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Maria Federici Università Campus Bio-Medico II SANU

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Presentazione sul tema: "Maria Federici Università Campus Bio-Medico II SANU"— Transcript della presentazione:

1 Maria Federici Università Campus Bio-Medico II SANU
IL CAFFE’ NELLA MUSICA Maria Federici Università Campus Bio-Medico II SANU

2 IL CAFFE’ Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali. Per i suoi effetti eccitanti e stimolanti, facilita l'attenzione ma favorisce anche un'ipersecrezione gastrica fastidiosa, soprattutto a stomaco vuoto. Infatti, è una bevanda consumata generalmente al mattino durante la colazione o dopo i pasti.

3 Contrariamente a quello che comunemente si pensa, il caffè non favorisce in alcun modo la digestione; va consumato raramente e in piccole quantità poiché contenente caffeina, una sostanza il cui utilizzo prolungato nel tempo provoca un aumento di acidi gastrici e quindi può portare ad ulcera, esofagite e reflusso gastrointestinale. Un abuso può anche portare a nervosismo, irritabilità, ansia, insonnia e palpitazioni.

4 Il caffè nel corso dei secoli e soprattutto a partire dal 1700 ha acquisito un posto di rilievo nelle arti figurative ed espressive come cinema e teatro, mostrandosi ben presente persino nella musica …

5 Il caffè, oltre ad essere bevuto, amato, ricercato e desiderato… è anche cantato. In questa breve presentazione cercherò di individuare le canzoni che citano o inneggiano al caffè, al fine di scoprire come i vari cantanti/cantautori di tutto il mondo vedono la nera bevanda tramite i loro occhi e i loro pensieri.

6 Johann Sebastian Bach: “La Cantata del Caffè” (1734)
Il caffè come un delizioso e irresistibile vizio. Johann Sebastian Bach: “La Cantata del Caffè” (1734) “La Cantata del Caffè” è stata composta da Johann Sebastian Bach tra il 1732 e il Oltre a quelle sacre, Bach compose altre cantate prendendo spunto da eventi mondani, come ad esempio, nel caso che si sta analizzando, la moda del caffè che nel Settecento comincia a dilagare in Germania ed altrove. Sia la musica strumentale, sia le cantate profane testimoniano l’attenzione di Bach per la cultura dello svago e dell’intrattenimento, sia borghese che aristocratico.

7 La Cantata di cui parliamo racconta la storia di un padre brontolone e conservatore, Schlendrian che vorrebbe distogliere la figlia Liesgen dall’uso della diabolica bevanda attraverso minacce insistenti; Liesgen si prende  una rivincita: fa spargere  la voce che il futuro sposo dovrà impegnarsi per iscritto (nel contratto nuziale) a concederle la libertà di assaporare a suo piacimento il caffè. E così nel finale a tre emerge la morale: è inutile vietare alle figlie la moda del caffè, dal momento che le nonne stesse e le madri ne sono convinte sostenitrici!

8 G. Capaldo – V. Fassone “ ‘A tazza 'e cafè” (1918)
Il caffè è come la donna Questa famosissima canzone e' stata scritta da Giuseppe Capaldo, un ex cameriere che lavorava al caffè Portoricco in via Sanfelice al centro di Napoli. La cassiera di questo locale, una certa Brigida, era di carattere assai scontroso ma affascinava molti uomini, tra questi il giovane Giuseppe. Venne composta nel 1918 e musicata dal Cavalier Vittorio Fassone, un appassionato di canzoni napoletane che spesso vi si dedicava componendo musiche.

9 Il Capaldo ci dice che le donne vanno prese per il verso giusto
Il Capaldo ci dice che le donne vanno prese per il verso giusto. Alcune (come la cassiera del locale in cui lui stesso lavorava) le paragona ad una tazzina di caffè: amare sopra ma dolcissime in fondo. Basta girare e vedrete che prima o poi la dolcezza depositata sul fondo toccherà le vostre labbra. 

10 Ella Fitzgerald: “Black Coffee” (1960)
Il caffè: fedele compagno di pensieri Ella Fitzgerald: “Black Coffee” (1960) Ella Fitzgerald è stata una cantante statunitense. Nota anche come ”Lady Ella” e ”First Lady of Song” è considerata una delle migliori e più influenti cantanti jazz della storia.

11 “Black Coffee” è una canzone che parla di una donna, madre di famiglia, che da quando ha perso il marito non fa altro che camminare per casa, annegando il suo passato e i suoi ricordi tra caffè e sigarette; i giorni passano tutti uguali, più passa il tempo e più passano gli anni e con il tempo passa anche l’età, la quale porta via con sé la voglia di reagire al lutto e di ricominciare a vivere.

12 Riccardo del Turco: “Cosa hai messo nel caffè?” (1969)
Il caffè fa innamorare Riccardo del Turco è un cantautore italiano che nel 1969 partecipò al Festival di San Remo con la canzone “Cosa hai messo nel caffè?” in duetto con Antoine, un artista francese.

13 La canzone, scritta e cantata in prima persona, parla di un uomo che durante una fredda sera di inverno, accetta l’invito della donna, con cui è uscito a cena, a prendere un caffè caldo nell’appartamento di lei. Il ruolo centrale ruota attorno alla figura del caffè, in particolare del caffè preparato dalla donna, che viene descritto dall’uomo come una sorta di “pozione d’amore”, poiché una volta bevuto lo fa stranire e successivamente innamorare della donna.

14 M. D’Amici – S. Gruppioni: “Il Caffè della Peppina” (1971)
Il caffè più nutriente che c’è! Questa canzone partecipò alla 13° edizione dello Zecchino d'oro (1971). Parla di un caffè speciale, il caffè della Peppina, una vecchietta che prepara il caffè e poi ci aggiunge gli ingredienti più strani, come zampe di tacchino, penne di pulcino, cipolle, caramelle e ali di farfalle.

15 Bob Dylan: “One more cup of coffee” (1976)
Il caffè come momento di incontro Bob Dylan: “One more cup of coffee” (1976) “One More Cup of Coffee” racconta la storia di una ragazza, figlia di una famiglia di vagabondi, destinata quindi a diventare una fuorilegge come i suoi. Dylan racconta la storia in prima persona, rivolgendosi alla ragazza e chiedendole di prendere un ultimo caffè con lui prima che lei vada a raggiungere e riunirsi alla banda di vagabondi.

16 Pino Daniele: “ ‘Na tazzulell e cafè” (1977)
Un caffè liberatorio Pino Daniele: “ ‘Na tazzulell e cafè” (1977) Attraverso questa canzone, l’autore vuole comunicare l’importanza del caffè nel Napoletano. A Napoli, infatti, c’è la tradizione del caffè perché è considerato come un modo per evadere dai problemi di tutti i giorni, sociali e personali.

17 Domenico Modugno: “ ‘O ccaffè”
Il caffè: una tradizione Domenico Modugno: “ ‘O ccaffè” Anche Domenico Modugno spiega a suo modo la "filosofia del caffè, tutto in napoletano, naturalmente. E del resto il rito del caffè a Napoli, come abbiamo già visto con la canzone di Pino Daniele, ha un profumo e un significato particolare.  Per Modugno il caffè è essenziale per i napoletani, è una caratteristica tipica della loro tradizione; perfino gi inglesi si dimenticano del loro thè quando assaggiano il caffè, e se lo si offre non lo si può mai rifiutare perché sarebbe un’offesa.

18 Fabrizio de Andrè: “Don Raffaè” (1991)
Il caffè come relax Come Pino Daniele e Domenico Modugno, anche Fabrizio de Andrè sottolinea l’importanza del caffè come bevanda che libera da ogni tipo di preoccupazione e di pensiero. La canzone “Don Raffaè” parla di un brigadiere di un carcere di Napoli il quale, per distrarsi dalle problematiche del lavoro e dalla stanchezza fisica, ricorre a una bella tazza di caffè.

19 Alex Britti: “7000 Caffè” (2003)
Caffè: che effetto che mi fai! 7000 caffè è una canzone scritta ed interpretata da Alex Britti. Con questa canzone Britti partecipa alla 53° edizione Festival di Sanremo (2003), classificandosi al secondo posto. La canzone parla di un uomo innamorato che non vede l’ora di raggiungere la donna amata; il cantante paragona l’effetto eccitante che egli stesso avrebbe se bevesse 7000 caffè con l’effetto che lui ha nel vedere la sua innamorata.

20 SITOGRAFIA Tutti i siti sono stati visitati il 26/04/2011.

21 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!


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