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e scuola secondaria di 2° grado

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Presentazione sul tema: "e scuola secondaria di 2° grado"— Transcript della presentazione:

1 e scuola secondaria di 2° grado
Ministero dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria Direzione Generale Orientamento e scuola secondaria di 2° grado Istituto Comprensivo di Carcare (SV) Venerdì 22 novembre 2013 Aureliano Deraggi

2 Qualche utile indirizzo…
Ministero Istruzione, Università, Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria Aureliano Deraggi tel Aureliano Deraggi

3 Sintesi dell’intervento
1^ parte: sapersi orientare: che cosa serve avere. 2^ parte: sapersi orientare: che cosa serve sapere - Orientamento e conoscenza del mondo del lavoro. 3^ parte: la scuola secondaria 2° grado Aureliano Deraggi

4 1^ parte Sapersi orientare. Che cosa serve avere Aureliano Deraggi

5 1^ parte: sapersi orientare - che cosa serve avere
- Alcune premesse - Alcune riflessioni per incominciare - Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi Aureliano Deraggi

6 Una prima premessa Aureliano Deraggi

7 Per orientarsi bene serve…
Conoscere se stessi. Guardarsi intorno, assumere informazioni, sapere come stanno le cose, capire quali sono le esigenze del mondo del lavoro. Fidarsi del consiglio delle persone che ci conoscono. Aureliano Deraggi

8 Conoscere se stessi: lo stile cognitivo
Per orientarsi (per vivere bene?) occorre conoscere il proprio stile cognitivo Aureliano Deraggi

9 Che cos’è uno stile cognitivo?
Aureliano Deraggi

10 Robert J. Sternberg (Le tre intelligenze, Erickson, 1997)
Propone la seguente teoria del pensiero. L’attività intelligente è di tre generi fondamentali: analitica, pratica e creativa. Aureliano Deraggi

11 In quale vi riconoscete?
Il pensiero analitico riguarda la capacità di analizzare, prendere in esame, valutare, giudicare, mettere in rapporto, confrontare. Il pensiero pratico comprende la capacità di usare strumenti, sperimentare direttamente, applicare ed attuare piani. Il pensiero creativo esprime la capacità di creare, scoprire, produrre, immaginare e supporre. Aureliano Deraggi

12 Vi riconoscete in tutti e tre?
Aureliano Deraggi

13 Avete ragione! Aureliano Deraggi

14 probabilmente ognuno di voi propende per uno di questi…
Eppure, a pensarci bene, probabilmente ognuno di voi propende per uno di questi… Aureliano Deraggi

15 Rivediamoli… Il pensiero analitico riguarda la capacità di analizzare, prendere in esame, valutare, giudicare, mettere in rapporto, confrontare. Il pensiero pratico comprende la capacità di usare strumenti, sperimentare direttamente, applicare ed attuare piani. Il pensiero creativo esprime la capacità di creare, scoprire, produrre, immaginare e supporre. Aureliano Deraggi

16 Una persona dotata di intelligenza analitica è quella che, dopo aver acquistato un apparecchio stereo, per prima cosa legge il manuale di istruzioni e cerca di memorizzare le specifiche funzioni. La persona dotata di intelligenza pratica probabilmente neppure si accorge che dentro la scatola d’imballaggio c’è anche un manuale di istruzioni ed, immediatamente, mette alla prova l’oggetto comprato, lo utilizza ed impara facendo. Chi è dotato di intelligenza creativa probabilmente si chiede se mettendo in atto qualche diverso collegamento, o impostando in modo originale qualche componente, si possa ottenere un funzionamento migliore dello stereo. Aureliano Deraggi

17 Va bene? Vi siete riconosciuti? Allora provate ancora con questi …
Aureliano Deraggi

18 stile ideativo-esecutivo
Evidenzia la preferenza per un apprendimento basato sulla rappresentazione e la pianificazione di possibili percorsi. L’individuo, per giungere alla soluzione del problema, si rappresenta tutte le singole unità dell’azione che deve compiere ed esprime la preferenza a fare concretamente e ad imparare provando. Aureliano Deraggi

19 Evidenzia la preferenza per un apprendimento basato sulla
stile intuitivo Evidenzia la preferenza per un apprendimento basato sulla analisi simultanea delle variabili e sulla creazione di un'ipotesi di soluzione, che si cerca di confermare. Aureliano Deraggi

20 stile sistematico Evidenzia la preferenza per un
apprendimento basato sulla analisi di una variabile alla volta, che si mette in relazione con le altre, fino a trovare quella che ha la maggior probabilità di essere la più corretta. Aureliano Deraggi

21 stile elaborativo E’ una tendenza a
cambiare i propri schemi mentali quando si imparano nuove cose e si assimilano nuovi elementi, essere aperti alle novità e a mettere in discussione le proprie convinzioni. Il “tipo elaborativo” cerca una personalizzazione dei contenuti appresi, tentando di immagazzinare le informazioni e di metterle in relazione con quelle già possedute, costruendo sistemi integrati e coerenti. Aureliano Deraggi

22 stile conservativo E’ la tendenza a far ricorso a
schemi abituali entro cui riportare gli elementi di novità presenti in una nuova situazione di apprendimento, per timore che cambiare possa provocare troppo “dolore”. Aureliano Deraggi

23 Che ne dite? Aureliano Deraggi

24 E ora guardate questi… Aureliano Deraggi

25 stile ritentivo E’ una tendenza ad acquisire i dati e
trattenerli nella memoria così come sono stati immagazzinati, in vista della semplice riproduzione, per cui diventa difficile la loro generalizzazione (es.: applicare in altri contesti le conoscenze acquisite a scuola). Aureliano Deraggi

26 stile impulsivo Porta alla abitudine ad un apprendimento sbrigativo
e ad una certa immediatezza di risposta, con scarso controllo sulle proprie azioni. Aureliano Deraggi

27 stile riflessivo Porta ad un controllo preciso su di sé,
procedendo con cautela (a volte esagerata?), riflettendo ed analizzando tutta la situazione prima di arrivare a fornire una risposta adeguata. Aureliano Deraggi

28 E ora che ne dite? Aureliano Deraggi

29 Ce n’è abbastanza per domandarsi:
Conosco a sufficienza lo stile cognitivo di mio figlio/a (studente/studentessa), così da aiutarlo in una scelta consapevole? E mio figlio/a (studente/studentessa) conosce il suo stile di apprendimento? Come lo/la posso aiutare? Aureliano Deraggi

30 “Scusi, ma mio figlio che tipo di persona
E allora… La prossima volta che mi recherò dagli insegnanti per un colloquio, invece di domandare: “Quanto ha meritato nell’ultima interrogazione e nell’ultima verifica scritta?”, non sarà forse meglio che io chieda: “Scusi, ma mio figlio che tipo di persona che apprende è?” Aureliano Deraggi

31 Una seconda premessa … Aureliano Deraggi

32 In base alle norme vigenti sul diritto-dovere all’istruzione
e alla formazione, nessun giovane può interrompere il proprio percorso formativo senza aver conseguito un titolo di studio, o almeno una qualifica professionale, entro il 18° anno di età. Aureliano Deraggi

33 Obbligo di istruzione-formazione
Si può assolvere:  Fino a 16 anni (obbligo di istruzione) nelle scuole statali e paritarie; nelle scuole non paritarie riconosciute, incluse in un apposito elenco affisso all'albo dell’Ufficio Scolastico Regionale; dopo la conclusione del primo ciclo, nei corsi triennali di istruzione e formazione professionale di competenza regionale (in Liguria: anche negli Istituti Professionali accreditati).  Dopo il compimento dei 16 anni (ai sensi della L. 296/06, c. 622), anche: nei corsi di IFP di durata minore o per target specifici, quali i disabili; nei percorsi di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione. nei CPIA (D.M. 25/10/2007, c. 4, art. 5). Aureliano Deraggi

34 … nel nostro Paese esiste un obbligo tassativo all’istruzione
Quindi … … nel nostro Paese esiste un obbligo tassativo all’istruzione e alla formazione. Aureliano Deraggi

35 Alcune riflessioni per incominciare …
Aureliano Deraggi

36 Esiste una molteplicità di agenzie formative.
Oggi la scuola non è più un “bene cercato”. Esiste una molteplicità di agenzie formative. Aureliano Deraggi

37 Alcune riflessioni per cominciare …
E’ in calo la disponibilità dei ragazzi a “fare fatica”. Aureliano Deraggi

38 Alcune riflessioni per cominciare …
Mancano spesso motivazioni significative: la mancanza di interesse genera insuccesso. Aureliano Deraggi

39 Alcune riflessioni per cominciare …
Nessuna scuola assicura il lavoro più di un’altra. Aureliano Deraggi

40 Alcune riflessioni per cominciare …
Da tempo si registrano vertiginose trasformazioni nel mondo del lavoro, che OGGI richiede competenze più che conoscenze Aureliano Deraggi

41 Alcune riflessioni per cominciare …
Le attività lavorative sono di più di quelle che si crede (nuove professionalità) Aureliano Deraggi

42 Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi …
Aureliano Deraggi

43 Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi …
1. Non conviene fare una “graduatoria” fra scuole superiori (tutte le scuole sono “buone” o “meno buone” , “belle” o “meno belle” a seconda della voglia di studiare che ciascuno sente dentro di sè…) Aureliano Deraggi

44 Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi …
2. Non esiste corrispondenza automatica tra capacità personali e risultati scolastici Aureliano Deraggi

45 Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi …
3. Non c’è una scuola superiore più facile di un’altra Aureliano Deraggi

46 Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi …
4. Ogni scuola superiore richiede: Sacrificio, Impegno, Fatica, Autocontrollo = S.I.F.A. (si fa, nel senso che “si può fare…!”) Aureliano Deraggi

47 Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi …
5. La fatica è minore se c’è interesse Aureliano Deraggi

48 Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi …
6. I percorsi formativi teorici sono sempre una buona cosa, ma non bastano … Aureliano Deraggi

49 Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi …
7. … per ottenere successo formativo bisogna “imparare ad imparare facendo e sbagliando” e … Aureliano Deraggi

50 Alcuni consigli per scegliere un indirizzo di studi …
8. … essere curiosi Aureliano Deraggi

51 “Tutta la vita è risolvere problemi”
K. Popper Aureliano Deraggi

52 … saper risolvere problemi!
La competenza è… … saper risolvere problemi! Aureliano Deraggi

53 2^ parte Sapersi orientare che cosa serve sapere
Orientamento e conoscenza del mondo del lavoro Aureliano Deraggi

54 Dati ALMADIPLOMA Almadiploma, un'associazione che ha
compiuto di recente una indagine sui diplomati liguri del 2013, ha evidenziato che il 44% di essi, se tornasse indietro ai tempi dell'iscrizione alla scuola superiore, cambierebbe indirizzo di studio e/o scuola, anche se 84 studenti su 100 si dichiarano complessivamente soddisfatti della propria esperienza scolastica. Aureliano Deraggi

55 Che cosa non ha funzionato
per questo 44% di diplomati delusi? Aureliano Deraggi

56 Scarsa conoscenza di se stessi.
Scarsa attitudine a guardarsi intorno, ad assumere informazioni, a sapere come stanno le cose, a capire quali sono le esigenze del mondo del lavoro. Scarsa fiducia nel consiglio delle persone che ci conoscono. Aureliano Deraggi

57 Sono dunque necessarie due condizioni, da cui
partire, per un orientamento sicuro: un adulto di cui ci si fidi e un inizio (almeno un inizio!) di stima di sé. Le due condizioni sono legate una all'altra, perché un giovane impara a vedere il positivo che ha dentro di sé, se viene guardato in modo positivo.  Aureliano Deraggi

58 che cosa vedono di positivo
Sarebbe interessante, allora che i genitori e gli insegnanti, a volte piuttosto inclini nel vedere i limiti e le incapacità dei propri figli o dei propri studenti, cominciassero a chiedersi che cosa vedono di positivo in ogni ragazzo. Aureliano Deraggi

59 Conoscere per orientarsi: uno strumento
I dati EXCELSIOR 2013 (Unioncamere) Aureliano Deraggi

60 DEL MODELLO di PREVISIONE
PRINCIPALI RISULTATI DEL MODELLO di PREVISIONE EXCELSIOR 2013/2017 a livello nazionale Aureliano Deraggi

61 un suggerimento… Previsioni dal 2013 al Settore, professione e indirizzo di studio Il sistema informativo Excelsior affianca ad una rilevazione finalizzata a cogliere le tendenze di breve periodo, le previsioni di medio termine della domanda di lavoro in Italia, a livello settoriale e territoriale, fornendo delle stime sui fabbisogni per professione e titolo di studio. Aureliano Deraggi

62 Il quadro che emerge dalle previsioni a medio termine del modello previsivo di Excelsior è di una situazione congiunturale particolarmente avversa, che è destinata a perdurare nei prossimi anni. Gli stock di occupati sono attesi in contrazione sino al 2015, per poi mostrare una modesta ripresa solo tra il 2016 e il 2017. Complessivamente, nel 2017 i livelli di occupazione saranno ancora ben al di sotto di quelli pre-crisi (2011) con una perdita complessiva di occupati di circa 420 mila posti di lavoro. In questo quadro, il fabbisogno delle imprese sarà funzionale non tanto alla crescita (expansion demand) quanto alla sostituzione del personale in uscita (replacement demand). Le entrate richieste dal mercato del lavoro, anche se solo in chiave sostitutiva, saranno comunque rilevanti e, soprattutto, mostrano una dinamica orientata verso un progressivo miglioramento qualitativo della domanda di lavoro, con una crescita della quota delle professioni high skill e, quindi, anche dei corrispondenti titoli di studio associati (lauree). Aureliano Deraggi

63 Tutto ciò tenderà a privilegiare i laureati rispetto ai diplomati, con una crescita rilevante della domanda di professioni scientifiche, ma anche una richiesta di figure con una formazione umanistica in grado di svolgere professioni trasversali a molti settori. Peraltro, saranno le professioni più specializzate (destinate a un numero ristretto di settori) a mostrare la dinamica più accentuata. Diplomati e laureati in ingresso sul mercato del lavoro, pur in un quadro di domanda crescente, negli anni finali del periodo di previsione dovranno competere con l’elevato stock di disoccupati, impliciti ed espliciti, che si è nel frattempo accumulato durante gli anni di recessione. Aureliano Deraggi

64 Nel 2017, i livelli di occupazione saranno
ancora ben al di sotto di quelli pre-crisi (2011). In media, fra il 2013 e il 2017 l’occupazione totale è attesa diminuire di circa lo 0,4% all’anno, con Una contrazione nella prima parte del periodo (fino al 2015), una sostanziale stabilità nel 2016 e una modestissima ripresa nel 2017. A livello settoriale, la contrazione più marcata è attesa nell’industria (-1,3% annuo), comprese le costruzioni (-1,7%), mentre i servizi mostrano una sostanziale tenuta. Aureliano Deraggi

65 Per quanto riguarda i servizi, a fronte di una modesta contrazione generale, occorre segnalare in negativo i servizi di istruzione e formativi e i servizi di commercio e riparazione di auto (che risentono a loro volta della crisi del settore auto in generale). Al contrario, si distinguono in positivo i servizi di alloggio e ristorazione, la sanità e l’assistenza sociale (in particolare nella componente privata). Aureliano Deraggi

66 In questi anni, l’Italia è rimasta
competitiva grazie alla qualità che sa produrre e alla capacità delle sue imprese più dinamiche di esportarla sui mercati mondiali. Per queste imprese la sfida si gioca al rialzo e, dunque, crescono i fabbisogni di personale altamente qualificato e già preparato ad essere operativo in azienda. Aureliano Deraggi

67 SOCIETA’ della CONOSCENZA (= investire sul “capitale” umano)
Dimostrarsi già preparati per essere operativi in azienda significa capire che viviamo nella SOCIETA’ della CONOSCENZA (= investire sul “capitale” umano) Aureliano Deraggi

68 I dati EXCELSIOR 2013 in LIGURIA
Aureliano Deraggi

69 Le professioni più richieste in Liguria
1. settore dei servizi - ambito amministrativo-contabile e turistico-alberghiero - ambito sanitario e dei servizi sociali 2. settore della meccanica, del trasporto e della logistica 3. cresce la domanda di figure altamente qualificate in tutti i settori. Aureliano Deraggi

70 I titoli di studio più richiesti in Liguria
Lauree: Economia, Ingegneria elettronica e dell’informazione, Lauree ad indirizzo sanitario e paramedico Diplomi: Ragioneria, Periti meccanici, Indirizzo turistico-alberghiero Qualifiche professionali: Indirizzo socio-sanitario Indirizzo amministrativo-commerciale Indirizzo aeronautico e nautico Aureliano Deraggi

71 della domanda di professioni
Le caratteristiche della domanda di professioni in Liguria (fonte: Banca d’Italia) Aureliano Deraggi

72 Sulla base delle classificazioni delle regioni
europee effettuate sia dall’OCSE (Regions and Innovation Policy, 2011), sia da Banca d’Italia (L’economia della Liguria, 2012), la Liguria si caratterizza, insieme al Lazio, per l’importante presenza dei Servizi di Terziario avanzato e per il ruolo di rilievo delle produzioni I.C.T. (Information Communication Tecnology). Aureliano Deraggi

73 degli adulti in 23 Paesi del Mondo
Indagine OCSE sulle competenze base degli adulti in 23 Paesi del Mondo (ottobre 2013) (OECD Skills Outlook 2013 First Results from the Survey of Adult Skills) Aureliano Deraggi

74 Capacità di rielaborazione (1)
Il 70% degli adulti italiani non è in grado di comprendere adeguatamente testi lunghi e complessi al fine di estrarne ed elaborare le informazioni richieste (49% è la media degli altri Paesi OCSE) Aureliano Deraggi

75 Capacità di rielaborazione (2)
70% degli adulti italiani non è in grado di completare compiti basati sull’elaborazione di informazioni matematiche estrapolabili da contesti verbali o grafici (52% è la media degli altri Paesi OCSE) Aureliano Deraggi

76 lettura in Italia (dati Associazione Forum del libro)
Nel 2012 oltre il 50% della popolazione italiana dichiara di non aver letto neppure un libro (40% Spagna, 35% Francia, 20% Germania) Aureliano Deraggi

77 Eurostat segnala che nel 2012 (11-12% in Francia e in Germania;
Abbandono scolastico Eurostat segnala che nel 2012 la quota dei giovani tra i 18 e i 24 anni che ha interrotto precocemente gli studi è stata prossima al 18% (11-12% in Francia e in Germania; 13% la media europea) Aureliano Deraggi

78 Laureati (1) La quota di laureati nella popolazione
tra 25 e 64 anni è salita dal 10 al 16% Tuttavia, nella media dei Paesi europei la stessa quota ha raggiunto il 28%, 8 punti in più rispetto al 2000. Aureliano Deraggi

79 Nel 2012 solo il 22% dei giovani della media Unione Europea
Laureati (2) Nel 2012 solo il 22% dei giovani tra 25 e 34 anni era laureato, contro il 35% della media Unione Europea Aureliano Deraggi

80 Titolo di studio ed opportunità lavorative
Nel 2012 ha lavorato in media in Europa l’86% dei laureati e il 77% dei diplomati tra i 25 e i 39 anni. In Italia la probabilità dei laureati di essere occupati è stata pari a quella di chi aveva finito la scuola superiore (circa il 73%) (appena 13 punti percentuali in più rispetto a quella di chi aveva solamente la licenza di scuola media) Aureliano Deraggi

81 3. Quali competenze nella società della conoscenza?
Aureliano Deraggi

82 e a far diventare “dato”
Aiutare i giovani a contestualizzare e a far diventare “dato” una “informazione”. Aureliano Deraggi

83 Ciò che serve oggi al mondo del lavoro :
poter contare su persone in grado di contestualizzare quello che sanno. Aureliano Deraggi

84 Stiamo tentando di costruire in Liguria una scuola che offra…
…un insegnamento innovativo attraverso il quale gli studenti comprendano che non è importante l’estensione dello studio, non è importante sapere chi era, per esempio, Cicerone, ma è invece determinante saper affrontare una traduzione dal latino, come se ci si impegnasse a risolvere un problema. Aureliano Deraggi

85 Stiamo, infine, tentando di costruire in Liguria una scuola che offra …
orientamento alla vita e strumenti di conoscenza, anche nella direzione di quei settori lavorativi in cui alta è l’offerta, ma scarsa la reperibilità di figure professionali formate Aureliano Deraggi

86 Abbiamo bisogno di … un mondo del lavoro e di un’Impresa, che “accolgano” i nostri giovani e non si limitino ad assumerli, a prenderli, a “triturarli” e ad allontanarli nel momento in cui non servono più, come purtroppo capita spesso. Aureliano Deraggi

87 Abbiamo bisogno di condividere la convinzione che…
è bello guardare al mondo del lavoro senza considerarlo una “contaminazione” della cultura Aureliano Deraggi

88 Abbiamo bisogno ancora di …
famiglie che capiscano e condividano tutto questo! Aureliano Deraggi

89 ...incoraggiando nei RAGAZZI la curiosità intellettuale,
Abbiamo bisogno, in sintesi, di comportamenti da condividere per “fare sistema”… ...incoraggiando nei RAGAZZI la curiosità intellettuale, la passione per la scoperta, l’etica dello studio, della ricerca e del lavoro. Aureliano Deraggi

90 La SCUOLA secondaria superiore
3^ parte La SCUOLA secondaria superiore Aureliano Deraggi

91 IL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Laurea specialistica 2 Istruzione Tecnica Superiore Università 1 3 Laurea Età degli studenti 2 1 18/19 16 14 6 2,5/3 Obbligo formativo Conclusione dell’ obbligo formativo Esame di stato (Diploma) Esame di qualifica (Diploma Tecnico) Secondo ciclo 5 4 4 Esame di qualifica (Operatore) 3 passaggi . Apprendistato 3 Conclusione dell’ obbligo di istruzione 2 2 Scuola Secondaria di II grado 1 1 Percorsi triennali di istruz./formaz. professionale Esame di stato 3 2 Scuola Secondaria di I grado Primo ciclo 1 5 4 Scuola primaria 3 2 1 3 Scuola dell’infanzia 2 Aureliano Deraggi 1

92 COME E’ CAMBIATO IL SECONDO CICLO D’ISTRUZIONE
Liceo  6 diversi tipi di percorsi Istituto tecnico  2 settori divisi in 11 indirizzi Istituto professionale  2 settori divisi in 6 indirizzi Percorsi di istruzione e formazione professionale Aureliano Deraggi

93 sintesi delLa NUOVA scuola Secondaria Superiore
Aureliano Deraggi

94 4. I nuovi Licei, i nuovi Tecnici, i nuovi Professionali
Aureliano Deraggi

95 sommario MIUR Le slide che seguono presentano, in sintesi, i contenuti dei Regolamenti: degli Istituti Professionali (DPR 15 marzo 2010, n S.O. n. 128/L - del 15 giugno 2010) degli Istituti Tecnici (DPR 15 marzo 2010, n S.O. n. 128/L - del 15 giugno 2010) dei Licei (DPR 15 marzo 2010, n. 89, pubblicato in G.U. n S.O. n. 128/L - del 15 giugno 2010), ai sensi dell’art. 64 c. 4 del Decreto Legge 112/2008, convertito dalla Legge n. 133/2008 Aureliano Deraggi 95 95

96 Caratteristiche comuni
Profilo educativo, culturale e professionale Durata quinquennale Struttura: 1° biennio, 2° biennio, 5° anno Accesso all’Università, all’I.F.T.S., all’I.T.S. Risultati di apprendimento declinati in conoscenze, abilità e competenze in relazione all’EQF Fra le metodologie: alternanza scuola lavoro Aureliano Deraggi 96 96

97 Ordinamento e organizzazione
Gli ordinamenti dei percorsi di studio dei diversi ordini di scuola (percorsi liceali, di istruzione tecnica e professionale) sono definiti dallo Stato con regolamenti governativi. L’organizzazione delle scuole, secondarie superiori sul territorio è stabilita, invece, dalle singole Regioni (sentite le province) nell’esercizio delle loro esclusive competenze in materia di programmazione dell’offerta formativa Aureliano Deraggi 97 97

98 I Licei Aureliano Deraggi

99 I Licei del nuovo ordinamento
Liceo artistico: 6 indirizzi Arti figurative Architettura e ambiente Audiovisivo e multimediale Design Grafica Scenografia Liceo classico Liceo linguistico Liceo musicale e coreutico Liceo scientifico opzione scienze applicate (scelta: iscrizione) Liceo delle scienze umane opzione economico-sociale (scelta: iscrizione) Aureliano Deraggi

100 Carico orario per gli studenti
Liceo artistico 34 ore nel biennio, 35 ore nel triennio Liceo classico 27 ore nel biennio, 31 ore nel triennio Liceo musicale e coreutico (dalla prima alla quinta classe) 32 ore Licei scientifico, linguistico, scienze umane 27 ore nel biennio, 30 ore nel triennio Aureliano Deraggi 100 100 100

101 LA STRUTTURA DEL PERCORSO QUINQUENNALE
In tutti i licei: Il percorso è articolato in: 2 bienni e 1 quinto anno Tre materie chiave : italiano, matematica, lingua straniera Nel quinto anno, è impartito l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica Aureliano Deraggi 101 101 101

102 Quote di autonomia e di flessibilità per i Licei
20% del monte ore complessivo nel primo biennio 30% del monte ore complessivo nel secondo biennio 20% del monte ore complessivo nell’ultimo anno LIMITI: l’orario previsto per ciascuna disciplina non può essere ridotto in misura superiore a un terzo nell’arco di cinque anni ; nell’ultimo anno di studio non può essere soppresso l’insegnamento di alcuna disciplina prevista tra gli insegnamenti obbligatori ai fini dell’Esame di Stato Aureliano Deraggi

103 Il diploma è integrato dalla certificazione delle competenze acquisite
Diplomi dei Licei Diploma di liceo artistico. Indirizzo: ……… Diploma di liceo classico Diploma di liceo linguistico Diploma di liceo musicale e coreutico. Sezione ……… Diploma di liceo Scientifico eventualmente con opzione scienze applicate Diploma di liceo delle scienze umane eventualmente con opzione economico-sociale Il diploma è integrato dalla certificazione delle competenze acquisite Aureliano Deraggi 103 103

104 Licei: cosa è cambiato? Il Liceo dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un quinto anno al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di stato e conseguono il diploma di istruzione liceale. Sono previste 27 ore settimanali nel primo biennio ( ad eccezione dei licei Artistico 34 ore e Musicale e coreutico 32 ore;le ore aumentano a seconda degli indirizzi negli anni successivi. La lingua straniera e studiate per tutti e 5 gli anni. All’ultimo anno si introduce l’insegnamento in una lingua straniera di una materia non linguistica. Aureliano Deraggi

105 I Tecnici e i Professionali Aureliano Deraggi

106 Area di istruzione e area di indirizzo (tecnici e professionali)
I curricula degli Istituti tecnici e professionali sono articolati ciascuno in due aree con finalità diverse: area di istruzione generale area di indirizzo Aureliano Deraggi

107 Area di istruzione generale (comune ai tecnici e ai professionali)
Finalità dell’area di istruzione generale: assicurare la preparazione di base attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali dell’obbligo di istruzione (asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnlogico, storico-sociale) Aureliano Deraggi

108 Area di indirizzo Finalità dell’area di indirizzo:
a) far acquisire agli studenti : - conoscenze teoriche ed applicative spendibili in contesti di vita, di studio e di lavoro; - abilità cognitive idonee a risolvere problemi, particolarmente in ambiti in cui l’innovazione e continua; b) guidare all’assunzione di responsabilità per la valutazione ed il miglioramento dei risultati ottenuti. Aureliano Deraggi

109 Articolazioni (nei tecnici e nei professionali)
Si tratta di una specificazione di alcuni indirizzi, a partire dal terzo anno, in cui si approfondisce lo studio di particolari settori del mondo del economico e produttivo (es. Istituto Professionale: l’indirizzo Servizi socio-sanitari si articola nei percorsi “Odontotecnico” e “Ottico”) Aureliano Deraggi

110 CARATTERISTICHE INNOVATIVE
Forte integrazione tra i saperi anche nella dimensione operativa; Risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze anche in relazione al Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF), per favorire la mobilità delle persone in Unione europea (da definire con apposito decreto); Centralità dei laboratori; Stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti operativi soprattutto nel secondo biennio e nel quinto anno; Possibile collaborazione con esperti esterni per arricchire l’offerta formativa e sviluppare competenze specialistiche Aureliano Deraggi 110 110 110 110

111 I Tecnici Aureliano Deraggi

112 Istituti tecnici per il settore tecnologico
Istituti tecnici per il  settore economico Amministrazione,  finanza e marketing turismo Istituti tecnici per il settore tecnologico Meccanica, Meccatronica ed Energia Trasporti e Logistica Elettronica ed Elettrotecnica Informatica e Telecomunicazioni Grafica e Comunicazione Chimica, Materiali e Biotecnologie Sistema Moda Agraria e Agroindustria Costruzioni, Ambiente e Territorio Aureliano Deraggi

113 IDENTITÀ ISTITUTI TECNICI
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico Rafforzare la cultura scientifica e tecnica attraverso: + MATEMATICA SCIENZE E TECNOLOGIA LINGUA INGLESE (con possibilità di introdurre insegnamento di 1 disciplina tecnica in lingua inglese) Aureliano Deraggi 113 113 113

114 LA STRUTTURA DEL PERCORSO QUINQUENNALE
Il percorso è articolato in: 2 bienni e 1 quinto anno Gli apprendimenti sono suddivisi in: a. area di insegnamento generale comune b. aree di indirizzo specifiche Insegnamento, al quinto anno, in lingua inglese di una disciplina non linguistica compresa nell’area di indirizzo Aureliano Deraggi 114 114 114

115 Tecnici settore economico
INDIRIZZI ARTICOLAZIONI 1. Amministrazione finanza e marketing Relazioni internazionali per il marketing Sistemi informativi aziendali 2. Turismo Aureliano Deraggi 115 115

116 Istituti tecnici per il settore economico
Suddiviso in 2 indirizzi che dopo il biennio comune, proseguono nei tre anni successivi, con piani di studio mirati ad approfondire settori specifici del mondo del lavoro e delle professioni. amministrazione,  finanza e marketing Turismo :apprendimento 3 lingue straniere, discipline turistiche e aziendali, geografia turistica, diritto e legislazione turistica, arte e territorio, economia aziendale e informatica Relazioni internazionali per il marketing Sistemi Informativi aziendali Aureliano Deraggi

117 Tecnici settore tecnologico
INDIRIZZI ARTICOLAZIONI 1. Meccanica, meccatronica ed energia 1. Meccanica e meccatronica 2. Energia 2. Trasporti e logistica 1. Costruzione del mezzo 2. Conduzione del mezzo 3. Logistica 3. Elettronica ed elettrotecnica 1. Elettronica 2. Elettrotecnica 3. Automazione 4. Informatica e telecomunicazioni 1. Informatica 2. Telecomunicazioni Aureliano Deraggi 117 117

118 5. Grafica e comunicazione
6. Chimica, materiali e biotecnologie 1. Chimica e materiali 2. Biotecnologie ambientali 3. Biotecnologie sanitarie 7. Sistema moda 1. Tessile, abbigliamento e moda 2. Calzature e moda 8. Agraria, agroalimentare e agroindustria 1. Produzioni e trasformazioni 2. Gestione dell’ambiente e del territorio 3. Viticoltura ed enologia 9. Costruzioni, ambiente e territorio 1. Geotecnico Aureliano Deraggi 118 118

119 Istituti tecnici per il settore tecnologico (1)
E’ suddiviso in 9 indirizzi (biennio comune + 3 anni) Meccanica, Meccatronica ed Energia Meccanica e Meccatronica Energia Trasporti e Logistica Costruzioni del mezzo Conduzioni del mezzo Logistica Elettronica ed Elettrotecnica Elettronica Elettrotecnica Automazione Aureliano Deraggi

120 Istituti tecnici per il settore tecnologico (2)
Informatica e Telecomunicazioni Informatica Telecomunicazioni Grafica e Comunicazione Chimica, Materiali e Biotecnologie Chimica e materiali Sistema Moda Agraria e Agroindustria Produzioni e trasformazioni Costruzioni, Ambiente e Territorio Aureliano Deraggi

121 DIPLOMI ISTITUTI TECNICI
Diploma di istruzione tecnica Indirizzo: … competenze acquisite : … Aureliano Deraggi 121 121

122 Quote di AUTONOMIA e FLESSIBILITÀ :
20% di autonomia dal primo biennio al quinto anno, in relazione all’orario complessivo delle lezioni; 30 % di flessibilità (opzioni) nel secondo biennio e 35 % nel quinto anno, solo in relazione alle AREE di INDIRIZZO per rispondere a documentate richieste del territorio, del mondo del lavoro e delle professioni Aureliano Deraggi 122 122 122

123 660 ore 396 ore 495 ore 561 ore 1.056 1.056 LA STRUTTURA
DEL PERCORSO QUINQUENNALE AREA GENERALE COMUNE AREA INDIRIZZO SPECIFICA Primo biennio 660 ore (62,5 %) 396 ore (37,5 %) Secondo biennio e quinto anno 495 ore (47 %) 561 ore (53 %) TOTALE ORE 1.056 1.056 Aureliano Deraggi 123 123

124 LE OPZIONI Le OPZIONI possono essere previste solo se sono:
coerenti con il profilo professionale dell’indirizzo di studi; comprese entro le quote di flessibilità del 30% (168 ore) e del 35% (196 ore); contenute in un apposito elenco nazionale, aggiornato ogni 3 anni, che indica anche le classi di concorso dei docenti che possono essere utilizzati. Nel Diploma rilasciato a conclusione degli esami di Stato, sono certificate le competenze acquisite dallo studente anche in riferimento alle opzioni. L’elenco nazionale delle OPZIONI è definito con decreto ministeriale, periodicamente aggiornato a seguito del monitoraggio e della valutazione di sistema Aureliano Deraggi 124 124

125 Istituti tecnici: cosa è cambiato?
L’istituto tecnico dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto anno al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di stato e conseguono il diploma di Istruzione Tecnica Sono previste una media di 32 ore settimanali All’ultimo anno si introduce l’insegnamento di una disciplina tecnico-professionale in lingua inglese. Il laboratorio è centrale nel processo di apprendimento,sono previsti stages, tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti applicativi Aureliano Deraggi

126 I Professionali Aureliano Deraggi

127 ISTITUTI PROFESSIONALI
2 SETTORI, 6 INDIRIZZI SETTORE DEI SERVIZI SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Servizi socio-sanitari Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Servizi commerciali Produzioni artigianali e industriali Manutenzione e assistenza tecnica Aureliano Deraggi 127 127 127 127

128 IDENTITÀ ISTITUTI PROFESSIONALI
Percorsi quinquennali con una solida base di istruzione generale e tecnico professionale per acquisire la cultura del settore produttivo di riferimento + SAPERI E COMPETENZE coerenti con le esigenze formative delle filiere di riferimento (produzione di beni e/o servizi) COMPETENZE nell’uso di tecnologie e metodologie innovative in contesti applicativi CAPACITÀ di rispondere alle richieste di personalizzazione dei prodotti e dei servizi Aureliano Deraggi 128 128 128 128

129 LA STRUTTURA DEL PERCORSO QUINQUENNALE
Il percorso è articolato in: 2 bienni e 1 quinto anno Gli apprendimenti sono suddivisi in: 1. area di insegnamento generale comune, 2. aree di indirizzo specifiche Aureliano Deraggi 129 129 129

130 ISTITUTI PROFESSIONALI
ARTICOLAZIONI Ogni indirizzo può avere articolazioni che iniziano dalla classe 3^, tranne ODONTOTECNICO ed OTTICO, che iniziano dalla classe 1^ Aureliano Deraggi 130 130 130

131 PROFESSIONALI: settore servizi
INDIRIZZI ARTICOLAZIONI 1. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale 2. Servizi socio-sanitari … Odontotecnico … Ottico 3. Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Enogastronomia Servizi di sala e di vendita Accoglienza turistica 4. Servizi commerciali Aureliano Deraggi 131 131

132 PROFESSIONALI: settore industria e artigianato
INDIRIZZI ARTICOLAZIONI 1. Produzioni industriali e artigianali Industria Artigianato 2. Manutenzione e assistenza tecnica Aureliano Deraggi 132 132

133 Istituti professionali per il settore dei servizi
Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Servizi socio-sanitari Odontotecnico Ottico Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Enogastronomia Servizi di sala e vendita Accoglienza turistica Servizi commerciali Aureliano Deraggi

134 Istituti professionali per il settore industria e artigianato
Produzioni industriali e artigianali Industria Artigianato Manutenzione e assistenza tecnica Aureliano Deraggi

135 DIPLOMI ISTITUTI PROFESSIONALI
Diploma di istruzione professionale Indirizzo: … competenze acquisite Aureliano Deraggi 135 135

136 Quote di AUTONOMIA e di FLESSIBILITÀ:
PIU’ AUTONOMIA PER LE SCUOLE Quote di AUTONOMIA e di FLESSIBILITÀ: 20% di autonomia dal primo biennio al quinto anno, in relazione all’orario complessivo delle lezioni; 25% di flessibilità nel primo biennio “per svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale regionale” (stipula intese) 35 % di flessibilità nel secondo biennio 40 % di flessibilità nel quinto anno solo nelle AREE di INDIRIZZO per: “corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni” Aureliano Deraggi 136 136 136 136

137 Istituti professionali: cosa è cambiato?
L’istituto professionale dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto anno,al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del Diploma di istruzione Professionale Sono previste in media 32 ore settimanali Più laboratori,stage e alternanza scuola-lavoro per apprendere, specie nel secondo biennio e nel quinto anno attraverso un’esperienza diretta Gli istituti professionali organizzare percorsi di istruzione e formazione professionale triennali per il conseguimento di qualifiche professionali sulla base della programmazione della Regione Aureliano Deraggi

138 La formazione professionale
Aureliano Deraggi

139 Percorsi di istruzione e formazione professionale (1)
I percorsi di Istruzione e Formazione professionale sono finalizzati all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione, secondo le disposizioni statali. Hanno durata triennale, prevedono il conseguimento di una qualifica professionale corrispondente al secondo livello europeo e permettono la prosecuzione in percorsi finalizzati al conseguimento di diploma professionale (quarto anno) o in percorsi di istruzione scolastica secondaria, con opportune azioni di accompagnamento. Aureliano Deraggi

140 Percorsi di istruzione e formazione professionale (2)
Sono rivolti ai giovani che desiderano acquisire competenze professionali,soprattutto pratiche, spendibili da subito nel mondo del lavoro. Dall’anno 2010/2011, a seguito dell’accordo in Conferenza unificata del 29/04/2010, è cessata la fase di sperimentazione. Pertanto, tali percorsi sono realizzati da organismi formativi e, a richiesta, da istituti professionali. Il numero di corsi attivabili sono definiti dalla programmazione regionale, con riferimento alle qualifiche stabilite a livello nazionale. Aureliano Deraggi


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