La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE"— Transcript della presentazione:

1 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE
A. MASERATI A SCUOLA RI...CICLANDO ANNO SCOLASTICO 2005 / 2006 Classi 3Sa, 3Sb, 4Sa, 5Sa, 5Sb I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

2 Indice Introduzione: obiettivi e programma di lavoro
La classificazione dei rifiuti I rifiuti in provincia di Pavia Il ciclo di vita della carta Il ciclo dell’alluminio Il progetto a Scuola ri…ciclando Riciclaggio e risparmio di risorse Hanno partecipato al progetto…… I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

3 Introduzione Nel corso dell’anno scolastico 2005/2006, un gruppo di studenti delle classi 3sa,3sb,4sa,5sa e 5sb ha realizzato il progetto “A scuola ri…ciclando”. Nel corso del progetto, che si è svolto in orario extracurricolare, abbiamo anzi tutto incontrato esperti che ci hanno illustrato il ciclo di produzione e recupero dei materiali di rifiuto (carta, alluminio, vetro, legno…) e abbiamo identificato le tipologie di rifiuto prodotte all’interno del nostro Istituto. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

4 L’utilità del riciclaggio
Il riciclaggio è utile per:: RISPARMIARE ENERGIA RISPARMIARE DENARO RISANARE L’AMBIENTE L’utilità del riciclaggio Questi obiettivi devono essere raggiunti anche a Scuola. Abbiamo dunque deciso di concentrare la nostra attenzione sui rifiuti che una Scuola produce in maggiore abbondanza e di avviare un sistema permanente per la raccolta differenziata di questi materiali. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

5 Le tipologie di rifiuti riciclabili a scuola
Carta Cartucce Alluminio I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

6 Carta Il tipo di rifiuto solido urbano maggiormente prodotto a scuola è la carta, perché il lavoro didattico e di segreteria richiedono una grande quantità di materiali cartacei. La carta consumata nella nostra Scuola proviene da: Consumo di fogli A3 e A4 per fotocopie; Consumo cartaceo degli studenti; Carte contenenti i panini; Contenitori di cartone per pizze; Fazzoletti di carta; Cartoni per imballaggio. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

7 L’uso della carta nella nostra Scuola
La tipologia cartaria di più largo uso a Scuola è sicuramente la carta ad uso grafico (carta per fotocopie, quaderni..) ma non è da sottovalutare anche il consumo di carta per imballaggi vari (alimenti, merci consegnate alla Scuola…) I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

8 Le cartucce di inchiostro e l’alluminio
Nella nostra Scuola le cartucce delle stampanti vengono correttamente recuperate e affidate a ditte specializzate. Il consumo di alluminio da parte degli studenti di una Scuola è molto elevato se sono presenti macchinette automatiche per la distribuzione di bevande. Nel nostro Istituto sono presenti due distributori automatici e vengono consumati 8 Kg di lattine d’alluminio/settimana nella stagione autunno-invernale. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

9 Siamo partiti (quasi)…da zero
Nel momento in cui il progetto è iniziato, nella sede di Via Mussini esistevano tre contenitori per la raccolta differenziata dell’alluminio, svolta in collaborazione con Consorzio imballaggi alluminio (CIAL). Non esisteva invece un sistema organizzato per la raccolta della carta. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

10 Le tappe del nostro lavoro
Abbiamo incontrato alcuni esperti che ci hanno spiegato la normativa sullo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti e il ciclo di produzione e riciclo dei materiali che abbiamo scelto di riciclare all’interno della Scuola: la carta e l’alluminio. Successivamente abbiamo iniziato un’opera di informazione rivolta agli studenti e abbiamo collocato i contenitori per la raccolta, con l’aiuto di ASM Voghera e CIAL. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

11 Le legislazione in materia di smaltimento dei rifiuti
Le linee guida per la classificazione dei rifiuti e la loro gestione sono state stabilite da una Direttiva della Comunità Europea recepita dall’Italia con un Decreto Ministeriale del 1997 (Decreto Legislativo 22/1997), meglio noto come “Decreto Ronchi”, dal nome dell’allora Ministro dell’Ambiente. Obiettivi principali del Decreto sono: - ridurre la quantità di rifiuti prodotta attraverso misure preventive (es. diminuzione degli imballaggi delle merci….) ridurre la loro pericolosità favorire il riciclaggio e il corretto smaltimento dei rifiuti. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

12 Che cos’è un rifiuto secondo la Legge?
Secondo il Decreto 22/97 si definisce rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia intenzione di disfarsi. In altre parole, il rifiuto è qualsiasi merce che finisce di essere utilizzata e dunque viene scartata dal possessore. Come si classificano i rifiuti? Sempre facendo riferimento al suddetto Decreto, i rifiuti si possono classificare in base a due criteri: la loro origine e la loro pericolosità. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

13 Classificazione in base all’origine
In base all’origine, la Legislazione italiana classifica i rifiuti in URBANI e SPECIALI. Rifiuti speciali Sono invece rifiuti speciali quelli che derivano da attività agricole e agro industriali, da demolizioni di edifici, nonché i rifiuti pericolosi derivanti da attività artigianali e industriali (nella foto: la discarica di rifiuti tossici di Cervesina). Rifiuti urbani Sono urbani i rifiuti domestici (tradizionalmente chiamati rifiuti solidi urbani), i materiali che vengono deposti nella pattumiera delle abitazioni o abbandonati lungo le strade, i parchi pubblici, le spiagge… (in foto: discarica abusiva) I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

14 Classificazione basata sulla pericolosità
Il Decreto Legge 22/97 distingue i rifiuti in pericolosi e non pericolosi, in relazione alle sostanze tossiche che contengono. Sono ad esempio considerati non pericolosi i rifiuti normalmente contenuti nella pattumiera di casa. Sono invece pericolosi i rifiuti radioattivi, i rifiuti ospedalieri, le scorie prodotte dalle industrie chimiche o metallurgiche…rifiuti che non di rado vengono smaltiti abusivamente o prendono la strada verso Paesi in via di sviluppo. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

15 La produzione di rifiuti
La produzione di enormi quantità di rifiuti è un fenomeno tipico delle società ricche e industrializzate. Ciò che più preoccupa è il costante aumento della quantità di rifiuti prodotta (vedi grafico a lato). In provincia di Pavia ogni abitante ha prodotto nel 2002 una media di 1,5 Kg /giorno di rifiuti solidi urbani (rifiuti non pericolosi), dato superiore alla media nazionale (1,43 Kg/giorno). I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

16 Lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Pavia
In provincia di Pavia esistono discariche, ormai complete, di rifiuti solidi urbani (Casatisma e Gambolò) e di rifiuti pericolosi (Verretto e Cervesina). Attualmente i rifiuti della provincia vengono avviati al termocombustore di Parona Lomellina e le ceneri derivanti dalla combustione smaltite nella discarica a servizio dell’inceneritore. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

17 Gli impianti di trattamento
Oltre alle discariche già colme e al termocombustore di Parona, in provincia di Pavia sono in funzione altri impianti di trattamento dei rifiuti urbani a Giussago e Corteolona. E’ importante cercare di ridurre la quantità di rifiuti da avviare a questi impianti. Per raggiungere tale obiettivo occorre potenziare la raccolta differenziata. Nel 2001 erano il verde, la carta e il vetro le tipologie di rifiuti più abbondanti fra quelle riciclate . I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

18 La raccolta differenziata in provincia di Pavia
Il Decreto 22/97 stabilisce degli obiettivi di incremento progressivo della raccolta differenziata. In provincia di Pavia tali obiettivi NON sono stati raggiunti, anche se di anno in anno si registra un incremento delle percentuali di materiali recuperati. Nel 2002 soltanto il 32% della popolazione provinciale aveva raggiunto l’obiettivo previsto di riciclare almeno il 25% dei rifiuti previsto dal Decreto (dati e grafico: “Stato dell’ambiente della provincia di Pavia 2004, Amm.Prov.Pavia). I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

19 Il riciclaggio in Europa
L’Italia è sempre stata in ritardo rispetto ai Paesi del centro e Nord Europa nella applicazione delle politiche di riciclaggio dei rifiuti, come dimostra la tabella accanto, che mette a confronto lo stato della raccolta differenziata in Italia e in altri Paesi europei (anno 1997). I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

20 Il ciclo di produzione della carta
La metà delle 220 cartiere italiane utilizza come materia prima la carta recuperata grazie alla raccolta differenziata (macero). La qualità della carta da macero è molto variabile: si va dal riciclo del foglio di quaderno (prodotto da cellulosa pura) al riciclo di cartone, fatto di fibre di cellulosa già riciclate più volte. Fino alla fine degli anni ’90 l’Italia importava il 30% di maceri da Paesi esteri. Questo dato testimonia il ritardo dell’Italia nel settore del riciclaggio dei rifiuti….. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

21 Non solo cellulosa…ma anche acqua
Altro “ingrediente” fondamentale per produrre la carta è l’acqua. Ecco spiegato perché le cartiere spesso sono collocate in prossimità di canali o corsi d’acqua ed ecco spiegato perché gli scarichi delle cartiere possono essere molto inquinanti se non depurati. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

22 Il ciclo di produzione della carta
Quale che sia il prodotto di partenza (cellulosa pura o carta di riciclo..) la produzione della carta prevede anzi tutto la diluizione delle fibre in grandi volumi d’acqua (sospensione acquosa all’1%), l’aggiunta di additivi, il passaggio dell’impasto su un nastro movimentato da rulli che comprimono e compattano le fibre di cellulosa, fino ad ottenere il foglio di carta. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

23 Le fibre di cellulosa non sono eterne
Nella cellulosa che viene riciclata le fibre tendono a rompersi e ciò pregiudica la qualità della carta. In media una fibra di cellulosa non può essere utilizzata per più di 6-7 volte. Ecco perchè una cartiera che lavora carta da macero cerca di mescolare carta da riciclo di alta qualità con macero di bassa qualità, viceversa il prodotto finale sarebbe troppo scadente. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

24 Prima operazione: spappolare la carta in abbondante acqua
Per illustrare il ciclo di produzione della carta si è scelto di documentare le varie fasi della cartiera CA.MA di Lallio (Bg), che lavora carta riciclata e produce giornalmente 150 tonnellate di cartoncino per imballi. La prima operazione consiste nello spappolare la carta in abbondanti volumi di acqua. Lo spappolatore (in alto nella immagine) è come un enorme pentola dotata di lame che ruotando sminuzzano la carta, formando una sospensione acquosa di fibre costituita per il 98-99% da acqua. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

25 Un primo problema: la presenza di impurezze
Come si può vedere dalla immagine, la sospensione costituita da acqua e carta da macero spappolata ha un colore grigiastro, ma non mancano impurezze di colore diverso, date dalla presenza di plastiche. Dopo lo spappolamento sarà quindi necessaria una operazione di rimozione di tali impurezze (epurazione): sabbia e plastica. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

26 L’inizio della fase di produzione
Depurata da plastiche e sabbie, la sospensione di fibre di cellulosa può ora essere finalmente avviata alla produzione. La carta sarà ottenuta ricompattando fra loro le fibre, rimuovendo gradualmente l’acqua in cui le fibre sono sospese, anche mediante l’aggiunta di additivi leganti . Questo processo avviene all’interno di un macchinario chiamato “continua”. (Nell’immagine la pasta di cellulosa all’ingresso nella macchina continua) I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

27 Che cos’è la “continua”
La “continua” è formata da una serie di dispositivi meccanici che formano un macchinario lungo svariate decine di metri. “Cuore” della continua è una pressa costituita da due teli che si muovono ad alta velocità intorno a una serie di rulli. La tensione dei due teli sovrapposti produce una pressione che progressivamente “spreme” la miscela acqua-fibre di cellulosa. Per gravità l’acqua sgronda dal telo e viene avviata all’impianto di depurazione. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

28 La fine del rullo Il rullo convoglia il foglio di cartone verso la parte terminale del ciclo di produzione. Man mano che il foglio di carta prende forma e si avvicina alla fine del processo viene scaldato e disidratato. Al termine della continua è collocato un dispositivo per tagliare la sagoma del cartoncino, che è il prodotto finale. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

29 La depurazione delle acque
Come detto, le cartiere sono grandi consumatrici di acque che vengono restituite cariche di sostanze inquinanti. Da almeno vent’anni le cartiere italiane sono tenute ad adottare impianti di depurazione allo scopo di limitare l’impatto degli scarichi sui corpi idrici recettori (fiumi, laghi…). Le acque che sgrondano dai teli della continua vengono avviate ai processi depurativi. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

30 Depurare le acque:applicazioni di chimica, fisica e biologia
La depurazione delle acque è il risultato della applicazione di principi della fisica, della chimica e della biologia. La prima fase consiste nella separazione fisica delle particelle solide (fibre di cellulosa) per sedimentazione e per galleggiamento (flottazione) . Segue la depurazione biologica (nell’immagine a lato: una serie di biodischi). I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

31 L’acqua depurata L’acqua privata dei solidi può infine essere scaricata. L’acqua di scarico finale di del depuratore non è acqua potabile, infatti contiene solidi disciolti e sospesi, ma l’80-90% di essi sono stati rimossi. In tal modo il fiume o il lago che riceve le acque è stato sgravato di buona parte del lavoro di depurazione che dovrebbe svolgere, lavoro che rischierebbe di esaurire le scorte di ossigeno disciolto (nell’immagine: acque di scarico di una cartiera). I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

32 Le tipologie di prodotti cartari
Il prodotto finale della produzione cartaria può essere molto vario in relazione all’uso finale del prodotto stesso: carta da stampa carte da scrivere carte da imballaggio cartoni e cartoncini carte ad uso igienico carte ad uso industriale. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

33 Le carte da stampa naturali e le carte patinate
Le carte da stampa si possono dividere in carte naturali (a fibra nuda) o patinate. Le carte naturali (quotidiani, riviste..) vengono spesso fornite in bobina per favorire la stampa sulle rotative. Nelle carte patinate la fibra è coperta di materiali detti patine che conferiscono la caratteristica lucentezza e le rendono particolarmente lisce. Le patine sono sostanze di origine minerali (carbonato di calcio, talco..). I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

34 Carte ad uso grafico (per ufficio), Carte da imballaggio e Cartoni
Le carte ad uso grafico sono carte di elevata qualità ottenute a partire da cellulosa pura, che in genere proviene da foreste di conifere. Vengono trattate con un processo di sbiancatura. Le carte da imballaggio, di minor pregio rispetto alle carte grafiche, provengono in genere dalla lavorazione dei maceri. Cartone e cartoncino: comprendono varie tipologie, che vanno dal cartone ondulato, al cartone pressato, fino al cartoncino. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

35 Carte ad uso igienico e Carte ad uso Industriale
Il consumo di carta ad uso igienico è in continuo aumento, come risultato del dilagare della filosofia “usa e getta”. Generalmente le carte ad uso igienico sono prodotte con ovatta di cellulosa, ma non mancano esempi di carte che provengono almeno in parte da macero. Le carte ad uso industriale Comprendono tipologie di prodotti cartari molto specifici, come ad esempio carta per sigarette, carte fotografiche, carta da filtro, carta adesiva… I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

36 Ciclo di vita dell’alluminio
L’alluminio è uno degli elementi più abbondanti nelle rocce. Si ricava dalle miniere di bauxite, di cui l’Italia è sostanzialmente priva, ragion per cui è particolarmente importante il recupero di questo metallo, che può essere riciclato all’infinito. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

37 Ciclo di rifusione dell’alluminio
La temperatura di fusione dell’alluminio è di 657° C. L’uso di alluminio riciclato permette di risparmiare il 95% della energia necessaria per produrre oggetti di alluminio primario, cioè estratto da miniera. I vantaggi energetici, economici e ambientali del riuso di alluminio sono illustrati nella tabella a lato (da: I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

38 Come si ricicla l’alluminio
Ci sono 3 modi per riciclare l’alluminio: raccoglierlo in maniera differenziata dopo l’uso, separarlo a mano dai rifiuti solidi urbani, ricavarlo dalle ceneri dei termocombustori. Il metodo più economico ed efficace è il primo ed è quello che abbiamo scelto di praticare nella nostra Scuola. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

39 ALLUMINIO E TRASPORTI L’utilizzo d'alluminio nei trasporti è pari a circa un terzo di tutto il metallo consumato in Europa. Una buona ragione di ciò è che muovere un peso costa energia. Per esempio, oggi, in un'automobile mediamente vi sono circa 50 kg d'alluminio in componenti che vanno dal blocco motore ai radiatori. Si calcola che la riduzione di 100 kg di peso che ne risulta rispetto alla ghisa, all'acciaio e al rame, permette di risparmiare litri di carburante durante la vita del veicolo. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

40 ALLUMINIO ED EDILIZIA L'industria edile europea utilizza 1,2 milioni di tonnellate d'alluminio ogni anno. La possibilità di anodizzarlo o colorarlo senza bisogno di altre finiture o riverniciature sul posto, la capacità di essere estruso in profilati anche complessi, lo rende particolarmente adatto per scale, ringhiere, tetti porte, pareti e serramenti per i quali, in alcuni paesi, è il materiale che detiene fino all'80% del mercato. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

41 ALLUMINIO IN CASA Una delle più antiche e diffuse applicazioni dell'alluminio è sempre stata quella per batterie da cucina. Oggi, molte altre apparecchiature, dalle macchine per il caffè alle macchine per il gelato, dai ferri da stiro elettrici agli aspirapolvere, sono più belle ed economiche se fatte in alluminio. Altre applicazioni delle estrusioni includono le finestre a doppie vetrate, i sifoni per i bagni e una moltitudine di altri usi: dalle maniglie per le porte, agli appendiabito sino alle mensole degli scaffali. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

42 LATTINE = ALLUMINIO L’uso dell'alluminio per i contenitori di bevande è in continua crescita. La lattina è leggera, facile da aprire, infrangibile, si raffredda rapidamente ed è l'imballaggio più facile da riciclare. La rifusione porta alla produzione di nuove lattine, con un notevole beneficio energetico , ambientale ed economico. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

43 IL RUOLO DEL C.I.AL. In applicazione alle direttive europee, anche in Italia sono attivi alcuni Consorzi che per Statuto promuovono le attività di recupero delle principali tipologie di rifiuti. Il C.I.AL. (Consorzio Imballaggi Alluminio) raccoglie le aziende che utilizzano alluminio e collabora con Enti pubblici e Aziende municipalizzate per promuoverne il recupero. Da alcuni anni C.I.AL. collabora con ASM Voghera per promuovere il riciclaggio di alluminio nelle Scuole. Grazie all’attività del C.I.AL. l’Italia è ai primi posti nel Mondo per l’efficienza nel recupero dell’alluminio (51% sul totale nel 2004). I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

44 A Scuola ri…ciclando Prima di iniziare il nostro lavoro abbiamo anzi tutto analizzato la situazione di partenza. Per quanto riguarda la carta, non era attivo alcun sistema di recupero, mentre per l’alluminio da un paio di anni la Scuola aderiva alla iniziativa promossa da CIAL e ASM Voghera. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

45 Informare e collocare i contenitori
Abbiamo deciso di collocare i contenitori per la carta e l’alluminio cercando di dare massima informazione all’iniziativa. Negli anni scolatici precedenti l’informazione agli studenti relativa al riciclaggio dell’alluminio era arrivata unicamente per mezzo di una circolare. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

46 Raccolta dell’alluminio: stato di partenza
Alla fine del Novembre 2005 erano disponibili i tre contenitori (uno per piano) per la raccolta dell’alluminio. Prima di qualsiasi campagna informativa, abbiamo quantificato il peso medio delle lattine e la loro percentuale di recupero. Ecco i risultati: Peso medio di una lattina : 16 g Lattine recuperate :107/526 Percentuale di recupero: 20,3% Rifiuti di alluminio prodotti: 300 Kg/anno Rifiuti alluminio/studente. anno: 580 g I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

47 Il questionario come mezzo di informazione
A questo punto abbiamo deciso di utilizzare come strumento di informazione un questionario che proponeva 4 domande. Il questionario è stato sottoposto a tutti gli studenti della sede centrale di Via Mussini (sezione tecnica e scientifico-tecnologica). I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

48 Il questionario non aveva soltanto allo scopo di sensibilizzare gli alunni, ma anche l’obiettivo di raccogliere i loro suggerimenti per migliorare l’iniziativa. 1 - Sei a conoscenza del fatto che in istituto viene effettuata la raccolta differenziata dell’alluminio? DOMANDA N. 1 I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

49 2 - Attualmente una parte delle lattine non viene deposta nel contenitore della raccolta differenziata dell’alluminio.Come spieghi il fenomeno? DOMANDA N. 2 I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

50 Le risposte alle domande 1 e 2…
Domanda 1 Il 15% ha risposto di non essere ha conoscenza del fatto che nel nostro istituto viene effettuata la raccolta differenziata dell’alluminio; la maggior parte di queste persone corrisponde ai ragazzi delle classi prime che, non essendo presenti negli anni precedenti, non erano informati dell’iniziativa. Domanda 2 Secondo gli studenti lo scarso successo dell’iniziativa era dovuto allo scarso numero di contenitori (24%). Dopo l’aumento dei contenitori l’iniziativa ha riscosso più successo. E’ opinione degli studenti che anche la scarsa sensibilità limita il successo della iniziativa. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

51 3 - Quali suggerimenti daresti per migliorare il successo dell’iniziativa?
DOMANDA N.3 I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

52 DOMANDA N.4 4 - Ritieni utile questa iniziativa di riciclaggio dell’alluminio? Se sì, per quale motivo? I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

53 Le risposte alle domande 3 e 4
Domanda n.3 I suggerimenti che i ragazzi hanno dato: Il 43% degli studenti ha proposto l’aumento dei contenitori per la raccolta differenziata, il 25% ha proposto di fare girare una circolare che avvisi dell’iniziativa, il 17% ha suggerito che fossero i rappresentati di ogni classe di informare i propri compagni e infine il 15% ha chiesto di usare volantini e manifesti all’interno dell’istituto. Domanda n.4 Il 50% degli studenti ha risposto che questa iniziativa è utile per convincere ogni persona che tutti devono dare il proprio contributo per migliorare l’ambiente. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

54 L’aumento dei contenitori
Sulla base dei suggerimenti dati dagli studenti i contenitori sono stati aumentati da 3 (1 contenitore/173 studenti) a 8 (1 contenitore/65 studenti) e a gruppi gli studenti del progetto riciclaggio sono entrati in ciascuna classe per informare della iniziativa. In Gennaio la percentuale di lattine raccolte è aumentata al 59,6%, dato molto più incoraggiante rispetto al 20,3% registrato a Novembre. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

55 Aumento dei contenitori…aumento della percentuale di raccolta
Nel corso del mese di Febbraio l’iniziativa è stata successivamente divulgata con apposite lezioni rivolte alle classi prime e seconde durante i giorni di cogestione. Inoltre è stato ulteriormente aumentato, su richiesta degli studenti, il numero di contenitori, da 8 a 12 (1 contenitore /43 studenti) . In Marzo la percentuale di lattine raccolte è salita al 67%. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

56 Raccolta della carta: stato di partenza
Nel momento in cui ha avuto avvio l’iniziativa, non esisteva alcun sistema per la raccolta differenziata della carta. In una prima fase abbiamo ipotizzato di collocare un contenitore per la raccolta differenziata di questo rifiuto in ciascuna aula; abbiamo poi scartato l’idea perché si sarebbe trattato di un metodo molto efficace, ma di difficile gestione. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

57 Raccogliere la carta presso i punti di maggiore utilizzo
Abbiamo pertanto deciso di collocare i contenitori nei corridoi, in corrispondenza con i contenitori per il recupero dell’alluminio e nei punti di maggiori utilizzo, come gli uffici e le fotocopiatrici. Abbiamo poi chiesto all’ASM di collocare un cassone per la carta in prossimità dell’ingresso del scuola per facilitare le operazioni di selezione. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

58 La quantità di rifiuti cartacei prodotti nella nostra Scuola
Non è facile stimare la quantità di carta consumata a Scuola; il solo flusso in ingresso verificabile è quello della carta da fotocopie. Sulla base delle fatture di acquisto emesse nel 2004 e nel 2005 è emerso che il 33% della carta da fotocopie è costituto da fogli formato A3, il restante 67% da fogli A4. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

59 Il consumo di carta per fotocopie nella nostra Scuola
La carta da fotocopie consumata nel biennio era di poco inferiore a 78 quintali circa (39 quintali/anno). Tenendo conto che si tratta di carta destinata ad ambedue le sezioni dell’Istituto (Baratta e sede centrale) risulta che presso la sede centrale di Via Mussini il consumo è di circa 20 quintali/anno, ovvero 3,8 Kg carta/studente.anno, pari a circa 750 fogli formato A4 per studente in un anno. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

60 Il resto dei rifiuti cartacei
A questi 20 quintali di carta ad uso copiativo sono da aggiungere le altre componenti come il cartone da imballaggio (libri, merendine…), la carta ad uso grafico (fogli da quaderno e da disegno), la carta ad uso alimentare (sacchetti dei panini). Tra Gennaio e Marzo, nel periodo di “primo rodaggio” della iniziativa, è stata recuperata una quantità di carta e cartone pari a 2,5 quintali/mese. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

61 Il riutilizzo di materiali e oggetti riciclabili permette un risparmio di materie prime e una diminuzione di rifiuti. Malgrado questa evidenza, molte persone continuano a ignorare il problema ambientale, forse per la poca informazione e forse anche per il bombardamento pubblicitario che favorisce il consumismo sfrenato, ma non educa alla filosofia del riciclaggio dei prodotti. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

62 L’importanza della educazione
Bisognerebbe invece mirare all’educazione delle persone per la salvaguardia dell’ambiente e per migliorare il futuro delle prossime generazioni attraverso iniziative svolte nelle Scuole e anche con messaggi come, per esempio, le pubblicità progresso. Una dei pochi messaggi pubblicitari che esprime questo concetto è stato realizzato dal Co.Na.I, il Consorzio che promuove il recupero degli imballaggi di cartone. Malgrado la scarsità di campagne pubblicitarie sui media, la raccolta differenziata è comunque in continua crescita. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

63 Riciclare conviene… Selezionare i rifiuti ci costa ogni anno la stessa cifra di un CD musicale. La raccolta differenziata dei rifiuti al singolo cittadino infatti costa appena 16,44 euro all'anno per ciascun abitante, di cui 12,85 euro per la raccolta e il trasporto, più 3,59 euro per il trattamento e il riciclo. E' quanto emerge dall'analisi dei costi di gestione sui servizi di igiene urbana effettuata dall'APAT (Agenzia protezione ambiente Toscana) per il 2005, relativi a proventi da tassa e/o tariffa su un campione significativo di comuni italiani. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

64 A Scuola conviene ancora di più…
Di fronte ai continui tagli di risorse al Settore della Istruzione, la raccolta differenziata, oltre ad avere un grande valore educativo, è anche uno strumento utile per recuperare fondi. Dal momento che il CIAL riconosce una cifra di 0,57 Euro per Kg di alluminio raccolto, la sola sede di Via Mussini del nostro Istituto potrebbe ricavare una cifra di 150 Euro/anno. Se lo si facesse in tutte le Scuole italiane, lo Stato potrebbe recuperare preziose risorse, senza contare i benefici effetti ambientali ed energetici della iniziativa. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

65 Ecologia…pratica a Scuola
Ancora maggiore sarebbe il risparmio per lo Stato se in ogni Scuola fosse ottimizzato il funzionamento del sistema riscaldamento e degli impianti idraulici che spesso sono causa di SPRECHI che NESSUNO SAREBBE DISPONIBILE A SOPPORTARE A CASA PROPRIA. Il riciclaggio comunque può rappresentare un primo passo per migliorare l’ambiente scolastico, recuperare risorse ed educare i cittadini. Da parte nostra auspichiamo che CIAL e ASM Voghera continuino a collaborare e che la raccolta di alluminio, carta e altri materiali possa essere attivata in tutte le Scuole di Voghera diventando per ciascuno di noi una sana abitudine, un aspetto assolutamente “normale” della vita quotidiana. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

66 Il bilancio del nostro lavoro
A conclusione del nostro progetto, possiamo tracciare sicuramente un BILANCIO POSITIVO: la Scuola è ora dotata di un sistema di raccolta in grado di garantire il recupero di una ventina di quintali di carta e cartone/anno e la percentuale di recupero dell’alluminio è triplicata. Non sono mancate le difficoltà; l’obiettivo del riciclo totale delle lattine non appare facile da raggiungere, ma siamo sicuri che esistano ulteriori margini di miglioramento. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

67 Al progetto “A scuola riciclando…” hanno partecipato gli alunni:
Classe 3sa Bassani Elena, Benintendi Dafne, Borghese Alessandro, Botteri Alice, Cavarretta Diana, Cristiano Beniamino, Domenichella Mattia, Franchini Valentina, Paro Martina, Piga Gianfranca, Rancati Vittoria, Sarzo Cristina, Zacchetti Giovanni. Classe 3sb Giovannone Bruno, Manfredi Mattia, Niccolai Davide, Rattà Alberto, Traversa Riccardo, Vinetti Ylenia, Zelaschi Fabio. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

68 Classe 4sa Classe 5sa Classe 5sb
Albertini Elisa, Bianchi Alessandro, Berizia Christian, Falco Carolina, Gallo Marco, Garbi Giulio, Moro Stefano, Muzio Federico, Parmeggiani Giorgia, Rondina Alessandro, Valassi Alberto. Classe 5sa Livraghi Marco, Nebbioli Luca. Classe 5sb Dapiaggi Daniele, Malvicini Riccardo. I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006

69 A.S.M. Voghera, C.I.AL. Milano,
Le eclissi Eclisse di Sole Le eclissi Eclisse di Sole                                                              A sinistra: disegno schematico del meccanismo delle eclissi di Luna e di Sole. Ingrandisci quest'immagine. Immagine cortesia Coelum Astronomia. A destra: animazione di un'eclisse parziale.                                                              A sinistra: disegno schematico del meccanismo delle eclissi di Luna e di Sole. Ingrandisci quest'immagine. Immagine cortesia Coelum Astronomia. A destra: animazione di un'eclisse parziale. Quando la Luna, muovendosi attorno alla Terra, passa davanti al Sole, viene illuminata e lascia dietro di sé un cono d'ombra ed un cono, molto più ampio, di penombra. Chiunque si trovi all'interno dell'ombra o della penombra vedrà il Sole totalmente o parzialmente oscurato da un'eclisse totale o parziale, rispettivamente. Dato che i tre corpi interessati si muovono ognuno rispetto agli altri, l'ombra e la penombra percorrono sulla Terra traiettorie lunghe anche molte migliaia di chilometri e di larghezza 270 km, al massimo, l'ombra e circa 7000 km la penombra. Quando la Luna, muovendosi attorno alla Terra, passa davanti al Sole, viene illuminata e lascia dietro di sé un cono d'ombra ed un cono, molto più ampio, di penombra. Chiunque si trovi all'interno dell'ombra o della penombra vedrà il Sole totalmente o parzialmente oscurato da un'eclisse totale o parziale, rispettivamente. Dato che i tre corpi interessati si muovono ognuno rispetto agli altri, l'ombra e la penombra percorrono sulla Terra traiettorie lunghe anche molte migliaia di chilometri e di larghezza 270 km, al massimo, l'ombra e circa 7000 km la penombra. L'eclisse totale è possibile perché la Luna, che è circa 400 volte più piccola del Sole, si trova ad una distanza 400 volte inferiore. Questo è un caso, ma fa sì che il diametro della Luna sia praticamente identico a quello Sole, che viene quindi oscurato completamente. L'eclisse totale è possibile perché la Luna, che è circa 400 volte più piccola del Sole, si trova ad una distanza 400 volte inferiore. Questo è un caso, ma fa sì che il diametro della Luna sia praticamente identico a quello Sole, che viene quindi oscurato completamente. A volte si può avere un'eclisse, detta anulare; questa dipende dal fatto che la luna si trova alla massima distanza dalla Terra e non è in grado di coprire completamente il Sole, pur essendo realizzate le condizioni per un'eclisse totale (Luna Nuova e centro del disco lunare che passa per il centro del disco solare). Nel momento di massima copertura, rimane scoperto un anello esterno sul disco del Sole, da cui il nome.   A volte si può avere un'eclisse, detta anulare; questa dipende dal fatto che la luna si trova alla massima distanza dalla Terra e non è in grado di coprire completamente il Sole, pur essendo realizzate le condizioni per un'eclisse totale (Luna Nuova e centro del disco lunare che passa per il centro del disco solare). Nel momento di massima copertura, rimane scoperto un anello esterno sul disco del Sole, da cui il nome.                                                     Disegno schematico delle eclissi: se la Luna si trova più lontana dalla Terra (questo fatto è mostrato come una superficie terrestre spostata a destra), l'eclisse può essere anulare. Ingrandisci quest'immagine. Immagine cortesia Coelum Astronomia.                                                   Disegno schematico delle eclissi: se la Luna si trova più lontana dalla Terra (questo fatto è mostrato come una superficie terrestre spostata a destra), l'eclisse può essere anulare. Ingrandisci quest'immagine. Immagine cortesia Coelum Astronomia. I Docenti: Marialuisa Castoldi, Carla Angeleri, Vittoria Giorgi, Giuseppe Camerini, Carlo Coccia (esperto tecniche produzione cartaria), Gennaro Galdo (C.I.AL.), Marco Salvadeo. La Segretaria dell’I.I.S. “A Maserati” Sig.ra Patrizia Crespi Le Aziende: A.S.M. Voghera, C.I.AL. Milano, s.a.b. distribuzione automatica Voghera I.I.S. Maserati Anno Scolastico 2005/2006                                                                                                                                       In alcune situazioni accade che la Terra si trovi tra il Sole e la Luna e che quest'ultima cada nel cono d'ombra proiettato dalla Terra. Si ha allora un'eclisse di Luna che potrà essere totale, parziale o di penombra se la Luna attraversa il cono d'ombra; se lo attraversa solo parzialmente o se attraversa il cono di penombra, rispettivamente. Dalla figura in alto si vede che durante le eclissi la Luna è sempre nella fase di plenilunio. Le eclissi di Luna non sono più numerose di quelle di Sole, ma, essendo visibili da tutto l'emisfero terrestre non illuminato, danno l'impressione soggettiva di essere più frequenti.     In alcune situazioni accade che la Terra si trovi tra il Sole e la Luna e che quest'ultima cada nel cono d'ombra proiettato dalla Terra. Si ha allora un'eclisse di Luna che potrà essere totale, parziale o di penombra se la Luna attraversa il cono d'ombra; se lo attraversa solo parzialmente o se attraversa il cono di penombra, rispettivamente. Dalla figura in alto si vede che durante le eclissi la Luna è sempre nella fase di plenilunio. Le eclissi di Luna non sono più numerose di quelle di Sole, ma, essendo visibili da tutto l'emisfero terrestre non illuminato, danno l'impressione soggettiva di essere più frequenti.   La durata di un'eclisse è compresa tra pochi minuti e 1 ora e 45 minuti, in funzione delle posizioni relative della Terra e della Luna. La durata di un'eclisse è compresa tra pochi minuti e 1 ora e 45 minuti, in funzione delle posizioni relative della Terra e della Luna. È molto raro che durante un'eclisse totale la Luna scompaia completamente; normalmente assume una debole colorazione ramata, dovuta al fatto che l'atmosfera terrestre assorbe la luce blu proveniente dal Sole e lascia passare, trasmette, quella rossa. Altre sfumature di colore mostrate dalla Luna dipendono dal livello di attività solare al momento dell'eclisse. È molto raro che durante un'eclisse totale la Luna scompaia completamente; normalmente assume una debole colorazione ramata, dovuta al fatto che l'atmosfera terrestre assorbe la luce blu proveniente dal Sole e lascia passare, trasmette, quella rossa. Altre sfumature di colore mostrate dalla Luna dipendono dal livello di attività solare al momento dell'eclisse.


Scaricare ppt "ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE"

Presentazioni simili


Annunci Google