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Laboratorio Caritas Parrocchiali

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Presentazione sul tema: "Laboratorio Caritas Parrocchiali"— Transcript della presentazione:

1 Laboratorio Caritas Parrocchiali
CARITAS DIOCESANA DI VITERBO Laboratorio Caritas Parrocchiali INCONTRI PER GRUPPI DI PARROCCHIE OTTOBRE – NOVEMBRE 2007

2

3 “ in continuo ascolto……….. per accogliere ”
PERCORSO PER LE CARITAS PARROCCHIALI “ in continuo ascolto……….. per accogliere ”

4 attraverso parole e gesti
OBIETTIVO attraverso parole e gesti (segni che testimoniano l’amore di Dio) far acquisire al maggior numero di persone la consapevolezza che il cristiano deve caratterizzare i ritmi ordinari della propria vita ponendosi in ascolto “accogliente”.

5 Cosa significa “ accoglienza” ?
alcune definizioni date dai Partecipanti al Seminario Formativo dello scorso mese di Giugno:

6 Vivere la prossimità con l’altro che incontro
ACCOGLIENZA E’ Vivere la prossimità con l’altro che incontro

7 ACCOGLIENZA E’ Ospitare il mistero dell’altro facendo spazio a qualcosa che è inaspettato

8 ACCOGLIENZA E’ Far sentire l’altro a proprio agio, aprire il cuore non solo al suo bisogno

9 L’amore per Dio, per i fratelli, per se stessi
ACCOGLIENZA E’ L’amore per Dio, per i fratelli, per se stessi

10 L’espressione dell’amore, la condizione del cuore e della mente
ACCOGLIENZA E’ L’espressione dell’amore, la condizione del cuore e della mente

11 IN SINTESI ACCOGLIERE E’ rallentare per camminare insieme

12 a livello personale e comunitario per essere più accoglienti?
Quale impegno …… a livello personale e comunitario per essere più accoglienti?

13 Atti degli Apostoli 2, 42-48 Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

14 PERCORSO DI ACCOGLIENZA

15 Non dobbiamo isolarci…
né come singoli

16 ... né come gruppi o organismi

17 Nella consapevolezza che …
…siamo parte di un unico corpo

18 Prima lettera ai Corinzi 12, 12-16.22.24-27
Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo…… Ora il corpo non risulta di un membro solo, ma di molte membra. Se il piede dicesse: «Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe più parte del corpo… …. quelle membra del corpo che sembrano più deboli sono più necessarie……. Ma Dio ha composto il corpo……perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.

19 Vediamo qualche spunto e poi …..diamo spazio alla nostra fantasia.
Proviamo a programmare qualche iniziativa per sensibilizzare la nostra comunità. Vediamo qualche spunto e poi …..diamo spazio alla nostra fantasia.

20 PER INIZIARE…… Conoscenza ed accoglienza
All’interno della Caritas parrocchiale - momento di preghiera - ascolto delle attese e delle disponibilità di ciascuno - programmare gli incontri Proporre al Parroco un momento di - accoglienza con tutte le realtà presenti nella parrocchia - presentazione esperienze e attività - preghiera comunitaria - festa

21 Novembre 2007 Accoglienza della sofferenza:
- vicinanza alle persone colpite da un recente lutto - raccolta offerte da destinare a particolari situazioni di bisogno

22 AVVENTO E NATALE Accoglienza della vita:
- incontro con le coppie che hanno fatto esperienza di maternità e paternità nell’ultimo anno - incontro con le coppie in attesa - presentazione di queste coppie alla comunità parrocchiale ( celebrazione e festa)

23 - cineforum, documentari, dibattiti sui temi della pace
GENNAIO Accoglienza della pace: - veglia della pace - superare le difficoltà quotidiane con concreti gesti di riconciliazione - cineforum, documentari, dibattiti sui temi della pace

24 Accoglienza dei malati:
FEBBRAIO Accoglienza dei malati: - conoscenza delle situazioni di malattia e di inabilità presenti in parrocchia promuovere la costituzione di un gruppo di volontari disponibili a dare sostegno alle famiglie in difficoltà - sensibilizzare i catechisti per la promozione di visite dei ragazzi presso istituti di ricovero

25 Accoglienza del “diverso” e degli ultimi”
QUARESIMA E PASQUA Accoglienza del “diverso” e degli ultimi” - condividere all’interno della comunità parrocchiale il senso del sacrificio quaresimale aiutando a superare disagi, paure, pregiudizi - organizzare momenti di riflessione comunitaria sulle “povertà fastidiose”

26 - veglia di preghiera all’aperto su tematiche francescane
APRILE Accoglienza della natura e dell’ambiente - organizzare passeggiate che mettano le persone a contatto con il territorio circostante: momento di lode e ringraziamento per il creato - veglia di preghiera all’aperto su tematiche francescane

27 PER AIUTARE CHI E’ IN DIFFICOLTA’
MAGGIO - favorire nei bambini che si preparano alla Prima Comunione un atteggiamento di condivisione (esempio: distribuire un salvadanaio che raccolga il frutto di piccole rinunce da offrire nella Messa di Prima Comunione) -incontrare le famiglie per riflettere su un percorso di sobrietà specialmente in occasione di celebrazioni liturgiche (Battesimo, Prima Comunione, Cresima, Matrimonio, Funerale) PER AIUTARE CHI E’ IN DIFFICOLTA’

28 La comunità deve essere in grado di accogliere l’altro, accompagnandolo senza soffocare la sua libertà. Molte povertà chiedono la disponibilità a “camminare insieme”, nel rispetto di una dignità che nessuna miseria e nessuna indigenza possono spegnere Non è facile condividere povertà senza umiliare, senza voler cambiare l’altro secondo i parametri di chi presta l’aiuto e senza sostituirsi a chi vive in momenti di difficoltà: è questo il senso dell’accogliere nel rispetto della dignità di ogni uomo

29 APPUNTAMENTI DIOCESANI
Giornata diocesana Caritas terza domenica di Avvento (16 dicembre ) Corso di formazione gennaio-febbraio: quattro incontri di giovedì a Viterbo Giornata di spiritualità 23 febbraio Seminario formativo giugno


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