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Il Preposto in Gesac Sala Procida marzo 2009.

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Presentazione sul tema: "Il Preposto in Gesac Sala Procida marzo 2009."— Transcript della presentazione:

1 Il Preposto in Gesac Sala Procida marzo 2009

2 Normativa vigente Normativa vigente Che ha abrogato: DLgs 81/08:
del 9 aprile 2008 – Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Che ha abrogato: DPR 547/55 DPR 303/56 DLgs 626/94 DLgs 494/96

3 Il Servizio Prevenzione e Protezione
Valutazione dei rischi redige Datore di Lavoro nomina Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Addetto Servizio Prevenzione e Protezione Medico Competente Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Lavoratori nomina collaborano Normativa vigente

4 Il sistema di organizzazione e gestione della sicurezza
Datore di lavoro Dirigenti Preposti Lavoratori

5 Il datore di lavoro: art.2, c.1 b)
“Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o comunque il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva, in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.” Il sistema di organizzazione e gestione della sicurezza

6 Il dirigente: art.2 c.1 d) “persona che in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa”. Il sistema di organizzazione e gestione della sicurezza

7 Il preposto: art.19 (…) In riferimento alle attività indicate all'articolo 3, i preposti, secondo le loro attribuzioni e competenze, devono:     a) sovrintendere* e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonche' delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti;     * Con il termine sovrintendere, secondo il concorde orientamento della dottrina e della giurisprudenza, si indica l’attività rivolta alla vigilanza sul lavoro dei dipendenti per garantire che esso si svolga nel rispetto delle regole di sicurezza. Non spetta al preposto adottare misure di prevenzione, ma fare applicare quelle predisposte da altri, intervenendo con le proprie direttive ad impartire le cautele da osservare. Il sistema di organizzazione e gestione della sicurezza

8 Il preposto: art.19 b) verificare affinche' soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifici; c) richiedere l'osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinche' i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;     Il sistema di organizzazione e gestione della sicurezza

9 Il preposto: art.19     e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;     f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; Il sistema di organizzazione e gestione della sicurezza

10 Sanzioni per il preposto
Il preposto: art.56 Sanzioni per il preposto I preposti sono puniti nei limiti dell'attività alla quale sono tenuti in osservanza degli obblighi generali di cui all'articolo 19:     a) con l'arresto da uno a tre mesi o con l'ammenda da 500 a euro per la violazione dell'articolo 19, comma 1, lettere a), e), f); b) con l'arresto sino a un mese o con l'ammenda da 300 a 900 euro per la violazione dell'articolo 19, comma 1, lettere b), c), d); c) con l'ammenda da 300 a 900 euro per la violazione dell'articolo 19, comma 1, lettera g).

11 Lavoratore: art. 2 “persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione […]”

12 Il lavoratore: art.20 2. I lavoratori devono in particolare:
1.Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. I lavoratori devono in particolare:     a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonche' i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; Il sistema di organizzazione e gestione della sicurezza

13 e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonche' qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilita' e fatto salvo l'obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.

14 Cosa c’è di nuovo? Prima del DLgs 81/08 mancavano indicazioni esplicite (di natura legale o contrattuale) per l’individuazione dei preposti, solo indicazioni di massima legate all’uso ripetuto del verbo “sovrintendere” . Ampliamento delle tipologie di lavoratori cui è applicabile il decreto. Normativa vigente

15 Valutazione dei rischi: DVR
Art. 17 c.1 a): il datore di lavoro non può delegare […] la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’art. 28 [Documento di Valutazione dei rischi] Il Documento di Valutazione dei rischi è consultabile su: QSA Sicurezza Valutazione dei rischi

16 Valutazione dei rischi: DVR
Valutazione dei rischi per gruppi omogenei: B1: Personale di ufficio B2: Personale di ufficio con compiti tecnici in esterno (ivi compreso personale Terminal) B3: Personale addetto alla gestione dell’airfield B4: Personale addetto alla manutenzione e conduzione impianti B5: Personale security B6: Personale addetto al Forecourt &Parking Valutazione dei rischi: DVR

17 Dispositivi Protezione Individuale (DPI)
Personale addetto alla gestione del Terminal (gruppo B2): Indumenti ad alta visibilità cuffia otoprotettiva occhiali di protezione guanti in neoprene scarpe da lavoro guanti di protezione per agenti chimici mascherina facciale filtrante mascherina antipolvere guanti monouso e tuta da lavoro monouso in tyvek con cappuccio elastico al viso, polsi e caviglie e sovrascarpe DPI

18 Dispositivi Protezione Individuale (DPI)
Personale addetto alla gestione dell’Airfield Indumenti ad alta visibilità cuffia otoprotettiva occhiali di protezione guanti in neoprene scarpe di sicurezza guanti di protezione per agenti chimici mascherina facciale filtrante mascherina antipolvere guanti monouso e tuta da lavoro monouso in tyvek con cappuccio elastico al viso, polsi e caviglie e sovrascarpe DPI

19 Dispositivi Protezione Individuale (DPI)
Personale addetto alla Manutenzione e conduzione impianti: Indumenti ad alta visibilità cuffia otoprotettiva casco di protezione guanti in pellefiore guanti antiacido occhiali con protezioni laterali mascherina facciale filtrante per fumi, polveri e sostanze biochimiche scarpe di sicurezza cintura di sicurezza tuta da lavoro monouso in tyvek con cappuccio elastico al viso, polsi e caviglie e sovrascarpe schermo facciale per saldatore e grembiule in cuoio o tela ignifuga indumenti e visiera antiacido visiera antiacido guanti dielettrici DPI

20 Dispositivi Protezione Individuale (DPI)
Personale addetto alle attività di Forecourt&Parking : Indumenti ad alta visibilità Personale addetto alle attività di security : cuffia otoprotettiva scarpe di sicurezza guanti in lattice monouso guanti in pelle fiore DPI

21 Valutazione dei rischi: DUVRI
Art. 18: il datore di lavoro […] e i dirigenti […] devono […] elaborare il documento di cui all’art.26, c.3, [documento unico di valutazione dei rischi interferenziali: DUVRI]. Art. 26: Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione c. 3: il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera. Valutazione dei rischi: DUVRI

22 Valutazione dei rischi: DUVRI
Consulta il DB Documentazione aziendale: troverai i DUVRI relativi alle attività effettuate presso le aree di tua competenza, affidate a imprese appaltatrici aventi contratto d’appalto, d’opera o somministrazione . Struttura del DUVRI: Descrizione appalto e identificazione imprese (Committente e appaltatrice) Attività di coordinamento Individuazione e analisi rischi d interferenze Individuazione misure i prevenzione e protezione da adottare dalle parti Stima dei costi Valutazione dei rischi: DUVRI

23 Gestione eventi incidentali
Procedura QSA 011 : Gestione eventi incidentali e mancati incidenti RESPONSABILITA’ ATTIVITA’ CR ADM Preposto Resp.Le di line Safety M.gr DG Segnalazione evento X Descrizione evento, prima investigazione eventi, azioni immediate Compilazione Safety Report (X) Eventuale segnalazione a ENAC Classificazione categoria evento Valutazione categoria evento e classificazione definitiva Rapporto di indagine incidenti Ctg. 2 Nomina commissione indagine Ctg. 1 Rapporto di indagine incidenti Ctg. 1 Individuazione ed implementazione azioni preventive e correttive Follow up azioni correttive e preventive e archiviazione finale Safety Report Audit mensile per la corretta e completa applicazione della presente procedura

24 Classificazione eventi incidentali
INCIDENTI - Categoria 1 Evento che ha prodotto : ·     Perdita della vita di una persona o lesioni permanenti alla persona ·     Danno significativo dell’a/m, con incapacità di volare (distruzione totale o parziale) ·     Perdita di infrastrutture significative per il business; ·     Interruzioni per lunghi periodi del business; ·     Gravi impatti ambientali; ·     Cause legali contro la società ; ·     Commenti negativi a livello nazionale da parte dei media Evento di Rwy Incursion in cui “la separazione diminuisce ed i protagonisti applicano un’estrema azione correttiva per evitare la collisione”

25 Classificazione eventi incidentali
INCIDENTI - Categoria 2 Evento che ha prodotto o avrebbe potuto procurare: ·     Lesioni non permanenti a una persona con incapacità di attendere alla propria attività ·     Danni all’aeromobile, con fermo prolungato; ·     Danni significativi ad infrastrutture; ·     Interruzioni brevi del business; ·     Impatti significativi sull’ambiente; ·     Commenti negativi a livello locale da parte dei media. Evento di Rwy Incursion in cui “la separazione diminuisce ed esiste la probabilità di collisione”

26 INCONVENIENTI - Categoria 3 MANCATI INCIDENTI - Categoria 4
Evento che ha prodotto o avrebbe potuto provocare ·          Lesioni temporanee ad una persona ·          Effetti di lieve entità sull’ambiente ·          Danno lieve ad infrastrutture; ·          Danni lieve ad aeromobile; ·          Danno significativo ad un veicolo, con fermo prolungato. Evento di Rwy Incursion in cui “la separazione diminuisce, ma il tempo e la distanza sono tali che è possibile evitare una collisione potenziale” MANCATI INCIDENTI - Categoria 4 Evento che ha prodotto Danni/effetti trascurabili Evento di Rwy Incursion in cui “Esistono le caratteristiche di una Runway Incursion ma con una scarsa/nessuna probabilità di collisione”

27 Gestione emergenze ORGANIZZAZIONE GESTIONE EMERGENZE:
Manuale di Aeroporto Vol 5: Sistema di Gestione Emergenze e procedure collegate. ORGANIZZAZIONE GESTIONE EMERGENZE: COORDINATORE DELL.EMERGENZA (ADM): individuato dal Sistema di gestione delle emergenze aeroportuali quale unico responsabile della gestione operativa delle emergenze. E’ coordinatore nell’applicazione delle procedure di emergenza, ha la responsabilità di dichiarare i livelli di emergenza e richiedere la evacuazione parziale e/o totale. Il ruolo è assunto dall.Airport Duty Manager . ADDETTO AL QUADRO : operatore designato e formato con il compito di presidiare la Control Room, ricevendo e smistando le comunicazioni necessarie e tenendo sotto controllo l’andamento dei segnali di controllo e allarme riportati sui terminali della Control Room. DUTY TEAM: team di officer in turno del Gestore aeroportuale.

28 Gestione emergenze ADDETTI DELLA SQUADRA DI EMERGENZA: personale del Gestore aeroportuale designato e formato cui spetta il compito di attuare le misure di prevenzione e lotta antincendio, di salvataggio, di pronto soccorso e di vigilare e supervisionare affinché in caso di richiesta di evacuazione la stessa si svolga secondo le corrette procedure e modalità predisposte, anche in riferimento a quelle che sono le indicazioni fornite o le azioni richieste dal Coordinatore dell’Emergenza. COORDINATORE DELL.EVACUAZIONE (TDO): ha la responsabilità di coordinare le azioni di tutti i soggetti/enti coinvolti nella gestione dell’evacuazione. Vigila e supervisiona affinché l’evacuazione si svolga secondo le corrette procedure e modalità predisposte, anche in riferimento a quelle che sono le indicazioni fornite o le azioni richieste dal Coordinatore dell’Emergenza (ADM). ADDETTI ALL.EVACUAZIONE: personale del Gestore aeroportuale designato e formato con il compito di attuare le misure di prevenzione e di assicurare che la evacuazione si svolga secondo le corrette procedure e modalità predisposte anche in riferimento a quelle che sono le indicazioni fornite o le azioni richieste dal Coordinatore dell.Evacuazione.

29 Gestione lavori QSA 009: rev 1 del 31/5/06 Permesso di lavoro


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