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Emergenza Autismo Ipotesi sull’autismo di Dr. Anju Usman, MD.

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Presentazione sul tema: "Emergenza Autismo Ipotesi sull’autismo di Dr. Anju Usman, MD."— Transcript della presentazione:

1 Emergenza Autismo Ipotesi sull’autismo di Dr. Anju Usman, MD.
e Andrea Lalama Traduzione di Maria giugno 2008

2 Batteri, Biofilm, e Bio-pesticidi BT (Bacillus Thuringiensis)
Ipotesi sull’autismo di Dr. Anju Usman, MD. e Andrea Lalama

3 Prima parte della presentazione
Cosa è il biofilm? Che rapporto ha la produzione di biofilm con l’ ASD? Come si forma il biofilm? Dove cresce? Possibili trattamenti.

4 Molti dei pazienti con sintomi di autismo hanno una disbiosi permanente. Trattare i problemi gastrointestinali spesso allevia i sintomi di ciò che chiamiamo autismo. ipotesi: Pazienti con autismo con carico di metalli tossici e chimici (come tossine Bt), hanno organismi resistenti ai trattamenti nel loro tratto intestinale. Questa resistenza ai trattamenti si perpetua grazie alla produzione di biofilm. Il trattamento dei biofilm aiuta a sradicare la flora nociva e a migliorare i sintomi di ciò che chiamiamo autismo..

5 Cos’è il Biofilm? Un biofilm è un ammasso di comunità di microbi racchiuse in una matrice costituita da una sostanza polimerica extracellulare (EPS) e separate da una rete di canali d’acqua. Queste comunità aderiscono sia a superfici naturali che create dall’uomo, come metalli, denti, in una consistenza liquida-solida. Questa struttura è un ambiente ottimale per le interazioni cellula-cellula, quindi anche per lo scambio di materiale genetico, per la comunicazione cellula-cellula, per i metaboliti che permettono la diffusione di nutrienti necessari alla comunità del biofilm. La matrice è composta da una sostanza caricata negativamente di polisaccaridi tenuti insieme da ioni-metalli caricati positivamente (calcio, magnesio e ferro) la matrice in cui i microbi sono legati li protegge dall’esposizione agli UV, dalla tossicità dei metalli, dagli acidi, dalla disidratazione salina, dalla fagocitosi, dagli antibiotici, dagli agenti antimicrobiali e dal sistema immunitario. Biofilm di Staphylococcus aureus

6 Come si forma il biofilm?
I 5 stadi dello sviluppo del biofilm. Fase 1 : legame iniziale; fase 2 : legame irreversibile; fase 3: maturazione 1; fase 4 maturazione 2; fase 5 : dispersione. Ogmni fase dello sviluppo nel diagramma corrisponde alla foto dello sviluppo del biofilm della P. aeruginosa biofilm.

7 Dove crescono I biofilm?
le formazioni di biofilm si installano di solito vicino aree e ambienti inquinati o tossici. costituiscono più dell’ 80% di tutte le infezioni batteriche nell’uomo si sviluppano accanto ad altre infezioni correlate, nei cateteri endovena, sulle protesi delle giunture Nel corpo umano: – nel tratto pancreatico-biliare, nei polmoni, nei seni nasali, nelle adenoidi, nelle tonsille, nel tratto intestinale

8 Immagine non animata di una melma/biofilm!!!

9 Perchè sono cosi’ difficili da trattare?
Sono difficili da trattare con antimicrobici, sono resistenti a dosi volte maggiori a quelle usate contro microbi senza biofilm. Gli antibiotici non penetrano nella matrice polisaccaride. Molto resistenti ai meccanismi di difesa immunitari Difficili da diagnosticare, difficili da far crescere in colture. I microbi trasmettono materiale genetico l’un l’altro per mantenere la resistenza Le colonie di microbi inseriti nel biofilm comunicano l’un l’altra attraverso molecole sensoriali.

10 Che tipo di strategie di controllo dei biofilm sono state studiate?
Quali sono le possibili opzioni di trattamento? EDTA Composti che chelano il ferro Enzimi che degradano le mucose Probiotici Cibi fermentati Antibiotici ad alti dosaggi

11 L’efficacia dell’EDTA contro I batteri rivestiti di biofilm (Kim, 2005)
Cosa sono i biofilm = sono comunità complesse di microorganismi legati alle superfici e mantenuti insieme da polisaccaridi extracellulari caricati negativamente e legati a loro volta a cationi caricati negativamente: nello specifico: Fe2+, Ca2+, and Mg2+. L’EDTA si lega ai cationi nella matrice extracellulare. Nè la Vancomicina nè l’ EDTA da soli sono in grado di distruggere il biofilm dello stafilococco EDTA + Vancomicina insieme, sono in grado di rimuoverela biomassa.

12 L’efficacia dell’EDTA contro i batteri rivestiti di biofilm
L’ EDTA è un potente distruttore del biofilm dello Pseudomonas. L’ EDTA è 1000 volte + potente se combinato alla Gentamicina. L’EDTA è in grado di intaccare e distruggere il biofilm. Calcio, ferro e magnesio proteggono il biofilm. Se si aggiunge calcio e ferro il processo di distruzione si blocca.

13 I composti che chelano il ferro
Le proteine esterne alla membrana (OMP) sono accessibili quando il ferro sulla superficie diminuisce. Se le OMP non sono accessibili, il sistema immunitario non viene allertato e non può attivare la risposta immunitaria. Transferrina and Lattoferrina Sono sintetizzate dall’organismo per inibire la crescita dei batteri legandosi al ferro libero. I batteri patogenici secernono sostanze che chelano il ferro (sideroforesi) per competere con transferrina e lattoferrina.

14 Distruzione dei biofilm da parte del sistema immunitario
Nature May 30;417(6888):552-5. Una componenete del sistema immunitario previene lo sviluppo di biofilm microbiali. Singh PK, Parsek MR, Greenberg EP, Welsh MJ. I fattori antimicrobici sono una componenete del sistema immunitario che protegge la superficie delle mucose dalle infezioni batteriche. Questi fattori possono uccidere rapidamente I batteri depositati sulla superficie delle membrane e prevengono le infezioni acute. In molte infezioni croniche tuttavia, I batteri vivono all’interno di un biofilm, e costituiscono delle comunità inserite in matrici specializzate per la sopravvivenza sulla superficie delle mucose. Il passaggio da uno stato libero e indipendente ad una sopravvivenza all’interno di biofilm può essere devastante, perchè I biofilm resistono agli attacchi dei meccanismi di difesa immunitari e agli antibiotici. Noi ipotizziamoche il sistema immunitario sia in grado di agire in maniera specifica contro le infezioni di batteri protetti da biofilm. La LATTOFERRINA, una sostenaza presente in tutto l’organismo, blocca lo sviluppo dei biofilm dell’agente patogeno della Pseudomonas aeruginosa. Questo avviene per concentrazioni di lattoferrina al di sotto di quelle utilizzate per uccidere o prevenire la crescita di biofilm. Chelando il ferro, la lattoferrina stimola un’attivita particolare della superficie delle membrane costringendo I batteri a WANDER sulla superficie invece di costruire biofilm. Questa scoperta rivela l’esistenza di un meccanismo di difesa anti-biofilm. PMID: [PubMed - indexed

15 Degradazione enzimatica
Proc Natl Acad Sci U S A Jul 3;104(27): Epub 2007 Jun 25.  Dissolvere I biofilm attraverso batteriofagi enzimatici sintetici. Lu TK, Collins JJ. La biologia sintetica comprende anche la produzione di organismi biologici sintetici. Uno degli problemi affrontati è quello di distruggere i biofilm batterici che sono così cruciali nella cura e nella patogeneesi di molte infezioni importanti, così difficili da sradicare perchè molto resistenti ai trattamenti antimicrobici e all’azione del sistema immunitario. Per raggiungere l’obiettivo abbiamo prodotto batteriofagi sintetici: enzimi in grado di degradare I biofilm durante l’infezione attaccando simultaneamente le cellule batteriche nel biofilm e la matrice del biofilm che è composta da sostanze polimeriche extracellulari. Abbiamo visto che l’efficacia nel rimuovere i biofilm da parte di questi batteriofagi enzimatici è molto superiore rispetto all’utilizzo di batteriofagi non-enzimatici. I nostri batteriofagi enzimatici riducono sostanzialmente il biofilm del 99,997% , esattamente il doppio di quanto possano fare I batteriofagi non-enzimatici. Questo lavoro dimostra fattibilità ed efficacia nell’utilizzo di batteriofagi enzimatici sintetici per ridurre i biofilm batterici oltre che l’ applicabilità ed efficacia della biologia sintetica.

16 “I normali colluttori puliscono solo la superficie di denti e mucose: questo è il motivo per cui l’alito cattivo ritorna rapidamente. Con la nuova tecnologia applicata al colluttorio Biotene PBF riuscirete a disciogliere il biofilm, esponendo Ile colonie di batteri e uccidendo i germi. Inoltre, Biotene PBF contiene l’enzima salivare LP3 che rafforza l’azione antibatterica dell’organismo, dissolvendo il biofilm e inibendo I batteri in eccesso manenendo la salute della bocca.”

17 N-acetil Glucosamina e Biofilm
Shanghai Kou Qiang Yi Xue Aug;15(4): Links Gli effetti del chitosans con pesi molecolari diversi sul biofilm delllo Streptococcus sanguis Ma R, Zhu M, Liu Z. OBIETTIVO: studiare gli effetti del chitosan sul biofilm dello Streptococcus sanguis . METODO: il biofilm dello Streptococcus sanguis è stato messo in coltura e poi esposto a chitosan al 2% con pesi molecolari diversi (5cps, 80cps, 600 cps) per 3,10,30 minuti. Per osservare lo spessore del biofilm sono state utilizzate tecniche di scansione (le parti vive apparivano in rosso, quelle morte in verde). RISULTATI: la densità e lo spessore del biofilm si sono ridotti notevolmente dopo il trattamento con chitosan. Il chitosan a basso peso molecolare è sembrato essere più efficace nell’intaccare i biofilm.. [PubMed - in process]

18 Probiotici,IBD, e Biofilm
J Appl Microbiol May;102(5): Microbial biofilms in the human gastrointestinal tract. Macfarlane S, Dillon JF. il tratto gastrointestinale umano contiene popolazioni batteriche ricche e diverse lungo tutta la sua lunghezza. Tuttavia,sebbene siano stati condotti numerosissimi studi sulle comunità batteriche del lume intestinale, pochissimi studi sono satati condotti sugli organismi che vivono all’interno di biofilm , mentre piccoli gruppi di batteri vivono in vicchie metaboliche associate alle mucose. Batteri e funghi rivestiti di biofilm si legano alla superfici artificiali, come ad esempio I tubi enterici applicati a pazienti. Sebbene stiamo iniziando ad analizzare l’attività metabolica di queste strutture, evidenze sempre maggiori suggeriscono che I biofilm sono importanti nell’individuo ospite, per la sua salute così come per le sue malattie. C’è un interesse crescente sui biofilm delle mucose del colon, sopratutto in relazione ai disturbi intestinali. Poichè i batteri che crescono nel biofilm sono maggiormante resistenti agli antibiotici, è spesso difficile modificare struttura e composizione di queste comunità e sradicarle dall’organismo. Tuttavia, recenti studi hanno mostrato che ci sono possibilità di alterare la composizione dei biofilm delle mucose utilizzando sinbiotici.

19 Antimicrobici naturali
I ricercatori hanno sviluppato protezioni “naturali” per i prodotti alimentari. agosto 2007; 12:00 AM 21 agosto 2007 (HealthDay News) – metodi naturali per prevenire le contaminazioni alimentari possono essere applicati a numerosi altri prodotti dicono i ricercatori della Rutgers University nel New Jersey . I ricercatori hanno utilizzato agenti antimicrobici naturali partendo da alimenti come chiodi di garofano, origano, timo e paprica per creare polimeri biodegradabili o plastici per prevenire la formazione di biofilm batterici sulle superfici dei cibi e degli imballaggi alimentari.

20 Protocollo per trattare i biofilm
Fase 1: distaccamaneto (stomaco vuoto) Enzimi (polisaccaridasi, disaccaridasi) Disodium EDTA (orale) o aceto di sidro Lattoferrina NAG (chitosan) Fase 2: uccisione dei batteri Anti-batterici, Anti-fungali e/o Anti-virali Fase 3: pulizia Fibre, insolubili/solubili Carboni attivi Pectina modificata Fase 4: ricostruzione della flora intestinale Cibi fermentati Probiotici Pre-biotici Cibi sani

21 Our experience Effetti positivi Effetti negativi
Cosa abbiamo imparato. Lavorare SEMPRE in collaborazione con il vostro medico curante specialmente utilizzando agenti chelanti.

22 Seconda parte della presentazione
Bacilli naturali Thuringiensis (NON-OGM BT) Bio-pesticidi BT (OGM) La mia ipotesi Osservazione sul BT La mia ipotesi e la mia opinione - fonti.

23 Cosa si intende per non-OGM?
Organismi Geneticamente Non-Modificati in altre parole, i NON-OGM sono tutti gli organismi che non sono stati modificati o alterati in nessun modo dall’azione dell’uomo. a volte vengono chiamati “prodotti organici”. La definizione di “organico” è : “l’utilizzo di organismi geneticamente modificati o di loro prodotti è severamente proibito in qualsiasi forma e in qualsiasi fase della produzione organica, oltre che nelle fasi di manipolazione e distribuzione.

24 Cos’è il bacillo naturale Thuringiensis (BT)?
Breve storia del Bacillo Thuringiensis (BT) Il Bt èpresente normalmente nel terreno. È stato scoperto nel 1902 nella larva del Bombyx mori da Ishiwata, il quale riportò la sua scoperta nel libro: "Patologie del baco da seta". È stato isolato dalla larva di Ephestia kuehniella da Berliner nel 1911, il quale aveva notato la sua capacità di uccidere alcuni insetti in fase larvale. 1 Natural Bt è altamente specifico, e ha una tossicità limitata solo ad alcune specie di insetti: Lepidotteri (farfalle), Coletteri (maggiolini), or Ditteri (mosche, zanzare).

25 Cos’è il bacillo naturale Thuringiensis (BT)?
Bacillus thuringiensis è un batterio gram-positivo,a forma di spora, il quale durante la fase sporiforme produce cristalli proteici, (CRY). È caratterizzato come patogeno degli insetti e la sua attività insetticida è attribuita ai cristalli delle spore. Alcune varietà del ceppo sono state isolate e sono stati sequenziati più di 100 geni delle proteine dei suoi cristalli.

26 Cos’è il bacillo naturale Thuringiensis (BT)?
La tossicità di questi cristalli proteici ha determinato il suo utilizzo come bio-insetticida. Come bio-insetticida è utilizzato contro Lepidotteri, Ditteri, e Coleotteri.

27 Come agisce il BT? SPORE BT Tossine in cristalli BT ingrandite 200px.
Azione del Bacillus Thurigiensis sulle larve di bruco Cristalli di tossine Spore BT SPORE BT Batteri comuni nell’intestino Normal gut bacteria Tossine in cristalli BT ingrandite 200px. Il bruco consuma foglie trattate con BT In pochi minuti le tossine si legano a particolari recettori nella parete intestinale del bruco che smette di cibarsi In poche ore la parete intestinale si lacera e spore e batteri invadono i tessuti In 1-2 giorni il bruco muore per setticemia poiché spore e batteri proliferano nel flusso sanguigno

28 Come agisce il BT? Azione del BT:
il Bacillus Thuringiensis è efficace solo se viene ingerito da specifici insetti con intestino con pH alcalino e specifiche strutture delle membrane in grado di legarsi alle tossine. (farfalle, maggiolini, mosche e zanzare). Non solo l’insetto deve essere quello giusto e ad una particolare fase di sviluppo larvale ma il batterio deve essere ingerito in quantità sufficiente. Quando viene ingerito, il BT viene assimilato dalla flora batterica intestinale naturale che inizia a rilasciare come scarto la tossina che danneggia la flora intestinale stessa, danneggiando inoltre la parete intestinale, creando quindi una situazione del tutto simile alla nota condizione dell’ ”intestino permeabile”. Gli insetti colpiti smettono di cibarsi e muoiono per gli effetti combinati di malnutrizione, danno dei tessuti, infezioni intestinali da parte di batteri e funghi patogeni. Le spore del BT NATURALE DI SOLITO NON INTACCANO ALTRI INSETTI e non provocano altri tipi di disturbi così come accade per gli altri patogeni.

29 Cosa intendiamo per OGM? Organismi Geneticamente Modificati.
I metodi tradizionali di modificazione genetica includono: incroci e ibridazioni. Altri metodi comprendono anche fusioni tra specie tra generi, tecniche di modificazione in vitro, selezione di cloni, duplicazione di aploidi e e mutageni (McHughen, 2000). Piuttosto che utilizzare il termine “OGM” allora, la comunità scientifica preferisce parlare di “ingegneria genetica” , “trasformazione genetica”, “tecnologia rDNA”, o di “transgenia”. Le tecnologie che ricombinano il DNA vanno oltre le tradizionali tecniche di incrocio e selezione delle specie, rendendo possibile lo scambio vero e proprio di interi tratti del patrimonio genetico tra specie diverse, anche tra piante-animali-batteri.

30 Cosa intendiamo per OGM? Organismi Geneticamente Modificati.
Il grano BT, ad esempio, è stato prodotto inserendo materiale genetico da un batterio (Bacillus Thuringiensis) nel materiale genetico del grano.

31 Cosa si intende per OGM? attualmente, la definizione di “OGM” secondo la “U.S. National Organic Standards Board” è: “costruito alterando la biologia molecolare o cellulare di un organismo in un modo che non sarebbe possibili in condizioni e in processi naturali. L’ingegneria genetica comprende: Ricombinazione del DNA, Fusione cellulare, Micro e macro-incapsulazioni, il cui risultato si ottiene per: A. Distruzione o duplicazione di geni, B. Introduzione di un gene estraneo C. Modificazione della posizione dei geni. le tecniche per la produzione di OGM non includono quindi le procedure tradizionali di incrocio, coniugazione, fermentazione, ibridazione, fertilizzazione in vitro o coltura di tessuti.

32 Cosa sono i bio-pesticidi?
secondo un articolo scritto da Jacobs in “Proceedings of the Society of Applied Bacteriology (1950,13 p83)”, i Bt sembra siano stati utilizzati per la prima volta come bio-pesticidi contro larve di lepidotteri nel 1938, dando al Bt un ruolo fondamentale nella produzione di cibo.

33 Come agisce il BT geneticamente modificato?
Una volta ingerito il BT, i suoi prodotti si attivano nell’intestino alcalino degli insetti. È invece innocuo nei mammiferi. Food Drug and Cosmetic Act FDA 402(a)(1) – secondo la FDA, un cibo è alterato se contiene sostanze nocive o velenose che possono intaccare la salute umana..

34 Cosa sono i bio-pesticidi BT?
Una soluzione per non utilizzare pesticidi spray è stata scoperta e attualmente utilizzata nel 30% delle coltivazioni negli Stati Uniti quest’anno. È una pianta geneticamente modificata che produce una tossina insetticida chiamata BT. La BT e la tossina prodotta dal batterio Bacillus thuringiensis. Il gene della tossina BT è stato prelevato dal batterio e inserito nel patrimonio genetico del grano. I biopesticidi microbici sono prodotti artificialmente, il che significa che il bio-pesticida BT è un OGM. Il bio-pesticida BT NON è organico, NON è naturale, NON agisce come il BT naturale, NON è selettivo e non colpisce solo alcune specie di insetti.

35 Cosa sono i bio-pesicidi BT?
test di laboratorio di tossicità acuta: ognuno dei più di 800 ceppi di Bacillus thuringiensis manifestano vari gradi di tossicità in insetti, roditori e … uomo! I primi test condotti per valutare la tossicità dei BT sono stati condotti utilizzando la varietà thuringiensis, un ceppo di BT che contiene anche una seconda tossina, chiamata beta-esotossina... La Beta-esotossina causa danno genetico nelle cellule del sangue umano... ….attualmente la beta-esotossina è registrata come “INSETTICIDA”…

36 Come agisce il BT geneticamente modificato?
Gli insetticidi BT, sia in forma spray che come grano, non agiscono “per contatto” come la maggior parte dei pesticidi, ma attraverso tossine nel tratto dell’intestino medio. Nel caso di BT spray: I cristalli delle spore ingerite dalle larve di insetto che si sono cibate sulla superficie delle piante si dissolvono e le PROTEINE INSETTICIDE SONO ATTIVATE DALLE PROTEASI nei succhi gastrici dell’intestino medio, che tipicamente sono alcalini. (pH ). Un caso di grano BT (OGM : grano geneticamente modificato) I tessuti delle piante producono specifiche ICP in forma solubile. In ambedue I casi, la forma attiva ICP attraversa la membrana peritrofiva e si lega a particolari recettori dell’epitelio dell’intestino medio, formando pori: la parete intestinale perde la sua struttura: il contenuto dell’intestino trapassa con conseguente paralisi e morte dell’insetto. 3

37 Come agisce il BT geneticamente modificato?
la maggior parte dei pesticidi organici ha bisogno di aiuto per uccidere. gli insetticidi organici usati comunemente in tutto il mondo, ad esempio il Bacillus thuringiensis detto BT, abbisogna dell’azione di altri microbi per agire. Come pubblicato sul numero di settembre del “Proceedings of the National Academy of Sciences” (PNAS), una squadra di ricercatori dell’università del Wisconsin-Madison, asserisce che senza l’aito di batteri nativi che colonizzano l’intestino dell’insetto, il BT è incapace di portare a termine la sua azione letale. il sorprendente nuovo punto di vista nel lavoro di una delle più potenti armi dell’arsenale umano contro gli insetti, ha imolicazioni significative non solo per il controllo degli insetti in agricoltura, nelle foreste , e per la salute umana, ma anche per la comprensione delle malatie microbiali nell’uomo e negli animali. “quello che vogliamo che si capisca” – dice Nichole Broderick, laureata alla madison e co-autrice dello studio- è che il meccanismo che sta alla base dell’azione letale del BT è facilitato dalla flora intestinale presente comunemente nell’intestino, e questo meccanismo prima era sconosciuto”. Sept. 25, 2006 by Terry Devitt

38 Come agisce il BT geneticamente modificato?
Ativazione dell’ICP Bt nell’intestino di un insetto

39 Prove raccolte sul BT “poichè le api viventi prese in esame dagli studiosi presentavano praticamente ogni virus e parassita infetto conosciuto, i ricercatori stanno lavorando all’ipotesi che il sistema immunitario degli insetti ha fallito. La capacità ridotta del sistema immunitario permette l’infezione dei patogeni ospiti… potrebbe essere che un agente patogeno singolo sia in grado di favorire altri patogeni nell’infettare l’ape, o che un pesticida agisca in questo senso. The economist magazine, science and technology April 2007.

40 Prove raccolte sul BT “la televisione tedesca ZDF ha trasmesso domenica 21 maggio la notizia secondo cui un ricercatore tedesco ha scoperto un gene geneticamente modificato nell’intestino delle api da miele. il Prof. Hans-Hinrich Kaatz dell’Istituto per la Ricerca sulle api all’università di Jena ha lavorato gli ultimi 3 anni con le api da miele in un esperimento con semi di colza transgenici. Germania."

41 Prove raccolte sul BT “il DNA di batteri e funghi prelevato dagli intestini delle api conteneva GLI STESSI GENI MODIFICATI DELLE PIANTE impollinate dalle api stesse… ...in ogni caso noi abbiamo visto che batteri e flora intestinale delle api sono stati alterati con l’ingestione di pollini di piante modificate geneticamente causando problemi digestivi, soppressione immunitaria fino a raggiungere l’attuale altissima incidenza di infezioni ad opera di parassiti e virus.

42 Prove raccolte sul BT l’epidemia che uccide le api. dipartimento dell’agricoltura USA:.. l’epidemia di CCD minaccia il 33% della produzione di cibop in tutto il mondo : “abbiamo identificato questa epidemia che uccide le api chiamata CCD : Disturbo del Collasso delle Colonie di api” un aggiornamento della situazione e la conferma alla nostra ipotesi ci dice che IL GRANO GENETICAMANETE MODIFICATO è ALLA BASE DELLA MORTE DELLE API Gli OGM, sia chimici che I pesticidi sono anche citati come cause di CCD secondo uno studio dell’università della Florida. uno dei ricercatori, Jamie Ellis,dice che l’utilizzo nell’ambiente di tossine chimiche e OGM siano responsabile dello stress del sistema immunitario delle api rendendole maggiormente vulnerbili alle infezioni dei parassiti. il PSU ha riferito di aver riscontrato la presenza di pesticidi, erbicidi e fungicidi nel polline: questo significa che il grano stesso è tossico.

43 Prove raccolte sul BT “per quanto ne sappiamo, questo è il primo caso di risposta immunitaria riscontrata in operatori agricoli esposti a pesticidi contenenti BT. La genetica molecolare , ha indagato per identificare organismi BT in questi individui e abbiamo avuto conferma che sia le reazioni degli anticorpi che le reazioni dermatologiche erano dirette contro lo stesso ceppo di BT presente nei prodotti spray commerciali utilizzati nelle operazioni agricole da questi lavoratori. L’esposizione agli spray BT favorisce sensibilizazione della cute e attivazione IgE e IgG o ambedue. 10 “la nostra preoccupazione rispetto al potenziale virulento di questi organismi è centrata sulle prove che confermano somiglianze genetiche tra organismi B. thuringiensis e patogeni B.cereus e B.anthracis e i resoconti delle recenti infezioni causate da varie sottospecie di B. thuringiensis subspecies e prove epidemiologiche riscontrate da Bernstein et al.”

44 Prove raccolte sul BT Bt, B.Cereus e Enterotossine
Il B.Cereus è conosciuto per la sua capacità di creare diarrea o vomito in seguito a gastroenterite a causa della sua produzione di enterotossine ,così come non-specifiche beta-esotossine tossiche. I ceppi insetticidi BTk non sono selezionati per produrre beta-esotossine, ma esami su pesticidi a base BTk hanno mostrato che le enterotossine sono comunque presenti ad alti livelli1 e può essere difficile se non impossibile trovare un ceppo di BTk he abbia un’adeguata azione pesticida senza produrre al contempo enterotossine o beta-esotossine.[Perani e co. 1998] C’è un caso documentato di BT come causa di gastroenterite [Jackson e co.1995] ma è molto probabile che diversi casi di disturbi correlati all’alimemntazione e nello specifico al B.Cereus siano invece causati da BT. Il B.Cereus è attualmente considerato responsabile dell’ 1,5% dei disturbi correlati all’alimentazione nei paesi occidentali. Gli ospedali non sono in grado di identificare il BT, perché non sono in grado di distinguerlo dal B.Cereus. La presenza di residui di BT nei cibi crudi può essere di 106 fino a 107/g che è un tasso 1000 volte più alto dei livelli di contaminazione consentiti alle industrie alimentari rispetto al B.Cereus. La produzione di enterotossine avviene allo stato vegetativo ed è probabile che sia così che il BT entra nel corpo umano. Recebti studi[Yang e cp. 2003] hanno identificato un metodo che utilizza l’ingegneria genetica per prevenire la produzione di enterotossine nel BT, ma questo apre la strada a una serie di problemi correlati alla valutazione della sicurezza di questo nuovo organismo sia per l’essere umano che per l’ambiente.

45 Prove raccolte sul BT Casi di allergie occupazionali ai prodotti BT sono stati registrati e confermati in un recente studio sui lavoratori agricoli: solo una piccola parte di queste allergie è imputabile alle proteine Cry. Inoltre, enzimi batterici utilizzati in detergenti hanno provocato reazioni avverse sia tra lavoratori del settore che tra consumatori di tali prodotti prima che misure preventive venissero introdotte. Le proteine della soia rilasciate nell’aria hanno provocato reazioni acute di asma nella popolazione sia in Spagna che a New orleans negli anni Sembra che il potenziale allergenico sia maggiore per inalazione che attraverso la digestione. Tali proteine inoltre possono avere proprietà anti-nutritive: sono in grado di diminuire l’assorbimento dei nutrienti. Un esempio è la lectina presente in molte piante, molto pericolosa se il cibo non viene cotto. L’ EPA e la FDA erano a conoscenza dell’esistenza di queste proteine negli OGM.

46 Prove raccolte sul BT La controversia del grano “Starlink”
lo “Starlink” è una varietà di grano utilizato come foraggio per animali.(derivato dall’ Aventis, Bayer AG nel 2002). le autorità di controllo USA hanno permesso la svendita commerciale dei semi di Starlink, con la clausola che il grano Starlink prodotto non venisse venduto come alimento per l’uomo. Questa restrizione era basata sul fatto che una parte di popolazione avrebbe potutto sviluppare reazioni allergiche poichè la proteina BT utilizzata nello Starlink viene rapidamente digerita. il grano Starlink è stato successivamente scoperto in cibo destinato all’uso da parte dell’uomo: un episodio ha coinvolto la catena di distribuzione Taco Bell taco shells molto pubblicizzata.

47 Grano alterato geneticamente e proibito
Prove raccolte sul BT Grano alterato geneticamente e proibito è stato scoperto in alimenti latino-americani e caraibici. fonte: Environmental News, Service 2/16/05 Banned as Human Food, StarLink Corn Found in Food Aid WASHINGTON, DC,16 febbraio, 2005 (ENS) – Più di 70 associazioni per l’ambiente, a favore dei consumatori, di contadini, a favore dei diritti umani di 6 paesi caraibici e del Centroamerica hanno tenuto insieme una conferenza per denunciare la presenza di OGM in alimenti distribuiti dalla UN World Food Program (WFP), e in alimenti importati prevalentemente dagli Stati Uniti. ... Il grano StarLink è vietato al consumo da parte dell’uomo a causa di possibili reazioni allergiche alle proteine geneticamente modificate. In totale più di 50 tipi di mais e soia provenienti da Nicaragua, Honduras, El Salvador, Guatemala, Costa Rica e Repubblica Dominicana sono stati spediti all’ “ID Genetic”, laboratorio indipendente degli Stati Uniti, per verificare la presenza di OGM. Gli Ogm sono stati riscontrati in più dell’80% dei campioni analizzati.

48 I semi di grano Starlink sono stati registrati e consentiti per foraggio di animali domestici e per prodotti non-alimentari e utilizzo industiale negli USA negli anni 1998, 1999 e 2000. le associazioni centroameticane e caraibiche però sono preoccupate che cibo contenente le proteine Cry9C sia stato distribuito nei loro paesi. Le organizzazioni hanno quindi chiesto al WFP di ritirare immediatamente tutto il cibo contenente OGM. ”non è accettabile che un mais vietato per l’alimentazione umana sia contenuto in cibi distribuiti nei nostri paesi. Trovare lo Starlink 4 anni dopo che è stato vietato nei cibi, significa che gli OGM sono completamente al di fuori di ogni controllo” ha detto Mario Godinaz del CEIBA, Guatemala. “La presenza indesiderata di OGM non etichettate in Costarica, significa che il Costa Rica necessita di leggi restrittive rispetto agli OGM”, ha detto Fabian Pacheco della Social ecology Association in Costa Rica. “Per proteggere la nostra popolazione è necessario agire con estrema prudenza.”

49 Prove raccolte sul BT il grano fornito dalle nazioni Unite e dagli Stati Uniti alle nazioni dell’Africa Centrale contiene Starlink. Le nazioni coinvolte rifiutano gli aiuti. lo Starlink viene prodotto soprattutto negli stati meridionali degli Stati Uniti. Greenpeace che si oppone da sempre all’ingegneria genetica si sta muovendo per vietare la produzione e la distribuzione di grano Starlink.

50 Prove raccolte sul BT Mortalità in greggi di pecore che hanno pascolato nei pressi di campi di cotone BT nel distretto di Warangal, Andhra Pradesh Prime valutazioni, aprile 2006 Le informazioni pervenute fanno sospettare enormememnte di una tossina BT presente sul fogliame ingerito dalle greggi… I sintomi post mortem osservati dai pastori suggeriscono la presenza di gravi irritazioni intestinali e degli organi associati quali dotto biliare, fegato , connessi nell’assimilazione e nell’assorbimento del cibo oltre che deputati alla elaborazione delle tossine I sintomi fanno sospettare appunto la presenza di tossine, fitotossine in particolare, e molto probabilmente la tossina BT Poichè la tossina si lega a proteine intestinali, c’è quindi la possibilità che le pecore si cibassero esclusivamente di prodotti trattati con BT: in questo caso ci sarebbe stato un accumulo di tossina nell’intestino.

51 Prove raccolte sul BT Nel luglio 2002, è stato riportato che “ ricercatori inglesi hanno dimostrato per la prima volta che il materiale DNA geneticamente modificato del grano sta agendo sulla flora batterica intestinale dell’uomo: questo può diventare un serio problema per la salute umana”. Nell’articolo pubblicato su” Nature Biotechnology” nel febbraio 2004 (Vol 22, no. 2, pp ), John Heritage dell’università di Leeds e uno dei ricercatori dello studio di Duggan e co, dicono: “a conti fatti, I dati presentati nello studio confermano la conclusione che IL PASSAGGIO DI GENI TRA PIANTE TRANSGENICHE E MICROFLORA INTESTINALE PUO’ AVVENIRE”. Inoltre, poichè il trasferimento di geni è avvenuto su 3 animali dei 7 animali testati, significa che il passaggio di geni transgenici non è raro così come asserito dal: “UK GM Science Review Panel”. Il rischio di trasferimento orizzontale di geni deve essere valutato durante le procedure di approvazione della produzione di OGM.

52 Prove raccolte sul BT Storia dei pesticidi presenti negli alimenti umani e nel foraggio animale Tutti I pesticidi che sono stati approvati per l’utilizzo nella produzione di cibo per l’uomo e foraggio animale sono stati creati partendo da sostanze di cui non si conosceva la potenzialità allergenica. Il presente elenco è una lista di proteine presenti nei pesticidi che sono state approvate per il consumo umano dal settembre 1999. PROTEINE DEI PESTICIDI APPROVATO PER USO ALIMENTARE ANGURIA: PROTEINA RIVESTITA Virus-2 TUTTI I CIBI ZUCCHINI: PROTEINA RIVESTITA Yellow Mosaic Virus PATATA: PROTEINA RIVESTITA Virus Y PAPAIA: PROTEINA RIVESTITA Ringspot Virus CETRIOLO: PROTEINA RIVESTITA Mosaic Virus PATATA: Leaf Roll Virus Replicase Gene PROTEINA Bacillus thuringiensis Cry3A PATATE PROTEINA Bacillus thuringiensis Cry1Ac TUTTE LE PIANTE PROTEINA Bacillus thuringiensis Cry1Ab PROTEINA Bacillus thuringiensis Cry9C Grano utilizzato per foraggio; carne, pollame, latte o uova: derivati da animali che consumano tali foraggi

53 Prove raccolte sul BT Grano e cotone sono stati modificati geneticamente utilizzando la tossina del batterio Bacillus thuringiensis, detto BT. Il tratto transgenico inserito, permette alle piante di produrre all’interno delle loro cellule proteine a forma di cristalli che sono tossiche per la maggior parte dei lepidotteri(tarme e farfalle). Più di 183 milioni di acri di grano e cotone transgenici sono stati piantati dal 1996 : equivale al 27% del totale delle coltivazioni di grano a livello mondiale. (Benbrook, 2004) nel 1999, 29 milioni di acri di grano BT, patate e cotone sono stati coltivati in tutto il mondo.

54 Prove raccolte sul BT Figura 6
Coltivazioni transgeniche in USA: percentuale in acri. cotone HT Soia HT cotone BT grano BT grano HT

55 Prove raccolte sul BT Numero totale e aumento degli studenti con autismo e PDD in Saskatchewan #aumento %aumento #aumento %aumento Ci sono stati più casi di autismo nel 2001 che nel insieme CI SONO VOLUTI 25 ANNI ( ) PER AGGIUNGERE CASI... E CI SONO VOLUTI SOLI 3 ANNI ( ) PER AGGIUNGERE ALTRETTANTI CASI DI AUTISMO E PDD

56 Prove raccolte sul BT PATATA è una importante coltivazione per il Perù e per un terzo dei paesi di tutto il mondo. La patata (Solanum tuberosum) ha origine nel sud-america; portata in Europa dagli spagnoli nel 16° secolo. Dal 21° secolo la patata è diventata la seconda coltivazione più diffusa nel mondo e la quarta fonte alimentare mondiale. Una singola patata di media grandezza contiene la metà di vitamina C necessaria ad un adulto, più proteine del mais e il doppio di calcio del mais. L’unico “neo” per la patata era l’utilizzo massiccio di pesticidi. le maggiori società di ingegneria genetica hanno visitato Perù e Sudamerica offrendo a questi paesi “nuovi biopesticidi BT” I parassiti della patata ora sono trattati con BT. Il passo successivo è stato quello di offrire a questi paesi la patata BT geneticamente modificata.

57 Il BT può vivere nell’uomo?
Prove raccolte sul BT Il BT può vivere nell’uomo? Questa è una domanda interessante. Non ci sono studi definitivi che hanno affrontato questo problema, ma ci sono prove che il BT può sopravvivere e crescere nell’uomo: Il brodo di coltura utilizato per far crescere il BT è lo stesso usato per far crescere gli altri batteri. Le condizioni ideali per il Bt (pH 7.4, temperatura 37°, ambiente umido) sono presenti nell’uomo L’uomo ha sviluppato anticorpi contro il Bt. Anche dopo 4 mesi dall’esposizione, gli organismi Bt dello stesso ceppo utilizzato nei pesticidi possono essere messi a coltura .è improbabile che siano presenti le spore originali Ci sono alcuni studi che mostrano come il BT può causare e di fatto causa gastroenterite nell’uomo e che si possono rintracciare tracce di BT nelle feci : questo prova che il BT può vivere e crescere nell’uomo. Quando l’uomo è infettato, il sistema immunitario di individui sani reagisce e distrugge le cellule del batterio. Tuttavia ci sono prove che il BT è anche in grado di sopravvivere senza dare alcun segno della sua presenza, non provocando cioè disturbi. Adopted from

58 Parte 1- persistenza di DNA transgenico nell’intestino
19 volontari si sono sottoposti a questo studio: a 7 di loro era stata rimossa la parte bassa dell’intestino e a colostomia, in questo modo potevano essere fatti prelievi di feci. A tutti è stato servito un pasto contenente soia transgenica: hamburger fritto contenente 150 mg di soia e un milkshake a a base di soia. (la soia dell’hamburger era prodotta da “el corte ingles” e quella dello milkshake da “Holland and barrett). Ogni pasto servito conteneva 3000 bilioni di copie di epsps transgenico noto per la sua resistenza agli erbicidi glifosfati. Questo prodotto transgenico è di origine batterica, ma è stato modificato e utilizzato per produrre soia transgenica. I pasti contenevano inoltre la proteina modificata : Cavolfiore mosaic virus 35S. I ricercatori hanno poi raccolto le feci ogni 30 minuti a partire da sei ore dopo il pasto (operazione possibile grazie alle sacche colostomiche): le feci sono state disidratate, congelate, e poi riscaldate a 58 gradi per 3 ore ed esaminate infine alla ricerca di possibili tracce di transgene. Per tutti e sette i pazienti sottoposti a colostomia è stata ritrovata una grn quantità di DNA transgenico. In sei dei sette volontari è stata rilevata l’intera porzione di DNA transgenico. I livelli di epsps nei campioni di feci erano simili a quelli presenti nella soia originaria. Non è stato invece rilevato DNA transegenico nei volontari con intestino integro.

59 Parte 2° - assorbimento del DNA transgenico da parte della flora batterica
Per verificare la presenza di passaggio orizzontale di geni, sono stati esaminati i batteri nelle feci prelevate dalle sacche colostomiche prima e 6 ore dopo l’assunzione di pasti con presenza di materiale transgenico. I campioni contenevano 1 milione di batteri per grammo. Non era possibile rilevare batteri transgenici utilizzando metodi PCR normali. Tuttavia, facendo crescere i batteri in un brodo di cultura si è visto che in 3 dei 7 volontari quali era stata praticata colostomia, presentavano frammenti di geni epsps transgenici. La frequenza di passaggio era bassa : 1-3 milioni di frammenti transgenici per milione di batteri. Nessun campione conteneva l’intero transgene. I ricercatori sostengono che i livelli materiale transgenico nei batteri era simile nei campioni prelevati prima e dopo. Il materiale transgenico era del tutto simile a quello delle piante.

60 CONCLUSIONI La prima parte di questo studio mostra che la proporzione di cibo con DNA transgenico consumato è stato solo in parte degradato una volta raggiunto l’intestino crasso , dove il DNA rimanente è stato idrolizzato dalle DNAnasi. I ricercatori hanno trovato sorprendente che porzioni di DNA siano rimaste intatte sopravvivendo al passaggio nell’intestino tenue. La seconda parte mostra che, una volta superato l’intestino tenue c’è stato un trasferimento di geni dal cibo alla flora intestinale. Questo significa che il DNA è rimasto stabile perché SI è INTEGRATO CON IL DNA DELLA FLORA INBRESTINALE, NON perché QUEST’ULTIMA SE NE è CIBATA. I livelli di trangene presenti erano simili PRIMA e DOPO l’assunzione di cibo transgenico;: questo significa che i pazienti si erano già cibati di materiale transgenico analogo. Poiché non è stato riscontrato l’intero DNA transgenico, i ricercatori hanno concluso che: “non è possibile ritenere che il materiale transgenico ingerito in questo esperimento abbia potuto mettere a arischio la slaute dei pazienti. Tuttavia, il materiale transgenico proveniente dalla soia riscontrato nell’intestino di questi pazienti è un evento da considerare con serietà. Noi crediamo che questo tipo di riscontri sia molto preoccupante poiché si parla di bassissimi dosaggi di materiale transgenico presente nel cibo prodotto e consumato nel Regno Unito. Sebbene questo studio ci confermi che un singolo pasto transgenico non è in grado di provocare immediatamente degli effetti significativi, ci CONFERMA CHE LE QUANTITà BASSE DI OGM PRESENTI NELLA NOSTRA DIETA e IN POCHI CIBI, è COMUNQUE IN GRADO DI MODIFICARE LA FLORA BATTERICA. QUESTO è QUALCOSA CHE CI DEVE PREOCCUPARE. NE VA DELLA NOSTRA SALUTE. Nella terza parte, i ricercatori traggono le conclusioni: il trasferimento di geni dalle cellule batteriche alla flora intestinale è un dato che va trattato con la massima attenzione, anche perché l’ambiente dell’intestino non è facilmente riproducibile in laboratorio.

61 Prove raccolte sul BT Questo studio ci dice che le differenze tra BT e B.Cereus sono nulle e che il B.Cereus è in grado di provocare gastroenterite e meningite. Mappa completa dei cromosomi di Bacillus thuringiensis Carlson-CR; Kolsto-AB J-Bacteriol Feb; 175(4): Bacillus thuringiensis è la fonte della maggior parte dei pesticidi grazie alle sue tossine dalla proprietà insetticide. I geni delle tossine di solito sono localizzati in cellule capaci di replicazione autosomica. Abbiamo costruito la mappa dei cromosomi Bacillus thuringiensis allineando 16 frammenti ottenuti dalla digestione dell’enzima Notl. Conclusione: il B. thuringiensis è strettamente correlato al B.Cereus e la differernza tra i due è da rivedere.

62 La mia ipotesi Basandomi su quanto ho potuto riscontrare di persona, io credo che l’autismo SI SVILUPPI SOLO IN BAMBINI CHE HANNO UNA “PREDISPOSIZIONE”. Quella che chiamiamo “predisposizione” si trova TUTTA NEL TRATTO GASTROINTESTINALE. IO CREDO CHE QUESTA “PREDISPOSIZIONE” SIA CAUSATA DALLE TOSSINE BATTERICHE NOTE COME: PROTEINE CRY del Bacillus thuringiensis che permettono ad altri patogeni come quelli ad esempio presenti nei vaccini, e a metalli pesanti e ad inquinanti , la possibilità di sovraccaricare il sistema immunitario dei bambini in fase di sviluppo e conseguentemente di determinare in questi bambini lo sviluppo di caratteristiche note col nome di “autismo”. L’esposizione alle tossine BT può avvenire durante la gravidanza oppure può avvenire nelle prime fasi di sviiluppo: I bambini sono esposti nell’ambiente a pesticidi BT o a cibi contenenti BT. Io credo che se noi riusciamo ad eliminare il problema principale, cioè se riusciamo ad eliminare la “predisposizione” , I NOSTRI BAMBINI POSSONO GUARIRE . SONO NECESSARIE ULTERIORI RICERCHE. Andrea Lalama.

63 Ogni verità passa attraverso 3 fasi:
1° - all’inizio viene ridicolizzata 2° - viene contrastata violentemente 3° - è accettata per la sua EVIDENZA Arthur Schopenhauer “ troviamo la verità allora….” Andrea Lalama

64 fonti 1.(Z.Angew Entomologie 1915,2, p29)
2.The Canadian Biotechnology Advisory Committee Project Steering Committee on the Regulation of Genetically Modified Foods 3.American Academy of Microbiology 4.Tayabali AF, Seligy VL. Cell integrity markers for in vitro evaluation of cytotoxic responses to bacteria-containing commercial insecticides. Ecotoxicol Environ Saf 37: (1997). 5. Seligy VL, Rancourt JM. Antibiotic MIC/MBC analysis of Bacillus-based commercial insecticides: use of bioreduction and DNA-based assays. J Ind Microbiol Biotechnol 22: (1999). 6. Beegle CC, Yamamoto T. Invitation paper (C.P. Alexander Fund): history of Bacillus thuringiensis Berliner Research and Development. Can Entomol 124: (1992). 7. Seligy VL, Beggs RW, Rancourt JM, Tayabali AF. Quantitative bioreduction assays for calibrating spore content and viability of commercial Bacillus thuringiensis insecticides. J Ind Microbiol Biotechnol 18: (1997). 8. Helgason E, Okstad OA, Caugant DA, Johansen HA, Fouet A, Mock M, Hegna I, Kolsto AB. Bacillus anthracis, Bacillus cereus, and Bacillus thuringiensis--one species on the basis of genetic evidence. Appl Environ Microbiol 66(6): (2000). 9. Seligy VL, Douglas GR, Rancourt JM, Tayabali AF, Otvos I, van Frankenhuyzen K, Dugal J, Rousseau G, Szabo AG. Comparative performance of conventional and molecular dosimetry methods in environmental biomonitoring: assessment using Bacillus-based commercial biopesticides as models. In. Rapid Methods for the Analysis of Biological Materials in the Environment (Stopa PJ, Bartoszcze MA, eds). NATO ASI Series. Dordrecht, Netherlands:Kluwer Academic Publishers, 2000; 10.Immune Responses in Farm Workers after Exposure to Bacillus thuringiensis Pesticides1. Leonard Bernstein,1 Jonathan A. Bernstein,1 Maureen Miller,1 Sylva Tierzieva,1 David L Bernstein,1 Zana Lummus,1 MaryJane K. Selgrade,2 Donald L. Doerfler,3 and Verner L. Seligy4 'Division of Immunology, Department of Internal Medicine, University of Cincinnati College of Medicine, Cincinnati, Ohio, USA; 2Experimental Toxicology Division; 3Biostatistics and Research Support Staff, National Health and Environmental Effects Research Laboratory, U.S. Environmental Protection Agency, Research Triangle Park, North Carolina, USA; 4Environmental and Occupational Toxicology Division, Environmental Health Centre, Health Protection Branch, Department of Health Canada, Ottawa, Ontario, Canada. 11. <> Andreas Rang, et al, “Detection of RNA variants transcribed from the transgene in Roundup Ready soybean,” Eur Food Res Technol 220 (2005): 438–443. Genetic Roulette, by Jeffrey Smith. Australian Government, Department of Environment and Heritage Summary of the Ecological Impacts of GM Cotton on soil biodiversity report. Vazquez-Padron R.I.,Gonzales-Cabrera J, Garcia-Tovar, C., Neri bazan L., Lopez-Revilla R., Hernandez M., Moreno-Fierro L and Gustavo A. de. La Riva Cry1Ac Protoxin from Bacillus thuringiensis sp. Kurstaki HD73 Binds to Surface Proteins in the Mouse Small Intestines. Biochemical and Biophysical Research Communications 271, Academic Press. GEAC. Background Note on Bt Cotton Cultivation in India. The Safety to Humans of Bacillus thuringiensis Insecticidal Sprays: A Reassessment. No Spray Zone, 2006.

65 fonti URL’S USED IN THIS PRESENTATION:


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