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LICEO CLASSICO “B. ZUCCHI” MONZA CONCORSO PRIMA EDIZIONE- 2011.

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Presentazione sul tema: "LICEO CLASSICO “B. ZUCCHI” MONZA CONCORSO PRIMA EDIZIONE- 2011."— Transcript della presentazione:

1 LICEO CLASSICO “B. ZUCCHI” MONZA CONCORSO PRIMA EDIZIONE- 2011

2 hanno partecipato al concorso complessivamente 63 studenti
di tre scuole della Rete Licei Brianza: Liceo Classico Zucchi Istituto Maddalena di Canossa Liceo Scientifico Frisi

3 elaborato realizzato da: 4 C e 3 C Liceo Classico Zucchi
PRIMO CLASSIFICATO elaborato realizzato da: Lorenzo Confalonieri Alisia Fiore Beatrice Mosca Claudia Pizzagalli Francesca Rigamonti 4 C e 3 C Liceo Classico Zucchi

4 In occasione del centocinquantesimo anniversario dell’unificazione dello Stato Italiano, il Liceo Classico Zucchi di Monza, con patrocini e contributi della Provincia di Monza e Brianza, della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza ONLUS e del Comune di Monza, ha indetto la prima edizione del concorso “Demopolis” aperto agli alunni della Rete dei Licei di Brianza. Venuti a conoscenza della possibilità di prendervi parte, grazie all’aiuto dei professori Ivan Castellani e Carmelo Valentini, che ci hanno guidato nelle diverse fasi della realizzazione, abbiamo creato un ipertesto intitolato “C’era una volta l’Italia… Viaggio tra i pensatori dell’Italia Risorgimentale”. Durante il primo incontro, cui abbiamo partecipato insieme ad altri studenti del nostro liceo interessati al progetto, abbiamo formato un gruppo di cinque persone e, tra tutti gli argomenti proposti, abbiamo deciso di trattare la questione del Federalismo; per un’analisi più approfondita si è reso necessario comparare il modello federale con altri modelli, sia analizzandoli con un taglio storico che immaginando come sarebbe oggi l’Italia se uno di essi fosse prevalso.

5 La scelta dell’argomento da trattare è ricaduta sul Federalismo poiché volevamo analizzare un argomento che avesse legami con l’attualità: abbiamo inteso indagare il pensiero federalista di Cattaneo per verificare se esso effettivamente giustificasse le tentazioni anti-unitarie di parte del paese, accentuatesi in occasione delle celebrazioni per il 150esimo. Gli incontri pomeridiani durante i quali abbiamo realizzato il nostro elaborato hanno avuto una frequenza settimanale per complessivi tre mesi di lavoro. Per il reperimento delle fonti e dei materiali utili alla realizzazione ci siamo suddivisi i compiti e ognuno ha sviluppato una parte del progetto, originariamente composto da 38 diapositive con sottofondo musicale, che per motivi di spazio sono state qui ridotte a 30 diapositive di sola lettura.

6 Il nostro ipertesto è diviso in tre sezioni principali:
“Contesto storico” in cui abbiamo voluto fornire un quadro schematico degli avvenimenti che portarono all’unificazione del Regno d’Italia, partendo dai moti del 1821 fino alla Breccia di Porta Pia nel settembre del 1870. “I protagonisti”: abbiamo preso in considerazione le figure di tre intellettuali risorgimentali, Vincenzo Gioberti, Carlo Cattaneo e Giuseppe Mazzini e le loro diverse concezioni di stato: cattolica, federale, unitaria e repubblicana. Oltre a un breve cenno alle biografie di questi autori, abbiamo anche confrontato il loro pensiero, traendolo dalle loro opere principali e mettendo in risalto somiglianze e differenze. “Come sarebbe stato se…”: questa sezione è il nostro contributo di rielaborazione. Abbiamo infatti voluto ipotizzare tre modelli di stato fondati sugli ideali politici, economici e sociali dei tre pensatori considerati e abbiamo immaginato come potrebbe essere oggi l’Italia se una delle tre concezioni fosse prevalsa. Abbiamo inoltre voluto accompagnare la presentazione grafica del nostro lavoro con una cornice musicale, che ci ha avvicinato al repertorio del tempo, sia colto che popolare.

7 Questa presentazione è stata realizzata da: Lorenzo Carlo Confalonieri
Beatrice Lucrezia Mosca Claudia Pizzagalli Francesca Paola Rigamonti della classe seconda liceo classico (quarto anno) Alisia Corinne Fiore della classe prima (terzo anno) Nb. Essendo il lavoro qui proposto un estratto dell’originale, ci scusiamo per eventuali errori di progettazione, in particolare per quanto concerne collegamenti errati e/o interrotti.

8 C’era una volta… l’Italia
Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili Bertolt Brecht  Viaggio tra i pensatori dell’Italia risorgimentale Liceo classico B. Zucchi - Monza

9 Home Il contesto storico I protagonisti La vita Il pensiero
Pagina successiva Home Pagina precedente Il contesto storico I protagonisti La vita Il pensiero Come sarebbe stato se… Stati Uniti d’Italia Il Papa presidente Italia unita e repubblicana Credits

10 Prossimo capitolo Il contesto storico Prima di cominciare il nostro viaggio alla scoperta dei punti cardine del Ridorgimento italiano è necessaria una breve presentazione del contesto storico-sociale all’interno del quale hanno operato i personaggi più illustri di questo periodo….

11 Il contesto storico Risorgimento italiano
Torna alla home Agricoltura arretrata Industria poco competitiva Povertà diffusa Malattie sociali Analfabetismo Frammentazione del territorio Dominazione straniera Chiusura reazionaria dei sovrani Desiderio di riscatto di un’intera nazione da una prolungata condizione di decadenza politica e morale Risorgimento italiano Nascita di società segrete: le CARBONERIE con idee insurrezionali. Partecipazione di molti intellettuali: Silvio Pellico, Federico Confalonieri, Gian Domenico Romagnosi e Giovanni Berchet.

12 Fallimento dei moti del 1831
Il contesto storico Fallimento dei moti del 1831 GIUSEPPE MAZZINI nel 1831 fonda La giovine italia “La Giovine Italia è un’associazione tendente anzitutto a uno scopo di insurrezione, ma essenzialmente educatrice fino a quel giorno e dopo quel giorno" Obbiettivi: Abbattimento dei simboli del vecchio ordine Il soggetto della rivoluzione deve essere il popolo I principi sono quelli di libertà, uguaglianza e umanità. I tentativi insurrezionali di stampo mazziniano si rivelano, però, fallimentari: 1834 Genova, Lombardo-Veneto e Toscana 1844 I fratelli Bandiera, con un gruppo di volontari sbarcano in Calabria per cercare di liberare la penisola

13 Sostenitori dell’assolutismo
Il contesto storico Dopo il fallimento dei moti mazziniani cominciano a nascere diverse posizioni riguardo a come condurre il processo di unificazione: CONSERVATORI Sostenitori dell’assolutismo LIBERALI MONARCHICI (Gioberti, Balbo) MODERATI (Camillo Benso Conte di Cavour, Foscolo, Manzoni) RADICALI (Cattaneo) Desideravano una Costituzione, un Parlamento eletto a suffragio universale e delle riforme giuridiche DEMOCRATICI REPUBBLICANI (Mazzini, Pisacane) Desideravano una Costituzione, un Parlamento eletto a suffragio universale e delle riforme giuridiche e sociali, l’ordinamento repubblicano e una Rivoluzione popolare SOCIALISTI Desideravano una Costituzione, un Parlamento eletto a suffragio universale e delle riforme giuridiche, sociali e soprattutto economiche, l’ordinamento repubblicano e una Rivoluzione popolare

14 ITALIA …di ieri… … e di oggi…
Il contesto storico …di ieri… … e di oggi…

15 I protagonisti Sono scrittori, chierici, diplomatici, ricercati…. Vite diverse, idee talvolta totalmente contrastanti, eppure sono riusciti ognuno contribuendo con la sua opinione a creare quel misto di idee che ha portato alla nascita dello Stato italiano. Ecco allora presentati i “registi degli anni del Risorgimento”.

16 Vincenzo Gioberti Carlo Cattaneo Giuseppe Mazzini
I protagonisti Vincenzo Gioberti Carlo Cattaneo Giuseppe Mazzini

17 La vita

18 (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869)
La vita Torna al livello superiore Carlo Cattaneo (Milano Castagnola, Lugano, 1869) Fu esponente del pensiero federalista sull’esempio degli USA. Propose un vasto programma di riforme politiche, inteso ad assicurare gradualmente al Lombardo-Veneto l’indipendenza. Nel 1848 insorse con i suoi nelle famose cinque giornate di Milano Nel andò in Svizzera a Castagnola (Lugano) dove vi rimase per il resto della sua vita. Nel 1860 fu eletto deputato della Camera, ma non entrò mai a farne parte poiché non volle giurare fedeltà ai Savoia.

19 (Torino, 5 aprile 1801 – Parigi, 26 ottobre 1852)
La vita Vincenzo Gioberti (Torino, 5 aprile 1801 – Parigi, 26 ottobre 1852) Nel 1825 fu ordinato sacerdote. Il suo pensiero rivela un progetto riformista moderato, il cui obbiettivo mira alla creazione di una confederazione nazionale presieduta dal Papa. Fu nominato cappellano da Carlo Alberto di Savoia. Nel 1833 fu arrestato con l’accusa di complotto e bandito dal Regno Sabaudo. Nel 1846 ottenne l’amnistia, ma fece ritorno a Torino solo il 29 Aprile del 1848. Fu eletto nella Camera dei deputati di Torino. Nel 1849 fu eletto presidente del Consiglio da Vittorio Emanuele II.

20 Genova,22 Giugno 1805-Pisa,10 Marzo 1872
La vita Giuseppe Mazzini Genova,22 Giugno 1805-Pisa,10 Marzo 1872 Giovane prodigio, già a 15 anni si iscrisse all’Università, prima a Medicina e poi a Giurisprudenza. Nel 1827 ottenne la laurea in diritto civile e in diritto canonico e si affiliò alla Carboneria. La sua fervente attività politica lo costrinse a rifugiarsi in Francia dove fondò il primo partito politico italiano, la Giovine Italia. Nel 1833 guidò il primo tentativo insurrezionale nel Regno di Sardegna. Nel 1834 tentò una nuova insurrezione insieme a Garibaldi, ma in seguito al secondo fallimento fu costretto a ritirarsi all’estero dove fondò la Giovine Europa. Richiamato in Italia durante le 5 Giornate di Milano, nel 1849 fondò la Repubblica Romana e il 3 Luglio, solo poche ore prima della disfatta, promulgò ufficialmente la Costituzione. Esule a Londra, divenne rappresentante dell’Associazione Nazionale Italiana. Nel 1870 rientrò in Italia ma, sbarcato a Palermo, venne arrestato e rinchiuso nel carcere di Gaeta. Costretto di nuovo all’esilio, si trasferì a Pisa sotto falso nome. Qui morì il 10 Marzo 187,.

21 il pensiero Abbiamo conosciuto i personaggi chiave del risorgimento italiano, ma quali erano veramente le loro idee, protagoniste della storia di quegli anni? Erano poi così simili fra loro? Ecco in breve un riassunto dei principali pensieri, con spunti tratti direttamente dagli autori.

22 Progetto politico per l’Italia
Il pensiero Progetto politico per l’Italia Carlo Cattaneo Vincenzo Gioberti Giuseppe Mazzini "l'italia è fisicamente e istoricamente federale" "La monarchia in Italia è una pianta esotica e debole, è una cosa contro natura“ Lettera, 1850 “Il primato [...] aveva la funzione di propagandare il progetto federativo e che quello che importava era la lega [...] chiunque ne fosse poi il presidente, o il Papa o il Re di Sardegna“ Il primato morale e civile degli italiani “Costruire (…) l’Italia in Nazione Una, Indipendente, Libera, Repubblicana.” Istruzione per gli affratellati nella Giovane Italia Cattaneo auspicava un assetto dell'Italia su modello di quello svizzero diviso in cantoni con un governo centrale che controllava lo stato. Il progetto politico del moderato Gioberti, denominato per ragioni storiche neoguelfismo, era la riunione degli attuali stati italiani, ad esclusione del lombardo-veneto, di dominio austriaco, in una confederazione sotto la guida del Papa, o eventualmente di un altro sovrano. Mazzini auspicava l’istituzione di una nuova Italia Unita sotto il potere di un unico governo centrale e democratico, dotato di una Costituzione sul modello di quella da lui stesso emanata durante la breve esperienza della Repubblica Romana (1849).

23 Il pensiero Sulla rivoluzione… Carlo Cattaneo Vincenzo Gioberti
Giuseppe Mazzini "una volta l’Italia era maestra, e lo era davvero, e nessuno in Europa lo negava; poi si cominciò a dire l'Italia e la Francia; poi si disse l'Inghilterra, la Francia, la Germania e l'Italia; e oramai, sia ragione sia torto, l'Europa affetta di dimenticare il nostro nome.“ Scritti filosofici “Io al contrario sono dell'opinione che le invasioni armate dei fuorusciti, salvo casi rarissimi e non applicabili all'odierna Italia, non possono aver buon successo, e che non riuscendo, i loro effetti siano ad ogni modo calamitosi ...” Lettera a Mazzini, 1834 “E la coscienza nostra che dopo un lungo pellegrinaggio d’iniziazioni arriva a intender sé stessa e grida: Io sono.” “(…) i buoni si guardino attorno e sentano il bisogno di stringersi più compatti alla sola bandiera che sia, per istinto, per tradizione e per necessità politica, Italiana davvero; alla bandiera che porta scritto: DIO E IL POPOLO; alla bandiera della GIOVINE ITALIA.” Rivoluzione Italiana 1851

24 Come sarebbe stato se… Così è andata la Storia, ma se avesse prevalso il pensiero di uno dei tre pensatori cosa sarebbe successo?

25 L’italia unita e repubblicana
Ecco un breve scorcio di quelle che sarebbero state le caratteristiche dell’Italia secondo… Carlo Cattaneo Stati uniti d’italia Vincenzo Gioberti Il papa presidente Giuseppe Mazzini L’italia unita e repubblicana

26 Stati Uniti d’Italia Mettiamo il caso che nel 1861 l’Italia fosse nata come la immaginava Cattaneo…

27 Stati uniti d’italia Art. 5
… e lo Stato italiano avesse già allora attuato il decentramento previsto poi nella Costituzione della repubblica italiana… Art. 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

28 In ambito amministrativo
Stati uniti d’italia …ecco come sarebbe stata l’Italia secondo Cattaneo… In ambito amministrativo Italia repubblica federale Roma capitale laica Ogni cantone avrebbe avuto un governatore e un governo locale autonomo La politica estera sarebbe stata comune La moneta unica

29 In ambito economico Stati uniti d’italia
…ecco come sarebbe stata l’Italia secondo Cattaneo… In ambito economico Sviluppo mirato di ogni singolo cantone in base alle caratteristiche del territorio senza squilibri e con opportunità di interscambio alla pari tra Nord e Sud Nord: polo finanziario, commerciale, manifatturiero (Lombardia, Piemonte e Trentino), portuale (Genova), agricolo (Veneto), turistico (Alpi e città), universitario Centro: polo manifatturiero (scarpe, vestiti), turistico (aree balneari e città), agricolo (vite), universitario, pesca Sud: polo agricolo specializzato (agrumi, vite..), turistico (aree balneari e città), portuale (Napoli), pesca

30 In ambito sociale Stati uniti d’italia
…ecco come sarebbe stata l’Italia secondo Cattaneo… In ambito sociale Nord: una rete di media borghesia appoggiata nel loro operato dai programmi finanziari dei governi autonomi, che si occupano anche delle tutele sociali delle fasce deboli della popolazione Centro: una rete di media borghesia appoggiata nel loro operato dai programmi finanziari dei governi autonomi, senza grandi squilibri sociali. Liberazione dei contadini senza contratto di lavoro fisso da una condizione di precarietà. Sud: Liberazione dei contadini senza contratto di lavoro fisso da una condizione di precarietà, dal rischio del brigantaggio e delle mafie.

31 Il Papa presidente d’Italia
Mettiamo il caso che l’Italia fosse nata come la immaginava Gioberti…

32 Il papa presidente …e se fosse prevalso il suo pensiero riformista moderato-cattolico l’Italia fosse nata come la immaginava Gioberti… Italia come federazione monarchica di vari principati Governo dei principi in assemblea Roma capitale politica e spirituale dell’Italia cattolica e “neoguelfa” Rapporti di buon vicinato con l’Impero Austriaco (ma come si sarebbe risolto il problema del Lombardo-Veneto?) Realizzazione del primato morale e civile degli italiani in Europa e nel Mondo

33 L’Italia unita e repubblicana
Mettiamo il caso che nel 1861 avesse vinto l’ideale democratico e repubblicano auspicato da Mazzini …

34 L’italia unita e repubblicana
Garibaldi non si sarebbe fermato, ma sarebbe riuscito a liberare l’intera Italia, scacciando finalmente lo straniero al di là delle Alpi. La libertà conquistata non sarebbe stata consegnata nelle mani di alcun re, ma al contrario in quelle di una nuova Repubblica Italiana, con parlamento eletto a suffragio universale maschile. Una volta raggiunta l’unità territoriale, si sarebbe formata un’assemblea costituente eletta a suffragio universale con l’intenzione di redigere al più presto una Costituzione che sancisse diritti e doveri del cittadino e che garantisse l’istituzione di un governo liberale e democratico.

35 In ambito amministrativo
L’italia unita e repubblicana In ambito amministrativo Repubblica democratica Unità territoriale Governo centrale con sede a Roma Parlamento eletto a suffragio universale Pluralismo dei partiti politici Moneta unica

36 In ambito economico-sociale
L’italia unita e repubblicana In ambito economico-sociale Economia basata sulla produzione artigianale, Italia delle piccole imprese Sviluppo delle Società di Mutuo Soccorso a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie Libertà di pensiero Credenza in una religione “civile” Superamento della divisione tra le classi sociali in prospettiva di una collaborazione interclassista per la costruzione di una patria comune

37 credits Musiche Sitografia Realizzazione di:
Wikipedia.it Filosofico.net Sapere.it Cronologia.leonardo.it Risorgimento.it Progettorisorgimento.it Treccani.it Wikisource.org Generazioneitalia.it Apo55.org Youtube.com Sitografia G. Mameli, Fratelli d’Italia Luigi Mercantini, Inno di Garibaldi G. Verdi, Va pensiero Paolo Giorza, La Bella Gigogin G. Verdi, Marcia Trionfale F. De Gregori, La storia F. Mannoia, Camicie Rosse F. De Gregori, Viva l’Italia Musiche Realizzazione di: Lorenzo Carlo Confalonieri Alisia Corinne Fiore Beatrice Lucrezia Mosca Claudia Pizzagalli Francesca Paola Rigamonti Classi 3ᵃC e 4ᵃC Liceo classico B. Zucchi - Monza


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