare all’utente lo stato, gli effetti delle azioni compiute e le informazioni necessarie per la corretta valutazione della dinamica dell’ambiente stesso; apprendibilità: l’ambiente deve possedere caratteristiche di utilizzo di facile e rapido apprendimento; aiuto e documentazione: funzioni di aiuto, quali le guide in linea, e documentazione relativa al funzionamento dell’ambiente devono essere di facili reperimento e connesse al compito svolto dall’utente; tolleranza agli errori: l’ambiente, pur configurandosi in modo da prevenire gli errori, ove questi, comunque, si manifestino, deve fornire appropriati messaggi che individuino chiaramente l’errore occorso e le azioni necessarie per superarlo; gradevolezza: l’ambiente deve possedere caratteristiche idonee a favorire e mantenere l’interesse dell’utente; flessibilità: l’ambiente deve tener conto delle preferenze individuali e dei contesti.

60 Quadro normativo italiano
Allegato F: Importi massimi dovuti dai soggetti privati come corrispettivo per l’attività svolta dai valutatori Gli importi massimi per l’anno 2005 dovuti dai soggetti privati come corrispettivo per l’attività svolta dai valutatori, sono: € 900,00 per le attività di verifica tecnica di cui all’Allegato A, paragrafo 2; lettere a) ed e); € 22,00 per ciascuna pagina, per le attività di verifica tecnica di cui all’Allegato A, paragrafo 2; lettere b), c) e d); € 8.980,00 per la verifica soggettiva di un sito. L’importo dovuto all’Erario da parte dei soggetti privati […] per l’anno 2005, è stabilito in € 500,00. L’importo dovuto all’Erario dai soggetti privati in caso di riscontro […] di un livello di accessibilità inferiore a quello del logo utilizzato, è pari ai costi effettivi dell’avvenuta ispezione determinati sulla base degli importi definiti al comma 1, maggiorati di una quota di partecipazione ai costi per l’espletamento delle funzioni ispettive complessivamente svolte dal Cnipa sui soggetti privati; tale quota, per l’anno 2005, è stabilita nella misura del 75%. […] La percentuale di cui al comma 3 sono aggiornate entro il mese di febbraio di ciascun anno.

61 Articoli della Delibera del CNIPA:
Quadro normativo italiano Deliberazione CNIPA 15 settembre 2005 – Istituzione dell'elenco dei valutatori e definizione delle modalità tecniche per la tenuta Articoli della Delibera del CNIPA: Definizioni Istituzione dell'elenco pubblico dei valutatori Richiesta di iscrizione all’elenco Modalità di esame delle domande Verifica del possesso dei requisiti Cancellazione dall’elenco Modalità tecniche per la tenuta dell’elenco Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione CNIPA (2006). Quaderno 20, pp ; (

62 Sezione 4 - Componenti Essenziali dell’accessibilità delle tecnologie web e delle tecnologie portatili

63 Content Accessibility Guidelines 2.0

64 WCAG 2.0 WCAG 2.0 – cosa sono? Un set di raccomandazioni e lineeguida per rendere accessibili le pagine web alle persone disabili ©2010

65 Per chi sono le WCAG 2.0? WCAG 2.0:
Sviluppatori di Web content (autori, designers, etc.) Persone che valutano il web Sviluppatori di tools per il web Chinque abbia bisogno di un riferimento tecnico o una standard di riferimento per il web ©2010

66 WCAG 2.0 – Dove si trovano? sul sito della WAI website :
Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.0 Understanding WCAG Techniques to meet WCAG How to meet WCAG ©2010

67 Documenti delle WCAG 2.0 4 Principi: 12 Linee guida che contengono:
Percepibile, Le informazioni e i componenti dell'interfaccia utente devono essere presentati agli utenti in modo che possano essere percepiti. Utilizzabile,  I componenti e la navigazione dell'interfaccia utente devono essere utilizzabili. Comprensibilie, Le informazioni e le operazioni dell'interfaccia utente devono essere comprensibili. Robusto, Il contenuto deve essere abbastanza robusto per essere interpretato in maniera affidabile mediante una vasta gamma di programmi utente, comprese le tecnologie assistive. 12 Linee guida che contengono: Criteri scritti come dichiarazioni per test Tecniche di valutazione per raggiungere i criteri ©2010

68 Codici delle techniche di valutazione
WCAG 2.0 Codici delle techniche di valutazione WCAG WG 2.0 ( G: Tecniche Generali H: Tecniche HTML e XHTML C: Tecniche CSS SCR: Tecniche di scripting Client-side SVR: Tecniche di scripting server-side SM: Tecniche SMIL T: Tecniche di Plain text ARIA: Tecniche ARIA FLASH: Tecniche FLASH Plus F: common failures

69 WCAG 2.0 Guideline 1.3 Adattabilità:
Creare contenuti che possano essere rappresentati in modalità differenti (ad esempio, con layout più semplici), senza perdere informazioni o la struttura.

70 Purpose of Guideline 1.3 Adattabilità
WCAG 2.0 Purpose of Guideline 1.3 Adattabilità Creare contenuti: Non dipendenti da una modalità di presentazione ( es. Solo visuale) Non dipendenti da un ordine di presentazione(es. Colonne di un articolo) Non dipendente da una particolare caratterisctica sensoriale (es. Colore, posizione, grandezza etc.)

71 Structure of Guideline 1.3 Adattabilità
WCAG 2.0 Structure of Guideline 1.3 Adattabilità Guideline 1.3 Adaptable: Creare contenuti che possano essere rappresentati in modalità differenti (ad esempio, con layout più semplici), senza perdere informazioni o la struttura. 1.3.1 Informazioni e correlazioni: Le informazioni, la struttura e le correlazioni trasmesse dalla presentazione possono esseredeterminate programmaticamente oppure sono disponibili tramite testo. (Livello A) 1.3.2 Sequenza significativa: Quando la sequenza in cui il contenuto è presentato influisce sul suo significato, la corretta sequenza di lettura può essere determinata programmaticamente. (Livello A) 1.3.3 Caratteristiche sensoriali: Le istruzioni fornite per comprendere ed operare sui contenuti non devono basarsi unicamente su caratteristiche sensoriali dei componenti quali forma, dimensione, ubicazione visiva, orientamento o il suono. (Livello A)

72 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni Non Tutto in un documento è representato puramente dal testo Form campi di form che condividono la stessa etichetta Dati numerici in colonne e righe Colori usati per raggruppare informazioni

73 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni Esistono diversi modi per rappresentare informazioni e le loro relazioni: Indicazioni visuali (legame fra struttura ed elementi) per persone vedenti Indicazioni uditive (un segnale acustico per indicare l’inizio di una sezione) Informazioni Tattitili (Braille) Occorre che tutte le diverse modalità di presentazione siano soddisfatte per raggiungere il criterio

74 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni Braille Text Screen reader Content Adattabilità dei contenuti Adattabilità del codice <a href=“index.htm”>homepage</a> “…can find this information on the homepage, where the…” Adattabilità della presentazione address : Telephone number : *

75 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni Usare elementi semantici per indicare la struttura E usare il codice per i testi speciali Cioè: <p> per segnare un paragrafo <a> per segnare un hyperlink <strong> or <em> testo enfatizzato

76 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni Usare il testo per trasmettere informazioni che sono trasportate da variazioni grafiche del testo Cioè: Assicurarsi che le informazioni non siano trasmesse solamente da cambi fi Fontt, sottolineature ecc... The colours, strikethroughs, and deletions in the ‘change history’ of a document.

77 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.1: Informazioni e correlazioni Saparare le informazioni e la struttura dal modo di presentazione dell’informazione permettendo differenti presentazioni Cioè: Non mischiare la presentazione (font, o layout) con la struttura (paragrafi, Headings e liste ecc..) Use CSS to separate presentation info from the structural info in HTML Use the “tagging” feature of a PDF document to store presentation info

78 Success Criterion 1.3.1: Esempio
Con CSS Senza CSS

79 Criterio di successo1.3.2: Sequenza significativa
WCAG 2.0 Criterio di successo1.3.2: Sequenza significativa Alcuni aspetti dei documenti possono seguire una specifica Sequenza significativa : Parole in una frase Frasi di un paragrafo Paragrafi di un articolo Altri aspetti di un documento non devono seguire una Sequenza : Elementi di una lista Articoli in una pagina Sezioni e menu di una pagina web Los copo di questo criterio è di assicurare che se il contenuto segue una particoalre sequenza significativa, che tale sequenza sia preservata nel tempo

80 Success Criterion 1.3.2: Sequenza significativa
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.2: Sequenza significativa Il modo in cui gli utenti accedono alle informazioni influisce su i contenuti: Gli utenti con gli Screen readers leggono i contenuti in maniera lineare Gli utenti possono disabilitare gli stili dei CSS cambiando così il layout e lo stile Gli utenti possono disabilitare i CSS e rimuove tutte le formattazioni Tuttavia se l’ordine delle informazioni del documento viene conservato l’untente non ha problemi a maneggiare l’informazione

81 Success Criterion 1.3.2: Sequenza significativa
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.2: Sequenza significativa Assicurarsi che l’ordine dei contennuti sia in una sequenza significativa in tutte le pagine Cioè: che l’ordine dei contenuti abbia senso I links nel menu di navigazione menu sia in un ordine significativo Le Headings, il testo, e le immagini abbiano un ordine significativo

82 Success Criterion 1.3.2: Sequenza significativa
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.2: Sequenza significativa Creare un ordine dei DOM ( modello a oggetti del documento) che segue il modello presentato visivamente Cioè: Se una pagina ha un menu di navigazione dopo il logo, a livello di codice gli elementi del menu devo apparire dopo gli elementi che codificano il logo

83 Success Criterion 1.3.3: Sequenza significativa
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.3: Sequenza significativa Le istruzioni su come usare un sito web sono utili, sia per gli utenti di tecnologie assistive e per chi è ha familiarità con il sito web È importante le istruzioni siano tanto accessibili quanto il contenuto Le istruzioni non devono fare affidamento esclusivamente su l'aspetto o la posizione degli oggetti a cui si riferiscono

84 Success Criterion 1.3.3: Sequenza significativa
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.3: Sequenza significativa SE PROPRIO SI DEVONO USARE ELEMENTI GRAFICI PER LE AZIONI INTERATTIVE UTILIZZATE TESTI DI SUPPORTO: “Clicca la freccia per proseguire” “Clicca sul bottone a sinistra per andare indietro” “Clicca sul bottone viola per uscire dal sito” “Clicca sul bottone verde con la scritta home per andare alla home page” Home Questo criterio ha lo scopo di far si che le informazioni addizionali siano create per chiarire tutto ciò che è dipendente dalla caratteristiche sensoriali

85 Success Criterion 1.3.3: caratteristiche sensoriali
WCAG 2.0 Success Criterion 1.3.3: caratteristiche sensoriali Creare identificazioni testuali di quegli elementi che altrimenti sono rappresentati solo su informazioni sensoriali per essere compresi cioè: Essere sicuri che le istruzioni non si riferiscano a forma, colore e posizione degli oggetti: “premete qui” NO! “Usate la lista dei links a destra con l’etichetta“Altri links” NO!

86 WCAG 2.0 Guideline 1.4 Distinguibile:
Rendere più semplice agli utenti la visione e l'ascolto dei contenuti, separando i contenuti in primo piano dallo sfondo .

87 Obiettivo Guideline 1.4 Distinguibile
WCAG 2.0 Obiettivo Guideline 1.4 Distinguibile Il contenuto è stato creato in modo tale che l’utente semplicemente può: Separate i contenuti in primo piano dallo sfondo Sia audio (creando contenuti sonori più alti dei suoni che rappresentano lo sfondo) Sia visuali (utilizzando color di contrasto fra lo sfondo e le informazioni in primo piano) Visualizzare ed aggiustare la forma del testo (zoom) Vedere informazioni senza dover seguire un ordine specifico ed obbligato di presentazione

88 Struttura della Guideline 1.4 Distinguibile (Level A)
WCAG 2.0 Struttura della Guideline 1.4 Distinguibile (Level A) 1.4.1 Uso del colore: Il colore non deve essere utilizzato come unica modalità visiva per rappresentare informazioni, indicare azioni, richiedere risposte o come elemento di distinzione visiva. (Livello A) Nota: Questo criterio di successo è specifico per la percezione del colore. Altre modalità di percezione sono presenti nella linea guida 1.3, incluso l'accesso programmatico al colore e ad altre codifiche visive della presentazione. 1.4.2 Controllo del sonoro: Se un contenuto audio all'interno di una pagina Web è eseguito automaticamente per più di tre secondi è necessario fornire una funzionalità per metterlo in pausa o interromperlo, oppure si deve fornire una modalità per il controllo dell'audio che sia indipendente dal controllo predefinito del sistema. (Livello A) Nota:Dal momento che qualsiasi contenuto che non soddisfi questo criterio di successo può interferire con la possibilità dell'utente di fruire l'intera pagina, tutto il contenuto della pagina Web (sia se utilizzato o meno per soddisfare altri criteri di successo), deve rispondere a tale criterio di successo.

89 Criterio di successo1.4.1: Uso del colore
WCAG 2.0 Criterio di successo1.4.1: Uso del colore Obiettivo è assicurare che tutti gli utenti possano accedere alle informazioni che sono suggerite dalle differenze di colore per“Differenze di colore” indichiamo quelle informazioni il cui significato è comprensibile solo dai colori. Il Focus di questo criterio è nell’utilizzo dei differenti significati delle presentazioni visuali.

90 Esempi Assicurarsi che l’informazione è comprendibile dal testo
WCAG 2.0 Esempi Se il colore di una parola (o dello sfondo) è usato per dare un’informazione the colour of particular words, backgrounds, or other content is used to indicate information: Assicurarsi che l’informazione è comprendibile dal testo Assicurarsi di dare un informazione corretta e se necessario un feedbak visivo supplementare (es: *)

91 Guideline 2.4 Navigabile:
WCAG 2.0 Guideline 2.4 Navigabile:  Fornire delle funzionalità di supporto all'utente per navigare, trovare contenuti e determinare la propria posizione.

92 Purpose of Guideline 2.4 Navigable
WCAG 2.0 Purpose of Guideline 2.4 Navigable Assicurarsi che il contenuto della pagina permetta all’utente: La navigazione delle pagine (usando links and tabbing) L’identificazione dei contenuti che l’utente cerca (Etichette di pages and content) Di comprendere dove si trovano nel sito web (menu di navigazione, site maps)

93 Success Criterion 2.4.1: Bypass Blocks
WCAG 2.0 Success Criterion 2.4.1: Bypass Blocks WCAG News BUY BREAD Search here… Home Headlines Discussion Contact Us HEADLINES: The main content of a webpage is rarely at the very top of a page Screen reader users must listen to the same header content repeated on each page before the actual content Screen magnifier users must search through the header content repeated on each page before the actual content

94 Success Criterion 2.4.1: Bypass Blocks
WCAG 2.0 Success Criterion 2.4.1: Bypass Blocks Creare links di skip per passare ai contenuti Cioè: Link nella barra di navigazione che rimanndano a: “Skip to main content” “Skip navigation” “Skip to lead story”

95 Success Criterion 2.4.2: Page Titled
WCAG 2.0 Success Criterion 2.4.2: Page Titled Books, magazines, newspapers, films, TV shows have unique titles that allows the user to easily indentify what it is they are viewing. Web pages are no different.

96 Success Criterion 2.4.3: Focus Order
WCAG 2.0 Success Criterion 2.4.3: Focus Order Chi naviga solo con la tastiera ha bisogno di un ordine focalizzato logico ed usabile Per evitare disorientamento Per crearsi un modello mentale dei contenuti

97 Success Criterion 2.4.4: Link Purpose (In Context)
WCAG 2.0 Success Criterion 2.4.4: Link Purpose (In Context) Clicca qui ???? I link non devono mai essere ambigui ma il testo deve chiaramente indicare lo scopo della pagina che si aprirà <a href=“camper.html”>Camper disponibili per il periodo da Giugno a Luglio</a>

98 Success Criterion 2.4.5: Multiple Ways
WCAG 2.0 Success Criterion 2.4.5: Multiple Ways Diversi utenti hanno diversi modi di navigare: Cercano qualcosa nelle pagine “searching by scrolling” Esplorano diverse pagine“browsing” Utenti con disabilità visive tendono a cercare con il motore di ricerca interno Utenti con disabilità cognitive preferiscono cercare tramite Table of Contents or site map Assicurarsi più modalità di navigazione significa andare incontro ai bisogni degli utenti

99 Success Criterion 2.4.10: Section Headings
WCAG 2.0 Success Criterion : Section Headings Usare le headings per organizzare la pagina Cioè: Usare il HTML heading elements (H1, H2, H3, H4, H5, and H6) seguendo un preciso ordine (e.g. H1 seguito da H2, H2 seguito da H2 or H3, H3 seguito da H3 or H4, etc.)

100 WCAG 2.0 Guideline 3.1: Readable (leggibile)
Creare un testo leggibile e comprensibile

101 Purpose of Guideline 3.1: Readable
WCAG 2.0 Purpose of Guideline 3.1: Readable Assicurare che le persone di ogni età e livello di istruzione siano in grado di leggere i contenuti. Creare un codice ordinato e chiaro Assicurare un livello di lettura tramite tecniche di semplificazione del testo (criterio controverso)

102 Guideline 3.2 Predictable (percepibile)
WCAG 2.0 Guideline 3.2 Predictable (percepibile) Creare Web pages che siano operabili e percepibili facilmente

103 Purpose of Guideline 3.2 Predictable
WCAG 2.0 Purpose of Guideline 3.2 Predictable La linea guida è focalizzata a garantire che le persone non siano disorientate quando navigano con una pagina web. Molti dei criteri in realtà hanno a che fare con l'utente che opera i vari componenti, e poi descrivere come i componenti devono reagire.

104 Success Criterion 3.2.2: Techniques Prior Description
WCAG 2.0 Success Criterion 3.2.2: Techniques Prior Description Descrivere cosa accadra quando l’utente cliccherà un tasto funzione tipo “Invia”.

105 Success Criterion 3.2.4: Techniques Consistent Labeling
WCAG 2.0 Success Criterion 3.2.4: Techniques Consistent Labeling Utilizzare eticchette, nomi e testi alternativi che chiaramente rimandano ai contenuti ed alle funzioni Cioè: Se si una ogetto su più pagine (es. un separatore grafico) questo deve sempre avere lo stesso ALTtext.

106 Guideline 3.3 Input Assistance
WCAG 2.0 Guideline 3.3 Input Assistance Auitere l’utente ad evitare e correggere gli errori

107 Purpose of Guideline 3.3 Input Assistance
WCAG 2.0 Purpose of Guideline 3.3 Input Assistance Questa linea guida si basa sulla riduzione degli errori che possono verificarsi quando si utilizza una pagina web e/o essere in grado di annullare le azioni - di solito si tratta di componenti Web interattivi come i form

108 Success Criterion 3.3.1: Error Identification
WCAG 2.0 Success Criterion 3.3.1: Error Identification Quando si crea un messaggio di errore per l’utente occorre,che questo sia chiaro e che venga dichiarato come questo errore può essere percepito. Per esempio: Dopo l’inserimento dei dati in un form, appaiono i messaggi di errore Durante l’inserimento appaiono i messaggi di errore in finestre pop-up

109 WCAG 2.0 Success Criterion 3.3.1: Techniques Provide Descriptions (Mandatory Fields) Fornire una descrizione che identifiche i campi obbligatori che sono lasciati vuoti dall’utente Cioè: Creare messaggi che indicano i campi che devo essere compilati

110 Fornire un client-side validation and alert
WCAG 2.0 Success Criterion 3.3.1: Techniques Validation through Scripting (Mandatory Fields) Fornire un client-side validation and alert Cioè: Quando l’utente sta inserendo i dati se vengono inseriti dati errati (es. una non mail nel campo mail – invece di il browser apre dei pop up con dei messaggi che avvertono dell’erorre e spiegano il perchè.

111 Fornire etichette descrittive del compito
WCAG 2.0 Success Criterion 3.3.2: Techniques Provide descriptive labels for data formats Fornire etichette descrittive del compito Fornire un testo di istruzione iniziale del form e/o per ogni campo che ha bisogno di specifiche. Cioè: Assistere gli uteni prima che inizino a interagire con il form indicando i campi richiesti e come devono essere compilati

112 Success Criterion 3.3.2: Techniques Provide descriptive labels for forms fill-in
Fornire etichette descrittive del compito Posizionare le etichette in modo tale che sia compresibile a cosa si stanno riferendo del form Cioè: Etichette prima del campo da copilare A sinistra del campo A destra del campo Come ti chiami? Inserici il tuo nome* Campo obbligatorio*

113 WCAG 2.0 Guideline 4.1 Compatible:
Massimizzare la compatibilità con gli attuali e futuri utenti, includendo le tecnologie assistive.

114 Purpose of Guideline 4.1 Compatible
WCAG 2.0 Purpose of Guideline 4.1 Compatible Assicurarsi che il sito che è stato disegnato potrà incotrare i bisogni di diversi tipi di utenti e di utenti che usano teconologie assistive Assicurarsi che le pagine siano leggibili conle nuove tecnologie e lavorino come sono stata progettate e non in modo differente

115 Structure of Guideline 4.1: Compatible
WCAG 2.0 Structure of Guideline 4.1: Compatible 4.1.1 Parsing: In content implemented using markup languages, elements have complete start and end tags, elements are nested according to their specifications, elements do not contain duplicate attributes, and any IDs are unique, except where the specifications allow these features. (Level A) 4.1.2 Name, Role, Value: For all user interface components (including but not limited to: form elements, links and components generated by scripts), the name and role can be programmatically determined; states, properties, and values that can be set by the user can be programmatically set; and notification of changes to these items is available to user agents, including assistive technologies. (Level A)

116 Success Criterion 4.1.1: Parsing
WCAG 2.0 Success Criterion 4.1.1: Parsing Non creare duplicazioni di codice Esempio di una pagina con 3 link Non corretta <a href=“cat.html” id=“link” id=“cat”> <a href=“dog.html” id=“link” id=“dog”> <a href=“bird.html” id=“link” id=“bird”> Corretta <a href=“cat.html” id=“cat-link”> <a href=“dog.html” id=“dog-link”> <a href=“bird.html” id=“bird-link”>

117 Success Criterion 4.1.1: Parsing
WCAG 2.0 Success Criterion 4.1.1: Parsing Assicurarsi che l‘attributo ID sia unico: Esempio Non corretto <a href=“cat.html” id=“link”> <a href=“dog.html” id=“link”> <a href=“bird.html” id=“link”> Corretto <a href=“cat.html” id=“cat-link”> <a href=“dog.html” id=“dog-link”> <a href=“bird.html” id=“bird-link”>

118 Success Criterion 4.1.1: Sufficient Techniques
WCAG 2.0 Success Criterion 4.1.1: Sufficient Techniques Validare la pagina Cioè Validare con il validatore W3C

119 Success Criterion 4.1.1: Sufficient Techniques
WCAG 2.0 Success Criterion 4.1.1: Sufficient Techniques Essere pienamente conformi alle specifiche Cioè: Controllare tutti gli aspetti indicati dalle specifiche WCGA

120 Authoring Tool Accessibility Guidelines (ATAG 2.0)

121 Autoring Tool I requisiti di accessibilità si applicano a due aspetti:
ATAG 2.0 Autoring Tool Any application, part of an application, or collection of applications that authors interact with to create, modify or assemble Web content to be used by other people. Le ATAG si applicano a WYSIWYG editors, editors di testo (embedded o stand-alone) conversion tools, software that can output Web content technologies (e.g., "Save as HTML") blogging tools, wikis, online forums, ers that produce Web-content multimedia authoring tools scripting tools, widget development environment content management systems, courseware tools, content aggregators site management tools I requisiti di accessibilità si applicano a due aspetti: l'interfaccia utente il contenuto prodotto dallo strumento

122 ATAG 2.0 ATAG 2.0 (March 2008 draft) PART A: Creare tool di authoring accessibili Principle A.1: Gli Authoring tool devono facilitare l’accesso con tecnologie assistive (3 guidelines) Principle A.2: Gli Authoring tool devono avere interfacce utente percepibili (4 guidelines) Principle A.3: Gli Authoring tool devono avere interfacce utente operabili (7 guidelines) Principle A.4: Gli Authoring tool devono avere interfacce utente comprensibili (4 guidelines)

123 ATAG 2.0 ATAG 2.0 (March 2008 draft) PART B: Supportare la produzione di contenuti accessibili Principle B.1: La produzione di contenuti accessibili deve essere incoraggiata (3 guidelines) Principle B.2: Gli autori devono essere supportati nella produzione di contenuti accessibili (5 guidelines) Principle B.3: Le soluzioni di accessibilità devono essere promosse ed integrate (5 guidelines)

124 Cosa implica la non conformità alle ATAG
A livello organizzativo Più supporto ed assistenza richiesta dagli autori/utenti per l’uso dell’applicazione Maggiore lavoro tecnico richiesto per l’uso (es. sviluppare templates accessibili) Maggiore monitoraggio dell’output Per le persone Gli autori devono spendere molto più tempo per controllare il loro lavoro Gli autori devono lavorare how to manage accessibility limitations

125 Esempio di inserimento facilitato di un ALT-Text
ATAG 2.0 Esempio di inserimento facilitato di un ALT-Text

126 ATAG 2.0 L’utilizzo delle ATAG I tool di Authoring servono per supportare I non esperiti a creare contenuti accessibili Quindi la valutazione e la selezione non devono focalizzarsi solamente sulla qualità dell’applicazione …Ma anche sulla qualità del processo di creazione dell’output

127 Validatori automatici e valutazione manuale
Valuta l’intera interfaccia dando un report di tutti gli errori a diversi livelli di Accessibilità dell’HTML e dei CSS Valuta l’intera interfaccia dando un report di tutti gli errori a diversi livelli di Accessibilità Validatore classico del HTML creato dal W3C Validatore classico dei CSS creato dal W3C Strumenti indispensabili versione-20/: Barra dell’accessibilità per Explorer e Firefox questo strumento è essenziale per la valutazione Manuale dell’accessibilità


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