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Incontro in-formativo

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Presentazione sul tema: "Incontro in-formativo"— Transcript della presentazione:

1 Incontro in-formativo
Lunedì 22 Aprile 2013 Scuola Primaria Leonardo da Vinci - Milano Incontro in-formativo Relatrice: dr.ssa Valentina Tobia psicologa esperta di DSA Info Point AGIAD di Milano Membro del Comitato Scientifico AGIAD

2 Programma: Ad ogni difficoltà il suo strumento:
strategie di lavoro per la letto-scrittura, lo studio di materie umanistiche e le lingue straniere La collaborazione scuola-famiglia: Il ruolo delle relazioni nel sostenere il processo di apprendimento

3 Affrontiamo il momento dei compiti

4 Come aiutare i vostri figli nello studio?
Il bambini vanno aiutati a imparare ad organizzarsi e a trovare la propria autonomia così da non dover dipendere da nessuno. Processo graduale e al passo con l’età del bambino o ragazzo.

5 Capire le caratteristiche del proprio figlio in rapporto all’apprendimento
Buoni livelli di attenzione ma di breve durata; buona attenzione per un tempo relativamente lungo, poi abbandono di ogni attività; tendenza a distrarsi spesso. Molto preciso dell’organizzazione dello spazio di studio ma difficoltà con i contenuti; disorganizzazione e disordine, ma apprende i contenuti. Lentezza e necessità di più tempo, che utilizza per ottenere buoni risultati; procrastina e poi fa tutto di fretta. Si stanca subito e poi non riesce a far più nulla; rendimento a montagne russe Sconforto nel momento di fare i compiti; è ottimista ma poi non riesce a finire tutto quello che ha da fare

6 COSA POSSONO FARE I GENITORI ?!
INNANZITUTTO RICORDATE CHE: Vostro figlio è la prima persona che sa di avere una difficoltà: parlatene con lui, chiedete qual è il suo stato d’animo, le sue sensazioni e aiutatelo a capire le sfaccettature delle sue difficoltà così da permettergli di prendere consapevolezza dei suoi punti di forza e debolezza.

7 1) Creare una routine quotidiana
I bambini hanno bisogno di essere organizzati e di avere i momenti della giornata programmati e scanditi secondo una routine. Potrebbe essere utile creare un cartellone da appendere nel luogo dedicato ai compiti dove giorno per giorno vengono inseriti e programmati i momenti di studio alternati a quelli di riposo o di attività extrascolastiche.

8 Il luogo dedicato allo studio dovrebbe essere il più possibile privo di distrazioni e tutto il materiale utile allo studio dovrebbe essere a portata di mano (calcolatrice, penne, matite, pennarelli, quaderni, etc…). Par i bambini o ragazzini che si stancano molto facilmente, è appropriato suddividere lo studio con pause di almeno 10 minuti.

9 Leggetegli le consegne e assicuratevi che abbia compreso le richieste e, per esercizi più difficili, aiutatelo svolgendoli insieme. Aiutate il bambino ad utilizzare gli strumenti in suo possesso come ad esempio l’uso del PC per la produzione scritta o la costruzione di mappe concettuali nello studio Prima di passare alla stesura scritta aiutatelo nell’elaborazione del pensiero.

10 2) Eseguire i compiti Il carico di compiti spesso spaventa. È importante suddividere i compiti per carico ed impegno. Ad esempio: suddividere esercizi di matematica in 2 momenti separati e inserire qualcosa di più semplice fra i due momenti.

11 STUDIO delle MATERIE LETTERARIE

12 COS’È LO STUDIO per la scuola?
Studiare è un particolare tipo di apprendimento intenzionale in cui è richiesto di leggere attentamente il testo al fine di comprendere e memorizzare le informazioni utili per eseguire una prova/interrogazione (Anderson, 1979)

13 Fasi del metodo di studio
A) In classe, durante la spiegazione cosa si può ricavare? 1) si può interagire con un esperto (INSEGNANTE) e chiarire dubbi sui contenuti da apprendere 2) l’esperto riveste anche il ruolo del valutatore capire cosa lui consideri importante valutare cosa fare? 1) chiedere spiegazioni 2) prendere nota dei contenuti importanti (parole chiave, simboli visivi, brevi frasi)

14 B) A CASA mettere in atto una serie di attività per favorire il recupero delle informazioni a distanza di tempo INDICAZIONI (relative) per il lavoro di studio a casa: 1 ora al max per studente della scuola primaria 2 ore al max per studente della secondaria metà del tempo indicato per chi frequenta il tempo pieno

15 C) LO STESSO GIORNO DELLA SPIEGAZIONE:
breve ripasso di quanto raccolto in classe per verificare se gli appunti o le nozioni che si ricordano a memoria sono corrette D) PRIMA DELLA LEZIONE SUCCESSIVA verificare la propria preparazione usando domande di autoverifica N.B.: la lettura per studiare dev’essere una ricerca predefinita di informazioni e non un’esplorazione senza meta, alla fine della quale cercare, con successive letture, di individuare cosa è importante e cosa non lo è

16 N.B.: Dopo essersi posti le domande di autoverifica gli studenti potranno usare le modalità per apprendere e strutturare i contenuti appresi (schemi, mappe concettuali) che, con il minimo di informazioni da leggere, forniscano il massimo dell’informazione a distanza di tempo

17 VANTAGGI delle MAPPE • Presentazione sintetica dei contenuti
-> Uso di immagini -> Uso di parole-chiave • Collegamenti chiari tra concetti -> Facilitano il recupero di informazioni e termini specifici • Facilitano la generazione di idee (mappe mentali) -> Agevolano la loro organizzazione sequenziale e le reciproche associazioni.

18 MAPPA CONCETTUALE

19 Mappe concettuali – C-map
Sito di riferimento:

20 L’alunno DSA (ma non solo!) dovrebbe utilizzare:
STORIA E GEOGRAFIA L’alunno DSA (ma non solo!) dovrebbe utilizzare: cartine geografiche Linea del tempo Utilizzo di foto, video, documentari

21 L’autonomia attraverso la METACOGNIZIONE
Nello svolgere gli esempi di attività proposte, stimolare un ragionamento metacognitivo favorisce il raggiungimento dell’autonomia.

22 Previsione (Quanto tempo abbiamo? Di quali strumenti abbiamo bisogno?)
Comprensione del problema (Abbiamo capito cosa dobbiamo fare? Abbiamo idea di come farlo?) Previsione (Quanto tempo abbiamo? Di quali strumenti abbiamo bisogno?) Pianificazione (Divisione dei compiti; Eventuale divisione del lavoro in fasi) Monitoraggio (Va bene quello che stiamo facendo? Siamo nei tempi o ci stiamo mettendo troppo? C’è qualcosa che non riusciamo a fare?) Valutazione (Obiettivo raggiunto? Manca qualcosa? Abbiamo fatto nel modo migliore o c’erano altri modi per raggiungere l’obiettivo?) L’insegnante o il genitore accompagna questo percorso, soprattutto per i bambini della scuola primaria!

23 Lavori di gruppo o a coppie
* Soluzione di casi/problemi: il problem solving e il metodo della ricerca e della scoperta. * Cooperative learning: apprendere in piccoli gruppi o a coppie, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. L’insegnante o il genitore svolge il ruolo di facilitatore. l´ascolto, l´osservazione o l´imitazione sono le attività messe in atto durante le lezioni frontali, e necessitano di un costante livello d’attenzione. Problem solving in genere associato alla matematica e alla logica, ma può essere utilizzata anche per l’inglese! Es. chiedere ai ragazzi di preparare dei dialoghi che contengano: tot vocaboli indicati dagli insegnanti; tot frasi con una struttura grammaticale che si sta studiando al momento. Oppure, un problema può essere quello di creare uno strumento (come uno schema o un diagramma) che aiuti tutti nella memorizzazione e/o ripetizione di un certo argomento, che può essere anche una regola grammaticali. I gruppi vanno costruiti con cognizione di causa… Cooperative learning: dare un obiettivo d’apprendimento alla coppia o a un piccolo gruppo (es., bisogna imparare a presentarsi in inglese) – lo scopo di ogni coppia/gruppo è di raggiungere l’obiettivo aiutandosi a vicenda. L’obiettivo è raggiunto se tutti gli appartenenti del gruppo ottengono il risultato (tenere conto delle differenze individuali…es. studente con difficoltà ci si accontenta di esposizione più breve) Uso di strumenti multimediali: girare un video (basta una macchina fotografica digitale o il cellulare!), usare il registratore, preparare una presentazione power-point, software per mappe concettuali, etc.

24 DOPO LE VERIFICHE SCRITTE o LE INTERROGAZIONI:
DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE

25 ITALIANO…lettura e scrittura

26 Enciclopedie multimediali
Le più famose e diffuse sono: Microsoft Encarta Omnia De Agostini. Esistono anche supplementi in CD-Rom inseriti in enciclopedia cartacee, per esempio nella Treccani e in molte altre. Importante nella scelta dell'enciclopedia è verificare che il testo contenuto sia "copiabile" e quindi trasportabile in un software dotato di sintesi vocale per l'ascolto. Enciclopedie e Dizionari Le enciclopedie come Encarta ( ) e i dizionari come il Garzanti ( ) possono essere consultati on-line. Altra enciclopedia consultabile: (in diverse lingue).

27 Favorire l’uso del vocabolario elettronico
Il vocabolario tradizionale comporta l’accesso alla rielaborazione dell’alfabeto

28 Letto-scrittura: FacilitOffice
Sito di riferimento: Applicazione di supporto a Open Office e Libre Office (programmi free). Progetto finanziato dal Ministero dell’Istruzione Scrittura: correttore automatico Impostando la lingua italiana (o qualunque altra lingua d’interesse) in Word o in altri programmi di scrittura.

29

30 Sintetizzatore vocale – Dspeech
Sito di riferimento:

31 I TEMI Spesso non si basano su argomenti di studio
Illusione che sia un compito facile! Strategie: 1) Partendo dal tema, raccontare (o raccontarsi) di cosa si vorrà parlare 2) In base al proprio racconto, stendere una scaletta 3) Scrivere per ogni punto della scaletta, sviluppando i contenuti 4) Rileggere e controllare grammatica, struttura delle frasi, etc. 5) Controllo finale (meglio se a distanza di un po’ di tempo): quello che ho scritto ha un ordine logico?

32 INGLESE e altre lingue straniere

33 Lingue straniere Le lingue straniere sono ostiche, soprattutto quelle “non trasparenti” come l’inglese e il francese. Perché? Al fonema non corrisponde il grafema (buk/book)

34 Cosa fare? Privilegiare l’apprendimento orale
Usare i cd allegati ai libri È utile affiancare sempre la spiegazione in italiano Usare griglie e mappe grammaticali Fornire sempre una frase esempio dell’esercizio richiesto

35 Traduttori on line Sito di riferimento:

36 Traduttori on line Sito di riferimento:

37 Per grandi e piccoli… …Il DivertInglese
Sito di riferimento: Cartoni animati e tv-series pensati per la didattica inglese, suddivise per fasce d’età (bambini, ragazzi e docenti) e per difficoltà. Giochi interattivi Progetto di: Rai Educational & MIUR

38 Apprendimento e benessere
…in relazione!

39 Apprendimento e benessere
I bambini con disturbi dell’apprendimento, rispetto ai compagni senza difficoltà specifiche, hanno un concetto di sé più negativo, si sentono meno supportati emotivamente, provano più ansia e hanno poca autostima (da Cornoldi, 2007). Malessere Difficoltà d’apprendimento Insuccesso Demotivazione Disinteresse - Bambini e ragazzi - Genitori e famiglia - Insegnanti e gruppo classe

40 Rilevazione e segnalazione delle difficoltà
Gli insegnanti rilevano un problema Mettono in atto interventi didattici mirati per ovviare a questo problema Il problema viene risolto o vi è comunque un forte miglioramento Non si osservano miglioramenti o i miglioramenti sono molto lievi Gli insegnanti informano i genitori Il percorso continua!

41 Dalla rilevazione alla diagnosi
I genitori attivano il processo di valutazione delle difficoltà del/la figlio/a Non si tratta di DSA: lo specialista consiglierà alla famiglia eventuali percorsi alternativi di supporto (es. psicoterapia, aiuto compiti, etc.) Viene effettuata una diagnosi di D.S.A, che contiene anche delle indicazioni per lo svolgimento delle attività didattiche I genitori informano gli insegnanti, portano la diagnosi a scuola, che deve essere protocollata. Il percorso continua!

42 Il percorso continua……..
Dalla rilevazione alla diagnosi Gli insegnanti predispongono il PDP Il PDP viene condiviso con i genitori e, nel caso della scuola secondaria di II grado, con i ragazzi, dai quali deve essere sottoscritto e firmato. Il PDP verrà aggiornato e modificato nel tempo a seconda dei progressi del bambino o ragazzo, a seconda dei cambiamenti nelle necessità didattiche, etc… Il percorso continua……..

43 Gli insegnanti rilevano un problema
Mettono in atto interventi didattici mirati per ovviare a questo problema Può essere una buona cosa in caso di difficoltà grosse ma…attenzione agli allarmismi! Il problema viene risolto o vi è comunque un forte miglioramento Non si osservano miglioramenti o i miglioramenti sono molto lievi Gli insegnanti informano i genitori Il percorso continua!

44 Descrivere i fatti, evitare le interpretazioni o le diagnosi
Come? Descrivere i fatti, evitare le interpretazioni o le diagnosi Dare qualche indicazione su come muoversi sul territorio Attenzione alla modalità comunicativa (non spaventare, non minimizzare) Gli insegnanti rilevano un problema Mettono in atto interventi didattici mirati per ovviare a questo problema Il problema viene risolto o vi è comunque un forte miglioramento Non si osservano miglioramenti o i miglioramenti sono molto lievi Gli insegnanti informano i genitori Il percorso continua!

45 IL BAMBINO IN CENTRO Dare spiegazioni…adatte all’età! Rispondere alle sue domande Cercare di non minare la fiducia verso gli insegnanti Rassicurarlo

46 RIFERIMENTI IMPORTANTI AGIAD
All’interno del nostro PORTALE: e’ presente l’area LINK UTILI dove potrete trovare la segnalazione di moltissimi link di aiuto allo studio. All’interno del nostro BLOG: è presente la sezione mappe dove stiamo raccogliendo alcune mappe create dai nostri ragazzi per lo studio. Dall’Area Download è possibile scaricare le nostre guide per genitori, insegnanti, strumenti compensativi e segnali predittivi e altro ancora. All’interno del nostro FORUM e’ presente una sezione “Software e link utili”, dove vengono segnalati link utili per lo studio e la didattica suddivisi per fasce scolastiche.

47 Grazie per l’attenzione!
DOMANDE?


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