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Strumenti operativi Strumenti WEB Mettersi in proprio SE.CO.FIN

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Presentazione sul tema: "Strumenti operativi Strumenti WEB Mettersi in proprio SE.CO.FIN"— Transcript della presentazione:

1 Strumenti operativi Strumenti WEB Mettersi in proprio SE.CO.FIN
Business plan SE.CO.FIN Calcolo imposte Calcolo avviamento commerciale (fini fiscali) Mettersi in proprio Calcolo Budget di cassa Manuale del neo imprenditore Calcolo Piano ammortamento Guida “Il Business Plan”

2 Manuale per il neo imprenditore
HOME “Mettersi in proprio” Manuale per il neo imprenditore INIZIAMO!

3 Tipologie di attività HOME Svolgere attività di Aprire un'impresa
lavoro autonomo

4 L'impresa e l'imprenditore (art. 2082 C.C.; art. 51 TUIR)
HOME Torna L'impresa e l'imprenditore (art C.C.; art. 51 TUIR) Approfondimenti Piccola impresa (art C.C.; L.443/85) Impresa commerciale (art C.C.) Impresa agricola (art C.C.) Approfondimenti Approfondimenti Attività produttive Attività di intermediazione Attività di servizi Approfondimenti Approfondimenti Approfondimenti

5 Si configurano come piccole imprese - Artigiani - Coltivatori diretti
HOME Si configurano come piccole imprese - Artigiani - Coltivatori diretti - Piccoli commercianti - Attività professionale svolta tramite lavoro proprio o coadiuvati dai familiari Torna

6 Le attività hanno come obbiettivo
HOME Le attività hanno come obbiettivo principale la produzione industriale di beni e servizi. Torna

7 Si configurano come attività di intermediazione:
HOME Si configurano come attività di intermediazione: - Commercio all'ingrosso - Commercio al dettaglio - Commercio ambulante - Pubblici esercizi Torna

8 Si configurano come attività di servizi: - Trasporti
HOME Si configurano come attività di servizi: - Trasporti - Attività bancarie e assicurative - Altre attività ausiliarie delle precedenti Torna

9 Si configurano come imprese agricole attività che prevedono:
HOME Si configurano come imprese agricole attività che prevedono: - Coltivazione del fondo - Selvicoltura - Allevamento di animali - Attività collegate alle precedenti Torna

10 HOME Attività di lavoro in proprio (“contratto d'opera”:
Torna Attività di lavoro in proprio (“contratto d'opera”: art C.C.) Approfondimenti Approfondimenti Approfondimenti Approfondimenti Esercizio di arti o professioni (prestatore d'opera intellettuale: art C.C. e segg.; art. 49, 1° comma, TUIR) Contratto a progetto (D.Lgs. 276/2003) Lavoro autonomo occasionale (art. 81, lett. l, TUIR); D.Lgs. 276/2003 Professioni protette Professioni libere

11 Con tale dicitura si intende ogni attività lavorativa che prevede:
HOME Con tale dicitura si intende ogni attività lavorativa che prevede: - La prestazione di opera o servizio a fronte di un corrispettivo. - Lavoro eseguito prevalentemente in proprio. - Nessun vincolo di subordinazione nei confronti del committente. La principale distinzione tra lavoro autonomo e impresa è l'assenza di una azienda. Torna

12 Si considera tale lo svolgimento di attività di lavoro
HOME Si considera tale lo svolgimento di attività di lavoro autonomo per professione abituale (anche se non esclusiva) del soggetto. Rientrano in tale categoria: - Gli artisti (pittori, musicisti, etc.) e i professionisti dello sport e dello spettacolo (calciatori, attori, etc.) - I professionisti intellettuali (avvocati, medici, etc.) Questi ultimi si distinguono per: Carattere intellettuale della prestazione – L'attività lavorativa si svolge prevalentemente attraverso l'utilizzo delle capacità cognitive rispetto al lavoro manuale. Discrezionalità nell'esecuzione del lavoro – le modalità di esecuzione del lavoro sono a discrezione dell'esecutore. Il riconoscimento per il compimento dell'opera è indipendente dal risultato – il professionista ha diritto al compenso per il solo fatto di aver prestato la propria opera. Una ulteriore distinzione di tali professioni è la seguente: Professioni protette – è richiesta l'iscrizione all'albo Professioni libere – non richiedono iscrizione all'albo Torna

13 Il lavoratore presta la propria opera sulla base
HOME Il lavoratore presta la propria opera sulla base di un obbiettivo da raggiungere senza sancire un rapporto di subordinazione con il datore di lavoro. Il prestatore potrà definire le modalità di esecuzione esclusivamente in funzione del risultato. Torna

14 Si considera tale qualsiasi attività di lavoro
HOME Si considera tale qualsiasi attività di lavoro autonomo esercitata in maniera non continuativa (es. un ingeniere che scrive occasionalmente su una riviste specializzate) Secondo il D.lgs 276/2003 deve avere queste caratteristiche: - la durata del rapporto di lavoro non può superare i 30 giorni complessivi nel corso dell'anno solare, - il compenso percepito nell'anno solare di riferimento, non deve superare i 5000€. In questo caso si deve prevedere la stipula di un diverso tipo di contratto. Torna

15 Cos'è un'attività d'impresa
HOME Torna Cos'è un'attività d'impresa I segni distintivi dell'impresa I tre tipi di imprenditore L'imprenditore artigiano

16 “E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica
HOME Torna Cos'è un'attività d'impresa Il codice civile non si sofferma sulla definizione di impresa ma approfondisce la definizione dell'imprenditore “E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni e di servizi”. Per non fare confusione vediamo come si compone un'attività IMPRESA AZIENDA DITTA Approfondimenti Approfondimenti Approfondimenti

17 HOME Torna IMPRESA L'attività svolta dall'imprenditore

18 AZIENDA E' lo strumento necessario per svolgere l'attività d'impresa.
HOME Torna AZIENDA E' lo strumento necessario per svolgere l'attività d'impresa. Indica: locali, mobili, macchinari attrezzature, etc.

19 Tutte le imprese devono avere una ditta che
HOME Torna DITTA E' la denominazione commerciale dell'imprenditore (art C.C.), cioè il nome con cui egli esercita l'impresa distinguendola dalle imprese concorrenti. Tutte le imprese devono avere una ditta che le identifichi

20 I segni distintivi dell'impresa
HOME Torna I segni distintivi dell'impresa DITTA INSEGNA MARCHIO Approfondimenti Approfondimenti Approfondimenti

21 HOME Torna DITTA E' il nome sotto cui l'imprenditore esercita l'attività; è l'unico, tra i segni distintivi, ad essere obbligatorio. Nel caso di impresa individuale deve contenere almeno il cognome o la sigla del titolare, eventualmente accompagnati da nome di fantasia (es. Marchesi viaggi, Rambaldi frutta, etc.). In caso di impresa collettiva deve contenere la forma giuridica (sas, spa, ecc.) e corrisponde alla ragione sociale (per società di persone) o alla denominazione sociale (per le società di capitali).

22 HOME Torna INSEGNA E' un emblema affisso all'entrata dei locali nei quali opera l'impresa; può contenere parole ed immagini e può essere generica (es. ristorante, alimentari) o specifica (Hotel Miramare, Bar 2000); nel secondo caso gode della stessa tutela accordata alla ditta. Per esporre l'insegna è necessario: - Informarsi sulle norme di competenza comunale e variano a seconda della località e dei quartieri (Es. i centri storici hanno norme particolarmente restrittive). - Pagare l'apposita tassa per occupazione del suolo pubblico.

23 MARCHIO Può identificare:
HOME Torna MARCHIO Può identificare: - Un prodotto o servizio dell'impresa: Fiat “Bravo”, Canon “Eos”, etc. - Una linea di prodotti o servizi: Pandoro “Motta”, Assistenza clienti “Sole24ore”. - Un prodotto o servizio di più imprese: “Vera pelle”, “Vini DOC”, (in questo caso parliamo di “marchio collettivo”). Può essere formato: - Da un nome (marchio nominativo) - Da una immagine (marchio figurativo) - Da entrambi (marchio misto).

24 I tre tipi di imprenditore
HOME Torna I tre tipi di imprenditore In base al genere e alla dimensione dell'attività si possono distinguere tre categorie di imprenditori. Queste distinzioni non sono solo formali ma comportano conseguenze rilevanti sul piano amministrativo, fiscale, previdenziale e creditizio Imprenditore commerciale Imprenditore agricolo Piccolo imprenditore Approfondimenti Approfondimenti Approfondimenti

25 Imprenditore commerciale Chi esercita:
HOME Torna Imprenditore commerciale Chi esercita: - Attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi. - Attività intermediarie nella circolazione dei beni (classiche attività commerciali): Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Commercio ambulante Pubblici esercizi commerciali - Attività di servizi: Attività di trasporto per terra, acqua o aria Attività bancaria o assicurativa Attività ausiliaria alle precedenti (pubblicità, intermediazione, etc.)

26 Imprenditore agricolo Chi esercita una o più delle seguenti attività:
HOME Torna Imprenditore agricolo Chi esercita una o più delle seguenti attività: - Coltivazione del fondo - Selvicoltura - Allevamento di animali - Attività connesse (es. produzione e vendita diretta di prodotti agricoli) Casi particolari Attività agrituristica Vendita prodotti agricoli fuori dal luogo di produzione Approfondimenti Approfondimenti

27 Attività agrituristica
HOME Torna Attività agrituristica Si configura quando un imprenditore agricolo decide di offrire ai turisti, sul proprio fondo, vitto e alloggio con prodotti propri e proponendo attività ricreative e/o culturali.

28 Vendita di prodotti agricoli al
HOME Torna Vendita di prodotti agricoli al di fuori del luogo di produzione Può essere effettuata solo dopo aver fatto apposita comunicazione al Comune. La decisione di intraprendere questa attività accessoria non comporta necessariamente l'acquisizione della natura di imprenditore commerciale anziché agricolo; l'appartenenza all'uno o all'altro dipende dalla prevalenza del reddito.

29 Piccolo imprenditore Si definiscono piccoli imprenditori:
HOME Torna Piccolo imprenditore Si definiscono piccoli imprenditori: - I coltivatori diretti del fondo - Gli artigiani - I piccoli commercianti - Chi esercita attività professionale organizzata prevalentemente con lavoro proprio o dei familiari. Hanno due principali caratteristiche distintive: 1) Riuniscono sia l'ambito di attività commerciale (in senso stretto) che agricola 2) Hanno limitate dimensioni d'impresa. Lavoro del titolare e dei familiari deve essere in prevalenza su lavoro dei terzi o su capitale dell'Azienda.

30 L'imprenditore artigiano
HOME Torna L'imprenditore artigiano Per l'importanza economico-sociale che riveste nel nostro paese, questa attività è regolata da una Legge speciale sull'Artigianato (443/1985). Tale legge precisa le caratteristiche sia dell'imprenditore artigiano che dell'impresa artigiana. Imprenditore artigiano Impresa artigiana Approfondimenti Approfondimenti

31 Imprenditore artigiano E' colui il quale:
HOME Torna Imprenditore artigiano E' colui il quale: - Esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare l'impresa artigiana - Assume la piena responsabilità dell'impresa, con tutti gli oneri e i rischi inerenti alla sua direzione e gestione - Svolge prevalentemente in prima persona l'attività, intervenendo, anche manualmente, nel processo produttivo L'imprenditore artigiano può essere titolare di una sola impresa artigiana.

32 Impresa artigiana HOME Si considera tale quella che:
Torna Impresa artigiana Si considera tale quella che: - Assume esclusivamente le forme giuridiche consentite dalla legge speciale: Impresa individuale, Società in nome collettivo, Società in accomandita semplice, Società a responsabilità limitata, Cooperativa, Consorzio. - Ha un numero di dipendenti non superiore a determinati limiti: variano da 8 a 40 a seconda del tipo di contratto di lavorazione e di settore. - E' rivolta alla produzione di beni (anche semilavorati) e servizi.

33 HOME “Mettersi in proprio” Il business plan INIZIAMO!

34 Caratteristiche del business plan
HOME Caratteristiche del business plan Il business plan permette di valutare se il nostro progetto d'impresa si poggia su basi sicure o se non abbiamo i presupposti per creare un'impresa solida. Questo insieme di indicatori e strumenti di previsione riducono drasticamente il rischio di fallimento. Ci permette di rispondere a due fondamentali domande: 1) Conviene dar vita all'impresa? 2) Qual'è il modo migliore per realizzarla? Quali sono le questioni da affrontare per sviluppare correttamente un business plan? Continua

35 Gli aspetti da considerare per l'avvio dell'attività imprenditoriale
HOME Gli aspetti da considerare per l'avvio dell'attività imprenditoriale 1° passo Idea imprenditoriale VAI 2° passo Costruire l'azienda VAI 3° passo Reperire risorse VAI 4° passo Preparare il Business plan VAI

36 sviluppare e avere le credenziali giuste per durare nel tempo.
HOME Torna Idea imprenditoriale L'ideazione di un'impresa deve tenere presenti tre elementi fondamentali per potersi sviluppare e avere le credenziali giuste per durare nel tempo. A chi vendere? - Il mercato - Cosa vendere? - Il prodotto - Come produrre? - La tecnologia - Approfondimenti Approfondimenti Approfondimenti

37 E' necessario considerare questi tre aspetti: - Orientarsi al mercato
HOME Torna A chi vendere? Prima di scegliere cosa vendere è necessario analizzare e studiare la domanda per sapere chi può essere interessato ad acquistare il nostro prodotto o servizio. E' necessario considerare questi tre aspetti: - Orientarsi al mercato - Individuare il tipo di clientela - Analizzare il mercato potenziale Di questi aspetti del problema si occupa il marketing. Approfondimenti

38 utilizzando il sistema di comunicazione più efficace.
HOME Torna Cos'è il marketing? Il marketing non ha come obbiettivo quello di vendere qualsiasi cosa venga prodotta, è più corretto dire che cerca di individuare quale sia il miglior prodotto al miglior prezzo, identificando la migliore clientela possibile e il miglior sistema di distribuzione, utilizzando il sistema di comunicazione più efficace. Il sistema può essere schematizzato come segue: Prodotto Prezzo Distribuzione Comunicazione Cliente

39 grado di attirare l'attenzione del pubblico.
HOME Torna Cosa vendere? Per decidere che cosa vendere è necessario avere ben presenti le caratteristiche del territorio e del mercato di riferimento per evitare di commercializzare prodotti non in grado di attirare l'attenzione del pubblico. Si deve tenere presente, inoltre, un concetto di prodotto allargato. Non è il prodotto in sé e per sé che conta, ma il sistema di servizi accessori che lo attorniano. Es. personalizzazioni, assistenza post-vendita, etc.

40 Questo aspetto ha effetti su: - Redditività
HOME Torna Come produrre? Il concetto di “Tecnologia produttiva” riguarda il sistema di conoscenze, procedure e strumenti che permettono all'azienda di produrre nel modo più efficiente possibile. Questo aspetto ha effetti su: - Redditività - Fabbisogno di finanziamenti - Capacità di rispondere ad eventuali cambiamenti di mercato

41 Diamo vita alla nostra azienda.
HOME Torna Costruire l'impresa Una volta conosciuto l'ambiente nel quale ci apprestiamo ad operare dobbiamo definire lo strumento o l'insieme di strumenti che intendiamo adoperare. Diamo vita alla nostra azienda. Acquistare o fondare un'azienda? Localizzazione Per quale veste giuridica optare? Approfondimenti Approfondimenti Approfondimenti

42 Acquistare o fondare un'impresa?
HOME Torna Acquistare o fondare un'impresa? Entrambe le scelte comportano pro e contro: Acquisto Costituzione Vantaggi Trattandosi di aziende già costituite e presenti da tempo sono disponibili dati storici in grado di fornire indicazioni sulle reali capacità dell'azienda di produrre reddito sufficiente. Il periodo di avviamento è molto più breve in quanto esiste già una clientela e una strutturazione del sistema di distribuzione. Svantaggi Solitamente l'onere di un'operazione del genere è molto gravoso poiché ai costi di acquisto devono essere sommati i costi di trasformazione che sono praticamente obbligatori per qualsiasi cambio di gestione. Vantaggi La costituzione permette di creare strutture ad hoc specifiche per la propria impresa. I costi iniziali saranno inferiori in quanto non si dovranno corrispondere costi per l'avviamento Svantaggi L'assenza di qualsiasi esperienza è lo svantaggio principale per questa tipologia di nuove imprese poiché è difficile eseguire previsioni attendibili sul possibile andamento dell'attività. Fondando una nuova impresa sarà necessario farsi conoscere e crearsi un “giro” di clientela, cosa questa che richiederà molto tempo e risorse.

43 Dove posizionare la propria azienda?
HOME Torna Dove posizionare la propria azienda? Molti sono i fattori che concorrono a definire questa decisione: La presenza di mercati di approvvigionamento (per le materie prime) o di sbocco (dove vendere i propri prodotti). Presenza di infrastrutture (autostrade, ferrovie, linee elettriche, etc.). Reperibilità di personale qualificato. Possibilità di accedere a finanziamenti o agevolazioni per determinate aree territoriali. Presenza di vincoli ambientali o di altra natura. Disponibilità di locali in particolare zona. Indipendentemente da ognuno dei fattori sopra indicati spesso si rende necessario acquisire immobili per poter svolgere l'attività: conviene acquistare o affittare? Acquisto di un locale Affitto di un locale Approfondimenti Approfondimenti

44 Acquisto di un locale Vantaggi
HOME Torna Acquisto di un locale Vantaggi - è migliore se si prevede di rimanere a lungo nella stessa sede - il capitale si rivaluta continuamente - la proprietà di un immobile è una buona garanzia per i finanziatori Svantaggi - è peggiore se si prevede di cambiare sede a breve termine - il capitale resta immobilizzato e non può essere investito in cose più utili - la spesa è spesso insostenibile per una nuova impresa

45 Affitto di un locale Vantaggi
HOME Torna Affitto di un locale Vantaggi - è migliore se si prevede di cambiare spesso sede - il capitale non resta immobilizzato e può essere impiegato diversamente - il canone pagato in un anno è deducibile dalla dichiarazione dei redditi Svantaggi - è peggiore se si prevede di mantenere la stessa sede per lungo tempo - il capitale impiegato non frutta in alcun modo - il canone da pagare è molto alto, specie nelle zone di prestigio delle grandi città

46 Qual'è la migliore veste giuridica
HOME Torna Qual'è la migliore veste giuridica 2 tipi di imprese principali Impresa individuale L'impresa fa capo a un solo titolare. Chi promuove l'attività e ne è l'unico responsabile è l'imprenditore. L'imprenditore è l'unico riferimento per tutte le obbligazioni che nascono dall'attività imprenditoriale. Con questa forma il rischio di impresa si estende al patrimonio personale dell'imprenditore. Una particolare forma di impresa di questo genere è l'impresa familiare dove i familiari non sono nè dipendenti nè soci ma collaboratori dell'imprenditore che resta l'unico responsabile (anche con il proprio patrimonio) delle obbligazioni verso terzi. Società o impresa collettiva Ogni socio deve contribuire al patrimonio della società in uno o più dei seguenti modi: - denaro - crediti - beni in natura - prestazioni di lavoro Questo accordo viene suggellato formalmente da un documento detto “atto costitutivo” integrato spesso dallo “statuto” che regola il funzionamento della società. Per la costituzione formale occorre quindi: - Un contratto di società per lo svolgimento di una attività comune. - L'effettivo esercizio comune dell'attività da parte degli intervenuti all'accordo. Vantaggi e svantaggi Vantaggi e svantaggi Approfondimenti Approfondimenti

47 Vantaggi e svantaggi dell'impresa individuale
HOME Torna Vantaggi e svantaggi dell'impresa individuale Vantaggi - Maggiore flessibilità e rapidità di decisione - Minori costi ed oneri di tipo amministrativo e contabile Svantaggi - Si può essere soci di più attività ma titolari di una sola. Ciò implica che se, ad esempio, si desidera allargare la propria attività di produzione con un'attività di commercio, volendo esercitarle entrambe individualmente, si dovrà necessariamente avere un'unica impresa con due attività. Ciò comporta un serie di conseguenze fiscali e previdenziali da valutare attentamente a priori

48 Vantaggi e svantaggi dell'impresa collettiva o società
HOME Torna Vantaggi e svantaggi dell'impresa collettiva o società Vantaggi - Condivisione del rischio e delle scelte con altri - La società permette di acquisire capitali e lavoro che, all'inizio dell'attività, sono spesso difficili da trovare - La società garantisce vantaggi fiscali dovuti alla ripartizione del reddito in parti uguali tra i soci, questo permette di usufruire dell'abbattimento dell'aliquota Svantaggi - Spesso la società comporta obblighi e rischi che non esistono nell'impresa individuale tenendo presente che la scelta di una forma giuridica sbagliata può pregiudicare la riuscita dell'iniziativa indipendentemente dalle premesse Tipi di società

49 Esistono due principali tipi di società:
HOME Torna Esistono due principali tipi di società: le società di persone e le società di capitali Società Approfondimenti Società di persone Società di capitale Società semplice (S.s.) Società in nome collettivo (S.n.c.) Società in accomandita semplice (S.a.s) Società per azioni (S.p.a.) Società a responsabilità limitata (S.r.l., plurip. o unip.) Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.) Approfondimenti Approfondimenti

50 HOME Torna Società Il contratto di società prevede che due o più persone conferiscano beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili. L'oggetto sociale descrive le attività che possono essere esercitate dalla società. L'oggetto sociale deve essere incluso nell'atto costitutivo e deve essere sufficientemente determinato, lecito e possibile. Lo scopo di lucro è quello tipico delle società che si propone di destinare ai soci i proventi dell'attività economica esercitata. La posizione di socio permette di: - Partecipare agli utili realizzati attraverso l'attività economica. - Partecipare all'amministrazione della società. - Partecipare, per quota, alla divisione del patrimonio allo scioglimento della società.

51 Società in accomandita semplice
HOME Torna Società di persone - Non hanno personalità giuridica, in caso di eventuali inadempienze la società non è completamente disgiunta dalle persone che la costituiscono per cui le responsabilità sociali si riversano sui soci. - Il lavoro è il bene più importante che ogni socio conferisce alla società poiché è il mezzo principale attraverso cui viene portato beneficio all'attività sociale. - Il numero di soci è solitamente limitato e di norma il capitale sociale conferito è piuttosto contenuto. (non esiste un minimo come per le società di capitali) - I soci hanno responsabilità illimitata e solidale: Illimitata: Se la società non può pagare i creditori, i soci, pagano con beni propri. Solidale: Se un socio contrae debiti in nome della società ne rispondono anche gli altri soci. - Le società di persone agiscono sotto una ragione sociale costituita dal nome di uno o più soci con l'indicazione del rapporto sociale. Per le Sas la ragione sociale deve contenere il nome di uno o più soci accomandatari. Società semplice Non può esercitare attività di impresa commerciale. Si tratta principalmente di attività: - Agricole - Professionali in forma associata - Attività di gestione di patrimoni immobiliari. Il potere di amministrazione e rappresentanza spetta a tutti i soci in maniera disgiunta, cioè ogni socio può eseguire operazioni in nome della società senza avere l'assenso degli altri. Società in nome collettivo L'atto costitutivo della società deve essere stipulato per atto pubblico o scrittura privata autenticata. Deve contenere: - Ragione sociale (eventuale nome di fantasia + nome di almeno un socio + Snc) - Indicazione dei soci e loro conferimenti - Oggetto della società (cioè lo scopo) - Durata della società - Sede della società Società in accomandita semplice Ha le stesse caratteristiche della Snc ma i soci sono divisi in: - Soci accomandanti: non prestatori d'opera. Apportano capitale e limitano la responsabilità alla quota conferita. - Soci accomandatari: sono prestatori d'opera. Hanno competenze tecniche per lo svolgimento dell'attività. Oltre al capitale apportano lavoro assumendo la responsabilità illimitata e solidale. Coincidono in tutto e per tutto con la figura dei soci delle snc.

52 Società a responsabilità limitata
HOME Società di capitale - Hanno personalità giuridica, sono distinte dai soci che le costituiscono. - I soci hanno responsabilità limitata al capitale sociale sottoscritto. - I creditori possono rivalersi solo ed esclusivamente sul patrimonio sociale. - La denominazione sociale è lo strumento di individuazione delle società ed è costituita dal nome della società (nome di fantasia o nome di uno o più soci) e dall'indicazione del rapporto sociale (srl, spa) Torna Società a responsabilità limitata Si costituisce per atto pubblico al quale viene allegato uno statuto che regola il funzionamento degli organi sociali. Tale atto deve contenere: - Denominazione sociale - Generalità dei soci e loro quote di conferimento - Ammontare del capitale (minimo €10.000,00) - Oggetto della società e durata - Sede della società - Norme di ripartizione degli utili - Indicazione degli amministratori e loro poteri - Componenti del collegio sindacale (se nominato) Organo deliberante: assemblea dei soci Organo amministrativo: le forme più utilizzate sono l'amministratore unico o il consiglio di amministrazione. I bilanci sono pubblici e depositati presso camera di commercio Società unipersonale a responsabilità limitata Si tratta di società a responsabilità limitata con un unico socio. Con questo istituto l'imprenditore individuale può usufruire della limitazione della responsabilità. Il socio unico beneficia della limitazione di responsabilità purchè: - Non sia una persona giuridica o socio unico di altre società di capitali. - Abbia effettuato i conferimenti dal proprio patrimonio al patrimonio sociale nei modi e nei termini stabiliti dalla legge. - Abbia fatto constatare nei modi dovuti la unipersonalità della srl al registro imprese della CCIAA. Società per azioni Adatta esclusivamente alle imprese di grandi dimensioni. Per questo genere di società valgono in linea di principio le regole delle srl con queste differenze: - Collegio Sindacale è obbligatorio - Capitale sociale non può essere inferiore a € ,00 - Il capitale non è diviso in quote ma in azioni Riguardo all'organo amministrativo oltre allo schema classico (amministratore unico o consiglio di amministrazione) sono possibili anche altri schemi (monistico, dualistico).

53 attenzione questi due aspetti della struttura finanziaria aziendale.
HOME Torna Reperire le risorse All'inizio della sua vita l'azienda non è assolutamente in grado di essere autonoma e necessita di ingenti acquisti di materie prime, merci e materiali vari. Solitamente, all'inizio le vendite non sono in grado di coprire queste uscite e risulta fondamentale definire con attenzione questi due aspetti della struttura finanziaria aziendale. Fabbisogno finanziario iniziale Fonti di finanziamento Approfondimenti Approfondimenti

54 Fabbisogno strutturale Fabbisogno corrente
HOME Torna Fabbisogno finanziario iniziale E' necessario definirlo correttamente poiché eventuali interventi successivi rischiano di essere molto onerosi e di falsare le previsioni finanziarie ed economiche. E' sostanzialmente di due tipi: Il fabbisogno finanziario si compone dunque dalle scorte di materie e prodotti, ai crediti dovuti ai clienti e ad un minimo di riserve liquide che permettono di affrontare eventuali situazioni finanziarie impreviste. Con questo si intende il termine capitale circolante o di esercizio. Fabbisogno strutturale Deriva da tutti quegli investimenti (impianti, immobili, automezzi, etc.) che concorrono a costituire l'ossatura dell'impresa. Si parla in questi casi di capitale fisso. Fabbisogno corrente E' determinato dalle attività di acquisto produzione e vendita che quotidianamente si devono svolgere.

55 Fonti interne (o capitale proprio)
HOME Torna Fonti di finanziamento Una volta definito il bisogno di capitale si devono trovare le fonti per soddisfarlo, queste possono essere essenzialmente di 2 tipi: I finanziamenti si possono distinguere anche per la loro durata e possono essere: Fonti interne (o capitale proprio) Fonti esterne (o capitale di credito) Approfondimenti Approfondimenti Finanziamenti a medio-lungo termine Finanziamenti a breve termine Approfondimenti Approfondimenti

56 HOME Torna Fonti interne I finanziamenti in capitale proprio provengono dal soggetto dell'impresa (ovvero conferiti direttamente dal proprietario) all'atto della costituzione, capitale di apporto iniziale, o in momenti successivi, aumenti di capitale proprio. Questo genere di finanziamenti ha le seguenti caratteristiche: - Non prevedono scadenze per il rimborso - Non prevedono il pagamento di interessi alla restituzione - Vengono inseriti nel rischio d'impresa al 100%

57 HOME Torna Fonti esterne Questa tipologia di finanziamenti deriva da soggetti esterni all'azienda, si tratta di prestiti concessi da banche, società finanziarie o privati comunque estranei all'impresa. Si caratterizzano per: - Scadenza fissata per la restituzione - Un tasso di interesse applicato all'importo finanziato - Non sono soggetti al rischio di impresa (nel senso che il rischio è l'insolvenza dell'imprenditore e riguarda il concessionario del finanziamento)

58 Finanziamenti a medio-lungo termine
HOME Torna Finanziamenti a medio-lungo termine Per le fonti di finanziamento interne la principale fonte è il capitale proprio. Per le fonti di finanziamento esterne, il mutuo è la forma di finanziamento a medio lungo termine per eccellenza. Si caratterizza per le modalità di rimborso che solitamente, con cadenza semestrale, prevedono la corresponsione di una quota capitale più gli interessi maturati.

59 Finanziamenti a breve termine
HOME Torna Finanziamenti a breve termine Si ottengono per lo più dalle banche. Sono molteplici ma si riconducono per lo più a 2 tipologie: Credito di funzionamento: E' un particolare tipo di finanziamento a breve termine; si caratterizza come dilazione di pagamento concessa dai fornitori all'acquisto di merci o servizi. L'interesse è implicito e dato da una maggiorazione sul prezzo delle merci acquistate. Crediti di cassa - Apertura di credito in conto corrente - Sconto del portafoglio commerciale - Anticipo su fatture e ricevute bancarie Crediti di firma - Fidejussione bancaria - Il credito documentario - Accettazione bancaria Approfondimenti Approfondimenti Leasing e factoring Approfondimenti

60 Apertura di credito in conto corrente
HOME Torna Crediti di cassa Apertura di credito in conto corrente La banca tiene a disposizione del cliente una somma di denaro su un conto corrente. Questo può utilizzarlo liberamente mantenendo un certo equilibrio tra prelievi e rimesse. I C/C possono essere allo scoperto, cioè senza garanzie, o garantiti, cioè coperti da garanzie personali o reali (fidejussioni, ipoteche, etc.) Sconto di portafoglio commerciale Interessa il “portafoglio commerciale” ovvero i titoli di credito dell'imprenditore. La banca anticipa all'imprenditore un credito che questi ha verso terzi e lui cede il credito “salvo buon fine” (ovvero si impegna a restituire alla banca l'importo prestato in caso di insolvenza del debitore). Anticipo di ricevute bancarie L'imprenditore si fa anticipare dalla banca il valore di una ricevuta e la banca si occuperà di restituire la ricevuta a chi effettuerà il pagamento.

61 Fidejussione bancaria Credito documentario Accettazione bancaria
HOME Torna Crediti di firma Fidejussione bancaria E' sostanzialmente una garanzia che la banca rilascia “a propria firma” a favore di terzi. Il creditore in questo caso è sicuro che verrà risarcito dalla banca nel caso in cui il debitore principale non sia in grado di onorare l'impegno. Credito documentario Strumento utilizzato principalmente nel commercio estero. Il pagamento viene anticipato da una banca a fronte della consegna dei documenti che attestano il possesso della merce. La banca è un tramite per i due contraenti. Accettazione bancaria Consiste in una specie di cambiale spiccata da un cliente su una banca e accettata da quest'ultima. L'operazione trasforma il credito in uno strumento paragonabile all'assegno che può essere venduto nel mercato finanziario. La banca non anticipa credito ma si fa garante per il proprio cliente per il quale copre l'eventuale inadempienza.

62 Sono strumenti messi in atto da società finanziarie parabancarie.
HOME Torna Leasing e factoring Ai sistemi di finanziamento più tradizionali se ne sono affiancati alcuni di nuova concezione: il leasing e il factoring. Sono strumenti messi in atto da società finanziarie parabancarie. Leasing Prevede la possibilità di affittare beni strumentali riservandosi la possibilità di riscattarli alla scadenza del contratto. Factoring E' la cessione dei crediti commerciali, rappresentati da fatture, ad un intermediario specializzato, che anticipa l'importo, scontandolo e trattenendone una quota a titolo di garanzia. L'intermediario, factor, si occupa poi di riscuotere i crediti e gestire le operazioni connesse sollevando l'imprenditore dalla gestione dei crediti. Si associa un servizio al finanziamento.

63 Preparare il Business plan?
HOME Torna Preparare il Business plan? In questa fase di progettazione d'impresa dobbiamo definire degli indicatori e degli strumenti che ci permettano di valutare la fattibilità e la solidità nel tempo della nostra attività. Il business plan ci permetterà di monitorare tutti i parametri necessari e potrà fungere da guida per verificare la realizzazione dei nostri progetti imprenditoriali. Dovremo redigere tre preventivi Preventivo economico Preventivo finanziario Preventivo patrimoniale Approfondimenti Approfondimenti Approfondimenti

64 Redigere il preventivo economico prevede due fasi principali:
HOME Torna Preventivo economico Redigere il preventivo economico prevede due fasi principali: Definire il reddito operativo – Si caratterizza dalla contrapposizione tra ricavi di vendita e costi operativi. Definire il reddito netto di esercizio – Considerati gli altri costi e i ricavi derivati dalle operazioni di gestione (costi e ricavi della gestione finanziaria, imposte a carico dell'esercizio, etc). Fase 1 – Stima del fatturato previsto = Ipotizzata la quantità di prodotto collocabile si calcola il ricavo ottenibile tramite la collocazione sul mercato. Fase 2 – Stima dei costi di produzione = Definita la quantità di prodotto collocabile e la quantità di prodotto di scorta si individua il volume stimato di produzione. Fase 3 – Stima del costo delle materie prime = Definito il volume stimato di produzione si deve calcolare la quantità di materie prime necessarie e, definendone il costo unitario, il costo relativo. Fase 4 – Stima del costo del lavoro = Sulla base del volume di produzione posso calcolare il costo del lavoro necessario considerando il costo orario della manodopera in base alla produttività. Fase 5 – Stima dei costi indiretti = Sono i costi che non dipendono direttamente dalla produzione dei beni e servizi propri dell'azienda. Ne fanno parte gli affitti, il costo della manodopera indiretta, il costo del impiegati, etc. La natura dei costi Approfondimenti

65 Esistono due tipi di costi:
HOME Torna La natura dei costi Esistono due tipi di costi: La conoscenza dei costi permette di utilizzare le informazioni per realizzare una rappresentazione dell'economia di impresa capace di evidenziare le modalità di formazione del reddito operativo. Il principale strumento è l'analisi costi/volumi/profitti, legata al calcolo del Punto di pareggio (BEP). Costi fissi Non variano all'aumentare del volume di produzione Costi variabili Variano al variare della produzione stessa BEP per quantità venduta BEP per fatturato

66 BEP per quantità venduta
HOME Torna BEP per quantità venduta Questa analisi ci permette di individuare la quantità di produzione in grado di pareggiare costi e ricavi, ovvero il volume produttivo che permette l'equilibrio economico. Si può dire che: Il punto di pareggio è dato dal volume di produzione e vendita pari al rapporto tra costi fissi e margine lordo di contribuzione (il prezzo unitario medio meno i costi variabili unitari). In formula: Costi fissi Quantità = Prezzo unitario – Costo variabile unitario Questo è il volume di produzione oltre il quale l'azienda genera profitto, al di sotto siamo in perdita. ESEMPIO

67 Esempio grafico analisi del punto di pareggio
HOME Torna Esempio grafico analisi del punto di pareggio Ricavi totali Costi – Ricavi (Euro) Punto di pareggio Costi totali Costi variabili Costi fissi Q Produzione – Vendita (Quantità) AVANTI

68 HOME Torna BEP per fatturato Il punto di pareggio calcolato in questo modo evidenzia il volume minimo di fatturato necessario a coprire i costi fissi e variabili che permetta all'impresa di lavorare in assenza di margini e perdite. La specifica formula di calcolo prevede la valorizzazione dei costi variabili che, aumentando, portano il valore del fatturato di pareggio ad incrementare in misura più che proporzionale come si evince dalla formula stessa: Costi Fissi Fatturato di pareggio = 1- (Costi Variabili/Fatturato) Si precisa che nel calcolo non vanno considerate le rimanenze e non sono stati inseriti costi e ricavi di natura straordinaria. AVANTI

69 Dal reddito operativo al reddito netto
HOME Torna Dal reddito operativo al reddito netto Per completare il preventivo reddituale occorre considerare altri due tipi di costo: Oneri finanziari ed oneri tributari (sono le imposte a carico del periodo preso in esame) Oneri finanziari Sono collegati al grado di indebitamento e dal costo medio del denaro. La quantificazione è possibile solo dopo aver definito il preventivo finanziario Oneri tributari Le imposte gravano per una percentuale tra il 30% e il 40% del reddito imponibile. L'attendibilità del dato vale soprattutto per le società di capitali. Le società di persone o le ditte individuale vedono le imposte oscillare sulla base di aliquote che riguardano gli introiti delle singole persone ed il reddito dell'impresa si somma con altri redditi dei percettori.

70 Preventivo finanziario
HOME Torna Preventivo finanziario Il preventivo finanziario si compone di due parti: Preventivo delle fonti e degli impieghi Sulla base dei programmi di investimento si determina il fabbisogno finanziario dell'impresa, di seguito si definiscono le fonti di copertura. Gli investimenti (impieghi di capitale) possono essere: - Di capitale fisso - Di capitale circolante - Per rimborso di debiti - Rimborsi di capitale proprio I finanziamenti (fonti) possono essere: - Mediante capitale proprio - Mediante capitale di credito - Disinvestimenti AUTOFINANZIAMENTO Budget di cassa Questo strumento permette di monitorare i flussi monetari nel periodo che ci interessa e ci consente di sapere se l'azienda è in grado di coprire le uscite. Permette inoltre di fare previsioni sull'andamento delle entrate e delle uscite nel corso del tempo. Per essere attendibile si deve riferire a periodi brevi, sei mesi o un anno. Le entrate possono essere collegate a: - Ricavi di esercizio - Realizzo di investimenti - Finanziamenti con capitale proprio o di credito Le uscite possono derivare da: - Costi di esercizio - Operazioni di investimento - Rimborsi di debito o capitale proprio VAI Esempio

71 E' il flusso monetario generato dalla gestione dell'impresa.
HOME Torna Autofinanziamento E' il flusso monetario generato dalla gestione dell'impresa. A fronte di ogni spesa sostenuta dalla ditta deve esserci un introito dovuto alla vendita dei prodotti/servizi dell'impresa stessa. Tali entrate saranno poi reinvestite nell'impresa per finanziare nuove operazioni di gestione. Questo flusso può essere schematizzato come segue: = + Flusso di finanziamento Reddito dell'esercizio Ammortamenti Accantonamenti a fondi rischi e fondi spese future con scadenze superiori all'anno (es. Fondo T.F.R.) Continua

72 Esempio di preventivo delle fonti e degli impieghi:
HOME Torna Autofinanziamento Se il valore che si determina è positivo la gestione corrente porterà un flusso (reddito spendibile) che potrà essere inserito come fonte di finanziamento. Se il valore che si determina è negativo la gestione corrente porterà un flusso (perdita da finanziarie) che sarà un fabbisogno finanziario da iscrivere tra gli impieghi. Esempio di preventivo delle fonti e degli impieghi: Impieghi Investimenti in capitale immobilizzato Investimenti in capitale circolante rimborsi di debiti Rimborsi di capitale netto Deficit (o impiego) della gestione reddituale Totale Fonti Fonti generate dalla gestione reddituale (o autofinanziamento) Capitale “a pieno rischio” Capitale di debito Disinvestimenti Movimenti finanziari t t t t+3

73 Esempio di Budget di cassa
HOME Torna Esempio di Budget di cassa Voci Saldo iniziale Entrate - Vendite - Affitti attivi - Interessi inattivi - ... Uscite - Acquisti - Mano d'opera - Stipendi - Imposte Saldo mensile Saldo progressivo G F M A M G L A S O N D Totale

74 Preventivo patrimoniale
HOME Torna Preventivo patrimoniale Diversamente dal preventivo finanziario che si occupa di accogliere valori di flusso il preventivo patrimoniale riporta dati riferiti alla fine del periodo di riferimento (valori di stock). Si mettono in evidenza, da una parte la struttura degli investimenti, fissi e correnti, e dall'altro la struttura dei finanziamenti a cui abbiamo fatto ricorso.

75 Collegamento all'applicativo
HOME Avviamento L'art. 2 punto 4 del DPR 31/07/1996 n. 460 stabilisce che: per le aziende e per i diritti su di esse il valore di avviamento è determinato sulla base degli elementi desunti dagli studi di settore o, in difetto, sulla base della percentuale di redditività applicata alla media dei ricavi accertati o, in mancanza, dichiarati ai fini delle imposte sui redditi degli ultimi 3 periodi di imposta anteriori a quello in cui è intervenuto il trasferimento, moltiplicata per 3. La percentuale di redditività non può essere inferiore al rapporto tra il reddito d'impresa e i ricavi accertati o, in mancanza, dichiarati ai fini delle imposte e nel medesimo periodo. Il moltiplicatore è ridotto a 2 nel caso in cui emergano elementi documentati e, comunque, nel caso in cui ricorra almeno una delle seguenti situazioni: L'attività sia iniziata entro i tre periodi di imposta precedenti a quello in cui è intervenuto il trasferimento; L'attività non sia esercitata, nell'ultimo periodo precedente a quello in cui è intervenuto il trasferimento, per almeno la metà del normale periodo di svolgimento dell'attività stessa; la durata residua del contratto di locazione dei locali, nei quali è svolta l'attività, sia inferiore ai dodici mesi. Collegamento all'applicativo L'art. 2 punto 4 del DPR 31/07/1996 n. 460 stabilisce che: per le aziende e per i diritti su di esse il valore di avviamento è determinato sulla base degli elementi desunti dagli studi di settore o, in difetto, sulla base della percentuale di redditività applicata alla media dei ricavi accertati o, in mancanza, dichiarati ai fini delle imposte sui redditi degli ultimi 3 periodi di imposta anteriori a quello in cui è intervenuto il trasferimento, moltiplicata per 3. La percentuale di redditività non può essere inferiore al rapporto tra il reddito d'impresa e i ricavi accertati o, in mancanza, dichiarati ai fini delle imposte e nel medesimo periodo. Il moltiplicatore è ridotto a 2 nel caso in cui emergano elementi documentati e, comunque, nel caso in cui ricorra almeno una delle seguenti situazioni: L'attività sia iniziata entro i tre periodi di imposta precedenti a quello in cui è intervenuto il trasferimento; L'attività non sia esercitata, nell'ultimo periodo precedente a quello in cui è intervenuto il trasferimento, per almeno la metà del normale periodo di svolgimento dell'attività stessa; la durata residua del contratto di locazione dei locali, nei quali è svolta l'attività, sia inferiore ai dodici mesi.

76 La password per l'accesso è Username: infopoint@lapam.mo.it
HOME Filo di Arianna Banca dati on line che contiene tutte le informazioni utili e necessarie sulle procedure burocratiche per avviare un'attività economica imprenditoriale o un'attività professionale. La banca dati è suddivisa, in ordine alfabetico, per voci a cui sono associate attività, professioni o altre notizie che servono per il disbrigo delle pratiche burocratiche. La password per l'accesso è Username: Password: confartmo "Filo di Arianna"


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